ora è obbligatoria per tutte le imprese

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ora è obbligatoria per tutte le imprese
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MARTEDÌ 21 MAGGIO 2013
Antitrust q L’autorità Antitrust ha dato il via
libera alla concentrazione tra il Consorzio agrario
di Bologna e Modena e quello di Reggio Emilia.
Agricoltura
Reggio Emilia q Domani alle 9,30, nella sede del
Consorzio del parmigiano–reggiano, convegno
sulla qualità dei foraggi per la produzione di latte.
ADEMPIMENTI DOPO LE SOCIETA', DAL 30 GIUGNO DIVENTA INDISPENSABILE ANCHE PER LE ATTIVITA' INDIVIDUALI
FISCO ORA SI PENSA ALL'EXTRAGETTITO 2012
Posta elettronica certificata:
ora è obbligatoria per tutte le imprese
Sospensione dell'Imu
Per gli agricoltori
risparmio di 350 milioni
Funziona come una raccomandata e garantisce il recapito degli atti della pubblica amministrazione
di commercio contestualmente
alla richiesta di prima iscrizione
nel registro imprese, per le imprese individuali già iscritte ed
attive, la Pec deve essere comunicata al Registro imprese entro
e non oltre il 30 giugno di quest’anno. Restano escluse soltanto
le attività individuali “hobbistiche”, il cui titolare non è iscritto
alla Camera di Commercio.
II Gli
agricoltori dovranno prendere confidenza con la Pec: la Posta elettronica certificata, uno
strumento che permette di dare
ad un messaggio di posta elettronica lo stesso valore legale di una
raccomandata con avviso di ricevimento tradizionale.
I messaggi Pec e i relativi allegati
– secondo quanto previsto dalla
legge 17 dicembre 2012 n. 221, di
conversione del D. L. 179/2012 - si
considerano legalmente conosciuti dal destinatario nel momento in cui sono recapitati nella
sua casella di posta elettronica,
indipendentemente dall’effettiva
lettura. Per legge è stato disposto
che, dopo le società e le forme
associative, tutte le imprese individuali siano tenute a comunicare il proprio indirizzo di Posta
elettronica certificata alle Camere di commercio.
In particolare mentre per le imprese individuali costituite dopo
l’entrata in vigore del decreto in
materia l’indirizzo Pec è immediatamente obbligatorio e deve
essere comunicato alla Camera
Opportunità
Doppio servizio dell'Unione agricoltori
Alle aziende che ancora non
hanno provveduto all’attivazione della Pec, l’Unione provinciale agricoltori offre un doppio
servizio. E’ possibile attivare il
«servizio Camera di Commercio» (per le aziende che gestiranno la Pec attraverso il proprio pc, l’Unione offre il solo ser-
vizio di comunicazione alla Camera di Commercio) o il «servizio Pec + Camera di Commercio» (per affidare all’Unione attivazione e gestione della casella Pec che la comunicazione alla
Camera di Commercio). L’adesione ai servizi va comunicata
all’Unione entro il 14 giugno.
Una volta a regime il sistema
delle Pec, tutti gli atti relativi alla
pubblica amministrazione (Fisco, Inps, Inail, ecc.) saranno recapitati al destinatario proprio
tramite la Posta elettronica certificata. Attivata la Pec, il titolare
della stessa dovrà controllare costantemente la propria casella di
posta certificata per non incorrere in ritardi che potrebbero anche produrre sanzioni.
Due sono le strade percorribili
per ottenere una Pec. Una è quella
gratuita con un indirizzo che viene fornito dal Governo (www.postacertificata.gov.it) ma con la
quale si potrà interagire solo con
la pubblica amministrazione su
un dominio specifico e senza fir-
ma digitale. Altrimenti si può sottoscrivere un abbonamento allo
specifico servizio con un gestore e
tale casella di posta elettronica potrà affiancare o sostituire la casella di posta elettronica già utilizzata in tutti i tipi di comunicazione. L’abbonamento avrà un
costo annuo dipendente dal gestore prescelto.
L’elenco dei gestori abilitati dal
Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione è consultabile all’indirizzo
www.cnipa.gov.it.
