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IL MITO DI CURA
Collana a cura di Carlo Flamigni
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Il cuore dei giovani
Francesco Fedele
Il cuore
dei giovani
I proventi derivati dalla vendita
di questo libro e spettanti all’autore
saranno interamente devoluti
alla Fondazione italiana cuore
e circolazione - Onlus
© 2012 L’Asino d’oro edizioni s.r.l.
Via Saturnia 14, 00183 Roma
www.lasinodoroedizioni.it
e-mail: [email protected]
ISBN 978-88-6443-155-0
ISBN ePub 978-88-6443-156-7
ISBN pdf 978-88-6443-157-4
Copertina: disegno di Massimo Fagioli
Indice
Un saluto speciale di Francesco Totti
Prefazione di Giovanna Boda
Capitolo 1. Conoscere il cuore
1. Cenni di embriologia e sviluppo dell’apparato
cardiovascolare
2. Cenni di anatomia del cuore
3. Come funziona il cuore
Capitolo 2. Lo stile di vita dei giovani
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L’alimentazione
L’alcol
Il fumo
Le sostanze stupefacenti
La sedentarietà
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Capitolo 3. Il cuore e lo sport
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1.
2.
3.
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5.
1. Cambiamenti indotti dall’attività sportiva
sull’apparato cardiovascolare
2. Certificati di idoneità sportiva: legislazione attuale
3. Attività sportiva agonistica: cosa è previsto
4. Attività sportiva non agonistica: cosa non è previsto
5. Protocolli COCIS
Capitolo 4. La valutazione del cuore dei giovani
1. Elettrocardiogramma
2. Elettrocardiogramma dinamico delle 24 ore
secondo Holter
3. Ecocardiogramma
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4.
5.
6.
7.
8.
9.
Prova da sforzo
Risonanza magnetica cardiaca
Studio elettrofisiologico intracavitario
Test alla flecainide
Biopsia endomiocardica
Analisi genetica
Capitolo 5. La morte cardiaca improvvisa giovanile
1.
2.
3.
4.
5.
Entità del problema
Epidemiologia
Fattori di rischio
Quali sono i sintomi che devono destare sospetti?
Cardiopatie strutturali
5.1. Cardiomiopatia ipertrofica
5.2. Cardiomiopatia dilatativa
5.3. Cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro
5.4. Sindrome di Wolff-Parkinson-White
5.5. Origine anomala delle coronarie
5.6. Ponte miocardico
5.7. Miocardite
5.8. Anomalie valvolari congenite: la stenosi aortica
6. Cardiopatie non strutturali (canalopatie)
6.1. Sindrome di Brugada
6.2. Sindrome del QT lungo congenito
6.3. Sindrome del QT corto congenito
6.4. Tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica
Capitolo 6. L’impegno per i giovani: la prevenzione
primaria
1. ‘Intercettare’ i ragazzi
2. Il ruolo della Fondazione italiana cuore
e circolazione - Onlus
3. I risultati preliminari dello screening elettrocardiografico
condotto in Italia
Capitolo 7. L’impegno e il contributo dei giovani:
la prevenzione secondaria
1. Dalla diffusione del defibrillatore semiautomatico esterno
al suo utilizzo
2. La rianimazione cardiopolmonare
2.1. Massaggio cardiaco esterno
2.2. Ventilazioni di supporto
3. Il protocollo BLSD
4. I corsi per esecutore laico di BLSD: protagonisti i giovani
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Un saluto speciale
di Francesco Totti
Cari ragazzi,
lo sport mi ha appassionato sin da bambino, quando
passavo interi pomeriggi a tirare calci al pallone nel cortile sotto casa o nel campetto di periferia e sognavo di
diventare un grande giocatore. Ora che il mio sogno si è
avverato e sono un calciatore professionista, ho la fortuna di essere sottoposto a periodici controlli cardiologici.
Il mio pensiero va a tutti i giovani che praticano attività sportiva solo per il gusto di divertirsi, senza preoccuparsi di controllare il loro cuore, così come capitava a
me quando ero ragazzo. Quello che desidero è che anche
voi possiate divertirvi ed esultare per un goal o per un
canestro senza alcun rischio per la vostra salute.
Questo libro ci spiega come funziona il nostro cuore,
quello che dobbiamo fare e quello che dobbiamo evitare
per non danneggiarlo, che cosa succede durante l’attività
sportiva e i controlli necessari prima di iniziare uno
sport.
