COMUNE DI TORTOLI - Comune di Tortolì

Transcript

COMUNE DI TORTOLI - Comune di Tortolì
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
COMUNE DI TORTOLI’
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ01504
REGIONALE
REGIONALE
4
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
BIBLIOTECA E DINTORNI 2
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica:
D/01
6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il
progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili:
Il presente progetto si realizza presso la SAP Biblioteca Comunale, codice
Helios 754 e ha l’obiettivo di :
•
•
•
Incentivare la lettura
Promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio
Favorire lo scambio intergenerazionale tra giovani e anziani
Il Comune di Tortolì rappresenta per l’intera Provincia dell’Ogliastra il polo di
riferimento per quanto riguarda lo sviluppo della vita sociale, politica, culturale ed economica dell’intero territorio. Negli ultimi anni il Comune ha assunto
un ruolo guida per tutta la serie di attività che ruotano nel suo contesto territoriale e che rappresentano uno dei punti di forza grazie alla capacità di attrarre, in maniera costante, nuove e maggiori risorse umane, anche dai paesi vicini, richiamate dalle opportunità di lavoro, di studio, di svago e per la rilevante offerta di beni e servizi.
Con i suoi 10.394 abitanti Tortolì è il Comune più popoloso della Provincia,
con una densità demografica pari a 249 abitanti per kmq, ben dodici volte
superiore alla media provinciale di 31 abitanti per kmq.
Un dato che testimonia il differente ritmo di crescita del Comune è l’indice di
dipendenza che nel resto della provincia assume valori compresi fra 60 e
67, evidenziando un peso preponderante delle classi improduttive su quelle
attive. Mentre a Tortolì si rinviene l’indice di dipendenza in assoluto più basso rispetto a tutti i comuni ogliastrini, pari a 37 (indice di dipendenza medio
regionale: 42).
L’interpretazione degli indici demografici e l’analisi delle caratteristiche salienti della struttura sociale, consente di individuare tra i punti di forza del
contesto tortoliese una costante crescita demografica e una conseguente
disponibilità di risorse umane giovani e produttive, una particolare vivacità
imprenditoriale e una capacità di attrazione di risorse umane dai comuni interni. Tra le opportunità offerte ci sono la crescita dei livelli di istruzione tra le
nuove generazioni, con particolare riferimento alle donne, la crescita occupazionale e la nascita di nuovi servizi per l’impiego. In questo contesto interagisce una numerosa comunità di giovani e studenti. La popolazione residente di età compresa tra i 14 e i 35 anni rappresenta il 30,81% della cittadinanza.
Gli studenti delle scuole superiori sono 1.702, di cui 1.202 frequentano istituti tecnici e professionali e 500 i licei. Una consistente parte proviene da altri
centri ogliastrini e contribuisce ad un ulteriore incremento delle presenze
giornaliere. I giovani provenienti da ambiti socio-culturali differenti, hanno
così l’occasione di condividere esperienze e confrontarsi su tematiche che
riguardano la loro età, maturando interessi che si scoprono comuni e condivisi. Questo contesto socio-culturale variegato ed articolato costituisce uno
stimolo positivo per la crescita comune e per determinare un sensibile miglioramento della qualità della vita.
La Biblioteca Comunale, unica in Ogliastra, riveste un ruolo importante anche per la presenza della “Segreteria Universitaria” che opera per conto
dell’Università di Cagliari e dell’ERSU. Il suo compito è di fornire ai ragazzi
che intendono frequentare l’Università un supporto logistico e amministrativo
per la compilazione della varie pratiche: di immatricolazione, di richiesta di
borse di studio, di assegnazione di alloggi agevolati, ecc… Mediamente si
raccolgono dalle 120 alle 150 domande di studenti che provengono da tutta
l’Ogliastra.
Grazie ad un cospicuo finanziamento il Comune di Tortolì ha potuto realizzare una Mediateca, gestita dalla “Fondazione Mediateca Ogliastrina”, dotata
di diverse sale: per i ragazzi, per la cultura e la lingua sarda, per conferenze
ed eventi culturali…
Seguendo la programmazione regionale, il Comune ha aderito con successo
ad una selezione dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, ottenendo il riconoscimento a sede di 1° livello per ospitare nella Biblioteca un
Centro di Accesso Pubblico ai Servizi Digitali Avanzati (CAPSDA).
L’obiettivo specifico del CAPSDA è la costituzione sul territorio di postazioni
di accesso ai servizi on line della Pubblica Amministrazione. Tale struttura
da un lato consente ai cittadini di accedere in modo rapido ed efficiente ai
servizi innovativi offerti dalle Pubbliche Amministrazioni regionali e locali,
dall’altro contribuisce allo sviluppo della Società dell’Informazione nella Regione Sardegna e alla riduzione del digital divide, tutt’oggi indicato come una
delle cause del divario tra nord e sud.
Si riportano di seguito alcuni indicatori numerici significativi, necessari per la
valutazione delle attività della Biblioteca:
Unità documentarie totali : 22.341
Volumi al prestito domiciliare – sezione adulti (anno 2005) : 10.803
Volumi al prestito domiciliare – sezione ragazzi (anno 2005) : 7.847
Documenti multimediali . 2.011
Audio : 349
CD : 243
Videocassette : 964
DVD : 758
Filmati : 32
Fotografie : 106
Prestiti interbibliotecari : 807 (di cui Fatti 139, Ricevuti 668)
Informazioni fornite settimanalmente : 962 (di cui Front-office 501, via
tel o mail 386, per posta 104)
Presenze giornaliere (media/ 2005) : 93,5
Presenze annuali alle attività culturali : 5.103
Utenti annuali al prestito : 4.841
Prestiti a domicilio : 9.416 (di cui 5.202 per la sezione ragazzi)
Prestiti altri materiali : 2.013
Il servizio bibliotecario attualmente prevede la presenza di un operatore che
supporta l’utente nella ricerca dei testi, anche mediante il software in dotazione, censisce le visite e le richieste pervenute, cataloga e archivia i testi e
le riviste, provvede ad acquistare nuovi testi o a richiederli in prestito ad altre
biblioteche.
Col presente progetto il servizio bibliotecario sarà potenziato e arricchito con
nuove attività :
Servizio di biblioteca territoriale/diffusa: si svolgerà l’attività del prestito librario a domicilio degli utenti impossibilitati a visitare la biblioteca
(es. anziani e disabili) e si trasferiranno temporaneamente alcuni testi
in contesti esterni ai locali della biblioteca (es. ambulatorio medico,
ambulatorio pediatrico…), per alleggerire i tempi di attesa e promuovere la lettura.
Servizio di biblioteca in spiaggia: nel periodo estivo, alcuni testi saranno trasferiti temporaneamente presso le principali spiagge del comune di Tortolì. I volontari e gli operatori saranno disponibili per raccogliere le richieste ed erogare il prestito; anche questa attività consentirà l’avvicinamento della popolazione, giovane e non, alla lettura.
Laboratori di animazione alla lettura: si realizzeranno n. 2 laboratori di
animazione alla lettura rivolti ai bambini frequentanti le prime classi
elementari. Nel corso dei laboratori si promuovono modalità di ascolto
attivo di storie e racconti, letti ad alta voce da operatori esperti, e “interpretati” con scenette semplici da parte dei bambini. In un secondo
momento i bambini saranno chiamati a descrivere con disegni, collage, attività pittoriche semplici (colori a dito, acquerelli…) le storie raccontate.
Incontri di lettura presso i siti si interesse archeologico, ambientale o
artistico presenti sul territorio.
Incremento dell’orario di apertura, soprattutto nel periodo estivo o in
occasione di particolari manifestazioni (feste patronali, sagre, manifestazioni folkloristiche).
Attraverso il sito internet istituzionale del Comune di Tortolì saranno promosse e valorizzate le attività e i servizi offerti dalla Biblioteca, dedicando ad
essa uno spazio nel sito web del Comune, dando inoltre l’opportunità agli
utenti di consultare l’archivio e richiedere libri in prestito on line.
Il presente progetto ha, inoltre, l’obiettivo di coinvolgere l’Università della
Terza Età con lo scopo di favorire lo scambio intergenerazionale.
L’università della Terza Età organizzerà, col coinvolgimento degli operatori
della biblioteca e dei volontari inseriti nel presente progetto, incontri aperti al
pubblico, nel corso dei quali affrontare argomenti legati alle storie e culture
locali, presentare libri scritti da autori del posto. Sulla base delle richieste
pervenute presso la biblioteca si affronteranno anche altri temi di pubblico
interesse (si ricorda che presso l’Università della Terza Età operano esperti
di differenti settori). Gli incontri saranno rivolti a un pubblico variegato, cioè
ai giovani , agli adulti e agli anziani; ciò favorirà il dialogo e lo scambio intergenerazionale, avvicinando gli anziani alla fruizione del servizio bibliotecario.
Nell’ambito del servizio di biblioteca il Comune di Tortolì intende produrre fotografie, filmati, schede didattiche di sintesi relative a numerosi beni culturali
presenti sul territorio. Il progetto prevede, infatti, la raccolta del materiale
audio, video e fotografico e dei testi già disponibili presso la Mediateca e il
Settore Cultura dell’Amministrazione Provinciale Ogliastra (copromotore del
progetto) e la produzione di nuovo materiale audio visivo. A tal fine, i volontari, supportati dagli operatori, effettueranno dei sopralluoghi nei siti di interesse artistico e culturale, per realizzare fotografie e filmati.
Successivamente si elaborerà una breve guida da distribuire ai cittadini e
presso le strutture turistiche.
Per la promozione e la divulgazione del lavoro svolto, si organizzeranno n. 2
incontri presso gli istituti superiori locali.
Di seguito si riporta l’elenco di siti naturalistici, storici e archeologici già censiti che saranno oggetto dell’attività sopra descritta.
