I doni per Papa Francesco Novembre 2015 (pdf - 96 KB)

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DONI PER PAPA FRANCESCO
1.
Bibbia di Marco Polo, riproduzione anastatica: dono della Regione Toscana, che
nella pergamena di dedica lo presenta come offerto da “la Regione Toscana e i
suoi cittadini di nazionalità italiana e cinese”; riproduzione anastatica della
cosiddetta Bibbia di Marco Polo, manoscritto conservato nella Biblioteca Medicea
Laurenziana, piccola “Bibbia da mano”, di origine parigina, di cm. 17 x 13,
risalente agli anni 1230-1240, che accompagnò probabilmente un francescano in
Cina, uno dei religiosi che tra il XIII e il XIV secolo si ripromisero di portare il
cristianesimo nelle regioni di quell’impero; conservato da una nobile famiglia
cinese per quattro secoli, che ne segnalò la sacralità avvolgendolo in un panno di
seta gialla, il manoscritto nella seconda metà del XVII secolo fu dato in dono al p.
Philippe Couplet, vice provinciale della Compagnia di Gesù in Cina, il quale ne
fece omaggio al Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici nel dicembre 1685; il
codice, restaurato e studiato recentemente su progetto della Fondazione per le
Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna e della Biblioteca Medicea
Laurenziana con il sostegno della Regione Toscana, «è tornato in Cina nell’anno
dell’elezione di Papa Francesco, precone della visita che egli desidera e che la
Cina attende», pubblicato in edizione anastatica dall’Istituto dell’Enciclopedia
Italiana “Giovanni Treccani”, corredato da un volume di studi critici; nato in
Europa, custodito in Cina, restituito al continente europeo nella nostra Toscana,
questo piccolo libro costituisce un testimone singolare di incontro tra popoli e
religioni, che vede francescani e gesuiti protagonisti di costruzione di ponti di
dialogo e di scambio di doni.
2.
Divina Commedia, volume unico con illustrazioni di Gustavo Doré e commento di
Eugenio Camerini. Dono del Comune di Firenze. È un’edizione di pregio stampata
su carta uso mano con legno. Realizzata in mille esemplari numerati, quella che
viene donata al Santo Padre è il numero 804.
3.
Codice Rustici, edizione critica con riproduzione anastatica: dono del Seminario
Arcivescovile Maggiore di Firenze, nella cui Biblioteca è custodito questo famoso
codice datato 1447-1453, che misura 41,8 x 28,6 cm.; il Codice Rustici porta il
titolo di Dimostrazione dell'andata del Santo Sepolcro e prende nome dal suo
autore, il fiorentino Marco di Bartolomeo Rustici; nella prima parte descrive
Firenze e il suo territorio, nella seconda e terza parte il viaggio, forse
immaginario, del Rustici in Terra Santa, da Porto Pisano a Cipro, quindi al
Monastero di S. Caterina, nella penisola del Sinai, e poi a Gerusalemme e nel
resto della Terra Santa, per concludersi a Damasco; l’apparato iconografico del
codice costituisce un testimone essenziale dell’immagine della Firenze del primo
Quattrocento, di cui offre la descrizione di chiese, monasteri e ospedali dentro e
fuori la cerchia delle mura; il codice per la prima volta viene pubblicato in una
pregiata edizione in grande formato, in due volumi, fac-simile ed edizione critica
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del testo, corredata da ampi saggi introduttivi e un album di immagini; il progetto
è stato curato dalla Biblioteca del Seminario diretta dalla dott.ssa Elena Gurrieri e
ad esso hanno partecipato numerosi esperti di chiara fama; la pubblicazione
appare per i tipi dell’Ed. Leo S. Olschky ed è realizzata grazie al contributo
dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
4.
Sacra Famiglia con San Giovannino, tondo in porcellana biscuit: dono della
Manifattura Richard Ginori di Sesto Fiorentino; bassorilievo da un modello in
gesso ideato e firmato da Urbano Lucchesi del 1895-1900 ca.; il gesso ha un
diametro di 26,5 cm.; il Lucchesi, scultore formatosi alla scuola di Giovanni Dupré,
tra le sue opere più note annovera il San Giuda Taddeo per la facciata della
Cattedrale di S. Maria del Fiore e il monumento a Donatello nella Basilica di Santa
Croce; fu direttore artistico della Manifattura Richard Ginori negli anni Ottanta e
Novanta dell’Ottocento, producendo diversi modelli; in essi si ispirò
successivamente ai temi rurali dei macchiaioli, alle forme accademiche, infine al
neo-rinascimento preraffaellita; il bassorilievo donato a Papa Francesco si
presenta con caratteri rinascimentali e richiama canoni della devozione
quattrocentesca, ma attualizzati nell’effetto pittorico e atmosferico e nel dialogo
tra Madre e Figlio; si tratta di un pezzo unico, mai entrato nel catalogo di
produzione dello stabilimento di Doccia; l’esemplare è stato realizzato in
porcellana biscuit e, per il processo di ritiro del 16% durante la cottura, misura
finito 22,5 cm. di diametro; viene donato al Santo Padre come segno
emblematico della storia artistica, artigianale e industriale del territorio sestese e
in specie della Manifattura Richard Ginori.
