Scarica il programma - Il Giardino delle Muse

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AccademiaIlGiardinodelleMuse
Ritratti
MusicadelXVIIsecoloinFrancia
MusichediA.Corelli,M.-A.Charpentier,M.Marais,M.delaBarre,P.GaultierdeMarseille,S.Rossi
Organico:dueflautidolci,tiorba
Ritratti Ut pictura musica è un motto latino che indica la capacità della musica di rappresentare e descrivere la natura. Questa frase divenne molto cara ai compositori barocchi i quali avevano come obiettivo principale la traduzione in musica della natura umana, ossia delle passioni o, come dicevano compositori e teorici, degli affetti. Il nostro programma cerca attraverso la musica dei compositori italiani e francesi del XVII secolo di descrivere il carattere di alcune figure femminili che sono state di grande rilievo in differenti campi. Si inizia con la regina Maria de’ Medici, donna molto colta cresciuta nella Firenze che avrebbe dato origine al Barocco musicale, moglie di Enrico IV e madre di Luigi XIII, padre, quest’ultimo, di Luigi XIV. Maria de’ Medici è oggi ricordata soprattutto per il suo difficile compito di reggente dopo la morte per assassinio del marito in un momento molto complicato per la politica interna della Francia. Da un punto di vista politico, a lei, insieme al cardinale Richelieu, si deve l’idea di creare un “grande stato” francese. Sul versante culturale grazie Maria porterà alla corte di Francia le novità italiane del nuovo stile musicale del Barocco. Per Maria de’ Medici è stata scelta una musica dal primo Barocco italiano ricca di sperimentalismo armonico ma sulle danze ancora rinascimentali. M.me de Sablé, donna coltissima, mondana e allo stesso tempo ossessionata dalla morte, è stata colei che attraverso il suo salon ha dato la spinta definitiva alla diffusione del movimento religioso giansenista sfidando la religione di stato, il cattolicesimo controriformato amministrato dai Gesuiti. Atto di disubbidienza politico/religiosa di grande portata e responsabilità che darà adito ad innumerevoli diatribe e che troverà la sua risoluzione con la condanna e l’intervento diretto di Luigi XIV. Proprio per il suo duplice carattere mondano e religioso, per M.me de Sablé è stata scelta una musica sia sacra sia profana. La vita di Maria Mancini sembra quella di un’eroina romantica innamorata, irreprensibile, coraggiosa e alla fine vittima sacrificale. Nata a Roma e nipote del potentissimo Cardinale Mazzarino, sarà una delle donne più amate da Luigi XIV. La passione del re per Maria Mancini, passione che non venne mai consumata, era tale da volerla sposare, cosa impossibile da un punto di vista diplomatico e politico. Il “problema” si risolse dopo che Mazzarino la promise in sposa ad un nobile romano della famiglia dei Colonna e al suo conseguente allontanamento dalla corte francese. Una volta scoperto che il marito la tradiva, Maria, compiendo un atto per l’epoca di autentico coraggio, decise di abbandonare marito e figli e si trasferì nuovamente in Francia. Ormai però, dopo tanti anni, era impossibile riallacciare i rapporti con il re, tanto che Luigi, su pressioni della moglie e della corte, non volle più incontrarla ma la fece rinchiudere in un convento concedendole una pensione. Maria Mancini è stata musicalmente rappresentata dalla musica dalle perfette proporzioni formali di A. Corelli e dalla musica intimista e malinconica di M. Marais. Ninon de Lenclos è l’emblema della donna emancipata e coraggiosa. Di origini borghesi non si è mai voluta sposare. Bimba prodigio nel suonare il liuto e il clavicembalo possedeva una enorme cultura tanto da collaborare ad alcune commedie di Moliere. Autentica mangiatrice di uomini, fece della ricerca del piacere, del godersi la vita, del suo ateismo e della sua autonomia intellettuale il cardine della propria vita. Il salon culturale sarà un punto di riferimento imprescindibile per tutte le persone di cultura del secondo ‘600. Per Ninon de Lenclos la musica non poteva che essere vitale, spumeggiante e ricca di sensualità. IlGiardinodelleMuse
L’ensemble Il Giardino delle Muse, diretto da Simone Erre, nasce nel 2001. Da
sempre specializzato nel repertorio strumentale e vocale del Medioevo,
RinascimentoeBarocco,IlGiardinodelleMusenonèsolounensembledimusicisti
maèancheunaassociazioneicuicompitiprincipali,previstinellostatuto,sonola
diffusione della musica antica e la promozione di iniziative didattiche legate
semprealmondodellamusicamedievale,rinascimentaleebarocca.
