Piano di vigilanza e controllo sulle UdO socio sanitarie e sociali 2014

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Piano di vigilanza e controllo sulle UdO socio sanitarie e sociali 2014
PIANO DI VIGILANZA E CONTROLLO
SULLE UNITÀ DI OFFERTA
SOCIOSANITARIE E SOCIALI
ANNO 2014
Monza – gennaio 2014
1
PREMESSA....................................................................................................................................................... 3
1
IL QUADRO DI CONTESTO ..................................................................................................................... 4
1.1
1.2
1.3
IL CONTESTO TERRITORIALE ......................................................................................4
IL CONTESTO DEMOGRAFICO .....................................................................................5
ASPETTI SOCIALI ......................................................................................................6
2
LA RETE DELLE UNITA’ D’OFFERTA SOCIO SANITARIE E SOCIALI............................................. 10
3
LA RENDICONTAZIONE DELL’ATTIVITA’ 2013................................................................................... 13
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
CONTROLLO AMMINISTRATIVO DEI FLUSSI DELL’AREA SOCIO-SANITARIA.......................13
CONTROLLO E VIGILANZA UNITÀ D’OFFERTA SOCIO SANITARIE ...................................15
CONTROLLO E VERIFICA DELL’APPROPRIATEZZA DELLE PRESTAZIONI SOCIO SANITARIE .19
PROGETTI SPERIMENTALI NELL’AMBITO DELLE POLITICHE DI WELFARE .........................21
CONTROLLO DEI REQUISITI DI ESERCIZIO DELLE UDO SOCIO ASSISTENZIALI .................21
VIGILANZA E CONTROLLO EX ARTT. 23 E 25 COD. CIV. PERSONE GIURIDICHE DI DIRITTO
PRIVATO ...........................................................................................................................23
4
LE RISORSE........................................................................................................................................... 25
4.1
4.2
4.3
4.4
5
IL PERSONALE ........................................................................................................25
LA FORMAZIONE .....................................................................................................27
LA DOTAZIONE INFORMATICA ...................................................................................27
IL FONDO VIGILANZA..............................................................................................28
LA PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITA’ 2014 .................................................................................. 29
CONTROLLO AMMINISTRATIVO DEI FLUSSI DELL’AREA SOCIO-SANITARIA.......................29
VERIFICA DEI REQUISITI SCIA E DOMANDE DI ACCREDITAMENTO ................................29
CONTROLLO E VIGILANZA UNITÀ D’OFFERTA SOCIO SANITARIE ....................................29
CONTROLLO E VIGILANZA UNITÀ D’OFFERTA SOCIALI .................................................33
VIGILANZA E CONTROLLO EX ARTT. 23 E 25 COD. CIV. PERSONE GIURIDICHE DI DIRITTO
PRIVATO ...........................................................................................................................34
5.1
5.2
5.3
5.4
5.5
2
PREMESSA
Il Piano annuale dei controlli è lo strumento principale che l'ASL MB utilizza per adottare una linea d'intervento e
monitoraggio sulle strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie al fine di dare certezza della qualità del servizio reso ai
propri cittadini fragili e alle loro famiglie quali utilizzatori delle unità d'offerta presenti sul territorio.
In particolare con il piano dei controlli si intende:
• verificare che il servizio fornito dalle Unità d’Offerta sia qualitativamente conforme alle indicazioni regionali;
• individuare mediante la valutazione dell'appropriatezza dei servizi la rispondenza ai bisogni espressi;
• valutare se le nuove offerte innovative, in fase di sperimentazione, che hanno requisiti diversi rispetto alle UDO
esistenti danno risposta adeguata ai nuovi bisogni;
• favorire l'efficiente ed efficace utilizzo delle risorse disponibili.
A tal fine nel Piano Annuale dei Controlli vengono evidenziate le linee d’intervento previste ad inizio d’anno per tutte le
aree oggetto di verifica e sviluppati i seguenti interventi operativi:
• confronto con i Direttori del Dipartimento di Prevenzione Medica, ASSI e Dipendenze con l’obiettivo di conferire al
piano medesimo la massima integrazione circa gli interventi e le procedure dei controlli;
• ricognizione delle funzioni di controllo, individuando per ogni unità organizzativa in cui si articola l’U.O.
Negoziazione, Accreditamento e Controllo delle Strutture Socio sanitarie (U.O. NACSS) le funzioni di vigilanza e
controllo da svolgere;
• analisi dei risultati delle attività di vigilanza e controllo svolte nel 2013 ed evidenza delle criticità da utilizzare nella
programmazione dell’attività 2014;
• confronto con le Istituzioni locali, gli Enti locali quali rappresentanti dei cittadini e dei portatori di interesse ed
infine con le UdO direttamente coinvolte all’attività di controllo e sviluppo della qualità assistenziale.
3
1
1.1
IL QUADRO di CONTESTO
Il contesto territoriale
L’ASL della Provincia di Monza e Brianza è composta da 55 comuni.
La popolazione residente nell’ASL della Provincia di Monza e Brianza al 01.01.2013 è costituita da 850.684 persone
(415.165 maschi, 435.519 femmine). (http://www.demo.istat.it). Il territorio è distinto nei cinque distretti socio sanitari di
Carate Brianza, Desio, Monza, Seregno e Vimercate.
La popolazione dei 55 Comuni è approssimativamente equamente distribuita tra i 5 distretti ma la densità abitativa
differisce in modo significativo nell’area di Vimercate, che è meno urbanizzata ed è quindi caratterizzata densità abitativa
nettamente più bassa rispetto al resto dell’ASL. E’ da notare che la densità complessiva è comunque tra le più alte in
Italia.
DISTRETTO
Popolazione ISTAT 2013
AREA
MASCHI
FEMMINE
TOTALE
Km2
Ab//Km2
n .COMUNI
CARATE BRIANZA
74.213
77.319
151.532
76
1.994
13
MONZA
DESIO
80.280
92.318
87.350
95.772
167.630
188.090
48
60
3.492
3.135
3
7
SEREGNO
80.885
84.105
164.990
80
2.062
10
VIMERCATE
Totale ASLMB
87.469
415.165
90.973
435.519
178.442
850.684
141
405
1.266
2.100
22
55
4
1.2
Il contesto demografico
Nella Provincia di Monza e Brianza si sta assistendo nel tempo ad un mutamento demografico: la popolazione residente
è aumentata di oltre 14 punti percentuali dal 1997, passando da 744.670 a 850.684 soggetti.
L’incremento della popolazione, circa l’1% in più ogni anno, l’aumento della popolazione straniera, l’allungamento
dell’aspettativa di vita a fronte di migliori stili di vita e di un buon programma di promozione alla salute, sono tutti fattori
che portano ad un costante innalzamento dell’età media della popolazione.
La tabella che segue mostra la composizione della popolazione residente per genere e classi d’età, con evidenziazione
dalla quota di stranieri residenti.
POPOLAZIONE ASLMB
RESIDENTE 2013
POPOLAZIONE STRANIERA
ASLMB RESIDENTE 2013
CLASSE D'ETÀ
% STRANIERI
PER CLASSI
D'ETÀ
M
F
TOTALE
QUOTA
%
M
F
TOTALE
QUOTA
%
0
4.084
3.843
7.927
0,9%
634
602
1.236
1,9%
15,6%
01-04
17.355
16.524
33.879
4,0%
2.397
2.311
4.708
7,2%
13,9%
05-14
42.274
39.789
82.063
9,6%
4.056
3.896
7.952
12,1%
9,7%
15-44
159.938
155.541
315.479
37,1%
18.401
19.818
38.219
58,1%
12,1%
45-64
118.108
121.367
239.475
28,2%
5.207
7.152
12.359
18,8%
5,2%
65-74
42.406
48.336
90.742
10,7%
327
624
951
1,4%
1,0%
75+
31.000
50.119
81.119
9,5%
153
214
367
0,6%
0,5%
TOTALE
415.165
435.519
850.684
100%
31.175
34.617
65.792
100%
7,7%
Le proporzioni approssimative di popolazione straniera regolarmente residente rispetto al totale della popolazione sono
importanti nel nostro territorio: il valore medio è pari al 7,7% del totale, con un minimo del 6,1% nel distretto di Seregno
ed un massimo del 9,7% in quello di Monza. Tuttavia la distribuzione per età è nettamente differente rispetto a quella
della popolazione autoctona: le classi anziane rappresentano una quota irrisoria del totale (circa 2%) mentre le classi
produttive (tra 15 e 64 anni) rappresentano quasi l’80% del totale.
Di seguito si evidenziano alcuni indicatori demografici dell’ASLMB, confrontati con quelli regionali e nazionali.
L’ISTAT pronostica che in Italia gli ultra sessantaquattrenni, pari oggi al 19,9% del totale (1 ogni 5 residenti),
raggiungeranno il 33% nel 2051 (1 ogni tre residenti) mentre i cosiddetti “grandi anziani” (over 85 anni), che erano 1,3
milioni nel 2007, raggiungeranno 4,8 milioni nel 2051: è questo un quadro demografico che, a seguito dell’aumento della
aspettativa di vita, comporta una costante crescita di condizioni complesse di cronicità, fragilità, disabilità e non
autosufficienza.
La tabella che segue mostra i valori rilevati dopo l’effettuazione del censimento nazionale: si osserva che in ASL MB la
quota di popolazione giovane è leggermente più elevata e le generazioni più anziane sono invece numericamente meno
rilevanti. Gli indicatori specifici che da questi valori derivano mostrano valori “più giovanili” per la nostra ASL.
5
Indicatori demografici in ASL MB, Lombardia e Italia
ANNO
2013
2012
1.3
AMBITO
TERRITORIALE
QUOTE DI POPOLAZIONE PER ETÀ
INDICE DI
VECCHIAIA
<15 anni
65+ anni
80+anni
ASLMB
14,56%
20,20%
5,35%
138,7
LOMBARDIA
14,32%
21,13%
5,98%
145,6
ITALIA
13,99%
21,18%
6,29%
151,4
ASLMB
14,57%
19,89%
5,17%
136,6
LOMBARDIA
14,29%
20,80%
5,82%
145,6
ITALIA
14,02%
20,83%
6,16%
148,6
Aspetti sociali
Si rappresentano di seguito alcuni valori che rappresentano gli indici di carico sociale del territorio.
L’indice di lavoro misura il rapporto percentuale tra la popolazione in età lavorativa (15-64 anni) e quella totale, cioè
quanti soggetti potenzialmente attivi ci sono ogni 100 abitanti.
Nella tabella che segue sono dettagliati i valori dell’indice di lavoro nel tempo e tra i diversi ambiti territoriali dell’ASL,
calcolati a partire dai dati ISTAT relativi ai residenti. Risulta evidente la tendenza al decremento nel corso degli anni
considerati e un valore inferiore di circa 4 punti per le donne, stabile nel tempo.
