COMUNE DI TORTOLI - Comune di Tortolì
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COMUNE DI TORTOLI - Comune di Tortolì
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI TORTOLI’ 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: NZ01504 REGIONALE REGIONALE 4 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: BIBLIOTECA E DINTORNI 2 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica: D/01 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Il presente progetto si realizza presso la SAP Biblioteca Comunale, codice Helios 754 e ha l’obiettivo di : • • • Incentivare la lettura Promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio Favorire lo scambio intergenerazionale tra giovani e anziani Il Comune di Tortolì rappresenta per l’intera Provincia dell’Ogliastra il polo di riferimento per quanto riguarda lo sviluppo della vita sociale, politica, culturale ed economica dell’intero territorio. Negli ultimi anni il Comune ha assunto un ruolo guida per tutta la serie di attività che ruotano nel suo contesto territoriale e che rappresentano uno dei punti di forza grazie alla capacità di attrarre, in maniera costante, nuove e maggiori risorse umane, anche dai paesi vicini, richiamate dalle opportunità di lavoro, di studio, di svago e per la rilevante offerta di beni e servizi. Con i suoi 10.394 abitanti Tortolì è il Comune più popoloso della Provincia, con una densità demografica pari a 249 abitanti per kmq, ben dodici volte superiore alla media provinciale di 31 abitanti per kmq. Un dato che testimonia il differente ritmo di crescita del Comune è l’indice di dipendenza che nel resto della provincia assume valori compresi fra 60 e 67, evidenziando un peso preponderante delle classi improduttive su quelle attive. Mentre a Tortolì si rinviene l’indice di dipendenza in assoluto più basso rispetto a tutti i comuni ogliastrini, pari a 37 (indice di dipendenza medio regionale: 42). L’interpretazione degli indici demografici e l’analisi delle caratteristiche salienti della struttura sociale, consente di individuare tra i punti di forza del contesto tortoliese una costante crescita demografica e una conseguente disponibilità di risorse umane giovani e produttive, una particolare vivacità imprenditoriale e una capacità di attrazione di risorse umane dai comuni interni. Tra le opportunità offerte ci sono la crescita dei livelli di istruzione tra le nuove generazioni, con particolare riferimento alle donne, la crescita occupazionale e la nascita di nuovi servizi per l’impiego. In questo contesto interagisce una numerosa comunità di giovani e studenti. La popolazione residente di età compresa tra i 14 e i 35 anni rappresenta il 30,81% della cittadinanza. Gli studenti delle scuole superiori sono 1.702, di cui 1.202 frequentano istituti tecnici e professionali e 500 i licei. Una consistente parte proviene da altri centri ogliastrini e contribuisce ad un ulteriore incremento delle presenze giornaliere. I giovani provenienti da ambiti socio-culturali differenti, hanno così l’occasione di condividere esperienze e confrontarsi su tematiche che riguardano la loro età, maturando interessi che si scoprono comuni e condivisi. Questo contesto socio-culturale variegato ed articolato costituisce uno stimolo positivo per la crescita comune e per determinare un sensibile miglioramento della qualità della vita. La Biblioteca Comunale, unica in Ogliastra, riveste un ruolo importante anche per la presenza della “Segreteria Universitaria” che opera per conto dell’Università di Cagliari e dell’ERSU. Il suo compito è di fornire ai ragazzi che intendono frequentare l’Università un supporto logistico e amministrativo per la compilazione della varie pratiche: di immatricolazione, di richiesta di borse di studio, di assegnazione di alloggi agevolati, ecc… Mediamente si raccolgono dalle 120 alle 150 domande di studenti che provengono da tutta l’Ogliastra. Grazie ad un cospicuo finanziamento il Comune di Tortolì ha potuto realizzare una Mediateca, gestita dalla “Fondazione Mediateca Ogliastrina”, dotata di diverse sale: per i ragazzi, per la cultura e la lingua sarda, per conferenze ed eventi culturali… Seguendo la programmazione regionale, il Comune ha aderito con successo ad una selezione dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, ottenendo il riconoscimento a sede di 1° livello per ospitare nella Biblioteca un Centro di Accesso Pubblico ai Servizi Digitali Avanzati (CAPSDA). L’obiettivo specifico del CAPSDA è la costituzione sul territorio di postazioni di accesso ai servizi on line della Pubblica Amministrazione. Tale struttura da un lato consente ai cittadini di accedere in modo rapido ed efficiente ai servizi innovativi offerti dalle Pubbliche Amministrazioni regionali e locali, dall’altro contribuisce allo sviluppo della Società dell’Informazione nella Regione Sardegna e alla riduzione del digital divide, tutt’oggi indicato come una delle cause del divario tra nord e sud. Si riportano di seguito alcuni indicatori numerici significativi, necessari per la valutazione delle attività della Biblioteca: Unità documentarie totali : 22.341 Volumi al prestito domiciliare – sezione adulti (anno 2005) : 10.803 Volumi al prestito domiciliare – sezione ragazzi (anno 2005) : 7.847 Documenti multimediali . 2.011 Audio : 349 CD : 243 Videocassette : 964 DVD : 758 Filmati : 32 Fotografie : 106 Prestiti interbibliotecari : 807 (di cui Fatti 139, Ricevuti 668) Informazioni fornite settimanalmente : 962 (di cui Front-office 501, via tel o mail 386, per posta 104) Presenze giornaliere (media/ 2005) : 93,5 Presenze annuali alle attività culturali : 5.103 Utenti annuali al prestito : 4.841 Prestiti a domicilio : 9.416 (di cui 5.202 per la sezione ragazzi) Prestiti altri materiali : 2.013 Il servizio bibliotecario attualmente prevede la presenza di un operatore che supporta l’utente nella ricerca dei testi, anche mediante il software in dotazione, censisce le visite e le richieste pervenute, cataloga e archivia i testi e le riviste, provvede ad acquistare nuovi testi o a richiederli in prestito ad altre biblioteche. Col presente progetto il servizio bibliotecario sarà potenziato e arricchito con nuove attività : Servizio di biblioteca territoriale/diffusa: si svolgerà l’attività del prestito librario a domicilio degli utenti impossibilitati a visitare la biblioteca (es. anziani e disabili) e si trasferiranno temporaneamente alcuni testi in contesti esterni ai locali della biblioteca (es. ambulatorio medico, ambulatorio pediatrico…), per alleggerire i tempi di attesa e promuovere la lettura. Servizio di biblioteca in spiaggia: nel periodo estivo, alcuni testi saranno trasferiti temporaneamente presso le principali spiagge del comune di Tortolì. I volontari e gli operatori saranno disponibili per raccogliere le richieste ed erogare il prestito; anche questa attività consentirà l’avvicinamento della popolazione, giovane e non, alla lettura. Laboratori di animazione alla lettura: si realizzeranno n. 2 laboratori di animazione alla lettura rivolti ai bambini frequentanti le prime classi elementari. Nel corso dei laboratori si promuovono modalità di ascolto attivo di storie e racconti, letti ad alta voce da operatori esperti, e “interpretati” con scenette semplici da parte dei bambini. In un secondo momento i bambini saranno chiamati a descrivere con disegni, collage, attività pittoriche semplici (colori a dito, acquerelli…) le storie raccontate. Incontri di lettura presso i siti si interesse archeologico, ambientale o artistico presenti sul territorio. Incremento dell’orario di apertura, soprattutto nel periodo estivo o in occasione di particolari manifestazioni (feste patronali, sagre, manifestazioni folkloristiche). Attraverso il sito internet istituzionale del Comune di Tortolì saranno promosse e valorizzate le attività e i servizi offerti dalla Biblioteca, dedicando ad essa uno spazio nel sito web del Comune, dando inoltre l’opportunità agli utenti di consultare l’archivio e richiedere libri in prestito on line. Il presente progetto ha, inoltre, l’obiettivo di coinvolgere l’Università della Terza Età con lo scopo di favorire lo scambio intergenerazionale. L’università della Terza Età organizzerà, col coinvolgimento degli operatori della biblioteca e dei volontari inseriti nel presente progetto, incontri aperti al pubblico, nel corso dei quali affrontare argomenti legati alle storie e culture locali, presentare libri scritti da autori del posto. Sulla base delle richieste pervenute presso la biblioteca si affronteranno anche altri temi di pubblico interesse (si ricorda che presso l’Università della Terza Età operano esperti di differenti settori). Gli incontri saranno rivolti a un pubblico variegato, cioè ai giovani , agli adulti e agli anziani; ciò favorirà il dialogo e lo scambio intergenerazionale, avvicinando gli anziani alla fruizione del servizio bibliotecario. Nell’ambito del servizio di biblioteca il Comune di Tortolì intende produrre fotografie, filmati, schede didattiche di sintesi relative a numerosi beni culturali presenti sul territorio. Il progetto prevede, infatti, la raccolta del materiale audio, video e fotografico e dei testi già disponibili presso la Mediateca e il Settore Cultura dell’Amministrazione Provinciale Ogliastra (copromotore del progetto) e la produzione di nuovo materiale audio visivo. A tal fine, i volontari, supportati dagli operatori, effettueranno dei sopralluoghi nei siti di interesse artistico e culturale, per realizzare fotografie e filmati. Successivamente si elaborerà una breve guida da distribuire ai cittadini e presso le strutture turistiche. Per la promozione e la divulgazione del lavoro svolto, si organizzeranno n. 2 incontri presso gli istituti superiori locali. Di seguito si riporta l’elenco di siti naturalistici, storici e