Sto collaborando da tempo con l’autore, il professor
Francesco Fedele, presidente della Fondazione italiana
cuore e circolazione - Onlus, e sono orgoglioso di essere
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il testimonial di iniziative rivolte non solo ‘al core de Roma’, ma anche al cuore di tutti voi.
IL CUORE DEI GIOVANI
Ciao
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Francesco Totti e Francesco Fedele
Prefazione
di Giovanna Boda*
Il benessere fisico crea le opportunità per una crescita
culturale sana ed equilibrata, e la scuola deve incaricarsi
anche di questo, inducendo nelle nuove generazioni la
consapevolezza che la salute costituisce, oltre che un dovere verso se stessi e un diritto garantito dalla Costituzione, anche un bene pubblico e della collettività.
In contrasto con le generazioni precedenti, gli adolescenti di oggi hanno più tempo e possibilità per definire
i propri interessi e obiettivi di vita. Scuola e tempo libero
sono i contesti maggiori in cui possono mettersi alla prova, scoprendo le proprie attitudini e costruendo le proprie capacità. Tuttavia sulla strada incontrano tante insidie. La scarsa informazione li porta ad avvicinarsi al
fumo e alle droghe, a privilegiare il piacere del momento
rispetto alla cura della propria salute. Hanno dunque bisogno che gli adulti si prendano ‘cura’ di loro e l’unico
canale di comunicazione valido è quello dell’informazio* Direttore generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione
e la comunicazione del Dipartimento per l’Istruzione del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
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IL CUORE DEI GIOVANI
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ne e della prevenzione, fatte soprattutto con le azioni e
il buon esempio.
Per questo occorre promuovere stili di vita salutari,
la prevenzione, la comunicazione pubblica sulla salute e
la tutela dei soggetti deboli, con particolare riferimento
alle fasi della vita in cui le persone sono più vulnerabili.
È questa anche la missione del ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca (MIUR), e il libro del professor Francesco Fedele si inserisce a pieno titolo tra le
nostre iniziative di educazione, formazione e impegno
civico-sociale. Tra queste ricordo il progetto denominato
A scuola di cuore lanciato nel 2008 dal nostro ministero
in collaborazione con la Fondazione italiana cuore e circolazione - Onlus presieduta da Fedele, nel cui ambito
è stata inserita la campagna di screening cardiologico
Lotta alla morte cardiaca improvvisa nei giovani. Il progetto ha coinvolto i ragazzi degli ultimi due anni delle
scuole superiori, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, che
svolgevano attività sportiva non agonistica e pertanto
non avevano dovuto sottoporsi a un esame elettrocardiografico.
È stata effettuata una valutazione cardiologica considerando la presenza o meno di fattori di rischio come la
familiarità, l’abitudine al fumo, l’assunzione di alcol,
l’uso di sostanze stupefacenti; è stato valutato il valore
del Body Mass Index (BMI) e della pressione arteriosa
sistemica. I ragazzi che possedevano un elettrocardiogramma con anomalie sono stati sottoposti successivamente a esami diagnostici di secondo livello come l’ecocardiogramma transtoracico, l’Holter e la prova da
sforzo al cicloergometro.
Anche per l’anno scolastico in corso (2012-13), e per il
futuro, è prevista la prosecuzione dell’attività di screen-
Prefazione
ing cardiologico in tutte le regioni italiane, il proseguimento dell’approfondimento diagnostico nella percentuale di ragazzi con anomalie elettrocardiografiche e
l’ampliamento dell’attività di sensibilizzazione per la prevenzione cardiovascolare nei ragazzi.
Il cuore dei giovani è il titolo di questo libro, ma contiene anche un insieme di argomenti importanti (informazione, prevenzione e formazione) che la società civile
deve affrontare e ‘prendere particolarmente a cuore’.
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Il cuore
dei giovani
L’autore ringrazia i suoi giovani collaboratori: dott. Francesco Adamo,
dott.ssa Noemi Bruno, dott. Giovanni Camastra, dott.ssa Alessandra
Cinque, dott.ssa Alessandra D’Ambrosi, dott. Antonio Fusto, dott.ssa
Maria Chiara Gatto, dott.ssa Ilaria Mancini, dott.ssa Azzurra Marceca,
dott.ssa Annamaria Martino, dott.ssa Manuela Reali, dott.ssa Elisa Silvetti.