I Nuraghi
Nuraghe e anfratto Còrrus de Trubùtzu
Situato tra il Monte Maòro e la cresta di Monte Frau Locci, il nuraghe, a tholos complesso, è costituito da una torre principale e da un corpo aggiunto trilobato, preceduto a sud da un ballatoio.Gli ingressi visibili e i corridoi hanno
luce ogivale, la tecnica costruttiva è uniforme in tutto il nuraghe con blocchi
di granito via via più regolari verso l'alto. Sull'emergenza granitica a Est del
nuraghe, oltre la radura, due grossi massi di granito, poggiando l'uno sull'altro creano uno spazio angusto, occupato da pietrisco d'infiltrazione e pietrame.
Dai
reperti
si
può
ipotizzare
un
utilizzo
dell'anfratto o per una deposizione funeraria o come ripostiglio.
Nuraghe Còsta Aràngius – Mònte Attu
Si trova sul rilievo che continua, in direzione Sud-Est, la cresta di Còsta Aràngius, 20 m circa a Ovest dell'insellatura che lo separa dal Monte Attu. Il
nuraghe è forse del tipo a corridoio, il perimetro murario, a tre quarti di cerchio, a tratti interrotto, doveva essere integrato dalla roccia naturale. La
struttura
è
realizzata
in
blocchi
di granito con una tecnica non più individuabile, ad Ovest, ad una quota più
alta si nota un muro di contenimento rettilineo addossato alla cresta costituito da grossi
blocchi parallelepipedi di porfido.
Nuraghe Còrti Accas
Il monumento è ubicato su un rilievo porfirico coperto da fitta macchia, in
una posizione che gli consente ampio dominio sulle sottostanti vallate e il
controllo dei rilievi circostanti. Il nuraghe è di tipo complesso, costituito da
una torre con vano a tholos e da un corpo aggiunto, con vano principale a
corridoio, che le si addossa frontalmente; tra i due corpi costruttivi è risparmiato un piccolo cortile semicircolare che funge da raccordo tra i diversi vani
del monumento; l'ingresso architravato della torre è orientato a Sud-Est e la
camera è prevalentemente costituita da blocchi medio-grossi in granito, con
qualche blocco di porfido rosso. Il corpo aggiunto, dall'irregolare pianta allungata, è percorso lungo l'asse centrale da un corridoio che sfocia nel cortile, mentre altri due vani di piccole dimensioni sono ricavati nella massa muraria a sinistra e a destra di questo: l'opera muraria è poligonale, con esclusivo utilizzo di
porfido rosso.
Nuraghe Nuraxèddu e masso con coppelle
Su una modesta altura da Est della SS 125, si trova il nuraghe Nuraxèddu,
costituito da un'unica torre circolare contenente un vano di forma ovale. La
muratura, in opera poligonale che tende ad individuare dei filari, impiega
blocchi di granito abbastanza regolari ma non rifiniti. In alcuni casi si individuano
spezzoni
di
menhir
reimpiegati
in opera, certo provenienti dal dal vicino complesso di Pèrda Lònga.
Nello spazio antistante il nuraghe far i blocchi crollati nella zona del probabile ingresso ve n'è uno di granito parallelepipedo, spezzato trasversalmente
da due tronca
ture, poggiante obliquamente su una delle facce.
Nuraghe Nùrta
Posto su uno sperone roccioso isolato facente parte delle alture granitiche
allineate
a
Nord-Ovest/Sud-Est, naturale proseguimento del Mònte Bonghì. Il nuraghe
a tholos semplice, è circondato da un'ingente massa di crollo che rende illeggibile il perimetro alla base. La torre, subcircolare, contiene un andito
d'ingresso rettilineo con sezione ogivale e la scala. La muratura in opera poligonale
a
sacco,
è
realizzata
con
blocchi irregolari di granito, inglobanti anche filoni candidi di quarzo; poche
zeppe
di medie dimensioni regolarizzano i piani di posa.
Nuraghe Turùddis
Ubicato sul rilievo granitico di Mònte Edìnis, domina sulla sottostante piana
di Pèrda Lònga ricca di presenze prenuragiche (menhir in allineamento) e
nuragiche (tombe di giganti). È un nuraghe a tholos, complesso, con corpo
d'addizione concentrico trilobato. La torre principale circolare, presenta un
ingresso
architravato
a
luce
subtrapezoidale sormontato da finestrello di scarico trapezoidale orientato a
Sud-Est. L'opera muraria è poligonale,con l'utilizzo di grossi blocchi sbozzati
in granito. Dove è possibile osservarla (svettamento torre-corpo aggiunto) la
tecnica utilizzata è quella a sacco, con doppi paramenti murari e riempimento
di
piccoli
blocchi.
Nuraghe Muxièddu
Alle estreme propaggini del rilievo che a Nord prende il nome di Sèrra Iterràzzas, si trova una costruzione di pianta originariamente circolare, realizzata in blocchi di granito di varia pezzatura dispersi nell'area circostante in un
ammasso di crollo.
I Complessi Archeologici
Complesso archeologico Mònte Attu
Il sito di periodo prenuragico è collocato poco al di sotto della sommità della
collinetta granitica detta Mònte Attu è costituito da tre domus de janas ricavate dal granito piuttosto alterato che crea spontaneamente incavi e fossette. Accanto ad una domus infatti si aprono due tafoni irregolari e non è escluso
che
le
tombe
siano
state
ricavate ampliando cavità preesistenti o che i tafoni abbiano avuto un uso
funerario.
Complesso archeologico Mònte Tèrli
Il toponimo di Mònte Tèrli individua una collinetta granitica ben definita che
emerge nell'area retrostante il lido e lo stagno di Orrì, in collegamento visivo
con i siti di S. Salvatore e S'Ortàli 'e Su Mònte. I monumenti sono concentrati nella zona più alta della collinetta: la necropoli ipogeica prenuragica ad
Ovest, con nove domus in masso isolato a meno di metri tre da un fronte di
cava e altre quattro, su parete, più all'interno; i tre menhir di granito sono
stati sistemati all'interno del cortile di un esercizio pubblico, probabilmente,
se
autentici,
la
coro
collocazione
non
è
molto
lontana
dall'ubicazione originaria; il nuraghe, di tipologia anomala, è situato poco a
sud della sommità, ad Ovest di esso vi sono allineati e comunicanti tre vani
contigui, di cui due sono realizzati con integrazione tra roccia e muratura
mentre il terzo completamente in muratura realizzata in granito con pareti
aggettanti
in
una
sorta
di
tholos.
Complesso archeologico S'Ortàli 'e Su Mònte
Occupa due collinette contigue rispettivamente separate da una insellatura,
ad Ovest della piana retrostante il lido di Orrì. Monumenti del complesso, disposti sui rilievi, sono da Sud a Nord: un nuraghe costituito da blocchi poliedrici di granito locale, di cui quattro enormi blocchi di crollo sono a valle
presso i menhir; due strutture murarie, una sul rilievo e una a Ovest entrambe di periodo nuragico; una tomba dei giganti a struttura mista, con esedra
ortostatica, dal profilo arcuato piuttosto aperto e camera di pianta rettangolare costruita direttamente sulla roccia in posto ed impiega in opera, circa a
metà lunghezza, due grossi monoliti contrapposti: il corpo termina con l'abside; due menhir eretti ed uno rovesciato sull'insellatura. Il nuraghe a tholos
complesso sorge sul rilievo ed è costituito da una torre centrale e da un corpo d'addizione concentrico quadrilobato; a sud dell'insellatura si estende un
villaggio pertinente al nuraghe di capanne circolari realizzate con un doppio
paramento di blocchi medio-piccoli sbozzati in granito. Nel versante nord di
questo rilievo è scavata una domus de janas e nel cortile di Villa Dei si trovano il menhir e la tomba dei giganti
Pàla Nièdda costituita da blocchi sbozzati di granito.
Complesso archeologico S. Salvatore
Si trova su un modesto rilievo granitico a Sud della zona pianeggiante omonima; vicinissimi si trovano i complessi di S'Ortàli 'e Su Mònte e Mònte Tèrli.
Il complesso, che si articola intorno alla chiesa campestre di S. Salvatore, è
costituito da due domus de janas piuttosto mal conservate in granito con ingresso di forma rettangolare, da un raggruppamento di tre menhir aniconici
di granito abbattuti e un masso con
coppelle di forma sub parallelepipeda.
Complesso archeologico Bàccu Arzùla, Sèrra Interàzzas, Sèrras
'e Ladàmi
Il complesso si snoda nella vasta area occupata dalle due creste porfiriche
di Sèrras 'e Ladàmi e Sèrra Iteràzzas che corrono parallele in direzione
Nord-Est/Sud-Ovest, separate da una stretta valle. Il complesso comprende
quattro nuraghi e una struttura muraria che integrano la difesa naturale fornita
dalle
creste.
Il
nuraghe
Bàccu
Arzùlas, situato sul versante Est della più occidentale delle due creste porfiriche, è costituito da una torre a tre quarti di cerchio, i cui filari inferiori continuano quelli di un muro di terrazzamento rettilineo che si sviluppa a Sud della torre; la costruzione è realizzata in opera poligonale, con blocchi poliedrici
di porfido rosso. Il nuraghe Sèrra Interàzzas, ubicato sulla sommità della
cresta porfirica omonima, è composto da un tratto murario semicircolare inserito tra due spuntoni della cresta, che si addossa alla roccia con un riempimento di piccole pietre e terra; l'opera muraria è poligonale, realizzata con
testata
grossi
blocchi
di
porfido
appena
sbozzati.
Alla
della valle del Bàccu Arzùla, subito a ridosso della cresta porfirica, si trovano
tratti di una grossa struttura muraria rettilinea di periodo nuragico detta di
Sèrras Interàzzas: appena emergente dalla fitta macchia di ginestra è costituita con blocchi di porfido. I due nuraghi di Sèrras 'e Ladàmi si trovano il
primo
sul
rilievo
prospiciente
il
varco detto Bàccu Arzùla, realizzato con blocchi di porfido non ritoccati,
mentre il secondo è ubicato a quota elevata sulla sommità di una frastagliata
cresta porfirica, è di tipo complesso costituito da una torre subellittica con
vano a corridoio a cui si raccordano tutta una serie di strutture murarie su
piani
e
quote
differenti,
realizzati
in opera poligonale, con grossi blocchi appena sbozzati in porfido e granito.
