Capitolo 7 - Comune di Cento
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Capitolo 7 - Comune di Cento
CAPITOLO SETTIMO LO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE DEL COMUNE DI CENTO (FE) 1. PREMESSA E’ evidente come lo SUAP rappresenti una scommessa rilevante che si colloca al crocevia delle principali direttrici del processo di trasformazione dell’amministrazione italiana: la semplificazione delle procedure, il conferimento e trasferimento di funzioni e compiti dello Stato alle autonomie locali e alle regioni, l’introduzione di nuove tecnologie informatiche. Da tutto ciò emerge la complessità implementativa dello stesso e determinante risulta la capacità del Comune nel fornire servizi reali alle imprese. Gli sportelli unici funzionano se i comuni assumono il tema come obiettivo politico che rafforza il ruolo del potere locale ed è in grado di rendere effettiva una rinnovata modalità di gestione dei rapporti con i cittadini ed, in particolare, con i cittadini imprenditori. Gli sportelli unici funzionano se la progettazione e la realizzazione del nuovo servizio è frutto di una razionalizzazione della struttura organizzativa del Comune. Lo sportello unico deve integrarsi e non giustapporsi o peggio sovrapporsi all’organizzazione esistente. L’introduzione del servizio deve essere l’occasione per ripensare struttura e processi riorganizzativi partendo dalle esigenze dell’utenza. Inoltre gli sportelli unici funzionano se i comuni non vengono lasciati soli, e ciò deve essere attivato sia dallo Stato che dalle Regioni e dagli enti Provinciali. 2. IL PERCORSO DI REALIZZAZIONE DELLO SUAP DEL COMUNE DI CENTO Il Comune di Cento ha affrontato le prime problematiche relative alla realizzazione dello Sportello Unico per le Attività Produttive nel Novembre 1998. La struttura organizzativa comunale non presentava, tra i suoi settori, servizi specifici che svolgevano le funzioni di competenza dello Sportello Unico, realtà invece presente in altri comuni soprattutto di dimensione maggiore. 123 Infatti in molti comuni era già presente un settore dedicato alle attività produttive ed economiche in senso stretto, nel quale venivano espletate tutte quelle funzioni e pratiche relative all’artigianato, industria, commercio e pubblici esercizi. Nel Comune di Cento l’Assessorato alle Attività Economiche è di fatto sempre esistito e lo svolgimento delle pratiche relative era in carico al Settore di Polizia Municipale dove nel suo interno disponeva di personale dedicato alla preparazione ed al rilascio delle certificazioni –autorizzazioni e licenze di carattere artigianale e commerciale. Questa struttura però non risultava adeguata per essere trasformata facilmente ed in modo naturale in SUAP a causa di alcuni vincoli ritenuti fondamentali: ♦ L’Amministrazione Comunale aveva già da tempo previsto che il settore della Polizia Municipale avrebbe dovuto svolgere le mansioni legate alla sola vigilanza; ♦ Il personale del settore era considerato appena sufficiente per le attività svolte e non aveva le competenze adeguate per attivare il nuovo servizio; ♦ I locali a disposizione del settore non erano sufficienti ad ospitare lo SUAP; Per il Comune di Cento quindi lo Sportello Unico per l'impresa doveva rappresentare pertanto un vero e proprio servizio da costituire ex-novo, da collocare all'interno dei propri settori in modo efficace, definendo nello specifico le funzioni da attivare al suo interno compatibilmente con la normativa di riferimento. La normativa non indicava espressamente dove inserire il Servizio SUAP ma lasciava completa libertà ai comuni di individuare ed organizzare, nella maniera che ritenevano più opportuna ed efficiente, tale sportello, l’Amministrazione Comunale ha ritenuto utile dare un incarico a un gruppo di lavoro formato da personale interno al Comune, che aveva già lavorato per il Progetto per la realizzazione del Servizio URP, in modo da predisporre un secondo “progetto” di implementazione dello SUAP. La Provincia di Ferrara si era inoltre attivata investendosi del ruolo, come previsto dalla normativa, di coordinamento tra i 26 comuni del suo territorio in modo da definire le prime indicazioni organizzative da seguire in modo omogeneo. Il personale incaricato del progetto ha così partecipato ai primi incontri formativi relativi alla interpretazione ed approfondimento della normativa di SUAP, legge 112/98 e DPR 447/98, in modo da analizzare quali fossero le problematiche per l’attivazione di tale servizio. La proposta che è scaturita sia a seguito a questi incontri, che in base alle valutazioni fatte relativamente al possibile inserimento dello SUAP in un settore piuttosto che in un altro, hanno portato a presentare una proposta di attivazione del nuovo servizio 124 all’”interno” del futuro Ufficio Relazioni con il Pubblico che avrebbe inaugurato alla fine del 1999. Il gruppo di lavoro ha ritenuto strategica tale scelta in quanto entrambi i servizi presentavano diverse analogie funzionali (comunicazione interna - alta informatizzazione e collegamento con altri enti -diretto contatto con il pubblico continuo aggiornamento e disponibilità dei procedimenti amministrativi - diffusione dell'utilizzo dell'autocertificazione e orientamento alla semplificazione burocratica). E' stato così individuato un Servizio Per le Relazioni con L'Utenza formato dall'Ufficio Relazioni con il Pubblico che rappresentava di fatto lo sportello unico per il cittadino, e dallo Sportello Unico per le attività produttive dedicato agli imprenditori e professionisti di settore. Questa scelta è stata dettata anche da alcune variabili legate al personale che avrebbe fatto parte del servizio in quanto doveva presentare le caratteristiche necessarie per poter svolgere le funzioni di Sportello Unico: ♦ Disponibilità a svolgere corsi di formazione sullo SUAP; ♦ Nozioni, seppur generiche, relative alle materie di urbanistica – edilizia e facilità nell’approccio alle normative ecc.. ♦ Conoscenze informatiche di buon livello; ♦ Motivazione a svolgere nuovi incarichi e mansioni; ♦ Predisposizione all’attività di Front-Office ed effettive capacità relazionali; Parte del personale addetto all’URP rispondeva a queste caratteristiche ed è stato così individuato ed incaricato alla gestione dello sportello unico. 2.1 Cronologia delle fasi di attivazione dello SUAP di CENTO Le fasi di attivazione e realizzazione dello SUAP del Comune di Cento si possono riassumere brevemente come segue: • ANNO 1998 – L’Amministrazione Comunale ha individuato, nel proprio organico, un referente per la realizzazione del Servizio. Il compito era quello di proporre un progetto di massima per la creazione e l’integrazione dello SUAP all’interno della struttura comunale. L’incaricato ha frequentato corsi di formazione relativi alle nuove normative di SU: D.lgs. 112/98 e DPR 447/98. • Marzo 1999: il Comune di Cento ha preso parte al gruppo di lavoro, formato dai tutti comuni del ferrarese, promosso dall’Amministrazione Provinciale, relativo 125 alla realizzazione dello SU (definizione quadro modalità organizzative – scelta del software – percorso formativo – collegamento alla rete informatica provinciale PRO.FE.TA). • Giugno 1999: E’ stato nominato formalmente il Responsabile dello Sportello Unico del Comune di Cento con Deliberazione della Giunta Comunale n.156 del 02/06/1999 ed è stato approvato il progetto di realizzazione dello SUAP all’interno della struttura comunale. • Ottobre 1999: firmato Protocollo Operativo tra il Comune di Cento e le Amministrazioni coinvolte nei procedimenti di SU. • Febbraio 2000: incontro con i responsabili delle diversi settori dell’ASL (Igiene Pubblica e Medicina del Lavoro), EDILIZIA PRIVATA, SERVIZIO AMBIENTE e POLIZIA MUNICIPALE in modo da verificare i tempi e la gestione dell’iter delle pratiche. • Marzo 2000: lo Sportello Unico del Comune di Cento è stato attivato presso il Servizio URP – Ufficio Relazioni con il Pubblico – in data 13 marzo 2000. Le funzioni iniziali riguardavano soprattutto la gestione delle pratiche relative alle attività artigianali. • Aprile 2000: presentazione dello sportello unico alle associazioni di categoria presenti nel Comune di Cento in data 18/4/2000 (Ascom – Cna – Confartigianato – Confesercenti); • Settembre2000-Marzo2001: Formazione personale SUAP (100 ore) organizzata dall'Amministrazione Provinciale (Progetto SUAP1) – La formazione è stata rivolta a 3 persone dipendenti del Comune che facevano parte dell’organico dell’URP. • Febbraio-Marzo 2001 – Il Responsabile di SUAP di Cento ha fatto parte - in qualità di formatore - del Progetto SUAP2 relativamente alla diffusione delle informazioni e delle attività di SU (seminari informativi) alle Ass.ni di categoria Ordini Professionali - lavoratori autonomi della Provincia di Ferrara. Questo modulo di formazione è stato organizzato dalla stessa Amministrazione Provinciale. • Febbraio 2001 - Avvio delle attività del gruppo di lavoro di tecnici, responsabili di SUAP, di sei Comuni: Cento - Ferrara - Copparo - Comacchio –Argenta e Vigarano Mainarda, coordinato dalla Provincia - Servizio Attività Produttive, per 126 revisionare il protocollo operativo tra Amministrazioni comunali ed Enti esterni coinvolti nei processi autorizzatori, alla luce delle novità introdotte dalla normativa nazionale in materia di Sportello Unico. • Marzo-Ottobre 2001- Confronto con gli Enti esterni in merito alla bozza di protocollo d'intesa concordata tra i Comuni - lavori di revisione a fronte degli emendamenti dai medesimi riportati e inizio lavoro