5.
Pisside: dono del notaio Massimo Ersoc; pisside in rame fuso, sbalzato, cesellato,
inciso e dorato, di un maestro di area tedesca della fine del XV secolo.
6.
San Francesco, statua in cotto: dono di Luigi Mariani; statua in cotto, alta m.
1,60, opera del donatore, esponente di una nota famiglia di artigiani della
terracotta dell’Impruneta, attiva già alla fine dell’Ottocento, ora fornace
M.I.T.A.L.; a Luigi Mariani si deve anche il presepe che viene ogni anno allestito
nel tempo natalizio su commissione dell’Opera di Santa Maria del Fiore sul
sagrato della Cattedrale fiorentina.
7.
Cinque pissidi per missionari in Asia: il donatore ha chiesto di restare anonimo;
creazioni di artigiani fiorentini, che vivono negli stessi luoghi in cui nel sec. XVII
furono scolpiti i bassorilievi della vita del gesuita San Francesco Saverio per la sua
tomba a Goa; le pissidi hanno base circolare e una proiezione trilobata
triangolare, per rappresentare il legame indissolubile tra il mistero
dell’incarnazione di Cristo e il mistero trinitario.
8.
Un Crocifisso per Papa Francesco, scultura in alluminio patinato: dono
dell’Insigne Basilica di San Lorenzo; di autore anonimo (siglato A.G.); il corpo del
Crocifisso è ad altezza naturale, posto su una croce lignea alta m. 2,45; fusione in
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alluminio con la tecnica della cera persa, patinata con perossido di ferro; viene
offerto al Santo Padre che, è scritto nella dedica, “saprà, a sua volta, destinarlo ad
una comunità cristiana perché il Crocifisso accompagni la preghiera e sostenga la
speranza di quanti a Lui si accosteranno”.
9.
Abbattere i muri, costruire i ponti – Lettere di Giorgio La Pira a Paolo VI: dono
della Fondazione Giorgio La Pira; prima copia del volume a cura di Andrea
Riccardi e Augusto D’Angelo, pubblicato dall’Ed. San Paolo, che raccoglie le lettere
che il Servo di Dio Giorgio La Pira scrisse al Beato Giovanni Battista Montini,
prima Sostituto della Segreteria di Stato e poi Sommo Pontefice Paolo VI.
10.
Profumo, dono di AquaFlor, un flacone di profumo che fa sintesi delle essenze
preparate per Dante/750. Legato con amore in un volume, ciò che per l'universo si
squaderna, l’evento realizzato in Santa Croce in occasione del Convegno
Ecclesiale Nazionale che si presenta come un affresco corale e popolare in cui
agiscono più di 500 interpreti delle terzine dantesche, per reinterpretare i
paesaggi sonori e sensoriali della Divina Commedia, rendendo percepibili allo
spettatore i suoni, i rumori e gli odori descritti da Dante.
11.
Manufatti di artigiani fiorentini, coordinati dalla Rivista delle Arti “MCM”:
Bottega d’Arte Bartolozzi e Maioli: Frammento di schienale del coro, recuperato
dalle macerie dell’abbazia di Montecassino dopo l’ultimo conflitto mondiale;
Alessandro ed Elisabetta Bianchi, maestri di scagliola: Angelo musicante, scatola
di pietra ardesia intarsiata e decorata in scagliola policroma, cm. 18,5 x 14,5 x 4,5;
Elena Bianchini: Sant’Agata, papier machè, tela, stucco, gesso e legno, cm. 45 x
39 x 23; Giuggiù di Angela Caputi: Collana lunga a due fili dalla collezione “Exvoto”, una reinterpretazione in chiave moderna dei monili classici; Alessandro
Dari: Volo di fede, anello di bronzo rappresentante il volo spirituale, con l’amore
che rende possibile il distacco della sofferenza dalla vita terrena fino alla
risurrezione; Fonderia artistica Del Giudice: Bronzetto raffigurante ritratto del
David di Michelangelo, cm. 25 di altezza; Stefano Ficalbi: Vassoio ottagonale in
metallo, dipinto a tempera con soggetto di conchiglie, cm. 71 x 51; Fondazione
Arte della Seta Lisio: Evangeliario ricoperto con velluto cesellato sfumato
laminato d’oro “Palio”, disegno dell’archivio storico della Fondazione, velluto in
pura seta tessuto a mano su telaio Jacquard della fine dell’800, rilegatura e
confezione della scatola eseguita dalla Giulio Giannini & Figlio, bottega d’arte
fiorentina dal 1856, scatola rivestita con tessuto in pura seta “Fondo Veronese”
dell’archivio storico della Fondazione, cm. 38,5 x 28,5 x 7,5; Moleria Locchi:
Clessidra soffiata, tratta dal quadro “La Fortuna” (ambiti del Ligozzi, XVI sec.,
Galleria degli Uffizi): Maestro orafo Paolo Penko: Beata Vergine Maria che scioglie
i nodi, Pace realizzata con l’antica tecnica della fusione a cera persa, cesellata e
rifinita a bulino secondo la tradizione orafa fiorentina, cm. 15 x 10; LO STUDIO
POLLONI G. & C. FIRENZE – Vetrate artistiche: Crocifisso dipinto a mano con grisaglia
e smalto cotto a gran fuoco su vetro float trasparente 3mm., cm. 20 x 30; Ugolini
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Mosaici: Quadretto con cornice “Veduta del Duomo di Firenze”, commesso in
pietre dure, cm. 26 x 21.