Tabella: Indice di lavoro per genere e area di residenza – ASL MB
FEMMINE
MASCHI
TOTALE
DISTRETTO
1997
2002
2007
2013
1997
2002
2007
2013
1997
2002
2007
2013
Carate Brianza
69,4
67,2
65,2
64,0
74,0
71,9
69,3
67,4
71,6
69,5
67,2
65,6
Desio
71,1
68,5
66,1
64,6
74,3
72,1
69,7
67,4
72,7
70,3
67,9
66,0
Monza
69,8
67,0
63,6
61,3
74,0
71,1
67,4
65,2
71,8
69,0
65,4
63,2
Seregno
69,8
68,0
65,9
64,3
74,1
72,2
69,9
67,4
71,9
70,0
67,9
65,8
Vimercate
70,3
68,1
65,7
63,7
74,7
72,4
70,0
67,4
72,4
70,2
67,8
65,5
ASL MB
70,1
67,8
65,3
63,6
74,2
72,0
69,3
67,0
72,1
69,8
67,2
65,2
Nella tabella che segue sono invece dettagliati i valori dell’indice di dipendenza degli anziani, che quantifica la quota
legata agli anziani “non produttivi”. Si tratta del rapporto tra la popolazione di età 65 anni e più e la popolazione in età
attiva 15-64 anni (moltiplicato per 100), calcolato sulla base dei dati dell’ISTAT.
Tabella: Indice di dipendenza anziani per genere e area di residenza – ASL MB
Femmine
Maschi
Distretto
1997 2002 2007 2013 1997 2002 2007 2013
Carate Brianza 25,2 29,0
32,4
34,7
15,7
18,7
22,6
25,7
Desio
21,7 26,1
30,3
33,1
14,7
18,2
21,9
25,3
Monza
26,7 31,1
37,3
41,8
17,3
21,0
26,8
30,7
Seregno
24,5 28,3
31,9
34,3
15,5
19,0
22,5
25,6
Vimercate
23,5 27,2
31,1
34,2
14,3
17,4
21,3
25,1
ASL MB
24,2 28,3
32,6
35,6
15,5
18,9
23,0
26,4
1997
20,4
18,2
22,0
20,0
18,9
19,9
Totale
2002 2007
23,8
27,4
22,1
26,0
26,1
32,1
23,6
27,2
22,2
26,1
23,6
27,7
2013
30,2
29,2
36,3
29,9
29,6
31,0
6
A fronte di una situazione relativamente migliore rispetto ai dati di vecchiaia media della popolazione a paragone della
Regione e dell’Italia, molti indicatori mostrano un andamento rapidamente peggiorativo nel tempo, fattore che deve
sensibilizzare in merito alla direzione in cui concentrare l’allocazione delle risorse.
Esenzioni per reddito
A partire dagli ultimi mesi del 2011 è stata resa disponibile l’informazione nominativa relativa alle esenzioni per reddito
degli assistiti delle ASL. In un’ottica di recupero d’indicatori epidemiologici con forte valenza in ambito sociale, è stata
effettuata per la prima volta l’analisi dell’informazione per una rappresentazione territoriale del fenomeno nell’ASL MB.
Le rappresentazioni a torta indicano in quattro categorie rispettivamente: in azzurro le esenzioni per età e reddito
(140.462), in giallo quelle per i minori di 14 anni (115.567), in viola disoccupati e cassintegrati (23.025) e in rosso le
pensioni sociali e minime (10.336).
Cat. E01 + E05
n=140.462
Cat. Età e reddito
E01
n=137.827
Assistito > 65 anni e < 6 anni con reddito familiare <= 36.151,98 € - Esenzione certificata proveniente da MEF (Ministero Economia Finanze) o
autocertificata dall’Assistito
E05
n=2.635
Assistito > 65 anni e con reddito familiare tra 36.151,98 € e 38.500 € - Esenzione con validità a livello regionale autocertificata dall’Assistito
Cat. E02 + E12+E13 n=23.025
Cat. Disoccupati e cassintegrati
E02
n=8.941
Esenzione autocertificata dagli assistiti DISOCCUPATI e loro familiari a carico appartenenti a nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore
a 8.263,31 € incrementato a 11.362,05 € in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 € per ogni figlio a carico – Migranti provenienti da
Nord Africa quali profughi in avvio di procedura di richiesta di asilo (nota D.G. Sanità prot. N. H1.2011.0014807 del 16/5/2011)
E12
n=12.449
7
Esenzione dagli assistiti DISOCCUPATI iscritti agli elenchi anagrafici dei centri per l’impiego e familiari a loro carico con reddito familiare inferiore
o pari a 27 mila euro
E13
n=4.635
Esenzione dei lavoratori in CIGs, in CIG in deroga, in contratto di solidarietà difensivo e in mobilità, nonché i loro familiari a carico con retribuzione
del lavoratore interessato, (non viene considerato il reddito complessivo del nucleo familiare), comprensiva dell’integrazione salariale o indennità,
non deve essere superiore ai massimali previsti dalla Circolare INPS n. 20 dell’8 febbraio 2012.
Cat. E03 + E04
n=10.336
Pensioni sociali e minimo
E03
n=5.607
Titolari di assegno (ex pensione) sociale – e loro familiari a carico - (art. 8 comma 16 della L. 537/1993 e succ. modifiche e integrazioni);
E04
n=4.729
Titolari di pensione al minimo, con più di 60 anni – e loro familiari a carico - – con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro incrementato a
11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico (ex art. 8 comma 16 della L. 537/1993 e succ.
modifiche e integrazioni)
Cat. E11
n=115.467
Minori 14 anni indipendentemente dal reddito
La popolazione con disabilità
L’anagrafe della disabilità (Anagradis) ha l’obiettivo di ottenere un Registro delle persone affette da disabilità sfruttando
le molteplici informazioni derivabili dal Sistema Informativo Sanitario (dati di ricovero, dei flussi relativi alla psichiatria,
alle esenzioni, alle Neuropsichiatrie infantili, alle provvidenze economiche, all’invalidità, etc) oltre a dati raccolti ad hoc
dalle amministrazioni comunali. L’attività d’aggiornamento del data base di Anagradis nel 2013, ha permesso di
osservare un aumento complessivo della popolazione con disabilità della ASLMB di 1091 unità, passando dalle 43.467
dell’aggiornamento 2012, alle 44.558 dell’aggiornamento 2013.
La popolazione con disabilità della ASL MB rappresenta il 6,6% della popolazione 0-64 anni residente nella Provincia di
Monza e Brianza, con un modesto incremento rispetto all’ultimo aggiornamento (6,3% nel 2012). La popolazione con
disabilità, costituisce una percentuale della popolazione del nostro territorio che va dal 5,5% del Distretto di Vimercate al
7,0% del Distretto di Desio
La distribuzione della popolazione inclusa nell’anagrafe della disabilità, distinta per classi di età, evidenzia tassi elevati
nella classe di età corrispondente alla prima infanzia (8,4% della popolazione 00-02) e nelle classi di età scolare (10,0%
nella classe 6-10 anni e 11,1% nella classe 11-13 anni). L’andamento successivo risulta caratterizzato da una leggera
flessione cui segue un picco all’uscita dal ciclo produttivo (8,70% nella classe 50-64 anni)..
I tassi medi per Distretto sono simili, con Vimercate che presenta poco più di un punto percentuale al di sotto del dato
territoriale (5,5 vs 6,6). Nelle diverse classi di età c’è relativamente maggiore eterogeneità distrettuale: nel Distretto di
Desio i tassi rilevati mostrano elevazioni al di sopra del dato medio nelle classi sotto i 19 anni. Il Distretto di Monza, di
contro ad un dato al di sotto della media sotto i 10 anni, mostra valori più elevati in corrispondenza delle classi di età
8
adulte. Nel Distretto di Seregno, infine, è da rilevare come il valore nella classe più giovane sia fra i più elevati del
territorio.
I dati per genere evidenziano una sostanziale equipartizione tra maschi e femmine nella popolazione delle persone con
disabilità con una presenza del 50,1% di femmine e del 49,9% di maschi.
Utilizzando il dato relativo alle menomazioni certificate nelle commissioni di invalidità, si osserva che le menomazioni
maggiormente rappresentate nel campione sono nell’ordine: menomazione della funzione motoria, menomazioni
generalizzate e menomazioni viscerali, seguite dalle menomazioni delle funzioni intellettive, anche se con un
significativo distacco numerico. Tale osservazione si mantiene costante sin dalla prima costituzione del data base
Anagradis.
Nella popolazione di Anagradis, sono presenti 365 femmine e 774 maschi affetti da disturbi dello spettro autistico.
Questo dato, corrispondente ad una prevalenza pari a 16, 8 su 10.000 residenti di età inferiore a 65 anni, è nettamente
superiore alla quota stimata dalle Linee di Indirizzo regionale per la NPIA, che è pari a 4 su 10.000 ma è comunque
inferiore agli studi, condotti negli Stati Uniti, dove la prevalenza è stata stimata in 60 su 10.000.
9
2
LA RETE delle UNITA’ d’OFFERTA SOCIO SANITARIE e SOCIALI
Le Unità d’offerta socio-sanitarie soggette a vigilanza presenti sul territorio dell’ASLMB all’01.01.2014 sono 122, così
ripartite :
tipologia
n. unità di
offerta solo
autorizzate
n. unità di
offerta
accreditate
numero
posti
autorizzati
numero posti
accreditati
Numero posti a
contratto
RSA*
3
34
3467
3248
3128
RSD
1
4
261
201
201
CDI
22
614
614
544
CDD
22
552
552
535
CSS
4
40
40
40
RIA residenziale
1
36
36
36
RIA ambulatoriale
3
=
=
=
=
=
10
=
=
=
1
31
20
20
SERT
1
=
=
=
SMI
1
=
=
=
COMUNITA’ TOX
4
80
80
80
117
5081
4791
4584
10
CONSULTORI
(di cui 6 pubblici)
Erogatori cure dom. in voucher
HOSPICE
1
TOTALE
5
=
(* ) il numero dei posti accreditati è pari a 3248 (posti ordinari 3026 e posti per Alzheimer 222);
il numero totale di posti disponibili autorizzati è incrementato dall’avere riportato in tabella anche i posti delle tre RSA che non hanno alcun
contratto;
accanto all’offerta di posti di ricovero di lunga degenza sono a disposizione della popolazione 15 posti di sollievo, di cui 2 dedicati per soggetti
con disturbi comportamentali presso la RSA Arca di Desio attivati dall’1/7/2012 e n.40 posti per post – acuti presso le RSA Sant’Andrea e Anni
Azzurri di Monza (progetto DGR 3239/12).
di cui gestite direttamente dall’ASLMB
TIPOLOGIA
UdO al
01.01.2014
Consultori (sedi principali) *
6
SERT (unica struttura complessa) **
1
(*) le sedi consultoriali del territorio sono in tutto n. 21, di cui 6 principali
(**) Il Servizio territoriale per le dipendenze della ASL si articola in 3 servizi rivolti prevalentemente alle tossicodipendenze (SERT) situati a Monza,
Carate e Limbiate e 3 servizi rivolti prevalentemente alle alcol dipendenze (NOA) situati a Monza, Seregno e Vimercate. A questi si
aggiungono il Centro per il Trattamento del Tabagismo con sede a Monza, il Centro Educativo Polivalente (offerta di aggancio precoce per i
consumatori che agisce anche in raccordo con la Prefettura) con sede a Monza e l’Unità Operativa Carcere presso la Casa Circondariale di
Monza
Si precisa che nel corso del 2013 sono state volturate a nuovo soggetto gestore n. 3 UdO (CDD di Lissone – CDD
Seveso – CDI Desio) gestite direttamente dall’ASL MB.
