Egea #244 - Jazzitalia

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Egea #244 - Jazzitalia
Emissione N° 244
TELARC BLUES
0888072317567
TEL 31756-02
CD
2010
Blues
BIBB ERIC
BOOKER'S GUITAR
Un fan regala a Bibb la chitarra del Delta
blues Booker White....e la magia si copie!
La storia che ha dato vita a questo album ha il sapore della leggenda, come quella che narra
di Robert Johnson e del suo patto col diavolo. Tutto è iniziato qualche anno fa. Dopo essersi
esibito a Londra, il bluesman Eric Bibb era nel suo albergo quando fu avvicinato da un fan
con in mano la custodia di una chitarra. All’interno di quella custodia c’era una chitarra
Resophonic National degli anni Trenta. appartenuta alla leggenda del Delta blues Booker
White. Avere tra le mani quella chitarra è stata per Bibb una sorta di rivelazione, un evento
che gli ha ridato consapevolezza delle proprie origini e che lo ha portato a riscoprire la
tradizione blues da cui tutto è nato. Quell’incontro londinese ha inspirato una canzone
(registrata poi proprio con la chitarra di Booker) e la canzone è poi diventata un album,
“Booker’s Guitar”, disco prodotto dalla Telarc che cattura lo spirito originario del Delta Blues
e lo rilegge con gli occhi della modernità. Nato nelle zone rurali del Mississippi nel 1909,
Booker White - cugino di BB King - è stato un cantante e chitarrista slide che ha realizzato la
maggior parte delle sue registrazioni tra il 1930 e il 1940. Fu imprigionato a Memphis nel
1937 con l'accusa di aver sparato ad un uomo e fu mandato a Parchman Farm, una nota
prigione del Mississippi. Fu liberato due anni più tardi, ma dopo aver registrato alcune
canzoni la sua carriera musicale cominciò a vacillare. Scomparve nel dimenticatoio nei
decenni a seguire, ma fu riscoperto nel corso del folk-blues revival dei primi anni '60. La sua
anima e la sua musica rivive oggi in quella di Bibb che dimostra ancora una volta il suo
talento di bluesman riuscendo a coniugare la tradizione più pura e arcaica con il gusto e i
suoni più moderni.
Bibb, con BOOKER'S GUITAR, dimostra
ancora una volta il suo talento di
bluesman facendo rivivere l'anima e la
musica
di
Booket
e
riuscendo a coniugare la tradizione più
pura e arcaica con il gusto e i suoni più
moderni.
Tracklist
:
1. Booker’s Guitar, 2. With My Maker I Am
One, 3. Flood Water, 4. Walkin' Blues
Again,5.
Sunrise
Blues,
6. Wayfaring Stranger, 7. Train From
Aberdeen, 8. New Home, 9. Nobody’s
Fault But Mine, 10. One Soul To Save,
11. Rocking Chair, 12. Turning Pages, 13.
A Good Woman, 14. Tell Riley, 15. A – Z
Blues
HIROMI
PLACE TO BE
TELARC JAZZ
0089408369520
CD-83695
CD
2009
Jazz
Nell’ultimo decennio, la pianista Hiromi Uehara ha supportato il suo intenso lavoro in studio
con un’instancabile attività dal vivo con cui ha elettrizzato il pubblico di Stati Uniti, Europa e
Asia. Un’attività quasi ininterrotta che l’ha portata ad esibirsi nei luoghi e nei contesti più vari,
talvolta per il puro piacere di suonare in pubblico e far ascoltare la propria musica piuttosto
che per promuovere un nuovo progetto discografico. Ogni tappa del suo lungo viaggio ha
arricchito e stimolato la sua sensibilità creativa, offrendole nuovi spunti e stimoli per la sua
musica. Da tutto ciò è nato il suo nuovo album, “Place To Be”, la sua prima pubblicazione in
piano solo. Prodotto come i precedenti dall’etichetta americana Telarc, l’album è stato
registrato in studio, ma rappresenta una sorta di diario di viaggio, in cui Hiromi ha raccolto
delle istantanee musicali di alcuni dei luoghi che l’hanno ospitata in giro per il mondo. Un
modo per ripercorrere le tappe della propria carriera e della propria vita alla soglia dei
trent’anni (compiuti lo scorso Marzo), ma anche un’occasione per ringraziare il pubblico che
in tutti questi anni l’ha sostenuta e acclamata. Non poteva mancare un omaggio al nostro
Paese con un intenso brano dal titolo Sicilian Blue.