archeologici già censiti che saranno oggetto dell’attività sopra descritta. I Nuraghi Nuraghe e anfratto Còrrus de Trubùtzu Situato tra il Monte Maòro e la cresta di Monte Frau Locci, il nuraghe, a tholos complesso, è costituito da una torre principale e da un corpo aggiunto trilobato, preceduto a sud da un ballatoio.Gli ingressi visibili e i corridoi hanno luce ogivale, la tecnica costruttiva è uniforme in tutto il nuraghe con blocchi di granito via via più regolari verso l'alto. Sull'emergenza granitica a Est del nuraghe, oltre la radura, due grossi massi di granito, poggiando l'uno sull'altro creano uno spazio angusto, occupato da pietrisco d'infiltrazione e pietrame. Dai reperti si può ipotizzare un utilizzo dell'anfratto o per una deposizione funeraria o come ripostiglio. Nuraghe Còsta Aràngius – Mònte Attu Si trova sul rilievo che continua, in direzione Sud-Est, la cresta di Còsta Aràngius, 20 m circa a Ovest dell'insellatura che lo separa dal Monte Attu. Il nuraghe è forse del tipo a corridoio, il perimetro murario, a tre quarti di cerchio, a tratti interrotto, doveva essere integrato dalla roccia naturale. La struttura è realizzata in blocchi di granito con una tecnica non più individuabile, ad Ovest, ad una quota più alta si nota un muro di contenimento rettilineo addossato alla cresta costituito da grossi blocchi parallelepipedi di porfido. Nuraghe Còrti Accas Il monumento è ubicato su un rilievo porfirico coperto da fitta macchia, in una posizione che gli consente ampio dominio sulle sottostanti vallate e il controllo dei rilievi circostanti. Il nuraghe è di tipo complesso, costituito da una torre con vano a tholos e da un corpo aggiunto, con vano principale a corridoio, che le si addossa frontalmente; tra i due corpi costruttivi è risparmiato un piccolo cortile semicircolare che funge da raccordo tra i diversi vani del monumento; l'ingresso architravato della torre è orientato a Sud-Est e la camera è prevalentemente costituita da blocchi medio-grossi in granito, con qualche blocco di porfido rosso. Il corpo aggiunto, dall'irregolare pianta allungata, è percorso lungo l'asse centrale da un corridoio che sfocia nel cortile, mentre altri due vani di piccole dimensioni sono ricavati nella massa muraria a sinistra e a destra di questo: l'opera muraria è poligonale, con esclusivo utilizzo di porfido rosso. Nuraghe Nuraxèddu e masso con coppelle Su una modesta altura da Est della SS 125, si trova il nuraghe Nuraxèddu, costituito da un'unica torre circolare contenente un vano di forma ovale. La muratura, in opera poligonale che tende ad individuare dei filari, impiega blocchi di granito abbastanza regolari ma non rifiniti. In alcuni casi si individuano spezzoni di menhir reimpiegati in opera, certo provenienti dal dal vicino complesso di Pèrda Lònga. Nello spazio antistante il nuraghe far i blocchi crollati nella zona del probabile ingresso ve n'è uno di granito parallelepipedo, spezzato trasversalmente da due tronca ture, poggiante obliquamente su una delle facce. Nuraghe Nùrta Posto su uno sperone roccioso isolato facente parte delle alture granitiche allineate a Nord-Ovest/Sud-Est, naturale proseguimento del Mònte Bonghì. Il nuraghe a tholos semplice, è circondato da un'ingente massa di crollo che rende illeggibile il perimetro alla base. La torre, subcircolare, contiene un andito d'ingresso rettilineo con sezione ogivale e la scala. La muratura in opera poligonale a sacco, è realizzata con blocchi irregolari di granito, inglobanti anche filoni candidi di quarzo; poche zeppe di medie dimensioni regolarizzano i piani di posa. Nuraghe Turùddis Ubicato sul rilievo granitico di Mònte Edìnis, domina sulla sottostante piana di Pèrda Lònga ricca di presenze prenuragiche (menhir in allineamento) e nuragiche (tombe di giganti). È un nuraghe a tholos, complesso, con corpo d'addizione concentrico trilobato. La torre principale circolare, presenta un ingresso architravato a luce subtrapezoidale sormontato da finestrello di scarico trapezoidale orientato a Sud-Est. L'opera muraria è poligonale,con l'utilizzo di grossi blocchi sbozzati in granito. Dove è possibile osservarla (svettamento torre-corpo aggiunto) la tecnica utilizzata è quella a sacco, con doppi paramenti murari e riempimento di piccoli blocchi. Nuraghe Muxièddu Alle estreme propaggini del rilievo che a Nord prende il nome di Sèrra Iterràzzas, si trova una costruzione di pianta originariamente circolare, realizzata in blocchi di granito di varia pezzatura dispersi nell'area circostante in un ammasso di crollo. I Complessi Archeologici Complesso archeologico Mònte Attu Il sito di periodo prenuragico è collocato poco al di sotto della sommità della collinetta granitica detta Mònte Attu è costituito da tre domus de janas ricavate dal granito piuttosto alterato che crea spontaneamente incavi e fossette. Accanto ad una domus infatti si aprono due tafoni irregolari e non è escluso che le tombe siano state ricavate ampliando cavità preesistenti o che i tafoni abbiano avuto un uso funerario. Complesso archeologico Mònte Tèrli Il toponimo di Mònte Tèrli individua una collinetta granitica ben definita che emerge nell'area retrostante il lido e lo stagno di Orrì, in collegamento visivo con i siti di S. Salvatore e S'Ortàli 'e Su Mònte. I monumenti sono concentrati nella zona più alta della collinetta: la necropoli ipogeica prenuragica ad Ovest, con nove domus in masso isolato a meno di metri tre da un fronte di cava e altre quattro, su parete, più all'interno; i tre menhir di granito sono stati sistemati all'interno del cortile di un esercizio pubblico, probabilmente, se autentici, la coro collocazione non è molto lontana dall'ubicazione originaria; il nuraghe, di tipologia anomala, è situato poco a sud della sommità, ad Ovest di esso vi sono allineati e comunicanti tre vani contigui, di cui due sono realizzati con integrazione tra roccia e muratura mentre il terzo completamente in muratura realizzata in granito con pareti aggettanti in una sorta di tholos. Complesso archeologico S'Ortàli 'e Su Mònte Occupa due collinette contigue rispettivamente separate da una insellatura, ad Ovest della piana retrostante il lido di Orrì. Monumenti del complesso, disposti sui rilievi, sono da Sud a Nord: un nuraghe costituito da blocchi poliedrici di granito locale, di cui quattro enormi blocchi di crollo sono a valle presso i menhir; due strutture murarie, una sul rilievo e una a Ovest entrambe di periodo nuragico; una tomba dei giganti a struttura mista, con esedra ortostatica, dal profilo arcuato piuttosto aperto e camera di pianta rettangolare costruita direttamente sulla roccia in posto ed impiega in opera, circa a metà lunghezza, due grossi monoliti contrapposti: il corpo termina con l'abside; due menhir eretti ed uno rovesciato sull'insellatura. Il nuraghe a tholos complesso sorge sul rilievo ed è costituito da una torre centrale e da un corpo d'addizione concentrico quadrilobato; a sud dell'insellatura si estende un villaggio pertinente al nuraghe di capanne circolari realizzate con un doppio paramento di blocchi medio-piccoli sbozzati in granito. Nel versante nord di questo rilievo è scavata una domus de janas e nel cortile di Villa Dei si trovano il menhir e la tomba dei giganti Pàla Nièdda costituita da blocchi sbozzati di granito. Complesso archeologico S. Salvatore Si trova su un modesto rilievo granitico a Sud della zona pianeggiante omonima; vicinissimi si trovano i complessi di S'Ortàli 'e Su Mònte e Mònte Tèrli. Il complesso, che si articola intorno alla chiesa campestre di S. Salvatore, è costituito da due domus de janas piuttosto mal conservate in granito con ingresso di forma rettangolare, da un raggruppamento di tre menhir aniconici di granito abbattuti e un masso con coppelle di forma sub parallelepipeda. Complesso archeologico Bàccu Arzùla, Sèrra Interàzzas, Sèrras 'e Ladàmi Il complesso si snoda nella vasta area occupata dalle due creste porfiriche di Sèrras 'e Ladàmi e Sèrra Iteràzzas che corrono parallele in direzione Nord-Est/Sud-Ovest, separate da una stretta valle. Il complesso comprende quattro nuraghi e una struttura muraria che integrano la difesa naturale fornita dalle creste. Il nuraghe Bàccu Arzùlas, situato sul versante Est della più occidentale delle due creste porfiriche, è costituito da una torre a tre quarti di cerchio, i cui filari inferiori continuano quelli di un muro di terrazzamento rettilineo che si sviluppa a Sud della torre; la costruzione è realizzata in opera poligonale, con blocchi poliedrici di porfido rosso. Il nuraghe Sèrra Interàzzas, ubicato sulla sommità della cresta porfirica omonima, è composto da un tratto murario semicircolare inserito tra due spuntoni della cresta, che si addossa alla roccia con un riempimento di piccole pietre e terra; l'opera muraria è poligonale, realizzata con testata grossi blocchi di porfido appena sbozzati. Alla della valle del Bàccu Arzùla, subito a ridosso della cresta porfirica, si trovano tratti di una grossa struttura muraria rettilinea di periodo nuragico detta di Sèrras Interàzzas: appena emergente dalla fitta macchia di ginestra è costituita con blocchi di porfido. I due nuraghi di Sèrras 'e Ladàmi si trovano il primo sul rilievo prospiciente il varco detto Bàccu Arzùla, realizzato con blocchi di porfido non ritoccati, mentre il secondo è ubicato a quota elevata sulla sommità di una frastagliata cresta porfirica, è di tipo complesso costituito da una torre subellittica con vano a corridoio a cui si raccordano tutta una serie di strutture murarie su piani e quote differenti, realizzati in opera poligonale, con grossi blocchi appena sbozzati in porfido e granito. Complesso archeologico Pèrda Lònga, Pèrd 'e Fa Il complesso occupa una vasta area collinare circondata da rilievi e delimitata sul lato occidentale dal tratto della SS 125 