"LE NOM DE LA VIERGE ETAIT MARIE" (Lc 1,27)

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"LE NOM DE LA VIERGE ETAIT MARIE" (Lc 1,27)
APRILE 2011
"Voi tutti che siete stati battezzati,
vi siete rivestiti in Cristo" (Gal 3,27)
IN QUESTO MESE, CON LA FAMIGLIA DI
GUGLIEMO GIUSEPPE CHAMINADE
NEL 250° DELLA NASCITA
La cattedrale di Saint Front (Périgueux)
1) PERIGUEUX (1761-1771) : UNA S. FAMIGLIA !
Morì a S. Lorenzo nella proprietà di suo figlio, il 9
settembre 1794. (B Or 1)
Papà Chaminade : Biagio Chaminade
Apparentemente dotato di senso degli affari, era
commerciante di talento. Per rispondere alle esigenze della numerosa famiglia migliorò la situazione finanziaria esercitando due mestieri, prima
vetraio poi mercante di tessuti con un piccolo negozio sulla ‘place de la Claustre’. Morì a Périgueux, il 4 marzo 1799, durante l’esilio del figlio
Guglielmo Giuseppe in Spagna.
A sin.,sulla
‘rue Froide’
la casa della
famiglia
Chaminade
La famiglia di Guglielmo Giuseppe fu impressionante per le qualità umane e cristiane della vita,
anche se c’erano delle ombre.
Conosciamone i componenti
Nonno paterno: Jean Chaminade, scultore a
Saint-Astier, paese posto fra Périgueux e Mussidan (B Origines 1).
Mamma Chaminade : Catherine Bethon.
Figlia di un commerciante di Périgueux, con antenati protestanti svizzeri convertiti al Cattolicesimo. (B Origines 1)
"Disse che sua madre cercò di inculcargli i tratti
delle anime nobili. Questa fu l’unica volta che l’ho
sentito parlare di sé. Questa stessa testimonianza
era un modo di ringraziare sua madre per ciò che
gli aveva insegnato." (Testimonianza di M. Enjugier,
sm – Vasey p. 21).
Molto pia, ebbe come libro da comodino "Istruzioni per morire bene e consolare i malati terminali".
Quindici fratelli e sorelle Chaminade.
Nove muoiono precocemente e sei sopravvivono:
1. Giambattista (1745-1790), il maggiore: gesuita, insegnante fino alla soppressione della
Compagnia (1762). Nel 1771, è uno dei due direttori del collegio di San Carlo a Mussidan dove
formò suo fratello e lo introdusse alla vita religiosa e spirituale, esercitando un’influenza decisiva
su di lui. Morì santamente poco prima della dispersione della comunità (1790).
2. Biagio (1747-1822)
Dopo uno sciopero della fame durato due giorni,
vinse l’opposizione del padre e divenne Francescano Recolletto nel 1762. Durante la Rivoluzione,
fu esule in Italia, ad Assisi. Dopo la Rivoluzione,
ritornò in Francia dove esercitò con zelo il suo ministero come viceparroco di Saint-Astier (presso
Périgueux), dove morì nel 1822.
3. Lucrezia (1750-1826), sposata ma senza figli.
Fu madrina di battesimo di Guglielmo Giuseppe.
Nel 1780 sposò un avvocato che morì durante il
primo anno di matrimonio. Visse prima col fratello Francesco ma quando egli cominciò a tenere
una condotta discutibile, nel 1810 si recò Bordeaux, presso il fratello, occupandosi della sua casa
e stette con lui fino alla morte nel 1826. (B Or 1)
4. Francesco (1755-1844).
Si associò a suo padre nell’esercizio commerciale
e gli succedette alla sua morte. Sposò Marie Saulignac ed ebbe quattro figli. Ammalatasi seriamente la moglie, si innamorò della donna di servizio, Cécile Lancelle, molto più giovane di lui, da
cui pare abbia avuto quattro figli e con cui continuò a vivere dopo la morte della moglie, celebrando prima il matrimonio civile e più tardi quello religioso. Gli affari non andavano bene e fece
fallimento diverse volte.(B Or 1). La sua situazione
era motivo di grande preoccupazione per P. Chaminade. Dai suoi otto figli provengono gli attuali
discendenti della famiglia Chaminade, in particolare dalla terza figlia Sofia, che sposò Francesco
(de) Lala.