Al momento dell’invio di una
mail Pec il gestore Pec del mittente
si occuperà di inviare a quest’ultimo una ricevuta che costituirà
valore legale dell’avvenuta (o mancata) trasmissione del messaggio
con precisa indicazione temporale
del momento in cui la mail Pec è
stata inviata. In egual modo il gestore del destinatario, dopo aver
depositato il messaggio Pec nella
casella del destinatario, fornirà al
mittente una ricevuta di avvenuta
consegna, con l’indicazione del
momento temporale nel quale tale
consegna è avvenuta. II Il
decreto approvato dal Consiglio dei ministri sull’Imu prevede la sospensione della rata di
giugno dell’imposta oltre che per
la prima casa anche per terreni
agricoli e fabbricati rurali, un
provvedimento atteso da tempo
da tutto il settore primario.
Nel presentare il decreto il primo ministro Enrico Letta ha dichiarato che «l'intervento urgente» consentirà di approvare, entro
il 31 agosto, la riforma dell’Imu,
mentre il vicepresidente del consiglio e ministro dell’interno Angelino Alfano si è dichiarato «molto soddisfatto del risultato raggiunto», aggiungendo che il provvedimento rappresenta una «boccata
d’ossigeno per gli agricoltori».
Grande la soddisfazione espressa anche dal ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo. Durante una conferenza stampa convocata al ministero, la De
Girolamo ha sottolineato il «grande risultato raggiunto dal comparto agricolo, protagonista del primo
provvedimento del governo». Facendo eco ad Alfano, ha detto che si
tratta di «una boccata d’ossigeno
per gli agricoltori» e che il decreto
rappresenta «una vittoria di tutto
il mondo agricolo e di tutto il governo», mentre rispondendo ad
una domanda su chi avesse il merito di essere riuscito ad inserire la
norma, il ministro ha spiegato che
«c’è stato un lavoro di squadra e
tutte le associazioni sono venute in
aiuto a questa battaglia. Non mi
sento – ha spiegato - di dire ha
vinto questo o quello, mentre sono
sicura che i soldi risparmiati dalle
aziende agricole verranno reinvestiti in agricoltura perché conosco
la serietà di questo comparto».
Secondo il ministro in linea di
massima l’agricoltura dovrebbe,
non pagando la rata di giugno,
risparmiare il versamento di circa
350 milioni di euro, mentre sulla
restituzione dell’extragettito versato dal settore agricolo ha detto
di essere «molto sensibile verso
questo tema che rientrava nel mio
programma elettorale».
Positivi i commenti delle organizzazioni agricole. «Il governo, come auspicavamo – sostiene Agrinsieme - ha dato un segnale positivo
al mondo produttivo. Ringraziamo
il ministro. E' un ottimo risultato.
Nel 2012 – ha ricordato Agrinsieme
– l’aggravio per gli imprenditori
agricoli, rispetto al gettito Ici e Irpef
2011, è stato di 366 milioni di euro,
ben al di sopra dei 210 milioni individuati dal governo. Una cifra insostenibile». C.Cal.
MERCATO A MARZO CONFERMATO L'ANDAMENTO CON SIGNIFICATIVE DIMINUZIONI, FINO AL -7,5% DI MODENA
CONFAGRICOLTURA IL PRESIDENTE GUIDI
Parmigiano, la produzione è in calo
«Quote latte, non è tabù
parlare di una proroga»
Parma continua
a incrementare,
ma la crescita
è appena dello 0,8%
Cristian Calestani
II Il calo della produzione di par-
migiano è continuato anche nel
mese di marzo. Il re dei formaggi
– secondo i dati resi noti dal Sipr
(Sistema informativo del parmigiano reggiano) - ha fatto registrare un – 1,8% in confronto alla
produzione dello stesso mese
dell’anno passato. Guardando al
primo trimestre 2013 emerge un
calo ancor più sostanzioso del
2,1%.
Dall’inizio dell’anno si è confermata la sensibile contrazione
della produzione nella provincia
di Modena (-7,5%) ed il calo a
Reggio Emilia e Bologna. In controtendenza l’andamento della
produzione a Mantova (+2,9%) e
lievemente anche nella nostra
provincia dove l’aumento è contenuto allo 0,8% (si è passati dalle 308.733 forme del 2012 alle
311.154 del 2013).