compreso tra il Km 134 e il Km 136. Sui modesti rilievi che vi si affacciano sono ubicati tre nuraghi: Turùddis (a Est), Nuraxèddu (a Nord), Nurtài (ad Ovest), mentre sul lato meridionale confina con la zona di Sèrra 'e Sa Pìra. Il toponimo Pèrda Lònga individua il settore Nord-occidentale dell'area e comprende 10 menhir di cui tre risollevati e allineati secondo un asse Nord-sud, uno in piedi nella posizione originaria, e sei abbattuti; 2 pietre sacrificali di granito; una tomba di giganti di cui si conservano una camera corta e stretta realizzata con filari di blocchi rozzamente squadrati e a leggero aggetto di pianta subrettangolare e sezione trasversa subtrapezoidale, una grossa lastra granitica che doveva fungere da copertura, dell'esedra l'ala sinistra costituita da tre blocchi consecutivi;una tomba di periodo nuragico che non è più identificabile tipologicamente a causa dello stato di degrado. Sul lato meridionale dell'area troviamo il complesso Pèrd 'e fa che comprende 4 menhir di granito di cui 2 protoantropomorfi e un masso con coppella di periodo prenuragico. Complesso archeologico Sa Sèrra 'e Sa Pìra Alle pendici Nord dell'altopiano basaltico di Tèccu si stende un sistema di rilievi collinari granitici arrotondati, che, proprio in località Sa Sèrra 'e Sa Pìra danno facile accesso all'altopiano; i monumenti di questo complesso, sette menhir abbattuti, si trovano lungo una stradina sterrata che si dirama al km 134 della SS 125, visibilmente rimossi con un mezzo meccanico per la sistemazione di una recinzione. Menhir e petroglifo Orrì Si trovano nella spiaggia di Orrì 100 m oltre la cabina Enel ubicata sul lato destro della strada.Il menhir, al limite dell'arenile, è del tipo aniconico di forma ogivale, con sezione piano-convessa. Su uno scoglio a 20 m dal menhir si trova un petroglifo di periodo prenuragico, non facilmente individuabile perché spesso coperto dalla sabbia, che rappresenta, con una raffigurazione antropomorfa schematica,una coppia sormontata dal disco solare. Domus de janas e struttura muraria Cèa Le domus ricavare da affioramenti di porfido sono, una bicellulare con pareti e soffitto concavi, l'altra monocellulare con ingresso preceduto da lungo atrio di forma trapezoidale irregolare. All'estremità del rilievo che termina a Pùnta Cèa, è situato un muro ad andamento leggermente curvilineo, realizzato con cinque filari di grossi blocchi poliedrici di granito; il muro per le sue caratteristiche costruttive è stato attribuito all'età nuragica. Elemento architettonico Pèrd 'e fa Blocco granitico riverso presso un cumulo di spietramento che restituisce spezzoni di menhir e ceramica nuragica e romana; si interpreta come elemento architettonico (pietra di soglia? architrave?) di strutture ormai distrutte. Presenta una forma parallelepipeda, con sezione trasversa subrettangolare. I margini della faccia a vista sono arrotondati, in parte scheggiati. Le superfici appaiono accuratamente rifinite. Cippo Mònte Tèrli Nel loggiato della pizzeria al Km 2 della strada consorziale Orrì, vi è un cippo cilindrico di basalto grigio violaceo, di età storica. La superficie è irregolare per la scabrosità della roccia; non presenta tracce di lavorazione o di decorazione, è fuori con testo e mancano i reperti associati. Abitato Còrti Accas Sul versante meglio soleggiato della valle percorsa dal rio Còrti Accas, è impiantata una serie di costruzioni dalle pareti rettilinee, ora ridotti a filari di base. Si possono contare una ventina di ambienti,realizzati con pietrame di medie dimensioni murato, sembrerebbe, a secco. Ovile Orrùndini Ad Ovest della piana attraversata dalla SS 125 si erge la collina nota come Perdemìra, Pèrd 'e Mìra nella toponomastica locale. Fra questa formazione granitica e le pendici del Mònte Bonghì si trova l'ovile segnalato. Realizzato in muretti a secco che si addossano in alcuni punti alla roccia naturale, è costituito da diversi elementi: comprende un ampio recinto subcircolare per il gregge, al quale si addossano due ricoveri absidati, preceduti da un cortile circolare. Alla custodia delle femmine e dei piccoli sono adibiti due minuscoli recinti ellittici chiusi. Come dimora del pastore è stata costruita una capanna circolare con cortile rialzato davanti all'ingresso. Un muretto di contenimento individua un orticello che integrava le provviste del pastore. Sebbene lo stato di conservazione non sia buono, questo sito di età moderna è interessante quale esempio della razionale disposizione degli ambienti per lo svolgimento dell'attività pastorale. Stazione ferroviaria Quella di Tortolì è una stazione ferroviaria della linea Cagliari-Arbatax, inaugurata nel 1894. Si presenta composta da tre edifici: un edificio centrale,diviso su due piani,completamente realizzato in granito a vista. Tale edifi- cio comprende gli uffici al piano terra, l'abitazione del responsabile al primo piano e due edifici laterali adibiti il primo a “sala d'aspetto di III classe” (come indica la scritta sopra l'ingresso), e il secondo a magazzino di stoccaggio. Oggi la struttura si presenta in buone condizioni generali anche se negli ultimi anni non sono stati effettuati interventi di ristrutturazione e, attualmente, viene utilizzata come rimessa per i pullman delle FDS. Nel periodo estivo è la prima fermata del treno turistico che da Arbatax conduce a Mandas attraversando l'interno della Sardegna. Ponte di ferro Negli ultimi decenni dell'Ottocento la costruzione della nuova Strada Orientale, con il percorso che presenta tutt'ora, spostato più a valle il passaggio del Foddeddu, richiese l'esecuzione di un ponte ad arco in muratura che fu di breve durata in quanto spazzato via dall'alluvione del 1902 e rimpiazzato da un ponte di ferro ad arco, il popolare “pont'e ferru”,completato intorno al 1912, che resistette fino agli anni '80 del Novecento per lasciar posto, in quanto malandato e poco affidabile, al nuovo ponte attuale. Postazione militare Rocce Rosse E’ situata sulla collinetta rocciosa che sovrasta il piazzale e il molo delle rocce rosse. si tratta di un complesso di piccole costruzioni di pianta quadrangolare, adibite ad uso militare nel corso della prima guerra mondiale. Vi sono stanzette, cisterne voltate a botte, camminamenti, scalette per raccordare gli ambienti disposti su diverse quote, seminterrati, una modesta rete idrica. Attualmente in abbandono. Su forru de sa tèula Nei pressi di Via Oristano si conservano ancora i resti di una fornace per laterizi (detta appunto “forru e sa tèula). Gli operai addetti alla lavorazione e alla cottura dei mattoni d'argilla erano chiamati “is teulargius”; essi avevano il compito di reperire la materia prima, lavorarla, trasformarla in mattoni o tegole e poi cuocerla nel forno, all'interno del quale il materiale da cuocere veniva disposto a strati (prima i mattoni in posizione verticale,poi le tegole). Il fuoco inizialmente doveva essere lento in modo da investire gradatamente tutto il materiale in cottura, ma pian piano raggiungeva temperature superiori ai 100°. Il forno veniva acceso di notte verso le dieci e spento il giorno successivo a mezzanotte circa. Ex mercato civico In via Cagliari, non lontano dall'angolo occidentale con la via Umberto I, si trovavano le carceri, che vennero chiuse e demolite negli anni '40, lasciando il posto al mercato civico. Rocce Rosse La fama di Arbatax è legata in modo particolare alle Rocce Rosse, “is Iscòglius Orrùbius”, quella singolare scogliera che si propende in mare all'estremità Nord del promontorio di Bellavista, poco al di fuori del molo settentrionale del porto. Esse sono parte di quei filoni porfirici che, verso Nord, dopo essersi inabissati in mare, risalgono a formare l'Isolotto d'Ogliastra; quindi si immergono nuovamente per ricomparire alle spalle di S. Maria Navarrese. Tali filoni sono gli stessi che verso Sud, dopo aver formato il crinale di alcune colline, si inoltrano fino agli scogli rossi di Cea.purtroppo la continuità di questi filoni porfirici appare, verso terra, bruscamente interrotta dal vuoto lasciato dall'enorme cava che in passato, ver so la metà del '900, fornì pietrame per le opere portuali. Episcopio Il palazzo vescovile, “s'Episcòpiu”, che ospitò la sede vescovile della diocesi d'Ogliastra a Tortolì dal 1824 al 1927, sorge lungo via Vittorio Emanuele II. Appartenente alla famiglia Quigini-Pùliga, che lo cedette alla famiglia LocciCardia, passò, attraverso il Monte di Riscatto, alla chiesa che lo destinò a episcopio. Nel primo Ottocento questo palazzo si distingueva tra i fabbricati di un certo pregio presenti a Tortolì. Tale edificio è a tre piani fuori terra, sormontati da una torretta a loggia aperta ad archi; verso la strada si affacciano degli aggraziati balconcini. L'interno racchiude una piccola cappella il cui altarino è attribuito a Fra' Locci. L'aspetto attuale denuncia le gravi alterazioni subite nel tempo. Stabilimento Manifattura tabacchi La coltivazione del tabacco, che prese la denominazione di “concessione speciale tabacchi Tortolì”, ebbe inizio nel 1922 per interessamento del vescovo Mons. Virgilio. Il prodotto , prima della costruzione dello stabilimento, veniva lavorato nella sede del palazzo vescovile. Nello stabilimento erano impiegate una sessantina di operaie, tutte molto giovani che lavoravano duramente per seguire i tempi della coltiva zione e della lavorazione del tabacco. Sa Domu Beccia: Ex Comune Vi sono due edifici di via Mameli alai numeri 16 /18 e 20/22: il primo era sede del municipio e presenta sulla sua facciata una lapide in memoria dei caduti della prima guerra mondiale; il secondo, una volta, e già dall’Ottocento, caserma dei reali carabinieri, ha ospitato successivamente la Biblioteca Comunale. Oggi il palazzo è sede della provincia Ogliastra. Casa Parrocchiale Edificio del XIX sec. da ristrutturare. Casa