Capitolo 1
Conoscere il cuore
Per comprendere a fondo i meccanismi alla base della fisiopatologia delle principali anomalie cardiache è necessario comprendere a pieno come origina, come è fatto e
come funziona il nostro cuore.
1. Cenni di embriologia e sviluppo
dell’apparato cardiovascolare
Il cuore si sviluppa tra la terza e l’ottava settimana di gestazione, originando da un piccolo gruppo di cellule speciali, le cellule mesenchimali. Queste, che inizialmente
sono ammassate in modo irregolare, in seguito si organizzano a delimitare i tubi endocardici destro e sinistro.
Dopo 22 giorni dalla fecondazione dell’ovocita, i due tubi endocardici si appaiano formando il tubo cardiaco
primitivo, che per effetto di ripiegamenti successivi va a
formare un’ansa da cui origineranno i due atri e i due
ventricoli. Il cuore comincia a ‘battere’ verso il 23° giorno, grazie alla presenza di cellule specializzate, i cardiomiociti, che sono in grado di contrarsi. Da quel momen-
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IL CUORE DEI GIOVANI
to il nostro cuore non cesserà più di battere (lo fa circa
100.000 volte al giorno). Il tubo cardiaco è immerso nel
mesoderma splancnico che si ispessisce a formare il mantello, da cui derivano miocardio ed epicardio; si tratta
della prima struttura in grado di contrarsi. Dal tubo cardiaco si forma, cranialmente, il tronco arterioso che a sua
volta si suddivide in due grossi vasi: l’aorta e l’arteria polmonare, connesse rispettivamente con il ventricolo sinistro e destro. L’atrio destro e l’atrio sinistro nascono a
partire dall’ostio senoatriale. Nella fattispecie, l’atrio destro si forma per confluenza di tre vene: vena cava superiore, vena cava inferiore e seno coronarico (che deriva
dalla vena cardinale superiore destra); mentre l’atrio sinistro si forma per confluenza di una porzione dell’atrio
Figura 1. Embrione a 10 settimane di gestazione
Vene cardinali superiore, comune e posteriore
Arterie intersegmentarie dorsali
Seno venoso
Aorta dorsale
Arco aortico
Arteria ombelicale
Cavità amniotica
Amnio
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Sacco aortico
CUORE
Vena vitellina
Sacco vitellino
Corion
Vene ombelicali
Cordone
ombelicale
Arteria vitellina
L’embrione di 10 settimane possiede un cuore già formato e una circolazione venosa e arteriosa sviluppata che lo mette in comunicazione
con la placenta attraverso il cordone ombelicale.
primitivo con la vena polmonare comune. Dopo 10 settimane il cuore è formato e funzionante, e prende importanti e fondamentali rapporti con le altre strutture
vascolari dell’embrione (fig. 1).
Il cuore è un organo cavo che si trova nella cavità toracica, fra i due polmoni, ben protetto dalle coste e dallo
sterno e avvolto in un involucro, il pericardio. Il cuore di
ogni persona ha più o meno le dimensioni del proprio
pugno e pesa circa 280-340 grammi nei maschi adulti e
circa 230-280 grammi nelle femmine adulte. Il cuore
contiene quattro cavità (fig. 2). Le due superiori sono gli
atri, le due inferiori sono i ventricoli. Sulla superficie
dell’atrio destro vi è lo sbocco delle vene cave (superiore
e inferiore) che ricevono il sangue non ossigenato dal circolo sistemico (grande circolazione); nell’atrio sinistro
sboccano quattro vene polmonari, che trasportano il sangue ossigenato proveniente dai polmoni (piccola circolazione). Sulla superficie anteriore di ciascun atrio si trova una struttura rugosa a forma di sacco chiamata
auricola. Fra l’atrio destro e l’atrio sinistro si trova una
parete divisoria chiamata setto interatriale, in cui è presente una depressione chiamata fossa ovale, ciò che rimane del forame ovale, cioè un’apertura nel cuore del
feto che dirige il sangue dall’atrio destro direttamente al
sinistro al fine di oltrepassare i polmoni che nel feto sono
ancora in via di sviluppo; il forame ovale normalmente
si chiude subito dopo la nascita. Il setto interventricolare
invece separa il ventricolo destro dal sinistro.
