Spett.le Regione dell`Umbria Sezione Parchi Oggetto: osservazioni

Transcript

Spett.le Regione dell`Umbria Sezione Parchi Oggetto: osservazioni
Spett.le Regione dell’Umbria
Sezione Parchi
Oggetto: osservazioni VAS
Si forniscono di seguito alcune osservazioni inerenti l’area del Parco del Monte Cucco a seguito del recente
incontro promosso dalla Regione.
La situazione socio economica dei territori che ricadono nel parco del Monte Cucco, evidenzia la necessità,
dopo la crisi del manifatturiero (Ex Antonio Merloni, Flaminia ecc.), di ricercare fonti di sviluppo alternative
per, quantomeno, tamponare l’emorragia di posti di lavoro ed il conseguente ritorno all’emigrazione che
tanto male ha fatto a questi territorio dagli anni 50 agli anni 80. Nell’ascoltare le relazioni presentate dai
responsabili della redazione del VAS, è saltato all’occhio come la Grotta del Monte Cucco non sia stata mai
citata se non nell’analisi delle criticità e dei punti di forza, liquidandola come poco sfruttata ed
economicamente non conveniente. Partendo dal presupposto che se anche gli Uffizi a Firenze e i Musei
vaticani a Roma, nel loro bilancio dovessero risultare in passivo, rimarrebbero comunque un enorme fonte
di ricchezza per le città di Roma e Firenze, la grotta del Monte Cucco è certamente il fenomeno di maggior
valenza, distintivo tra tutti i parchi regionali dell’Umbria. Per tali caratteristiche anche Mc Curry è rimasto
affascinato dalla loro unicità e Cimicchi ex presidende dell’APT le ha definite come un’emergenza
naturalistica di valore internazionale.
Se si vuole fare un’analisi obbiettiva è necessario analizzare quanto hanno contribuito, oltre alla mancanza
totale di fondi per una adeguata promozione, anche i numerosi vincoli che sono stati imposti limitandone
enormemente lo sviluppo. All’ingresso posto a 1200,00 mt di altezza si accede esclusivamente con una
camminata a piedi di 1800 mt con un dislivello di 200 mt. Con un mezzo non inquinante si potrebbe ridurre
tale camminata a poco più di 600 mt con pochissimo dislivello, ampliando notevolmente la platea dei
visitatori. Questo considerando esclusivamente l’accesso del versante del comune di Sigillo. Nei parchi
nazionali del nord Italia, in alcune zone, addirittura considerate patrimonio mondiale dell’UNESCO, sono
presenti funivie, seggiovie o trenini. Quando si è solamente accennato alla possibilità di proporre un mezzo
di trasporto alternativo (es. monorotaia del tipo presente nell’oasi del WWF di Morigerati) che facilitasse
l’ingresso dal versante del Pian delle Macinarie, protetto tra i faggi, permettendo quindi l’accesso in un
periodo più lungo dell’anno ed ad un numero maggiore di persone, in quanto si potrebbe arrivare a pochi
metri dall’ingresso, si è immediatamente elevato un muro di gomma.
L’inserimento nel Parco del deltaplano e parapendio come sport compatibile, e la valorizzazione dello
stesso con adeguata promozione, essendo in presenza di uno dei migliori siti al mondo per termiche e
sicurezza, amplierebbe anche in questo caso una nicchia di mercato già esistente. La possibilità di realizzare
una falesia per l’arrampicata sopra la grotta di Santa Agnese, praticamente con nessun tipo di impatto, ci
permetterebbe di avere l’unica falesia estiva del centro Italia, ma come ormai consuetudine, sono arrivate
solo generiche promesse. La compatibilità ambientale sostenibile deve tener conto del rispetto
dell’ambiente, ma allo stesso tempo della sostenibilità economica dei territori che ne fanno parte, spesso
motivazioni “integraliste” fanno bloccare ogni possibile tipo di sviluppo più che la mancanza di risorse
economiche. Quando la valorizzazione di un territorio porta sviluppo alle popolazioni che lo abitano,
queste svilupperanno maggior rispetto e cura in quanto, se anche non avessero un vero amore
ambientalistico, più pragmaticamente perderebbero una delle loro fonti di sostentamento. Quando questo
non accade viene percepito come un peso ed il numero di coloro che lo ritengono inutile se non dannoso
sarà in continuo aumento in quanto potranno asserire che l’unica cosa che il Parco ci porta sono i vincoli.
Tra le varie priorità, vogliamo citare anche la possibilità della progettazione di una pista ciclabile montana
che colleghi tutte le sorgenti da Nocera Umbra a Scheggia e la criticità dell’area del volo dove oggi risulta
insufficiente l’area di parcheggio sia per la sosta dei visitatori che per lo spazio di manovra dei pullman.
Sarebbe inoltre auspicabile, in un’ottica di area vasta, una promozione sinergica, in collaborazione con la
regione Marche, che colleghi Il Parco del Monte Cucco e la sua grotta a quello della Gola della Rossa e delle
sue famose grotte di Frasassi potrebbe ulteriormente sviluppare il flusso turistico, superando confini ormai
anacronistici.
Nell’ottica di future e positive collaborazioni, cogliamo l’occasione per ringraziare porgere distinti saluti.
Le Ascom Territoriali di Gubbio e Gualdo Tadino