[VARESE - 51] TABLOID/SPETTACOLI/SPETTACOLI_02
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GIOVEDÌ 25 SETTEMBRE CULTURA & SPETTACOLI 2014 51 Viviana Faschi, buona la prima Tutto esaurito per l’incontro con la poetessa varesina definita «un talento» anche da Cesare Viviani SABATO Sarah Menefee al Twiggy Versi da Beat Generation VARESE - Varese, la poesia continua. Sabato 27 alle 17 al Twiggy, via De Cristoforis 5, Rita Clivio e Gaetano Blaiotta presenteranno "Stella umana", l’ultimo libro della poetessa statunitense Sarah Menefee, edito da Multimedia Edizioni che sarà presente insieme alla traduttrice Raffaella Marzano, moglie di Sergio Iagulli che ha fondato la Casa della Poesia di Baronissi. Sarah Menefee, vicina a Jack Hirschman e alla Beat Generation, scrive poesie da più di trent'anni e si occupa di temi sociali e di assistere i senzatetto, che la recente crisi ha reso sempre più numerosi. Mette il cuore in ciò che fa ("Il sangue intorno al cuore" il titolo del suo primo libro), non si risparmia e nel 1991 è stata processata per aver dato cibo agli affamati "senza permesso" con il gruppo "Food Not Bomb", e assolta dopo sei mesi di campagna pubblica a suo favore. Attualmente vive a San Francisco dove lavora in una libreria e continua la sua opera nei movimenti culturali e politici a favore dei più poveri. L’evento è stato organizzato in collaborazione con la casa della Poesia di Baronissi di Salerno, numerosi sono i poeti sostenuti da Casa della Poesia e da Multimedia Edizioni che hanno fatto tappa a Varese da Jack Hirschman a Paul Polansky a Maram Al Masri. La partecipazione è gratuita, il Twiggy devolverà una quota del prezzo degli aperitivi serviti al pubblico durante l’incontro. Ambretta Sampietro VARESE - Persino un grande autore come Cesare Viviani è rimasto colpito dalla "prosa poetica" della giovane varesina Viviana Faschi, che ieri pomeriggio alla Libreria Feltrinelli di corso Moro ha presentato "Lo spleen di Milano". È stato Dino Azzalin, editore di Nem (Nuova Editrice Magenta) che con il libro di Faschi ha inaugurato la collana "Le Civette" - a raccontare l'aneddoto su Viviani: «mi ha detto che "Lo spleen di Milano" l'ha tenuto sveglio tutta la notte e io mi sono sopreso in quanto non è poi così lungo. Ma lui - ha continuato Azzalin - mi ha risposto che il motivo è che ha voluto rileggerlo». Una Feltrinelli piena, che ha visto non soltanto coetanei della poetessa, ma un pubblico variegato, buona parte del quale rimasto in piedi ad ascoltare alcuni estratti dell'opera. A moderare l'incontro, insieme ad Azzalin c'era anche l'autrice e ideatrice del Premio Morselli Linda Terziroli che ha chiesto a Faschi come mai abbia scelto proprio Milano come protagonista della sua prima pubblicazione. «Mentre ho scritto questo libro ci andavo ogni giorno per frequentare l'università. Non ho mai vissuto nel capoluogo, facevo la pendolare, ma questo mi ha permesso di osservarla bene». Una grande città a cui ora della fine la poetessa si è affezionata. «C'è una bella differenza con la nostra, non si può certo dire che Varese sia una metropoli», ha spiegato l'autrice. Attraverso i numerosi viaggi in treno ha potuto così sperimentare e descrivere la diversità di dimensioni, come in uno dei trenta componimenti, "Tornare a Varese da Milano" (la vertigine), dove la "Città Giardino" sembra "un mondo in miniatura". "Lo spleen di Milano" richiama grandi nomi come quello di Charles Baudelaire e fotografa una grande città attraverso varie angolazioni e sfumature. Molta importanza viene dato al concetto di luce-ombra, osservando piazza Duomo (centro nevralgico dell'opera) nei vari momenti della giornata, con il sole che al mattino presto sembra sorgere