parrocchiale Il fabbricato è del XX sec. ed è in fase di restauro. Le Capanne Rovine e capanna Cugùmmeru Alle pendici del Mònte Bonghì, sono situate tre rovine di età romana, poste tra il km 137.2 e il km 137.8, di cui sono individuabili elementi architettonici in granito e arenaria, e numerosi frammenti fittili, sia di laterizi, sia di sagome vascolari. A Sud-Est del Mònte Bonghì a sinistra del Km 137.2 della SS 125 si +trova una capanna circolare dell'età moderna, costituita da ortostati di granito infissi a coltello e ben connessi fra loro. Capanna Perdemìra Sul rilievo di Perdemìra, poco oltre il vascone per la raccolta dell'acqua, si trova una piccola costruzione quadrangolare di Età Moderna. ormai priva di copertura, è realizzata in muratura a secco di blocchetti di granito, che risparmia, nella parete prospiciente l'ingresso, un armadietto a muro detto con termine locale “Fronestèdda” (finestrina). Capanna Pèrda Carcìna In un'area collinare adibita al pascolo alla sinistra della SS 125 all'altezza del Km 134,500 in prossimità di una casa, sorge la capanna di presunta Età Moderna. Se ne osserva lo zoccolo di base, ed è costituita da un circolo su due filari di pietre di medie dimensioni, tagliate nel granito locale, ben connesse tra loro. L'ingresso, orientato Sud / Sud-Ovest presenta due stipiti ortostatici alti circa un metro. Capanna Nuraxèddu Sul crollo a Ovest del nuraghe Nuraxèddu si trova una capanna circolare di Età Moderna costituita da un filare di lastroni di granito infissi a coltello. È evidente il reimpiego di materiale proveniente dal vicino monumento megalitico. Capanna Santu Stèvene Sul rilievo di Santu Stèvene, a sinistra della SS 125, all'altezza del Km 136,500, in un'area adibita al pascolo, si trova una capanna circolare di Età Moderna con una base di blocchi di granito infissi a coltello nel terreno. L'altezza media dei blocchi è di m 0,50 mentre i due stipiti dell'ingresso rivolto a Est sono alti m 1,20. Uno spazio piano di m 2 circa è ottenuto con un muretto di terrazzamento davanti all'ingresso. Le Chiese Chiesa di S. Andrea La chiesa parrocchiale di S. Andrea (sa cresia manna) che si affaccia maestosa sul piazzale della chiesa è dedicata a S. Andrea, apostolo, martire , patrono di Tortolì, dei pescivendoli e dei pescatori. Una piccola chiesa di S. Andrea sarebbe stata costruita originariamente forse nel 1100; viene infatti attribuita all'epoca dei Pisani. All'interno la parte più antica corrisponde all'attuale cappella della Madonna del Rosario; la struttura è composta da tre navate con volte a botte. Sullo sfondo si erge un monumentale altare del 1809, realizzato in preziosi marmi policromi e intagli. di particolare pregio anche le due pile per l'acqua benedetta, di gusto classicheggiante con influssi rinascimentali. La festa di S. Andrea si svolge il 30 di novembre. Chiesa di S. Anna La chiesetta di S. Anna (sa cresia de Sant'Anna), sorge a pochi passi dalla parrocchiale di S. Andrea, della quale è filiale. un tempo essa fungeva da oratorio della confraternita del Santo Rosario. Questa confraternita venne fondata nel 1884 e soppressa negli anni '20; come molte altre chiesette dei centri abitati sardi pure appartenenti a confraternite, la chiesa di S. Anna ha caratteri architettonici del tutto simili alle chiese campestri: a queste è accomunabile essendo fatta con un'arte settata da spontaneità costruttiva e ispirata a criteri di semplicità. La facciata all'esterno ha una semplice iscrizione e un piccolo rosone, il cui motivo geometrico è richiamato dalle finestre circolari delle fiancate. All'interno si nota l'unica navata absidata, coperta da una volta a botte, le semicolonne che sporgono dai muri laterali, e una lapide che ci ricorda che l'attuale chiesa, è stata costruita nel 1881 più ampia e più bella al posto della precedente. La chiesa ospita il simulacro della Santa titolare, protettrice delle puerpere. La festa di S. Anna si svolge il 26 di Luglio. Ex chiesa di S. Sebastiano L'edificio della chiesetta di S. Sebastiano (sa cresia de Santu Sebastianu) oggi sconsacrata, sorge in corso Umberto I, all'angolo con la via Mazzini. Oggi si presenta come un volume semplice e scarno che poco esprime del suo nobile passato. Un tempo esternamente la chiesa era preceduta da un loggiato ed era provvista di un semplice campaniletto che si ergeva sopra la facciata; all'interno, invece, a ridosso del muro di fondo c'erano delle panche in muratura. Negli ultimi anni alla chiesa è stato sconsideratamente murato il rosone. Le origini di questa chiesa sono state fatte risalire all'epoca Pisana. Essa venne dedicata a S. Sebastiano in seguito a un voto pubblico fatto in tempo di pestilenza. Chiesa di S. Gemiliano Probabilmente edificata già nel 1500, essa si trova a circa 300 m dalla torre di S. Gemiliano. La facciata della chiesa guarda verso il mare aperto, essendo rivolta verso Sud, e lungo la fiancata sinistra sono ricavate delle panche in muratura. L'interno è composto da una semplice navata. Una storiella curiosa che si raccontava a Tortolì era che dalla torre di S. Gemiliano il cannone avrebbe sparato tre colpi in direzioni diverse e in ogni luogo dove furono trovate le palle vennero erette tre chiesette campestri: quella di S. Gemiliano, quella di S. Lussorio e quella di S. Salvatore. La celebrazione del Santo si svolge la prima Domenica di settembre. Chiesa di S. Lussorio Questa chiesetta campestre, chiamata anche “sa cresia de Santu Lussurgiu”, è preceduta da un ampio spiazzo predisposto per le feste, ombreggiato da alti e frondosi eucalipti. Essa ripropone un modello tipico delle più comuni chiesette campestri sarde ad una sola navata, mentre l'architettura richiama i caratteri aragonesi del 1500. Un intervento di restauro venne effettuato nel 1902. La festa celebra un Santo martire molto popolare in Sardegna sopratutto intorno all'anno 1000: Santu Lussurgiu appunto. La festa si svolge o il 21 agosto o la Domenica succes- siva quel giorno, e dura più giorni; il Venerdì sera si svolge “sù imbidu”,cioè la licitazione nella piazza di S. Andrea; il Sabato si tiene la processione verso la chiesetta campestre con il simulacro del Santo; la Domenica invece ha luogo la messa nella chiesetta campestre seguita dalla processione di rientro al paese; il Lunedì un'altra messa solenne nella chiesa parrocchiale e la sera canti e balli in piazza Rinascita. Chiesa di S. Antonio e convento degli agostiniani La chiesa di S.Antonio, “sa cresia de S. Antoni”, è situata all'incrocio tra via Vittorio Emanuele II e la ferrovia, in prossimità del passaggio a livello. Essa era parte di un convento degli eremiti agostiniani di cui restano ancora le tracce negli edifici attigui al lato destro. I documenti ci attestano che questo convento era già attivo nel 1614. Nella chiesa, una consuetudine molto antica, faceva si che, oltre a seppellirvi i religiosi, venissero seppelliti anche i laici fino ai primi anni del XIX secolo. Il convento nel tempo fu oggetto di denunce scandalose che accusavano qualcuno dei monaci di perseguire lucro con la complicità di donne di malaffare a causa delle quali fu chiuso definitivamente nel 1866; dal 1914, per un certo tempo, gli ambienti del vecchio convento ospitarono monache clarisse. Al Santo patrono degli agostiniani era intitolata una chiesetta posta a poca distanza da S. Antonio, lungo la costa dello stagno, il cui nome è rimasto nella denominazione di “Paùl 'e Sant'Austinu” (palude di S. Agostino). La chiesa internamente è costituita da una navata, voltata, fiancheggiata da cappelle. L'interno della parete frontale è caratterizzato dalla presenza, sopra l'ingresso, di un ampio arcone che sorregge la tribuna. La parte anteriore esterna della chiesa è stata attribuita alla fine del '500 o ai primi del '600; nella facciata si ravvisa l'influenza dello stile aragonese. Fraulocci, convento dei cappuccini e chiesa di S. Francesco Fraulocci, o più esattamente Fra'Locci era un cappuccino, maestro muratore, cui viene attribuita la sistemazione a fonte pubblica, risalente al XVIII secolo, di una sorgente posta a circa 2 Km dal paese, oggi detta Fraulocci Bècciu, che era ricordata nell'Ottocento per il grande utilizzo che se ne faceva in virtù dell'ottima qualità della sua acqua. Verso il 1880 fu inaugurato l'acquedotto che portò l'acqua in paese e,a questo scopo, nell'attuale piazza Fraulocci, un tempo denominata piazza Cappuccinus, si eresse una bella fontana pubblica, oggi non più presente. Ad aprire un convento di frati cappuccini a Tortolì, fu nel 1721 Padre Luigi da Nureci. L'edificazione della struttura conventuale fu resa possibile grazie alle offerte devolute dai tortoliesi. Il convento fu chiuso nel 1766 dal Regio Governo e gli edifici divennero proprietà comunale. L'allontanamento dei frati francescani da Tortolì viene attribuito al contrasto con alcune famiglie locali (in particolare con quella dei Cardia) e alle rivalità con gli agostiniani. La tradizione orale attribuisce ai monaci un episodio poco edificante: questi avrebbero catturato alcune ragazze del paese, le avrebbero portate in convento mettendole incinte per poi uccidere e seppellire una di queste ragazze madri. Chiuso il convento il campo di Fraulocci venne destinato per la “roadìa” del monte Frumentario e quindi coltivato gratuitamente dai tortoliesi per fornire la scorta occorrente al monte stesso. A partire dagli ultimi anni del XVIII secolo il convento venne utilizzato come alloggio della guarnigione; diventò poi cimitero nella prima metà del XIX secolo con il nome di cimitero nuovo di San Francesco o dei Cappuccini. Nel secolo scorso nelle strutture dell'ex convento di Fraulocci si insediò un caseificio che fu attivo fino agli anni '50. Il complesso conventuale è rimasto a lungo, e in più periodi in abbandono; negli ultimi anni ha subito un intervento