12.
San Giovanni Battista: dono dell’artista Paolo Baracchi, Direttore della Scuola di
Ceramica Fantoni (Firenze), bassorilievo in ceramica, alto cm. 70.
13.
La Pietra e il Pensiero: dono dell’artista Bruno Ambregi, scultura in pietra; una
scultura che ricorda i luoghi prossimi all’Abbazia di San Miniato al Monte e
l’amicizia che lega l’autore al Priore dell’Abbazia dom Bernardo Gianni; un
omaggio al Papa che ha mostrato un pensiero innovativo e ha avvicinato persone
e culture diverse.
14.
Abbraccio all’umanità: dono dell’artista Enzo Pazzagli, scultura in bronzo placcata
oro, altezza cm. 37 e larghezza cm. 25, peso 2 kg.; sulla croce si aprono quattro
braccia che si tendono ad abbracciare il mondo.
15.
Crocifisso 2015: dono dell’artista Daniele Castagnoli, scultura realizzata in
occasione della visita di Papa Francesco a Firenze; la figura del Cristo crocifisso
allontanando le braccia dall’asse orizzontale della croce si sporge in avanti per
abbracciare il mondo, salvarlo dalle insidie dei nostri tempi; ai piedi della cro9ce
è posta una barca stilizzata simbolo di una delle tragedie del presente, le
migrazioni di popoli in fuga dalle guerre e dalla fame.
16.
Medaglia commemorativa della visita del Santo Padre Francesco a Firenze:
dono del Circolo Numismatico Mediceo; opera dello scultore Cesare Alidori, già
presidente del Circolo; diametro mm. 60, bronzo gr 114 ca., argento 925 gr. 98
ca.; tiratura br. 200, arg. 50; il cofanetto offerto al Papa contiene due riproduzioni
della medaglia, l’una in argento e l’altra in bronzo; la medaglia riproduce su una
faccia il volto di Papa Francesco, sull’altra alcuni monumenti fiorentini:
Cattedrale, Battistero, Campanile di Giotto, Palazzo Vecchio, Galleria degli Uffizi;
la scritta recita da un lato “S.S. Papa Francesco – Jorge Mario Bergoglio”, dall’altra
“10 novembre 2015 – Visita di S.S. Papa Francesco a Firenze”; nel biglietto di
dedica si legge: “omaggio a Lei (Santo Padre) che con la Sua semplicità, le Sue
parole, la Sua grande umiltà ed i Suoi comportamenti esemplari fa comprendere
a tutti noi, pecorelle smarrite e confuse, i veri valori della nostra religione”.
17.
Il Cristo della Concordia: dono del Centro Diurno Disabili di Cerbaiola, della USL
11; mosaico realizzato, sotto la guida di Silvano Salvadori, dagli ospiti del Centro,
che, insieme agli operatori coordinati dalla dott.ssa Ignazia Sciabetta, lo dedicano
“a Papa Francesco quale promotore del dialogo e della concordia tra i popoli”; il
mosaico rappresenta una folla, con al centro Cristo, il quale tiene in mano una
melagrana, “essa stessa cuore aperto, già nel Medioevo e nel Rinascimento
simbolo della Chiesa che unisce in una sola fede numerosi popoli, mentre i suoi
tanti chicchi indicavano i misteri della sapienza divina. Con essa Egli sposa il
mondo rendendolo fecondo di figli e d’amore”.
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18.
Vassoio: dono dei Ragazzi di Sipario; vassoio dipinto a mano, frutto del lavoro dei
“ragazzi” (ora adulti) con disabilità intellettiva raccolti nella Cooperativa Sociale
“Sipario”, promossa dai loro genitori “per ridare dignità alle persone disabili
attraverso il lavoro”; nella realizzazione dell’opera ai ragazzi sono stati guidati
dalla pittrice Stefania De Ninno, che li segue nei percorsi di formazione artistica,
coordinati nel “Made in Sipario”, che si occupa di decorazione della carta e del
legno e produce oggettistica per la casa e articoli da regolo.
19.
Cesta di prodotti della terra: dono della “Comunità di Sasso”, un’esperienza
fondata da don Nilo Nannini, che a Marradi (provincia di Firenze; diocesi di
Faenza-Modigliana) accoglie una settantina di ragazzi e ragazze tossicodipendenti
e alcool dipendenti con gravi problemi di giustizia e di marginalità sociale; a
fondamento di tutto il progetto è l’esperienza del perdono.
(06.11.2015)
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