“Place To Be” è la prima pubblicazione in
piano solo di Hiromi, l’album è stato
registrato in studio, ma rappresenta una
sorta
di diario di viaggio, in cui Hiromi ha
raccolto delle istantanee musicali di
alcuni dei luoghi che l’hanno ospitata in
giro
per
il
mondo.
Con un intenso brano dal titolo "Sicilian
Blue", Hiromi fa un omaggio al nostro
paese.
Tracklist
:
1. BQE, 2. Choux a la creme, 3. Sicilian
Blue, 4. Bern Baby Bern, 5. Somewhere,
6. Capecod Chips, 7. Islands Azores,
8. Pachelbel's Canon, 9. Viva! Vegas:
Show City, Show Girl, 10. Viva! Vegas:
Daytime in Las Vegas, 11. Viva! Vegas:
The
Gambler,
12.
Place
To
Be
MULLER SANDY
FALSA ROSA
ODD TIMES RECORDS
8015948302248
OTR 018
CD
2009
World Music Brasiliana
La prima lingua che Sandy Müller ha imparato a parlare è stata quella portoghesee la prima
musica che ha imparato ad amare è stata quella brasiliana. Era inevitabile che la sua musica
mostrasse i segni di una influenza così determinante. Dopo i primi due album Sandy Müller
del 2005 e Linha del 2007, Falsa Rosa rappresenta il superamento della linea di confine
delle sue due terre d’origine, l’Italia e il Brasile. Un superamento cercato sia con l’uso in una
stessa canzone delle due lingue, l’italiano e il portoghese, sia con la proposta di brani
brasiliani tradotti in italiano, sia con la collaborazione sia di musicisti italiani che brasiliani. Si
tratta di un tentativo di superare il limite linguistico per vedere trionfare il valore intrinseco
dell’arte-musica. La MPB (musica popolare brasiliana) è una sintesi tra il samba, la bossa
nova, lo choro e il pop che non esclude alcun elemento musicale, per quanto diversa possa
essere la sua origine. Ed è in questa definizione così allargata di musica che possiamo
parlare della “Musica di Sandy”, che comprende in sé la forte matrice della MPB, ma anche
l’influenza di cantautori italiani come Lucio Dalla, Pino Daniele; di geni della musica come
Stevie Wonder o di voci toccanti come quella di Billie Holiday. Ecco perché la “Musica di
Sandy” è così difficile da etichettare. Perché ogni suono che Sandy ascolta viene da lei
recepito, filtrato e restituito secondo la propria sensibilità. Ogni suono può essere
un’influenza così come ogni avvenimento può dare origine ad un testo. Sandy tratta le più
varie tematiche che vanno dai semplici impegni quotidiani (ricordate il Samba da
Cozinheira?) ai grandi temi sociali (Nunca aconteceu comigo; Premio Voci per lalibertà
Amnesty Italia 2004). La Falsa Rosa è specchio della realtà dei fatti raccontati così come
Sandy li vede. Verità che si specchiano e che spesso riflettono l’illusione del nostro tempo.