di omogeneizzazione, semplificazione e razionalizzazione dei procedimenti più complessi attraverso incontri settimanali con gli enti interessati (Emissioni in atmosfera - scarichi impianti di messa a terra ecc) • Ottobre 2001 - Il gruppo di Lavoro ha raggiunto l'accordo sul testo definitivo del protocollo d'intesa che ha ottenuto la firma dei Sindaci dei 26 Comuni • Ottobre 2001 - Febbraio 2002: corso di formazione per la gestione del Software di SU (Modulo SUAP3) sempre organizzato dall'Amminstrazione Provinciale - Il Comune di Cento è a tutt'oggi, insieme a Ferrara e Argenta, l'utilizzatore più avanzato di tale SW per la gestione informatizzata dei procedimenti e modulistica. • Dicembre 2001 - Siglato il nuovo testo del protocollo di intesa anche dagli Enti esterni,hanno firmato: AUSL Servizio di Igiene Pubblica, SPSAL e Veterinario, ARPA, ACOSEA, CADF, Provincia di Ferrara, Sovrintendenza Archeologica, Consorzio di Bonifica Generale, Consorzio di Bonifica I° e II° circondario, Consorzio di Bonifica Valli Vecchio Reno. • Aprile e Maggio 2002 - Il Gruppo di lavoro SUAP ha redatto l'edizione n.1 e n.2 della Newsletter - SUAP FE disponibile sul sito dello Sportello Unico e su quello della rete Profeta (www.profeta.provincia.fe.it) con tutti gli aggiornamenti dei procedimenti concordati e relativa modulistica e altre informazioni di settore. • Maggio- Giugno 2002 - Il Comune di Cento incontra CCIAA - Servizio per l'impiego di Cento - tutte le associazioni di categoria per verificare il lavoro svolto fino ad oggi dello SU e predisporre un progetto per l'attivazione di un "Osservatorio Economico Territoriale" quale primo passo per lo sviluppo di competenze e funzioni di "marketing territioriale" • Giugno 2002 – Lo Sportello Unico del Comune di Cento organizza, in collaborazione CCIAA - Centro Impiego - Univ. di Bologna il CONVEGNO "Urp e Sportello Unico - Analisi e strumenti per l'innovazione e la comunicazione" 127 • SETTEMBRE 2002 – partecipazione al COMPA 2002 – Stand SUAP-FE: Suap del Comune di Cento insieme ai comuni di Argenta e Copparo con il coordinamento della Provincia di Ferrara. • Ottobre 2002- Partecipazione al corso Organizzato dalla Provincia di Ferrara e CPF di Sant’Agostino ai moduli formativi relativi al “Miglioramento competenze operatori SUAP Pubbliche Amministrazioni Provincia di Ferrara”. 3. IL PERSONALE: LA DETERMINAZIONE DELL’ORGANICO E LA FORMAZIONE Un particolare rilievo è da attribuire alla formazione del personale in quanto fondamentale è risultata la necessità di dotare il servizio di operatori esperti e preparati in grado di gestire attività particolarmente complesse ma soprattutto estremamente variegate. Come è già stato spiegato in precedenza il personale che è stato individuato per realizzare il servizio faceva parte dell’URP. Questa scelta non è stata effettuata a caso, infatti il servizio URP era appena stato attivato e aveva riscosso un certo successo da parte del pubblico. Inoltre dal punto di vista organizzativo vi erano delle difficoltà ad individuare un servizio idoneo in cui integrare lo SUAP soprattutto per motivi logistici, senza sottovalutare il fatto che lo SU sembrava, inizialmente, dover essere un semplice sportello informativo e “passacarte” tra i diversi enti ed uffici interessati. L’Urp inoltre disponeva di locali ed attrezzature adeguati per la gestione di un servizio di nuova istituzione e aveva già attivato una sorta di interazione/cooperazione intra e inter organizzativa per la gestione di relazioni complesse con i cittadini ed enti esterni e per la realizzazione di procedure di semplificazione e razionalizzazione dei procedimenti. Il personale dell’URP (formato da 6 persone compreso il responsabile), fresco di corsi di comunicazione, motivato a svolgere attività innovative e in continua evoluzione, ma soprattutto composto da personale proveniente da diverse aree/settori del Comune (settore urbanistica – informatica), aveva al suo interno delle professionalità che potevano rispondere all’esigenza del nuovo servizio. Una volta individuato il personale all’interno dell’URP si è partiti subito con la formazione, grazie soprattutto all’impegno della Provincia che ha promosso e coordinato un percorso di formazione adeguato coinvolgendo tutti i comuni del proprio territorio. 128 La prima bozza di organico per lo SU era formata dal Responsabile dello SU (che era anche Responsabile di URP) e da due operatori URP che divenivano così anche operatori di SU. Inizialmente la formazione riguardava contenuti generali in quanto aveva lo scopo di far conoscere le direttive e linee guida per la realizzazione degli sportelli. In seguito il percorso formativo ha interessato argomenti più specifici e complessi introducendo chiaramente una sorta di “difficoltà” gestionali, legate anche allo sviluppo ed ampliamento delle competenze dello SU, che hanno portato alla necessità di individuare ulteriori risorse umane all’interno del servizio. Non è da sottovalutare che il percorso normativo di SU ha portato continue innovazioni e competenze allo SUAP facendolo diventare il vero punto di riferimento per l’impresa. Lo SUAP del Comune di Cento si è trovato ad un certo punto in difficoltà soprattutto in occasione dell’attività di formazione dedicata agli strumenti informatici (software di gestione SU) in quanto non era possibile poter partecipare senza poi aver la possibilità di applicare in concreto il discorso “informatizzazione” dei processi procedimentali e autorizzativi di SU. Nel settembre del 2001 è stato necessario integrare l’organico dello SU tramite un incarico di Collaborazione Coordinata Continuativa (Co.Co.Co.) con il compito di svolgere quelle mansioni direttamente correlate alla realizzazione e aggiornamento della banca dati di SUAP, alla gestione informatizzata dei procedimenti e alla creazione, semplificazione e revisione della modulistica. Il personale dello SUAP dedicato alla gestione del Front-office e back office è quindi di 4 persone delle quali 3 (il responsabile e 2 operatori) che svolgono anche attività di URP. 4. LA STRUTTURA INFORMATICA COMUNALE E LA GESTIONE INFORMATIZZATA DELLO SUAP. 4.1 Breve introduzione al percorso tecnologico del Comune di Cento: il ruolo della Rete Civica, dell’URP e dello SUAP. Il supporto tecnologico rimane, anche e soprattutto per il Comune di Cento, un mezzo insostituibile. Contrariamente alle difficoltà incontrate da altri enti, sotto questo aspetto il Comune di Cento si può ritenere avvantaggiato. L’attuale architettura informatica del Comune di Cento è stata introdotta dal 1994 attraverso una riorganizzazione complessiva che ha coinvolto tutti i settori. 129 L’opportunità di avere un cablaggio di rete che consente di collegarsi e comunicare con i diversi uffici del Comune, significa potersi avvalere di un sistema di raccolta dati univoco, trasversale, integrato ed aggiornato in tempo reale. La presenza di una intranet tra i diversi servizi con la possibilità di accedere alle banche dati (anagrafiche – edilizie – deliberazioni ecc…) da qualsiasi postazione e la gestione della Rete Civica (nata nel 1997) con la relativa introduzione della posta elettronica ha facilitato sicuramente la progettazione della struttura informatica. Dal momento in cui si è iniziato a parlare di UR,P e successivamente di SUAP, ci si è resi immediatamente conto che questi dovevano risultare i servizi più innovativi e quindi più informatizzati del Comune, pertanto era necessario dotarli di strumentazione hardware e software adeguata. L'Amministrazione del Comune di Cento ha perciò dedicato un consistente impegno negli anni ultimi anni '90 all'acquisizione delle procedure applicative ed alla formazione e valorizzazione delle risorse umane che costituiscono il maggior valore dell'attuale sistema informatico. Dal punto di vista tecnologico in questi ultimi anni, l'Ente ha provveduto al mantenimento del sistema informatico con l'acquisto di stazioni di lavoro client (oltre 120) di tipo non professionale (Microsoft Windows9x e non Microsoft Windows NT4.0 WorkStation o Windows 2000 Professional). Il potenziamento del Server (Linux) ha permesso l'introduzione di una piattaforma per la gestione informatica automatizzata del protocollo e degli atti, un Server (Windows) che consente il riutilizzo delle attuali stazioni di lavoro con Microsoft Windows 9x con i Terminal Services e un Server (Windows) che permette l'introduzione di applicativi, basati sui Data Base SQL più diffusi sul mercato per il controllo di gestione. I dipendenti del Comune di Cento sono circa 170 e 120 hanno una postazione con un PC dotato di collegamento internet e propria posta elettronica. 