Nuovo Famila in via Nizza, poi le due torri
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Nuovo Famila in via Nizza, poi le due torri
18 savona SABATO 19 SETTEMBRE 2015 IL SECOLO XIX FRONTE MARE DI PONENTE. L’OPERAZIONE COMMERCIALE ANTICIPA I PALAZZI AGLI EX CANTIERI SOLIMANO Il nuovo Famila visto dalla spiaggia Il supermercato nel rendering dal mare Nuovo Famila in via Nizza, poi le due torri Il supermercato sarà su un solo piano ma occuperà una superficie maggiore rispetto ad oggi IL CASO SILVIA CAMPESE SAVONA. Nuova vita per il supermercato Famila, mentre la strada per comporre il puzzle di via Nizza, passeggiata a mare e pista ciclabile, è ancora lunga. Dei tre interventi previsti nel tratto tra Zinola e le Fornaci, grazie a cui, tramite gli oneri di urbanizzazione, si dovrebbe realizzare la nuova passeggiata attesa da decenni, il primo a partire sarà proprio il rifacimento completo del supermercato. Si attende di conoscere nei dettagli, invece, il progetto della palazzina nell'area dell'ex fabbrica Siad e quello dei due palazzi, che sorgeranno al posto degli ex cantieri Solimano. Il percorso, che è partito più spedito, è senza dubbio quello che riguarda il Famila: un'area che, nel Puc, aveva destinazione residenziale e che è stata trasformata a commerciale. Proprietà della società Dimar spa, che considera il negozio di Savona fiore all'occhiello per i proprio affari, ha scelto di investire quasi 2 milioni di euro nel completo rifacimento della struttura. Volumi meno alti, ma più estesi in orizzontale, la politica del nuovo negozio, che verrà costruito senza mai chiudere l'attuale punto vendita che, in alcune fasi, verrà trasferito dove oggi sorgono i magazzini. Secondo i rendering, l'edificio si estenderà su tutto il piazzale, oggi in parte adibito a parcheggio. L'altezza della struttura passerà da 12 a 7 metri e mezzo, mentre la superficie complessiva, attualmente distribuita su due piani, passerà da 4mila a 3.400 metri quadri, tutti, però, sullo stesso livello. Il colpo d'occhio maggiore lo darà il tetto, ricoperto da arbusti e siepi. La parte che dà sul mare sarà inclinata e sarà calpestabile, mentre la restante parte sarà orizzontale. Novità anche per i parcheggi: la superficie totale sarà di 5mila metri quadri, ma solo una parte in superficie. Infine, il bar. Due le ipotesi: integrato alla struttura, sul versante mare, oppure, in accordo con l'Autorità portuale che è proprietaria, all'interno della casetta, vi- cina alla spiaggia. Poco si potrà fare, per la composizione della passeggiata a mare, con gli oneri di urbanizzazione del Famila. Verrà realizzato solo il restyling del tratto di via Nizza davanti al supermercato, con pista ciclabile. Verrà allargato, poi, il vicolo laterale di accesso al mare. «Se tutto andrà come previsto – dice il vicesindaco Livio Di Tullio – completeremo l'iter autorizzativo entro primavera. Si tratta di una miglioria importante per la città, che abbiamo colto con favore». Ma i cambiamenti di via Nizza sono ancora molti. A partire dall'edificazione [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Abitazioni private nell’ex sede dell’Arma Settecento metri quadrati di residenziale i corso Ricci, altri 255 in via Bazzino NUOVA vita per i locali di corso Ricci che fino a tre anni fa hannoospitatoilcomandodei carabinieri. L’ex sede dell’Arma di corso Ricci cambierà destinazione d’uso che passerà da servizi a residenziale; stesso destino per gli ex uffici dell’Ispettorato agrario di via Bazzino. Con il passaggio di destinazione d’uso viene anche risanato un errore nel Puc relativo alla proprietà dei due spazi immobiliari che impediva ai proprietari di avere la piena disponibilità dei locali. Infatti al momento della stesura del Piano urbanistico comunale, per una svista, gli uffici del comune avevano attribuito la proprietà dell’ex sede dei carabinieri e dell’ex ispettorato agrario rispettivamente allo Stato e alla Regione e con classificazione di quegli spazi a servizi.I proprietari degli uffici di corso Ricci, la Artesina Spa, e di quelli di via Bazzino, una volta che gli occupanti hanno lasciato gli spazi, hanno avviato la pratica per chiedere il cambio di destinazione d’uso e sanare finalmente l’er- Graffitari in “tournée” a Parco Doria imbrattate con lo spray cinque carrozze Bloccati tre spagnoli: avevano negli zaini la tipica attrezzatura dei writer Una delle cinque carrozze di