5. Luigi Saverio (1758-1808), prete diocesano,
fu il più vicino a Guglielmo Giuseppe. Studiarono
insieme a Mussidan, dove poi aiutarono il fratello
maggiore nella direzione del Collegio San Carlo. Si
ritrovarono insieme in esilio, dove furono entrambi a Saragozza. I due fratelli vissero sempre in
reciproca sintonia.(B Or 1)
BATTESIMO
Il giorno stesso della nascita fu battezzato nella
chiesa di San Silain [distrutta nel 1790]. Ebbe il
nome del suo padrino, un panettiere forse parente di sua madre. Il nome Gugliemo era conosciuto
in famiglia perché lo portava anche il suo bisnonno. (B Or 1.4) Madrina fu la sorellina Lucrezia, che
allora aveva solo undici anni.
"L’otto aprile millesettecentosessantuno è stato battezzato Guglielmo Chaminade, nato lo stesso giorno, figlio naturale e legittimo dei coniugi Biagio Chaminade, cittadino
e negoziante e Caterina Béthon,. Suo padrino fu Guglielmo Moraux e madrina Lucrezia Maria Chaminade,
entrambi di questa città. Detto battesimo fu fatto alla presenza del sottoscritto Guglielmo Moraux padrino, di
Claude Jay, che non ha firmato perché non sa farlo e del
rev. Anian Dubois, parroco di Saint-Silain"
Guglielmo fu anche molto vicino al fratello Luigi
(di tre anni maggiore). Frequentarono insieme la
“Petite Mission” di Pèrigueux, dove ricevettero le
prime istruzioni. Durante il 1769-70, Luigi andò a
studiare a Mussidan e Guglielmo rimase un anno
solo nella “Petite Mission” . Al ritorno dalle vacanze, Luigi smise di giocare col fratello per recarsi
qualche minuto nella sua stanza. Guglielmo gliene
chiese il perché. “Sto prendendomi cura di me e
della mia anima” replicò Luigi. Aveva imparato a
meditare dal fratello Giovanni Battista. In seguito
volle imparare anche Guglielmo dallo stesso fratello Giambattista.
Al momento della Cresima, Luigi prese il nome di
Saverio, di ispirazione missionaria e gesuita,
mentre Guglielmo scelse il nome di Giuseppe,
perché fu il santo più vicino Maria. E proprio da
quel giorno sarà questo il suo nome preferito
che festeggerà sempre (dalle lettere si vede
che festeggiava l’Onomastico il 19 Marzo e tutte
le comunità gli inviavano gli auguri in quella data
(cf.Lett. 89, 191 e 431...).(Benlloch, Origines, cap. 1)
2) ALLIEVO E PROFESSORE A
SAN CARLO (1771-1791)
Rimase a Mussidan per 20 anni. Fu lì che formò la
sua personalità cristiana ed umana ed fece la
prima esperienza apostolica, molto ricca e varia,
che gli sarebbe stata d’aiuto per il resto della vita.
Suo fratello Giambattista ebbe un’influenza decisiva su di lui durante tutto quel periodo della sua
vita, da tutti i punti di vista.
Suo fratello Giambattista lo iniziò alla preghiera
mentale. Guglielmo Giuseppe imparò anche a
pregare secondo il metodo ignaziano. (B Or
2.3)
Nostra Signora di Verdelais davanti
alla quale
Guglielmo
andò a pregare col fratello Giambattista in
ringraziamento dopo la
sua miracolosa guarigione attribuita alla Vergine Maria
Strada vicina all’antico collegio, oggi non più esistente. I fratelli
Chaminade non furono i suoi reali fondatori ma lo guidarono nel
suo reale sviluppo e prosperità.
Il Collegio era come un seminario minore ma per
essere economicamente sostenibile accettava anche studenti che non aspiravano al sacerdozio e
che venivano educati insieme ai futuri seminaristi.
(B Or 2.2)
Quando Guglielmo Giuseppe entrò nel collegio
come allievo, suo fratello Giambattista era economo e l’altro fratello, Luigi, studente. Guglielmo
Giuseppe entrò con l’idea del sacerdozio o di una
vocazione consacrata. Fece la prima comunione
prima degli 11 anni ed era noto per la sua pietà.