Gli atri e i ventricoli sono separati dalle valvole atrio-
1. Conoscere il cuore
2. Cenni di anatomia del cuore
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Figura 2. Anatomia del cuore
Vena cava
superiore
Aorta
Mitrale
Valvola
polmonare
IL CUORE DEI GIOVANI
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Vena
polmonare
Atrio
sinistro
Atrio
destro
Tricuspide
Arteria
polmonare
Ventricolo
sinistro
Valvola
aortica
Ventricolo
destro
Vena cava inferiore
Setto
interventricolare
Le valvole, le camere cardiache e i grossi vasi della piccola e grande
circolazione.
ventricolari: la valvola tricuspide (formata da tre lembi)
tra atrio e ventricolo destro, e la valvola mitrale (formata
da due lembi) tra atrio e ventricolo sinistro. I lembi delle
valvole atrioventricolari sono connessi mediante le corde
tendinee ai muscoli papillari (presenti nella cavità ventricolare).
I ventricoli destro e sinistro comunicano, rispettivamente, con l’arteria polmonare e l’aorta tramite la valvola
polmonare e la valvola aortica, le quali sono costituite da
tre lembi.
La parete di ogni camera cardiaca è costituita da tre
strati: l’epicardio (lo strato esterno), il miocardio (lo strato
intermedio) e l’endocardio (lo strato interno).
Le arterie coronarie, destra e sinistra, sono due vasi ar-
teriosi che originano dall’aorta in corrispondenza della
valvola aortica: esse, ramificandosi in numerosi rami collaterali, perfondono il muscolo cardiaco e lo riforniscono
di ossigeno e nutrienti. La coronaria sinistra, dopo un
breve tratto, si divide in due rami: la discendente anteriore, che irrora la parete anteriore del ventricolo sinistro,
e la circonflessa, che irrora la parete laterale. La coronaria
destra irrora il tessuto di conduzione cardiaco, la parete
inferiore del ventricolo sinistro e il ventricolo destro.
La circolazione del sangue nel corpo umano si compone
di due circuiti separati: la grande circolazione o circolazione sistemica e la piccola circolazione o circolazione
polmonare. La grande circolazione prende avvio dal ventricolo sinistro che, contraendosi, spinge il sangue ricco
di ossigeno e i nutrienti nell’aorta, e da qui in tutte le arterie del corpo, le quali trasportano il sangue ossigenato
ai diversi tessuti e apparati. Una volta giunto nei capillari,
il sangue cede l’ossigeno ai tessuti, in seguito attraversa
le venule e le vene, e infine tramite le vene cave ritorna
all’atrio destro del cuore. La piccola circolazione, invece,
inizia dal ventricolo destro: da qui, tramite l’arteria polmonare, il sangue viene pompato nei polmoni e, negli alveoli circondati da una ricca rete di capillari, cede l’anidride carbonica e si arricchisce di ossigeno. Tramite le
vene polmonari il sangue ossigenato raggiunge l’atrio sinistro del cuore e da qui riparte tutto il ciclo precedente.
Il fulcro di entrambi i circuiti è il cuore, un muscolo che
funziona da pompa richiamando il sangue dalle sezioni
venose e generando incessantemente la pressione neces-
1. Conoscere il cuore
3. Come funziona il cuore
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IL CUORE DEI GIOVANI
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saria a farlo fluire attraverso le varie sezioni della circolazione. Il cuore è costituito da due pompe separate:
quella di destra (atrio e ventricolo destro) che spinge il
sangue verso i polmoni e quella di sinistra (atrio e ventricolo sinistro) che lo spinge negli organi periferici.
L’atrio funziona principalmente come una debole pompa
che aiuta il sangue a passare nel ventricolo, il quale, invece, genera la massima forza per spingere il sangue nella
circolazione sistemica e in quella polmonare.
Per renderci conto meglio delle enormi potenzialità
di questo meraviglioso organo, possiamo fornire alcuni
numeri: il cuore, in condizioni di riposo, è capace di
pompare senza pausa 5 litri di sangue ogni minuto, 300
litri ogni ora e 7.200 litri ogni giorno! In condizioni di
attività fisica o stress, tali numeri possono aumentare anche di 3 o 4 volte.
