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SPECIALE
a cura di Fabrizio Rinversi
SALONE
dell’ALTA OROLOGERIA
DI GINEVRA 26ª Edizione
L’anno orologiero si è ufficialmente aperto a
Ginevra il 18 gennaio scorso, in un clima di
positività e fiducia, grazie alle novità presentate dai 24 brand espositori. In queste pagine,
una sintesi tematica, accompagnata da selezionati highlights.
phe Claret, De Bethune, H. Moser & Cie, Hautlence, HYT,
Kari Voutilainen, Laurent Ferrier, MB&F, Urwerk, riunite
in un’area denominata “Carré des Horlogers”. Gli stand
Diversamente dagli scorsi anni, il report del Salone
dell’Alta Orologeria di Ginevra 2016 sarà maggiormente
focalizzato sull’evidenziare trend e highlights di quanto visto durante quattro giorni intensi di presentazione.
Suddivideremo il lavoro, effettuando un’analisi generale
e, poi, più specifici approfondimenti sotto il profilo tecnico e dell’orologio femminile.
Senza por tempo in mezzo, cominciamo con il sottolineare che gli ambienti patinati e raffinatissimi del Salone di Ginevra, giunto quest’anno alla sua 26a edizione,
sono stati, ancora una volta rinnovati, proponendo facce
sempre più variegate e diversificate dello straordinario
fascino del segnatempo. E, infatti, gli espositori sono aumentati da 16 a 24 unità, nove delle quali, espressione
di realtà indipendenti di altissimo livello, quali Christo-
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A. Lange & Söhne, Grande Lange 1 Fase Lunare “Lumen”, in platino
da 41 mm (serie limitata a 200 esemplari). Quadrante in argento
annerito con ampie aperture e in vetro zaffiro semitrasparente tinto
in nero. Lo speciale rivestimento blocca la maggior parte della luce
visibile, ad eccezione dei raggi UV che stimolano i pigmenti luminosi sul meccanismo della Grande Data rendendola fosforescente.
Disco della luna in vetro, illuminato da una sostanza luminescente
sottostante. Movimento manuale, calibro L095.4, riserva di carica
di 72 ore.
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naging Director della Fondation de la Haute Horlogerie,
organizzatrice del Salone ha voluto sottolineare che “i
comuni denominatori delle Maison al SIHH sono stati la
creatività, l’expertise, l’artigianalità manifatturiera, l’eccellenza, ed il desiderio di raggiungere l’impossibile”.
E, osservando le oltre centocinquanta novità presentate, non posso che trovarmi concorde con il pensiero
suesposto, al quale aggiungo un ulteriore elemento di
comunione tra gli espositori, ossia la ricerca di una razionalizzazione sempre più marcata e chiara delle collezioni in catalogo e una proposta decisamente focalizzaRichard Lange Jumping Seconds di A. Lange & Söhne, in platino da
39,9 mm. Calibro manuale Lange L094.1, dotato di un dispositivo
sullo scappamento destinato ai secondi saltanti (o morti), connesso
con un sistema per il rilascio costante di energia al movimento; vi è
anche un “promemoria” di ricarica al 4/5 del quadrante decentrato.
Edizione limitata a 100 esemplari.
ta e meno dispersiva dei prodotti che caratterizzeranno
degli altri quindici, storici marchi sui quali il Salone ha
costruito, nel tempo, il suo grande prestigio hanno lavorato su design e immagine per definire nel modo più
ricercato la propria identificabilità agli occhi dei 14.500
visitatori intervenuti, provenienti da ogni angolo del pianeta. Stiamo parlando di A. Lange & Söhne, Audemars
Piguet, Baume & Mercier, Cartier, Greubel Forsey, IWC,
Jaeger-LeCoultre, Montblanc, Panerai, Parmigiani, Piaget, Richard Mille, Roger Dubuis, Van Cleef & Arpels e
Vacheron Constantin. Fabienne Lupo, Presidente e Ma-
Audemars Piguet, Royal Oak Perpetual Calendar in oro giallo da 41
mm, con quadrante blu trattato Grande Tapisserie (spicca l’indicazione delle 52 settimane sul rehaut, mentre le fasi lunari astronomiche scorrono su di una base in avventurina). Calibro meccanico automatico AP 5134 (lanciato lo scorso settembre), 19.800 alternanze/
ora, 38 rubini, riserva di carica di 40 ore.
l’anno, evitando di immettere sui mercati troppe referenze in termini non funzionali. Dunque, nella memoria
sono rimasti impressi modelli quali il Richard Lange Secondi Saltanti di A. Lange & Söhne, il Radiomir 1940 3
Audemars Piguet, Royal Oak Double Balance Wheel Openworked,
nella versione in oro rosa da 41 mm. Espressivo di ore/minuti/secondi, è animato dal calibro di manifattura automatico AP 3132, con
due bilancieri a regolazione inerziale montati sullo stesso asse, lato
quadrante, “assicurati” da un ponte trasversale passante: solidità,
affidabilità e precisione.