Trenitalia prese di mira rozze graffitate. I tre non sono stati colti sul fatto. Ma negli zaini, che avevano con sè, c’erano attrezzi (nastro adesivo per fare le sagome, forbici) che potrebbero aver utilizzato per dare sfogo alla loro vena ar- dieci piani. Oppure, due volumi alti come i palazzi preesistenti dall’altra parte dell’Aurelia. Infine, terza ipotesi, due torri a otto piani, ma con base più contenuta. Anche in questo caso la decisione dovrebbe arrivareentro la primavera prossima. CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO PER L’IMMOBILE DI PROPRIETÀ DELLA ARTESINA SPA LA POLIZIA FERROVIARIA STA INDAGANDO SUGLI EPISODI DI VANDALISMO SAVONA. Treni ancora nel mirino dei writer. È successo a Parco Doria dove nelle ultime settimane cinque carrozze di Trenitalia, fra le sedici ferme nell’area ferroviaria di Legino perchè non in grado di circolare e destinate alla demolizione, sono state imbrattate con i graffiti. L’ultimo raid, sarebbe avvenuto qualche notte fa, come dimostrerebbero i segni di vernice ancora fresca, accertati dalla polizia ferroviaria, che stando ad alcune indiscrezioni, potrebbe aver individuato gli autori. Si tratterebbe di tre writer spagnoli che sono stati bloccati nella zona di via Stalingrado, guarda caso proprio a pochi passi da parco Doria appunto dall’area dove si trovano le car- dall'ex Isiad, nel tratto verso Zinola, sino alle palazzine dagli ex Solimano. Sulla superficie da occupare, è ancora acceso il dibattito, con la proposta di un raddoppio rispetto a quelli occupati dal sitoindustriale,quindida3a 6mila metri quadri. Tre le ipotesi in discussione: un’unica torre di almeno tistica. Non solo. Li incastrerebbero anche alcune scritte in spagnolo, rilevate sulle carrozze. Ora i tre rischiano una denuncia per danneggiamento. Ma, come detto, non è la prima volta che i treni a Savona at- tirano l’attenzione dei writer. Graffiti su cinque carrozze ed un locomotore in composizione a due treni, un Vivalto (consegnato alla Regione Liguria qualche settimana prima, in serviziosullalineaGenova-Busalla-Arquata Scrivia) e un TAF, erano già apparse nel gennaio scorso. In quel caso ad accorgersi del danno era stato il personale di Trenitalia che opera nel vicino impianto di manutenzione: eranostatipoiaccertati oltre cento metri quadrati di superficie esterna graffitata. Trenitaliaaveva sportodenunciacontroignoti.Ora,invece,se le indagini della polfer attribuiranno ai tre spagnoli le responsabilità del raid, sapranno a chi chiederne conto. C.V. La vecchia sede rore. Fino al febbraio 2012 il piano terra ed i primi due piani di corso Ricci sono stati occupati dalla stazione dei carabinieri poi trasferita in nelle ex scuole elementari di via Cava, dietro alla Prefettura. Per gli spazi di corso Ricci si tratta di 670 metri quadrati; di questi la parte a piano terra non potrà essere destinata ad uso residenziale in quanto in zona ritenuta esondabile. Per gli ex uffici dell’ispettorato agrario si parla invece di una superficie di 255 metri quadrati. E.R. ORA IL COMUNE AVVIA PIANO DI PREVENZIONE Punteruolo rosso, primo caso scoperto su una palma a Savona SAVONA. Lunedì scorso Ata è intervenuta in un giardino privato sul primo caso accertato di insetto killer delle palme, il cosiddetto punteruolo rosso e subito il Comune ha predisposto un piano di prevenzione sul patrimonio verde pubblico in cui figurano 270 palme. Il privato aveva segnalato l'infestazione, notando che la pianta, un esemplare di palma delle Canarie, aveva già perso cinque foglie. Il sopralluogo ha permesso di rinvenire le larve del parassita nelle gallerie scavate dall'insetto alla base delle foglie cadute e l'insetto adulto sul terreno alla base della palma malata. IN PANNE IMBARCAZIONE CON 76 PERSONE A BORDO Mareggiata a Capo San Donato donna rischia di annegare UNA DONNA che in balia delle onde, rischiava di annegare davanti a Capo San Donato a Finale Ligure. Un’imbarcazione con 76 persone a bordo, con i motori in avaria davanti ad Alassio. È stato un pomeriggio di emergenza per la Capitaneria di porto. Nel primo caso, a fare allertare i soccorsi, è stata una turista di 66 anni, A.G., piemontese, che si è trovata in difficoltà a causa della mareggiata, mentre faceva un bagno. Il secondo intervento davanti all’isola Gallinara per un’imbarcazione salpata da Diano Marina per un’escursione. I motori erano in panne. Un tecnico ha riparato il guasto.