Per quanto riguarda i prezzi
alla produzione i contratti pub-
Laureati in scienze agrarie
blicati in aprile relativi alla vendita dei primi lotti a marchio
2012 si sono conclusi ad un prezzo nominale di 8,82 euro/kg. Nel
medesimo periodo i listini della
Borsa Merci di Parma hanno
quotato il parmigiano di 12 mesi
e oltre a 8,78 euro/kg, mantenendosi in linea con la media del
primo trimestre del 2013.
Sul fronte delle giacenze al 31
marzo scorso nei magazzini generali non risultavano stoccaggi
di natura straordinaria da parte
dei caseifici colpiti dal terremoto. Alla stessa data il volume
complessivo degli stock era superiore del 4,9% rispetto alle forme in giacenza a fine marzo
2012.
Per le sole scorte di formaggio
di 18 mesi la differenza è risultata pari al 13,2%. Nel precedente mese di febbraio le giacenze
totali sono risultate in aumento
dell’8,3% (+17,1% la differenza
relativa alle scorte di formaggio
pronto al consumo).
Per quanto concerne i consumi domestici, nel primo trimestre dell’anno gli acquisti di parmigiano nei punti vendita della
grande distribuzione hanno recuperato l’1,7% in volume sullo
stesso periodo del 2012, sulla
MIELE I PARERI DI SPAGGIARI E COSTI
Primavera fredda:
apicoltori penalizzati
Elio Grossi
II Anche
Visita alla Stazione sperimentale
Una delegazione di Parma dell’Associazione dei laureati in
scienze agrarie e forestali, ha avuto l’opportunità di visitare la
Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari
di Parma, di cui recentemente sono stati celebrati i 90 anni di
attività. Il gruppo è stato guidato da Maria Gloria Attolini e da
Andrea Brutti. La delegazione ha osservato con notevole interesse le prove condotte per l’ottenimento delle conserve alimentari nei settori di riferimento: ortofrutta, carni e pesce.
l’apicoltura ha subìto,
dalla primavera piovosa e fredda,
un discreto danno. Lo sostiene
l’apicoltore di Traversetolo, Ober
Spaggiari che possiede oltre 200
alveari in parte a Traversetolo e in
parte a Santa Maria del Piano.
«Prima di tutto - sottolinea - le
regine hanno cominciato la formazione della covata, al grande
ritmo primaverile, con un ritardo
di oltre 15 giorni. E ciò comporterà
purtroppo un uguale ritardo
nell’uscita dell’esercito delle api
operaie che di solito avviene nella
prima decade di maggio per la
raccolta del nettare sul fiore delle
acacie, forse la raccolta più ab-
Api Ober Spaggiari al lavoro.
spinta della ripresa registrata
nelle settimane che hanno preceduto le festività pasquali. Il
confronto relativo all’anno terminante a marzo 2013 mostra
una contrazione del 3,2%, inferiore a quella accusata dall’intera categoria dei formaggi duri
(-5,4%).
Infine i dati sull’export dove i
primi aggiornamenti Istat relativi alle esportazioni di parmigiano e grana padano nel 2013
mostrano un aumento in volume nel mese di gennaio del 6,7%
sullo stesso mese dell’anno passato. Il bilancio del 2012 si era
chiuso con un incremento su base annua pari al 6,9%.
Notevole l’incremento di
esportazioni in Europa (+ 10,4%
da 3.328 a 3.673 tonnellate da
gennaio 2012 a gennaio 2013). In
crescita anche i mercati del Canada e gli altri paesi asiatici ad
eccezione del Giappone dove si
registra un calo del 3,2 per cento. bondante dell’anno».
Secondo gli apicoltori, quest'anno gli insetti sarebbero anche particolarmente nervosi. Lo ribadisce
Vittorio Costi di Reggio Emilia, ma
che fa del nomadismo portando
ogni anno un centinaio di alveari
nel Nevianese, lungo la Valtermina: in parte a Castione Baratti e in
parte al Torrione di Lupazzano.
