Storia e metodologia della critica d`arte A

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Storia e metodologia della critica d`arte A
ACCADEMIA DI BELLE ARTI G. CARRARA – BERGAMO
anno accademico
codice dell’insegnamento
nome dell’insegnamento
docente titolare
altri docenti
tipologia dell’attività formativa
settore scientifico disciplinare
CFA
semestrale /annuale
totale ore insegnamento
n. ore di lezione / n. settimane
2014-2015
019
Storia e metodologia della critica d’arte A
Michele Bertolini
Maria Grazia Recanati / Pietro Conte
Caratterizzante per P
ABST52
5
Semestrale – 2. semestre
45
3/15
Nome del docente e breve curriculum
Michele Bertolini – Dopo la laurea in Filosofia (Estetica) presso l’Università degli Studi di Milano,
Michele Bertolini, ha conseguito il dottorato di ricerca all’EHESS di Parigi con una tesi su Konrad
Fiedler e la sua ricezione filosofica nella tradizione italiana (Croce, Banfi) e tedesca (con particolare
riferimento a Cassirer). Oltre all’insegnamento presso l’Accademia “Carrara” di Bergamo collabora
con la cattedra di Estetica dello spettacolo dell’Università degli Studi di Milano. Tra le sue
pubblicazioni: “Diderot e il demone dell’arte” (Mimesis, 2014), “Entrare nell’opera: i Salons di
Diderot”, a cura di M. Mazzocut-Mis, R. Messori, P. Vincenzi, M. Bertolini, C. Rozzoni (Le
Monnier, 2012), la curatela di A. Bazin, “Jean Renoir” (Mimesis, 2012), “La rappresentazione e gli
affetti. Studi sulla ricezione dello spettacolo cinematografico” (Mimesis, 2009), la curatela del
volume collettivo “Paradossi settecenteschi La figura dell’attore nel secolo dei Lumi” (LED, 2010),
“L’estetica di Bergson. Immagine, forma e ritmo nell’estetica francese del Novecento” (Mimesis,
2002), “Deleuze e il cinema francese” (insieme a T. Tuppini, Mimesis, 2002). Ha scritto saggi sul
cinema di Bresson, Lang, Tarkovskij, Tourneur, Walsh, Welles, sulla teoria del cinema di André
Bazin, sulla teoria della pittura e del teatro di Diderot, sul ‘sublime astratto’ nella pittura americana.
Si occupa di teoria dell’immagine, con particolare riferimento al rapporto fra espressione e
rappresentazione e al confronto tra visione e linguaggio.
Indirizzi di posta elettronica: [email protected]
Obiettivi formativi
Il corso intende sviluppare negli studenti una capacità critica di lettura delle immagini e dei
fenomeni dell’arte contemporanea e di riflessione sulla propria attività attraverso la conoscenza di
alcuni momenti fondamentali della riflessione estetica sull’immagine e l’apprendimento di una
metodologia adeguata.
Prerequisiti (propedeuticità)
Una buona conoscenza della storia dell’arte nelle sue linee generali.
Contenuto del corso
La descrizione delle immagini. Nodo decisivo per l’articolazione di un discorso critico sull’arte, la
descrizione, insieme all’interpretazione e alla valutazione costituisce un momento decisivo per lo
sviluppo della pratica della scrittura sulle opere d’arte. Il corso intende affrontare questo problema
sia nel suo sviluppo storico, toccando alcuni autori e periodi fondamentali per
l’istituzionalizzazione di un discorso critico sull’arte (dal Rinascimento all’istituzione dei Salons,
dal metodo iconologico fino allo sviluppo di un discorso critico sull’arte delle Avanguardie), sia sul
piano prettamente teorico, che investe il rapporto problematico fra parola e immagine e la
possibilità stessa di parlare e scrivere sulla pittura e le immagini, a partire dall’ékphrasis classica. Si
affronteranno, attraverso esempi ed esercitazioni, le diverse modalità di descrizione di un’opera
(lirica e poetica, ricreativa, analitica e scientifica), e i diversi metodi sviluppati dalla critica d’arte
(iconografico, iconologico, semiotico) spingendosi fino al limite di dicibilità dell’immagine o alla
possibilità di una descrizione in assenza dell’opera (secondo le modalità codificate nell’ékphrasis
nozionale).
Testi di riferimento (bibliografia per l’esame):
Parte I (docente Recanati) (i testi saranno forniti in fotocopia)
- Luciano di Samosata, Descrizioni di opere d’arte, a cura di Sonia Maffei, Einaudi, Torino 1994,
Introduzione e selezione di testi.
- Leonardo, in Scritti d’arte del Cinquecento, tomo III, a cura di Paola Barocchi, Ricciardi, MilanoNapoli, 1977, pp. 2401-2414.
- G. Patrizi, Narrare l’immagine. La tradizione degli scrittori d’arte, Donzelli Editore, Roma 2000,
Vasari e la storia come modello, pp. 43-72.