L’ ensemble, di formazione variabile, riunisce importanti ed affermati musicisti
nell’ambito della musica antica e si contraddistingue per alcune caratteristiche
peculiariquali:
-esecuzionimoltocomunicative,suggestiveericchedispirito
-sceltadirepertorisempreaccattivantiemaiconvenzionali
-raffinatezzadelleesecuzionichenonscadonomaiinfacilieffettistereotipati
-capacitàdiimprovvisazionesecondoigiustiprincipistilistici.
L’ensemble ha al suo attivo una cinquantina di concerti. Tra le principali
associazioniconlequalihalavoratoricordiamo:AssociazioneCulturaleCelestino
Eccher(Trento),Antiqua(Milano),MuseoDiocesano(Milano),EarlyMusicFestival
(Parma), FIMU (Belfort), Festival di Musica Antica di Cusiano (Orta San Giulio), I
Concerti di Palazzo Mezzabarba (Pavia), I Tesori di Orfeo (Pavia), San Giacomo
festival(Bologna).
Nell’ottobredel2014èuscitoperl’etichettaBrilliantilsuoprimocd.
Contattieinformazioni
SimoneErre:
cell.:335/332910
mail:[email protected]
www.giardinodellemuse.com
Simone Erre
flauto dolce e direzione
«Il suono del flauto dolce è, fra tutti i suoni del mondo, il più piacevol per me».
Dal Diario di S. Pepys, Londra 1668.
Simone Erre è docente di flauto dolce presso l’ISSM Conservatorio “F. Vittadini” di
Pavia. Da sempre interessato alla musica antica, oltre al flauto dolce suona anche le
traverse storiche. Il suo repertorio spazia dal Medioevo al XX secolo.
E’ direttore e fondatore dell’ensemble Il Giardino delle Muse con il quale si è esibito
in molti concerti e in importanti festival di musica antica.
E’ stato direttore dell’ensemble Il Biancofiore, specializzato nel repertorio
rinascimentale europeo, con il quale ha registrato un Cd dal titolo Contraponto
bestiale a la mente. Questo lavoro è stato presentato dal vivo a Radio Rai 3 nel 2009.
Attualmente è anche fondatore e direttore dell’ensemble I Tesori di Orfeo con il
quale ha registato un cd interamente dedicato al barocco francese del XVII secolo dal
titolo Air sur les Folies d’Espagne, recensito molto positivamente dalla rivista
Amadeus nel febbraio 2014 (vedi allegato). Questo lavoro è stato presentato dal vivo
a Radio Rai 3 nel 2013 e, sempre su Radio Rai 3 come novità discografica.
Accanto all’attività didattica e concertistica affianca quella di direttore artistico della
rassegna di musica antica I Tesori di Orfeo che si svolge a Pavia, giunta alla sua
nona edizione.
L’attività didattica si completa con i corsi estivi tenuti per l’Accademia degli
Imperfetti a Pescara, nell’Early Musica Festival di Parma e con un seminario dal titolo
La musica per danza nel rinascimento e barocco fatto per il Conservatorio di Trento.
Svolge anche attività musicologica tanto che la Revista Catalana de Musicologia nel
2004 ha pubblicato un suo articolo dal titolo dal titolo Tra pratica e teoria: da quali
tagie è costituito un consort di traverse?
Con gli esemble da lui diretti e fondati si è esibito in importati festival come come
MITO (Milano), Early Music Festival di Parma, FIMU (Francia), I Tesori d’Orfeo
(Pavia), Antiqua (Milano), Festival Cusiano, I concerti di Palazzo Mezzabarba
(Pavia), Festival dei saperi. Nell’ambito dell’Early Music Festival di Parma ha
collaborato a concerti con Rolf Lislevand e Marco Beasley.
Simone Erre ha avuto il piacere di collaborare, tra gli altri, anche con l’Ensemble Magnificat (J. S.
Bach, Actus Tragicus, M.-A. Charpentier, Te Deum), Accademia Strumentale “F. A. Vallotti” (J. S.
Bach, Oratorio di Pasqua, G. F. Handel, La Ressurezzione), Ensemble Il Continuo (Seicento
italiano), Silentaia Lunae (Rinascimento italiano), The Bach Ensemble diretto da J. Rifkin (Cantate
di J. S. Bach).
Oltre al diploma di flauto dolce preso con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Vicenza,
si è diplomato in flauto traverso presso il conservatorio di Piacenza e in traversiere barocco presso
la Civica Scuola di Musica di Milano.
Ha conseguito anche il diploma post-laurea di abilitazione all’insegnamente presso l’Università di
Paleografia e Musicologia di Cremona.
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