Complesso archeologico Pèrda Lònga, Pèrd 'e Fa
Il complesso occupa una vasta area collinare circondata da rilievi e delimitata sul lato occidentale dal tratto della SS 125 compreso tra il Km 134 e il Km
136. Sui modesti rilievi che vi si affacciano sono ubicati tre nuraghi: Turùddis
(a Est), Nuraxèddu (a Nord), Nurtài (ad Ovest), mentre sul lato meridionale
confina con la zona di Sèrra 'e Sa Pìra. Il toponimo Pèrda Lònga individua il
settore
Nord-occidentale
dell'area e comprende 10 menhir di cui tre risollevati e allineati secondo un
asse Nord-sud, uno in piedi nella posizione originaria, e sei abbattuti; 2 pietre sacrificali di granito; una tomba di giganti di cui si conservano una camera corta e stretta realizzata con filari di blocchi rozzamente squadrati e a leggero
aggetto
di
pianta
subrettangolare e sezione trasversa subtrapezoidale, una grossa lastra granitica che doveva fungere da copertura, dell'esedra l'ala sinistra costituita da
tre blocchi consecutivi;una tomba di periodo nuragico che non è più identificabile tipologicamente a causa dello stato di degrado. Sul lato meridionale
dell'area troviamo il complesso Pèrd 'e fa che comprende 4 menhir di granito
di cui 2 protoantropomorfi e un masso
con coppella di periodo prenuragico.
Complesso archeologico Sa Sèrra 'e Sa Pìra
Alle pendici Nord dell'altopiano basaltico di Tèccu si stende un sistema di rilievi collinari granitici arrotondati, che, proprio in località Sa Sèrra 'e Sa Pìra
danno facile accesso all'altopiano; i monumenti di questo complesso, sette
menhir abbattuti, si trovano lungo una stradina sterrata che si dirama al km
134 della SS 125, visibilmente rimossi con un mezzo meccanico per la sistemazione
di
una
recinzione.
Menhir e petroglifo Orrì
Si trovano nella spiaggia di Orrì 100 m oltre la cabina Enel ubicata sul lato
destro della strada.Il menhir, al limite dell'arenile, è del tipo aniconico di forma ogivale, con sezione piano-convessa. Su uno scoglio a 20 m dal menhir
si trova un petroglifo di periodo prenuragico, non facilmente individuabile
perché spesso coperto dalla sabbia, che rappresenta, con una raffigurazione antropomorfa schematica,una coppia
sormontata dal disco solare.
Domus de janas e struttura muraria Cèa
Le domus ricavare da affioramenti di porfido sono, una bicellulare con pareti
e soffitto concavi, l'altra monocellulare con ingresso preceduto da lungo atrio
di forma trapezoidale irregolare. All'estremità del rilievo che termina a Pùnta
Cèa, è situato un muro ad andamento leggermente curvilineo, realizzato con
cinque filari di grossi blocchi poliedrici di granito; il muro per le sue caratteristiche costruttive è stato attribuito all'età nuragica.
Elemento architettonico Pèrd 'e fa
Blocco granitico riverso presso un cumulo di spietramento che restituisce
spezzoni di menhir e ceramica nuragica e romana; si interpreta come elemento architettonico (pietra di soglia? architrave?) di strutture ormai distrutte. Presenta una forma parallelepipeda, con sezione trasversa subrettangolare. I margini della faccia a vista sono arrotondati, in parte scheggiati. Le
superfici appaiono accuratamente rifinite.
Cippo Mònte Tèrli
Nel loggiato della pizzeria al Km 2 della strada consorziale Orrì, vi è un cippo cilindrico di basalto grigio violaceo, di età storica. La superficie è irregolare per la scabrosità della roccia; non presenta tracce di lavorazione o di decorazione, è fuori con
testo e mancano i reperti associati.
Abitato Còrti Accas
Sul versante meglio soleggiato della valle percorsa dal rio Còrti Accas, è impiantata una serie di costruzioni dalle pareti rettilinee, ora ridotti a filari di base. Si possono contare una ventina di ambienti,realizzati con pietrame di
medie dimensioni murato,
sembrerebbe, a secco.
Ovile Orrùndini
Ad Ovest della piana attraversata dalla SS 125 si erge la collina nota come
Perdemìra, Pèrd 'e Mìra nella toponomastica locale. Fra questa formazione
granitica e le pendici del Mònte Bonghì si trova l'ovile segnalato. Realizzato
in muretti a secco che si addossano in alcuni punti alla roccia naturale, è costituito da diversi elementi: comprende un ampio recinto subcircolare per il
gregge,
al
quale
si
addossano
due
ricoveri absidati, preceduti da un cortile circolare. Alla custodia delle femmine e dei piccoli sono adibiti due minuscoli recinti ellittici chiusi. Come dimora
del pastore è stata costruita una capanna circolare con cortile rialzato davanti all'ingresso. Un muretto di contenimento individua un orticello che integrava le provviste del pastore. Sebbene lo stato di conservazione non sia
buono, questo sito di età moderna è interessante quale esempio della razionale disposizione degli ambienti per lo svolgimento dell'attività pastorale.
Stazione ferroviaria
Quella di Tortolì è una stazione ferroviaria della linea Cagliari-Arbatax, inaugurata nel 1894. Si presenta composta da tre edifici: un edificio centrale,diviso su due piani,completamente realizzato in granito a vista. Tale edifi-
cio comprende gli uffici al piano terra, l'abitazione del responsabile al primo
piano e due edifici laterali adibiti il primo a “sala d'aspetto di III classe” (come
indica la scritta sopra l'ingresso), e il secondo a magazzino di stoccaggio.
Oggi la struttura si presenta in buone condizioni generali anche se negli ultimi
anni
non
sono
stati
effettuati interventi di ristrutturazione e, attualmente, viene utilizzata come
rimessa per i pullman delle FDS. Nel periodo estivo è la prima fermata del
treno turistico che da Arbatax conduce a Mandas attraversando l'interno della
Sardegna.
Ponte di ferro
Negli ultimi decenni dell'Ottocento la costruzione della nuova Strada Orientale, con il percorso che presenta tutt'ora, spostato più a valle il passaggio
del Foddeddu, richiese l'esecuzione di un ponte ad arco in muratura che fu
di breve durata in quanto spazzato via dall'alluvione del 1902 e rimpiazzato
da un ponte di ferro ad arco, il popolare “pont'e ferru”,completato intorno al
1912, che resistette fino agli anni '80 del Novecento per lasciar posto, in
quanto malandato e poco affidabile, al nuovo
ponte attuale.
Postazione militare Rocce Rosse
E’ situata sulla collinetta rocciosa che sovrasta il piazzale e il molo delle rocce rosse. si tratta di un complesso di piccole costruzioni di pianta quadrangolare, adibite ad uso militare nel corso della prima guerra mondiale. Vi sono stanzette, cisterne voltate a botte, camminamenti, scalette per raccordare
gli ambienti disposti su diverse quote, seminterrati, una modesta rete idrica.
Attualmente
in
abbandono.
Su forru de sa tèula
Nei pressi di Via Oristano si conservano ancora i resti di una fornace per laterizi (detta appunto “forru e sa tèula). Gli operai addetti alla lavorazione e
alla cottura dei mattoni d'argilla erano chiamati “is teulargius”; essi avevano
il compito di reperire la materia prima, lavorarla, trasformarla in mattoni o tegole e poi cuocerla nel forno,
all'interno del quale il materiale da cuocere veniva disposto a strati (prima i
mattoni in posizione verticale,poi le tegole). Il fuoco inizialmente doveva essere lento in modo da investire gradatamente tutto il materiale in cottura, ma
pian piano raggiungeva temperature superiori ai 100°. Il forno veniva acceso
di notte verso le dieci e
spento il giorno successivo a mezzanotte circa.
Ex mercato civico
In via Cagliari, non lontano dall'angolo occidentale con la via Umberto I, si
trovavano le carceri, che vennero chiuse e demolite negli anni '40, lasciando
il posto al mercato civico.
Rocce Rosse
La fama di Arbatax è legata in modo particolare alle Rocce Rosse, “is Iscòglius Orrùbius”, quella singolare scogliera che si propende in mare all'estremità Nord del promontorio di Bellavista, poco al di fuori del molo settentrionale del porto. Esse sono parte di quei filoni porfirici che, verso Nord, dopo
essersi inabissati in mare, risalgono a formare l'Isolotto d'Ogliastra; quindi si
immergono nuovamente per ricomparire alle spalle di S. Maria Navarrese.
Tali
filoni
sono
gli
stessi
che
verso Sud, dopo aver formato il crinale di alcune colline, si inoltrano fino agli
scogli rossi di Cea.purtroppo la continuità di questi filoni porfirici appare,
verso
terra, bruscamente interrotta dal vuoto lasciato dall'enorme cava che in passato, ver
so la metà del '900, fornì pietrame per le opere portuali.
Episcopio
Il palazzo vescovile, “s'Episcòpiu”, che ospitò la sede vescovile della diocesi
d'Ogliastra a Tortolì dal 1824 al 1927, sorge lungo via Vittorio Emanuele II.
Appartenente alla famiglia Quigini-Pùliga, che lo cedette alla famiglia LocciCardia, passò, attraverso il Monte di Riscatto, alla chiesa che lo destinò a
episcopio. Nel primo Ottocento questo palazzo si distingueva tra i fabbricati
di un certo pregio presenti a Tortolì. Tale edificio è a tre piani fuori terra,
sormontati da una torretta a loggia aperta ad archi; verso la strada si affacciano degli aggraziati balconcini. L'interno racchiude una piccola cappella il
cui altarino è attribuito a Fra' Locci. L'aspetto attuale denuncia le gravi alterazioni subite nel tempo.
Stabilimento Manifattura tabacchi
La coltivazione del tabacco, che prese la denominazione di “concessione
speciale tabacchi Tortolì”, ebbe inizio nel 1922 per interessamento del vescovo Mons. Virgilio. Il prodotto , prima della costruzione dello stabilimento,
veniva lavorato nella sede del palazzo vescovile. Nello stabilimento erano
impiegate una sessantina di operaie, tutte molto giovani che lavoravano duramente per seguire i tempi della coltiva
zione e della lavorazione del tabacco.