Days Acciaio da 47 mm di Panerai, la cui impareggiabile
allure è enfatizzata dal quadrante marrone ispirato dagli
iconici modelli degli anni ’50 (decolorato dal nero a causa della polvere di radio utilizzata all’epoca), lo spetta-
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Baume & Mercier, Clifton Cronografo con Calendario Completo, in
acciaio da 43 mm; lunetta in oro rosso, quadrante argentato soleil,
cifre arabe e indici applicati rose gold.
Movimento automatico, visibile attraverso il fondello in vetro zaffiro,
calibro Valjoux 7751 (riserva di carica di 48 ore), che consente di
visualizzare data analogica periferica, giorno e mese a finestrella,
24 ore al 9, fasi lunari e ore crono al 6, minuti crono al 12.
Drive de Cartier, su cassa coussin in oro rosa da 40 x 41 mm, con
corona ottagonale sormontata da uno zaffiro cabochon. Questa
nuova interpretazione della Maison parigina per l’uomo prevede
un quadrante argenté flinqué al centro, con indici a numeri romani. Meccanico automatico di manifattura, calibro 1904-PS MC, con
piccoli secondi.
colare Royal Oak Concept Supersonnerie di Audemars
Piguet (con i gong montati su di una platina aggiuntiva
per amplificare il suono), il tecnologico RM 50-02 ACJ
Cronografo Tourbillon con Secondi Sdoppianti di Richard Mille (in lega di alluminio e titanio con lunetta in
ceramica e tratto che riprende quello degli oblò dei jet
Airbus). Indiscutibilmente le linee guida della migliore
tradizione orologiera elvetica hanno informato la gran
parte dei modelli proposti, avendo le Maison presenti la
possibilità di attingere a patrimoni storici di altissimo
livello, come nel caso del nuovo Drive de Cartier dalla
filante cassa coussin smussata negli angoli e bombata,
oppure festeggiando anniversari significativi come gli
85 anni del Reverso di Jaeger-LeCoultre, i 110 anni di
Montblanc, gli 80 anni della “potente” collezione Pilot’s
Watches di IWC (rispettosa del passato nel modello da
55 mm, ma attenta nel contempo a contenere le misure
arrivando fino ai 36 mm), i 20 anni di Parmigiani sintetizzati dal Tonda Chronor Anniversaire, e ancora i 20
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DB 25 World Traveller di De Bethune, in oro bianco da 45 mm, con
anse integrate ad ogiva. Il meccanismo manuale, calibro DB2547,
prevede le seguenti funzioni: secondo fuso, ore del mondo, giorno/
notte (luna girevole in 3D) e data saltante; nuovo bilanciere in titanio
con masse in oro bianco, scappamento in silicio e 5 giorni di riserva
di carica.
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anni dell’Overseas di Vacheron Constantin, onorati da
ben cinque nuovi movimenti. A far da contraltare, l’ora
liquida di HYT, l’EMC Time Hunter di Urwerk che consente all’utilizzatore di effettuare regolazioni di precisione e lo schema tecnico concentrico del sofisticato
DB25 World Traveller di De Bethune.
TECNICA: PRECISIONE E DURATA,
I MUST DEL FUTURO
“Datemi un olio perfetto e io vi darò un orologio perfetto”, disse Abraham-Louis Breguet a Napoleone. Il
Maestro di Neuçhatel era perfettamente consapevole
del limite contro cui si scontrava il suo straordinario
genio, pur avendo chiara la soluzione, purtroppo non
Il Double Balancier di Greubel Forsey, equipaggiato con due bilancieri, inclinati a 30° e connessi con un Differenziale Costante Sferico
(il tutto a vista), che compie una rotazione in 4 minuti e consente
un rilascio di energia costante per favorire una precisione cronometrica. E’ realizzato in oro bianco, in serie limitata a 33 esemplari.
Riserva di carica di 3 giorni.
