Orelli, Giuseppe Antonio Felice, Ritratto di Angela Romerio, 1751
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Orelli, Giuseppe Antonio Felice, Ritratto di Angela Romerio, 1751
Orelli, Giuseppe Antonio Felice, Ritratto di Angela Romerio, 1751, olio su tela, 105 x 80 cm Bearbeitungstiefe Name Orelli, Giuseppe Antonio Felice Namensvariante/n Orelli, Giovanni Lebensdaten * 13.2.1706 Locarno, † verso il 1776 Staatszugehörigkeit CH Vitazeile Pittore e affreschista. Temi religiosi, storici e mitologici. Esponente del barocchetto lombardo. Attivo nell'Italia settentrionale e in Ticino. Membro della famiglia di artisti Orelli Tätigkeitsbereiche affresco, decorazione murale, pittura Lexikonartikel Giuseppe Antonio Orelli, figlio di Annunciata Maria Teresa Tuone e del pittore Baldassarre Orelli, viene avviato dal padre all’arte, in particolare alla tecnica dell’affresco. Verso la fine del 1720 soggiorna a Milano, ospite del nonno Federico Tuone, membro dell’Accademia Ambrosiana, ma non è confermata la notizia della sua formazione presso questo istituto, sotto la guida di Giovanni Battista Sassi. Successivamente l’Orelli ritorna nel Ticino dove nel 1742 sposa Maria Gerolama de’ Leoni, madre dei suoi figli, e dove la sua presenza è attestata da una delle prime opere conosciute: la pala della Circoncisione nella parrocchiale di Seite 1/5, http://www.sikart.ch S. Antonio Abate ad Arcegno del 1737. Seguono più tardi ulteriori soggiorni a Milano (doc. nel 1751) e, entro la metà del secolo, il trasferimento nel Bergamasco, dove nasce la sua ultima figlia. A Bergamo, unitamente ai figli Baldassarre e Vincenzo Angelo, l’Orelli inaugura un’intensa attività di bottega ricoprendo il ruolo di «pittore figurista». Il periodo bergamasco è contrassegnato da una ricca produzione di opere a carattere religioso, tra cui numerosi affreschi, pale d’altare e una serie di Misteri del Rosario per le chiese cittadine e le parrocchiali della provincia, ma anche da pitture decorative di soggetto profano nelle residenze dell’aristocrazia lombarda. Tra queste risalta il ciclo di affreschi mitologici di Palazzo Terzi a Bergamo, databile tra il 1755 e il 1760. Nel 1768 rientra in patria assumendo incarichi dalla committenza locale, come testimonia la tela del Giudizio di Paride del 1773, collocata sul soffitto di Palazzo Rusca (Casorella) a Locarno. Le grisailles raffiguranti le Arti nel salone d’onore di Palazzo Riva a Lugano, datate 1775, costituiscono la più tarda opera di cui si è a conoscenza. L’espressione artistica dell’Orelli, caratterizzata da uno stile vivace e ammiccante e da un colorismo aggiornato alla lezione di Giambattista Tiepolo, si inserisce nella corrente del barocchetto all’epoca della sua massima fioritura, cioè tra il 1730 e il 1760, e rappresenta in questo senso una formulazione regionale del rococò internazionale. L’intensa attività dell’Orelli, svolta nell’ambito della sua bottega bergamasca, alterna con disinvoltura le tematiche religiose ai soggetti storici, mitologici e ai ritratti, intessendo una fitta maglia di rapporti con la committenza lombarda e ticinese, ecclesiatica e patrizia. La pennellata sciolta e ariosa, la cromìa smagliante e la sagomatura fluida delle figure distinguono la sua pittura permeata da un’intonazione profana anche nei soggetti sacri, come rivelano le quindici piccole tele dei Misteri del Rosario per la chiesa di S. Bartolomeo a Bergamo che si avvalgono di tipologie aggraziate e leziose. Maggiore compostezza e accentuazione dei volumi si riscontra invece nei ritratti di Alessandro e Angela Romeri del 1751. Caratteristici per il repertorio pittorico brioso e compiacente dell’Orelli, per le sue iconografie animate da composizioni serpentinate, paludamenti cangianti e cieli sfrangiati alla veneziana, sono gli affreschi di tono amoroso-cavalleresco di Palazzo Trotti a Vimercate, risalenti con probabilità agli anni ’50, e il ciclo mitologico di Palazzo Riva a Lugano, avviato forse nello stesso periodo, dove si esplica l’estro giocoso e galante della temperie rococò. Tra i più significativi esponenti del