“Una falsa rosa –spiega Sandy- che incanta con la propria bellezza, che può ferire lo stesso,
nonostante le spine arrotondate, e che diffonde nell’aria un profumo a volte piacevole, a
volte meno, così com’è l’odore della realtà”. Sandy chiede un regalo a chi vuole avvicinarsi a
Falsa Rosa: quarantacinque minuti di tempo da dedicare interamente alla scoperta di un cd
da ascoltare con le orecchie attente e la mente sgombera da qualunque pregiudizio o
aspettativa. “Falsa Rosa -dichiara Sandy- sarà una grande sorpresa sopratutto per chi
conosce i miei due lavori precedenti.Vorrei che chi ascoltasse il cd lo facesse come un
bambino che scarta un regalo inaspettato”. Quello che Sandy propone con Falsa Rosa è un
cd doppio, undici canzoni cantate tutte in italiano e tutte in portoghese. Ci sono anchequattro
cover: “Samba do grande amor” di Chico Buarque, “Rosa Morena” di Dorival Caymmi e
“Trilhos urbanos” di Caetano Veloso, tradotte in italiano, e “Balla balla ballerino” di Lucio
Dalla, tradotta in portoghese. Prodotto artisticamente da Marcelo Costa e da Claudio
Pezzotta, Falsa Rosa è stato interamente registrato a Rio de Janeiro. Consolidato il quintetto
che, oltre a lavorare in studio, accompagna Sandy da 8 anni nei live: Claudio Pezzotta alla
chitarra, Emilio Merone al piano, Guerino Rondolone al basso e contrabbasso, Alessandro
Paternesi alla batteria e Marcelo Costa alle percussioni. Numerose e illustri le partecipazioni:
Ivan Segreto, João Carlos Coutinho, Jaques Morelenbaum e molti altri.
"Falsa rosa" è il superamento della linea
di confine delle due terre d’origine di
Muller,
l’Italia
e
il
Brasile.
Il valore intrinseco dell’arte-musica di
Muller, che viene etichettato la “Musica di
Sandy”, comprende in sé la forte matrice
della MPB (musica popolare brasiliana),
ma anche l’influenza di cantautori italiani
come Lucio Dalla, Pino Daniele; di geni
della musica come Stevie Wonder o di
voci toccanti come quella di Billie
Holiday.
Ogni suono che Sandy ascolta viene da
lei recepito, filtrato e restituito secondo la
propria
sensibilità.
Tracklist
:
1. Ventre della terra, 2. Balla balla
ballerino, 3 Solo cantare, 4. Rosa Morena,
5. False Rose, 6. La dama dell'Ibé, 7.
Samba
del
grande
amore,
8. Innamorata dell'illusione, 9. Trilhos
Urbanos, 10. L'uomo del futuro, 11. In
cerca
FELDMAN VICTOR
SEVEN STEPS TO HEAVEN
Victor Feldman ha iniziato la sua carriera professionale come percussionista e vibrafonista
ancor prima che adolescente. Ha suonato con artisti del calibro di Benny Goodman,
Cannonball Adderley, Peggy Lee e del grande Miles Davis (in particolare ha condiviso con
Herbie Hancock il ruolo di pianista per l'album Seven Steps to Heaven). Questa registrazione
del 1973 vede un Victor Feldman più maturo tornare al centro della scena presentando
alcune delle sue composizioni originali accompagnato da Tom Scott ai sassofoni e al flauto,
Chuck Domanico al basso e John Guerin alla batteria. Originariamente pubblicato per
l’etichetta Choice, è la prima volta che questo album viene reso disponibile su CD.
Ha condiviso con Herbie Hancock il ruolo
di pianista per l'album Seven Steps to
Heaven
Tracklist
:
1. Rock-A-Vibabe, 2. Your Smile, 3.
Quietly, 4. I Love Lucy, 5. Brazilian Fire,
6. Minor Catastrophe, 7. Crazy Chicken,
8.
Seven
Steps
To
Heaven
CANDID
0708857100521
CHCD 71005
CD
2009
Jazz
CANDID
0708857903825
CCD 79038
CD
2009
Jazz
Questa registrazione del 1973 vede un
Victor Feldman più maturo tornare al
centro della scena presentando alcune
delle
sue
composizioni
originali
accompagnato da Tom Scott ai sassofoni
e al flauto, Chuck Domanico al basso e
John
Guerin
alla
batteria.
