Deliberazione del Consiglio Provinciale

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Deliberazione del Consiglio Provinciale
CONSIGLIO PROVINCIALE
SESSIONE STRAORDINARIA DEL 23 MAGGIO 2005
N. 9 dell’Ordine del Giorno
OGGETTO:
Adozione della ‘Carta Europea riveduta della partecipazione dei giovani alla vita
locale e regionale’ e del Libro Bianco sulle politiche giovanili ‘Un nuovo
impulso per la Gioventù europea’.
Il Signor Assessore alle Politiche Giovanili, Simona Rossotti, avuta la parola dal Signor Presidente
del Consiglio, riferisce:
Nel 1995 la Regione Piemonte, tramite la Legge Regionale n. 16 “Coordinamento e sostegno delle
attività a favore dei giovani” pone le basi per la programmazione delle politiche giovanili sul proprio
territorio, favorendo la realizzazione di iniziative da parte di Enti Locali, Cooperative e Associazioni
Giovanili e coordinando gli interventi al fine di determinare una politica unitaria in materia.
Successivamente, in virtù del decentramento amministrativo che interessa tutta la pubblica
amministrazione, la Regione Piemonte, con la Legge regionale n. 5 del 2001, disciplina il
conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli Enti locali piemontesi, delegando alle
Province la promozione e il coordinamento delle politiche giovanili sul proprio territorio.
La Legge regionale n. 16/95 adotta come documento di riferimento per lo sviluppo delle politiche
giovanili piemontesi la “Carta Europea per la partecipazione dei giovani alla vita regionale e
comunale”, promossa dal Consiglio d’Europa nel 1990.
La Carta impegna moralmente e politicamente gli Enti ad attuare una politica giovanile integrata,
basata sulla concertazione degli interventi anziché su approcci settorializzati, ed invita a prevedere
una partecipazione attiva dei giovani nell’elaborazione delle politiche a loro dedicate, non
considerandoli soltanto “meri fruitori” di servizi preconfezionati.
La Carta, aggiornata nel 2003, contiene principi guida destinati agli enti locali sulle modalità di
attuazione delle politiche riguardanti la gioventù, presenta un inventario degli strumenti atti a
stimolare la partecipazione dei giovani e fornisce consigli su come attuare il quadro istituzionale
per favorire tale partecipazione.
Dopo un’ampia consultazione pubblica, la Commissione Europea lancia nel 2001 il Libro Bianco
sulle politiche giovanili “Un nuovo impulso per la Gioventù europea”, che ha l’obiettivo di porre
rimedio all’accentuata disaffezione dei giovani nei confronti delle forme tradizionali di
partecipazione alla vita pubblica e in particolare di mobilitarli maggiormente nel processo di
integrazione europeo. Il Libro Bianco auspica una maggiore considerazione della “dimensione
giovanile” nell’elaborazione delle politiche settoriali ed indica come prioritarie le seguenti
tematiche:
Partecipazione: dalla comunità locale all’Europa (inclusione dei giovani non aggregati)
La Commissione auspica che il processo di partecipazione si sviluppi a tutti i livelli, dalle comunità
locali fino alle istituzioni europee, con un sistema chiaro di regole e norme definite da apposite
leggi. E’ necessario trovare meccanismi partecipativi flessibili e innovatori che consentano di
includere anche i giovani non formalmente aggregati, che rappresentano la maggioranza della
popolazione giovanile.
Informazione
Per favorire la partecipazione attiva è necessario raggiungere tutti i giovani, ma anche le persone
che sono in contatto con loro, e informarli sulle opportunità disponibili a livello locale, regionale,
nazionale ed europeo. Questa “informazione a larga scala” richiede un approccio coordinato,
mezzi adeguati e il coinvolgimento dei giovani nella concezione e attuazione di tali strumenti di
comunicazione.