Big Pilot’s Heritage Watch 55 di IWC, in titanio da 55 mm (cassa interna in ferro dolce per contrastare gli effetti dei campi magnetici),
ispirato allo storico orologio da rilevazione della Casa di Sciaffusa
risalente al 1940. Meccanico manuale di manifattura, calibro 98300,
prevede un quadrante nero con piccoli secondi al 6. Edizione limitata a 100 esemplari. Cinturino in pelle di Santoni.
perseguibile. La ricerca dell’orologio perfetto non è
mai cessata e, oggi, evidentemente con ben altri mezzi rispetto a quelli di cui Breguet poteva usufruire, le
Maison d’alta gamma sono attive su più fronti per poter
H. Moser & Cie, Endeavour Perpetual Calendar Concept, in oro bianco da 43,8 mm, edizione limitata a 10 esemplari. Calendario perpetuo, senza loghi né indici, né contatori supplementari sul quadrante
fumé soleil: mesi indicati da una piccola lancetta centrale, datario
a finestrella al 3, riserva di carica al 9 (ciclo bisestile indicato lato
movimento). Calibro manuale di manifattura HMC 341, 18.000 alternanze/ora, doppio bariletto, 7 giorni di riserva di carica, ancora e
scappamento in oro.
realizzare quel sogno, ed ogni anno riescono ad impressionare con soluzioni stupefacenti. Al Salone di Ginevra
sono stati diversi i momenti in cui la realtà è andata oltre l’immaginazione e, al di là di specifici dispositivi calibrati su determinate complicazioni, un focus attento e
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IWC, Big Pilot’s Watch Annual Calendar Edition “Le Petit Prince”, dedicato al personaggio che dà il titolo all’omonima opera di Antoine
de Saint-Exupéry. Cassa in oro rosso da 46 mm, edizione limitata
di 250 esemplari. Quadrante blu notte satinato soleil, con tre finestrelle al 12, disposte a semicerchio, a indicare mese, data e giorno
della settimana, mentre i piccoli secondi sono al 9 e la riserva di
carica di 7 giorni al 3.
Calibro automatico di manifattura 52850, due bariletti, bilanciere a
regolazione inerziale e rotore in oro (riprende la forma del pianeta
del Piccolo Principe, la cui silohuette spicca sulla sua superficie,
ruotando anch’essa eccentricamente). Cinturino in pelle di Santoni.
Jaeger-LeCoultre, Reverso One Cordonnet, in acciaio e oro rosa da
33,8 x 16,3 mm (altezza di 7 mm), con quadrante argenté trattato
guilloché soleil; cinturino passante costituito da un doppio cordoncino stretto da un anello in oro rosa. Calibro JLC al quarzo.
certosino è stato destinato, ça va sans dire, all’organo
regolatore, primo responsabile della precisione di un
orologio e della sua durata nel tempo. Jaeger-LeCoultre
nel suo Reverso Tribute Gyrotourbillon ha impiegato il
bilanciere Gyrolab, prodotto in una lega amagnetica di
rame e berillio, con forma non circolare, assimilabile a
due parentesi contrapposte, al fine di consentire una
migliore penetrazione dell’aria, meno frizioni e conseguentemente meno richiesta di energia; fruisce di una
Reverso Tribute Calendar di Jaeger-LeCoultre, in oro rosa, su cassa
rettangolare da 49,4 x 29,9 mm. Su fronte si può osservare il calendario completo, analogico e a finestrelle, con fasi lunari, mentre,
sul retro, ecco il secondo fuso orario con indicazione giorno/notte
regolabile con una discreta levetta posizionata al 6. Meccanico manuale, calibro JLC 853.
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regolazione inerziale in virtù di quattro viti esterne in
oro a 14 carati ed è accompagnato da una spirale semisferica. Audemars Piguet, invece, nel Royal Oak Double
Balance Wheel Openworked, ha scelto una strada ori-
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Montblanc 4810 Exo Tourbillon Slim, con cassa in oro rosso da 42
mm, quadrante argenté guilloché in alto (con indicatore di funzione) e rifinito a Côtes de Genève in basso, con découpage sull’Exo
Tourbillon. Movimento automatico di manifattura, calibro MB 29.21
con microrotore, bilanciere (con viti di compensazione e regolazione) esterno alla gabbia.