ROACH MAX
CANDID ROACH
"CANDID ROACH" è il frutto del fatale
incontro di Max Roach con Nat Hentoff
L’inizio della collaborazione tra la leggenda del jazz Max Roach e l’etichetta Candid è
cominciata all'inizio degli anni '60. Un’epoca caratterizzata dalla grande protesta per i diritti
civili, un movimento a cui molti musicisti hanno partecipato attivamente spesso attirandosi le
antipatie dell’industria discografica. In quel periodo Max Roach trovo un orecchio attento in
Nat Hentoff, critico e scrittore di New York, appena diventato produttore per la Candid
Records. Da quell’incontro sono nate pagine straordinarie di jazz alcune delle quali raccolte
in questa compilation “Candid Roach”. L’album vede, oltre lo stesso Roach, registrazioni di
artisti come Booker Little, Coleman Hawkins, Ray Mantilla, Abbey Lincoln, Kenny Dorham e
Eric Dolphy solo per citarne alcuni.
L’album vede, oltre lo stesso Roach,
registrazioni di artisti come Booker Little,
Coleman Hawkins, Ray Mantilla, Abbey
Lincoln,
Kenny
Dorham
e Eric Dolphy solo per citarne alcuni.
Tracklist
:
1. Freedom Day, 2. Oh Yeah, Oh Yeah, 3.
Cliff Walk, 4. When Malindy Sings, 5. In
The Red, 6. We Speak, 7. A New Day
DI MEOLA AL
ORANGE AND BLUE
Il chitarrista Al di Meola ha sempre alternato progetti elettronici a progetti acustici, riuscendo
a conservare in entrambi i casi l’unicità del proprio stile e una grande creatività. Nell’album
“Orange and Blue” del 1994 tutti questi elementi sembrano aver trovato una sintesi perfetta.
L’elenco dei musicisti che partecipano a questo disco è incredibile – Noa, Peter Erskine,
Steve Gadd, Manu Katchè, Marc Johnson, Pino Palladino, Mario Parmisano, Hernan
Romero, solo per citarne alcuni – e lo stesso Di Meola è impegnato su una grande varietà di
strumenti tra cui percussioni etniche, flauto e, per la prima volta, il pianoforte. Il risultato è un
disco estremamente ricco e variegato, sia nello stile che nelle sonorità; un album che
riassume le varie anime della musica di Al Di Meola
Hanno collaborato a questo progetto :
Noa, Peter Erskine, Steve Gadd, Manu
Katchè, Marc Johnson, Pino Palladino,
Mario Parmisano, Hernan Romero, solo
per
citarne
alcuni.
Tracklist
:
1. Paradiso, 2. Chilean Pipe Song, 3.
Ta'alina Chant, 4. Orange And Blue, 5.
This Way Before, 6. Summer Country
Song,
7. If We Meet Again Part I, 8. If We Meet
Again Part Il, 9. Cyprus, 10. Theme Of The
Mother Ship, 11. Precious Little You
12.
Casmir,
13.
On
My
Own
INAKUSTIK CD
4001985008025
INAK 700802
CD
2098
Jazz
INAKUSTIK CD
4001985007929
INAK 700792
"Orange and Blue” del 1994 è la sintesi
perfetta tra progetti acustici e progetti
elettronici, è un disco estremamente
ricco e variegato, sia nello stile che nelle
sonorità.