10
Le Unità d’offerta socio assistenziale presenti sul territorio dell’ASLMB all’01.01.2014 sono 297, così ripartite:
Tipologia UdO sociali
n. strutture
servizi prima infanzia
190
nidi famiglia
30
comunità residenziali per minori
24
comunità residenziali per disabili
13
centri per anziani
8
centri aggregazione giovanile
15
servizi formazione all'autonomia
4
centri socio-educativi
13
TOTALE
297
Negoziazione
In data 31.12.2012 è stato sottoscritto fra l’ASL e gli enti gestori di strutture sociosanitarie, già a contratto nel corso del
2012, un contratto provvisorio di quattro mesi per un ammontare di risorse pari ad 1/3 del budget definitivo assegnato
nel 2012; i contratti definitivi e le relative schede di budget annuale per l’intero anno 2013 sono stati sottoscritti in data
30.04.2013.
Il monitoraggio in corso d’anno del consumo del budget assegnato ha reso possibile di effettuare entro il 30.11.20\3 un
riequilibrio delle risorse assegnate per le varie tipologie di strutture per risolvere squilibri domanda-offerta.
Le strutture coinvolte nella negoziazione nel corso del 2013 sono state le seguenti:
Unità di Offerta
RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI (RSA)
contratti
34
RIABILITAZIONE
4
RESIDENZE SANITARIE PER DISABILI (RSD)
4
CENTRI DIURNI PER DISABILI (CDD)
CENTRI DIURNI INTEGRATI (CDI)
20
19
COMUNITÀ PER TOSSICODIPENDENTI
4
COMUNITÀ SOCIO SANITARIE (CSS)
4
CONSULTORI PRIVATI
4
SERVIZI MULTIDISCIPLINARI INTEGRATI (SMI)
1
HOSPICE
1
11
Nell’ambito dell’Assistenza Domiciliare Integrata, il nuovo modello derivante dalla sperimentazione regionale in atto non
prevede, a differenza delle altre UDO del sistema sociosanitario lombardo, l’assegnazione di un budget agli erogatori,
essendo l’accesso ai servizi modulato dalle ASL, previe specifiche modalità di valutazione dei bisogni dei cittadini e di
emissione di specifici titoli d’acquisto delle prestazioni, fino alla concorrenza delle disponibilità economiche.
Nel corso del 2013 sono stati posti a contratto, complessivamente, n. 22 erogatori ADI.
Per il 2014, alle Unità di Offerta socio sanitaria sarà riconosciuto un budget annuo calcolato applicando le tariffe medie e
le saturazioni definitive riconosciute nel 2013, proprie di ciascuna struttura, ai posti a contratto nel 2014. Il contratto con
tali strutture viene sottoscritto utilizzando lo schema-tipo regionale, definendo un budget provvisorio per il primo trimestre
pari a tre dodicesimi del budget definitivo del 2013. Successivamente verranno negoziati e sottoscritti tra ASL e i
soggetti gestori i budget annuali definitivi. Eventuali rimodulazioni sono previste entro il 30.11.2014.
È prevista la possibilità di nuove contrattualizzazioni di posti accreditati nell’area della disabilità (RSD - CSS - CDD) e
degli Hospice. Viene introdotto il contratto di ingresso per tutte le UdO sociosanitarie accreditate in cui sussiste la
compartecipazione al costo del servizio da parte degli utenti, secondo uno schema tipo regionale.
12
3
3.1
LA RENDICONTAZIONE DELL’ATTIVITA’ 2013
Controllo amministrativo dei flussi dell’area socio-sanitaria
Nel corso dell’anno 2013 il controllo del debito informativo delle prestazioni socio-sanitarie ha riguardato:
• il flusso Consultori
• il flusso SOSIA delle RSA
• il flusso RIAFAM delle strutture di riabilitazione
• il flusso SDOFAM dell’Hospice e della struttura di riabilitazione di mantenimento
• il flusso economico FE
• il popolamento del flusso RETE UDO ASSI e AFAM
• la validazione Flusso CDI e Flusso SIDI
Flusso Consultori
Il controllo ha riguardato circa 78802 record (100% dei record ricevuti dai consultorio pubblici e privati accreditati). Il
numero di record controllati è maggiore rispetto all’anno passato in quanto sono cambiate le modalità di rendicontazione
di alcune prestazioni (le prestazioni che prima erano cicliche adesso sono rendicontate singolarmente e le prestazioni di
educazione alla salute sono entrate a far parte del flusso).
Il controllo è stato effettuato sui dati ricevuti dagli erogatori preliminarmente al loro invio in Regione. Le strutture sono
state accompagnate attraverso incontri informativi/formativi nel processo di adeguamento del flusso alla normativa
regionale in vigore dal 1° gennaio 2013. Sono presenti ancora delle criticità relativamente alla correzione di alcune
tipologie di errori ma sono state prese le misure necessarie affinché possano essere apportate le modifiche opportune
entro le tempiste regionali per il reinvio annuale. Il debito informativo è stato assolto trimestralmente nei termini previsti
dalla DG Famiglia.
Flusso SOSIA
Il controllo ha riguardato circa 50483 record (100% dei record ricevuti nel 2013). Il controllo è stato effettuato sui dati
ricevuti dagli Erogatori preliminarmente al loro invio in Regione. Il debito informativo è stato assolto trimestralmente nei
termini previsti dalla DG Famiglia.
Flusso RIAFAM
Il controllo ha riguardato circa 13449 record (100% dei record ricevuti nel 2013). Il controllo è stato effettuato sui dati
ricevuti dagli Erogatori preliminarmente al loro invio in Regione.
Il debito informativo è stato assolto trimestralmente nei termini previsti dalla DG Famiglia.
Flusso SDOFAM
Il controllo ha riguardato circa 546 record (100% dei record ricevuti nel 2013). Il controllo è stato effettuato sui dati
ricevuti dall’Hospice e dalla struttura di riabilitazione di mantenimento preliminarmente al loro invio in Regione. Il debito
informativo è stato assolto trimestralmente nei termini previsti dalla DG Famiglia.
Flusso FE
Il controllo sul Flusso FE, introdotto nel 2012, è andato a regime nel corso del 2013. Il controllo ha riguardato circa
34769 record. Gli invii sono avvenuti secondo le scadenze indicate dalla DG Famiglia.
Flusso RETE UDO ASSI
Introdotto nel corso del 2013, il flusso è stato popolato dagli operatori ASL secondo le indicazioni regionali e inviato
secondo le scadenze prefissate. Il flusso riguarda l’anagrafica delle strutture sociosanitarie e degli erogatori ADI.
Parallelamente è stato portato avanti l’aggiornamento della AFAM.
13
Flusso CDI e Flusso SIDI
Nel corso del 2013 sono state regolarmente svolte le attività di validazione e di monitoraggio di invio del Flusso CDI che
alimenta il flusso ministeriale di competenza regionale ed il flusso SIDI attraverso la piattaforma SMAF (Sistema
Modulare Accoglienza Flussi). E' stato garantito agli operatori delle strutture il supporto necessario per il corretto utilizzo
delle piattaforme.
Tutti i flussi hanno cadenza trimestrale. I controlli di appropriatezza sui flussi avvengono attraverso appositi programmi
impostati dagli operatori ASL in linea con i tracciati record regionali e aggiornati periodicamente secondo le novità
normative.
Attraverso il flusso FE e il modello di Riepilogo Budget è stata garantita la rendicontazione economica di tutte le
prestazioni socio sanitarie erogate sul territorio nel 2013.
Nel corso dell’anno è stata svolta un’attività di aggiornamento/formazione a favore delle strutture erogatrici titolari del
debito informativo verso la ASL, con una serie di iniziative che si sono aggiunte al continuo e costante supporto fornito
agli operatori addetti alla codifica e alla registrazione dei dati. Le iniziative hanno riguardato tutte le tipologie di erogatori
soggetti a debito informativo. In particolare sono state organizzate attività formative relativamente al flusso SIDI e al
flusso FE.
Relativamente ai Consultori, la U.O. NACSS ha partecipato al Tavolo di governance e in tale sede sono state affrontate
le novità normative regionali in tema di rendicontazione delle prestazioni.
Flusso SIND
Nel corso del 2013 è stata avviata sperimentalmente la trasmissione del flusso SIND (Dipendenze) attraverso la
piattaforma SMAF. Tale attività andrà a regime nel 2014, con l’invio trimestrale dei dati su piattaforma SMAF.
14
3.2
Controllo e vigilanza Unità d’Offerta socio sanitarie
Controllo dei requisiti di esercizio e di accreditamento delle Unità d’Offerta socio- sanitarie
La verifica dei requisiti di messa in esercizio e di accreditamento è stata realizzata sul campione del 50% delle diverse
tipologie di Unità d’Offerta (UdO), come da tabella seguente.
tipologia
RSA
in esercizio
al 01/01/2013
accreditate
unità di offerta
totale
al 01/01/ 2013
verificate
3
34
37
18
4
4
2
21
22
12
CDD
22
22
11
CSS
4
4
2
RIABILIT. AMB/RESID
4
4
3
CONSULTORI PRIVATI
4
4
4
ADI SEDI PRINCIPALI
8
8
4
HOSPICE
1
1
1
DIPENDENZE RESID.
4
4
2
DIPENDENZE AMB.
1
1
1
C.F. ASL MB**
6
6
DIP. ASL MB**
1
1
114
118
RSD
CDI
TOTALE
1
4
60
** in applicazione delle disposizioni regionali in materia di vigilanza incrociata sulle unità di offerta gestite direttamente dall’ASL, è stata condotta
un’attività di vigilanza e di controllo di appropriatezza presso le sedi dei Consultori Familiari, S.E.R.T e Centro Diurno Disabili di Lissone da parte
della Vigilanza della ASL BG.
In sintesi, il monitoraggio del mantenimento dei requisiti di accreditamento ha evidenziato un buon livello da parte degli
Enti Gestori in particolar modo rispetto all’organizzazione e alla registrazione delle attività del personale di assistenza e
cura. Inoltre, la verifica della scheda struttura anno 2013 per le UdO RSA/CDI/RSD/CDD /CSS ha avuto esito positivo.
Monitoraggio e/o conclusione dei piani di adeguamento (PP) delle Unità d’offerta in possesso di autorizzazione
provvisoria al funzionamento
Nel 2013 è stato garantito il monitoraggio dei Piani Straordinari per la Sicurezza di utenti e operatori nelle sedi in
questione, in attesa di sedi rispondenti completamente alle normative vigenti.
Tale verifica ha confermato che le due strutture interessate stanno proseguendo con quanto programmato, avendo
prorogato al 2014 la conclusione dei lavori di adeguamento.
15
PP conclusi
2013
tipologia
PP da prorogare nel
2014
RIABILITAZIONE AMBULATORIALE
1) LA NOSTRA FAMIGLIA – CARATE BRIANZA
2) DON CARLO GNOCCHI - SEREGNO
0
2
TOTALE
0
2
Attività congiunta con il Dipartimento di Prevenzione Medica
L’attività è stata realizzata sulla base di un protocollo d'intesa con il Dipartimento di Prevenzione per la Commissione
Integrata per la Vigilanza sulle Strutture Socio Sanitarie e Socio Assistenziali.
Le uscite condivise con i Servizi del DPM (SISP, SISP) hanno riguardato oltre le verifiche routinarie sul 50% delle UDO,
il monitoraggio dei Piani Programma, la valutazione della messa in esercizio delle nuove UdO (SCIA, nuovi
accreditamenti, volture, variazioni della capacità ricettiva di Strutture già esistenti) e le segnalazioni.
I sopralluoghi dello SPSAL sono stati attuati in forma autonoma, a seguito di una pianificazione condivisa.
I controlli effettuati con i tecnici dei servizi ISP e IS hanno riguardato:
• la verifica ispettiva del mantenimento dei requisiti strutturali minimi e tecnologici generali, di autorizzazione al
funzionamento e accreditamento in n. 23 strutture socio-sanitarie.
