Febbre Moda 2016
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Febbre Moda 2016
FEBBRE LA FEBBRE • Condizione fisiopatologica caratterizzata da un innalzamento della temperatura corporea sopra la norma non causata da variazioni della temperatura ambiente. METODI DI DETERMINAZIONE - Termometro a mercurio - Cute ben asciutta senza sudore - Non applicare borse calde o fredde - Non dopo esercizio fisico o assunzione di cibo - Sede di determinazione: ascellare o inguinale; rettale (preferibile nel piccolo sia per la rapidità che per la maggiore attendibilità, in quanto più aderente alla temperatura interna) - Durata opportuna (7 minuti per l'ascellare-inguinale; 1 minuto per la rettale) COME misurare la febbre T. a mercurio -Preciso -Affidabile -Basso costo -Uso in diverse sedi -Tempo di mis. lungo -Pericolo di rottura T. a infrarossi -Tempo di mis. breve -Gradito da genitori e bambino -Sicuro - Precisione non elevata T. Elettronici -Tempo di mis. breve -Uso in diverse sedi - Meno preciso dei t. a mercurio Strisce reattive -Tempo di mis. breve -Atossici -Infrangibili - Scarsa precisione FEBBRE Microrganismi: Prodotti microbici: Virus Endotossine Batteri Esotossine Spirochete Polissacaridi fungini Funghi Malattie immunitarie Traumi meccanici Agenti infiammatori: Sali biliari Cristalli acido urico Cristalli silice neoplasie Componenti del complemento (C5a) Emolisi Trombosi Embolie Malattie metaboliche (gotta, diabete) Patogeno (pirogeno esogeno) Risposta Infiammatoria Produzione citochine (pirogeno endogeno) Produzione PGE2: effetto sui centri regolatori Aumento temperatura di riferimento PIROGENI • Definizione: molecole capaci di aumentare la T corporea • Il loro effetto è indiretto – Mediato in particolare da citochine pirogeniche • Pirogeni esogeni – Di origine batterica: liposaccaride endotossico dei batteri Gram neg, tossine degli Stafilococchi aurei – Altri: sostanze liberate in caso d’infezione virale • Pirogeni endogeni – Di origine cellulare: liberati durante il processo di necrosi cellulare (elementi della cromatina, ATP, ADP, frammenti di membrana plasmatica) I vari tipi di febbre 2 parametri essenziali • L’intensità • L’andamento CLASSIFICAZIONE DELLA FEBBRE IN BASE ALL'INTENSITA’ Temp. subfebbrile 37 - 37.4 Febbricola 37.5 - 37.9 Febbre moderata 38 - 38.9 °C Febbre elevata 39 - 39.9 °C Iperpiressia > 40 °C °C °C ANDAMENTO DELLA FEBBRE 1. FASE DEL RIALZO TERMICO O PRODROMICA: oggettiva sensazione di freddo ed eventuale comparsa del brivido, e riscontro obiettivo di pallore cutaneo per la vasocostrizione Aumento della termogenesi e riduzione della termodispersione ASCESA: temperatura Termodispersione diminuisce: vasocostrizione Termogenesi aumenta: contrazione muscolare, aumento del metabolismo PALLORE FREDDO CONTRAZIONE MUSCOLI ERETTORI DEI PELI BRIVIDI ANDAMENTO DELLA FEBBRE 1. FASE DEL RIALZO TERMICO O PRODROMICA: oggettiva sensazione di freddo ed eventuale comparsa del brivido, e riscontro obiettivo di pallore cutaneo per la vasocostrizione Aumento della termogenesi e riduzione della termodispersione 2. FASE DEL FASTIGIO (o ACME): la termoregolazione si è aggiustata a un livello più alto e la TC resta abbastanza costante. Manca la sensazione di freddo e il brivido FASTIGIO: Temperatura si arresta ANDAMENTO DELLA FEBBRE 1. FASE DEL RIALZO TERMICO O PRODROMICA: oggettiva sensazione di freddo ed eventuale comparsa del brivido, e riscontro obiettivo di pallore cutaneo per la vasocostrizione Aumento della termogenesi e riduzione della termodispersione 2. FASE DEL FASTIGIO (o ACME): la termoregolazione si è aggiustata a un livello più alto e la TC resta abbastanza costante. Manca la sensazione di freddo e il brivido 2. FASE DELLA