«Purtroppo l'annata è partita
molto male e in ritardo anche per la
sola fioritura del tarassaco, la prima
nana margherita gialla a comparire
nei prati. In certe annate - spiega - è
stato un ricco pascolo tanto che si è
fatto, dal nettare bottinato da questo fiore del miele monoflora. Ma
per esperienza so che annate cominciate male per avversità stagionali, come quest’anno, a volte si sono poi trasformate in annate addirittura eccezionali. Speriamo che
lo sia anche quest’anno».
In questo periodo, gli apicoltori
stanno facendo le pulizie dei predellini e rafforzando le famiglie
deboli con l’introduzione di telai
stracolmi di api e prelevati da famiglie forti. II «Non è un tabù parlare di una
possibile proroga del regime delle
quote latte». C’è stata anche questa considerazione tra le riflessioni del presidente di Confagricoltura Mario Guidi alla tavola rotonda «Il dopo quote latte: proposte per il futuro del settore» organizzata a Piacenza. «Nella riforma della Pac - ha detto Guidi - si
sta ipotizzando di prorogare le
quote zucchero ed i diritti di impianto vitivinicoli. In questa situazione è un tabù parlare anche
di una proroga del regime delle
quote latte? Forse occorrerebbe
un po’ di coerenza. Anche perché
la proposta del Parlamento europeo che interverrebbe per temperare la liberalizzazione dal
2015, a nostro avviso, rischia di
non essere efficace a fronteggiare
gli squilibri del mercato interno
ed è incoerente con la logica del
Pacchetto latte. E allora perché
superare un regime che, bene o
male, ha consentito negli ultimi
trent’anni della sua applicazione
una razionalizzazione degli allevamenti da latte italiani? Le quote
non hanno certo impedito che i
nostri allevamenti si rafforzassero aumentando di dimensione
economica: oggi di fatto produciamo lo stesso latte di trent’anni
fa con l’80% di allevamenti e 40%
di vacche in meno. E sono uno
strumento che al tempo stesso ha
consentito il mantenimento del
potenziale produttivo nazionale.
Abbiamo sollecitato un ripensamento da parte della Commissione sulla scelta di abolire il regime
delle quote latte che è pur sempre
un sistema che favorisce l’equilibrio tra le aree produttive degli
stati membri della Comunità. Nutriamo forti preoccupazioni per il
futuro delle produzioni italiane se
prevalesse la logica della piena liberalizzazione della produzione
europea. Per i nostri produttori
non sarebbe prevista alcuna forma di compensazione». Orto GiardinoBalcone
DI MARA TRONI
I colori delle zinnie
Le
zinnie sono fiori «antichi»
che abbellivano i giardini e gli
orti delle nonne.
Multicolori e facili da coltivare,
le zinnie, sono ideali per rallegrare il giardino e difficilmente
deludono. Principianti e provetti
giardinieri verranno ripagati con
belle fioriture che iniziano in
estate e proseguono fino all’autunno. Sono piante erbacee annuali, anche se alcune varietà
sono perenni. Sono normalmente provviste di fiori simili alle
margherite ma, in taluni casi,
anche paragonabili a quelli delle
dalie. Le zinnie amano i luoghi
assolati ma arieggiati. Esistono
molte varietà, con altezze, forme e colori diversi, le più alte
sono indicate per il taglio, mentre le piccole si possono col-
tivare anche in vaso. Le zinnie
vanno innaffiate con regolarità e
senza esagerare per non favorire lo sviluppo del «mal bianco»,
un fungo che può condurre alla
morte la pianta.
Per ottenere risultati ottimali dalle zinnie, è necessario concimare
nel momento in cui si mettono a
dimora utilizzando letame maturo. Altra cura da riservare a
questi fiori vivaci e semplici consiste nel togliere i fiori appassiti
insieme ad un tratto di stelo: in
questo modo la pianta ramificherà e fiorirà di più.
Le lumache sono nemiche giurate delle zinnie: per questo è
necessario tenerle sotto controllo eliminandole di volta in
volta per evitare che si cibino
delle foglie e degli steli.