Seite 2/5, http://www.sikart.ch Settecento ticinese, l’Orelli, il cui corpus di opere si trova ancora in fase di aggiornamento, mise a punto un linguaggio pittorico originale e compiuto che ebbe proseguimento e sviluppo specialmente nell’opera del figlio Vincenzo Angelo, continuatore della sua bottega. Opere: Bergamo, chiesa di S. Bartolomeo; Bergamo, chiesa di S. Caterina; Bergamo, chiesa del monastero di S. Benedetto; Locarno, chiesa parrocchiale di S. Antonio. Eliana Perotti, 1998 Literaturauswahl - Rossana Bossaglia: «Giuseppe Antonio Orelli a Vimercate». In: Mirabilia Vicomercati. Itinerario in un patrimonio d'arte: l'età moderna. A cura di Paola Venturelli e Graziano Alfredo Vegani. Venezia: Marsilio, 1998, pp. 303-308 - Vincenzo Gheroldi: «Pratiche di Giuseppe Antonio Orelli». In: Mirabilia Vicomercati. Itinerario in un patrimonio d'arte: l'età moderna. A cura di Paola Venturelli e Graziano Alfredo Vegani. Venezia: Marsilio, 1998, pp. 309-329 - Simona Martinoli, Eliana Perotti: Il palazzo dei marchesi Riva a Lugano. [Ed:.] Società di Storia dell'Arte in Svizzera. Berna, 1995 (Guide di monumenti svizzeri SSAS 566/567) - Pittura a Como e nel Canton Ticino dal Mille al Settecento. I centri della pittura lombarda. A cura di Mina Gregori. Milano: Cariplo, 1994 - Settecento lombardo. Milano, Palazzo Reale e Museo della fabbrica del duomo, 1991. A cura di Rossana Bossaglia, Valerio Terraroli. Milano, 1991 - La pittura in Italia. Il Settecento. A cura di Giuliano Briganti. Milano: Electa, 1990. 2 voll. - I pittori bergamaschi. [...]. Il Settecento. Volume III. Direttore: Rossana Bossaglia. Bergamo: Bolis, 1990 - Rossana Bossaglia, Maria Susanna Zatti: «Il ciclo pittorico». In: Il palazzo Trotti di Vimercate. Vimercate, 1990. pp. 53-63 - Virgilio Gilardoni: I pittori Orelli da Locarno. Bellinzona: Istituto Editoriale Ticinese, 1941 (Dipartimento della Pubblica Educazione del Cantone Ticino. Commissione Cantonale dei monumenti storici ed artistici. Nuova Serie V) Nachschlagewerke - E. Bénézit: Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs de tous les temps et de tous les pays par un groupe d'écrivains spécialistes français et étrangers. Nouvelle Seite 3/5, http://www.sikart.ch édition entièrement refondue sous la direction de Jacques Busse. Paris: Gründ, 1999, 14 vol. - Biografisches Lexikon der Schweizer Kunst. Dictionnaire biographique de l'art suisse. Dizionario biografico dell'arte svizzera. Hrsg.: Schweizerisches Institut für Kunstwissenschaft, Zürich und Lausanne; Leitung: Karl Jost. Zürich: Neue Zürcher Zeitung, 1998, 2 Bde. - Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler von der Antike bis zur Gegenwart, begr. von Ulrich Thieme und Felix Becker, 37 Bde., Leipzig: Seemann, 1907-1950. - Schweizerisches Künstler-Lexikon, hrsg. vom Schweizerischen Kunstverein, redigiert unter Mitwirkung von Fachgenossen von Carl Brun, 4 Bde., Frauenfeld: Huber, 1905-1917. - Johann Caspar Füesslin, Joh. Caspar Füesslins Geschichte der besten Künstler in der Schweitz. Nebst ihren Bildnissen, 5 Bde., Zürich: Orell, Gessner, Füessli, 1769-1779. Verweise Orelli ([XVII-XIX secolo]) Direktlink http://www.sikart.ch/KuenstlerInnen.aspx?id=4027778&lng=de Normdaten GND 121494683 | Deutsche Biographie Letzte Änderung 23.04.2015 Disclaimer Alle von SIKART angebotenen Inhalte stehen für den persönlichen Eigengebrauch und die wissenschaftliche Verwendung zur Verfügung. Copyright Das Copyright für den redaktionellen Teil, die Daten und die Datenbank von SIKART liegt allein beim Herausgeber (SIK-ISEA). Eine Vervielfältigung oder Verwendung von Dateien oder deren Bestandteilen in anderen elektronischen oder gedruckten Publikationen ist ohne ausdrückliche Zustimmung von SIK-ISEA nicht gestattet. Empfohlene Zitierweise AutorIn: Titel [Datum der Publikation], Quellenangabe, <URL>, Datum des Zugriffs. Beispiel: Oskar Bätschmann: Hodler, Ferdinand [2008, Seite 4/5, http://www.sikart.ch 2011], in: SIKART Lexikon zur Kunst in der Schweiz, http://www.sikart.ch/kuenstlerinnen.aspx?id=4000055, Zugriff vom 13.9.2012. Seite 5/5, http://www.sikart.ch