dalle alte guglie. O, ancora, le osservazioni al tramonto, come in "Se immagino i giardini della Guastalla (la notte)", dove al calar della sera ci sono "gli studenti a caccia di sole". C'è anche uno sguardo che rivela la sensibilità sociale di Faschi, immagine che emerge chiaramente in "Modu (la scelta)": storia di un'amicizia tra lei e un venditore senegalese di braccialetti con i campanelli "che non chiede nulla, solo porge la mano". Tra il pubblico c'era anche il poeta varesino Silvio Raffo che ha lodato l'opera di Faschi in quanto «rivela un uso della parola accurato, un misto di poesia e prosa. Inoltre riesce a sfatare un luogo comune che vede sempre Milano come grigia e monotona». Terziroli ha chiesto a Faschi come mai abbia scelto un "cambiamento di rotta" nel suo modo di scrivere: la poetessa ha risposto che quello di prima «mi sembrava una modalità vecchia, mentre ora ho cercato di arrivare a una maniera autentica di dare voce alla parola». L'incontro di ieri è servito anche per una piccola riflessione sui giovani e il loro rapporto con la lettura. «I ragazzi di oggi non leggono?» ha chiesto Terziroli, domanda a cui Faschi ha risposto: «non credo sia vero, i giovani leggono in modalità diversa. La lettura può essere anche quella di un blog. Quanto a me, io amo la carta, per quello ho scelto di scrivere un libro». Dal pubblico qualcuno si è chiesto cosa ci sia nei prossimi programmi di Viviana: «la mia mente è già altrove, impegnata in cose molto diverse, però sono un po' lenta. Non a caso per scrivere quest'opera ci ho messo quattro anni». Vesna Zujovic Il pubblico della Feltrinelli per Viviana Faschi, sopra con Dino Azzalin (foto Blitz) Cordoba Reunion al CFM di Barasso Anteprima argentina della seconda stagione del 67 Jazz Club Varese La ricetta scelta dal 67 Jazz Club Varese per la serata di tesseramento della seconda stagione. Protagonista all’Auditorium CFM di Barasso è il quartetto dei Cordoba Reunion (foto Ansa) che questa sera alle 21 porterà un repertorio orientato alle radici della musica argentina, con un occhio ai tempi che hanno preceduto il tango. L’ascoltatore verrà accompagnato in un viaggio empatico ed emozionale alla ricerca dei ritmi del folclore argentino come la milonga, la chacarera, zamba e candombe. I Cordoba Reunion - applauditi questa estate ai Giardini Estensi per Esterno Notte - sono quattro Cantanti, ballerini e addestratori di cani Gli artisti di varie categorie si sfidano al secondo "Bobo’s got talent" SESTO CALENDE - La prima edizione era stata vinta dalla giovane cantante sestese Greta De Stasi. E la seconda edizione di "Bobo’s Got Talent 2", al Bobo Cuba Libre del Sempione, prende il via venerdi 26 settembre per una nuova entusiasmante serie di serate di spettacolo con oltre 50 "new talents" che si alterneranno sul palco nelle categorie canto, ballo, comici, magia, band, danza del ventre, trasformisti, circensi, addestratori di cani, percussionisti, crew di hip hop provenienti dalle province di Varese, Novara, Verbania, Como e Milano. «Visto il grande successo della prima edizione con oltre 165mila visualizzazioni ottenute in rete tra foto video e post spiega Bobo, titolare del locale sestese il concorso riparte con 15 puntate previste il giovedì e venerdì sera dalle ore 22 con l’esibizione di sette talenti per ogni puntata. La gara è prevista in quattro fasi: puntate di selezione a cui parteciperanno tutti i talenti, quarti di finale coi primi quattro di ogni puntata di selezione, semifinali con i primi quattro dei quarti di finale, finale coi primi quattro delle semifinali. Il primo talento classificato per ogni serata verrà premiato con la targa "vincitore di puntata". Per la finalissima - conclude