Mons. Chamon, Vescovo di Saint Claude, testimoniò: "Il vostro Fondatore era conosciuto per la
sua pietà. Quando era molto giovane, all’età di 12
anni, lo si poteva vedere passare ore intere, immobile come una statua, in ginocchio davanti
all’altare del Santissimo Sacramento" (Vasey,
Chaminade, p. 42)
A 14 anni divenne postulante. A 15 completò i
suoi studi di latino e fu accettato come insegnante. Fece una specie di noviziato, secondo la
Regola di San Carlo (2 anni o 18 mesi) e, dopo
il discernimento con il fratello Giambattista, fece
i voti privati a 14 o 15 anni. Essendo privati essi
non costituivano un legame particolare con la
Congregazione di San Carlo. E furono questi gli
unici voti che egli pronunciò fino alla fine della
vita. (B Origines 2.3)
EoD
3) UN’AMPIA FORMAZIONE APOSTOLICA
(1776 – 1791)
3. All’ospedale vicino al Collegio. Questo edifico
esiste ancora oggi ed è una casa di riposo.
1776 – 1778 : Cominciò ad assistere il fratello
Giambattista nella gestione del Collegio in lavori
di piccola contabilità. Allo stesso tempo, era un
“regent” o assistente-insegnante per i bambini
piccoli.
Mussidan cambiò faccia : era un collegio ben costruito, arioso, con cortili e giardini, molto salutare, vicino alla strada che portava a Bordeaux. Divenne un rinomato centro culturale, una delle migliori scuole per scienza e pietà. L’affiatato team
dei fratelli Chaminade compì meraviglie. Va anche
sottolineato che i tre fratelli portarono i loro anziani genitori a vivere a Mussidan. Papà Biagio
lasciò il lavoro nelle mani di Francesco e si sistemò
con la moglie vicino ai tre figli sacerdoti. (B Or 2.5)
1778 – 1782 : Studi di teologia a Mussidan (sotto
la direzione di Giambattista), a Bordeaux e probabilmente a Parigi (1782 - 1783).
14 maggio 1785 : Probabile data della sua ordinazione sacerdotale.
CAPPELLANO :
Guglilemo Giuseppe esercitò il suo ministero sacerdotale a Mussidan, in tre luoghi.
1. In collegio : come sacerdote, fece ciò che
Giambattista aveva fatto per lui : direzione spirituale, discernimento vocazionale, preparazione ai
sacramenti.
2. Al Santuario di Nostra Signora della Roccia,
come cappellano. La statua di Nostra Signora della Roccia è una Pietà con un bambino sulle ginocchia ed un altro a fianco, deve essere stata la fonte di ispirazione per la sua pietà e spiritualità.
Nostra Signora della
Roccia (XVI sec),
oggi nella chiesa parrocchiale di S. Giorgio. Dinanzi ad essa
egli pregava spesso,
dalla sua infanzia in
poi, e, in seguito, come giovane sacerdote, celebrava la Messa
parere, che si debba esercitare in una comunità: a volte occorre una grande virtù e una notevole forza d'animo per esercitarla coscienziosamente ."
INSEGNANTE
Di matematica e fisica [e forse] di filosofia a partire dal 1789.
Allo scoppio della Rivoluzione sfortunatamente
tutto terminò con la chiusura del Collegio nella
Pasqua 1791 e la partenza per Bordeaux dei fatelli Chaminade alla fine dell’anno.
ECONOMO
Lo stesso P. Chaminade scrisse a P. Lalanne (Lettera III-837, 26 aprile 1836) "Per 16 o 17 anni sono stato « sindaco » in una casa abbastanza
grande: non ho mai avuto questioni con il mio
superiore [forse il fratello Giambattista] e la casa, dal misero stato in cui si trovava, divenne
sempre più fiorente. "
Suo fratello Francesco (che era già negoziante a
Périgueux) lo aiutò molto con i suoi consigli.
Nel 1784 Giambattista fu nominato direttore del
collegio e Guglielmo Giuseppe economo.
Aveva problemi con quelli che non pagavano in
tempo (non c’era molta liquidità). Egli si trovò ad
operare in un’istituzione con una pessima situazione finanziaria.
Sapeva quanto fosse ingrato essere un economo.
In seguito scrisse :(Lettre II-498, 20 gennaio1830)
“E' destino di tutti gli economi essere sempre
biasimati: succedeva prima della rivoluzione e
succede dopo." E ancora (Lettera III-590, 10 maggio 1831) " E' la mansione più sgradevole, a mio
Cattedrale Saint Front di Périgueux
Data del mese da celebrare :
8 aprile 2011: 250° anniversario della nascita e battesimo,
a Périgueux, di p. CHAMINADE, Fondatore della Famiglia
Marianista.
[ Questo documento ha un grande debito verso il libro di P. Eduardo BENLLOCH : En los orígenes de la Familia Marianista,
SPM, Madrid, 2001 : una lettura consigliata per quest’anno !]