DI MEOLA AL
HEART OF THE IMMIGRANTS
“Hearts of Immigrant” rappresenta per Al
di Meola l’ideale prosecuzione dell’album
“World
Sinfonia”
del
1991
L’album del 1993 “Hearts of Immigrant” rappresenta per Al di Meola l’ideale prosecuzione
dell’album “World Sinfonia” del 1991. Non a caso ritroviamo in questo disco Dino Saluzzi al
bandoneon che ancora una volta propone straordinarie interpretazioni di tango (sono ben
cinque i brani di Astor Piazzolla riletti in questo album: Night Club 1960, Tango II, Bordel
1900, Cafe 1930 e Milonga del Angel) e ci offre una toccante interpretazione in duo con Al di
Meola dello standard Someday My Prince Will Come. La strumentazione adoperata varia di
brano in brano e va dalle percussioni etniche di Arto Tuncboyacian, alla voce di Hernan
Romero, passando per un’orchestra d’archi diretta da Vince Mendoza.
Ritroviamo in questo disco Dino Saluzzi
al bandoneon che ancora una volta
propone straordinarie interpretazioni di
tango
e ci offre una toccante interpretazione in
duo con Al di Meola dello standard
Someday My Prince
Will
Come.
Tracklist
:
1. Nightclub, 2. Vistaero, 3. Carousel
Requiem, 4. Tango Il, 5. Under A Dark
Moon, 6. Bordel 1900, 7. Indigo,
8. Heru Mertar/Don't Go So Far Away, 9.
Parranda, 10. Someday My Prince Will
Come,
11.
Cafe
1930,
12. They Love Me From Fifeteen Feet
Away,13.
Milonga
Del
Angel
CD
2098
Jazz
INAKUSTIK CD
4001985007820
INAK 700782
CD
2098
Jazz
DI MEOLA AL
KISS MY AXE
“Kiss My Axe” è uno dei lavori più intimi
e riflessivi del chitarrista Al di Meola
Nonostante il titolo così accattivante e d’impatto, “Kiss My Axe” è uno dei lavori più intimi e
riflessivi del chitarrista Al di Meola. Il suo stile e il suono, già all’epoca riconoscibile e molto
distintivo, si fonde in questa occasione con un nuovo lirismo. Un nuovo approccio che porta
Di Meola a voler incantare i propri ascoltatori piuttosto che stupirli con le su atecnica
prodigiosa. L’abilità tecnica di Di Meola è eccezionale ed evidente in ogni singolo fraseggio,
ma viene in questo caso messa al servizio di una esigenza comunicativa più profonda.
L’album risente poi stilisticamente dell’interesse del chitarrista per le musich di tutto il mondo
e quindi risuonano in esso influenze liberamente tratte dalla musica latina (brasiliana,
spagnola, peruviana e afro-cubana), così dal Medio Oriente o dall’Africa. Influenze variegate
e molteplici che si rispecchiano nel folto gruppo di artisti che partecipano al disco tra cui
Barry Miles, Anthony Jackson, Arto Tuncboyacian, Rachel Z, Tony Scherr e Richie Morales.
L’album è la dimostrazione dell’interesse
del chitarrista per le musiche di tutto il
mondo e quindi risuonano in esso
influenze liberamente tratte dalla musica
latina, così dal Medio Oriente o
dall’Africa.
Tracklist
:
1. South Bound Traveler, 2. The Embrace,
3. Kiss My Axe, 4. Morocco, 5. Gigi's
Playtime Rhyme, 6. One Night Last June,
7.
Phantom,
8. Erotic Interlude, 9. Global Safari, 10.
Interlude 3, 11. Purple Orchids, 12. The
Prophet,
13.
Oriana
DI MEOLA AL
WORLD SINFONIA
Un album interamente acustico che
segna sicuramente un momento cruciale
dell' evoluzione stilistica di Di Meola
Rispetto alle sue precedenti registrazioni, questo album del 1991 svela numerosi lati
nascosti della musica di Al di Meola, e segna sicuramente un momento cruciale della sua
evoluzione stilistica. Il chitarrista infatti sembra voler cercare una forma espressiva sempre
più immediata e profonda, che sia capace di catturare l’ascoltatore senza dover far ricorso a
fronzoli e barocchismi. Da ciò nasce probabilmente l’idea di realizzare un album interamente
acustico, “World Sinfonia”, a cui viene affidato il compito di codificare queste nuove scelte
stilistiche. Come preannuncia il titolo, l’album si anima di contaminazioni provenienti dalle
musiche delle varie parti del mondo. Un posto di riguardo occupa il tango grazie anche alla
partecipazione dello straordinario fisarmonicista Dino Saluzzi, che non solo interpreta
magistralmente brani originali ("Last Tango for Astor”) e rivisitazioni ("Tango Suite" dello
stesso Piazzolla), ma contribuisce all’album con un brano che porta la sua firma (“Lustrine”).
