Relazione del corso “Prevenire le discriminazioni determinate

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Relazione del corso “Prevenire le discriminazioni determinate
Relazione del corso
“Prevenire le discriminazioni determinate
dall’orientamento sessuale
o dall’identità di genere”.
Premessa
L’Azienda Usl2 di Lucca è stata incaricata, con Decreto n.4274 del 18 agosto 2006 del Dirigente del settore
interventi di formazione, comunicazione e supporto al governo clinico della Regione Toscana, di sperimentare
un corso di formazione per personale sanitario sul tema delle discriminazioni determinate dall’orientamento
sessuale o dall’identità di genere.
Il corso si è tenuto il 6 e 7 dicembre 2007 a Lucca presso i locali della scuola infermieri.
Obiettivo generale: applicazione della Legge Regione Toscana 63/04. In particolare il corso ha rappresentato
una sperimentazione formativa richiesta alla nostra Azienda dalla Regione Toscana per applicare il disposto
dell’art. 6. Ha avuto lo scopo di promuovere nel personale che opera nei servizi territoriali della nostra Azienda
una cultura adeguata al riconoscimento dei diritti delle persone con orientamento omosessuale o bisessuale e
nelle persone con identità di genere transessuale o transgender.
Sono stati obiettivi specifici: promuovere l’acquisizione di maggiori conoscenze sull’orientamento sessuale e
sull’identità di genere, facilitare una riflessione sulla relazione con tali utenti che accedono ai servizi che possa
tendere a risolvere problemi specifici di questa parte della popolazione o far fronte a bisogni sanitari o
assistenziali particolari con lo scopo di facilitare l’accesso alle strutture sanitarie e aumentare il controllo dello
stato di salute di questa popolazione.
Il corso è stato preceduto da una lunga fase preparatoria. E’ stato costituito un gruppo di lavoro partendo da
alcuni docenti del corso. Sono stati individuati i possibili contenuti del corso e i docenti.
Quattro riunioni preliminari dei docenti ed un fitto scambio di opinioni, considerazioni e materiale di studio per
posta elettronica, hanno portato all’elaborazione del programma del corso.
Come evidente dal programma i docenti hanno una composizione varia: medici, sociologo, psicologi,
psichiatri, antropologo, sessuologo e rappresentanti delle associazioni LGBT esperti in formazione (già docenti
di altri corsi di formazione della nostra Az. USL 2).
Docenti del corso
Sergio Ardis
Curriculum breve
Medico Direzione Sanitaria Ospedale di Lucca, Direttore dei corsi Regione Toscana: “Il coordinamento della
donazione di organi e tessuti”, “Attualità sulla diagnosi di morte encefalica e mantenimento del donatore di
organi”, “Famiglia e donazione”, “Trapianto e mezzi di comunicazione”. Docente negli stessi corsi e nel corso
“La donazione di cornee”. Docente nel corso TPM Italia. Docente nel corso “Il processo della donazione di
organi e tessuti” organizzato dal Coordinamento Trapianti della Regione Lazio. Docente nel corso “Il processo
della donazione di organi e tessuti” organizzato dalla Regione Abruzzo e nell’omonimo corso organizzato dalla
Regione Molise. Autore di vario materiale didattico sulla donazione e trapianto di organi e tessuti. Direttore e
docente del corso “La comunicazione interpersonale: premessa del consenso al trattamento medico” della
USL 2 di Lucca. Docente in corsi sulla comunicazione organizzati dalla USL 2 di Lucca, dalla USL 4 di Prato,
dalla USL 5 di Pisa, dalla USL 6 Livorno, USL 10 di Firenze, USL 12 di Viareggio, Ospedale Universitario
Sant’Anna di Ferrara. Docente del corso “Positivo scomodo”. Autore del libro “Comunicare bene per curare
meglio” Ed. FormatIdea, Roma 2005. Autore del calendario di comunicazione non verbale in sanità
“Interpersonale 2007”. Autore del libro “Positivo scomodo” Ed. FormatIdea, Roma 2007
Moreno Marcucci
Curriculum breve
Medico Direzione Sanitaria Ospedale di Lucca. Già membro della Commissione Tecnica della donazione di
organi e tessuti della Regione Toscana, Direttore dei corsi Regione Toscana: “Il coordinamento della
donazione di organi e tessuti”, “Attualità sulla diagnosi di morte encefalica e mantenimento del donatore di
organi”, “Famiglia e donazione”, “Trapianto e mezzi di comunicazione”. Docente negli stessi corsi e nel corso
“La donazione di cornee”. Docente nel corso TPM Italia. Autore di vario materiale didattico sulla donazione e
trapianto di organi e tessuti. Docente del corso “La comunicazione interpersonale: premessa del consenso al
trattamento medico” della USL 2 di Lucca. Docente del corso “Positivo scomodo”. Autore del libro
“Comunicare bene per curare meglio” Ed. FormatIdea, Roma 2005. Autore del calendario di comunicazione
non verbale in sanità “Interpersonale 2007”. Autore del libro “Positivo scomodo” Ed. FormatIdea, Roma 2007
Graziella Di Quirico
Curriculum breve
E’ medico specialista in Radiologia. E’ nata a Milano nel 1952. E’ responsabile dell’U.O. Radiologia
nell’Ospedale di Castelnuovo Garfagnana della USL 2 di Lucca. Ha frequentato la Coordinación de
Trasplantes dell’Hopital Santa Creu i Sant Pau di Barcelona. Dal 1997 al 2005 è stata Coordinatore locale
della Donazione di Organi e Tessuti dell’Azienda USL 2 di Lucca. Ha svolto attività didattica in vari corsi
nazionali e regionali quali il “TPM Italia”, “Il coordinamento della donazione di organi e tessuti”, “Famiglia e
donazione”, “Trapianto e mezzi di comunicazione”, “La donazione di cornee”, “La comunicazione
interpersonale: premessa del consenso al trattamento medico” e “Positivo scomodo: prevenzione della
discriminazione delle persone HIV positive”. E’ componente del Comitato Etico Locale dell’Azienda USL 2 di
Lucca da 1997. Ha pubblicato lavori su vari argomenti di radiologia, sulla donazione di organi e tessuti, di
tecnica di comunicazione e di promozione della salute. Autore del libro “Comunicare bene per curare meglio”
Ed. FormatIdea, Roma 2005. Autore del calendario di comunicazione non verbale in sanità “Interpersonale
2007”. Autore del libro “Positivo scomodo” Ed. FormatIdea, Roma 2007
Maria Ornella Fulvio
Curriculum breve
Psicologo USL 2 di Lucca, Psicoterapeuta laurea in psicologia e giurisprudenza, specializzazione in terapia
relazionale e della famiglia, docente nei corsi della scuola infermieri di Barga e presso vari enti. Pubblicazioni
e contributi a vari convegni sui temi della psicoterapia familiare e relazionale. Autore libro sull’educazione
sessuale rivolto a operatori scolastici ed adolescenti in collaborazione con una laureata in filosofia. Docente
del corso “La comunicazione interpersonale: premessa del consenso al trattamento medico” della USL 2 di
Lucca. Docente del corso “Positivo scomodo”. Autore del libro “Comunicare bene per curare meglio” Ed.