Sa Domu Beccia:
Ex Comune
Vi sono due edifici di via Mameli alai numeri 16 /18 e 20/22: il primo era sede del municipio e presenta sulla sua facciata una lapide in memoria dei
caduti della prima guerra mondiale; il secondo, una volta, e già
dall’Ottocento, caserma dei reali carabinieri, ha ospitato successivamente la
Biblioteca Comunale. Oggi il palazzo è sede
della provincia Ogliastra.
Casa Parrocchiale
Edificio del XIX sec. da ristrutturare.
Casa parrocchiale
Il fabbricato è del XX sec. ed è in fase di restauro.
Le Capanne
Rovine e capanna Cugùmmeru
Alle pendici del Mònte Bonghì, sono situate tre rovine di età romana, poste
tra il km 137.2 e il km 137.8, di cui sono individuabili elementi architettonici
in granito e arenaria, e numerosi frammenti fittili, sia di laterizi, sia di sagome
vascolari. A Sud-Est del Mònte Bonghì a sinistra del Km 137.2 della SS 125
si +trova una capanna circolare dell'età moderna, costituita da ortostati di
granito infissi a coltello e ben
connessi fra loro.
Capanna Perdemìra
Sul rilievo di Perdemìra, poco oltre il vascone per la raccolta dell'acqua, si
trova una piccola costruzione quadrangolare di Età Moderna. ormai priva di
copertura, è realizzata in muratura a secco di blocchetti di granito, che risparmia, nella parete prospiciente l'ingresso, un armadietto a muro detto con
termine
locale
“Fronestèdda”
(finestrina).
Capanna Pèrda Carcìna
In un'area collinare adibita al pascolo alla sinistra della SS 125 all'altezza del
Km 134,500 in prossimità di una casa, sorge la capanna di presunta Età
Moderna. Se ne osserva lo zoccolo di base, ed è costituita da un circolo su
due filari di pietre di medie dimensioni, tagliate nel granito locale, ben connesse tra loro. L'ingresso, orientato Sud / Sud-Ovest presenta due stipiti ortostatici alti circa un metro.
Capanna Nuraxèddu
Sul crollo a Ovest del nuraghe Nuraxèddu si trova una capanna circolare di
Età Moderna costituita da un filare di lastroni di granito infissi a coltello. È evidente il reimpiego di materiale proveniente dal vicino monumento megalitico.
Capanna Santu Stèvene
Sul rilievo di Santu Stèvene, a sinistra della SS 125, all'altezza del Km
136,500, in un'area adibita al pascolo, si trova una capanna circolare di Età
Moderna con una base di blocchi di granito infissi a coltello nel terreno. L'altezza media dei blocchi è di m 0,50 mentre i due stipiti dell'ingresso rivolto a
Est
sono
alti
m
1,20.
Uno
spazio
piano di m 2 circa è ottenuto con un muretto di terrazzamento davanti all'ingresso.
Le Chiese
Chiesa di S. Andrea
La chiesa parrocchiale di S. Andrea (sa cresia manna) che si affaccia maestosa sul piazzale della chiesa è dedicata a S. Andrea, apostolo, martire ,
patrono di Tortolì, dei pescivendoli e dei pescatori. Una piccola chiesa di S.
Andrea sarebbe stata costruita originariamente forse nel 1100; viene infatti
attribuita
all'epoca
dei
Pisani.
All'interno la parte più antica corrisponde all'attuale cappella della Madonna
del Rosario; la struttura è composta da tre navate con volte a botte. Sullo
sfondo si erge un monumentale altare del 1809, realizzato in preziosi marmi
policromi e intagli. di particolare pregio anche le due pile per l'acqua benedetta, di gusto classicheggiante con influssi rinascimentali. La festa di S.
Andrea
si
svolge
il
30
di
novembre.
Chiesa di S. Anna
La chiesetta di S. Anna (sa cresia de Sant'Anna), sorge a pochi passi dalla
parrocchiale di S. Andrea, della quale è filiale. un tempo essa fungeva da
oratorio della confraternita del Santo Rosario. Questa confraternita venne
fondata nel 1884 e soppressa negli anni '20; come molte altre chiesette dei
centri abitati sardi pure appartenenti a confraternite, la chiesa di S. Anna ha
caratteri architettonici del tutto simili alle chiese campestri: a queste è accomunabile essendo fatta con un'arte settata da spontaneità costruttiva e ispirata a criteri di semplicità. La facciata all'esterno ha una semplice iscrizione
e un piccolo rosone, il cui motivo geometrico è richiamato dalle finestre circolari delle fiancate. All'interno si nota l'unica navata absidata, coperta da
una volta a botte, le semicolonne che sporgono dai muri laterali, e una lapide che ci ricorda che l'attuale chiesa, è stata costruita nel 1881 più ampia e
più bella al posto della precedente. La chiesa ospita il simulacro della Santa
titolare, protettrice delle
puerpere. La festa di S. Anna si svolge il 26 di Luglio.
Ex chiesa di S. Sebastiano
L'edificio della chiesetta di S. Sebastiano (sa cresia de Santu Sebastianu)
oggi sconsacrata, sorge in corso Umberto I, all'angolo con la via Mazzini.
Oggi si presenta come un volume semplice e scarno che poco esprime del
suo nobile passato. Un tempo esternamente la chiesa era preceduta da un
loggiato ed era provvista di un semplice campaniletto che si ergeva sopra la
facciata; all'interno, invece, a ridosso del muro di fondo c'erano delle panche
in muratura. Negli ultimi anni alla chiesa è stato sconsideratamente murato il
rosone. Le origini di questa chiesa sono state fatte risalire all'epoca Pisana.
Essa venne dedicata a S. Sebastiano in seguito a un voto
pubblico fatto in tempo di pestilenza.
Chiesa di S. Gemiliano
Probabilmente edificata già nel 1500, essa si trova a circa 300 m dalla torre
di S. Gemiliano. La facciata della chiesa guarda verso il mare aperto, essendo rivolta verso Sud, e lungo la fiancata sinistra sono ricavate delle panche in muratura. L'interno è composto da una semplice navata. Una storiella
curiosa che si raccontava a Tortolì era che dalla torre di S. Gemiliano il cannone avrebbe sparato tre colpi in direzioni diverse e in ogni luogo dove furono trovate le palle vennero erette tre chiesette campestri: quella di S. Gemiliano, quella di S. Lussorio e quella di S. Salvatore. La celebrazione del Santo si svolge la prima Domenica di settembre.
Chiesa di S. Lussorio
Questa chiesetta campestre, chiamata anche “sa cresia de Santu Lussurgiu”, è preceduta da un ampio spiazzo predisposto per le feste, ombreggiato
da alti e frondosi eucalipti. Essa ripropone un modello tipico delle più comuni chiesette campestri sarde ad una sola navata, mentre l'architettura richiama
i
caratteri
aragonesi
del
1500.
Un
intervento di restauro venne effettuato nel 1902. La festa celebra un Santo
martire molto popolare in Sardegna sopratutto intorno all'anno 1000: Santu
Lussurgiu appunto. La festa si svolge o il 21 agosto o la Domenica succes-
siva quel giorno, e dura più giorni; il Venerdì sera si svolge “sù imbidu”,cioè
la licitazione nella piazza di S. Andrea; il Sabato si tiene la processione verso la chiesetta campestre con il simulacro del Santo; la Domenica invece ha
luogo la messa nella chiesetta campestre seguita dalla processione di rientro al paese; il Lunedì un'altra messa solenne nella
chiesa parrocchiale e la sera canti e balli in piazza Rinascita.
Chiesa di S. Antonio e convento degli agostiniani
La chiesa di S.Antonio, “sa cresia de S. Antoni”, è situata all'incrocio tra via
Vittorio Emanuele II e la ferrovia, in prossimità del passaggio a livello. Essa
era parte di un convento degli eremiti agostiniani di cui restano ancora le
tracce negli edifici attigui al lato destro. I documenti ci attestano che questo
convento era già attivo nel 1614. Nella chiesa, una consuetudine molto antica, faceva si che, oltre a seppellirvi i religiosi, venissero seppelliti anche i
laici fino ai primi anni del XIX secolo. Il convento nel tempo fu oggetto di denunce scandalose che accusavano qualcuno dei monaci di perseguire lucro
con la complicità di donne di malaffare a causa delle quali fu chiuso definitivamente nel 1866; dal 1914, per un certo tempo, gli ambienti del vecchio
convento ospitarono monache clarisse. Al Santo patrono degli agostiniani
era intitolata una chiesetta posta a poca distanza da S. Antonio, lungo la costa dello stagno, il cui nome è rimasto nella denominazione di “Paùl 'e Sant'Austinu” (palude di S. Agostino). La chiesa internamente è costituita da
una navata, voltata, fiancheggiata da cappelle. L'interno della parete frontale
è caratterizzato dalla presenza, sopra l'ingresso, di un ampio arcone che
sorregge la tribuna. La parte anteriore esterna della chiesa è stata attribuita
alla fine del '500 o ai primi del '600; nella facciata si ravvisa l'influenza dello
stile aragonese.