Montblanc 4810 Day-Date, cassa in acciaio da 40,5 mm, impermeabile fino a 50 metri, novità assoluta per un segnatempo Day-Date
della Maison. Il quadrante bianco/argenté a finitura guilloché soleil,
visualizza il datario al 3 e il giorno della settimana in una finestrella
ad arco al 12: indici e numeri romani rifiniti in oro rosso. Nuovo
movimento meccanico automatico, calibro MB 24.18, 28.800 alternanze/ora, 42 ore di riserva di carica.
ginale, per consentire l’ottimizzazione della resistenza
alle variazioni di temperatura, alle diverse tipologie di
urti ed agli effetti della forza di gravità, montando un
secondo bilanciere con la propria spirale sul medesimo
asse del primo e facendoli muovere in fase: una geometria complessa, questa, che, unita ad un ponte trasversale passante, incrementa precisione e stabilità. Anche
Greubel Forsey, nel suo Double Balancier, ha previsto
l’impiego di due bilancieri, ma con un concept completamente diverso. Infatti, sviluppando un dispositivo già
proposto in passato nel Double Balancier 35°, ha ottimizzato la combinata azione di due bilancieri - con assi
di rotazione inclinati di 30° per opporsi più efficacemente
all’influenza gravitazionale -, e di un differenziale sferico
costante, posto tra di essi e soggetto a brevetto, dotato di
due molle interne in modo tale da effettuare una rotazione
completa in quattro minuti, mediando gl’impulsi dei due
bilancieri e calibrando in modo costante l’energia proveniente dai due bariletti in serie: il tutto, per abbinare alla
Radiomir 1940 3 Days Acciaio da 47 mm di Panerai. Ripropone le
caratteristiche dello storico modello del 1954, chiamato “Egiziano
Piccolo”, la cui colorazione marrone del quadrante è stata determinata dall’effetto della polvere a base di radio nel tempo. Meccanico
manuale, calibro P.3000, è impermeabile fino a 10 atmosfere.
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resistenza alle influenze esogene, l’ulteriore vantaggio di
una marcata precisione. Una meritata citazione la riserviamo, infine, all’ennesima Poetic Complication di Van
Cleef & Arpels, nei modelli Lady Jours des Fleurs e Lady
Nuit des Papillons, in cui un quadrante sottostante il piano
frontale rifinito con diamanti e traforato, è incastonato con
gemme colorate e ruota in 12 ore a disegnare i mutevoli
ricorsi stagionali e le espressioni della natura nel tempo.
Radiomir 1940 3 Days GMT Automatic di Panerai, in acciaio di forma coussin da 45 mm, impermeabile fino a 100 metri. Quadrante
nero rifinito a Clous de Paris con indici a bastone e a numeri arabi
rivestiti in LumiNova écru; datario al 3 e piccoli secondi al 9. Nuovo calibro meccanico a carica automatica P.4001: microrotore decentrato bidirezionale, tre giorni di riserva (indicatore collocato sul
ponte del movimento), due bariletti collegati in serie, meccanismo
di arresto del bilanciere per una regolazione di precisione, ponte
del bilanciere passante.
Parmigiani Fleurier, Tonda Chronor Anniversaire, in oro bianco da
42,1 mm, con quadrante blu in smalto Grand Feu. Cronografo sdoppiante realizzato in edizione limitata a 25 esemplari, è dotato del
calibro manuale di manifattura PF361 in oro rosa, funzionante a 5
Hz, con ruota a colonne per smistamento crono e funzione sdoppiante, innesto verticale e gran data semi-istantanea al 12.
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Limelight Gala Milanese di Piaget, cassa in oro rosa da 32 mm
“avvolta” da due sinuose anse asimmetriche, senza soluzione
di continuità con la lunetta: il tutto incastonato con diamanti
tondi di taglio crescente (62, per 1,75 ct). Quadrante argenté
con numeri romani. Movimento al quarzo Piaget. Bracciale in
maglia milanese.
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sionamento, ad elaborazioni di puro design, a cromatismi inediti, fino ad arrivare alle complicazioni meccaniche. Un elemento questo che, fino ad una decina di anni
or sono non veniva nemmeno preso in considerazione e
che ora sorprende per le sue potenzialità espressive e
per un insospettabile appeal. Non va dimenticata, poi,
in questo senso, l’ulteriore tendenza fondata sul pro-
Piaget, Emperador Coussin XL 700P, in oro bianco da 46,5 mm con
lunetta trattata ADLC black. Movimento a carica automatica con
regolazione elettronica 700P, alto soli 5,5 mm: il quarzo con la sua
frequenza a 32.768 Hz controlla la rotazione del generatore e dei
ruotismi e assicura un altissimo grado di precisione (il dispositivo
si muove a 5,33 giri al secondo), con una riserva di carica di 42 ore.
Sul quadrante, la massa oscillante decentrata e il generatore formano una figura a “8” e il movimento, di forma coussin, rivestito in
nero mette in mostra le sue tradizionali e meticolose finiture, come
il micro-rotore a decoro guilloché e il blasone Piaget.