DEFERVESCENZA: sensazione di caldo e abbassamento della TC La caduta della febbre può avvenire -bruscamente (per CRISI) -gradualmente (perLISI) VASODILATAZIONE DEFERVESCENZA: temperatura VASODILATAZIONE SUDORAZIONE CRISI (rapida) LISI (lenta) Tipi di febbre Tipi di febbre: il rialzo termico febbrile assume andamenti caratteristici a seconda delle cause. Febbre continua: si mantiene sempre al di sopra dei 37°C nonostante le oscillazioni giornaliere (tifo ¬ Salmonella Typhi) Febbre remittente: la temperatura rimane sempre al di sopra di 37°C anche se nel corso della giornata si hanno variazioni molto alte –anche un grado(febbre settica-setticemia) Febbre intermittente: si hanno dei picchi ipertermici alternati a fasi (ore o giorni) di apiressia (assenza di febbre): nella malaria a seconda dell’agente eziologico (plasmodium) si ha una febbre quotidiana, terzana (febbre il primo giorno, apiressia il secondo e febbre il terzo) o quartana (febbre il primo giorno, apiressia per due giorni e febbre il quarto) Febbre malarica Febbre ondulante: si hanno cicli febbrili e afebbrili che durano vari giorni con passaggio graduale (per lisi) dagli uni agli altri (brucellosi) Febbre ricorrente: come sopra ma il passaggio fra una fase è l’altra e per crisi (linfoma di Hodgkin) Sintomi e segni associati alla febbre • Sintomi sistemici: cefalea, artralgie, mialgie, malessere generale • Brividi, accompagnati da battito dei denti e scuotimento nel letto (rari nelle viremie, più frequenti nelle batteriemie, nei linfomi e nelle vasculiti) • Sudorazione • Modificazione dello stato mentale (ottundimento, irritabilità, delirio soprattutto nei pazienti anziani) • Convulsioni (nei neonati e nei bambini con meno di 5 aa) • Herpes labialis da slatentizzazione del virus EFFETTI DELLA FEBBRE SU ORGANI E APPARATI: SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO: -prevalenza del sistema neurovegetativo simpatico che induce vasocostrizione (nel periodo prodromico). Vasodilatazione nel periodo della defervescenza -tachicardia circa 8-10 battiti al minuto oltre la frequenza di base, per ogni grado di temperatura al di sopra dei 37°C. APPARATO RESPIRATORIO: polipnea /tachipnea (aumento degli atti respiratori nellunità di tempo) • APPARATO DIGERENTE: disappetenza, nausea e talora vomito • SNC: torpore, astenia, adinamia muscolare • • A cosa serve la febbre? Si tratta di una risposta (molto costosa in termini energetici) mantenuta durante tutta l’evoluzione quindi deve certamente servire a qualcosa! ü Alcuni microrganismi muoiono a temperature raggiunte durante la febbre (spirochete > 41°C; pneumococchi 40°C), quindi almeno nelle infezioni sembra essere utile; ü La funzionalità dei leucociti è fortemente aumentata (mobilità per es) dall’aumento della temperatura; ü la efficacia del TNF nell’uccidere le cellule tumorali è aumentata. E’ utile curare la febbre? Le febbri superiori ai 40-41°C sono generalmente pericolose. TERAPIA DELLA FEBBRE EZIOLOGICA: antibiotici, cortisonici SINTOMATICA: a) TERAPIA FISICA : borse di ghiaccio, spugnature con acqua e alcool, poche coperte, ADEGUATA IDRATAZIONE b) ANTIPIRETICI: 1)ACIDO ACETIL-SALICILICO (Aspirina, Cemirit, Bufferin) alla dose di 10-20 mg/Kg/dose ripetibile 2) ACETIL-SALICILATO DI LISINA (Flectadol, Aspegic) 3) PARACETAMOLO (Tachipirina, Puernol) alla dose di 10 mg/Kg/dose ripetibile (dopo 4-6 ore); puo' essere associato ai precedenti, ma l'effetto antipiretico è lo stesso, anche se forse un pò più prolungato (6 ore). 4) PIRAZOLONICI (Novalgina, Causith) PATOGENESI GENERALE DELLA FEBBRE NECROSI INFEZIONE PIROGENI endogeni esogeni PGE2 IPOTALAMO Attivazione della neotermogenesi vasocostrizione risposte neuroendocrine brividi