Inoltre, in n. 15 strutture residenziali, il servizio ISP ha effettuato degli audit finalizzati alla verifica del rischio
Legionella (protocollo specifico di prevenzione - documentazione tecnica, registrazione della manutenzione
ordinaria e straordinaria degli impianti idrico sanitario e di climatizzazione - registrazione delle operazioni di
disinfezione e sterilizzazione delle attrezzature per assistenza respiratoria - piano di campionamento ambientale
basato su valutazione del rischio - informazione ai lavoratori).
Alcune strutture sono state oggetto di prescrizioni per carenze relative ai requisiti strutturali ed impiantistici come
da tabella seguente. Non sono state rilevate particolari criticità.
n. strutture controllate
totale
23 + 15 AUDIT
•
Strutture Socio sanitarie Residenziali
prescrizioni a scadenza 30/11/2013
ottemperate
proroga o presentazione di cronoprogramma
38
33
5
la verifica degli standard desumibili dalla normativa regionale in n. 51 (previste n. 26) strutture socio
assistenziali/socio sanitarie non residenziali afferenti alle aree anziani, disabili e dipendenze: Centri Diurni Disabili,
Centri Diurni Integrati, Servizio Multidisciplinare Integrato, Consultori, Sert, IDR. Le non conformità più
frequentemente rilevate riguardano carenze documentali, richieste di adeguamento strutturale e/o impiantistico.
n. strutture controllate
51
totale
51
strutture anziani e disabili
prescrizioni a scadenza 30/11/2013
ottemperate
prorogate o presentazione di cronoprogramma
50
1
Avvio nuove strutture socio-sanitarie o modifiche di strutture esistenti (SCIA, accreditamento, volture,
variazioni)
Nel corso del 2013 le UdO che hanno presentato SCIA o richieste di accreditamento, voltura, ampliamento, sono state
n. 16 come indicato nella tabella sottostante.
16
UDO denominazione SCIA Accreditamento voltura
modifica
Delibera/decreto
ASL Comunicazione
ASL
DGR/Decreto
DG Famiglia
CDD
IL RITORNO SEREGNO
SI
SI
ULTERIORI 15 POSTI
N. 125 DEL 27/03/2013
DGR N. 3629 DEL
24/04/2013
RSD
DON ORIONE SEREGNO
SI
SI
RIDUZIONE 6 POSTI (DA
71 A 65)
N. 133 DEL 12/04/2013
DECRETO N. 4076
DEL 16/05/2013
CDI
STEFANIA
INVERNIZZI MUGGIO’
SI
NUOVO
ACCREDITAMENTO DI
40 POSTI
N. 87 DEL 7/02/2013
SI
AMPLIAMENTO SPAZI
SENZA MODIFICA
ACCREDITAMENTO
PROT. ASLMB N. 56017
DEL 14/06/2013
SI
PARZIALE
MODULAZIONE DEI 30
POSTI CON 6 POSTI
MODULO
POLISPECIALISTICO
CDD
SOTTOSOPRA MACHERIO
COM
TOX
VILLA PARADISO –
BESANA BRIANZA
RSA
ANNA E GUIDO
FOSSATI - MONZA
RSA
PADRI MASCIADRI SEVESO
CDD
SEVESO
CDD
SI
SI
VOLTURA A NUOVO
SOGGETTO GESTORE
MESSA IN ESERCIZIO DI
6 +6 POSTI DI SOLLIEVO
SI
SI
N. 1680
N. 260 DEL 02/08/2013
N. 132 DEL 12/04/2013
DECRETO N. 8076
DEL 10/09/2013
DGR 3741 DEL
30/04/2013
PROT. ASLMB N. 851467
DEL 7/10/2013
CAMBIO ENTE
GESTORE (DA ASL)
N. 316 DEL 17/09/2013
DECRETO N. 9660
DEL 24/10/2013
TRASFERIMENTO SEDE
E ACCREDITAMENTO DI
ULTERIORI 2 POSTI (DA
28 A 30)
N. 334 DEL 02/10/2013
DECRETO N. 10089
DEL 6/11/2013
TRASFORMAZIONE DEL
SOGGETTO GESTORE
IN FONDAZIONE
PROT. ASLMB. N. 49288
DEL 24/05/2013
SEREGNO
SI
CF
COF MONZA
SI
CF
C.F. DESIO
SI
VOLTURA A NUOVO
SOGGETTO GESTORE
(FONDAZIONE STEIN)
N. 338 DEL 08/10/2013
DECRETO N. 9514
DEL 22/10/2013
CF
C.F. SEREGNO
SI
VOLTURA A NUOVO
SOGGETTO GESTORE
(FONDAZIONE STEIN)
N. 338 DEL 08/10/2013)
DECRETO N. 9514
DEL 22/10/2013
SI
VOLTURA A NUOVO
SOGGETTO GESTORE
N. 268 DEL 13/08/2013
DECRETO 8483
DEL 23/9/2013
SI
VOLTURA A NUOVO
SOGGETTO GESTORE
N. 267 DEL 13/08/2013
DECRETO 8482
DEL 23/9/2013
RSA
RSA
I GELSI -LAZZATE
ANNI VERDI BIASSONO
SI
DECRETO DEL
28/2/2013
17
UDO denominazione SCIA Accreditamento voltura
modifica
CF
VIMERCATE
SI
VOLTURA A NUOVO
SOGGETTO GESTORE
(FONDAZIONE MARTINI)
CDI
DESIO
SI
VOLTURA A NUOVO
SOGGETTO GESTORE
Delibera/decreto
ASL Comunicazione
ASL
DELIBERA ASL MI 2 N.
308 DEL 19/09/2013
DELIBERA ASL MB N.
462 DEL 26/11/2013
N. 533 DEL 24/12/2013
DGR/Decreto
DG Famiglia
DECRETO N.. 8727
DEL 1/10/2013
DECRETO N. 98
DEL 10/01/2014
Attività di verifica a 90 gg. dalla DGR di accreditamento
Nel corso del 2013 n. 13 UdO sono state oggetto di un sopralluogo di verifica, come indicato nella tabella sottostante:
TIPOLOGIA UDO
CDI Stefania Invernizzi
RSA Anna e Guido Fossati
ADI c/o A.O. Giussano
RSA Anni Verdi
RSA I Gelsi
CDD il Ritorno
Com Tox Villa Paradiso
CDD Comunale
RSD Piccolo Cottolengo di Don Orione
C.F. Privato Desio
C.F. Privato Seregno
COF Privato Monza
C.F. Privato Vimercate
Comune
Muggio’
Monza
Giussano
Biassono
Lazzate
Seregno
Besana Brianza
Seregno
Seregno
Desio
Seregno
Monza
Vimercate
Tutti i sopralluoghi sono stati effettuati nel rispetto del termine di 90 gg. previsto dalla normativa.
Gestione delle segnalazioni
L’U.O. Vigilanza ha ricevuto n. 5 segnalazioni riguardanti problematiche assistenziali in RSA.
In nessun caso la verifica di quanto segnalato ha determinato la chiusura dell’UdO, sono state però richieste azioni
correttive e di miglioramento agli Enti Gestori.
18
3.3
Controllo e verifica dell’appropriatezza delle prestazioni socio sanitarie
Con l’emanazione della DGR 4980 del 7/3/2013 “Determinazione in ordine al controllo di appropriatezza nel sistema
socio-sanitario in attuazione dei criteri di revisione delle funzioni di vigilanza e controllo delle ASL di cui all’allegato C
della DGR 3540/2012”, Regione Lombardia ha introdotto in via sperimentale la verifica di numerosi indicatori trasversali
e specifici per le UdO sociosanitarie. Ciò ha comportato la revisione delle modalità di verifica nel corso dell’anno, in
particolare sono state modificate le checklist di verifica utilizzate nel corso degli anni di attività di vigilanza.
La verifica dell’appropriatezza si è svolta individuando specifici criteri di scelta del campione da sottoporre a valutazione,
nel rispetto di quanto indicato nelle direttive regionali.
TIPOLOGIA
RSA
RSD
CDI
CDD
CSS
RIABILIT. AMB
RIABILIT. RESID
CONSULTORI privati
ADI sede principale
ADI Domicilio
HOSPICE
DIPENDENZE RESID.
DIPENDENZE AMB.
C.F. ASL MB*
DIP. ASL MB*
n. FASAS
n. FASAS programmati
verificati
(15% calcolato sul IV TRIM 2012)
254
20
56
55
6
60
6
50
33
316
14
8
40
//
//
254
20
56
55
6
60
6
50
33
316
15
10
40
//
//
* Vigilanza incrociata: ASL BG
Appropriatezza in Hospice -RSA- CDI
Per le verifiche di appropriatezza è stato selezionato un campione corrispondente al 15% dei FASAS relativo agli utenti
registrati durante il 4° trimestre 2012; il campione è stato individuato con modalità casuale e secondo criteri comuni a
tutte le tipologie di strutture ovvero, nuovi ingressi, ingressi con deroga, cambi classe.
Il controllo in RSA (totale fascicoli controllati n. 254) e in CDI (totale fascicoli controllati n. 56) è stato arricchito da una
visita nei nuclei/aree, attività che ha permesso sia la verifica dell’organizzazione giornaliera sia l’esame dell’attività in
corso con gli ospiti. L’osservazione diretta dell’ospite ha consentito di verificare con più attenzione la congruenza tra
l’attività programmata e la coerenza tra bisogni/obiettivi individuati nel FASAS/PAI di alcuni ospiti.
I controlli hanno avuto esito positivo in tutte le UdO, che negli anni hanno affinato il sistema di valutazione degli ospiti
adottando strumenti di valutazione funzionale adeguati; i FASAS sono completi e aggiornati e in generale la verifica ha
confermato che non sono presenti situazioni di inadeguatezza organizzativo-gestionale. Sono state tuttavia date
indicazioni circa la necessità di registrare con più precisione la frequenza/tipo degli interventi riabilitativi e di declinare
con più attenzione gli obiettivi da raggiungere.
Appropriatezza in RSD, CSS e CDD
Per le verifiche di appropriatezza è stato selezionato un campione corrispondente al 15% dei FASAS relativo agli utenti
registrati durante il 4° trimestre 2012. Ciò ha comportato la verifica di n. 20 fascicoli totali per RSD, n. 6 fascicoli totali
per CSS e n. 55 fascicoli totali per CDD.
In ordine alla completezza ed alla coerenza degli strumenti di registrazione adottati si è evidenziato che in tutte le UdO
la situazione è sostanzialmente adeguata.
In relazione all’individuazione di azioni di miglioramento, si è evidenziato che uno strumento utile in dotazione di alcuni
Gestori (scheda di rilevazione dei comportamenti/problema) potrebbe essere esteso a tutti i Gestori.
Il tavolo di governance con i CDD, avviato nel 2012, ha affrontato tale tema (nel 2012 si è concluso il lavoro di
costruzione di un sistema condiviso di rilevazione della customer percepita, rivolto ai familiari degli ospiti residenti nelle
RSD e CSS).
19
La scelta dei soggetti da approfondire è stata attuata in base ai seguenti criteri: cambio di classe SIDI (in particolare per
le classi 6), utenti non visti negli anni precedenti, minori in deroga e nuovi ingressi.