Fraulocci, convento dei cappuccini e chiesa di S. Francesco
Fraulocci, o più esattamente Fra'Locci era un cappuccino, maestro muratore, cui viene attribuita la sistemazione a fonte pubblica, risalente al XVIII secolo, di una sorgente posta a circa 2 Km dal paese, oggi detta Fraulocci
Bècciu, che era ricordata nell'Ottocento per il grande utilizzo che se ne faceva in virtù dell'ottima qualità della sua acqua. Verso il 1880 fu inaugurato
l'acquedotto che portò l'acqua in paese e,a questo scopo, nell'attuale piazza
Fraulocci, un tempo denominata piazza Cappuccinus, si eresse una bella
fontana pubblica, oggi non più presente. Ad aprire un convento di frati cappuccini a Tortolì, fu nel 1721 Padre Luigi da Nureci. L'edificazione della
struttura conventuale fu resa possibile grazie alle offerte devolute dai tortoliesi. Il convento fu chiuso nel 1766 dal Regio Governo e gli edifici divennero
proprietà
comunale. L'allontanamento dei frati francescani da Tortolì viene attribuito al
contrasto con alcune famiglie locali (in particolare con quella dei Cardia) e
alle rivalità con gli agostiniani. La tradizione orale attribuisce ai monaci un
episodio poco edificante: questi avrebbero catturato alcune ragazze del paese,
le
avrebbero
portate
in
convento mettendole incinte per poi uccidere e seppellire una di queste ragazze madri. Chiuso il convento il campo di Fraulocci venne destinato per la
“roadìa” del monte Frumentario e quindi coltivato gratuitamente dai tortoliesi
per fornire la scorta occorrente al monte stesso. A partire dagli ultimi anni
del XVIII secolo il convento venne utilizzato come alloggio della guarnigione;
diventò poi cimitero nella prima metà del XIX secolo con il nome di cimitero
nuovo
di
San
Francesco
o
dei
Cappuccini. Nel secolo scorso nelle strutture dell'ex convento di Fraulocci si
insediò un caseificio che fu attivo fino agli anni '50. Il complesso conventuale
è rimasto a lungo, e in più periodi in abbandono; negli ultimi anni ha subito
un intervento di ristrutturazione edilizia che lo ha riconvertito a teatro. La
chiesa di S. Francesco, “sa cresia di Santu Franciscu”, è pervenuta a noi incompiuta, priva della copertura; la facciata ha un disegno elementare con un
rosone
ed
una
lunetta
soprastanti
la
porta
d'ingresso, e rivela una struttura in pietrame rinzeppato.
Ex chiesa di Nostra Signora d'Adamo
L'edificio dell'ex chiesa di Nostra Signora d'Adamo, “sa cresia de Nostra Signora de Adamu” (nota anche con i nomi di Santuario della Vergine di Adamo, o N.D. d'Aramo), situato in territorio di Arbatax, oggi è più che altro un
rudere cadente utilizzato negli anni passati come magazzino dell'ormai chiuso albergo-ristorante Speranza. Vi si notano la fiancata rinforzata da robusti
contrafforti
murari
e
l'interessante tipica struttura del tetto in legno di ginepro con l'incannicciatura a vista. era la chiesa dei naviganti e dei lavoratori del porto. La sua edificazione risalirebbe agli inizi del secolo scorso e sarebbe dovuta ad alcuni
nobili tortoliesi, pare ai Cardia. Già negli ultimi decenni dell'Ottocento si era
cessato
di
celebrare
le
feste
di
questa Vergine patrona. Presso questa chiesa erano insediati i preposti della doga
na, in un palazzotto che fungeva da caserma.
Palazzo del Seminario
A poca distanza dal palazzo episcopale, all'angolo tra via Vittorio Emanuele
II e la via Seminario, sorge il pregevole palazzo del Seminario vescovile, “su
Seminariu”. Quest'opera,voluta dal primo vescovo della diocesi tortoliese
mons. Carchero, è stata costruita tra gli anni 1827 e 1830 su progetto di Antonio
Pinna,architetto,o
meglio
maestro d'Architettura e Ornati;circa un decennio dopo,un nuovo intervento
edilizio sistemò la copertura nelle forme attuali,che è la parte più interessante e originale dell'edificio; costituita da un reticolo di tettucci cuspidati,ciascuno di quattro falde ricurve,che ripetono la formazione delle sottostanti volte a padiglione. è un motivo che richiama le coperture tipiche delle
architetture
bizantine
e
greco-orientali. Si ricorda che il seminario episcopale venne aperto nel
1831,chiuso
nel 1834 a causa di difficoltà finanziarie e riaperto nel 1840;nel 1882 divenne sede di scuole ginnasiali. Il Seminario cessò di funzionare definitivamente nel 1926. Il Seminario era uno dei più importanti centri culturali dell'Ogliastra ed era dotato di una fornitissima biblioteca come testimoniava la lapide
posta all'ingresso oggi non più presente. Attualmente il Seminario ha subito
ristrutturazioni e ospita la biblioteca comunale.
Chiesa di S. Salvatore
La chiesa è situata nell'ampia zona archeologica e monumentale presso
Mònte Tèrli,a Sud-Ovest della strada che conduce a Orrì,ai piedi del monte
“Genna Craitta”in una bella posizione panoramica. Si ritiene che la presenza
in questo luogo di una chiesa dedicata a S. Salvatore possa risalire al periodo bizantino,ad un'epoca precedente lo scisma; potrebbe addirittura risalire
ai
primi
tempi
di
diffusione
del
Cristianesimo nell'isola. In genere le chiese che sorgono,come questa,presso i nuraghi sono tra le più antiche,in quanto avrebbero sostituito un
culto precristiano. L'attuale costruzione non ha più di un secolo mentre la
vecchia ,preesistente, che già aveva subito diversi rifacimenti, sul finire del
secolo scorso era a tal punto cadente che si decise di raderla al suolo e di
ricostruirla dalle fondamenta. Nel rifarla venne mantenuta l'impronta tradizionale che richiama lo stile Gotico-Aragonese. L'interno è composto per lo
più da una navata coperta con una struttura a due spioventi. La festa di S.
Salvatore si svolge il 12 settembre o la Domenica successiva a questa data.
Chiesa di Stella Maris
La chiesa di Stella Maris costruita intorno al XIX-XX sec., si affaccia sul porto di Arbatax. La terza domenica di luglio si svolge la festa della Madonna
del mare, molto sentita dagli abitanti della frazione.
Le Torri
Torre di S. Michele
In mezzo all'abitato di Arbatax,non lontano dalla riva che contorna l'insenatura del porto,si erge “sa turri de santu Micheli”,nota anche come Torrione di
Arbatax. La sua esistenza è già attestata nel 1572. Sappiamo che nel 1767
era retta dallo stesso alcaide della torre di larga vista,con al servizio un artigliere e tre soldati,ed era munita di un cannone.
Torre di S. Gemiliano
Tale torre si erge sulla punta del capo S.Gemiliano ed è stata anch'essa costruita per difendersi dalle incursioni dei saraceni,probabilmente tra il XVI e il
XVII sec.nel 1767 questa torre era retta da un alcaide,aveva due soldati al
proprio servizio ed era munita di un cannone. Oggi essa è nota come Torre
di S. Gemiliano(o Turri de santu Milanu),ma in passato la troviamo indicata
con denominazioni diverse:torre di punta S.Milano,o punta Milano,torre o
fortezza di Securi,o Seguri,o Sacurro,o Zacurro,o
Zaccurri,o torre del Soccorso.
7) Obiettivi del progetto:
Attraverso il progetto viene offerta ai volontari un’occasione di crescita personale e
professionale. Il progetto si ricollega ai principi contenuti nella legge 64/2001 per
cui il volontario ha la possibilità di esprimere e testimoniare i valori dell’impegno e
della partecipazione attiva alla vita sociale della comunità. Ha la possibilità di dimostrare la propria disponibilità verso le altre persone e testimoniare come, tramite il
Servizio Civile Nazionale, si possa concorrere alla difesa della patria anche attraverso mezzi e attività non militari.
Obiettivi generali per i volontari
Prendere consapevolezza del patrimonio artistico e culturale del territorio di
riferimento;
Sviluppare un ruolo di cittadinanza attiva
Contribuire allo scambio intergenerazionale e alla socializzazione fra i giovani e gli anziani del Comune di Tortolì
Obiettivi specifici per i volontari
Conoscere i principi e l’organizzazione del Servizio Civile Nazionale;
Sviluppare competenze relazionali e organizzative e favorire la capacità di
lavorare in rete e in équipe;
Testimoniare, attraverso l’attivazione del progetto, i valori propri della legge
64/2001;
Apprendere modalità specifiche in materia di catalogazione e archiviazione
libraria.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Target principale
Giovani residenti nel Comune di Tortolì (circa 3000 di età compresa tra i 14 e i 35
anni)
Target secondario
Anziani residenti nel Comune, n. 40 minori circa, coinvolti nei laboratori di animazione alla lettura, popolazione locale.
Obiettivi Generali:
•
•
•
•
•
•
•
Migliorare e incrementare le attività di Biblioteca (front-office, back-office e
altri servizi al pubblico);
Promuovere la conoscenza del patrimonio artistico e culturale del territorio;
Diffondere l’idea di bene culturale come parte del patrimonio pubblico da
fruire, tutelare e valorizzare;
Promuovere e valorizzare le attività della Biblioteca, il patrimonio conservato e la lettura in genere, aumentando soprattutto la capacità attrattiva della
Biblioteca nei confronti di tutti i cittadini, dai giovani agli anziani;
Favorire lo scambio intergenerazionale;
Sfruttare le potenzialità della rete internet per valorizzare le attività della Biblioteca, il suo archivio e il patrimonio artistico e culturale del territorio;
Catalogare i siti di interesse archeologico e culturale del territorio.
Obiettivi Specifici:
•
•
•
Creare un archivio bibliografico, audiovisivo e fotografico dei beni culturali
presenti sul territorio;
Diffondere l’elaborato presso gli istituti superiori locali al fine di incentivare
la lettura tra i giovani e promuovere la conoscenza del patrimonio artistico e
culturale del territorio, attraverso l’organizzazione di n. 2 incontri;
Creare una breve guida sul territorio da distribuire ai cittadini e presso le
strutture turistiche;
•
•
•
•
•
Realizzare iniziative al fine di coinvolgere i giovani nell’utilizzo e nella frequentazione della Biblioteca, favorendo la conoscenza delle opportunità di
incontro e acculturazione fornite dal sistema bibliotecario (es. biblioteca in
spiaggia);
Offrire anche agli anziani la possibilità di fruire del patrimonio della Biblioteca con l’attività di prestito a domicilio;
Rendere consultabili on-line le attività e l’archivio della Biblioteca;
Realizzare n. 2 laboratori di animazione alla lettura, rivolti ai bambini delle
scuole elementari.
Realizzare almeno n. 3 incontri in collaborazione con l’Università per la
Terza Età, su tematiche socio-culturali.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia
qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:
8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi
I volontari saranno inseriti in un contesto organizzativo già strutturato. Il servizio
bibliotecario, infatti, dispone già di una sede attrezzata dei software necessari per il
servizio, dell’archivio di testi, video e riviste.
