ora è obbligatoria per tutte le imprese
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ora è obbligatoria per tutte le imprese
26 MARTEDÌ 21 MAGGIO 2013 Antitrust q L’autorità Antitrust ha dato il via libera alla concentrazione tra il Consorzio agrario di Bologna e Modena e quello di Reggio Emilia. Agricoltura Reggio Emilia q Domani alle 9,30, nella sede del Consorzio del parmigiano–reggiano, convegno sulla qualità dei foraggi per la produzione di latte. ADEMPIMENTI DOPO LE SOCIETA', DAL 30 GIUGNO DIVENTA INDISPENSABILE ANCHE PER LE ATTIVITA' INDIVIDUALI FISCO ORA SI PENSA ALL'EXTRAGETTITO 2012 Posta elettronica certificata: ora è obbligatoria per tutte le imprese Sospensione dell'Imu Per gli agricoltori risparmio di 350 milioni Funziona come una raccomandata e garantisce il recapito degli atti della pubblica amministrazione di commercio contestualmente alla richiesta di prima iscrizione nel registro imprese, per le imprese individuali già iscritte ed attive, la Pec deve essere comunicata al Registro imprese entro e non oltre il 30 giugno di quest’anno. Restano escluse soltanto le attività individuali “hobbistiche”, il cui titolare non è iscritto alla Camera di Commercio. II Gli agricoltori dovranno prendere confidenza con la Pec: la Posta elettronica certificata, uno strumento che permette di dare ad un messaggio di posta elettronica lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento tradizionale. I messaggi Pec e i relativi allegati – secondo quanto previsto dalla legge 17 dicembre 2012 n. 221, di conversione del D. L. 179/2012 - si considerano legalmente conosciuti dal destinatario nel momento in cui sono recapitati nella sua casella di posta elettronica, indipendentemente dall’effettiva lettura. Per legge è stato disposto che, dopo le società e le forme associative, tutte le imprese individuali siano tenute a comunicare il proprio indirizzo di Posta elettronica certificata alle Camere di commercio. In particolare mentre per le imprese individuali costituite dopo l’entrata in vigore del decreto in materia l’indirizzo Pec è immediatamente obbligatorio e deve essere comunicato alla Camera Opportunità Doppio servizio dell'Unione agricoltori Alle aziende che ancora non hanno provveduto all’attivazione della Pec, l’Unione provinciale agricoltori offre un doppio servizio. E’ possibile attivare il «servizio Camera di Commercio» (per le aziende che gestiranno la Pec attraverso il proprio pc, l’Unione offre il solo ser- vizio di comunicazione alla Camera di Commercio) o il «servizio Pec + Camera di Commercio» (per affidare all’Unione attivazione e gestione della casella Pec che la comunicazione alla Camera di Commercio). L’adesione ai servizi va comunicata all’Unione entro il 14 giugno. Una volta a regime il sistema delle Pec, tutti gli atti relativi alla pubblica amministrazione (Fisco, Inps, Inail, ecc.) saranno recapitati al destinatario proprio tramite la Posta elettronica certificata. Attivata la Pec, il titolare della stessa dovrà controllare costantemente la propria casella di posta certificata per non incorrere in ritardi che potrebbero anche produrre sanzioni. Due sono le strade percorribili per ottenere una Pec. Una è quella gratuita con un indirizzo che viene fornito dal Governo (www.postacertificata.gov.it) ma con la quale si potrà interagire solo con la pubblica amministrazione su un dominio specifico e senza fir- ma digitale. Altrimenti si può sottoscrivere un abbonamento allo specifico servizio con un gestore e tale casella di posta elettronica potrà affiancare o sostituire la casella di posta elettronica già utilizzata in tutti i tipi di comunicazione. L’abbonamento avrà un costo annuo dipendente dal gestore prescelto. L’elenco dei gestori abilitati dal Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione è consultabile all’indirizzo www.cnipa.gov.it. Al momento dell’invio di una mail Pec il gestore Pec del mittente si occuperà di inviare a quest’ultimo una ricevuta che costituirà valore legale dell’avvenuta (o mancata) trasmissione del messaggio con precisa indicazione temporale del momento in cui la mail Pec è stata inviata. In egual modo il gestore del destinatario, dopo aver depositato il messaggio Pec nella casella del destinatario, fornirà al mittente una ricevuta di avvenuta consegna, con l’indicazione del momento temporale nel quale tale consegna è avvenuta. II Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri sull’Imu prevede la sospensione della rata di giugno dell’imposta oltre che per la prima casa anche per terreni agricoli e fabbricati rurali, un provvedimento atteso da tempo da tutto il settore primario. Nel presentare il decreto il primo ministro Enrico Letta ha dichiarato che «l'intervento urgente» consentirà di approvare, entro il 31 agosto, la riforma dell’Imu, mentre il vicepresidente del consiglio e ministro dell’interno Angelino Alfano si è dichiarato «molto soddisfatto del risultato raggiunto», aggiungendo che il provvedimento rappresenta una «boccata d’ossigeno per gli agricoltori». Grande la soddisfazione espressa anche dal ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo. Durante una conferenza stampa convocata al ministero, la De Girolamo ha sottolineato il «grande risultato raggiunto dal comparto agricolo, protagonista del primo provvedimento del governo». Facendo eco ad Alfano, ha detto che si tratta di «una boccata d’ossigeno per gli agricoltori» e che il decreto rappresenta «una vittoria di tutto il mondo agricolo e di tutto il governo», mentre rispondendo ad una domanda su chi avesse il merito di essere riuscito ad inserire la norma, il ministro ha spiegato che «c’è stato un lavoro di squadra e tutte le associazioni sono venute in aiuto a questa battaglia. Non mi sento – ha spiegato - di dire ha vinto questo o quello, mentre sono sicura che i soldi risparmiati dalle aziende agricole verranno reinvestiti in agricoltura perché conosco la serietà di questo comparto». Secondo il ministro in linea di massima l’agricoltura dovrebbe, non pagando la rata di giugno, risparmiare il versamento di circa 350 milioni di euro, mentre sulla restituzione dell’extragettito versato dal settore agricolo ha detto di essere «molto sensibile verso questo tema che rientrava nel mio programma elettorale». Positivi i commenti delle organizzazioni agricole. «Il governo, come auspicavamo – sostiene Agrinsieme - ha dato un segnale positivo al mondo produttivo. Ringraziamo il ministro. E' un ottimo risultato. Nel 2012 – ha ricordato Agrinsieme – l’aggravio per gli imprenditori agricoli, rispetto al gettito Ici e Irpef 2011, è stato di 366 milioni di euro, ben al di sopra dei 210 milioni individuati dal governo. Una cifra insostenibile». C.Cal. MERCATO A MARZO CONFERMATO L'ANDAMENTO CON SIGNIFICATIVE DIMINUZIONI, FINO AL -7,5% DI MODENA CONFAGRICOLTURA IL PRESIDENTE GUIDI Parmigiano, la produzione è in calo «Quote latte, non è tabù parlare di una proroga» Parma continua a incrementare, ma la crescita è appena dello 0,8% Cristian Calestani II Il calo della produzione di par- migiano è continuato anche nel mese di marzo. Il re dei formaggi – secondo i dati resi noti dal Sipr (Sistema informativo del parmigiano reggiano) - ha fatto registrare un – 1,8% in confronto alla produzione dello stesso mese dell’anno passato. Guardando al primo trimestre 2013 emerge un calo ancor più sostanzioso del 2,1%. Dall’inizio dell’anno si è confermata la sensibile contrazione della produzione nella provincia di Modena (-7,5%) ed il calo a Reggio Emilia e Bologna. In controtendenza l’andamento della