di ristrutturazione edilizia che lo ha riconvertito a teatro. La chiesa di S. Francesco, “sa cresia di Santu Franciscu”, è pervenuta a noi incompiuta, priva della copertura; la facciata ha un disegno elementare con un rosone ed una lunetta soprastanti la porta d'ingresso, e rivela una struttura in pietrame rinzeppato. Ex chiesa di Nostra Signora d'Adamo L'edificio dell'ex chiesa di Nostra Signora d'Adamo, “sa cresia de Nostra Signora de Adamu” (nota anche con i nomi di Santuario della Vergine di Adamo, o N.D. d'Aramo), situato in territorio di Arbatax, oggi è più che altro un rudere cadente utilizzato negli anni passati come magazzino dell'ormai chiuso albergo-ristorante Speranza. Vi si notano la fiancata rinforzata da robusti contrafforti murari e l'interessante tipica struttura del tetto in legno di ginepro con l'incannicciatura a vista. era la chiesa dei naviganti e dei lavoratori del porto. La sua edificazione risalirebbe agli inizi del secolo scorso e sarebbe dovuta ad alcuni nobili tortoliesi, pare ai Cardia. Già negli ultimi decenni dell'Ottocento si era cessato di celebrare le feste di questa Vergine patrona. Presso questa chiesa erano insediati i preposti della doga na, in un palazzotto che fungeva da caserma. Palazzo del Seminario A poca distanza dal palazzo episcopale, all'angolo tra via Vittorio Emanuele II e la via Seminario, sorge il pregevole palazzo del Seminario vescovile, “su Seminariu”. Quest'opera,voluta dal primo vescovo della diocesi tortoliese mons. Carchero, è stata costruita tra gli anni 1827 e 1830 su progetto di Antonio Pinna,architetto,o meglio maestro d'Architettura e Ornati;circa un decennio dopo,un nuovo intervento edilizio sistemò la copertura nelle forme attuali,che è la parte più interessante e originale dell'edificio; costituita da un reticolo di tettucci cuspidati,ciascuno di quattro falde ricurve,che ripetono la formazione delle sottostanti volte a padiglione. è un motivo che richiama le coperture tipiche delle architetture bizantine e greco-orientali. Si ricorda che il seminario episcopale venne aperto nel 1831,chiuso nel 1834 a causa di difficoltà finanziarie e riaperto nel 1840;nel 1882 divenne sede di scuole ginnasiali. Il Seminario cessò di funzionare definitivamente nel 1926. Il Seminario era uno dei più importanti centri culturali dell'Ogliastra ed era dotato di una fornitissima biblioteca come testimoniava la lapide posta all'ingresso oggi non più presente. Attualmente il Seminario ha subito ristrutturazioni e ospita la biblioteca comunale. Chiesa di S. Salvatore La chiesa è situata nell'ampia zona archeologica e monumentale presso Mònte Tèrli,a Sud-Ovest della strada che conduce a Orrì,ai piedi del monte “Genna Craitta”in una bella posizione panoramica. Si ritiene che la presenza in questo luogo di una chiesa dedicata a S. Salvatore possa risalire al periodo bizantino,ad un'epoca precedente lo scisma; potrebbe addirittura risalire ai primi tempi di diffusione del Cristianesimo nell'isola. In genere le chiese che sorgono,come questa,presso i nuraghi sono tra le più antiche,in quanto avrebbero sostituito un culto precristiano. L'attuale costruzione non ha più di un secolo mentre la vecchia ,preesistente, che già aveva subito diversi rifacimenti, sul finire del secolo scorso era a tal punto cadente che si decise di raderla al suolo e di ricostruirla dalle fondamenta. Nel rifarla venne mantenuta l'impronta tradizionale che richiama lo stile Gotico-Aragonese. L'interno è composto per lo più da una navata coperta con una struttura a due spioventi. La festa di S. Salvatore si svolge il 12 settembre o la Domenica successiva a questa data. Chiesa di Stella Maris La chiesa di Stella Maris costruita intorno al XIX-XX sec., si affaccia sul porto di Arbatax. La terza domenica di luglio si svolge la festa della Madonna del mare, molto sentita dagli abitanti della frazione. Le Torri Torre di S. Michele In mezzo all'abitato di Arbatax,non lontano dalla riva che contorna l'insenatura del porto,si erge “sa turri de santu Micheli”,nota anche come Torrione di Arbatax. La sua esistenza è già attestata nel 1572. Sappiamo che nel 1767 era retta dallo stesso alcaide della torre di larga vista,con al servizio un artigliere e tre soldati,ed era munita di un cannone. Torre di S. Gemiliano Tale torre si erge sulla punta del capo S.Gemiliano ed è stata anch'essa costruita per difendersi dalle incursioni dei saraceni,probabilmente tra il XVI e il XVII sec.nel 1767 questa torre era retta da un alcaide,aveva due soldati al proprio servizio ed era munita di un cannone. Oggi essa è nota come Torre di S. Gemiliano(o Turri de santu Milanu),ma in passato la troviamo indicata con denominazioni diverse:torre di punta S.Milano,o punta Milano,torre o fortezza di Securi,o Seguri,o Sacurro,o Zacurro,o Zaccurri,o torre del Soccorso. 7) Obiettivi del progetto: Attraverso il progetto viene offerta ai volontari un’occasione di crescita personale e professionale. Il progetto si ricollega ai principi contenuti nella legge 64/2001 per cui il volontario ha la possibilità di esprimere e testimoniare i valori dell’impegno e della partecipazione attiva alla vita sociale della comunità. Ha la possibilità di dimostrare la propria disponibilità verso le altre persone e testimoniare come, tramite il Servizio Civile Nazionale, si possa concorrere alla difesa della patria anche attraverso mezzi e attività non militari. Obiettivi generali per i volontari Prendere consapevolezza del patrimonio artistico e culturale del territorio di riferimento; Sviluppare un ruolo di cittadinanza attiva Contribuire allo scambio intergenerazionale e alla socializzazione fra i giovani e gli anziani del Comune di Tortolì Obiettivi specifici per i volontari Conoscere i principi e l’organizzazione del Servizio Civile Nazionale; Sviluppare competenze relazionali e organizzative e favorire la capacità di lavorare in rete e in équipe; Testimoniare, attraverso l’attivazione del progetto, i valori propri della legge 64/2001; Apprendere modalità specifiche in materia di catalogazione e archiviazione libraria. OBIETTIVI DEL PROGETTO Target principale Giovani residenti nel Comune di Tortolì (circa 3000 di età compresa tra i 14 e i 35 anni) Target secondario Anziani residenti nel Comune, n. 40 minori circa, coinvolti nei laboratori di animazione alla lettura, popolazione locale. Obiettivi Generali: • • • • • • • Migliorare e incrementare le attività di Biblioteca (front-office, back-office e altri servizi al pubblico); Promuovere la conoscenza del patrimonio artistico e culturale del territorio; Diffondere l’idea di bene culturale come parte del patrimonio pubblico da fruire, tutelare e valorizzare; Promuovere e valorizzare le attività della Biblioteca, il patrimonio conservato e la lettura in genere, aumentando soprattutto la capacità attrattiva della Biblioteca nei confronti di tutti i cittadini, dai giovani agli anziani; Favorire lo scambio intergenerazionale; Sfruttare le potenzialità della rete internet per valorizzare le attività della Biblioteca, il suo archivio e il patrimonio artistico e culturale del territorio; Catalogare i siti di interesse archeologico e culturale del territorio. Obiettivi Specifici: • • • Creare un archivio bibliografico, audiovisivo e fotografico dei beni culturali presenti sul territorio; Diffondere l’elaborato presso gli istituti superiori locali al fine di incentivare la lettura tra i giovani e promuovere la conoscenza del patrimonio artistico e culturale del territorio, attraverso l’organizzazione di n. 2 incontri; Creare una breve guida sul territorio da distribuire ai cittadini e presso le strutture turistiche; • • • • • Realizzare iniziative al fine di coinvolgere i giovani nell’utilizzo e nella frequentazione della Biblioteca, favorendo la conoscenza delle opportunità di incontro e acculturazione fornite dal sistema bibliotecario (es. biblioteca in spiaggia); Offrire anche agli anziani la possibilità di fruire del patrimonio della Biblioteca con l’attività di prestito a domicilio; Rendere consultabili on-line le attività e l’archivio della Biblioteca; Realizzare n. 2 laboratori di animazione alla lettura, rivolti ai bambini delle scuole elementari. Realizzare almeno n. 3 incontri in collaborazione con l’Università per la Terza Età, su tematiche socio-culturali. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: 8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi I volontari saranno inseriti in un contesto organizzativo già strutturato. Il servizio bibliotecario, infatti, dispone già di una sede attrezzata dei software necessari per il servizio, dell’archivio di testi, video e riviste. Il piano di attuazione del progetto si articola nelle seguenti fasi: Attività propedeutica: già compiuta negli scorsi anni dal Comune di Tortolì (allestimento biblioteca, dotazioni informatiche, selezione personale, realizzazione sito web). Nelle attività preparatorie rientra la formazione generale e specifica descritte accuratamente nei seguenti punti 30-42. Realizzazione delle attività: Partecipazione alle attività ordinarie del servizio di Biblioteca Servizio di biblioteca in spiaggia Laboratori di animazione alla lettura Attivazione del Giuke Box. Incontri di lettura presso i siti si interesse archeologico, ambientale o artistico presenti sul territorio. Collaborazione con l’Università della Terza Età Censimento e catalogazione dei siti naturalistici/storici/archeologici Realizzazione di una guida sui siti naturalistici, storici e archeologici del territorio Valutazione e monitoraggio Ruolo dei copromotori Per la realizzazione del progetto il Comune di Tortolì – SAP Biblioteca Comunale ha stipulato due accordi di copromozione: - con l’Università della terza Età (CF 91004950910) che si impegna a organizzare incontri aperti al pubblico (giovani, adulti e anziani) sui