4.2 La gestione informatizzata dello SUAP del Comune di Cento: lo stato attuale e gli obiettivi futuri Nel capitolo dedicato al ruolo della Provincia di Ferrara è stato presento il progetto informatico che riguarda la realizzazione di una rete informatizzata territoriale provinciale denominata PRO.FE.TA ed il percorso per la scelta del software adeguato alla gestione degli Sportelli Unici. Il Comune di Cento ha fatto parte del gruppo di tecnici informatici che doveva effettuare la scelta del Software idoneo e valido per tutti i comuni della provincia. E’ stata 130 privilegiata la scelta di un SW applicativo basato su tecnologia Internet. Questa tecnologia rende disponibile un insieme di servizi di cooperazione applicativa riferiti al rapporto server-browser. Questo permette di garantire in elevata interoperabilità, cioè la possibilità di interagire tra le diverse piattaforme tecnologiche presenti sulla rete, tramite i navigatori (browser), che consentono di ricercare, modificare e spedire informazioni sulla rete attraverso la gestione di un server. Con questo tipo di tecnologie è possibile accedere in maniera immediata a documenti e testi. Per poter partire con l’informatizzazione dello SUAP è stato necessario individuare, tramite colloquio e avviso di selezione, una ulteriore figura professionale incaricata attraverso una contratto di collaborazione coordinata continuativa. A settembre 2001 sarebbero partiti i corsi di formazione organizzati dalla Provincia di Ferrara e coordinati dal CPF di Ferrara e rivolti agli operatori SUAP e tecnici informatici dei comuni della provincia per l’apprendimento sull’utilizzo del Software di Gestione dello SUAP. Per questo motivo si è reso necessario individuare in tempi brevissimi l’operatore che si sarebbe dedicato principalmente alla gestione informatizzata dello SUAP. L’incarico è stato assegnato a settembre 2001 e in contemporanea è partito il corso di formazione al quale hanno partecipato: 2 operatori SUAP, 1 operatore del servizio commercio e 2 operatori del Ced che hanno collaborato nel tempo per il raggiungimento degli obiettivi informatici di SUAP. Da settembre 2001 a Dicembre 2002 sono stati raggiunti i seguenti obiettivi: 1 Aggiornamento e personalizzazioni del programma di gestione pratiche e procedimenti dello Sportello Unico in relazione alle esigenze dei comuni; 2 Predisposizione della banca dati attraverso l’inserimento delle pratiche partendo da quelle del 2000 fino ad arrivare a regime; 3 Predisposizione e conversione della modulistica, della corrispondenza e degli atti amministrativi per la completa gestione dei procedimenti attraverso il solo utilizzo di Notes; 4 Miglioramento dei tempi delle comunicazioni, con possibilità di documenti allegati, con gli imprenditori – professionisti tramite l'utilizzo di e-mail direttamente dal programma; 5 Predisposizione dei data base per il collegamento in rete con gli enti esterni che stanno per essere dotati dello stesso SW; 131 6 Predisposizione delle pratiche e della modulistica per la loro visualizzazione nelle pagine della Rete Civica dedicate allo SU (le pratiche sono completamente visualizzabili attraverso l’inserimento di un nome utente ed una password che viene richiesta allo SUAP); Il lavoro da svolgere nell'anno 2003 per rendere veramente operativo a livello informatico lo SU è in continua evoluzione e comprenderà: ♦ Miglioramento del punto 1): aggiornamento e miglioramento continuo dei data base precedentemente creati; ♦ Completamento del punto 3): aggiornamento della modulistica e degli iter procedimentali vista la continua evoluzione normativa in materia di SUAP e di attività economiche in genere; ♦ Completamento del punto 4): attraverso l’introduzione della Firma digitale (il Comune di Argenta la sta sperimentando) e potenziamento degli inoltri documentali via internet; ♦ Completamento del punto 5): il collegamento con gli altri Enti richiederà ulteriore lavoro per quanto riguarda i data base delle pratiche che dovranno essere in parte modificati per le necessità dei collegamenti in rete; ♦ Potenziamento dell’utilizzo da parte dei clienti/utenti del servizio al punto 6) E- Government - Il Progetto "Panta Rei" (Public Administration Network To Advanced Reengineering Environment of Information) Il piano di azione e-government assume il decentramento come principale prospettiva di riforma della Pubblica Amministrazione. Nel nuovo modello di governo sono gli Enti Locali, dunque, a essere protagonisti dei processi e delle applicazioni innovative indotte dalle nuove tecnologie dell’informazione: essi svolgono il ruolo di front office nei riguardi dei cittadini e delle imprese e costituiscono insieme alle altre Amministrazioni centrali e periferiche il backoffice unico della Pubblica Amministrazione. Obiettivo prioritario del piano e-government è rendere disponibili i servizi pubblici da qualsiasi sportello di front-office senza nessun vincolo di competenza amministrativa, territoriale o di residenza, riducendo e semplificando il volume di comunicazioni e transazioni tra gli utenti e le amministrazioni. Ciò rende 132 necessario attuare una strategia impostata sulla interoperabilità tra tutte le Pubbliche Amministrazioni e tra tutti gli Enti e gli Uffici pubblici sviluppando protocolli di comunicazione e sistemi di cooperazione applicativa che siano in grado di mettere a rete Comune i sistemi informativi esistenti. Il Comune di Cento fa parte del progetto "Panta Rei", uno dei progetti di e-government approvati dal Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie. Il progetto, che ha come ente capofila la Provincia di Bologna e coinvolge circa 200 Comuni Italiani, 14 Province e la Regione Emilia Romagna, ha ottenuto il secondo posto nella classifica nazionale di tutti i progetti presentati. Scopo principale di questo progetto è infatti migliorare la "fluidità" dei documenti stessi e la loro circolazione attraverso la creazione di un network, ossia una rete di collegamenti, tra le amministrazioni pubbliche partecipanti. Ogni Amministrazione sarà dotata di strumenti (software, hardware e procedure opportune) per poter condividere e accedere alle risorse degli altri partecipanti. Un altro obiettivo importante del progetto è la conservazione dei documenti secondo le nuove normative. Il progetto ha, pertanto, una triplice finalità: q potenziare l'infrastruttura di rete telematica provinciale (già esistente) ed implementare tecnologie e servizi che abilitino la comunicazione digitale e lo svolgimento on line dei procedimenti del telelavoro, sia tra amministrativi, anche attraverso la modalità Amministrazioni che da Amministrazione a cittadino/impresa. q finalizzare l'infrastruttura tecnologica ed i servizi di cui punto precedente alla relazione fra P.A. ed Imprese favorendo la crescita di "Sportelli Virtuali per l'Impresa" ma non di supportare con forza la rete esistente degli Sportelli Unici per le Imprese così da favorirne il rilancio. q estendere i servizi generali e specifici ottenuti alla rete degli URP degli Enti. Il progetto dovrà concludersi entro il 2004 ed anche in questo contesto lo Sportello Unico per l’Impresa, nella logica dell’e-government rappresenta, attraverso l’estensione delle proprie funzioni e servizi, il front office delle PA verso il mondo imprenditoriale. 133 5. IL RAPPORTO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA - LA COMUNICAZIONE E LA PROMOZIONE: “Il progetto POET” Il rapporto dello SUAP con le associazioni di categoria e professionali riveste un ruolo cruciale per il successo del servizio. Infatti, spesso, gli imprenditori si affidano alle loro associazioni al fine di ottenere servizi diversi, delegando a loro anche il rapporto con la pubblica amministrazione; in tal modo queste organizzazioni ne sono spesso i principali clienti/utenti. Peraltro la loro presenza non è omogenea sul territorio nazionale e la loro stessa capacità di agire dipende dalla capacità di rappresentanza dei loro associati e di corretta interpretazione dei loro bisogni; quindi i responsabili degli sportelli unici dovrebbero stabilire la più idonea modalità di rapporto con esse, in base al contesto territoriale e sociale nel quale operano. Si potrebbero aprire notevoli spazi di collaborazione e cooperazione tra associazioni e sportelli unici al fine di ottenere maggiore efficienza ed efficacia nel servizio. Le associazione dovrebbero passare dal ruolo di utenti separati al ruolo di clienti integrati nel processo di erogazione del servizio da parte dello SUAP, così da rendere più efficiente il servizio, nel loro stesso interesse. A tal fine possono valorizzare, in logica di sistema e di partenariato con lo SUAP le fonti di conoscenza interna all’associazione. Seguendo questa logica il Comune di Cento ha cercato fin da subito di coinvolgere le associazioni di categoria proprio perché ha sempre ritenuto importante e fondamentale il loro ruolo. Poco prima di attivare lo SUAP, febbraio 2000, l’Amministrazione del Comune ha convocato tutte le associazioni di categoria ad un incontro con l’Assessore alle Attività Produttive ed il Responsabile SUAP questo per: ♦ presentare il nuovo servizio (lo SUAP appunto), le funzioni di partenza e gli obiettivi di sviluppo futuri, alla luce delle normative di riferimento; ♦ individuare quali suggerimenti provenivano dai rappresentanti delle associazioni in modo da creare un servizio che fosse in linea con le esigenze dei clienti utenti; ♦ verificare l’interpretazione che gli stessi rappresentanti davano dello SUAP, criticità attese, aspettative ecc.. ♦ creare un “tavolo di lavoro” che si potesse periodicamente riunire per verificare insieme il percorso e le eventuali esigenze di entrambe le parti. Le associazioni sono state infatti incontrate in diverse occasioni con lo scopo principale di risolvere determinati problemi legati a: ♦ proposte di aggiornamento di regolamenti obsoleti o sorpassati; 134 ♦ gestione iter pratiche in modo più veloce superando passaggi inutili; ♦ rivisitazione ed aggiornamento della modulistica ♦ chiarimenti ed aggiornamenti su alcuni percorsi autorizzativi di SUAP Nel Giugno del 2002 è stata organizzata, da parte del Comune, un convegno dedicato ai servizi innovativi quali URP e SUAP; tra il relatori ha partecipato il Presidente della Camera di Commercio di Ferrara e ciò ha sicuramente interessato le associazioni di categoria che sono infatti intervenute numerose. In questo convegno è stata sottolineata