Volontariato internazionale
Per la Commissione Europea il volontariato internazionale rappresenta uno strumento importante
per creare una partecipazione attiva alla vita sociale e allo stesso tempo un’esperienza educativa
diretta. E’ necessario che gli Enti investano sul volontariato internazionale e rimuovano tutti gli
ostacoli alla mobilità dei giovani (visti, difficoltà burocratiche).
Miglior conoscenza del campo della gioventù
Occorre una migliore conoscenza delle realtà che riguardano la gioventù ed una maggiore
condivisione delle esperienze (ricerche, studi, statistiche che sono disponibili a livello centrale
spesso non sono messe a disposizione del territorio locale e non possono essere utilizzate quindi
come base di partenza e come “buone prassi”)
Maggior considerazione delle idee dei giovani
E’ necessario colmare la distanza tra le idee dei giovani e le politiche europee / nazionali / locali
che li riguardano (gli interessi dei giovani dovrebbero essere alla base delle politiche destinate a
loro, ma spesso non lo sono). Chi progetta le politiche giovanili spesso non è più giovane e non
ascolta adeguatamente le considerazioni dei giovani.
Apprendimento lungo tutto l’arco della vita
I giovani europei devono essere aperti a tutte le occasioni che si presentano nella loro vita. Per
fare ciò occorre fornire loro degli strumenti adeguati. E’ importante che l’istruzione, l’occupazione, il
tempo libero siano legati anche alla mobilità, per favorire un confronto diretto con altre realtà.
Costruire la dimensione europea
Per costruire una dimensione (e nel futuro un’identità) europea è necessario promuovere
attivamente anche la mobilità giovanile, strumento propedeutico per creare una cultura di vera
conoscenza degli altri (apprendimento interculturale) e per creare esperienze di progettualità attiva
(auto-imprenditorialità). E’ necessario che tutti i giovani possano accedere, all’interno del percorso
di educazione e di istruzione dello Stato, ai percorsi formativi all’estero offerti dai programmi
comunitari Socrates (istruzione), Leonardo da Vinci (formazione professionale) e Gioventù
(educazione non formale).
In un contesto caratterizzato da tale dinamicità si ritiene importante adottare la “Carta europea
riveduta della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale”, approvata dal Consiglio
d’Europa il 21 maggio 2003, e il Libro bianco “Un nuovo impulso per la gioventù europea”, lanciato
dalla Commissione Europea il 21 novembre 2001, impegnandosi a promuoverli sul territorio
cuneese. L’adozione di tali documenti non comporta spese e/o minori entrate a valere sul bilancio
dell’anno in corso.
Tutto quanto sopra premesso
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
• Vista la “Carta europea riveduta della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale” del
Consiglio d’Europa;
• Visto il Libro bianco “Un nuovo impulso per la gioventù europea” della Commissione Europea;
• Vista la L.R. 16/95;
• Vista la L.R. 05/01;
• visto il D. Lgs.18.08.2000 n. 267;
• Visto il parere tecnico favorevole all'adozione del presente provvedimento espresso ai sensi
dell'art. 49 comma 1 del richiamato D. Lgs. n. 267/2000;
• atteso che la documentazione di cui sopra risulta allegata agli atti;
• udita la relazione e convenendo sulle argomentazioni addotte in ordine al provvedimento
proposto,
DELIBERA
1. di adottare la “Carta europea riveduta della partecipazione dei giovani alla vita locale e
regionale”, approvata dal Consiglio d’Europa il 21 maggio 2003, e il Libro bianco “Un nuovo
impulso per la gioventù europea”, lanciato dalla Commissione Europea il 21 novembre 2001,
impegnandosi a promuoverli sul territorio cuneese.
2. di dare atto, altresì, che, in relazione al presente provvedimento, è stato acquisito, come
precisato nelle premesse, il parere favorevole di regolarità tecnica di cui all’art. 49 comma 1
del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 s.m.i.
3. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese e/o minori entrate a valere
sul bilancio dell’anno in corso;
4. di dichiarare per l’urgenza il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi
dell’art. 134, comma 4 del D. Lgs. n. 267/2000.