l`oroscopo di Margherita - Premio Letterario Santa Margherita

L’OROSCOPO DI MARGHERITA
Margherita, quel mattino si svegliò inquieta. Durante la
notte si era dimenata così tanto da avvoltolarsi fra le lenzuola
come in un bozzolo, e poi fu difficile sciogliersi e alzarsi. Ne
intuiva il motivo. Aveva stretto Ettore all’angolo con una
domanda fondamentale. Lui aveva chiesto tempo. Per questo,
Margherita sentiva che oggi sarebbe accaduto qualcosa. Una
doccia profumata agli agrumi, la sua colazione preferita con
cereali, nocciole e uva passa, caffè dolce, scuro e forte (come
dev’essere un uomo!), scacciò via come una mosca molesta il
malumore. Indossò un vestito verde speranza e scese a prendere
il giornale e la posta. Gettò via la pubblicità, scorse le notizie.
Niente di buono. Per consolarsi lesse l’oroscopo. Oggi, per la
Vergine, ci sarà un evento “gustoso” che darà una svolta
clamorosa alla vostra vita!
Il bip del citofono colse la sua eccitazione mista a timore. Era la
fioraia con la bancarella sotto casa sua.
-Signorina Margherita le devo consegnare dei fiori!Andò ad aprire la porta e si guardò nello specchio dell’ingresso,
vide una ragazza felice. Finalmente Ettore avrebbe esaudito il
suo sogno. L’avrebbe chiesta in sposa con un mazzo di rose
rosse. Lei lo aveva sempre desiderato.
La fioraia, con un sorrisetto malizioso, le porse un magnifico
mazzo di fiori. Margherita lo guardò sconcertata e incredula.
Una cosa del genere non se l’aspettava proprio. L’emozione
tracimò dagli occhi e le gambe decisero di non sorreggerla più.
Si sedette di schianto su una sedia, evitando così una rovinosa
caduta. Con dita tremanti estrasse il biglietto che accompagnava
i fiori, e lesse:- Margherita, tesoro mio, non dovrai più scartare i
giorni come i petali di una margherita domandandoti: m’ama o
non m’ama? Questa è la mia risposta, “Se son rose, fioriranno”.
Auguri. Ettore.Ecco, ora ogni malinteso era dissolto. Margherita non
resistette più alla tensione e scoppiò in un pianto liberatorio. Si
calmò utilizzando le tecniche New Age: inspirando raggi di sole
ed espirando denso fumo nero. Dopo, almeno, trenta
respirazioni di emergenza, l’ansia era sparita e si sentì
notevolmente meglio.
Margherita scosse la testa e guardò sconsolata il mazzo di
“fiori di zucca!”
Con il viso rigato di lacrime fece spallucce al destino avverso e,
per consolarsi della delusione, giacché i fiori erano belli e
abbondanti, decise di cuocersi una frittata. Ecco la ricetta:
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“Si prende un bel mazzo di fiori di zucca, appena
consegnato. Si lavano accuratamente i fiori, togliendo il pistillo
che è amaro come lo sconforto per l’amore deluso. Si fanno
scolare bene dall’acqua, asciugandosi accuratamente le lacrime.
Nel frattempo si prendono delle uova fresche di galline allevate
a terra che sono più astute, perché il verme è furbo e non si fa
prendere facilmente. Si rompono le uova dentro a un piatto,
senza farci cadere neppure un pezzettino di guscio; che non è
per nulla facile, come tutto ciò che riguarda l’amore. Si
sbattono bene le idee in testa, e le uova insieme a del latte. Poi
si aggiunge un po’ di parmigiano, uno zinzino di prezzemolo
per colorare e un po’ di peperoncino per pizzicare, sale e pepe
q.b. In una pentola che non attacca, (l’amore è come l’ellera,
ove s’attacca more) si spande olio extravergine d’oliva toscano
appena franto, che punge e profuma quel tanto che basta, sopra
si distribuisce dello scalogno tritato. Appena esso si è indorato e
spande nell’aria un buon profumo, si versano le uova e i fiori di
zucca tritati con amore, accompagnati da un singhiozzo di
rimpianto. Si cuoce la frittata con cura da un lato, e poi con
l’aiuto di un largo coperchio si rigira il tutto con destrezza,
proprio come ha fatto Ettore! Quando la frittata è bella gonfia e
ha quel colore da acquolina in bocca, si apparecchia una bella
tavola, si versa nella caraffa di cristallo del buon vino, si
accende una candela che ne riflette il color rubino, e poi si
suona al campanello del nuovo vicino, che sembra simpatico e
ha occhi belli e intelligenti. E lo s’invita ad assaggiare la ricetta
con i ”fiori di zucca”…
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