Gli Arazzi di Burri nelle carte dell`Archivio della Regione Emilia
Transcript
Gli Arazzi di Burri nelle carte dell`Archivio della Regione Emilia
Gli Arazzi di Burri nelle carte dell’Archivio della Regione Emilia-Romagna 20 gennaio 2017 - Gabriele Bezzi, Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna Nel 1985 - a conclusione dei lavori per la sede regionale di Viale Aldo Moro 30, primo edificio della Regione Emilia-Romagna nel Fiera District, costruito tra il 1982 e il 1985 appositamente quale sede di uffici della Regione Emilia-Romagna su progetto di K. Tange e F. Forlay - viene valutata l’acquisizione di opere d’arte appositamente concepite per realizzare una decorazione funzionale dell’arredamento dell’atrio dell’edificio, tra le quali sono gli arazzi di Alberto Burri ora esposti nell’atrio di un'altra sede regionale di viale Aldo Moro 52. Per individuare gli artisti e le opere da realizzare e da acquisire si è chiesto la consulenza e l’intervento di un esperto di chiara fama quale il Maestro Franco Farina, direttore della Galleria Civica di Arte Moderna del Comune di Ferrara. Sulla base dei documenti conservati nell’archivio della Giunta regionale si può ricostruire con precisione i tempi di realizzazione di tali opere, in particolare degli arazzi di Alberto Burri. Il 13 settembre 1985 il direttore Farina scrive all’Assessore alla Cultura della Regione EmiliaRomagna Giuseppe Corticelli di aver consegnato in tale data “all’Arch. curatore della nuova sede regionale il bozzetto di Alberto Burri in scala 1:5 per la realizzazione degli arazzi nella sede in parola”:1. L’architetto citato dovrebbe essere Ferdinando Forlay, co-progettista dell’edificio e incaricato di seguire la realizzazione dello stabile e degli interni. Dalla citata lettera e da altra documentazione si comprende anche il ruolo di intermediario con Burri svolto da Farina che per la realizzazione degli arazzi si impegna a svolgere i “necessari controlli circa l’esecuzione e la loro collocazione, così come ha stabilito lo stesso Autore” e precisa che “l’opera dovrà essere realizzata secondo i crismi necessari e nell’assoluto rispetto del bozzetto”. Ai primi dell’ottobre 1985 la ditta Cartarredo presenta un preventivo per la “esecuzione di n. 2 arazzi da muro di ml.6,50 x 1,00 in lana 100%, lavorazione a mano, su bozzetto del Maestro Alberto Burri, consegnatoci dal Maestro Farina di Ferrara”2 Il preventivo presenta due possibili soluzioni: una più economica in “Qualità DIADEM” e un’altra più costosa in “Qualità VERANO”, che viene consigliata, su indicazione della fabbrica, vista la complessità dell’opera, in quanto “oltre al disegno, ci sono innumerevoli sfumature di 1 Archivio Storico della Regione Emilia-Romagna, Fondo “Direzione generale centrale risorse finanziarie e patrimonio – Servizio Patrimonio e Provveditorato”, serie “Proposte di atti deliberativi della Giunta regionale (1970 -1994)”, anno 1986 fascicolo n.1927 “Chiarimenti 802/86”, lettera della Direzione Galleria Civica d’Arte Moderna di Ferrara a Giuseppe Corticelli Assessore alla Cultura Regione Emilia-Romagna, Ferrara, 13 settembre 1985. 2 Archivio Storico della Regione Emilia-Romagna, loc. cit., Preventivo Cartarredo, Bologna 2 ottobre 1985, P.N. 6134/AG del 7 ottobre 1985. 