La verifica ha confermato che non sono presenti situazioni di inadeguatezza organizzativo-gestionale, salvo per alcune
UdO che mantengono lo standard del personale al minimo richiesto. Tali situazioni sono state oggetto di monitoraggio
nel corso dell’anno.
Appropriatezza nei Consultori Familiari
Per le verifiche di appropriatezza è stato selezionato un campione corrispondente al 15% dei FASAS (pari a n. 50
fascicoli) relativo agli utenti registrati durante il 4° trimestre 2012.
A seguito della nuova normativa DGR 4597/2012 che ha concluso la sperimentazione ex DGR 4141/2001, la verifica
del campione delle prestazioni socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria ha evidenziato l’avvio del nuovo sistema
di tariffazione e di presa in carico con un adeguato livello di evidenza documentale con un nuovo FASAS in via di
definizione nel Tavolo tecnico tra consultori privati e pubblici (FASAS e progetto personalizzato con relativa modulistica
sono stati oggetto di proposte in fase di sperimentazione, che verranno ulteriormente perfezionati nel 2014).
Appropriatezza nell’area delle DIPENDENZE (ambulatoriali e residenziali)
Per le verifiche di appropriatezza è stato selezionato un campione corrispondente al 15% dei FASAS relativo agli utenti
registrati durante il 4° trimestre 2012 per le comunità residenziali (2 costituenti il 50% delle UdO presenti: totale fascicoli
controllati n. 8) e per lo SMI (1 costituente il 100% delle UdO: totale fascicoli controllati n. 40).
Pur in una fase di adeguamento alle nuove indicazioni regionali si è riscontrato una sostanziale adeguatezza
organizzativo-gestionale e delle modalità di presa in carico (FASAS e piano personalizzato).
Appropriatezza nelle strutture di RIABILITAZIONE (ambulatoriale e residenziale)
Data la presenza di n. 4 UDO, di cui 3 ambulatoriali e 1 residenziale, si è definito il campione 2013 con la verifica su: 2
UdO ambulatoriali (totale fascicoli controllati n. 60) e 1 residenziale (totale fascicoli controllati n. 6) che nel 2012 ha
avviato la sua attività nel territorio monzese dopo trasferimento da altra ASL.
I risultati relativi alla UdO a carattere residenziale sono stati di sufficiente adeguatezza agli indicatori di appropriatezza
specifici e trasversali.
Si ritiene che soprattutto per i FASAS dove si effettua una presa in carico temporale più lunga con trattamenti riabilitativi
di durata superiore all’anno ci sia la necessità di effettuare con maggiore cadenza l’aggiornamento del PRI descrivendo
in maniera più adeguata gli obiettivi temporali da perseguire e di effettuare al termine del periodo di realizzazione del
PRI una verifica misurabile della percentuale dell’obiettivo raggiunto.
Appropriatezza ADI (sedi principali) e domiciliari
Per quanto concerne la verifica a domicilio, sono stati controllati da parte degli operatori distrettuali, n. 316 FASAS pari
al 30% calcolato sugli utenti tipici rendicontati nel IV trimestre 2012, tenendo conto che, di fatto, attraverso il lavoro
clinico di rivalutazione, sono stati oggetto di controllo n. 2830 fascicoli; per la verifica presso n. 4 sedi principali (50%
UdO esistenti) sono state controllati n. 33 FASAS corrispondenti al 15% calcolato sugli utenti tipici rendicontati nel IV
trimestre 2012. Le verifiche non hanno evidenziato particolari criticità.
Oltre agli erogatori accreditati presso la nostra ASL, prestano la loro attività altri 14 erogatori che hanno optato ad
operare nel territorio ASL MB comunicando regolarmente gli ambiti territoriali di intervento per l’Assistenza Domiciliare
Integrata e/o le Cure Palliative.
Attività sperimentale appropriatezza in CDI/CDD
Per la realizzazione di verifiche di appropriatezza più interattive (non solo di tipo documentale) si è proceduto ad
utilizzare checklist che evidenziassero le aree di attività assistenziali programmate a favore degli ospiti e consentissero il
contatto/coinvolgimento sia degli operatori preposti all’attività di assistenza (non solo dei responsabili) che degli utenti
presenti al momento dell’accesso.
Con tale verifica in loco si è ritenuto di poter rilevare diversamente la congruenza tra l’attività programmata per il gruppo
/singolo utente e la coerenza tra bisogni/obiettivi individuati per l’utente/il gruppo e le figure professionali presenti nel
PAI/PEI/PI/PRI e nel FASAS.
L’attività ha coinvolto 3 figure tecniche (assistenti sociali) esperte nell’area delle UdO anziani e disabili che hanno
predisposto gli strumenti e definito le modalità di accesso alle strutture. Sono state coinvolte n. 6 UdO semiresidenziali
(3 CDI e 3 CDD) con caratteristiche disomogenee per dimensione, natura ente gestore, tipologia d’utenza ( età/grado di
bisogno assistenziale).
20
Il progetto ha permesso agli operatori di vigilanza di osservare e analizzare con maggior attenzione alcuni momenti di
vita, attività programmate per il gruppo e/o singolo utente, e agli interlocutori di partecipare attivamente in un vivace
confronto sugli aspetti più significativi del controllo.
3.4
Progetti sperimentali nell’ambito delle politiche di welfare
E’ terminata il 31.07.2013 la fase di sperimentazione ai sensi della DGR. 3239/2012 per i 10 progetti realizzati sul
territorio (di cui uno direttamente gestito da ASLMB).
Con la DGR. 499/13 si è aperta la fase di realizzazione delle correzioni migliorative e delle azioni di rafforzamento delle
buone prassi (inizio 01.08.2013 e conclusione al 31.01.2014) per gli enti gestori di sperimentazioni in attività alla data del
31.05.2013.
La U.O. NACSS ha effettuato nel 2013 le verifiche su n. 9 progetti, qui di seguito elencati.
AREA C1 Assistenza Post Acuta
• Progetto “Anni Azzurri” (c/o RSA Villa Reale di Monza)
• Progetto “Segesta” (c/o Sant’Andrea di Monza)
AREA B delle Dipendenze- cronicità
• La Compagnia dell’Ostello . Unità d’offerta per la dipendenza cronica
AREA B delle Dipendenze – Prevenzione selettiva e riduzione del rischio
• Progetto SMART: unità operativa d’intervento
• Progetto ULISSE
AREA B delle Dipendenze – Nuove Forme di abuso/dipendenza
• Progetto NEXT
• Progettazione “GaMBlers”
AREA A Riabilitazione ambulatoriale diurna territoriale e diurna territoriale extra-ospedaliera per minori disabili:
• Progetto “Campus Pais”
• Progetto la continuità del progetto “Fare Rete”
La verifica, svolta in collaborazione con il Dipartimento ASSI e il Dipartimento Dipendenze, ha riguardato:
- requisiti organizzativi/gestionali e di appropriatezza - DGR 3239/12
- requisiti organizzativi/gestionali e di appropriatezza - DGR 499/13
- monitoraggio qualitativo delle azioni di correzione migliorativa previste dalla DGR 499/13 per le due
sperimentazioni come richiesto dalla normativa, in collaborazione con il Dipartimento ASSI;
In occasione dell’avvio dei singoli progetti, si è provveduto alla verifica dei requisiti soggettivi, strutturali e tecnologici
(laddove verificabili).
La conclusione della fase sperimentale consentirà la revisione e integrazione della rete d’offerta.
3.5
Controllo dei requisiti di esercizio delle UdO socio assistenziali
Nel territorio di Monza e Brianza la situazione delle UdO afferenti al sistema dei servizi sociali alla data dell’01.01.2013 è
rappresentata nello schema di seguito riportato:
tipologia
servizi prima infanzia
n. strutture
200
nidi famiglia
25
comunità residenziali per minori
25
comunità residenziali per disabili
13
centri per anziani
centri aggregazione giovanile
servizi formazione all'autonomia
centri socio-educativi
TOTALE
8
15
4
17
307
21
Il rapporto con i 2 Uffici Unici sovracomunali (UU) dell’area di Desio (cui afferiscono 4 ambiti territoriali) e di Vimercate
(cui afferisce l’ambito territoriale Vimercatese) si è ormai consolidato, in modo da rispondere alle direttive regionali
(Decreto DG Famiglia n. 1254/2010) per la gestione delle Comunicazione Preventiva di Esercizio (CPE).
La collaborazione, sia riferita all’aggiornamento delle rispettive anagrafiche, sia sulle analisi delle criticità presenti
rispetto ai singoli gestori, sta consolidando prassi adeguate per lavorare in forma sinergica per la qualità della rete dei
servizi.
Dal 2011 la responsabilità del flusso informativo nei confronti di Regione Lombardia spetta agli uffici dell’Ente Locale.
L’attività di messa a regime della rete dei CSE che, come per gli SFA, è iniziata nel 2013 potrà terminare nel 2014 con
la conclusione dei PP delle strutture già presenti e operanti.
Per la rete dei nidi famiglia si è avviato un processo di rivalutazione delle UDO presenti, anche attraverso
l’organizzazione di un incontro con i Gestori, in collaborazione con gli UU e il Dipartimento ASSI.
L’attività prevalente è costituita dalla gestione delle richieste di verifica delle CPE inviate dagli Uffici Unici, la cui
realizzazione ha implicato un’attività di stretta collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione Medica, già avviata
negli anni precedenti e favorita dall’assegnazione di personale dedicato.
Per la selezione del campione del 50% delle tipologie di UDO si è dato maggior rilievo ai servizi per la prima infanzia,
alle comunità residenziali per minori, ai CSE in chiusura dei Piani quinquennali di adeguamento.
Lo schema di seguito riassume l’attività espletata sulle 307 UDO censite:
Tipologia UdO
servizi prima infanzia
25
86
1
totale visite 2013
112
nidi famiglia
8
9
0
17
comunità residenziali per minori
1
12
0
13
comunità residenziali per disabili
0
1
0
1
11
0
0
11
centri aggregazione giovanile
0
0
0
0
servizi formazione all'autonomia
0
0
0
0
centri per anziani
0
0
0
0
45
108
1
154
centri socio-educativi
TOTALE
CPE
Routinaria
segnalazione
Attività di verifica delle comunicazioni preventive di esercizio (CPE)
Per le 45 CPE che si sono concluse con esito favorevole nel 100% dei casi, si rileva tuttavia nel percorso di verifica che
ad alcuni Enti gestori è stato chiesto di completare le evidenze con integrazioni documentali e/o opere di adeguamento
con i seguenti risultati:
n. 24 con requisiti completamente rispettati in sede di verifica in loco;
n. 21 con integrazione documentale (nulla di rilevante) di cui n.3 con carenze strutturali; n.3 con carenze
organizzativo/gestionale; n.15 con carenze strutturali/organizzativo/gestionali
Attività di vigilanza routinaria
Per le 155 UdO per le quali è stata effettuata verifica per i requisiti organizzativo - gestionali i risultati sono i seguenti:
n. 31 con requisiti completamente rispettati in sede di verifica in loco;
n. 7 con integrazione documentale (nulla di rilevante) di cui per carenze organizzativo/gestionali
n. 1 segnalazione per servizio per la prima infanzia con il ripristino del corretto esercizio per carenze poco rilevanti ai fini
del rispetto dei requisiti organizzativo - gestionali.
Per quanto riguarda l’attività svolta con il Dipartimento di Prevenzione, sono stati verificati gli standard desumibili dalla
normativa regionale predisposta dal Settore Famiglia e Solidarietà Sociale per varie tipologie d’offerta.