l’importanza del coordinamento tra SUAP, Associazioni di categoria, Camera di Commercio e il Centro per l’Impiego, collaborazione già in parte attivata ma che avrebbe dovuto essere meglio organizzata. Per questo motivo si è deciso di proporre uno schema di progetto denominato POET (Piano per l’Osservatorio Economico Territoriale) che potesse, in un qualche modo, realizzare, a piccoli passi, realizzare e coordinare tutte quelle attività relative al marketing territoriale, alla promozione del territorio ecc… 5.1 Il progetto POET: finalità, obiettivi e risorse necessarie Si riporta il progetto presentato dal Responsabile SUAP all’Amministrazione Comunale redatto in collaborazione del Responsabile Ufficio di Statistica La realizzazione di questo progetto ha la finalità di conoscere, attraverso i dati statistici economici raccolti, il contesto economico locale e di promuovere l’economia Centese attraverso una strategia di “Marketing Territoriale” rivolto al mondo imprenditoriale. Esso deve operare in totale sinergia con lo Sportello Unico per le attività produttive del Comune di Cento e con la rete informatica dello sportello stesso che è in via di creazione attraverso uno specifico SW di gestione. Inoltre, affinché possa avere una visione completa delle attività economiche, lo SU dovrà gestire anche le attività commerciali, oggi di competenza dell’Ufficio Commercio, collocato presso la Polizia Municipale. Fasi fondamentali per l’implementazione del progetto: 135 a) statistiche economiche Analisi ed elaborazione dei dati statistici della Camera di Commercio relativamente al territorio centese: ♦ Trend del numero di imprese ed unità locali dal 1996 al 2001 ♦ Classificazione delle imprese per natura giuridica ♦ Classificazione delle imprese per classi di capitale ♦ Classificazione delle imprese per settore economico. Per i settori più significativi, come ad es. attività manifatturiere, trasporti terrestri e attività commerciali, sarà fatta un ulteriore classificazione delle imprese disaggregando tali settori in categorie maggiormente specifiche al fine di verificare il tessuto economico centese. ♦ Analisi particolareggiata delle imprese commerciali (numero di sedi e unità locali, classificazione per superficie di vendita, per settore merceologico, ecc.) b) mappa delle aree di insediamento economico Con la collaborazione dell’Ufficio Urbanistica del Comune si realizzerà una “mappa” indicante le aree di insediamento economico del territorio comunale centese (aree artigianali, commerciali, agricole, industriali), sia esistenti che di destinazione futura. Le informazioni rilevate dai dati così ottenuti potranno essere utili agli imprenditori per fare delle valutazioni riguardo ad eventuali nuovi insediamenti di attività produttive o ampliamenti di quelle già esistenti. Queste informazioni dovranno essere disponibili anche sul sito internet del Comune di Cento. c) gruppo di lavoro – osservatorio economico Cento ♦ Creazione di un gruppo di lavoro ad hoc formato dai seguenti referenti: ♦ Servizio Statistica – Comune di Cento ♦ Servizio SUAP – Comune di Cento ♦ Associazioni di Categoria (CNA – CONFART.- CONFESERC.- API-ASCOMCOLDIRETTI-UIF-UPA, ecc) relativamente alle adesioni degli stessi. ♦ Camera di Commercio di Ferrara (incaricato della sede distaccata di Cento). ♦ Centro per l’Impiego di Cento. I primi accordi sono già stati presi nella riunione che si è svolta a maggio 2002, nella quale l’iniziativa dell’osservatorio aveva avuto un riscontro positivo. Pertanto verranno contattati i diversi referenti di tale gruppo per verificarne l’adesione. 136 La presenza delle associazioni di categoria è fondamentale per la riuscita del progetto in quanto sono i portavoce delle esigenze, degli interessi e bisogni del mondo imprenditoriale (artigianale – commerciale ed agricolo). Sarà convocato, entro l’anno, il primo incontro del gruppo di lavoro con la finalità di presentare il progetto e definire degli step successivi del progetto (ulteriori incontri operativi programmati). Il ruolo dei referenti delle associazioni di categoria sarà indicativamente il seguente: ♦ Produrre dati informativi-statistici relativamente ai loro iscritti; ♦ Proporre iniziative di settore finalizzate allo sviluppo economico del territorio e delle categorie che rappresentano; Per quanto riguarda la Camera di Commercio e il Centro per l’Impiego, i rispettivi referenti dovranno offrire: ♦ Collaborazione nel fornire dati statistici del territorio centese ed alto ferrarese a scadenza periodica tramite la definizione di una griglia predisposta ad hoc che contenga i dati maggiormente significativi; ♦ Consulenza relativa alla corretta lettura ed utilizzo dei dati statistici; ♦ Informazioni, materiale informativo (depliant, ecc) ed eventuale modulistica relativa alle specifiche attività svolte dai due Enti (finanziamenti per le imprese – borse di studio – offerta e domanda di lavoro, ecc); d) osservatorio alto ferrarese Si potrebbe pensare ad un’ultima fase, da attivare quando il progetto avrà raggiunto la piena operatività, riguardante l’opportunità di incontrare gli altri Comuni dell’Alto Ferrarese per presentare i risultati ottenuti dall’Osservatorio economico di Cento e per proporre loro la partecipazione a tale progetto, al fine di allargare l’osservatorio a tutto il territorio dell’Alto Ferrarese e) strumenti per la diffusione dei risultati dell’osservatorio: ♦ PAGINE WEB: pubblicazione dei dati statistici, della mappa degli insediamenti economici, delle iniziative e progetti del gruppo di lavoro tramite la Rete Civica del Comune (integrazione delle pagine dello Sportello Unico o costruzione di nuove dedicate); 137 ♦ PUBBLICAZIONI PERIODICHE: realizzazione di opuscoli con dati statistici – depliant e/o fascicoletti dedicati alle informazioni indicate al punto 3.; ♦ CONFERENZE E CONVEGNI: organizzati per pubblicizzare iniziative speciali promosse dal gruppo di lavoro, e particolarmente innovative. f) risorse necessarie Per realizzare un Osservatorio economico così come è stato presentato, che sia pienamente operativo e la cui attività sia continua nel tempo, è indispensabile prevedere una postazione specifica, con personale professionalmente adeguato (è consigliabile individuare una persona dedicata esclusivamente al progetto POET), che si occupi della gestione operativa dell’osservatorio e precisamente: ♦ Coordinamento, in collaborazione con il Servizio di Statistica, nella raccolta ed elaborazione dei dati statistici ed economici; ♦ Coordinamento del Gruppo di Lavoro: gestione degli incontri e redazione di un verbale dove indicare gli obiettivi ed i progetti da realizzare; ♦ Gestione e pubblicazione delle Informazioni e dei dati statistici tramite le Pagine WEB, le pubblicazioni periodiche, ecc.; ♦ Gestione della bacheca informativa relativa alle varie opportunità di finanziamento per le imprese – offerta e domanda di lavoro – borse di studio - stage (bandi, concorsi, ecc); ♦ Attività promozionale di Marketing Territoriale la quale rientra tra i compiti istituzionali dello Sportello Unico previsti dalla legge. In breve, essa consiste nel dare informazioni agli utenti-imprenditori sulle opportunità di insediamento e sviluppo di imprese e successivamente sul mercato del lavoro (domanda e offerta), tramite un costante rapporto con il referente del Centro per l’impiego. Appare chiaro che per potere attuare ciò diventa fondamentale la conoscenza dell’assetto economico centese e quindi di tutte le informazioni derivanti dai dati statistici raccolti e aggiornati sistematicamente; ♦ Attività di front-office agli utenti (imprenditori, persone in cerca di lavoro, ecc.) per dare loro le informazioni già indicate nei punti precedenti. g) tempistica Indicativamente l’attuazione del progetto necessita di un tempo complessivo di 18 mesi che comprende i seguenti step: 138 ♦ Ottobre 2002 - raccolta ed elaborazione dati statistici delle imprese di Cento e presentazione del progetto; ♦ Novembre 2002 – realizzazione della mappa degli insediamenti economici del territorio comunale; ♦ Dicembre 2002 – Costituzione del Gruppo di lavoro POET; ♦ Gennaio-Giugno 2003: attuazione di progetti del gruppo di lavoro (analisi ed elaborazione dati statistici forniti dai componenti del Gruppo – iniziative varie ecc…); ♦ Ottobre 2003: coinvolgimento comuni Alto Ferrarese; ♦ Novembre 2003 – Aprile 2004: sperimentazione del progetto con tutti gli attori sopra indicati. 