Il piano di attuazione del progetto si articola nelle seguenti fasi:
Attività propedeutica: già compiuta negli scorsi anni dal Comune di Tortolì (allestimento biblioteca, dotazioni informatiche, selezione personale, realizzazione sito
web). Nelle attività preparatorie rientra la formazione generale e specifica descritte
accuratamente nei seguenti punti 30-42.
Realizzazione delle attività:
Partecipazione alle attività ordinarie del servizio di Biblioteca
Servizio di biblioteca in spiaggia
Laboratori di animazione alla lettura
Attivazione del Giuke Box.
Incontri di lettura presso i siti si interesse archeologico, ambientale o artistico presenti sul territorio.
Collaborazione con l’Università della Terza Età
Censimento e catalogazione dei siti naturalistici/storici/archeologici
Realizzazione di una guida sui siti naturalistici, storici e archeologici del territorio
Valutazione e monitoraggio
Ruolo dei copromotori
Per la realizzazione del progetto il Comune di Tortolì – SAP Biblioteca Comunale
ha stipulato due accordi di copromozione:
- con l’Università della terza Età (CF 91004950910) che si impegna
a organizzare incontri aperti al pubblico (giovani, adulti e anziani) sui
temi della storia e cultura locale o finalizzati alla presentazione di li-
-
bri scritti da autori sardi, al fine di favorire il dialogo e lo scambio intergenerazionale. Sarà possibile definire nel corso dell’anno, sulla base delle richieste pervenute, nuovi temi di pubblico interesse da affrontare con incontri rivolti alla cittadinanza.
Con la Provincia dell’Ogliastra – Assessorato alla cultura (CF
01174270916) che offre la disponibilità del proprio personale per
fornire ai volontari l’ assistenza e la consulenza sui dati rilevati da
studi del settore culturale. Saranno inoltre forniti documenti, fotografie e altri materiali della dotazione provinciale utili affinché i volontari possano utilizzarli nella realizzazione della guida sui siti di interesse storico, archeologico, naturalistico.
Nel seguente Diagramma di Gantt si descrive la temporizzazione del piano di attuazione che prevede l’inserimento di n. 4 volontari:
Azioni
Formazione generale (punti 30-35)
Formazione specifica (punti 36-42)
Attività di promozione
(PUNTO
18)
Svolgimento delle
attività ordinarie
di biblioteca
Servizio biblioteca
in spiaggia
Laboratori di animazione alla lettura
Incontri di lettura
presso i siti si interesse archeologico, ambientale o
artistico presenti
sul territorio.
Realizzazione mostre per la valorizzazione del patrimonio documentale
dell’archivio
storico.
Collaborazione
con
Università
della Terza Età
Censimento e catalogazione
dei
beni artistici e culturali presenti sul
territorio
Realizzazione di
una guida da distribuire nel territorio
Monitoraggio interno
1°
2°
3°
4°
5°
6°
Mesi
7°
8°
9°
10°
11°
12°
Valutazione
ex
post dell’attività
svolta
8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione
Di seguito si descrivono le fasi relative al piano di attuazione, tranne la fase propedeutica già svolta dal Comune e descritta al precedente punto 8.1.:
1. Realizzazione delle attività
Partecipazione alle attività ordinarie del servizio di Biblioteca: presso la
biblioteca si potenzieranno le attività ordinarie di catalogazione, archiviazione, front-office; in particolare si prevede un prolungamento dell’orario di
apertura della Biblioteca anche durante la stagione estiva o in occasione di
particolari eventi. Il servizio sarà inoltre ampliato con l’attuazione del prestito a domicilio a favore di persone impossibilitate a visitare la biblioteca (es.
anziani e disabili) e si trasferiranno temporaneamente alcuni testi in contesti
esterni ai locali della biblioteca (es. ambulatorio medico, ambulatorio pediatrico…), per alleggerire i tempi di attesa e promuovere la lettura. Per avvicinare la popolazione al servizio bibliotecario si implementerà il sito web del
Comune di Tortolì con la creazione di uno spazio dedicato alla Biblioteca sul
quale sarà possibile conoscere i testi disponibili, prenotare il prestito, richiedere informazioni sul servizio, conoscere le iniziative proposte.
Servizio di biblioteca in spiaggia: nel periodo estivo, alcuni testi saranno
trasferiti temporaneamente presso le principali spiagge del comune di Tortolì. I volontari e gli operatori saranno disponibili per raccogliere le richieste
ed erogare il prestito; anche questa attività consentirà l’avvicinamento della
popolazione, giovane e non, alla lettura.
Laboratori di animazione alla lettura: si realizzeranno n. 2 laboratori di
animazione alla lettura rivolti ai bambini frequentanti le prime classi elementari. Nel corso dei laboratori si promuovono modalità di ascolto attivo di storie e racconti, letti ad alta voce da operatori esperti, e “interpretati” con scenette semplici da parte dei bambini. In un secondo momento i bambini saranno chiamati a descrivere con disegni, collage, attività pittoriche semplici
(colori a dito, acquerelli…) le storie raccontate.
Incontri di lettura presso i siti si interesse archeologico, ambientale o artistico presenti sul territorio: Si realizzeranno n. 4 incontri di lettura presso
i siti di interesse archeologico e artistico presenti nel territorio di Tortoli.
L’attività mira non soltanto a svolgere la promozione della lettura attraverso
la presentazione di nuove pubblicazioni da parte degli autori, ma a valorizza
fa scoprire il patrimonio artistico, archeologico del territorio. 2 incontri sono
rivolti ai minori e prevede la lettura di racconti e fiabe tratte dalla letteratura
dedicata, mentre i restanti incontri sono aperti a tutto il pubblico.
Organizzazione di mostre documentarie per la promozione del patrimonio dell’archivio storico.
Collaborazione con l’Università della Terza Età: si organizzeranno almeno n. 3 incontri pubblici sul tema della storia e della cultura locali, su testi e libri scritti da autori sardi, su altri temi di pubblico interesse, al fine di
favorire il dialogo e lo scambio intergenerazionale.
Censimento e catalogazione dei siti naturalistici/storici/archeologici: si
procederà con il censimento dei beni artistici e culturali del territorio sia sulle fonti già disponibili (presso la Mediateca Ogliastrina, sita nel vicino paese
di Barisardo, e presso l’Ufficio Cultura della Provincia dell’Ogliastra, copromotore del progetto) che con sopralluoghi presso i siti di interesse culturale per realizzare fotografie e filmati. Altre informazioni saranno reperite
con ricerche bibliografiche.
Realizzazione di una guida sui siti naturalistici, storici e archeologici del
territorio: i dati raccolti saranno utilizzati per l’elaborazione di una breve
guida di facile consultazione, ricca di immagini e cartine/mappe, che sarà
distribuita presso le scuole, i luoghi di aggregazione e le strutture turistiche.
Si organizzeranno n. 3 incontri presso gli istituti scolastici per la divulgazione dell’iniziativa.
2. Valutazione e monitoraggio
Le attività saranno sottoposte a verifiche quadrimestrali (ad es. si terrà conto del
numero dei prestiti a domicilio, delle richieste e prenotazioni pervenute on line
…) e ciò consentirà di rimodulare eventualmente l’intervento (es. attivazione di
nuove iniziative insieme ai copromotori ….), affinchè vi sia congruità tra i mezzi
utilizzati e i risultasti ottenuti. Al termine del progetto si realizzerà il monitoraggio per verificare l’efficacia dell’intervento, attraverso la somministrazione di
questionari e l’analisi di indicatori significativi.
8.3 Risorse Umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste
Per la realizzazione del presente progetto sono coinvolte complessivamente 7 persone con diversi ruoli e gradi di responsabilità per la conduzione delle varie azioni ed
attività previste nei piani di attuazione. Per il dettaglio si rimanda alla tabella sottostante
N.
1
2
1
3
Figura professionale
Tipologia Risorsa
Bibliotecaria
Dipendente
Esperti Università Terza Età
Volontari
Operatore esperto per laboratori di collaboratore
animazione alla lettura
Operatori Servizio Cultura
Dipendenti
Provincia Ogliastra
8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
I volontari svolgeranno un ruolo di affiancamento agli operatori per tutte le fasi espresse al punto 8.2.
In particolare:
1. supporteranno il bibliotecario nella gestione del patrimonio librario e audiovisivo: catalogazione e classificazione dei documenti, preparazione al prestito del materiale documentario, collocazione del materiale documentario nelle
apposite scaffalature, riordino del materiale documentario minore, lavori di
conservazione del materiale librario;
2. accompagneranno gli utenti nella fruizione dei servizi offerti presso la biblioteca e nella scelta dei testi;
3. collaboreranno per effettuare il prestito dei libri a domicilio, sopratutto agli
anziani del Comune, per realizzare la biblioteca diffusa e allestire il servizio
di biblioteca in spiaggia;
4. si occuperanno di raccogliere le richieste, consegnare i libri, erogare il prestito a domicilio o in spiaggia, ritirare i testi dopo il periodo stabilito (es dagli
ambulatori medici);
5. parteciperanno all’organizzazione di laboratori di animazione alla lettura rivolti ai bambini delle scuole elementari, coadiuvando l’operatore esperto.
6. parteciperanno all’organizzazione delle giornate di lettura presso i siti di interesse archeologico, artistico, ambientale.
7. Collaborano in tutte le fasi dell’allestimento delle mostre per la valorizzazione del patrimonio documentale dell’archivio storico.
8. Relativamente al potenziamento del servizio con l’inserimento del link sul
sito istituzionale del Comune, i volontari cureranno, insieme al bibliotecario,
la raccolta delle richieste e delle informazioni e cureranno l’aggiornamento
dell’archivio e delle news relative alle iniziative organizzate dalla biblioteca.
9. Collaboreranno col bibliotecario e gli esperti dell’Università della Terza Età
nella promozione e organizzazione degli incontri aperti al pubblico (definizione programma, allestimento sale, preparazione cartelle per i partecipanti,
raccolta delle informazioni sui temi di pubblico interesse…).