Per le verifiche sono stati utilizzati check-list e verbali di sopralluogo appositamente predisposti.
Nel corso delle verifiche ispettive s’è posto l’accento sulle criticità derivanti da:
• mancato adeguamento alle normative in materia di sicurezza riferite a suppellettili ed arredi (compreso il materiale
di allestimento degli spazi esterni);
• carenze strutturali ed impiantistiche
22
Le non conformità più frequentemente rilevate riguardano carenze documentali, in particolare sulla formalizzazione delle
manovre rapide in caso d’evacuazione, richieste di adeguamento strutturale e/o impiantistico.
n. strutture controllate
53
3.6
totale
53
strutture prima infanzia
prescrizioni a scadenza 30/11/2013
ottemperate
proroga o presentazione di cronoprogramma
26
27
Vigilanza e controllo ex artt. 23 e 25 cod. civ. persone giuridiche di diritto privato
L’attività di controllo in oggetto viene esercitata attraverso una Commissione aziendale multidisciplinare specificamente
istituita. In relazione alle indicazioni regionali, la verifica sulle Associazioni e Fondazioni del territorio che operano in
ambito socio sanitario e socio assistenziale è stata svolta come di seguito dettagliato.
Nel corso del secondo semestre del 2013 è stata inviata a n. 19 Enti una nota per richiedere la seguente
documentazione:
• atto costitutivo
• statuto aggiornato
• bilancio consuntivo anno 2012
• relazione dell’attività di gestione anno 2012
A seguito del ricevimento degli atti necessari all’esercizio del controllo, la Commissione ha proceduto ad effettuare i
sopralluoghi presso le sedi delle Persone giuridiche, specificate nella tabella, al fine di una verifica completa:
denominazione
data sopraluogo
Associazione Banco Alimentare della Lombardia
“Danilo Fossati” Onlus - Muggiò
13.12.2013
Fondazione Monsignor Erminio Rovagnati
Opera Pia Sacro Cuore di Gesù - Desio
16.12.2013
AGO Associazione Guida Oncologica - Monza
16.12.2013
Associazione di Volontariato Centro Aiuto alla Vita Onlus - Vimercate
17.12.2013
Fondazione Maria Bambina - Bellusco
17.12.2013
La scelta degli enti da sottoporre a controllo è avvenuta mediante un campionamento casuale tra coloro che operano in
ambito socio sanitario e socio assistenziale e che non sono mai stati verificati negli anni precedenti.
In sede di vigilanza si è provveduto a controllare quanto segue:
• STATUTO: data e provvedimento di adozione, scopo statutario, attività e organi previsti;
• COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO di AMMINISTRAZIONE: legale rappresentante, compenso agli amministratori,
durata in carica del C.d.A. e relativa modalità di composizione e di seduta;
• BILANCIO CONSUNTIVO ANNO 2012: indici di rigidità degli impieghi (consistenza delle immobilizzazioni
rapportate al valore complessivo degli impieghi), indice di disponibilità (rapporto tra attivo circolante e passivo
corrente), indice di autofinanziamento (rapporto tra capitale proprio e totale fonti), risultato economico dell’esercizio
2012, rendicontazione sulle modalità di spesa del 5 per mille della dichiarazione dei redditi, presenza relazione del
collegio dei revisori dei conti;
• RELAZIONE DELL’ATTIVITA’ di GESTIONE ANNO 2012: azioni intraprese e attività svolta nel corso dell’anno;
• PATRIMONIO: natura e consistenza.;
• REGOLAMENTI: presenza regolamenti organizzativi e rilevanti per il perseguimento delle finalità statutarie.
23
In generale, dalle verifiche effettuate emerge che gli enti risultano svolgere le attività indicate negli atti istituzionali e
costitutivi, agendo in conformità allo Statuto e perseguendo gli scopi istituzionali in esso indicati; solo in un caso è stato
necessario richiedere integrazioni relativamente al bilancio.
24
4
LE RISORSE
4.1
Il personale
Costituzione dell’U.O. NACSS
Nel corso dell’anno 2013, in attuazione al nuovo POA e conformemente agli interventi di razionalizzazione declinati al
punto 2 del DGR n 63 del 24.04.2013, con delibera aziendale n. 28 del 15.05.2013 si è proceduto a costituire una nuova
unità operativa a partire dall’01.06.2013, con la contestuale individuazione del Dirigente Responsabile e la conseguente
assegnazione degli operatori.
L’Unità Operativa Negoziazione, Accreditamento e Controllo Strutture Socio-sanitarie (U.O. NACSS), unità operativa
semplice a valenza dipartimentale, è collocata in staff alla Direzione Sociale.
Il passaggio definitivo dal Dipartimento PAC aziendale alla Direzione Sociale ha consentito il trasferimento delle funzioni
relative alle aree:
- flussi, negoziazione, contratti e liquidazioni delle prestazioni socio-sanitarie;
- controllo ed accreditamento socio- sanitario
- controllo socio -assistenziale
La U.O. collabora alle attività programmatorie dei Dipartimenti ASSI e Dipendenze presenti nell'ambito della Direzione
Sociale stessa partecipando ai tavoli di governance appositamente istituiti (deliberazione n. 747 del 21.12.2011), in
un’ottica di sussidiarietà e raccordo interistituzionale.
Articolazione organizzativa
L'unità operativa è costituita da due Uffici, ciascuno coordinato da un referente titolare di Posizione Organizzativa:
- Il primo, relativo alla gestione dei flussi, alla negoziazione dei budget, alla definizione dei contratti ed alla
liquidazione delle prestazioni;
- Il secondo, si occupa dell'accreditamento, controllo e verifica dei requisiti nell'ambito delle varie unità d'offerta socio
sanitarie e il controllo delle UdO socio assistenziali.
Inoltre è stato istituito un nucleo operativo per il controllo dell'area socio-assistenziale con la presenza di un’Assistente
Sociale con funzioni di coordinamento.
personale
qualifica professionale
funzioni
rapporto
contrattuale
Marsano Angelo
Medico Dirigente
Responsabile U.O. NACSS
Tempo indeterminato – full
time
Andrei Giulia
Cuppone
Rosanna
Ghisalberti
Renata
Collaboratore Amministrativo
Referente con posizione organizzativa U.O. Flussi
Pagamenti
Collaboratore Professionale Sanitario Referente con posizione organizzativa
Esperto
U.O. Controlli e Accreditamento Socio sanitario
Collaboratore Assistente Sociale
Referente con Coordinamento Area Socio Assistenziale e
Tavoli UDO Qualità
Tempo indeterminato – full
time
Tempo indeterminato – full
time
Tempo indeterminato – full
time
25
Potenziamento della U.O. N.A.C.S. S. e dotazione di personale
Nel corso del 2013 la Direzione Sociale ha proceduto all'inserimento in organico di n. 4 operatori provenienti da unità
d'offerta dismesse.
Alla data dell’01.01.2014, il personale formalmente assegnato all’U.O. NACSS, in aggiunta a quello riportato nelle
tabella precedente, risulta essere il seguente.
personale
qualifica professionale
funzioni
rapporto contrattuale
Belloli Laura
Coadiutore amministrativo
esperto
Bosisio Maria Luce
Assistente amministrativo
Farina Silvia
Assistente amministrativo
Lo Bianco Milena
Assistente amministrativo
Mercatili Nadia
Collaboratore Amministrativo Contratti – supporto amministrativo
Molteni Roberto
Educatore Professionale
Vigilanza UDO Socio Sanitarie
quota parte Socio assistenziale
Tempo indeterminato – full time
Monfardini Erina
Operatore Tecnico
Vigilanza UDO Socio Sanitarie
Tempo indeterminato – full time
Morano Angela
Assistente amministrativo
Controllo Flussi – supporto amministrativo
Tempo indeterminato – full time
Morleo Rita
Collaboratore Assistente
sociale
Vigilanza UDO Socio Sanitarie
Tempo indeterminato – full time
Radaelli Barbara
Assistente Amministrativo
Verifica e pagamenti fatture – supporto
amministrativo
Tempo indeterminato – full time
Rubino Francesca
Collaboratore Assistente
Sociale
Vigilanza UDO Socio Sanitarie
Tempo indeterminato – full time
Santambrogio
Annamaria
Educatore Professionale
Vigilanza UDO Socio Sanitarie
quota parte ex artt. 23-25
Tempo indeterminato – full time
Treccarichi Calogero
Educatore Professionale
Vigilanza UDO Socio Sanitarie
quota parte Socio assistenziale
Tempo indeterminato – full time
Controllo Flussi – supporto amministrativo
Vigilanza UDO Socio Sanitarie – supporto
amministrativo
Vigilanza UDO Socio Sanitarie – supporto
amministrativo
Vigilanza UDO Socio assistenziali – supporto
amministrativo
Tempo indeterminato – full time
Tempo indeterminato – full time
Tempo indeterminato – full time
Tempo indeterminato – full time
Tempo indeterminato – part time al
70%
Infine, accanto alle figure di operatori assegnate al servizio, sono stati cooptati, mediante un preliminare corso di
formazione, alcuni operatori distrettuali da attivare nelle attività di vigilanza e controllo dell’assistenza domiciliare
integrata e nella valutazione clinico - assistenziale (appropriatezza) delle prestazioni erogate anche nelle altre tipologie
di UdO socio sanitarie.
Gli operatori sono prevalentemente infermieri professionali e fisioterapisti, derivanti dai processi di ridefinizione delle
funzioni ADI d Cure Domiciliari distrettuali. Le finalità dell'inserimento part time nei compiti di vigilanza per un monte ore
complessivo pari a 2500 ore annue è finalizzato a:
• omogeneizzare gli interventi di controllo al domicilio con un'impostazione tecnico organizzativa sovra distrettuale;
• garantire una metodologia condivisa con gli operatori della U.O. addetti alle funzioni di vigilanza mediante una
dipendenza funzionale per le ore dedicate a tale attività.
Inoltre continueranno ad apportare specifiche competenze alcuni professionisti con rapporto libero professionale.
26
4.2
La formazione
Attività effettuata nel corso del 2013
Nell’ambito del sistema di formazione continua, nel corso del 2013 è stato organizzato il corso “Il Sistema di Vigilanza e
Controllo nel Settore Socio Sanitario e Socio Assistenziale” che si è tenuto nei giorni 16, 23, 30 ottobre e 6, 27
novembre 2013 (1 edizione – 5 moduli). In questa fase di recepimento dei nuovi orientamenti regionali in materia di
vigilanza e controllo dell’appropriatezza, il percorso strutturato ha coagulato i bisogni formativi sia del personale di
nuova acquisizione sia del personale già operante nel settore.
La finalità del corso è stata quella di offrire un’occasione formativa ai diversi operatori della nuova UO aziendale,
operatori che, per provenienza, professionalità ed esperienza necessitano di omogeneizzare il patrimonio conoscitivo,
omologare i comportamenti a favore dell’operatività senza perdere di vista il senso del dettato normativo.
Gli obiettivi del corso:
• comprendere il ruolo e la collocazione del sistema di vigilanza e controllo nel sistema dei servizi del welfare della
Lombardia;
• ampliare le conoscenze in materia di vigilanza e controlli nel settore sociale e socio sanitario;
• fornire un linguaggio comune per interagire con i gestori dei servizi in modo appropriato;
• acquisire competenze per affrontare nuove funzioni e atteggiamenti professionali;
• migliorare la conoscenza dei requisiti di appropriatezza.