6. LE ATTIVITÀ E LE FUNZIONI SVOLTE: PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA Sicuramente il primo passaggio di competenze, nel marzo del 2000, dal Servizio Commercio/Attività artigianali al neo Sportello Unico non è stato facile. Infatti, come è stato detto precedentemente, si è partiti con le certificazioni e le autorizzazioni di carattere artigianale di qualsiasi tipo, in modo particolare tutto quello che riguardava le attività di Barbieri/Parrucchieri /Estetisti ed affini per i quali è stato approvato, dopo qualche mese dall’apertura dello SUAP, anche un nuovo Regolamento più adeguato alle esigenze attuali e rivolto ad una sorta di maggiore “liberalizzazione” nel settore. Il lavoro maggiore è stato quello di eliminare, in determinati iter, passaggi inutili oppure obsoleti che non avevano più alcun senso di rimanere e facevano perdere sia tempo che denaro al cliente/utente. Gradualmente sono stati inseriti tutti quei procedimenti che facevano riferimento alle attività economiche (previsti per normativa ed anche non espressamente indicati nella legge) mantenendo però sempre distinte le attività commerciali in senso stretto (normate dal D.Lgs 114/98) che sono rimaste, insieme ad altre competenze, in capo alla Polizia Municipale. Solo qualora vi siano dei lavori edilizi legati a queste attività, allora la pratica transita anche per lo SUAP che deve attivare il procedimento di “concessione edilizia” (ora denominato “permesso a costruire”) con la richiesta dei vari pareri collegati. Questa attività in collaborazione con l’ufficio commercio si è rafforzata con la prospettiva del passaggio di tutte le attività commerciali e dei pubblici esercizi allo SUAP. 139 Risulta quasi impossibile fare un elenco con tutte le attività dello sportello unico, si può affermare che tutto ciò che riguarda le attività produttive ed economiche deve passare per questo sportello, la stessa normativa è piuttosto chiara nel DPR 447/98 ma soprattutto nel DPR 440/2000 che cita al capo 1 paragrafo 1 “Il presente regolamento ha per oggetto la localizzazione degli impianti produttivi di beni e servizi, la loro realizzazione, ristrutturazione, ampliamento, cessazione, riattivazione e riconversione dell'attività produttiva, nonché l'esecuzione di opere interne ai fabbricati adibiti ad uso di impresa. Resta salvo quanto previsto dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 .” inoltre al paragrafo 1bis “ Rientrano tra gli impianti di cui al comma 1 quelli relativi a tutte le attività di produzione di beni e servizi, ivi incluse le attività agricole, commerciali e artigiane, le attività turistiche ed alberghiere, i servizi resi dalle banche e dagli intermediari finanziari, i servizi di telecomunicazioni.” In realtà le amministrazioni regionali e provinciali hanno comunque dato, attraverso deliberazioni e circolari esplicative degli indirizzi più o meno restrittivi in base all’interpretazione della norma stessa. I casi sono talvolta paradossali in quanto, come è successo in Emilia Romagna, la Regione delibera determinati indirizzi in merito a procedimenti che devono o meno passare per lo SUAP (esempio i procedimenti sui Rifiuti - D.Lgs. n. 22 del 1997 “Legge Ronchi” ) mentre alcune province danno una interpretazione diversa e quindi indirizzi diversi di comportamento ai singoli comuni. Lo SUAP del Comune di Cento, come per altre esperienze nei comuni italiani, è stato attivato gradualmente per svolgere tutte le funzione collegate ad ogni singolo procedimento che richiede, anche dal più semplice, una grossa dose di preparazione tecnica/organizzativa ma anche di “buon senso”. A questo punto è opportuno, per chiarire meglio il percorso organizzativo passato, presente e gli sviluppi futuri, fare il punto della situazione relativamente ai PUNTI DI FORZA/DEBOLEZZA incontrati e che caratterizzano lo SUAP di Cento. 6.1 Punti di Forza dello SUAP 1. Unico punto di riferimento per il cliente/utente: questo rappresenta la vera e grande rivoluzione nella PA, ma si può dire che la prima esperienza in questo senso effettuata dal Comune di Cento (e la si può allargare anche a molti altri comuni) è stata l’attivazione dell’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) che ha creato i presupposti per altre esperienze del genere. Questo modo di relazionarsi e di presentarsi all’utenza attraverso un ufficio che facesse da unico interlocutore, 140 almeno di primo livello, per ogni tipologia di richiesta, è stato molto apprezzato dal cittadino che si sta abituando a questo servizio, inoltre gradualmente anche nel dipendente pubblico, a tutti i livelli, si sta delineando una mentalità più flessibile rivolta maggiormente all’obiettivo da raggiungere (che spesso e volentieri è il successo del servizio erogato) e meno improntata alla mansione da svolgere. Fondamentale in questo conteso è la formazione e l’aggiornamento continuo. Lo SUAP è l’ufficio verso il quale si rivolgono tutti i cittadini che sono interessati ad una pratica legata ad una attività economica, le funzioni burocratiche partono e si concludono in questa sede, generalmente attraverso una domanda unica ed un'unica autorizzazione. 2. La domanda unica – risparmio di tempo e denaro: l’interessato presenta un’unica domanda allo SUAP corredata da tutte le richieste di pareri, permessi e chiaramente della documentazione tecnica relativa alla sua attività; normalmente questi allegati vengono indicati attraverso un modello apposito dove è presente un elenco da spuntare. In passato per ogni endoprocedimento (adesso definito parere, permesso, licenza o nullaosta) era necessaria presentare una domanda (il più delle volte marcata con bollo) direttamente all’Ente o Ufficio incaricato a rilasciarla nei tempi e metodi prestabiliti, diversi per ognuno. Oggi, con la domanda unica, diventa molto più semplice per l’utente presentare il tutto in quanto, oltre a non dover ripetere gli stessi dati su più istanze, è guidato dall’elenco dei pareri che deve richiedere per ottenere l’autorizzazione finale (spuntando quelli necessari), presentando un unico modulo sul qual appone una sola marca da bollo (risparmio economico). Appare inoltre ovvio il risparmio di tempo, il cliente non deve più presentarsi presso i diversi enti e uffici in quanto ci penserà lo SUAP a far “girare” la pratica ed a richiedere tutti i pareri del caso. I tempi di risposta degli enti dovrebbero rispettare quelli indicati per lo SUAP dalla normativa vigente, e qualora sia stato inoltre approvato, dal Protocollo Operativo tra comuni ed enti (come quello firmato dal Comune di Cento). 3. Autorizzazione unica e completa: il vantaggio da parte dell’utente di ritirare presso lo SUAP un atto amministrativo unico, comprensivo di tutte le concessioni/pareri necessari per la propria attività, comporta alcuni vantaggi evidenti; l’autorizzazione non è altro che una “confezione” di un insieme di documenti cartacei che altrimenti sarebbero distinti e anche facilmente potrebbero andare smarriti, inoltre lo SUAP assicura una maggiore tranquillità all’utente che sente di aver adempiuto a tutte gli 141 impegni normativi e burocratici in quanto è lo stesso SUAP che ha il compito e dovere di rilasciare autorizzazioni complete e nei tempi stabiliti per legge (ora sicuramente più veloci e verificabili). 4. Controllo sui tempi: mentre in passato non era possibile valutare con certezza le tempistiche dei vari procedimenti autorizzatori in quanto ogni ente aveva le sue tempistiche e spesso queste non erano esplicitamente trasparenti e note, le diverse autorizzazioni procedevano non parallelamente ma in modo consecutivo in quanto alcune di frequente, per prassi procedurale acquisita, dovevano essere rilasciate prima di altre senza un motivo evidente di un legame tecnico/formale. Ora lo SUAP può richiedere quasi il 100% dei pareri in modo parallelo appena ricevuta la domanda unica completa ed ha il compito di far rispettare le tempistiche concordate con i rispettivi enti/uffici, in modo da osservare i 60/90/120 giorni relativi al procedimento avviato. Purtroppo è stato indicato un “quasi 100%” delle possibilità di attivare un sistema di richieste in parallelo, poiché vi sono alcuni endoprocedimenti che, soprattutto per motivi normativi, devono essere costruiti al loro interno, in modo “verticale” e, pur cercando di semplificarli e renderli più snelli (attività del gruppo di lavoro provinciale SUAP-FE) talvolta il risultato non è assicurato. Il motivo principale è che tali procedimenti sono a capo di Amministrazioni particolarmente burocratiche, esterne al Comune e legate a discipline spesso di carattere Ambientale o sulla Sicurezza. Si ricorda che comunque la normativa dello SUAP non ha superato le altre discipline di settore, pertanto a volte si cerca di trovare un compromesso accettabile soprattutto nelle situazione più complesse. Inoltre la sospensione del procedimento avviato deve avvenire una sola volta in quanto gli enti/uffici interessati al rilascio del parere possono richiedere solo una volta le integrazioni necessarie; questa opportunità riduce i tempi solo se lo SUAP riesce a gestire in modo corretto ed efficiente i momenti di sospensione facendo circolare in modo efficace le informazioni. 5. Attività informativa e di consulenza: lo SUAP essendo l’unico punto di riferimento è diventato naturalmente il punto informativo dell’utente. L’informazione spazia da quella di carattere burocratico, relativamente all’iter della pratica (es. quali pareri sono necessari - informazioni sui tempi – dove si trova in un determinato momento ecc…), a quella più legata all’aspetto consulenziale, del tipo “cosa devo fare per aprire una determinata attività” o richieste legate all’opportunità di mercato, alle aree territoriali disponibili per le attività, quali finanziamenti ecc… Il Comune di Cento è 142 preparato per le domande del primo tipo, grazie anche alla formazione e all’esperienza nel tempo mentre, per le richieste del secondo tipo, si sta dotando di un servizio ad hoc (vedi progetto POET – paragrafo 5.1) anche se in qualche caso si riesce comunque a soddisfare le richieste del cliente su questi argomenti. Lo SUAP diventa così anche un punto di ascolto delle esigenze del tessuto economico/imprenditoriale sia esistente che potenziale, inoltre vi è un continuo rapporto di scambio informativo con le associazioni di categoria. 