LA DONNA, IPNOTICA E…UN PO’ COMPLICATA
E’ noto che, al contrario dell’uomo, moltissime sono le
soluzioni preziose tra le quali possono scegliere le donne e, tra queste, l’orologio si sta facendo sempre più
strada: un complimento e un complemento per l’amato,
anzi amatissimo, gentil sesso – sembra, a volte, che non
bastino mai – in grado ecletticamente d’interpretarne
le mutevoli e infinite sfaccettature. Protagonisti assoluti dell’orologeria “al femminile”, evidentemente, sono
e rimangono i diamanti, ma la loro espressività non è
limitata al semplice savoir-faire nell’incastonatura. Forse era così un tempo. Oggi, il gusto muliebre per il segnatempo è decisamente più articolato e complesso e la
preziosità si accompagna ad un più accentuato dimen-
RM 50-02 ACJ Tourbillon Secondi Sdoppianti di Richard Mille, frutto
della collaborazione con Airbus Corporale Jets (ACJ). Cassa in lega
di titanio/alluminio e lunetta in ceramica. Calibro manuale cronografico sdoppiante con due ruote a colonne, tourbillon, indicazione
di autonomia, di funzione e della coppia fornita dalla molla di carica. Edizione limitata a 30 esemplari.
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Roger Dubuis, Velvet Secret Heart, cassa oro bianco da 36 mm
con ansa centrale costituita da un motivo carré che, abbinato
al tratto rotondo della carrure e quello tonneau del dettaglio
interno al quadrante disegna anticonvenzionalità: lunetta e rehaut rifiniti con pietre preziose. Movimento meccanico, calibro
RD821B, con data saltante bi-retrograda, visualizzata sul quadrante blu satinato soleil.
Vacheron Constantin, Overseas Automatico, in oro rosa da 41 mm,
con anello interno in ferro dolce per la protezione antimagnetica;
corona a vite e impermeabilità garantita fino a 15 atmosfere. Quadrante argenté laccato traslucido con indici applicati e lancette in
oro rosa. Movimento meccanico automatico, calibro 5100 (Punzone
di Ginevra): 28.800 alternanze/ora, 60 ore di riserva di carica, due
bariletti e massa oscillante in oro 22 carati decorata con una rosa
dei venti. Cinturino in pelle.
dotto unisex, verso il quale le Case stanno continuando
illumina. Così, molte Maison, considerata l’incidenza
ad indirizzarsi, stimolate dalla possibilità di interloqui-
crescente del prodotto muliebre sul fatturato com-
re anche una donna sempre più attenta a particolari e
plessivo, con percentuali che in alcuni casi possono
dettagli qualificanti non solamente legati alla quantità
raggiungere il 30%/40%, stanno proponendo colle-
di carati presenti su cassa e quadrante. Eppure, si sa,
zioni squisitamente mirate. Al Salone di Ginevra, tra
quando il pubblico femminile viene omaggiato di un
gli esempi più interessanti annoveriamo il Limelight
qualcosa studiato e pensato solo per lei si accende, si
Gala di Piaget, ultima interpretazione di un must
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Vacheron Constantin, Cronografo Overseas, in acciaio da 42,5 mm, con quadrante laccato traslucido blu e bracciale. E’
animato dal nuovo calibro in-house 5200, automatico con Punzone di Ginevra (smistamento crono via ruota a colonne e
innesto verticale); prevede anello interno in ferro dolce per protezione amagnetica ed è impermeabile fino a 150 metri.
lanciato dalla Maison di La Côte-aux-Fées negli anni
costituita da un motivo carré che, abbinato al tratto
’70, connotato da una cassa tonda “avvolta” da due
rotondo della carrure e quello tonneau del dettaglio
sinuose anse asimmetriche, ad eliminare soluzioni
interno al quadrante disegna anticonvenzionalità,
di continuità proprio tra anse e lunetta, incastonate
anticonformismo, ecletticità, tendenza “felina”: il
con diamanti tondi di taglio crescente e quest’anno
tutto vestito da pietre preziose, carbonio, madreper-
onorato da un pregevole cinturino in maglia mila-
la, smalti, per arrivare, nella versione Secret Heart
nese. Ecco, poi, Roger Dubuis, che ha focalizzato il
alla complicazione della data saltante bi-retrograda.
proprio lavoro, nel 2016, proprio sulla donna, decli-
Infine, inevitabile, richiamare la magnetica bellezza
nando la sua collezione Velvet su ben cinque diret-
dell’Hypnose di Cartier, dove una cassa ovale dalla
trici, riassunte nel significativo claim “I am what I
linea delicatissima, incornicia un mix and match di
am”. La caratteristica ansa centrale dalla Maison è
diamanti e lacca nera.
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