temi della storia e cultura locale o finalizzati alla presentazione di li- - bri scritti da autori sardi, al fine di favorire il dialogo e lo scambio intergenerazionale. Sarà possibile definire nel corso dell’anno, sulla base delle richieste pervenute, nuovi temi di pubblico interesse da affrontare con incontri rivolti alla cittadinanza. Con la Provincia dell’Ogliastra – Assessorato alla cultura (CF 01174270916) che offre la disponibilità del proprio personale per fornire ai volontari l’ assistenza e la consulenza sui dati rilevati da studi del settore culturale. Saranno inoltre forniti documenti, fotografie e altri materiali della dotazione provinciale utili affinché i volontari possano utilizzarli nella realizzazione della guida sui siti di interesse storico, archeologico, naturalistico. Nel seguente Diagramma di Gantt si descrive la temporizzazione del piano di attuazione che prevede l’inserimento di n. 4 volontari: Azioni Formazione generale (punti 30-35) Formazione specifica (punti 36-42) Attività di promozione (PUNTO 18) Svolgimento delle attività ordinarie di biblioteca Servizio biblioteca in spiaggia Laboratori di animazione alla lettura Incontri di lettura presso i siti si interesse archeologico, ambientale o artistico presenti sul territorio. Realizzazione mostre per la valorizzazione del patrimonio documentale dell’archivio storico. Collaborazione con Università della Terza Età Censimento e catalogazione dei beni artistici e culturali presenti sul territorio Realizzazione di una guida da distribuire nel territorio Monitoraggio interno 1° 2° 3° 4° 5° 6° Mesi 7° 8° 9° 10° 11° 12° Valutazione ex post dell’attività svolta 8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione Di seguito si descrivono le fasi relative al piano di attuazione, tranne la fase propedeutica già svolta dal Comune e descritta al precedente punto 8.1.: 1. Realizzazione delle attività Partecipazione alle attività ordinarie del servizio di Biblioteca: presso la biblioteca si potenzieranno le attività ordinarie di catalogazione, archiviazione, front-office; in particolare si prevede un prolungamento dell’orario di apertura della Biblioteca anche durante la stagione estiva o in occasione di particolari eventi. Il servizio sarà inoltre ampliato con l’attuazione del prestito a domicilio a favore di persone impossibilitate a visitare la biblioteca (es. anziani e disabili) e si trasferiranno temporaneamente alcuni testi in contesti esterni ai locali della biblioteca (es. ambulatorio medico, ambulatorio pediatrico…), per alleggerire i tempi di attesa e promuovere la lettura. Per avvicinare la popolazione al servizio bibliotecario si implementerà il sito web del Comune di Tortolì con la creazione di uno spazio dedicato alla Biblioteca sul quale sarà possibile conoscere i testi disponibili, prenotare il prestito, richiedere informazioni sul servizio, conoscere le iniziative proposte. Servizio di biblioteca in spiaggia: nel periodo estivo, alcuni testi saranno trasferiti temporaneamente presso le principali spiagge del comune di Tortolì. I volontari e gli operatori saranno disponibili per raccogliere le richieste ed erogare il prestito; anche questa attività consentirà l’avvicinamento della popolazione, giovane e non, alla lettura. Laboratori di animazione alla lettura: si realizzeranno n. 2 laboratori di animazione alla lettura rivolti ai bambini frequentanti le prime classi elementari. Nel corso dei laboratori si promuovono modalità di ascolto attivo di storie e racconti, letti ad alta voce da operatori esperti, e “interpretati” con scenette semplici da parte dei bambini. In un secondo momento i bambini saranno chiamati a descrivere con disegni, collage, attività pittoriche semplici (colori a dito, acquerelli…) le storie raccontate. Incontri di lettura presso i siti si interesse archeologico, ambientale o artistico presenti sul territorio: Si realizzeranno n. 4 incontri di lettura presso i siti di interesse archeologico e artistico presenti nel territorio di Tortoli. L’attività mira non soltanto a svolgere la promozione della lettura attraverso la presentazione di nuove pubblicazioni da parte degli autori, ma a valorizza fa scoprire il patrimonio artistico, archeologico del territorio. 2 incontri sono rivolti ai minori e prevede la lettura di racconti e fiabe tratte dalla letteratura dedicata, mentre i restanti incontri sono aperti a tutto il pubblico. Organizzazione di mostre documentarie per la promozione del patrimonio dell’archivio storico. Collaborazione con l’Università della Terza Età: si organizzeranno almeno n. 3 incontri pubblici sul tema della storia e della cultura locali, su testi e libri scritti da autori sardi, su altri temi di pubblico interesse, al fine di favorire il dialogo e lo scambio intergenerazionale. Censimento e catalogazione dei siti naturalistici/storici/archeologici: si procederà con il censimento dei beni artistici e culturali del territorio sia sulle fonti già disponibili (presso la Mediateca Ogliastrina, sita nel vicino paese di Barisardo, e presso l’Ufficio Cultura della Provincia dell’Ogliastra, copromotore del progetto) che con sopralluoghi presso i siti di interesse culturale per realizzare fotografie e filmati. Altre informazioni saranno reperite con ricerche bibliografiche. Realizzazione di una guida sui siti naturalistici, storici e archeologici del territorio: i dati raccolti saranno utilizzati per l’elaborazione di una breve guida di facile consultazione, ricca di immagini e cartine/mappe, che sarà distribuita presso le scuole, i luoghi di aggregazione e le strutture turistiche. Si organizzeranno n. 3 incontri presso gli istituti scolastici per la divulgazione dell’iniziativa. 2. Valutazione e monitoraggio Le attività saranno sottoposte a verifiche quadrimestrali (ad es. si terrà conto del numero dei prestiti a domicilio, delle richieste e prenotazioni pervenute on line …) e ciò consentirà di rimodulare eventualmente l’intervento (es. attivazione di nuove iniziative insieme ai copromotori ….), affinchè vi sia congruità tra i mezzi utilizzati e i risultasti ottenuti. Al termine del progetto si realizzerà il monitoraggio per verificare l’efficacia dell’intervento, attraverso la somministrazione di questionari e l’analisi di indicatori significativi. 8.3 Risorse Umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste Per la realizzazione del presente progetto sono coinvolte complessivamente 7 persone con diversi ruoli e gradi di responsabilità per la conduzione delle varie azioni ed attività previste nei piani di attuazione. Per il dettaglio si rimanda alla tabella sottostante N. 1 2 1 3 Figura professionale Tipologia Risorsa Bibliotecaria Dipendente Esperti Università Terza Età Volontari Operatore esperto per laboratori di collaboratore animazione alla lettura Operatori Servizio Cultura Dipendenti Provincia Ogliastra 8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto I volontari svolgeranno un ruolo di affiancamento agli operatori per tutte le fasi espresse al punto 8.2. In particolare: 1. supporteranno il bibliotecario nella gestione del patrimonio librario e audiovisivo: catalogazione e classificazione dei documenti, preparazione al prestito del materiale documentario, collocazione del materiale documentario nelle apposite scaffalature, riordino del materiale documentario minore, lavori di conservazione del materiale librario; 2. accompagneranno gli utenti nella fruizione dei servizi offerti presso la biblioteca e nella scelta dei testi; 3. collaboreranno per effettuare il prestito dei libri a domicilio, sopratutto agli anziani del Comune, per realizzare la biblioteca diffusa e allestire il servizio di biblioteca in spiaggia; 4. si occuperanno di raccogliere le richieste, consegnare i libri, erogare il prestito a domicilio o in spiaggia, ritirare i testi dopo il periodo stabilito (es dagli ambulatori medici); 5. parteciperanno all’organizzazione di laboratori di animazione alla lettura rivolti ai bambini delle scuole elementari, coadiuvando l’operatore esperto. 6. parteciperanno all’organizzazione delle giornate di lettura presso i siti di interesse archeologico, artistico, ambientale. 7. Collaborano in tutte le fasi dell’allestimento delle mostre per la valorizzazione del patrimonio documentale dell’archivio storico. 8. Relativamente al potenziamento del servizio con l’inserimento del link sul sito istituzionale del Comune, i volontari cureranno, insieme al bibliotecario, la raccolta delle richieste e delle informazioni e cureranno l’aggiornamento dell’archivio e delle news relative alle iniziative organizzate dalla biblioteca. 9. Collaboreranno col bibliotecario e gli esperti dell’Università della Terza Età nella promozione e organizzazione degli incontri aperti al pubblico (definizione programma, allestimento sale, preparazione cartelle per i partecipanti, raccolta delle informazioni sui temi di pubblico interesse…). 10. Parteciperanno alla fase di censimento dei beni culturali del territorio, attraverso ricerche bibliografiche, anche presso la Mediateca, e sopralluoghi nei siti archeologici per realizzare fotografie e filmati. 11. Collaboreranno all’archiviazione dei materiali raccolti, alla stesura degli elaborati, alla successiva diffusione degli stessi presso gli istituti scolastici locali e alla creazione e distribuzione ai cittadini di una guida sul territorio. All’avvio del servizio, e comunque durante i primi cinque mesi di attività, i volontari seguiranno un percorso di formazione generale della durata di n. 42 ore, preliminare all’inserimento. I volontari seguiranno un percorso di formazione specifica della durata di n. 72 ore (si prevede di realizzare n. 10 incontri che si svolgeranno nel corso dei 12 mesi). Durante i primi 2 mesi di attività i volontari conosceranno i servizi, instaureranno relazioni con gli operatori, prenderanno dimestichezza con l’organizzazione del servizio. Nel periodo successivo svolgeranno l’attività in modo autonomo con il supporto dell’OLP e in base alle indicazioni ricevute dagli operatori. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: N. Denominazione Sede di attuazione del progetto BIBLIOTECA COMUNALE 10) Numero posti con vitto e alloggio: 4 Volontari da impiegare nel Codice progetto identificativo N. totale N. posti N. posti N. posti volontari con VA no VA solo V sede 754 4 0 4 0 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 4 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Flessibilità oraria Rispetto del regolamento interno Disponibilità a spostarsi sul territorio per lo svolgimento delle attività di mappatura dei beni culturali e artistici Disponibilità a svolgere le attività nei giorni festivi in concomitanza di eventi e manifestazioni di carattere culturale o per il prolungamento dell’orario di apertura della Biblioteca durante il periodo estivo CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto: Ente a cui indirizzare la domanda: Denominazione ente: Comune di Tortolì Indirizzo: Via Mameli 18 Telefono: 0782/600715 Sede di attuaN. zione del pro- Comune getto Biblioteca comunale Tortolì N. Cod. vol. ident. per sede sede Indirizzo Via Vittorio Emanuele 25 754 4 Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Anna Maria De Monte Fagito Data di nascita 19/04/1956 C.F. DMN NMR 56D59 L953B 17) Altre figure impiegate nel Progetto: Sede di attuaN. zione del pro- Comune getto Indirizzo N. Cod. vol. ident. per sede sede TUTOR RESP. LOCALI ENTE ACC. Data C.F. Cognome di nae nome scita Data Cognome di nae nome scita C.F. 18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Il progetto sarà promosso sul territorio, con un impegno pari ad almeno 24 ore, attraverso diverse modalità: Promozione presso la biblioteca e presso istituti scolastici locali, attraverso l’organizzazione di n. 4 incontri pubblici della durata di n. 3 ore ciascuno (per complessive n. 12 ore) Allestimento di uno stand e diffusione di opuscoli e copie del progetto in occasione di eventi o spettacoli rivolti a un pubblico giovanile (es. concerti, spettacoli culturali….) per n. 2 giornate, per complessive 12 ore Comunicati stampa su quotidiani locali Attività di informazione attraverso il sito del Comune di Tortolì (www.comuneditortoli.it) e sul sito www.faicrikka.it Affissione locandine e distribuzione brochure informative nei principali luoghi di aggregazione giovanile. 19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: Nessuno 20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): No 21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto: Il responsabile del monitoraggio incontrerà i volontari con cadenza quadrimestrale per verificare i risultati raggiunti e il grado di realizzazione del progetto. In particolare si terrà conto dei seguenti indicatori di efficacia: • • • • • • Numero complessivo dei destinatari raggiunti dal servizio Livello di soddisfazione dei volontari Grado di coinvolgimento dei volontari nelle attività proposte, n. giornate dedicate dai volontari alle attività previste N. dei beni culturali censiti e catalogati N. prestiti effettuati a domicilio Livello di soddisfazione dei minori coinvolti nei laboratori di animazione alla lettura 22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Diploma e conoscenze informatiche. Requisito preferenziale: Esperienza in materia di beni culturali. 24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: FORMAZIONE SPECIFICA Segreteria attrezzata Compenso dei docenti impegnati nella formazione generale (12 ore aggiuntive) Compenso dei docenti impegnati per la formazione specifica (22 ore aggiuntive) Costo complessivo delle dispense per n. 4 volontari ……. PUBBLICIZZAZIONE PROGETTO Stand presso eventi con target giovanile e fiere Spazi pubblicitari su mass media a diffusione locale Materiale pubblicitario (es. locandine, opuscoli) RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI AL PROGETTO N. 9 computer N. 2 fotocopiatori N. 1 macchina fotografica digitale N. 1 videocamera N.1 Impianto tv con videoregistratore TOTALE In Sintesi Importo € 200.00 € 540,00 € 770.00 € 320.00 € 1000.00 € 300.00 € 200.00 € 9000,00 € 12000,00 € 200,00 € 500,00 € 3400,00 € 28430.00 Assegno annuo volontari Numero volontari richiesti 5.205,84 4 Totale 20823,36 25% 5.205,84 Conclusione: La cifra totale di 28430,00 Euro, supera il 25% dell’assegno annuo per i volontari richiesti da impiegare nel progetto 25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto: Per la realizzazione del progetto il Comune di Tortolì – SAP Biblioteca Comunale ha stipulato due accordi di copromozione: - con l’Università della terza Età (CF 91004950910) che si impegna a organizzare incontri aperti al pubblico (giovani, adulti e anziani) sui temi della storia e cultura locale o finalizzati alla presentazione di libri scritti da autori sardi, al fine di favorire il dialogo e lo scambio intergenerazionale. Sarà possibile definire nel corso dell’anno, sulla base delle richieste pervenute, nuovi temi di pubblico interesse da affrontare con incontri rivolti alla cittadinanza. - Con la Provincia dell’Ogliastra – Assessorato alla cultura (CF 01174270916) che offre la disponibilità del proprio personale per fornire ai volontari l’ assistenza e la consulenza sui dati rilevati da studi del settore culturale. Saranno inoltre forniti documenti, fotografie e altri materiali della dotazione provinciale utili affinché i volontari possano utilizzarli nella realizzazione della guida sui siti di interesse storico, archeologico, naturalistico. Si vedano gli accordi di copromozione allegati. 26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Per la realizzazione del progetto la SAP Biblioteca Comunale porrà a disposizione le seguenti risorse tecniche e strumentali: • N. 9 Computer • N. 2 Fotocopiatore • N. 1 Macchina digitale • N. 1 Videocamera • N. 1 Impianto tv con videoregistratore CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti: NESSUNO 28) Eventuali tirocini riconosciuti : NESSUNO 29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Con la partecipazione al presente progetto i volontari matureranno nuove competenze e conoscenze, spendibili successivamente nel mercato del lavoro. Il Comune di Tortolì, rilascerà al termine del periodo di Servizio Civile apposito attestato valido ai fini del curriculum vitae nel quale si certificheranno e riconosceranno le capacità sotto riportate. CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI I volontari saranno inseriti in un contesto che consentirà loro di avere relazioni interpersonali con la cittadinanza locale, di lavorare in équipe, di relazionarsi con gli operatori del Comune e con il pubblico della biblioteca. CAPACITA’ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE Attraverso lo svolgimento delle attività previste dal progetto, i volontari apprenderanno: - tecniche di organizzazione di attività di sensibilizzazione e promozione rivolte al pubblico. - l’organizzazione dei servizi comunali - organizzazione del servizio di Biblioteca (reperimento testi, catalogazione, erogazione prestito, registrazione delle attività) - censimento e catalogazione di informazioni, dati, foto, filmati - tecniche di scrittura applicate alla redazione della guida sui siti storici e archeologici locali CAPACITA’ E COMPETENZE TECNICHE Durante l’espletamento del servizio i volontari utilizzeranno il computer con collegamento a internet per aggiornare, sul sito del Comune, lo spazio dedicato alla Biblioteca. Apprenderanno, inoltre, ad utilizzare strumenti tecnici, a censire, catalogare e archiviare i beni culturali. Conosceranno il servizio civile nazionale, gli elementi di base della normativa sulla privacy e gli elementi di base della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Formazione generale dei volontari 30) Sede di realizzazione: Consorzio Sol.Co. Nuoro – P.zza Mameli, 32 Nuoro 31) Modalità di attuazione: Il percorso formativo (generale e specifico) proposto da Confcooperative nella SLEA Consorzio Sol.Co. Nuoro, è volto a permettere ai volontari di acquisire la consapevolezza e la responsabilità di essere cittadini attivi nella comunità, chiamati in prima persona ad educarsi e ad educare ai valori della solidarietà e della promozione umana, così da contribuire a migliorare la qualità della vita della collettività portando la propria individualità ed esperienza. Aspetto fondamentale del percorso formativo generale – nel rispetto di quanto disposto dalle “Linee Guida sulla formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” emanate dall’UNSC - è quello di rappresentare per i giovani in Servizio civile un’occasione di apprendimento e di acquisizione di conoscenze in particolare sui fondamenti storici e costituzionali del servizio civile, sull’attuale normativa che lo regola, sulla conoscenza dei valori e finalità dell’ente presso cui il giovane svolge il Servizio Civile. La formazione generale dei volontari sarà effettuata attraverso incontri a livello provinciale - con riferimento al territorio di realizzazione del progetto – realizzati dalla sede nazionale, attraverso il proprio staff nazionale di formazione, assieme ai formatori della sede locale di ente accreditato. 