1 colore”. Con la qualità VERANO, “usando un filato sottilissimo di lana e un numero di punti per mq. superiore alla qualità DIADEM, si riesce maggiormente a rendere più nitidi i distacchi tra ogni passaggio di colore e le innumerevoli righe che compongono il disegno”. Il preventivo segnala inoltre di ritenere la fabbrica JAB di Bielefeld in Germania “l’unica in Europa che possa eseguire a regola d’arte l’opera”. Il preventivo contempla già la spedizione dell’opera del Maestro Burri in Germania e il suo ritorno. Il 19 novembre 1985 l’Assessore Corticelli scrive a Burri ringraziandolo “per la proposta artistica e l’esecuzione in bozzetto degli arazzi per l’atrio della sede regionale del Fiera District”3. La stessa lettera segnala però che, per ragioni di bilancio, l’acquisizione del bozzetto e la realizzazione degli arazzi è rimandata all’anno successivo. In effetti nel marzo 1986 la Giunta della Regione Emilia-Romagna delibera di acquisire opere d’arte e realizzare “un arazzo”4 per la sede regionale di Viale Aldo Moro 30. La delibera riferisce del “parere concorde” dell’architetto Ferdinando Forlay e del Maestro Franco Farina, per la realizzazione delle seguenti opere: • • “2 arazzi di mt. 6.5x1 da realizzare in lana e da collocare nell’atrio principale, affidandone l’ideazione del bozzetto al Maestro Alberto Burri e l’esecuzione dell’arazzo alla ditta Cartarredo di Bologna corrispondente della ditta JAB di Bielefeld, Germania, unica fabbrica europea atta ad eseguire a regola d’arte l’opera…” “1 pannello da porre sulla parete dell’atrio di accesso della aula magna posta al piano terra della sede di Viale Aldo Moro e ben visibile dall’intero atrio, al maestro Pirro Cuniberti” La delibera inoltre prende atto del preventivo della ditta Cartarredo di Bologna per “la realizzazione di due arazzi presso la ditta JAB di Bielefeld, da attuarsi in lana 100% di qualità verano in quanto si ottengono più punti e quindi una maggiore corrispondenza dell’arazzo al bozzetto originale”. I prezzi sono ritenuti congrui da una commissione di funzionari interni (1 dell’Assessorato Cultura e Tempo Libero e 2 del Provveditorato, che avevano seguito la pratica) che “ritiene altresì oltremodo produttivo l’investimento delle opere d’arte proposte dagli artisti CUNIBERTI e BURRI.”5. 3 Archivio Storico della Regione Emilia-Romagna, loc. cit., lettera Bologna, 19/11/1985 n 15047. Delibera della Giunta Regionale n. 802 del 10 marzo 1986 con oggetto “Acquisizione di opere d’arte per l’arredamento e l’abbellimento dell’atrio dell’edificio regionale di viale A. Moro - Bologna” 5 Archivio Storico della Regione Emilia-Romagna, loc. cit. “Acquisto di opere d’arte e realizzazione di un arazzo per l’atrio della sede regionale del Fiera District”, verbale della Commissione del 10 marzo 1986. 4 2 Il 4 luglio 1986 viene saldata la fattura emessa dal Maestro Burri per il “Diritto di riproduzione di n. 1 bozzetto per arazzo”6. Il 22 luglio 1986 vengono consegnati dall’Ufficio Provveditorato della Regione Emilia-Romagna alla ditta Cartarredo “i bozzetti in legno di due opere del prof. Burri, di proprietà regionale affinché provveda a realizzare 2 arazzi in lana 100% presso la ditta JAB di Bielefeld – Germania. Le opere vengono consegnate per visione, per poi essere ritornate a questa Amministrazione in perfetto stato di conservazione”.7 Ai fini assicurativi le opere vengono dichiarate avere un valore di 40 milioni di lire. Gli arazzi sono eseguiti dalla ditta JAB e consegnati alla Regione in viale Aldo Moro 30 dalla ditta Cartarredo il 23 marzo 19878. 6 Come da fattura n. 1/86 emessa in Citta di Castello il 14 giugno 1986 e indirizzata all’Ufficio Provveditorato I Dipartimento e successiva richiesta “urgentissima” di emissione mandato del 23 giugno 1986 e mandato di pagamento n. 2780. 7 Archivio Storico della Regione Emilia-Romagna, loc. cit., lettera prot. n. 5334 del 21/7/1986 con oggetto: “Arazzi Fiera District” e sottoscrizione per ricevuta in data 22/7/1986. 8 Come si deduce dalla bolla di accompagnamento conservata in originale nel fascicolo citato e dalla fattura di conclusione lavori emessa in tale data per la “esecuzione di 2 arazzi da muro della misura di ml 6.5 di altezza e di ml. 1,00 di larghezza cad. su bozzetto del maestro Alberto Burri”. Gli arazzi sono di “qualità verano”. 3