10. Parteciperanno alla fase di censimento dei beni culturali del territorio, attraverso ricerche bibliografiche, anche presso la Mediateca, e sopralluoghi nei
siti archeologici per realizzare fotografie e filmati.
11. Collaboreranno all’archiviazione dei materiali raccolti, alla stesura degli elaborati, alla successiva diffusione degli stessi presso gli istituti scolastici locali e alla creazione e distribuzione ai cittadini di una guida sul territorio.
All’avvio del servizio, e comunque durante i primi cinque mesi di attività, i volontari seguiranno un percorso di formazione generale della durata di n. 42 ore, preliminare all’inserimento. I volontari seguiranno un percorso di formazione specifica
della durata di n. 72 ore (si prevede di realizzare n. 10 incontri che si svolgeranno
nel corso dei 12 mesi). Durante i primi 2 mesi di attività i volontari conosceranno i
servizi, instaureranno relazioni con gli operatori, prenderanno dimestichezza con
l’organizzazione del servizio. Nel periodo successivo svolgeranno l’attività in modo
autonomo con il supporto dell’OLP e in base alle indicazioni ricevute dagli operatori.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
N.
Denominazione Sede di attuazione del
progetto
BIBLIOTECA COMUNALE
10) Numero posti con vitto e alloggio:
4
Volontari da impiegare nel
Codice
progetto
identificativo N. totale N. posti N. posti N. posti
volontari con VA no VA solo V
sede
754
4
0
4
0
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
4
12) Numero posti con solo vitto:
0
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
30
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Flessibilità oraria
Rispetto del regolamento interno
Disponibilità a spostarsi sul territorio per lo svolgimento delle attività di
mappatura dei beni culturali e artistici
Disponibilità a svolgere le attività nei giorni festivi in concomitanza di eventi e manifestazioni di carattere culturale o per il prolungamento dell’orario di
apertura della Biblioteca durante il periodo estivo
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto:
Ente a cui indirizzare la domanda:
Denominazione ente: Comune di Tortolì
Indirizzo: Via Mameli 18
Telefono: 0782/600715
Sede di attuaN. zione del pro- Comune
getto
Biblioteca
comunale
Tortolì
N.
Cod.
vol.
ident.
per
sede
sede
Indirizzo
Via Vittorio Emanuele 25
754
4
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
Cognome e nome
Anna Maria De Monte
Fagito
Data di nascita
19/04/1956
C.F.
DMN NMR 56D59
L953B
17) Altre figure impiegate nel Progetto:
Sede di attuaN. zione del pro- Comune
getto
Indirizzo
N.
Cod.
vol.
ident.
per
sede
sede
TUTOR
RESP. LOCALI ENTE ACC.
Data C.F.
Cognome
di nae nome
scita
Data
Cognome
di nae nome
scita
C.F.
18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Il progetto sarà promosso sul territorio, con un impegno pari ad almeno 24 ore, attraverso diverse modalità:
Promozione presso la biblioteca e presso istituti scolastici locali, attraverso
l’organizzazione di n. 4 incontri pubblici della durata di n. 3 ore ciascuno
(per complessive n. 12 ore)
Allestimento di uno stand e diffusione di opuscoli e copie del progetto in occasione di eventi o spettacoli rivolti a un pubblico giovanile (es. concerti,
spettacoli culturali….) per n. 2 giornate, per complessive 12 ore
Comunicati stampa su quotidiani locali
Attività di informazione attraverso il sito del Comune di Tortolì
(www.comuneditortoli.it) e sul sito www.faicrikka.it
Affissione locandine e distribuzione brochure informative nei principali luoghi di aggregazione giovanile.
19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:
Nessuno
20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
No
21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto:
Il responsabile del monitoraggio incontrerà i volontari con cadenza quadrimestrale
per verificare i risultati raggiunti e il grado di realizzazione del progetto. In particolare si terrà conto dei seguenti indicatori di efficacia:
•
•
•
•
•
•
Numero complessivo dei destinatari raggiunti dal servizio
Livello di soddisfazione dei volontari
Grado di coinvolgimento dei volontari nelle attività proposte, n. giornate dedicate dai volontari alle attività previste
N. dei beni culturali censiti e catalogati
N. prestiti effettuati a domicilio
Livello di soddisfazione dei minori coinvolti nei laboratori di animazione alla lettura
22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Diploma e conoscenze informatiche.
Requisito preferenziale: Esperienza in materia di beni culturali.
24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione
del progetto:
FORMAZIONE SPECIFICA
Segreteria attrezzata
Compenso dei docenti impegnati nella formazione generale
(12 ore aggiuntive)
Compenso dei docenti impegnati per la formazione specifica (22
ore aggiuntive)
Costo complessivo delle dispense per n. 4 volontari
…….
PUBBLICIZZAZIONE PROGETTO
Stand presso eventi con target giovanile e fiere
Spazi pubblicitari su mass media a diffusione locale
Materiale pubblicitario (es. locandine, opuscoli)
RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI AL PROGETTO
N. 9 computer
N. 2 fotocopiatori
N. 1 macchina fotografica digitale
N. 1 videocamera
N.1 Impianto tv con videoregistratore
TOTALE
In Sintesi
Importo
€ 200.00
€ 540,00
€ 770.00
€ 320.00
€ 1000.00
€ 300.00
€ 200.00
€ 9000,00
€ 12000,00
€ 200,00
€ 500,00
€ 3400,00
€ 28430.00
Assegno annuo volontari
Numero volontari richiesti
5.205,84
4
Totale 20823,36
25% 5.205,84
Conclusione: La cifra totale di 28430,00 Euro, supera il 25% dell’assegno annuo per i volontari richiesti da impiegare nel progetto
25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto:
Per la realizzazione del progetto il Comune di Tortolì – SAP Biblioteca Comunale
ha stipulato due accordi di copromozione:
- con l’Università della terza Età (CF 91004950910) che si impegna a organizzare incontri aperti al pubblico (giovani, adulti e anziani) sui temi della storia
e cultura locale o finalizzati alla presentazione di libri scritti da autori sardi, al
fine di favorire il dialogo e lo scambio intergenerazionale. Sarà possibile definire nel corso dell’anno, sulla base delle richieste pervenute, nuovi temi di pubblico interesse da affrontare con incontri rivolti alla cittadinanza.
- Con la Provincia dell’Ogliastra – Assessorato alla cultura (CF 01174270916)
che offre la disponibilità del proprio personale per fornire ai volontari l’ assistenza e la consulenza sui dati rilevati da studi del settore culturale. Saranno inoltre forniti documenti, fotografie e altri materiali della dotazione provinciale
utili affinché i volontari possano utilizzarli nella realizzazione della guida sui siti di interesse storico, archeologico, naturalistico.
Si vedano gli accordi di copromozione allegati.
26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Per la realizzazione del progetto la SAP Biblioteca Comunale porrà a disposizione
le seguenti risorse tecniche e strumentali:
• N. 9 Computer
• N. 2 Fotocopiatore
• N. 1 Macchina digitale
• N. 1 Videocamera
• N. 1 Impianto tv con videoregistratore
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
NESSUNO
28) Eventuali tirocini riconosciuti :
NESSUNO
29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Con la partecipazione al presente progetto i volontari matureranno nuove competenze e conoscenze, spendibili successivamente nel mercato del lavoro. Il Comune di
Tortolì, rilascerà al termine del periodo di Servizio Civile apposito attestato valido ai
fini del curriculum vitae nel quale si certificheranno e riconosceranno le capacità
sotto riportate.
CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI
I volontari saranno inseriti in un contesto che consentirà loro di avere relazioni interpersonali con la cittadinanza locale, di lavorare in équipe, di relazionarsi con gli
operatori del Comune e con il pubblico della biblioteca.
CAPACITA’ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE
Attraverso lo svolgimento delle attività previste dal progetto, i volontari apprenderanno:
- tecniche di organizzazione di attività di sensibilizzazione e promozione rivolte al pubblico.
- l’organizzazione dei servizi comunali
- organizzazione del servizio di Biblioteca (reperimento testi, catalogazione, erogazione prestito, registrazione delle attività)
- censimento e catalogazione di informazioni, dati, foto, filmati
- tecniche di scrittura applicate alla redazione della guida sui siti storici
e archeologici locali
CAPACITA’ E COMPETENZE TECNICHE
Durante l’espletamento del servizio i volontari utilizzeranno il computer con collegamento a internet per aggiornare, sul sito del Comune, lo spazio dedicato alla Biblioteca. Apprenderanno, inoltre, ad utilizzare strumenti tecnici, a censire, catalogare e archiviare i beni culturali. Conosceranno il servizio civile nazionale, gli elementi di base della normativa sulla privacy e gli elementi di base della normativa sulla
sicurezza sui luoghi di lavoro.
Formazione generale dei volontari
30) Sede di realizzazione:
Consorzio Sol.Co. Nuoro – P.zza Mameli, 32 Nuoro
31) Modalità di attuazione:
Il percorso formativo (generale e specifico) proposto da Confcooperative nella
SLEA Consorzio Sol.Co. Nuoro, è volto a permettere ai volontari di acquisire la
consapevolezza e la responsabilità di essere cittadini attivi nella comunità, chiamati
in prima persona ad educarsi e ad educare ai valori della solidarietà e della promozione umana, così da contribuire a migliorare la qualità della vita della collettività
portando la propria individualità ed esperienza.
Aspetto fondamentale del percorso formativo generale – nel rispetto di quanto disposto dalle “Linee Guida sulla formazione generale dei giovani in servizio civile
nazionale” emanate dall’UNSC - è quello di rappresentare per i giovani in Servizio
civile un’occasione di apprendimento e di acquisizione di conoscenze in particolare
sui fondamenti storici e costituzionali del servizio civile, sull’attuale normativa che
lo regola, sulla conoscenza dei valori e finalità dell’ente presso cui il giovane svolge
il Servizio Civile.
La formazione generale dei volontari sarà effettuata attraverso incontri a livello
provinciale - con riferimento al territorio di realizzazione del progetto – realizzati
dalla sede nazionale, attraverso il proprio staff nazionale di formazione, assieme ai
formatori della sede locale di ente accreditato.