32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: Sì Confcooperative - SLEA Consorzio Sol.Co. Nuoro – Codice NZ 01170 33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Il percorso di formazione generale, inteso come processo dinamico, si propone di raggiungere le finalità individuate attraverso momenti formativi orientati prevalentemente alla: crescita della “capacità politica” del singolo, intesa come capacità di leggere la realtà e di agire per una sua trasformazione; acquisizione di conoscenze per sviluppare capacità e competenze adeguate al tipo di servizio previsto dal progetto (acquisizione di strumenti relazionali ed educativi). elaborazione personale del volontario dei valori e motivazioni dell’esperienza di servizio civile. Tale processo sarà accompagnato da incontri che favoriscono l’acquisizione di consapevolezza su di sé e di rielaborazione della propria esperienza. Oltre alla formazione di tipo frontale si prevede una metodologia attiva di apprendimento con attività e lavori di gruppo, role-playing ed esercitazioni psicosociali che permettano l’acquisizione delle conoscenze e la possibilità di confronto tra i volontari. Il percorso formativo sarà realizzato attraverso una formazione generale di 42 ore articolata in moduli territoriali. Al termine degli incontri formativi saranno effettuate verifiche attraverso un questionario di valutazione per monitorare: soddisfazione dei partecipanti e rispondenza alle aspettative, utilità percepita, quantità e qualità degli apprendimenti, bisogni formativi. 34) Contenuti della formazione: La formazione generale ha l’obiettivo di sviluppare nei volontari la dimensione della cittadinanza attiva e responsabile, conoscere i fondamenti costituzionali e la normativa del servizio civile nazionale, sviluppare le diverse competenze e capacità dei volontari per attuare il progetto. I contenuti sono: Modulo formativo (42 ore) 1.“Analisi delle esperienze e delle aspettative” In questo, si dedica particolare attenzione all’inserimento del volontario nel progetto. L’incontro ha lo scopo di creare un’occasione privilegiata per un consolidamento del gruppo, per la condivisione delle diverse realtà sociali nelle quali il progetto viene realizzato e le modalità di assistenza alla persona. Si cercherà di sviluppare un confronto tra i volontari sulle motivazioni e sulle aspettative dell’esperienza. 2.“Analisi dei processi del proprio modo di comunicare, di porsi in relazione e gestione dei conflitti” L’incontro è volto a far acquisire i primi elementi sulla comunicazione interpersonale e sulla gestione di eventuali conflitti, attraverso l’utilizzo di tecniche attive al fine di favorire nel giovane un’autovalutazione delle proprie modalità di relazione. 3.“Legislazione e storia del servizio civile: dall’obiezione di coscienza alla legge n. 64 del 2001”. “Significato del servizio civile (articoli 2, 3 e 52 della Costituzione Italiana, giurisprudenza costituzionale)”. “La difesa civile non armata e non violenta” L’incontro ha lo scopo di permettere al volontario di essere consapevole della storia dell’obiezione di coscienza, di quale sia stato il percorso legislativo che ha permesso di arrivare alla legge che regola il servizio civile e di riflettere sui diritti e doveri dei volontari. Inoltre si cercherà di porre l’attenzione di come il servizio civile, assieme ad altre forme (come la Protezione civile), costituisca un’esperienza di realizzazione della difesa alternativa della Patria. 4.“Normativa vigente e Carta di impegno etico”. “Diritti e doveri dei volontari” In questo incontro è illustrata la normativa che regola il Servizio Civile (leggi nazionali, decreti ministeriali e circolari UNSC), nonché la disciplina che regola i rapporti tra gli enti ed i volontari del servizio civile nazionale. Il modulo metterà in evidenza il ruolo e la funzione del volontario nell’esperienza di servizio civile. 5.“La mission, valori ed organizzazione del Comune: ruolo e finalità”. “Caratteristiche del progetto e condivisione delle diverse realtà in cui si realizza” L’incontro ha lo scopo di permettere al volontario di avere delle informazioni specifiche sul contesto in cui si trova a svolgere il proprio servizio e sul progetto in cui sarà coinvolto. Si cercherà di far capire le finalità e l’organizzazione della SAP. Si forniranno, inoltre, alcune nozioni basilari sul terzo settore, sui diversi attori che vi operano, sul concetto di solidarietà sociale.. 6 e 7. “Conoscenza del territorio” I due incontri hanno l’obiettivo di approfondire alcuni temi trattati nel modulo iniziale arricchendo con testimonianze, case history e visite presso altre strutture (pubbliche, terzo settore, parrocchie, et.) operanti sul territorio, connesse ai temi affrontati nel progetto. 8.e 9.“Potersi sperimentare in situazioni in cui sono protagonista”. I due incontri integrativi sono volti a favorire l‘entusiasmo e la relazione nel gruppo, di sviluppare la fiducia e l’autostima dei partecipanti scoprendo quanto ognuno sia indispensabile e insostituibile per gli altri, consolidare il senso di appartenenza ad un gruppo. Le attività previste vengono attuate con modalità attive con dei momenti di confronto al fine di favorire un’autovalutazione delle proprie modalità di relazione. 35) Durata: 42 ore Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 36) Sede di realizzazione: Comune di Tortolì 37) Modalità di attuazione: Il percorso formativo specifico sarà realizzato attraverso una formazione specifica così come di sviluppare nei volontari le diverse competenze e capacità utili per la realizzazione efficace del progetto. Il percorso si realizzerà attraverso 10 moduli per complessive 72 ore. 38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Cognome Nome Luogo di nascita (Comune e Provincia) Loi Luisa Tortolì (OG) LAI EMANUELA Cagliari Data di nascita 15/02/1974 17/09/1973 39) Competenze specifiche del/i formatore/i: Nome e Cognome Titoli di studio Competenze Esperienze Laurea in Scienze Gestione piani per- Insegnante di Storia e Italiano dell’educazione sonalizzati 162. presso L’Istituto Privato Centro studi didattici. Luisa Loi Progettazione, idea- Responsabile dell’ente FORzione interventi so- MATIVO IERFOP ciali. Laurea in moderne Emanuela Lai lettere Realizzazione ricerche linguistiche, storiche e culturali Gestione sportelli culturali (e specificamente lingua sarda) - Dal 2004 ad oggi: rapporti di collaborazione con numerosi enti locali e scuole in qualità di esperto della lingua e cultura sarda (gestione progetti EX LR 26/97, coordinamento e gestione sportelli linguistici, rea- Esperta di lingua e cultura sarda Realizzazione e presentazione guide e libri relative a storia e cultura sarda - lizzazione ricerche linguistiche, storiche e culturali, realizzazione libri sulla cultura sarda realizzati su progetti ex LR 26/97…) si veda per i dettagli il CV allegato. 40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Nel corso del servizio sarà realizzato un percorso di formazione specifica rivolto ai volontari che si pone l’obiettivo di far acquisire e/o implementare competenze specifiche legate all’ambito nel quale si realizza il progetto. La formazione specifica contempla n. 10 incontri che si realizzano nell’arco dei 12 mesi. Il percorso prevede la stipula di un patto formativo tra il formatore e i partecipanti in modo tale che siano definite le apettativee individuati gli obiettivi che ci si propone di raggiungere. Durante la fase di erogazione della formazione si realizzerà u monitoraggio intermedio per individuare possibili scostamenti rispetto agli obiettivi e rimodulare, eventualmente, l’intervento. Al termine del percorso sarà somministrato un questionario finale per verificare il raggiungimento degli obiettivi individuati. La metodologia utilizzata prevede: lezioni frontali, simulazioni, lavori di gruppo, role playing. 41) Contenuti della formazione: L’obiettivo della formazione specifica è quello di consentire al volontario di acquisire conoscenze e competenze indispensabili per svolgere in modo puntuale il servizio, con riferimento specifico alle attività previste dal progetto. I primi 2 incontri saranno dedicati ad esaminare l’organizzazione interna della SAP. Il volontario dovrà conoscere il contesto organizzativo ed il modo attraverso il quale la SAP crea relazioni con l’esterno: 1. organizzazione e funzionamento dell’ente locale; 2. organizzazione dei servizi bibliotecari. Nel corso dei successivi incontri si esaminerà il contesto territoriale, si realizzerà una mappatura dei beni culturali presenti nel territorio, si approfondirà il concetto di catalogazione e archiviazione dei beni culturali e saranno presentate le tecniche di catalogazione ed elaborazione dei testi. Sarà individuato, inoltre, il target del progetto (minori e anziani) e delineata la strategia per un efficace coinvolgimento dei destinatari. Un incontro sarà dedicato al lavoro in équipe e alla comunicazione all’interno di un gruppo di lavoro. 42) Durata: 72 ore Altri elementi della formazione 43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Saranno effettuate due rilevazioni: la prima a metà progetto, la seconda alla sua conclusione. Gli indicatori rilevati attraverso i questionari e le schede di rilevazione, elaborati su scale Likert o su strumenti derivati saranno ridotti a variabile attraverso tecniche fattoriali per permettere l’individuazione di gruppi omogenei di destinatari e del loro gradimento sui fattori precedentemente individuati in base a gradi di soddisfazione. Inoltre per valutare se l’apprendimento dei concetti trasmessi durante gli incontri è consolidato e compreso e per misurare il grado di soddisfazione dei volontari che partecipano al progetto si rende necessario effettuare una valutazione in itinere. Per questo vengono somministrati, al termine di ogni incontro formativo, questionari che indagano la valutazione dell’apprendimento, la soddisfazione dei volontari e la rispondenza delle aspettative. Alla fine dell’anno di servizio civile ai volontari viene chiesto di stendere una relazione nella quale descrivere il percorso del progetto ed esprimere un giudizio in merito. Data 29/10/ 2007 Progettista Dott.ssa Giovanna Deiana __________________ Rappresentante legale/Responsabile per il Servizio Civile Nazionale Comune di Tortolì