Hanno partecipato n. 25 operatori dell’U.O. Negoziazione Accreditamento e Controllo Strutture Sociosanitari, del
Dipartimento di Prevenzione Medica e dei Distretti Socio Sanitari.
Inoltre è stato organizzato un percorso dal titolo “Vigilanza e controlli di appropriatezza in area socio sanitaria”, con i
seguenti obiettivi:
• approfondire i contenuti da rilevare nel FASAS in particolare nella stesura del PAI e del diario degli eventi/interventi;
• condividere i contenuti del FASAS e produrre una checklist di riferimento nella verifica;
• individuare gli elementi sostanziali che devono essere contenuti nella relazione gestionale;
• condividere i criteri di verifica nella lettura dei dati e nell’analisi documentale.
Il primo incontro si è svolto in data 20.12.2013 ed hanno partecipato tutti gli operatori dell’U.O. NACSS.
Attività Formativa per il 2014
Sono previsti n. 3 corsi formativi sui seguenti argomenti nell’ambito della formazione aziendale:
• approfondimento della DGR 3540/12 : prosecuzione del percorso “Vigilanza e controlli di appropriatezza in area
socio sanitaria” iniziato nel 2013;
• partecipazione attività di formazione/aggiornamento in ambito informatico per gli operatori ASL;
• corso di “fondamenti di statistica ed epidemiologia sociosanitaria”.
Alla formazione per l’utilizzo della scala VAOR parteciperanno gli operatori cooptati dai distretti.
4.3
La dotazione informatica
L’attuale dotazione di base per la gestione dei flussi e dei debiti informativi sarà implementata nel 2014 attraverso
l’acquisizione di:
• un applicativo per la gestione della “Banca dati socio sanitari”;
• un applicativo per il controllo dei flussi e l’analisi comparativa dei dati;
• un applicativo per la registrazione e il monitoraggio dell’attività di vigilanza e appropriatezza;
• la necessaria dotazione HW (ivi compresi i palmari per le attività all’esterno).
27
4.4
Il Fondo Vigilanza
Rendicontazione economica utilizzo del fondo vigilanza
ASSEGNAZIONI
riferimento
importo
costi 2010 – 2013
risconti
Assegnazione ANNO 2010
decreto 10402 del 14/10/2012202
108.563,00
47.327,94
61.235,06
Assegnazione ANNO 2011
decreto 10562 DEL 14/11/2011
110.519,00
46.975,63
63.543,37
Assegnazione ANNO 2012
decreto 12118 DEL 13/12/2012
110.519,00
51.599,88
58.919,12
Assegnazione ANNO 2013
decreto 12621 DEL 20/12/2013
111.215,00
92.979,58
18.235,42
Totale
440.816,00
238.883,03
201.932,27
DETTAGLIO COSTI ANNO 2011 -2013
causale
anno 2011
anno 2012
anno 2013
conto 420050010 consulenze san da priv
30.835,86
-
-
conto 420050015 consulenze fondo vincolato da privato
16.139,77
-
-
conto 420050010 consulenze san da priv
-
31.110,84
-
conto 420050015 consulenze fondo vincolato da privato
-
20.489,04
-
conto 420050010 consulenze san da priv
-
-
13.749,12
conto 420050015 consulenze fondo vincolato da privato
-
-
31.917,86
conto 10030001 licenza uso software CARIBEL
36.834,00
conto 10030001 Licenza gestione liste attesa RSA
10.478,60
Totale
46.975,63
51.599,88
92.979,58
Nel triennio 2011-2013 i fondi sono stati utilizzati per costi di consulenza da parte di professionisti a supporto delle
funzioni di vigilanza e controllo di appropriatezza e per l’acquisto di software specifici.
Nel 2014 le risorse economiche disponibili saranno destinate all’acquisto di HW e SW per l’implementazione del sistema
di controllo e vigilanza, per il rinnovo del parco auto per tale attività e per le consulenze da parte di professionisti a
supporto delle medesime attività.
28
5
LA PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITA’ 2014
Di seguito si declinano, per ciascuna delle aree di controllo e vigilanza, i risultati attesi per l’anno 2014, sulla base delle
indicazioni di cui all’Allegato 4 alla DGR n. 1185 del 20.12.2013 “Regole di sistema 2014 – Ambito socio sanitario” e del
rispetto della specifica normativa vigente.
5.1
Controllo amministrativo dei flussi dell’area socio-sanitaria
Si ritiene di confermare per l’anno 2014 le procedure di controllo attualmente in vigore prevedendo:
• di richiedere alle strutture, nel rispetto dei tempi previsti per l’assolvimento del debito informativo verso la Regione,
la correzione trimestrale degli errori formali rilevati direttamente dalla ASL;
• di confermare l’attività di aggiornamento/formazione a favore delle strutture erogatrici titolari del debito informativo
verso la ASL anche attraverso il continuo e costante supporto operativo fornito agli operatori addetti alla codifica e
alla registrazione dei dati;
• di monitorare il budget assegnato alle strutture erogatrici;
• di effettuare nel corso dell’anno incontri con tutti gli erogatori per la verifica congiunta dell’andamento della
produzione e degli eventuali squilibri di domanda e offerta;
5.2
Verifica dei requisiti SCIA e domande di accreditamento
Requisiti soggettivi per l’esercizio e l’accreditamento
Per le istanze di SCIA, obiettivo dell’anno 2014 sarà il controllo a campione sul 10% delle autocertificazioni prodotte a
tal fine.
Per le domande di accreditamento, verrà effettuato il controllo a campione sul 50% delle autocertificazioni prodotte a tal
fine
L’attività sarà garantita mediante richiesta alle PA certificanti degli stati/fatti/qualità oggetto di autocertificazione.
Requisiti organizzativi/gestionali e requisiti strutturali e tecnologici
Sarà garantita la completa procedura con relativa verifica per il 100% delle richieste di SCIA, accreditamento, volture,
modifiche, nel rispetto dei tempi previsti dalla normativa.
L’attività sarà svolta in collaborazione con i competenti uffici del DPM dell’ ASL, secondo il protocollo vigente.
5.3
Controllo e vigilanza unità d’Offerta socio sanitarie
In ambito socio sanitario, la programmazione dell’attività di vigilanza e controllo 2014 è finalizzata ai seguenti risultati:
• verificare il restante 50% delle UdO in esercizio presenti sul territorio, rispetto a quanto attuato nel 2013, secondo le
indicazioni contenute nella DGR n. 1185 del 20.12.2013;
• verificare, in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione aziendale, l’avvenuta ottemperanza alle prescrizioni
impartite nel corso dell’anno 2013 alle strutture ove sono state riscontrate criticità;
• monitorare lo stato di avanzamento dei lavori di completamento dei piani programma in corso presso le strutture
interessate;
• effettuare il controllo di appropriatezza sui FASAS, secondo le indicazioni e le quote stabilite nella DGR n. 1185 del
20.12.2013;
• effettuare i controlli sull’applicazione della DGR n. 856/2013 presso gli Enti gestori che parteciperanno alla
realizzazione delle azioni previste dalla DGR stessa;
• effettuare la vigilanza incrociata sulle UdO direttamente gestite dall’ASL Milano 1, in qualità di titolare della funzione
di vigilanza e controllo.
La tabella che segue illustra per tipologia le UdO oggetto di vigilanza da parte di ASLMB nel 2014.
29
TIPOLOGIA
UdO al
01.01.2014
UdO
da verificare
nel 2014
UdO al
01-01.2013
RSA
RSD*
CDI*
CDD
CSS
RIABILITAZIONE AMBULATORIALE
RIABILITAZIONE RESID^^
CONSULTORI PRIVATI^
ADI*
HOSPICE*
DIPENDENZE RESID.
DIPENDENZE AMB. ^^
37
5
22
22
4
3
1
4
10
2
4
1
19
3
11
11
2
3 (di cui 2 PP)
0
1
6
1
2
0
37
4
22
22
4
3
1
4
8
1
4
1
18
2
12
11
2
2
1
4
4
1
2
1
115
59
111
60
TOTALE
UdO
verificate
nel 2013
Note: *Si segnala che le UDO attivate a fine 2013 (1 RSD – 1 Hospice – 1 ADI) saranno oggetto, nel corso del 2014, di verifica ai 90 gg sia per
l’aspetto di mantenimento dei requisiti di accreditamento che per il controllo di appropriatezza; il CDI di Desio volturato ad altro gestore a fine 2013
sarà oggetto di verifica a 90 gg. accreditamento/appropriatezza e strutturale nel corso del 2014; la sede ADI c/o l’ospedale di Giussano che è
stata oggetto di verifica a 90 gg. nel corso del 2013 verrà verificata in routinaria nel corso del 2014;.
^4CF nel corso del 2013 sono stati oggetto di verifica per la trasformazione e voltura dei soggetti gestori (accreditamento e appropriatezza) nel
2014 è previsto il trasferimento della sede del CF di Seregno e pertanto sarà oggetto di sopralluogo;
^^le UDO con una sola struttura sono state oggetto di verifica nel 2013;
Vigilanza sul mantenimento dei requisiti strutturali e tecnologici - Vigilanza sul mantenimento dei requisiti
Al fine di garantire la verifica su base biennale del 100% delle strutture presenti sul territorio, si concluderà nel 2014
l’attività iniziata lo scorso anno garantendo le verifiche del mantenimento dei requisiti strutturali e tecnologici e gestionali
e organizzativi trasversali e specifici di esercizio e accreditamento sulle rimanenti UdO (n. 59), come da tabella
precedente.
Inoltre, in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione aziendale, sarà verificata l’avvenuta ottemperanza alle
prescrizioni impartite nel corso dell’anno 2013 alle strutture ove sono state riscontrate criticità.
Verifica della Scheda Struttura (DGR n. 3540/2012)
Per tutte le UDO socio sanitarie interessate da questo debito informativo verso Regione/ASL verrà espletata, nel corso
del 2014, la verifica dei dati di attività come da indicazioni regionali.
Vigilanza sulle unità d’offerta interessate da piani programma
Le UDO interessate da PP (piano programma) del territorio sono 2:
tipologia: riabilitazione ambulatoriale – strutture: La Nostra Famiglia di Carate Brianza e Don Carlo Gnocchi Seregno.
La vigilanza verrà effettuata nei termini prescritti e con cadenza semestrale fino a conclusione dei lavori di
adeguamento mediante sopralluoghi congiunti con il Dipartimento di Prevenzione Medica al fine di emettere i relativi atti
di proroga delle autorizzazioni provvisorie.
Vigilanza sul mantenimento dei requisiti soggettivi di esercizio e accreditamento
Sarà effettuata la verifica a campione del 10% delle autocertificazioni inviate annualmente dai Legali Rappresentanti
degli Enti Gestori, pari a n. 12 (su un totale di n. 115 UdO).
Saranno inoltre verificato l’assolvimento del debito informativo verso l’ASL da parte degli Organismi di Vigilanza entro i
termini prescritti (28 febbraio di ogni anno).
Vigilanza e Controllo incrociato c/o ASL MI1
Come da disposizioni regionali verrà espletata la vigilanza sul 50% delle UdO direttamente gestite dall’ASL MI1.
30
ELENCO STRUTTURE GESTITE DA ASL MILANO 1
Codice struttura Tipologia U.d.O.
Denominazione
Indirizzo
Comune
309002001
R.S.A.
R.S.A. Sandro Pertini
Via per Cesate,62
GARBAGNATE MILANESE
309020801
C.D.I
C.D.I. c/o R.S.A. Sandro Pertini
Via per Cesate,62
GARBAGNATE MILANESE
309025901
HOS
Hospice di Magenta
Via Fornaroli 71
MAGENTA
309007901
C.D.D.
