Intervista a Veronica Fanciulli
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Intervista a Veronica Fanciulli
Intervista a Veronica Fanciulli di Patrizia Saladini “I La giovane windsurfista che ha già stupito con il suo primo argento olimpico l windsurf? Un amore a prima vista e un amore che durerà per sempre. Se penso al mio futuro mi vedo armeggiare su una tavola con la vela fino allo sfinimento. Non mi do un limite di tempo. Non mi do un limite d’età”. Veronica Fanciulli, civitavecchiese nata il 14 febbraio del 1994, windsurfista della Sezione LNI di Civitavecchia, pluripremiata in campo nazionale e internazionale, medaglia d’argento ai primi giochi olimpici giovanili che si sono disputati a Singapore, non è una sedicenne comune. Non sogna di diventare una velina. Non ama mettersi in mostra se non gareggiando. Vuole sempre superare se stessa. Sa di poterlo fare e lo fa. Poche parole e molti fatti. Quando la vedi uscire in mare con il suo windsurf capisci quanta abnegazione e quanto sentimento c’è in quel tirare a se la vela per prendere il vento. Il suo corpo e tutt’uno con la tavola e con quella distesa di acqua. Corre via. Gira il boma. Prende sempre più velocità. Se la guardi bene in viso con quei suoi lineamenti delicati capisci subito che la timidezza se la porta dentro come un piccolo tesoro. Ma riesce a togliersi di dosso quel timido velo nel momento delle grandi sfide. La presunzione non fa parte del suo bagaglio umano. Come una vera sportiva, una sportiva di vecchio stampo (anche se ha solo tre lustri e un po’ di età) Veronica, Very, (come la chiamano gli amici con quel “Very” che le hanno coniato addosso) Fanciulli non si lascia andare alle lusinghe del successo. Insomma i suoi genitori Fabio e Vilma hanno costruito mattone dopo mattone l’educazione della loro campionessa. In effetti l’amore per lo sport deriva proprio da un papà che non ha mai nascosto il suo entusiasmo per vela, windsurf, nuoto e chi più ne ha più ne metta. E la mamma? Anche lei ha una bella storia da raccontare come cintura nera di judo. “Abbiamo cercato di dare il meglio a Veronica - dice Vilma Fanciulli - e lei ha recepito sin da bambina l’importanza di una buona forma fisica, non solo per il corpo ma soprattutto per la mente. Non ci ha dato mai problemi. È cresciuta manifestando sempre un ottimo carattere. Siamo davvero orgogliosi di quanto ha fatto, sta facendo e farà. Le sconfitte? Quando ci sono state defaillance le sono servite per crescere. Non ne ha fatto mai un dramma. Per fortuna”. marzo-aprile 2011 49 “Frequento il terzo anno del Liceo Tecnologico e la mia voglia è quella di far bene anche nello studio. Scuola, allenamenti. Non ho tempo per pensare ad altro. È una bella sfida giorno dopo giorno. Mi alleno due ore e mezzo e poi un’ora di palestra. Questo dopo aver passato altre ore sui libri. Devo ringraziare per tutto quello che ho fatto e che farò tre persone in particolare. Il mio coach Adriano Stella, il personal trainer Sandro Di Giovanni e la fisioterapista Carla Fioretti. Se non fosse per loro probabilmente non riuscirei ad esprimere tutte le mie potenzialità”. Ma che cosa hai provato quando sei salita sul podio a Singapore? “Non so spiegarlo. Le gare che ho fatto sono state tutte all’insegna della grande sfida. La thailandese Siripon Kaewduang-Ngam, medaglia d’oro, era inavvicinabile. Pesa trentotto chili e a Singapore con quel pochissimo vento Veronica Fanciulli a Singapore in contesa con la tailandese Kaewduang-Ngam, che si che c’era il suo peso ha fatto la diffeaggiudicherà la Medaglia d’Oro; in apertura, insieme al suo allenatore, Adriano Stella renza, Volava sull’acqua come se fosse spinta dal grande soffio di Eolo. La Lei sorride e poi quando inizi a farle delle domedaglia d’argento che ho conquistato è stata sofferta mande ascolta e risponde con carattere e tanta ma anche gioiosa”. forza d’animo. Quale è la condizione di vento che preferisci? A quanti anni hai capito che il windsurf sa“Sto bene con il vento forte. È più adatto al mio morebbe stato il tuo sport? do di gareggiare. Sono convinta che ora che passerò di “Cinque anni fa ero impegnata nel nuoto agonisticategoria con una vela più grande le cose cambieranno”. co. La mia specialità era il dorso. Un giorno con mio Cosa ti dice il tuo coach prima di ogni gara? padre sono arrivata alla Lega Navale e sono salita per “Mi parla del campo di competizione. Mi suggerila prima volta su una tavola. La sensazione è stata sce tutto dal punto di vista tecnico e poi mi sprona a magnifica. Mi sembrava di aver fatto sempre questo fare quello che so fare. Mi dà tanta