produzione a Mantova (+2,9%) e lievemente anche nella nostra provincia dove l’aumento è contenuto allo 0,8% (si è passati dalle 308.733 forme del 2012 alle 311.154 del 2013). Per quanto riguarda i prezzi alla produzione i contratti pub- Laureati in scienze agrarie blicati in aprile relativi alla vendita dei primi lotti a marchio 2012 si sono conclusi ad un prezzo nominale di 8,82 euro/kg. Nel medesimo periodo i listini della Borsa Merci di Parma hanno quotato il parmigiano di 12 mesi e oltre a 8,78 euro/kg, mantenendosi in linea con la media del primo trimestre del 2013. Sul fronte delle giacenze al 31 marzo scorso nei magazzini generali non risultavano stoccaggi di natura straordinaria da parte dei caseifici colpiti dal terremoto. Alla stessa data il volume complessivo degli stock era superiore del 4,9% rispetto alle forme in giacenza a fine marzo 2012. Per le sole scorte di formaggio di 18 mesi la differenza è risultata pari al 13,2%. Nel precedente mese di febbraio le giacenze totali sono risultate in aumento dell’8,3% (+17,1% la differenza relativa alle scorte di formaggio pronto al consumo). Per quanto concerne i consumi domestici, nel primo trimestre dell’anno gli acquisti di parmigiano nei punti vendita della grande distribuzione hanno recuperato l’1,7% in volume sullo stesso periodo del 2012, sulla MIELE I PARERI DI SPAGGIARI E COSTI Primavera fredda: apicoltori penalizzati Elio Grossi II Anche Visita alla Stazione sperimentale Una delegazione di Parma dell’Associazione dei laureati in scienze agrarie e forestali, ha avuto l’opportunità di visitare la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari di Parma, di cui recentemente sono stati celebrati i 90 anni di attività. Il gruppo è stato guidato da Maria Gloria Attolini e da Andrea Brutti. La delegazione ha osservato con notevole interesse le prove condotte per l’ottenimento delle conserve alimentari nei settori di riferimento: ortofrutta, carni e pesce. l’apicoltura ha subìto, dalla primavera piovosa e fredda, un discreto danno. Lo sostiene l’apicoltore di Traversetolo, Ober Spaggiari che possiede oltre 200 alveari in parte a Traversetolo e in parte a Santa Maria del Piano. «Prima di tutto - sottolinea - le regine hanno cominciato la formazione della covata, al grande ritmo primaverile, con un ritardo di oltre 15 giorni. E ciò comporterà purtroppo un uguale ritardo nell’uscita dell’esercito delle api operaie che di solito avviene nella prima decade di maggio per la raccolta del nettare sul fiore delle acacie, forse la raccolta più ab- Api Ober Spaggiari al lavoro. spinta della ripresa registrata nelle settimane che hanno preceduto le festività pasquali. Il confronto relativo all’anno terminante a marzo 2013 mostra una contrazione del 3,2%, inferiore a quella accusata dall’intera categoria dei formaggi duri (-5,4%). Infine i dati sull’export dove i primi aggiornamenti Istat relativi alle esportazioni di parmigiano e grana padano nel 2013 mostrano un aumento in volume nel mese di gennaio del 6,7% sullo stesso mese dell’anno passato. Il bilancio del 2012 si era chiuso con un incremento su base annua pari al 6,9%. Notevole l’incremento di esportazioni in Europa (+ 10,4% da 3.328 a 3.673 tonnellate da gennaio 2012 a gennaio 2013). In crescita anche i mercati del Canada e gli altri paesi asiatici ad eccezione del Giappone dove si registra un calo del 3,2 per cento. bondante dell’anno». Secondo gli apicoltori, quest'anno gli insetti sarebbero anche particolarmente nervosi. Lo ribadisce Vittorio Costi di Reggio Emilia, ma che fa del nomadismo portando ogni anno un centinaio di alveari nel Nevianese, lungo la Valtermina: in parte a Castione Baratti e in parte al Torrione di Lupazzano. «Purtroppo l'annata è partita molto male e in ritardo anche per la sola