6. Visione complessiva della pratica: gestendo le pratiche in questo modo, attraverso la domanda unica, risulta più pratico il controllo complessivo sia del procedimento che della completezza della domanda stessa. Naturalmente l’esperienza, il confronto con gli SUAP degli altri comuni e con gli Enti esterni, aiuta a ridurre gli errori ma soprattutto impone un maggiore controllo evitando al massimo le “omissioni” di pareri o atti dovuti, in quanto molte volte, per cautela e maggiore accortezza l’operatore SUAP entra nel merito (il controllo dovrebbe essere solo di carattere formale e non sostanziale) del procedimento stesso. Questa metodologia di lavoro ha evidenziato alcune anomalie e “sviste” forse innocue ed innocenti ma formalmente scorrette. Per esempio su alcune copie degli stessi documenti venivano apportate modifiche a cui però non faceva seguito l’aggiornamento di tutte le copie in possesso dei vari enti/uffici, pertanto poteva capitare di rilasciare l’autorizzazione in base ad elaborati che, pur dovendo essere uguali erano sostanzialmente cambiati. Con lo SUAP questo rischio si cerca di evitarlo in quanto, nel confezionare l’autorizzazione unica, si verifica se tutta la documentazione allegata è conforme e regolare. 7. Miglioramento rapporti con enti esterni: l’attivazione dello SUAP ha portato sicuramente ad una creazione di rapporti più stretti tra l’Ente Locale e gli Enti esterni interessati (es. AUSL – ARPA – Vigili del Fuoco ecc…) formalizzando nella maggior parte dei casi un Protocollo Operativo siglato da tutti in modo da agire con competenze definite, tempi concordati e individuando referenti precisi. Questo è stato un risultato importante per i Comuni del Ferrarese, l’esperienza di maggiore e fattiva collaborazione che è seguita alla firma del protocollo è stata sicuramente significativa e tangibile. 8. Aumento professionalità dei dipendenti: lavorare presso uno SUAP significa avere delle competenze di carattere sia generale, relative alle diverse tematiche economico/tecniche che si affrontano, che competenze specifiche soprattutto legate 143 alla normativa di SUAP ma anche alle leggi che riguardano la semplificazione e le certificazioni ed autocertificazioni degli Enti Pubblici. Inoltre è necessario saper gestire il cliente in modo corretto, cercando di capire le sue esigenze e quindi rapportarsi con esso con capacità relazionali elevate. Solo attraverso la formazione è stato possibile ottenere risultati di qualità in questo senso e responsabilizzare e motivare gli operatori che sono diventati una risorsa importante ed un punto di riferimento sia all’interno del Comune che per i clienti e gli enti coinvolti. Non è raro produrre informazioni di un certo livello di competenza e difficoltà a tecnici del settore , o scambiare pareri e interpretazioni normative tra SUAP o Enti esterni. La formazione e l’aggiornamento continuo degli operatori di SUAP è sicuramente un punto di forza su cui investire nel tempo. 9. Spinta all’informatizzazione: già dai primi anni ’90, ed in seguito con l’introduzione di Internet, vi era stata una forte spinta all’innovazione informatica presso tutti i comparti economici/produttivi ed anche nella Pubblica Amministrazione. Nel Comune di Cento queste innovazioni hanno interessato la gestione in rete di tutti i moduli gestionali informatici degli uffici (anno 1994) e la creazione della Rete Civica (nel 1996 con l’apertura del sito internet del Comune) e dell’utilizzo di tutti quegli strumenti ad esso collegati (Posta elettronica – Intranet su Web e servizi tramite la Rete Civica). I servizi che da subito hanno avuto la necessità di utilizzare queste nuove tecnologie per la comunicazione e lo scambio veloce delle informazioni/modulistica sono stati URP e SUAP. Il discorso sarebbe molto ampio per spiegare la forte integrazione che esiste tra l’informatica e questi due servizi in particolare. In ogni modo si può affermare che lo stimolo ad un maggiore utilizzo dell’informatica è stato dato in primis, per il Comune di Cento, dal personale dei Sistemi Informativi e dello Sportello Unico, in quanto particolarmente abile in materia ( personale SUAP è personale URP – vedi paragrafi 2 e 3). Sono state esplicitate le esigenze del servizio in modo chiaro e preciso e grazie alla collaborazione con la Provincia di Ferrara si è potuto realizzare un percorso di informatizzazione degli sportelli unici che è tutt’ora in evoluzione. Le principali innovazioni introdotte sono comunque le seguenti: data base dei procedimenti che potesse essere condiviso anche dagli enti esterni (stessa tecnologia) in modo da creare una reale rete di lavoro, pubblicazione dei procedimenti su internet per rispettare il principio di trasparenza dei procedimenti, visibilità totale delle pratiche su internet (con “user” e “password” per gli utenti di SUAP) sia in modo da 144 rispettare il principio di privacy ma anche per dare la possibilità di un controllo diretto dell’iter della pratica, opportunità d’invio della modulistica e documentazione tramite e-mail ed utilizzo della firma digitale (su questi ultimi due aspetti si sta attuando una sperimentazione sul campo con il Comune di Argenta). 10. Equità di trattamento a tutti i clienti dello SUAP: questo discorso risulta un po’ delicato, ma comunque è noto a tutti che la gestione del cliente/utente nella pubblica amministrazione è spesso personalizzata ossia alcuni utenti hanno dei canali “preferenziali” e possono pertanto avvalersene facendo in modo che la propria pratica risulti più veloce di altre. In passato era frequente e normale rivolgersi, spesso informalmente, direttamente ai tecnici dei diversi enti/servizi per ottenere il parere. Ciò definiva un rapporto, in alcuni casi, estremamente esclusivo che portava quindi a trattamenti differenziati. Ora, attraverso la normativa di SUAP, ma in modo particolare, per quanto ci riguarda, attraverso il protocollo operativo di intesa, solo lo SUAP è l’interlocutore unico della pratica con gli enti/uffici coinvolti e, solo in casi specifici di natura estremamente tecnica, il tecnico/utente può interloquire con il tecnico dell’Ente/ufficio. Infatti molti Enti esterni hanno chiuso i loro sportelli al pubblico per quanto riguarda le pratiche di SUAP in quanto queste devono pervenire solo tramite lo SUAP. Questo potrebbe sembrare una chiusura ed una maggiore centralizzazione burocratica, ma in realtà non lo è soprattutto per i motivi sopra esposti. 11. Coordinamento provinciale e tavolo di lavoro: un grandissimo vantaggio, oltre che una grande novità, è stata quello di poter creare dei gruppi di lavoro tra funzionari di altri comuni ed enti esterni con lo scopo di confrontarsi formalmente su argomenti pratici. Normalmente in passato questi tavoli di lavoro erano presidiati dai sindaci/assessori od alte cariche come i segretari comunali/dirigenti. Nel nostro caso il tavolo di lavoro permanente sullo Sportello Unico, denominato SUAP-FE (paragrafo 6 capitolo 6) è formato da funzionari comunali che lavorano a diretto contatto con i loro collaboratori e con gli utenti, conoscendo quindi direttamente le problematiche gestionali ed organizzative del proprio servizio. La Provincia, come è già stato spiegato nel precedente capitolo, ha un ruolo di coordinamento, è un importante interlocutore autorevole soprattutto per quanto riguarda i momenti di incontro con gli enti esterni. 12. Visione complessiva della struttura economica locale: lo SUAP, dal momento in cui è stato attivato, ha acquisito informazioni di vario tipo sull’aspetto economico 145 contese, ma soprattutto chi ci lavora si sta rendendo conto delle trasformazioni in atto sul nostro territorio. Naturalmente questa potenzialità deve essere sviluppata ed alimentata in quanto è utile per la programmazione futura da parte dell’Amministrazione Comunale. Infatti lo SUAP è già diventato un punto di riferimento per l’Assessorato competente che spesso richiede statistiche relative all’attività dello sportello e si appoggia allo stesso per avere informazioni di carattere economico, su finanziamenti, indicazioni precise sulle aree destinate a determinanti usi ecc….Il progetto POET è infatti stato proposto a seguito di tali esigenze; la mancanza di dati economici precisi, ma soprattutto aggiornati, è una lacuna che deve essere assolutamente superata, con lo scopo di costruire uno strumento utile e strategico nelle decisioni future. 6.2 Punti di Debolezza dello SUAP 1. Difficoltà nel rapporto con gli altri enti/uffici: la parte più complessa, che ancora oggi deve essere migliorata, è la gestione del rapporto con gli uffici esterni allo SUAP, sia quelli interni al Comune che quelli che fanno parte degli enti esterni coinvolti nei procedimenti di sportello unico. I problemi maggiori si sono avuti, e si continuano ad avere (anche se molto più attenuati rispetto al passato), soprattutto con i settori/uffici interni al Comune ed in particolare con il Settore Urbanistica; i rapporti più frequenti sono infatti con questo ufficio e riguardano in gran parte l’ottenimento delle “concessioni edilizie” (ora denominate dalla nuova normativa “permesso a costruire”), oltre alle agibilità, autorizzazioni edilizie, pareri di carattere ambientale (essendo presente l’ufficio ambiente) e altro ancora. La collaborazione con questo servizio è stata inizialmente la più problematica in quanto le loro autorizzazioni (per quanto riguarda le pratiche edilizie di carattere economico/produttivo) divenivano un endoprocedimento dell’autorizzazione unica e quindi cambiavano aspetti sia relazionali che operativi con il pubblico (la concessione o altro parere non era più consegnabile direttamente ma andava allo SUAP) ed inoltre diventava importante il rispetto della tempistica che in questo caso veniva “controllata” dallo SUAP stesso. L’ aumentato della mole di lavoro per lo SUAP si è ripercossa