forza ed è come se sport. Ho lasciato la piscina e mi sono avventurata in caricasse sempre le mie pile”. una disciplina non più sconosciuta. Insomma un colParla un po’ di te. Quali libri ami leggere, po di fulmine”. quale musica preferisci, come ti distrai quando Poi sono arrivati i successi. non sei sul windsurf o studi? “Con tanto allenamento e con tanto amore son ar“Ho una pecca. Non leggo molto. So che è sbagliarivate le prime soddisfazioni. Non sono state rose e to ma gli unici libri che destano il mio interesse sono fiori. La competitività è grande. C’è stato un momento quelli di scuola. La musica? Mi piace Rihanna, anche in cui mi sembrava di essere stata defraudata. Era Neja, sono le mie cantanti preferite, Quando non stuuna gara nazionale. Avevo iniziato bene e ero al codio prendo il mio I-pod e ascolto la loro musica. C’è mando. A un certo punto ho visto una delle altre conanche la tv che per me è un’ottima distrazione. Poi incorrenti tagliare un passaggio. Come è finita? Lei ha ternet e Facebook che mi mette in contatto con tutto il vinto e io sono arrivata seconda. Mi è sembrata veramondo. Ho molti amici e mi diverto a scambiare con mente un’ingiustizia. Non mi sono persa d’animo. Ho loro messaggi di ogni tipo”. deciso che quella sarebbe stata un’ulteriore spinta per I compagni di scuola sono tuoi fan? dare il massimo. E così è stato”. “Sono compagni di scuola. Mi sono talmente viciE la scuola? ni. Sono più che fan. Niente autografi ma tante risate 50 marzo-aprile 2011 Tu inizi ora ma, per assurdo, a quale età ti potresti decidere di appendere il windsurf al chiodo? “Non mi sfiora neanche l’idea. La Sensini a quarant’anni è ancora in acqua e se la batte, vincendo, con quelle molto più giovani di lei. Io non so se avrò mai la voglia di non cimentarmi più in questo sport. Non lo so e neanche lo voglio sapere. Il windsurf è in me e vivo questa esperienza con la voglia di non gettare mai la spugna”. A chi dedichi le vittorie e il tuo medagliere dorato? “A tutti quelli che mi hanno aiutato. Che mi sono stati vicini come Adriano Il magico momento del podio. Da sinistra: Veronica Fanciulli (Italia, argento), Stella, tutti i tecnici e personal trainer, Kaewduang-Ngam (Tailandia, oro) e Audrey Yong (Singapore, bronzo) alla LNI di Civitavecchia, soprattutto a mamma e a papà. Dimenticavo; le dee tanti complimenti quando vinco qualche gara. Poi dico anche a me. Penso di meritarmela una piccola desono quasi tutti soci della Lega Navale e li vedo non dica. Ora continuerò ad allenarmi in attesa delle prossisolo a scuola ma anche sul campo di allenamento. È me gare e in attesa di partecipare alle Olimpiadi per una grande fortuna per me”. grandi. Non vedo l’ora che questo sogno si avveri. Devo Hai detto che hai iniziato come nuotatrice, rimettermi alla prova come ho sempre fatto. Le mete ma il nuoto che cosa ti ha insegnato? che mi sono prefissata e che il mio coach mi ha già det“Moltissimo. Sono riuscita a non prendere mai sul to che devo raggiungere sono importantissime. Farò del serio la stanchezza, Quando sei in vasca e fai metri e mio meglio, come sempre. Voglio che questo momento metri di allenamento a un certo punto senti che bracmagico della mia vita non finisca mai. È una promessa cia e gambe sono diventate pesanti ma tu devi arrivache ho fatto a me stessa e a tutti quelli che mi vogliono re fino alla fine. Dimentichi quel senso di affaticabene e mi sostengono da quando ho iniziato la lunga mento e dopo un po’ ti passa tutto. È una specie di strada di questa stupenda disciplina. Non mollare è il magia ma in effetti sei tu la tua magia. È la tua testa mio motto perché non voglio deludere nessuno e voglio che dà l’input al tuo corpo. Ecco, ho portato tutto que■ che i miei desideri diventino realtà”. sto nel windsurf e sono arrivati i risultati. Superare te stesso. Non è sempre facile ma se uno si impegna ci riesce”. Sei stata premiata dal Presidente della Repubblica per la tua partecipazione alle Olimpiadi giovanili. Che cosa hai provato? “Mi batteva forte il cuore. Ero molto emozionata e sono ancora incredula di quello che mi sta accadendo. Poi tutti quegli atleti, compresa la Sensini, che hanno resa grande l’Italia dalle Olimpiadi del 1960 ad oggi. Una bellezza indescrivibile”. Prima o poi toccherà anche a te, da sola, ricevere i complimenti di un capo di Stato Una bella vista dal mare della Sezione di Civitavecchia mentre escono, come un “Non scherziamo. Sarebbe l’attivolo di falene, i windsurf che conquistarono il cuore di Veronica quando aveva appena undici anni mo più bello della mia vita sportiva”. marzo-aprile 2011 51