67. “Il tantra maschile”

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67. “Il tantra maschile”
Progetto RaPHAEL (www.raphaelproject.com) - Incontro nº 67 del 23/05/2004 - Colore Viola polvere
67. “Il tantra maschile”
Dopo aver fatto un’introduzione (nella scorsa lezione) delle tradizioni tantriche principali andiamo adesso a vedere più da vicino gli aspetti teorici
e pratici applicati ai due sessi. Come necessaria premessa è bene dire che la pratica tantrica insegnata nel nostro gruppo ha delle affinità
con il metodo taoista ma si basa su dei presupposti specifici della Scienza Unitaria (continuità, totalità, linea di reinserzione, piani di potenza e
di coscienza, ecc…) a loro volta applicati secondo la nostra esperienza specifica maturata negli anni.
Il punto essenziale della pratica tantrica maschile è la ritenzione del seme, inizialmente attuata attraverso delle forti contrazioni muscolari (di
gambe, pelvi, glutei, addome, ecc..) unite alla chiusura del diaframma perineale (urogenitale) e pelvico, ed in seguito solo mediante un accurato
controllo mentale. Esiste anche il metodo esterno delle tre dita (si comprimere l’uretra tra ano e scroto con indice, medio ed anulare della
mano destra parecchi secondi prima che il desiderio di eiaculare diventi irresistibile), ma lo consiglio solo a chi ha problemi nella pratica interna.
Essendo il seme maschile il serbatoio della preziosissima energia sessuale Jing (pensate che un uomo con un solo orgasmo può espellere un
numero di spermatozoi in grado di ripopolare tutti gli Stati Uniti d’America) è indispensabile apprendere l’iniaculazione, cioè una sorta di
eiaculazione interna, in cui il seme non viene espulso ma sublimato e trasformato in essenza spirituale.
Per attuare questo processo sono necessari due passaggi: 1) il primo è lo sbarramento, cioè la capacità di bloccare l’espulsione seminale, 2) il
secondo è l’elevazione, cioè la capacità di canalizzare l’energia lungo un asse energetico interno, centrale, detto “asse di reinserzione” (qui
troviamo la principale differenza tra il nostro metodo e la pratica taoista tradizionale, in cui l’energia viene invece sospinta nel Piccolo Circolo
Energetico, in pratica un circuito creato tra i meridiani Vaso Concezione e Vaso Governatore.).
Apprendere la ritenzione del seme può abbastanza impegnativo ma certamente fattibile; considerando che la stragrande maggioranza
dell’umanità percorre una strada che va verso l’esteriore e l’inferiore (“eiaculazione sui piani esterni”) in questo cammino andiamo decisamente
controcorrente… d’altronde questo è proprio ciò che fa l’iniziato quando cessa di credere alle illusioni di Maya e vuole ricontattare la propria
Vera Essenza.
Alcuni consigli pratici:
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Per avere successo nella pratica è necessario rafforzare molto il muscolo pubo-coccigeo (che si trova nel perineo, cioè nella parte
inferiore del corpo tra ano e genitali, chiamata in cinese Hui-yin “Porta della Vita e della Morte” ), dal diaframma pubo-coccigeo passa
l’uretra e la sua contrazione determina il reale sbarramento del seme; per rafforzarlo si può contrarlo e rilassarlo più volte, in momenti vari
nell’arco della giornata, abbinandovi la respirazione (espirando si contrae), ed anche esercitandosi ad interrompere il getto nella minzione.
La necessità iniziale di contrarre molti muscoli (nel “Tao dell’Amore” di Mantak Chia si prescrive la contrazione dei pugni, della mandibola,
della nuca, dei piedi, delle natiche, del bacino, oltre che naturalmente del perineo) ha lo scopo di dirottare e scaricare la carica nervosa
ed energetica che porterebbe all’eiaculazione, ciascuno deve apprendere da sé il modo corretto mediante un esercizio assiduo.
Nel corso degli esercizi è possibile avvertire dolore, solletico, prurito nella zona pelvica o perineale, oppure è possibile percepire che
l’energia si è bloccata in un qualche segmento corporeo (frequentemente all’altezza del plesso solare o del cuore o della gola) in tal caso è
importante massaggiare le zone suddette (all’inizio massaggiate sempre - meglio se con un panno di seta - il perineo e il coccige).
Il cuore può essere caricato eccessivamente da esercizi non condotti correttamente (all’inizio dell’apprendistato) per cui è preferibile evitare
di fare pratica sdraiati o coricati sul fianco sinistro, e se si sente un eccesso di energia nel petto si può bere del miele con una tisana.
La posizione in piedi e quella seduta possono facilitare il successo negli esercizi di canalizzazione, osservate come cambia la risposta
energetica al variare le posture e degli atteggiamenti del corpo (provate e riprovate in maniera creativa).
Fate esercizio a stomaco vuoto ed il più possibile lontano dai pasti.
Non praticate questi esercizi se avete problemi, ad es. infiammazioni, a carico dall’apparato genitale.
L’esercizio di sbarramento ed elevazione della forza va praticato almeno una volta al giorno ed in un paio di mesi è possibile vedere dei
risultati interessanti. In ogni caso non scoraggiatevi mai, con costanza e perseveranza si ottengono sempre dei risultati!
Prima di esercitarsi assieme ad una donna è molto importante esercitarsi da soli, se poi volete sperimentare il tantrismo in un rapporto a
due è bene farlo con una donna anch’essa tantrica, altrimenti invece di aiutarvi potrà rendere il tutto molto più difficile (specialmente all’inizio
ci si trova in situazioni in cui, per essere in grado trattenere il seme, anche la donna deve arrestare completamente qualunque movimento)
Preciso comunque che se siete intenzionati a portare il tantra nella vostra vita è bene che facciate riferimento ad un valido insegnante.
Per poter canalizzare l’energia lungo il corpo, e verso una dimensione superiore di riconnessione, è necessario essere fluidi e realizzare una
continuità in tutti i segmenti funzionali somato-psichico-spirituali (ved. incontro n° 26 e schema sottostante), per arrivare a questo sono molto
utili esercizi quali il ”full yoga breathing”, il “grounding” e il “grounding-reverse” della Bioenergetica e il cosiddetto “respiro del fuoco”, che
è una respirazione circolare eseguita a ginocchia flesse, basculando il bacino sincronicamente con gli atti respiratori.
I Livello Somato Psichico - gambe-perineo/ radicamento e struttura/ piani di potenza
II Livello Somato Psichico - pelvi-addome/ vitalità ed istinti/ piani fisico-eterici
III Livello Somato Psichico - plesso solare/ potere personale e relazioni/ piano emozionale e del mentale concreto
IV Livello Somato Psichico - petto/ affettività e territorio/ piano astrale
V Livello Somato Psichico - gola/ comunicazione ed espressione/ piano mentale astratto
VI Livello Somato Psichico - testa/ coscienza e intuizione / piano buddhico e atmico