Il cuore, come tutti i muscoli, si contrae grazie allo
scorrimento l’una sull’altra di alcune proteine presenti
nelle cellule cardiache, chiamate actina e miosina. L’impulso che genera la contrazione consiste nella propagazione, attraverso il miocardio, di una corrente elettrica
chiamata potenziale d’azione (che precisamente consiste
in un rapido cambiamento delle cariche elettriche ai due
lati della membrana cellulare), la quale provoca l’ingresso nella cellula cardiaca di ioni calcio che attivano le proteine contrattili. Tale fenomeno è chiamato accoppiamento eccitazione-contrazione. Il cuore, pertanto, può essere
considerato una pompa elettro-meccanica.
Gli impulsi elettrici sono generati e condotti attraverso il cuore da un sistema specializzato di cellule cardiache modificate, chiamato sistema di conduzione cardiaco.
Esso permette normalmente che la contrazione ventricolare avvenga in lieve ritardo rispetto a quella atriale,
1. Conoscere il cuore
consentendo un riempimento supplementare del ventricolo con il sangue spinto in esso dall’atrio. Inoltre, fa sì
che tutte le porzioni dei ventricoli si contraggano in modo praticamente simultaneo.
La formazione del potenziale d’azione che si andrà a
propagare in tutto il cuore avviene in una struttura posta
nell’atrio destro e chiamata nodo senoatriale. Esso rappresenta il pacemaker (letteralmente generatore del ritmo) naturale del cuore. Infatti, grazie alle proprietà delle
sue cellule (in grado di autoeccitarsi), è capace di generare una frequenza cardiaca (numero di battiti cardiaci al
minuto) più alta rispetto a qualsiasi altra struttura del
cuore. È il nodo senoatriale, pertanto, che detta i tempi
del cuore, cioè la frequenza cardiaca. Nel soggetto normale la frequenza cardiaca è compresa tra 60 e 100 battiti
al minuto; al di sopra di tale valore si parla di tachicardia,
al di sotto di bradicardia. Una volta generato nel nodo
senoatriale, l’impulso si propaga attraverso l’atrio seguendo vie ‘preferenziali’ (fasci internodali) e raggiunge
un’altra struttura posta alla base dell’atrio destro, il nodo
atrioventricolare. In questa struttura del sistema di conduzione, il potenziale d’azione subisce un rallentamento
della sua propagazione, necessario affinché i ventricoli
si contraggano dopo gli atri. Successivamente, l’impulso
passa nei ventricoli attraverso il fascio atrioventricolare
e si propaga in essi attraversando il fascio di His e le
branche destra e sinistra delle fibre del Purkinje, le quali,
grazie all’elevata velocità di conduzione, permettono la
contrazione simultanea dei ventricoli.
Oltre all’attività elettrica appena descritta, il cuore ne
ha anche una meccanica, per la quale quella elettrica funge da innesco, e insieme creano il battito cardiaco. Tutti
quei fenomeni che si verificano dall’inizio di un battito
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IL CUORE DEI GIOVANI
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all’inizio del successivo compongono un ciclo cardiaco,
costituito da un periodo in cui le pareti cardiache si rilasciano e il cuore si riempie, la diastole, e un periodo in
cui il cuore si contrae ed espelle il sangue, la sistole. Durante la diastole, avviene il riempimento del ventricolo:
le sue pareti sono rilasciate, la pressione al suo interno è
bassa e le valvole atrioventricolari sono aperte, mentre
le valvole aortica e polmonare sono chiuse. Nei primi
due terzi della diastole, il sangue fluisce passivamente
dalle grandi vene all’atrio e poi al ventricolo, mentre è
nell’ultimo terzo che si contrae l’atrio (sistole atriale), garantendo un riempimento ventricolare supplementare.
Una volta riempito, il ventricolo inizia a contrarsi e quindi inizia la sistole. La pressione al suo interno sale rapidamente e fa chiudere le valvole atrioventricolari, ma ancora non è sufficiente ad aprire le valvole semilunari.
