Kiko Loureiro - Fullblast

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Kiko Loureiro - Fullblast
Kiko Loureiro - Fullblast
Giovedì 09 Luglio 2009 13:30 - Ultimo aggiornamento Giovedì 04 Aprile 2013 09:41
Dopo “No Gravity” targato 2005 e “ Universo Inverso” 2007, poteva mancare nell’anno venturo
un nuovo album dell’ascia degli Angra Kiko Louriero? La risposta è ovviamente no ed ecco
sfornato “Fullblast” infuocato e ardente come un bel topless di una brasiliana sulle afose
spiagge che rimpinguano sangue al cervello di maritini lobotomizzati nel percorrere il breve
tratto spiaggia-barretto-canotta e birra!! Chi non conosce Kiko Louriero alzi la mano, e per
favore se ne vada subito, da sedici anni con gli Angra, ha conosciuto il successo stellare con
album quali “Holy Land” e “Fireworks” per ridimensionarsi assai con la dipartita del fuoriclasse
Andrè Matos, ma questa è un’altra storia... Oggi parliamo del Kiko uomo, solo, nudo e crudo e
sopratutto del suo lavoro solista “Fullblast”, platter strumentale in cui ad esprimersi sono le
emozioni e l’anima del carioca mischiate a una dose massiccia di tecnica. Supportato dalle sue
chitarre Esp e Tagima, da un certo nomigliolo alla batteria quale Mike “Prezzemolo” Terrana
vero martello pneumatico, l’album preposto si articola su dodici tracce particolari in quanto
candidate ai sapori e gusti di chi mangia pane e chitarra dalla mattina alla sera. Lo stile del
brasiliano riprende i suoi idoli adolescenziali quali Van Halen, Randy Rhoads, Jimi Hendrix, e
con un occhio in particolare al maestro Joe Satriani in simbiosi con le melodie portanti di
quest’album, ovviamente il tutto fritto negli olii degli usi e costumi di un paese affascinante e
festoso come il Brasile; poi possiamo aggiungere l’amore per il jazz ed il blues espresso dalla
chitarra di Kiko, l’utilizzo di un tappin’ che riproduce il suono di due chitarre simultaneamente
creando un tema con una mano ed un altro con l’altra, l’utilizzo dello sweep picking molto
personale che utilizza gli intervalli alla Frank Gambale ma su scale chiamiamole samba o
carioche e l’utilizzo modale sulle intricate ritmiche cambiando modo assiduamente. Direte voi, si
vabbè, tutti i grandi chitarristi sanno fare queste cose!!! Certo, vi posso rispondere, ma Louriero
riesce a mescolare il tutto con la musica interiore che i brasiliani hanno (il ritmo) donando
passione e calore ad ogni singola nota disegnando paesaggi tropicali e assolati talvolta,
pioggiosi e in guerriglia altre, massacrati dal tiro devastante dell’eroe Terrana. Quindi in questo
“Fullblast” troveremo il trademark dell’artista, pedaliera Zoom G1 e Wah Wah Crybaby GBC 95,
Overdrive MXR Wylde il tutto a riprodurre il suono dolce e celeste e le ritmiche progressive
tanto care al lungocrinito chitarrista, e sono proprio le tracce più in stile brazilian roots quelle
che colpiscono di più l’attenzione dell’ascoltatore, a differenza dello stile iperveloce e pulito
chiaro tassello di qualità working guitar Angra, troppo presente in questa nuova release.
Peccato infatti, perchè è molto toccante scoprire che poche note riescono a squarciarci il cuore,
e sgrandinate da paura ci facciano venire in mente sempre l’innarrivabile Joe Satriani
annoiando un po', e altra pecca da non sottovalutare è la mancanza di una voce obbligando la
chitarra a mettersi sempre in evidenza facendo anche il lavoro dello strumento vocal e
facendocelo notare pure con un effetto finale che va a relegare un top album come questo (dato
che tecnicamente è quanto di meglio si possa desiderare) ad un lavoro per fissati dello
strumento a sei corde. Fantastiche dissonanze musicali porteranno ognuno di voi in un limbo
cerebrale ricco di cromatismi passionali ed emozionali dal quale solo una bella secchiata
d’acqua gelata potrà lasciarvi senza fiato e riportarvi alla cruda realtà: è un album per chitarristi!
1/1