anche su questo servizio in quanto, facendo “girare” meno il cittadino, ci si è gravati di quelle competenze aggiuntive che sono state così trasferite al personale degli uffici. Qualche miglioramento nei rapporti tra SUAP e Urbanistica si è ottenuto in modo particolare grazie a: riunioni periodiche tra i 146 funzionari e responsabili dei due servizi, al riconoscimento dello SUAP come servizio distinto dall’URP e al suo inserimento in capo allo stesso dirigente del servizio Urbanistica. Quest’ultima scelta è risultata strategica per limitare i conflitti tra i servizi, ma a mio avviso nel medio periodo potrebbe risultare controproducente in quanto lo SUAP dovrebbe diventare un servizio di staff, avendo tutte le caratteristiche di trasversalità. Con la Polizia Municipale-Ufficio Commercio le problematiche esistenti si risolveranno solo nel momento in cui sarà reso operativo il passaggio allo SUAP delle mansioni relative al commercio e pubblici esercizi. Fino ad allora si avranno sempre momenti di difficoltà sulla competenza di determinate pratiche, e su quelle gestite insieme parallelamente (tra SUAP e Commercio) rimane tuttora il problema di attivare e mantenere una buona comunicazione interna tra gli uffici ed esterna verso il cittadino che comunque non deve essere disorientato o confuso sulla gestione del procedimento. Si ritiene che l’organizzazione e la collaborazione con gli uffici interni sia il punto fondamentale per il buon funzionamento dello SUAP in quanto lo SUAP è comunque il Comune e se questo non funziona in modo adeguato la responsabilità è del Comune in tutta la sua organizzazione. In poche parole, se l’inefficienza dipende da un passaggio all’interno del Comune, significa che la macchina comunale deve essere rivista in quanto deve condividere il buon andamento generale, è da ritenersi “meno grave” un’ imperizia proveniente da un ente esterno, sicuramente meno controllabile in quanto più autonoma e distinta. I problemi con gli Enti esterni sono diversi e forse appaiono di entità minore in quanto importante è stata l’approvazione del Protocollo Operativo. Naturalmente ci sono ancora difficoltà legate soprattutto al rispetto dei tempi, ma se si pensa a com’erano lontani se non inesistenti i rapporti con tali strutture, si può veramente affermare di avere fatto un discreto passo in avanti sul fronte della collaborazione, del riconoscimento dei ruoli e dei referenti. 2. Difficoltà sul controllo dei tempi: questo problema, di cui è responsabile in primis lo SUAP, è stato in parte risolto a livello formale con il Protocollo Operativo, ma in realtà continua ad essere presente per due motivi fondamentali: a) la difficoltà, da parte degli operatori, di effettuare il controllo in modo continuativo, pratica per pratica. La notifica dello “sforamento” dei tempi da parte degli enti/uffici che devono far pervenire il parere richiesto dovrebbe essere automatizzato tramite il Software, soprattutto laddove vengono gestite molte pratiche. In realtà il Software a 147 disposizione dello SUAP di Cento, pur avendo teoricamente questo optional, non risulta funzionante in modo efficiente. Pertanto i controlli vengono fatti periodicamente a campione con il rischio di veder sfuggire alla verifica alcune pratiche. b) La difficile applicazione dell’art.10 del DPR 440/2000 dove si individua lo SUAP come servizio “riscossore”, per tutti le amministrazioni coinvolte, delle spese e dei diritti relativi al procedimento riversandoli alle stesse se queste hanno dato il parere nei termini previsti. Oltretutto questo aspetto è stato inserito nel protocollo operativo citato in precedenza, ma risulta per tutti i comuni di difficile attivazione per diversi motivi organizzativi interni ed inoltre incrementa di ulteriori competenze e responsabilità il personale dello sportello. 3. Mancanza di un Regolamento interno: diversi comuni si sono dotati di un regolamento interno per lo SUAP, è un passaggio necessario ed importante sia per dare valenza interna al servizio ma soprattutto per chiarire l’iter procedimentali e le scelte di percorso delle pratiche che talvolta, ma non poi così raramente, possono essere diverse da Comune a Comune in base a interpretazioni differenti di leggi o basati su regolamenti interni specifici. Il Comune di Cento si doterà di tale regolamento appena completata la realizzazione del Settore Attività Economiche, ossia il commercio e pubblici esercizi saranno passati allo SUAP. Il regolamento sarà sicuramente uno strumento importante e la sua redazione dovrà comportare un’analisi dei procedimenti ed anche di altri regolamenti legati agli stessi ed ai vari settori coinvolti. 4. Tante competenze nuove, necessità di risorse umane e finanziarie : questo aspetto è stato precedentemente più volte toccato e il Comune di Cento, come altri comuni, ha dovuto rimboccarsi le maniche ed individuare al suo interno personale adeguato da dedicare a questo servizio. Naturalmente ciò non è stato sufficiente in quanto è stato inoltre necessario assegnare un incarico di collaborazione coordinata continuativa a professionalità esterne (da settembre del 2000) e si sta ancora valutando come individuare l’operatore che seguirà presso lo SUAP l’attività del commercio/pubblici esercizi ed il progetto POET. Questo senza dimenticare che il personale di ruolo che lavora presso lo SUAP (2 dipendenti a tempo indeterminato) fanno anche parte dell’organico dell’URP. Le risorse di carattere economico sono arrivate da parte della Provincia per l’acquisto di 2 PC e una stampante, per il Software di gestione, per la formazione degli operatori. Nulla però è stato 148 destinato o investito relativamente all’aspetto legato all’organico del servizio (personale aggiuntivo) visto comunque la reale ed effettiva crescita di competenze. In verità l’art. 7 comma 1 della L.59/97 prevedeva, che oltre alle risorse finanziarie, anche risorse umane, sarebbero state trasferite agli Enti Locali entro il 2000. 5. Aumento della carta che non è ancora superata dal SW: una conquista che ancora non si è raggiunta con l’informatizzazione dello SUAP (ma della P.A. in generale) è la riduzione del cartaceo. Certamente buona parte delle informazioni si trovano sulla banca dati informatizzata, la modulistica è su internet e alcune comunicazioni possono viaggiare tramite e-mail, ma fino a che non sarà resa operativa la firma digitale, continueranno a transitare, a mano o tramite posta tradizionale, numerosi e ingombranti fascicoli di carta (modulistica – progetti ecc…). 6. Aumento della spesa per il Comune: la spesa per il Comune è aumentata soprattutto per quanto riguarda le spese postali e per il personale addetto allo SUAP (come indicato in precedenza è stato necessario assumere un Co.Co.Co.). 7. Abitudini dei tecnici: lo SUAP, pur essendo l’unico punto di riferimento per la pratica che qui parte e si conclude, non è ancora stato “accettato” completamente dai tecnici esterni (geometri – architetti, progettisti in genere) che mantengono l’abitudine di recarsi ugualmente presso gli altri uffici per confrontarsi con i tecnici che istruiscono la pratica. In alcuni casi è sicuramente vantaggioso ed è chiaramente previsto anche dal Protocollo Operativo, in altri casi purtroppo nuoce alla gestione corretta del procedimento in quanto si producono interferenze non gestibili, comunicazioni errate o informazioni non complete. 8. Mancanza di informazioni di carattere economico e carenza di un flusso informativo efficiente tra gli attori economici territoriali: non essendo mai esistito nel Comune di Cento un settore dedicato esclusivamente alle attività economiche, è sempre mancata una informazione esauriente sul tessuto economico. A parte i dati elaborati dalla Camera di Commercio (CCIAA) e qualche ricerca effettuata dalla Banca del Territorio (Cassa di Risparmio di Cento), dagli Uffici Comunali non è mai stato possibile ottenere informazioni quantitativamente e qualitativamente sicure. Lo SUAP pertanto dovrà attivare anche questo servizio e sarà importante la collaborazione con la CCIAA e le associazioni di categoria. 149 7. ALCUNI DATI STATISTICI DELLO SUAP DEL COMUNE DI CENTO Lo SUAP del Comune di Cento è stato “aperto” al pubblico il 13/03/2000 quindi 8 mesi dopo dalla sua “formalizzazione” ossia dalla definizione del Responsabile e della struttura organizzativa. Da quel momento è iniziata la reale attività di front-office del servizio, svolgendo anche una funzione di monitoraggio delle pratiche che quotidianamente venivano presentate allo SUAP. La gestione informatizzata delle statistiche risulta però a tutt’oggi una grossa lacuna del Software di gestione che il servizio sta utilizzando, a parte alcuni dati di sommaria importanza, è necessario verificare sempre direttamente “a mano” la quantità, ma soprattutto l’aspetto qualitativo attività – tempistica ecc..), delle informazioni (classificazioni per tipologia di dati che spesso ci vengono richiesti non solo dall’Amministrazione Comunale (Assessori) ma dalla Prefettura o dal Ministero competente. Pertanto è stato organizzato insieme una metodologia di classificazione che potesse essere semplice sia per la lettura che per l’estrazione e la ricostruzione dei dati e delle statistiche stesse, che comunque risultano un’informazione importante e fondamentale per il servizio anche a livello strategico. E’ importante ricordare che il primo anno è stato caratterizzato da ben poche tipologie di pratiche e procedimenti che riguardavano quasi esclusivamente il settore dell’artigianato: certificazioni, autorizzazioni per artigianato con o senza laboratorio, soprattutto le attività di barbieri/parrucchieri (subentri, cambi di locali, nuove attività) che comunque coinvolgevano sia l’aspetto edilizio che quello sanitario. Pertanto le statistiche del primo anno sono poche e di semplice gestione in quanto si voleva partire con una certa gradualità in modo da non fare errori e soprattutto organizzarsi in modo da non creare disservizi al cittadino. Solo nel 2001 è cresciuta realmente l’attività del servizio, il personale era sicuramente maggiormente formato e competente, e come è ovvio, l’esperienza insegna ed il lavoro “sul campo” è sicuramente il modo migliore per capire come gestire ed organizzare al meglio i procedimenti, proporre semplificazioni e migliorare la comunicazione (importante è stata anche la condivisione ed il riconoscimento da parte di tutti del Protocollo Operativo siglato tra i comuni della Provincia e gli Enti esterni coinvolti nei procedimenti di SUAP). Dal 13/03/2000 al 31/12/2001 le pratiche che lo SUAP ha gestito sono state complessivamente n. 896. Di seguito si riporta uno schema sintetico che individua il numero di pratiche raggruppate per le tipologie classificatrici dei grandi gruppi. 