Il Seme
Via San Giovanni Bosco 18
BUSTO GAROLFO
309008101
C.D.D.
Centro Diurno Disabili
Vicolo Dei Fiori
CASTANO PRIMO
309008201
C.D.D.
Centro Diurno Disabili
Via Nino Bixio 1
MAGNAGO
309013201
C.D.D.
Centro Diurno Disabili
Via San Bernardo 5
LAINATE
309013301
C.D.D.
Ezio Brancato
Via Beatrice d'Este 28
RHO
309014901
C.D.D.
Centro Diurno Disabili
Via Tintoretto 1
TREZZANO SUL NAVIGLIO
309015001
C.D.D.
Centro Diurno Disabili
Via Volontari della Libertà 8
VITTUONE
309015101
C.D.D.
Il Passero
Via dei Mille 2
MAGENTA
309018401
C.D.D.
Centro Diurno Disabili
Via Isonzo 57
MAGENTA
309020601
C.D.D.
Centro Diurno Disabili
Via Tintoretto 2
RESCALDINA
309003601
Ser.T.
Ser.T. Rho
Via Giuseppe Casati 45
RHO
309003903
Ser.T.
Ser.T. Parabiago
Via Spagliardi 19
PARABIAGO
309005402
N.O.A.
Nucleo Operativo Alcologia
Via Colli di Sant'Erasmo 32
LEGNANO
309008301
Ser.T.
Ser.T. Magenta
Via Rossini
MAGENTA
309010001
Ser.T.
Ser.T. Corsico
Via Italia 50/B
CORSICO
309015901
N.O.A.
Nucleo Operativo Alcologia
Via Primo Maggio 30
BARANZATE
309020101
N.O.A.
Nucleo Operativo Alcologia
Piazza Barbara Cazzamini Mussi 1
ABBIATEGRASSO
309000301
C.F.
Consultorio Familiare
Via Repubblica 16
PADERNO DUGNANO
309001701
C.F.
Consultorio Familiare
P.zza Martiri della Libertà 1
BOLLATE
309001801
C.F.
Consultorio Familiare
Via Matteotti 66
GARBAGNATE MILANESE
309003002
C.F.
Consultorio Familiare
Via Libertà 33
SETTIMO MILANESE
309003702
C.F.
Consultorio Familiare
Via Zara 10
RHO
309003901
C.F.
Consultorio Familiare
Via XI Febbraio 31
PARABIAGO
309004001
C.F.
Consultorio Familiare
Via XXIV Maggio 17
BUSTO GAROLFO
309004801
C.F.
Consultorio Familiare
Via Colli di Sant'Erasmo 29
LEGNANO
309009001
C.F.
Consultorio Familiare
Via Edmondo De Amicis 1
ABBIATEGRASSO
309010502
C.F.
Consultorio Familiare
Via Armando Diaz 49
CORSICO
309015701
C.F.
Consultorio Familiare
Via Lombardia 1
MAGENTA
309016701
C.F.
Consultorio Familiare
Via Amerigo Vespucci 7
CESANO BOSCONE
309017301
C.F.
Consultorio Familiare
Via Deportati di Mathausen,6
ARLUNO
309019101
C.F.
Consultorio Familiare
Via Rossetti 5
CUGGIONO
309026501
C.F.
Consultorio Familiare
Via Moroni 12
CASTANO PRIMO
309001701
C.F. sede distaccata
Centro Adozioni Il Cerchio
Via Primo Maggio 30
BARANZATE
309010502
C.F. sede distaccata
Consultorio Familiare
Via Buonarroti 1
TREZZANO SUL NAVIGLIO
La vigilanza sarà effettuata esclusivamente sul 50% delle sedi accreditate, distinguendo le sedi principali e le sedi
afferenti.
In particolare si procederà alla verifica di n. 3 strutture con piano programma per le quali la Direzione Generale dell’ASL
MI1 ha già presentato istanza di proroga ovvero (Consultorio Famigliare di Magenta e RSA e CDI “Sandro Pertini” di
Garbagnate Milanese).
31
Controllo di appropriatezza
In relazione alla conclusione della sperimentazione degli indicatori di appropriatezza in ambito socio sanitario introdotti
dalla DGR 4980/13 e in attesa della conseguente revisione regionale del sistema dei controlli prevista entro il
30.04.2014, si procederà alla verifica sul restante 50% delle UDO in esercizio non oggetto di controllo nel corso del 2013
garantendo i seguenti risultati:
• per tutte le UDO eccetto ADI e Riabilitazione: 15% dei FASAS relativi all’anno 2013, non escludendo il controllo
dei FASAS anno 2014, secondo la metodologia mista (casuale /mirata). Pertanto, in attesa di diverse indicazioni
regionali, per il primo semestre 2014 si procederà a consolidare quanto già strutturato nell’anno precedente per poi
adeguare il sistema nel secondo semestre.
Si partirà individuando la quota corrispondente al 15% dei FASAS relativi agli utenti registrati nelle diverse UdO
durante il 4° trimestre 2013; di tale quota, il 50% sarà selezionato con modalità casuale e il 50% secondo i seguenti
criteri comuni a tutte le tipologie di strutture:
o nuovi ingressi
o ingressi con deroga
o cambi classe.
Si procederà utilizzando indicatori trasversali di appropriatezza assistenziale: progetto individualizzato comprensivo
del PAI/PEI/PRI, FASAS, diario degli interventi, modulistica, protocolli (rispetto a: tempistiche, condivisione e presa
visione di operatori e ospiti, raggiungimento obiettivi, coerenza della compilazione, correttezza compilazione,
correttezza debito informativo) e di appropriatezza organizzativa: presenza di un’équipe multidisciplinare, presenza
effettiva delle figure professionali previste.
• per ADI e Riabilitazione: 10% dei FASAS relativi all’anno 2013, non escludendo il controllo dei FASAS anno 2014,
secondo la metodologia mista (casuale /mirata
• controlli appropriatezza sull’applicazione della DGR 856/2013: relativamente ai progetti che saranno posti in
essere, sarà rispettata la verifica del 20% degli interventi attuati nei confronti dei soggetti beneficiari delle misure
di Residenzialità leggera, Residenzialità per minori con gravissima disabilità, RSA/RSD aperte. Per la misura 6
“Comunità Minori”, sarà effettuato il controllo di appropriatezza sul 100% dei minori beneficiari di tale misura.
Tutte le verifiche avverranno senza preavviso.
Relativamente agli aspetti sanzionatori, Regione Lombardia, nel confermare il carattere sperimentale degli indicatori
previsti dalla DGR 4980/13, ribadisce che le ASL non dovranno adottare provvedimenti sanzionatori a seguito dei
sopralluoghi effettuati entro il 30/6/2014, non escludendo tuttavia procedimenti di notifica a seguito di riscontro di illeciti
amministrativi, così come previsti in Allegato D) alla DGR n. 3540/12, sanzionabili ai sensi dell’art. 15 LR 3/08 e s.m.i..
Controlli sull’applicazione della DGR n. 856/2013
Si procederà al controllo delle autocertificazioni presentate relative al Legale Rappresentante (10%) delle UDO che
verranno coinvolte nella realizzazione dei progetti .
Per i controlli di appropriatezza, si rimanda allo specifico paragrafo “Controllo di appropriatezza”.
32
5.4
Controllo e vigilanza unità d’Offerta sociali
Per programmare e attuare un’attività di controllo corretta ed efficace è utile e necessario mantenere le azioni sinergiche
collaudate con gli interlocutori esterni alla ASL (gli Uffici Unici e i 5 ambiti territoriali) per integrare le rispettive verifiche
rispetto alle forme di convenzionamento e accreditamento messe in atto, e con gli interlocutori interni, quali il DPM e il
Dipartimento ASSI.
Alla luce di quanto sopra, anche per il 2014 potrà essere garantita l’attività di:
- risposta al 100% delle richieste di verifica CPE (nuove, volture, modifiche varie) con particolare riferimento alle
verifiche sui CSE e SFA che dal 2013 stanno concludendo i piani di adeguamento;
- completamento delle verifiche sulle rimanenti UDO non oggetto di valutazione nel 2013;
- l’integrazione con l’attività di controllo da parte degli ambiti territoriali per i requisiti di accreditamento per consentire
una omogeneità di risposta e accompagnamento ai soggetti gestori;
- nel 2013 si è avviato un nuovo flusso regionale con l’applicativo gestionale Minori Web e relativa attività di verifica.
In relazione alla marcata instabilità della rete delle UdO sociali in cui si rilevano processi di apertura di nuove
strutture e contestualmente di chiusura di attività o di temporanea sospensione la quantificazione dell’attività
viene definita rispetto ai dati conosciuti al 1° gennaio 2014, secondo lo schema aggiornato (n. 297 UDO presenti/143
visite da effettuare nel 2014).
Tipologia UdO sociali
UdO
al 01.01.2014
da verificare
2014
verificate 2013
190
112
78
nidi famiglia
30
17
13
comunità residenziali per minori
24
13
11
comunità residenziali per disabili
13
1
12
8
0
8
15
0
15
4
0
4
13
11
2
297
154
143
servizi prima infanzia
centri per anziani
centri aggregazione giovanile
servizi formazione all'autonomia
centri socio-educativi
TOTALE
33
5.5
Vigilanza e controllo ex artt. 23 e 25 cod. civ. persone giuridiche di diritto privato
Al fine di assicurare l’esercizio della vigilanza e controllo sulle persone giuridiche e di diritto privato ex artt. 23 e 25
codice civile, in conformità a quanto previsto dall’art. 4, c. 33, l.r. 1/2000 e s.m.i., l’ASLMB si avvale di una commissione
mista composta da un’équipe mista interaziendale che comprende professionalità con competenze giuridiche,
amministrativo – contabile e tecnica.
L’attività di vigilanza e controllo amministrativo è preordinata a verificare che le azioni intraprese attraverso gli atti
deliberativi dell’Ente persona giuridica privata siano effettivamente rivolte all’attuazione delle finalità istituzionali e al
perseguimento dello scopo di interesse sociale dell’Ente stesso.
Pertanto, nell’anno 2014 proseguirà l’acquisizione degli atti che caratterizzano la natura giuridica dell’ente (statuto – atto
costitutivo), le attività (relazione descrittiva dell’attività e delle iniziative promosse nell’anno precedente), la situazione
contabile - finanziaria (bilancio consuntivo anno precedente).
L’équipe procederà alla scelta casuale di un campione di Fondazioni e Associazioni pari al 10% degli enti del territorio,
per la verifica documentale; all’interno di questo campione, saranno oggetto di sopralluogo n. 5 enti, utilizzando quale
criterio di selezione l’assenza di precedenti verifiche o la mancata o tardiva trasmissione della documentazione
richiesta.
Le modalità per l’esercizio del controllo quindi si espliciteranno sia in forma ispettiva mediante sopralluoghi presso la
sede degli enti campionati, sia in forma amministrativa mediante istruttorie documentali. Per le Fondazioni e
Associazioni oggetto di verifica si provvederà ad accertare in particolar modo il corretto insediamento e funzionamento
dell’organo amministrativo e l’esistenza della documentazione contabile e di bilancio.
In adempimento a quanto previsto dalla Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale, si trasmetterà, con cadenza
semestrale, una breve relazione di monitoraggio dell’attività di vigilanza e controllo posta in essere.
34