Tracklist
:
1. Perpetual Emotion, 2. Orient Blue, 3.
Tango Suite Part I, 4. Tango Suite Part Ill,
5. Falling Grace, 6. Last Tango For Astor,
7. No Mystery, 8. Lustrine, 9. Little
Cathedral,
10.
La
Cathedral
INAKUSTIK CD
4001985007721
INAK 700772
CD
2098
Jazz
GIUNTI EMANUELE, L'ORCHESTRA '900
PROFILI DI DONNA
ETICHETTE VARIE
8033928000045
NUCCIA 004
CD
2009
Jazz
Nel 2003, dopo cinque anni di lavoro come compositore/pianista e arrangiatore delle “Nuove
Tribù Zulu”, Emanuele Giunti prosegue l’attività musicale nel suo progetto solista intitolato in
maniera omonima Emanuele Giunti & l’Orchestra ’900. PROFILI di DONNA è un lavoro
compositivamente dedicato alla voce femminile nelle sue più diverse espressioni ed
estensioni Ad accompagnarvi in questo nuovo percorso musicale sarà in primis la voce di
Chiara Di Bari già nota negli ambienti del musical theatre nazionale ed internazionale per
aver collaborato con Riccardo Cocciante nel tour mondiale del “Notre Dame de Paris” e con
Nicola Piovani in “Canti di Scena”. Quindi Ana Carrill Obios (già cantante per Manu Chao e
Jahmila) e Manuela Tassani completeranno “i diversi profili di donna” sfiorando
contaminazioni latino americane e classiche in stile bachiano dove l’energia del rock si
unisce al fascino di una musica di estrazione colta, concentrandosi nella ricerca di una
sintesi d’orchestrazione che passi attraverso l’eleganza di Bach e De Andrè, attraverso le
sonorità ironiche di Banda Osiris e delle Fanfare Macedoni, attraverso l’oriente di Khaled e
Sheila Chandra, attraverso il tango argentino di Piazzola e Adriana Varala, sfiorando infine il
pop elettrico di David Silvian e Robert Fripp. Una sorta di percorso alternativo tra la musica
vecchia e nuova!
PROFILI di DONNA è un lavoro
compositivamente dedicato alla voce
femminile nelle sue più diverse
espressioni
ed
estensioni
Ritroviamo la voce di Chiara Di Bari già
nota negli ambienti del musical theatre
nazionale ed internazionale per aver
collaborato con Riccardo Cocciante nel
tour mondiale del “Notre Dame de
Paris”,
quella di Ana Carrill Obios (già cantante
per Manu Chao e Jahmila) e Manuela
Tassani.
ETICHETTE VARIE
8033928000069
NUCCIA 006
CD
2009
Jazz
VELOTTI, D'AMATO
A CLARINETS AFFAIRE
"A CLARINETS AFFAIRE" racchiude le
più belle canzoni del repertorio
jazzistico
americano.
Attenti cultori del linguaggio swing e mainstream, rivisitato con sensibilità del tutto
contemporanea, Luca Velotti, sassofonista e clarinettista di Paolo Conte dal 1992, nonché
leader del proprio JAZZ ENSEMBLE, e Bepi D’Amato solista principale dell'Italian Big Band
diretta da Marco Renzi, collaboratore di Larry Franco nonchè di Buddy de Franco e Tony
Scott, affrontano alcune tra le più belle canzoni del repertorio jazzistico americano
accompagnati dal favoloso trio diretto da Giorgio Cuscito al pianoforte con Guido Giacomini
al contrabbasso e Alfredo Romeo alla batteria. Virtuosismo e seduzione si fondono creando
un risultato straordinario.