Questa fase, in cui tutte le valvole sono chiuse, è chiamata contrazione isovolumetrica (o isovolumica), in cui vi
è aumento di pressione ma, non essendoci movimento
di sangue, non vi è cambiamento del volume. Una volta
raggiunta in ventricolo una pressione superiore a quella
dell’aorta o dell’arteria polmonare, si aprono le valvole
semilunari e inizia la fase di eiezione della sistole, in cui
il sangue viene espulso dal ventricolo e immesso nella
circolazione (sistemica nel caso del ventricolo sinistro,
polmonare nel caso di quello destro). Al termine della
sistole ventricolare, inizia il rilasciamento delle pareti del
cuore, la pressione al suo interno si abbassa e gli alti valori pressori presenti in aorta e arteria polmonare fanno
chiudere le valvole semilunari, mentre quelle atrioventricolari sono ancora chiuse. Questa fase, in cui, a valvole
chiuse, vi è abbassamento della pressione ma nessuna variazione del volume, è chiamata periodo di rilasciamento
1. Conoscere il cuore
isovolumetrico (o isovolumico). Quando la pressione si è
abbassata ai valori della diastole, la quantità di sangue
accumulatasi in atrio genera una modesta pressione che
fa aprire le valvole atrioventricolari e inizia la diastole, e
quindi un nuovo ciclo cardiaco.
La quantità di sangue eiettata dal ventricolo a ogni sistole rappresenta la gittata sistolica (normalmente 70 ml).
La gittata sistolica moltiplicata per la frequenza cardiaca
dà la gittata cardiaca, cioè la quantità di sangue eiettato
dal cuore in ogni minuto (normalmente 5 litri al minuto,
in condizioni di riposo). Tuttavia, in condizioni di intensa attività fisica o stress emotivo, il cuore è in grado di
pompare una quantità di sangue molto maggiore rispetto
allo stato di riposo. La frazione di eiezione (FE), sicuramente sentita nominare da chi ha effettuato un ecocardiogramma, rappresenta la percentuale del sangue che
il cuore espelle a ogni sistole rispetto al contenuto a fine
diastole. In un individuo sano, è del 60%; quindi, il ventricolo si svuoterà in ogni sistole del 60% del sangue in
esso contenuto.
L’attività della pompa cardiaca è regolata da una serie
di meccanismi che con semplicità illustriamo di seguito.
Oltre al meccanismo intrinseco cardiaco di Frank-Starling, per cui il cuore aumenta la sua forza di contrazione
all’aumentare della quantità di sangue che riceve, il principale fattore esterno che regola l’attività cardiaca è il sistema nervoso autonomo (SNA), quella branca del sistema nervoso che regola le funzioni degli organi senza il
controllo della nostra volontà, che è diviso in sistema
nervoso simpatico e in sistema nervoso parasimpatico.
Il sistema nervoso simpatico, che rilascia al cuore noradrenalina e adrenalina, agisce provocando un aumento
della contrattilità del cuore e della frequenza cardiaca.
11
IL CUORE DEI GIOVANI
Tale meccanismo interviene soprattutto in condizioni di
intensa attività fisica o stress, come un’emozione o una
forte paura. Per tale motivo, in queste situazioni assistiamo alla comparsa di una tachicardia, spesso associata a
palpitazioni. Il sistema nervoso parasimpatico, che rilascia al cuore acetilcolina, invece, agisce in maniera diametralmente opposta, abbassando la frequenza cardiaca
(l’effetto sulla contrattilità è minimo), come avviene ad
esempio durante il sonno.
La pressione arteriosa è la pressione che il sangue
esercita sulle pareti dei vasi e si misura in millimetri di
mercurio (mmHg). Esistono due valori di pressione arteriosa: la pressione sistolica (o massima) e la pressione
diastolica (o minima). La pressione sistolica è quella che
è presente in sistole e deriva dalla trasmissione ai vasi dei
valori pressori presenti nel ventricolo; la pressione diastolica è quella presente in diastole e si origina dal ritorno
elastico delle arterie e dalla chiusura della valvola aortica.
I principali determinanti della pressione arteriosa sono
Figura 3. I determinanti della pressione arteriosa
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Lo schema illustra in che modo fattori cardiaci e vascolari concorrono
a formare la pressione arteriosa.
1. Conoscere il cuore
la gittata cardiaca e le resistenze periferiche, cioè le resistenze che offrono i vasi in periferia allo scorrimento del
sangue. Il prodotto di questi due fattori determina la
pressione arteriosa (fig. 3).
Infine, un cenno ai valori normali di pressione arteriosa. La pressione arteriosa sistemica (quella che tutti
conosciamo) ha un valore normale di 120 mmHg in sistole e 80 mmHg in diastole; il circolo polmonare è invece un circolo ad alto flusso e bassa pressione, e quindi
presenta dei valori normali di 25 mmHg in sistole e 8
mmHg in diastole.
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