32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
Sì
Confcooperative - SLEA Consorzio Sol.Co. Nuoro – Codice
NZ 01170
33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Il percorso di formazione generale, inteso come processo dinamico, si propone di
raggiungere le finalità individuate attraverso momenti formativi orientati prevalentemente alla:
crescita della “capacità politica” del singolo, intesa come capacità di leggere la
realtà e di agire per una sua trasformazione;
acquisizione di conoscenze per sviluppare capacità e competenze adeguate al tipo di servizio previsto dal progetto (acquisizione di strumenti relazionali ed educativi).
elaborazione personale del volontario dei valori e motivazioni dell’esperienza di
servizio civile. Tale processo sarà accompagnato da incontri che favoriscono
l’acquisizione di consapevolezza su di sé e di rielaborazione della propria esperienza.
Oltre alla formazione di tipo frontale si prevede una metodologia attiva di apprendimento con attività e lavori di gruppo, role-playing ed esercitazioni psicosociali che
permettano l’acquisizione delle conoscenze e la possibilità di confronto tra i volontari.
Il percorso formativo sarà realizzato attraverso una formazione generale di 42 ore
articolata in moduli territoriali.
Al termine degli incontri formativi saranno effettuate verifiche attraverso un questionario di valutazione per monitorare: soddisfazione dei partecipanti e rispondenza
alle aspettative, utilità percepita, quantità e qualità degli apprendimenti, bisogni
formativi.
34) Contenuti della formazione:
La formazione generale ha l’obiettivo di sviluppare nei volontari la dimensione della
cittadinanza attiva e responsabile, conoscere i fondamenti costituzionali e la normativa del servizio civile nazionale, sviluppare le diverse competenze e capacità dei
volontari per attuare il progetto. I contenuti sono:
Modulo formativo (42 ore)
1.“Analisi delle esperienze e delle aspettative”
In questo, si dedica particolare attenzione all’inserimento del volontario nel progetto. L’incontro ha lo scopo di creare un’occasione privilegiata per un consolidamento del gruppo, per la condivisione delle diverse realtà sociali nelle quali il
progetto viene realizzato e le modalità di assistenza alla persona. Si cercherà di
sviluppare un confronto tra i volontari sulle motivazioni e sulle aspettative
dell’esperienza.
2.“Analisi dei processi del proprio modo di comunicare, di porsi in relazione e gestione dei conflitti”
L’incontro è volto a far acquisire i primi elementi sulla comunicazione interpersonale e sulla gestione di eventuali conflitti, attraverso l’utilizzo di tecniche
attive al fine di favorire nel giovane un’autovalutazione delle proprie modalità
di relazione.
3.“Legislazione e storia del servizio civile: dall’obiezione di coscienza alla legge n.
64 del 2001”. “Significato del servizio civile (articoli 2, 3 e 52 della Costituzione Italiana, giurisprudenza costituzionale)”. “La difesa civile non armata e non violenta”
L’incontro ha lo scopo di permettere al volontario di essere consapevole della
storia dell’obiezione di coscienza, di quale sia stato il percorso legislativo che ha
permesso di arrivare alla legge che regola il servizio civile e di riflettere sui diritti e doveri dei volontari. Inoltre si cercherà di porre l’attenzione di come il servizio civile, assieme ad altre forme (come la Protezione civile), costituisca
un’esperienza di realizzazione della difesa alternativa della Patria.
4.“Normativa vigente e Carta di impegno etico”. “Diritti e doveri dei volontari”
In questo incontro è illustrata la normativa che regola il Servizio Civile (leggi nazionali, decreti ministeriali e circolari UNSC), nonché la disciplina che regola i
rapporti tra gli enti ed i volontari del servizio civile nazionale. Il modulo metterà
in evidenza il ruolo e la funzione del volontario nell’esperienza di servizio civile.
5.“La mission, valori ed organizzazione del Comune: ruolo e finalità”. “Caratteristiche del progetto e condivisione delle diverse realtà in cui si realizza”
L’incontro ha lo scopo di permettere al volontario di avere delle informazioni
specifiche sul contesto in cui si trova a svolgere il proprio servizio e sul progetto
in cui sarà coinvolto. Si cercherà di far capire le finalità e l’organizzazione della
SAP. Si forniranno, inoltre, alcune nozioni basilari sul terzo settore, sui diversi
attori che vi operano, sul concetto di solidarietà sociale..
6 e 7. “Conoscenza del territorio”
I due incontri hanno l’obiettivo di approfondire alcuni temi trattati nel modulo iniziale arricchendo con testimonianze, case history e visite presso altre strutture
(pubbliche, terzo settore, parrocchie, et.) operanti sul territorio, connesse ai temi
affrontati nel progetto.
8.e 9.“Potersi sperimentare in situazioni in cui sono protagonista”.
I due incontri integrativi sono volti a favorire l‘entusiasmo e la relazione nel
gruppo, di sviluppare la fiducia e l’autostima dei partecipanti scoprendo quanto
ognuno sia indispensabile e insostituibile per gli altri, consolidare il senso di appartenenza ad un gruppo. Le attività previste vengono attuate con modalità attive
con dei momenti di confronto al fine di favorire un’autovalutazione delle proprie
modalità di relazione.
35) Durata:
42 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
36) Sede di realizzazione:
Comune di Tortolì
37) Modalità di attuazione:
Il percorso formativo specifico sarà realizzato attraverso una formazione specifica
così come di sviluppare nei volontari le diverse competenze e capacità utili per la
realizzazione efficace del progetto.
Il percorso si realizzerà attraverso 10 moduli per complessive 72 ore.
38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Cognome
Nome
Luogo di nascita (Comune e Provincia)
Loi
Luisa
Tortolì (OG)
LAI
EMANUELA
Cagliari
Data di
nascita
15/02/1974
17/09/1973
39) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Nome e
Cognome
Titoli di studio
Competenze
Esperienze
Laurea in Scienze Gestione piani per- Insegnante di Storia e Italiano
dell’educazione
sonalizzati 162.
presso L’Istituto Privato Centro studi didattici.
Luisa Loi
Progettazione, idea- Responsabile dell’ente FORzione interventi so- MATIVO IERFOP
ciali.
Laurea in
moderne
Emanuela
Lai
lettere
Realizzazione
ricerche linguistiche,
storiche e culturali
Gestione
sportelli culturali (e
specificamente lingua sarda)
-
Dal 2004 ad oggi: rapporti di
collaborazione con numerosi
enti locali e scuole in qualità di
esperto della lingua e cultura
sarda (gestione progetti EX
LR 26/97, coordinamento e gestione sportelli linguistici, rea-
Esperta
di
lingua e cultura sarda
Realizzazione
e presentazione guide e libri relative a
storia e cultura sarda
-
lizzazione ricerche linguistiche, storiche e culturali, realizzazione libri sulla cultura sarda
realizzati su progetti ex LR
26/97…) si veda per i dettagli
il CV allegato.
40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Nel corso del servizio sarà realizzato un percorso di formazione specifica rivolto ai
volontari che si pone l’obiettivo di far acquisire e/o implementare competenze specifiche legate all’ambito nel quale si realizza il progetto.
La formazione specifica contempla n. 10 incontri che si realizzano nell’arco dei 12
mesi. Il percorso prevede la stipula di un patto formativo tra il formatore e i partecipanti in modo tale che siano definite le apettativee individuati gli obiettivi che ci si
propone di raggiungere. Durante la fase di erogazione della formazione si realizzerà
u monitoraggio intermedio per individuare possibili scostamenti rispetto agli obiettivi e rimodulare, eventualmente, l’intervento. Al termine del percorso sarà somministrato un questionario finale per verificare il raggiungimento degli obiettivi individuati. La metodologia utilizzata prevede: lezioni frontali, simulazioni, lavori di
gruppo, role playing.
41) Contenuti della formazione:
L’obiettivo della formazione specifica è quello di consentire al volontario di acquisire conoscenze e competenze indispensabili per svolgere in modo puntuale il servizio, con riferimento specifico alle attività previste dal progetto.
I primi 2 incontri saranno dedicati ad esaminare l’organizzazione interna della SAP.
Il volontario dovrà conoscere il contesto organizzativo ed il modo attraverso il quale
la SAP crea relazioni con l’esterno:
1. organizzazione e funzionamento dell’ente locale;
2. organizzazione dei servizi bibliotecari.
Nel corso dei successivi incontri si esaminerà il contesto territoriale, si realizzerà
una mappatura dei beni culturali presenti nel territorio, si approfondirà il concetto di
catalogazione e archiviazione dei beni culturali e saranno presentate le tecniche di
catalogazione ed elaborazione dei testi.
Sarà individuato, inoltre, il target del progetto (minori e anziani) e delineata la strategia per un efficace coinvolgimento dei destinatari.
Un incontro sarà dedicato al lavoro in équipe e alla comunicazione all’interno di un
gruppo di lavoro.
42) Durata:
72 ore
Altri elementi della formazione
43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Saranno effettuate due rilevazioni: la prima a metà progetto, la seconda alla sua conclusione.
Gli indicatori rilevati attraverso i questionari e le schede di rilevazione, elaborati su
scale Likert o su strumenti derivati saranno ridotti a variabile attraverso tecniche fattoriali per permettere l’individuazione di gruppi omogenei di destinatari e del loro
gradimento sui fattori precedentemente individuati in base a gradi di soddisfazione.
Inoltre per valutare se l’apprendimento dei concetti trasmessi durante gli incontri è
consolidato e compreso e per misurare il grado di soddisfazione dei volontari che
partecipano al progetto si rende necessario effettuare una valutazione in itinere. Per
questo vengono somministrati, al termine di ogni incontro formativo, questionari
che indagano la valutazione dell’apprendimento, la soddisfazione dei volontari e la
rispondenza delle aspettative.
Alla fine dell’anno di servizio civile ai volontari viene chiesto di stendere una relazione nella quale descrivere il percorso del progetto ed esprimere un giudizio in merito.
Data 29/10/ 2007
Progettista
Dott.ssa Giovanna Deiana
__________________
Rappresentante legale/Responsabile per il Servizio Civile Nazionale
Comune di Tortolì