Luca
Velotti
e
Paolo
Conte
accompagnati dal favoloso trio diretto
da Giorgio Cuscito al pianoforte con
Guido Giacomini al contrabbasso e
Alfredo
Romeo
alla
batteria.
Virtuosismo e seduzione si fondono
creando un risultato straordinario.
ROMA TRIO
THE FOUR SEASONS
VENUS
4571292510226
VHCD-1022
CD
2009
Jazz
Il Roma Trio è composto dal pianista Luca Mannutza, dal bassista Gianluca Renzi e dal
batterista Nicola Angelucci. Tre talenti che sarebbe inesatto definire emergenti, visto che
ormai si sono ritagliati il proprio spazio non solo nell’affollata scena del jazz italiano, ma
anche in quella internazionale, trovando nell’etichetta giapponese Venus Records la propria
naturale dimora. Dopo il loro debutto su Venus con “Love Is a Many-Thing Splendored” e il
successivo “Ciao Ciao Bambina”, i Roma Trio propongono oggi un nuovo album interamente
dedicato alle Quattro stagioni di Antonio Vivaldi. Nella storia recente del jazz ci sono state
molte interpretazioni in chiave jazzistica di brani di musica classica a seguito del lavoro
pioneristico di Jacques Loussier e del suo trio, ma gli esperimenti coraggiosi e innovativi
come quello del Roma Trio sono davvero rari. In questo caso infatti non si tratta di una
blanda rivisitazione, talvolta piatta e senza nerbo, di composizioni sparse, ma di un progetto
unitario che rilegge l’opera di Vivaldi infondendole nuova vita. La melodia, l’armonia, il ritmo:
tutto viene stravolto se necessario. L’obiettivo non sembra essere una rilettura filologica fatta
attraverso il filtro del linguaggio jazz, ma una reinvenzione dell’opera originale che viene
destrutturata e ricostruita con sapiente creatività.
Il nuovo album dei Roma Trio
interamente
dedicato
alle
Quattro
stagioni
di
Antonio
Vivaldi.
Un progetto unitario che rilegge l’opera
infondendole
nuova
vita.
Tracklist
:
1. 1st Movement "Allegro", 2. 2nd
Movemnet "Largo e Pianissimo", 3. 3rd
Movement "Alleglo Pastorale" ~ Concerto
No.2 in G minor, Op.8, RV315 ~ Summer
~,
4. 1st Movement "Alleglo non Molto", 5.
2nd
Movemnet
"Adagio-Presto"
~
Concerto No.3 in F major, Op.8, RV293 ~
Autumn
~,
6. 1st Movement "Alleglo", 7. 2nd
Movemnet "Adagio Molto"(Theme1), 8.
2nd Movemnet "Adagio Molto"(Theme2),
9. 3rd Movement "Allegro " ~ Concerto
No.4 in F minor, Op.8, RV297 ~ Winter ~,
10. 1st Movement "Alleglo non Molto",
11. 2nd Movemnet "Largo", 12. 3rd
Movement
"Allegro
"
ALTI & BASSI
IO HO IN MENTE TE
ETICHETTE VARIE
8032250063094
PL 6309
CD
2010
Jazz
Dopo quattro dischi ispirati alla musica americana, il nuovo album degli Alti & Bassi, gruppo
vocale nato a Milano più di quindici anni fa, è interamente dedicato alla musica italiana. In
particolare è un omaggio alle grandi voci e ai grandi autori degli anni d’oro della musica
leggera italiana: Mina, Domenico Modugno, Lucio Battisti, Caterina Caselli, i Cetra, Bruno
Martino, Gino Paoli, L’Equipe 84. Tutti i brani sono tratti da quel periodo e sono interpretati
dagli Alti & Bassi accompagnati da illustri ospiti come Franco Cerri alla chitarra, Bruno De
Filippi all’armonica a bocca, Nando De Luca al pianoforte, Andrea Dulbecco al vibrafono,
Lino Patruno al banjo ed Emilio Soana alla tromba. Aspetto interessante del progetto è la
rivisitazione della maggior parte dei brani. Ciò avviene attraverso la “contaminazione” con
numerosi generi musicali (latinoamericano, funky, R&B, valzer, tango, fuga, spiritual, jazz,
swing, rap), cosa che consente di “rivitalizzare” e di rendere moderne e accattivanti le
canzoni a distanza di 40 anni, pur senza spogliarle della loro affascinante e riconoscibile
veste iniziale.