Bobo - i premi in palio saranno 600 euro al primo classificato, 300 al secondo, 150 euro al terzo. Inoltre, tutti i partecipanti avranno la possibilità di presentare i propri brani musicali inediti all’etichetta discografica "Do Not Record" di Ferlin, Palmieri e DJ Spyne, che selezionerà uno dei brani proposti per la pubblicazione digitale". N.F. musicisti argentini originari della zona di Cordoba, che da anni vivono e si esibiscono in Europa e che nel 1999 hanno dato vita a questo progetto intriso delle comuni origini sud-americane. Due i dischi all’attivo: il primo con la cantante Mercedes Sosa e il secondo nel 2012 per la radio Svizzera di Lugano Rete Due. Da Cordoba vedremo il sassofonista Javier Edgardo Girotto, il percussionista Gabriel "Minino" Garay, insieme a due volti noti per il 67 Jazz Club: il pianista Gerardo Di Giusto e il contrabbassista Carlos "El tero" Buschini che nella prima rassegna hanno dato vita a un appassionante concerto con la formazione nippo-argentina dei Gaia Cuatro. Da Barasso a Varese. La musica live della Bagatella – ormai divenuta autentica "Place du jazz" varesina – propone invece un fine settimana con Luka Zotti in duo, che domani alle 19.30 presenterà alcuni brani del suo ultimo disco "Forgotten dream" seguiti da alcune rivisitazioni importanti, e il concerto di Filippo Casati al sax con Alberto Citterio al pianoforte che sabato alla stessa ora riporteranno il jazz in via Speroni con le loro note swing. Anna De Pietri IN TRASFERTA Sul palco o in libreria, eventi di spessore a Milano, Verona e Roma Da Elisa alla Bertè, sono giorni di grande musica MILANO - Elisa sabato è in concerto all’Arena di Verona. Rufus Wainwright oggi suona a "Il Giardino di Monk" a Roma nell’unica data italiana del tour in cui interpreta il suo repertorio piano e voce. Mario Venuti venerdì è alla Feltrinelli di Milano, sabato al teatro Masini di Faenza, lunedì alla libreria Feltrinelli di Roma. Sempre oggi Matt Bianco, storico brand del pop jazz inglese, comincia una tre giorni fino a sabato al "Blue Note" di Milano. Sono solo alcuni degli appuntamenti musicali dei prossimi giorni in Italia. Domenica al teatro "Masini" di Faenza (in provincia di Ravenna)) in cartellone ci sono i Marlene Kuntz. Jono Manson, veterano del rock indie americano di casa in Italia, suona lunedì a Cantù e mercoledì al Nidaba Theatre di Milano. Marissa Nadler, voce di spicco del dream folk, domani comincia un mini tour italiano a Parma al teatro al Parco. Sabato sarà all’Hana-Bi di Marina di Ravenna, domenica a Cinto Euganeo (nel Padovano), lunedì all’associazione culturale Ohibò, martedì al Superbudda di Torino. I Riformati Inspiral Carpets, band di Man- chester fondata negli anni ’80, stasera suonano al Circolo degli Artisti di Roma. E ancora oggi il rapper Emis Killa, presenza fissa anche a Varese, suona a Marcianise di Caserta. Michel Portal, uno dei grandi nomi del jazz francese, ha in programma due concerti a Venezia: uno domani alle 16 a Palazzo Grassi e l’altro sabato al teatrino Grassi. Loredana Bertè sabato canta a Marcianise. Eugenio Finardi oggi è in cartellone al teatro Mercadante di Altamura di Baru, sabato al teatro Masini di Faenza. Clementino oggi suona a "La Pelanda" a Roma, sabato all’Arena Flegrea di Napoli. Venerdì e sabato a Roma, all’ex aeroporto di Centocelle, andrà in scena il Goodbye Summer Festival con, nei due giorni, Edoardo Bennato, Marco Masini, Enrico Ruggeri, Platinum Guitars Night e Velvet, Finley, Kutso, Roberto Angelini Band, Alessandro Errico Band, Andrea Mirò, Enzo Gragnaniello. Conduce Francesco Pannofino, il protagonista de "Il pretore", il film che Giulio Base ha tratto dal romanzo di Piero Chiara "Il pretore di Cuvio".