150 Descrizione tabelle e grafici SUAP Cento Le pratiche di Sportello Unico, come si è potuto comprendere dalla lettura della tesi, interessano variate tipologie di procedimenti legati alle attività produttive. Se si fosse semplificato al massimo la classificazione di base sarebbe stata di tre tipi: 1. Autorizzazioni Uniche con procedimento semplificato (con conferenza di servizi) 2. Autorizzazioni Uniche con procedimento mediante autocertificazioni; 3. Autorizzazione Unica (con i pareri e nulla osta); Poiché il primo tipo è stato attivato solo per 3 procedimenti che avevano ricevuto pareri negativi ed il secondo tipo non è mai stato attivato per motivi legati alla difficoltà sia dei progettisti di presentare autocertificazione e anche per la non chiarezza della normativa di SUAP su questo argomento, si è pensato di classificare i procedimenti nel seguente modo: A. Autocertificazioni – Certificazioni: relativi alla Camera di Commercio (30 di tempo per il rilascio); B. Dia Edilizi: Denuncia Inizio Attività determinate opere) sono comunicazioni (asseverazione del tecnico per fare che ottengono il silenzio assenso dopo 20gg, in qualche caso però la pratica, inoltrata all’Urbanistica, può essere sospesa per ottenere integrazioni (giorni dai 20 se è completa ad un massimo di 45 nel caso di integrazioni); C. Semplificati (agibilità): pratiche che hanno un tempo diverso da quello di SUAP (entro 45gg dalla domanda scatta il silenzio-assenso) pertanto devono essere rilasciate con i pareri di Urbanistica e USL. D. Semplificati: tutti le autorizzazioni che richiedono pareri di più enti/uffici e devono essere rilasciate entro 90gg. La tabella n.1 denota l’andamento delle diverse tipologie negli anni di attività dello SUAP, il numero medio di pratiche mensile si è stabilizzato tra le 30/35 e si possono notare alcune tendenze: q le pratiche di tipo A sono notevolmente diminuite dal 2001 al 2002 in quanto è variata la normativa riguardante le certificazioni, prodotte dal Comune, che 151 le aziende artigianali, senza laboratorio, dovevano presentare la Camera di Commercio (CCIAA) sono state sostituite dalle autocertificazioni. L’artigiano pertanto presenta direttamente alla Camera di Commercio l’autocertificazione e quest’ultima a campione richiede un controllo sulle stesse allo SUAP. q Le pratiche di tipo B sono aumentate in quanto è stato deciso solo alla fine del 2001, tra SUAP e Urbanistica, di far passare per lo SUAP tutte le pratiche di DIA (denuncie inizio attività). Queste pratiche possono essere velocissime, quando non richiedono altri pareri, e quindi dopo 20gg scatta il silenzio assenso. Altrimenti se vi sono i presupposti necessitano del parere da parte dell’USL, e qui si attiva lo SUAP. q Le pratiche di tipo C fanno riferimento alle autorizzazioni uniche dove è richiesto il solo parere urbanistico, sono aumentate da quando i tecnici esterni hanno incominciato ad abituarsi a venire allo SUAP e l’Urbanistica, in accordo con lo stesso, li ha indirizzati a questo comportamento. q Le pratiche di tipo D sono invece quelle più complesse che richiedono pareri di enti esterni. Si può dire che il dato è stabile in quanto questi enti, a seguito della sottoscrizione del Protocollo Operativo, hanno chiuso gli sportelli al pubblico. Il maggior numero per il 2001 fa riferimento soprattutto alle pratiche relative alla telefonia Mobile e ai Gestori di Carburante (nuove normative che hanno portato ad un incremento delle stesse in un determinato periodo). Il grafico n.1 denota che lo SUAP svolge soprattutto l’attività per cui è preposto, quindi la gestione del procedimento unico attraverso la ricognizione di pareri presso gli enti esterni. Dal grafico n.2 si nota quali sono le punte di maggiore o minore attività dello SUAP durante l’anno. Sembra che nel periodo marzo-aprile si presenti un picco elevato, questo trend, in base alle informazioni dei colleghi, sembra vi sia sempre stato anche in Urbanistica e ciò può essere spiegato dall’aumento di opere edili nella stagione più favorevole, la primavera, per effettuare i lavori. Inoltre nel 2002 sono partite le 2 nuove lottizzazioni della zona artigianale in Via Ferrarese a Cento. L’altro periodo di elevata attività è quello pre-estivo, dovuto probabilmente ad un discorso pre-feriale dei professionisti stessi. A questo periodo segue il minimo che si trova subito dopo l’estate. 152 La tabella n.2 presenta di dati dei procedimenti classificati per tipologia di attività economica. La tipologia A è stata tra le prime (insieme alla B e C) ad essere gestita dallo SUAP di Cento. Pertanto i dati sono costanti e in leggera crescita in quanto attraverso il regolamento per la categoria, approvato quasi subito dopo l’apertura dello sportello, ha dato un certo impulso alle attività. La tipologia B è nettamente diminuita a causa delle motivazioni sopra esposte (passaggio da certificati ad autocertificati per CCIAA). Grande incremento invece per le tipologie C dovuto alla crescita di attività artigianali gestite da cittadini extracomunitari (es. cinesi) ed anche dall’avvenuto riconoscimento del ruolo dello SUAP da parte dei clienti/utenti (il 2000 era partito con poche pratiche “sperimentali”, nel 2001 si vede già una certa stabilità). Stesso discorso vale per le categorie E – H – I. Un discorso diverso si può fare per le categorie F e G che sono state indirizzate verso lo SUAP tramite nuove normative che hanno riguardato il settore. Il grafico n. 3 ricalca un po’ quello che è l’immagine dell’economia centese; molte attività artigianali con laboratorio, discreta la percentuale relativa all’edilizia e terziario, il commercio non risulta elevato in quanto non passa per lo sportello unico, a meno che non vi siano lavori edili e quindi sia necessaria una concessione/autorizzazione edilizia. Un altro dato importante a livello statistico sono il numero di pareri e nullaosta richiesti agli uffici ed enti esterni. La tabella n.3 presenta questi dati suddivisi per tipologia di ufficio ed ente. Chiaramente l’Ufficio Urbanistica è il maggiore produttore di pareri richiesti dallo SUAP (autorizzazioni/concessioni, agibilità, DIA, pre-pareri sui progetti ecc…). Tra gli enti esterni è chiaramente l’USL in quanto appena si fanno dei lavori di carattere edilizio il parere USL risulta obbligatorio. Per quanto riguarda ACOSEA (gestione fognaria e distribuzione acqua) vi è stata una maggiore attenzione da parte dello SUAP sulle autorizzazioni allo scarico che spesso venivano “dimenticate” ed infatti sono state attivate dei controlli per sanatorie e rinnovi. Il calo del dato relativo alla Polizia Municipale fa riferimento a eliminazione di pareri ritenuti superfli ma anche alla rinuncia di un procedimento che momentaneamente era stato gestito dallo SUAP ma che è ritornato alla P.M. Il grafico n. 4 sottolinea le percentuali di dati sopra descritti per l’anno 2002. Per quanto riguarda i tempi di rilascio delle 4 tipologie di pratiche per il 2002 (anno più completo e rappresentativo) è stato rilevato che quanto segue: 153 q Le pratiche di tipo A presentano una media di giorni di rilascio pari a 30,7; q Per e pratiche di tipo B la media è di 22,5 giorni ; q Per le pratiche di tipo C la media è di 24,5 giorni; q Per quelle di tipo D la media è di 72,4 giorni. La media delle giornate è stata calcolata al netto dei periodi di sospensione. Questo dato però sarebbe importante da verificare in quanto accade molto spesso che il procedimento venga sospeso poiché vi è la necessità di integrare la pratica a seconda delle richieste degli uffici ed enti esterni in modo da rilasciare il parere. Queste sospensioni allungano parecchio i termini della chiusura (i tecnici esterni non portano immediatamente la documentazione richiesta o le sospensioni non sono contemporanee), pertanto può risultare che una procedimento, iniziato ad una certa data, sia poi concluso in data molto superiore a quella prevista dalla norma. In ogni caso si può affermare che con lo SUAP è sicuramente più evidente verificare le tempistiche e cercare di migliorare laddove esistano ostacoli o rallentamenti di carattere esclusivamente burocratico o non motivato. In Appendice è possibile consultare alcuni dati statistici economici del territorio centese in modo da avere un quadro generale del tessuto produttivo del territorio protagonista della tesi. 154