fioritura del tarassaco, la prima nana margherita gialla a comparire nei prati. In certe annate - spiega - è stato un ricco pascolo tanto che si è fatto, dal nettare bottinato da questo fiore del miele monoflora. Ma per esperienza so che annate cominciate male per avversità stagionali, come quest’anno, a volte si sono poi trasformate in annate addirittura eccezionali. Speriamo che lo sia anche quest’anno». In questo periodo, gli apicoltori stanno facendo le pulizie dei predellini e rafforzando le famiglie deboli con l’introduzione di telai stracolmi di api e prelevati da famiglie forti. II «Non è un tabù parlare di una possibile proroga del regime delle quote latte». C’è stata anche questa considerazione tra le riflessioni del presidente di Confagricoltura Mario Guidi alla tavola rotonda «Il dopo quote latte: proposte per il futuro del settore» organizzata a Piacenza. «Nella riforma della Pac - ha detto Guidi - si sta ipotizzando di prorogare le quote zucchero ed i diritti di impianto vitivinicoli. In questa situazione è un tabù parlare anche di una proroga del regime delle quote latte? Forse occorrerebbe un po’ di coerenza. Anche perché la proposta del Parlamento europeo che interverrebbe per temperare la liberalizzazione dal 2015, a nostro avviso, rischia di non essere efficace a fronteggiare gli squilibri del mercato interno ed è incoerente con la logica del Pacchetto latte. E allora perché superare un regime che, bene o male, ha consentito negli ultimi trent’anni della sua applicazione una razionalizzazione degli allevamenti da latte italiani? Le quote non hanno certo impedito che i nostri allevamenti si rafforzassero aumentando di dimensione economica: oggi di fatto produciamo lo stesso latte di trent’anni fa con l’80% di allevamenti e 40% di vacche in meno. E sono uno strumento che al tempo stesso ha consentito il mantenimento del potenziale produttivo nazionale. Abbiamo sollecitato un ripensamento da parte della Commissione sulla scelta di abolire il regime delle quote latte che è pur sempre un sistema che favorisce l’equilibrio tra le aree produttive degli stati membri della Comunità. Nutriamo forti preoccupazioni per il futuro delle produzioni italiane se prevalesse la logica della piena liberalizzazione della produzione europea. Per i nostri produttori non sarebbe prevista alcuna forma di compensazione». Orto GiardinoBalcone DI MARA TRONI I colori delle zinnie Le zinnie sono fiori «antichi» che abbellivano i giardini e gli orti delle nonne. Multicolori e facili da coltivare, le zinnie, sono ideali per rallegrare il giardino e difficilmente deludono. Principianti e provetti giardinieri verranno ripagati con belle fioriture che iniziano in estate e proseguono fino all’autunno. Sono piante erbacee annuali, anche se alcune varietà sono perenni. Sono normalmente provviste di fiori simili alle margherite ma, in taluni casi, anche paragonabili a quelli delle dalie. Le zinnie amano i luoghi assolati ma arieggiati. Esistono molte varietà, con altezze, forme e colori diversi, le più alte sono indicate per il taglio, mentre le piccole si possono col- tivare anche in vaso. Le zinnie vanno innaffiate con regolarità e senza esagerare per non favorire lo sviluppo del «mal bianco», un fungo che può condurre alla morte la pianta. Per ottenere risultati ottimali dalle zinnie, è necessario concimare nel momento in cui si mettono a dimora utilizzando letame maturo. Altra cura da riservare a questi fiori vivaci e semplici consiste nel togliere i fiori appassiti insieme ad un tratto di stelo: in questo modo la pianta ramificherà e fiorirà di più. Le lumache sono nemiche giurate delle zinnie: per questo è necessario tenerle sotto controllo eliminandole di volta in volta per evitare che si cibino delle foglie e degli steli.