- R. Longhi, Da Cimabue a Morandi. Saggi di storia della pittura italiana, Mondadori, Milano
1973 (selezione di testi).
- Andrea Mirabile, Scrivere la pittura. La “funzione Longhi” nella letteratura italiana, Longo
Editore Ravenna, 2009, pp. 13-50.
Parte II (docenti Bertolini e Conte)
Testi forniti in fotocopia:
- S. Alpers, “Describe or narrate? A problem in realistic representation”, New Literary History, 8, 1,
1976, pp. 15-41.
- E. Panofsky, “Il problema della descrizione e dell’interpretazione del contenuto delle opere d’arte
figurativa”, in La prospettiva come forma simbolica e altri scritti, a cura di Guido Davide Neri,
Feltrinelli, Milano 1995, pp. 215-232.
- M. Imdahl, «Iconica», disponibile online all’indirizzo web:
http://www.fupress.net/index.php/aisthesis/issue/view/863
- M. Bal, Leggere l’arte?, in A. Pinotti – A. Somaini (a cura di), Teorie dell’immagine, Cortina,
Milano 2009, pp. 209-240.
- M. Baxandall, “Linguaggio e spiegazione”, in Forme dell’intenzione. Sulla spiegazione storica
delle opere d’arte, Einaudi, Torino 2000, pp. 10-26.
Descrizioni:
- D. Diderot, Descrizioni nei Salons: L’accordée de village (Greuze, 1761), Pygmalion et Galatée
(Falconet, 1763), Nature morte (Chardin, 1765), La jeune fille qui pleure son oiseau mort (Greuze,
1765).
- J.J. Winckelmann, Descrizioni: Torso del Belvedere, Laocoonte, Apollo del Belvedere.
- J.W. Goethe, Descrizione: Sul Laocoonte.
Un testo a scelta fra i seguenti:
- D. Levi, Il discorso sull’arte. Dalla tarda antichità a Ghiberti, Bruno Mondadori, Milano 2010.
- M. Baxandall, Giotto e gli Umanisti, ed. it., Jaca Book, Milano 1994.
- C. Segre, La pelle di San Bartolomeo. Discorso e tempo dell’arte, Einaudi, Torino 2003.
- S. Settis, Laocoonte. Fama e stile, Donzelli, Roma 2006.
- S. Alpers, Ekphrasis and Aesthetic Attitudes in Vasari’s Lives, in “Journal of the Warburg and
Courtauld Institutes”, vol. XXIII, 1960, pp. 190-215.
- S. Alpers, Arte del descrivere. Scienza e pittura nel Seicento olandese, Bollati Boringhieri, Torino
1984.
- M. Bertolini (a cura di), Diderot e il demone dell’arte, Mimesis, Milano 2014.
- M. Cometa, La scrittura delle immagini. Letteratura e cultura visuale, Raffaello Cortina, Milano
2012.
- P.V. Mengaldo, Tra due linguaggi. Arti figurative e critica, Bollati Boringhieri, Torino 2005.
- A. Pinotti, Il rovescio dell’immagine. Destra e sinistra nell’arte, Tre Lune, Mantova 2010.
- M. Shapiro, Per una semiotica del linguaggio visivo, Meltemi, Roma 2002.
- M. Baxandall, Forme dell’intenzione. Sulla spiegazione storica delle opere d’arte, Einaudi,
Torino 2000.
- G. Boehm, La svolta iconica (nuova edizione Mimesis, a cura di M. Di Monte, in preparazione).
- M. Foucault, Questo non è una pipa, SE, Milano 1988.
- A. Warburg, Arte e astrologia nel Palazzo Schifanoja di Ferrara, Abscondita, Milano 2006.
- M. Strand, Edward Hopper. Un poeta legge un pittore, Donzelli, Roma 2003.
- P. Jacottet, La ciotola del pellegrino (Morandi), Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007.
- A. Anedda, La vita nei dettagli. Scomporre quadri, immaginare mondi, Donzelli, Roma 2009.
- M. Butor, Saggi sulla pittura, SE, Milano 1990.
I non frequentanti sono invitati a prendere contatto con i docenti per tempo per concordare l’esame
e la scelta dei testi.
Metodi didattici
Lezione frontale, videoproiezioni, uscite didattiche, lezione aperta.
Modalità della verifica del profitto
Esame orale con possibilità di tesina scritta su un argomento da concordare con il docente.
Le parti I e II possono essere sostenute anche separatamente.
Note
Per essere ammessi all’esame e conseguire i relativi crediti è obbligatoria la frequenza alle lezioni
nella misura minima del 75% sul totale delle lezioni. Nel caso di studenti lavoratori che presentino
la documentazione per l’esonero dalla frequenza, verrà studiato in accordo con il docente un
programma alternativo.
Lingua di insegnamento: italiano.
Orario delle lezioni
2. semestre - Lunedì 14.15-16.50
Orario di ricevimento
I docenti ricevono al termine e/o prima dell’orario di lezione.