IO HO IN MENTE TE è un omaggio alle
grandi voci e ai grandi autori degli anni
d’oro della musica leggera italiana: Mina,
Domenico Modugno, Lucio Battisti,
Caterina
Caselli,
i Cetra, Bruno Martino, Gino Paoli,
L’Equipe
84.
Hanno collaborato all'album : Franco
Cerri alla chitarra, Bruno De Filippi
all’armonica a bocca, Nando De Luca al
pianoforte,
Andrea
Dulbecco
al
vibrafono, Lino Patruno al banjo ed
Emilio
Soana
alla
tromb
Tracklist
:
1. Non gioco più, 2. Io ho in mente te, 3.
Nessuno mi può giudicare, 4. Vorrei che
fosse amore, 5. Nel blu dipinto di blu, 6.
Però
mi
vuole
bene,
7. Estate, 8. Il cielo in una stanza, 9.
Canto libero, 10. Se telefonando, 11.
Parole
parole,
12.
Brava
(Bravi)
DIODATI FRANCESCO
PURPLE BRA
Il gruppo Neko, capeggiato dal giovane chitarrista Francesco Diodati, unisce la freschezza
melodica e timbrica alla libertà formale per dar forma a canzoni ricercate ma orecchiabili.
Una ricerca espressiva in cui il jazz è solo il punto di partenza. L'album d'esordio, intitolato
“Purple Bra”, è prodotto da Auand Records (AU9021). Il gruppo è formato da alcuni dei più
promettenti musicisti della scena italiana. Francesco Diodati nasce nel 1983 a Roma e studia
con Roberto Spadoni, perfezionandosi presso Siena Jazz e vincendo la borsa di studio per
frequentare i seminari In.Jam. Con i suoi gruppi ha vinto numerosi premi nazionali (Barga
Jazz, Martina Franca, Jazz Image, Porsche Jazz e Giovani). Francesco Bigoni, classe ’82,
nel 2001 vince una borsa di studio presso i corsi estivi di Siena Jazz per partecipare allo
IASJ a Helsinki. E’ una delle voci più personali del jazz italiano, assiduo collaboratore di
musicisti come Gianluca Petrella, Stefano Battaglia e membro del collettivo El Gallo Rojo.
L'album di esordio di Francesco Diodati,
vincitore con i suoi gruppi, di numerosi
premi nazionali come Barga Jazz, Martina
Franca, Jazz Image, Porsche Jazz e
Giovani.
Una ricerca espressiva in cui il jazz è
solo
il
punto
di
partenza.
AUAND
8031697902126
AU 9021
CD
2010
Jazz
Francesco Ponticelli, ’83, è uno dei più originali contrabbassisti italiani, collaboratore di
Gianluca Petrella, Fabrizio Sferra, Enrico Rava, Giovanni Guidi. Ermanno Baron inizia gli
studi classici per poi perfezionarsi in jazz vincendo borse di studio per la partecipazione a
Siena Jazz (2004) e a InJam (2008).
Grazie dell’attenzione e cordiali saluti da EGEA Records & Distribution.
Silvia Valderrama
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