FormatIdea, Roma 2005. Autore del calendario di comunicazione non verbale in sanità “Interpersonale 2007”.
Autore del libro “Positivo scomodo” Ed. FormatIdea, Roma 2007
Corrieri Puliti Lucia
Curriculum breve
Direttore dell’U.O. Educazione alla Salute della USL 2 di Lucca, componente del Comitato Etico Locale.
Coordinatrice aziendale del programma HPH degli ospedali della USL 2 di Lucca.
Docente a contratto presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Pisa della materia
"Organizzazione dei Servizi sociali".Già docente presso la Scuola Educatori professionali, presso la Scuola
Infermieri Professionali e presso corsi di formazione professionale della Provincia di Lucca.
Esperto di comunicazione pubblica. Direttore e docente del corso “La comunicazione interpersonale:
premessa del consenso al trattamento medico” della USL 2 di Lucca. Autore del libro “Comunicare bene per
curare meglio” Ed. FormatIdea, Roma 2005. Autore del calendario di comunicazione non verbale in sanità
“Interpersonale 2007”. Autore del libro “Positivo scomodo” Ed. FormatIdea, Roma 2007
Francis Jacques Matthieu (Frà Benedetto da Sillico)
Già docente universitario di antropologia; Attualmente tiene un trienno della stessa specializzazione riservata
ai laureati; già insegnante di Teologia del Dialogo Interreligioso all’Istituto Teologico Interdiocesano Toscano;
parroco di Eglio, Sassi e Sillico; Presidente fondatore del Centro Internazionale Cultura e Spiritualità.
Elvio Raffaello Martini
Curriculum breve
Docente a contratto di Psicologia di Comunità presso l’Università Cattolica di Milano
Socio fondatore e direttore di MartiniAassociati srl, società che si occupa di crescita personale e di sviluppo di
comunità. Già presidente per 10 anni e socio fondatore di Asscom Professional S.r.l. (Associazione per lo
Studio e lo Sviluppo della comunità).
Presidente dell’associazione di promozione sociale Communitas ASDC.
Da oltre 25 anni svolge attività di consulenza, di formazione e di ricerca azione partecipata nel campo del
lavoro di comunità. Si occupa di Crescita personale, di Sviluppo Organizzativo e di Community Building in tutti
quei contesti dove è possibile applicare un approccio di comunità per affrontare problemi sociali ed
organizzativi.
Enti per i quali ha lavorato
Ministero degli Esteri, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità,
Regione Emilia Romagna, Regione Lombardia, Regione Sardegna, Provincia di Milano, Provincia di Firenze,
Provincia di Ravenna, Comune di Firenze, Comune di Venezia, Comune di Lucca, Comune di Parma,
Comune di Ravenna, Comune di Reggio Emilia, Comune di Mira, Comune di Bagno a Ripoli, Comune di
Scandicci, Comune di Torino, Comune di Modena, Comune di Lissone, Comune di Sesto Fiorentino, ONG
(organismi non governativi che realizzano programmi di cooperazione tecnica internazionale): Cospe
(Firenze), Mlal (Verona), L.V.I.A (Cuneo), Coopi (Milano), CeLIM (Milano), Unità Sanitaria Locale di Lucca,
Parma, Ravenna, Arezzo, Pisa, Firenze, Cuneo, Asola, Ferrara, Ospedale di Careggi (Firenze), Ospedale
Policlinico (Milano), Istituto Tumori (Milano), Provveditorato di Lucca, Scuola di Servizio Sociale di Pisa,
Università di Padova, Telecom, Banca Nazionale del Lavoro, Cariplo, Farmitalia Carlo Erba, Consorzio Gino
Mattarelli (CGM) Milano, Cooperativa Proposta 80 (CN), Coop. La Limosa (VE), Coop. Alice (CN), Coop. Crea
(Viareggio), Coop. Comin (MI), Coop. Di Vittorio (Massa), Coop. La Cupola (NO), Associazioni e gruppi di
volontariato come: ANPAS (Toscana), CeIs, AVO, Emmaus Italia, Arci, Comunità dei Giovani (VR), Cisl Emilia
Romagna, Cisl Prato. Ministero della giustizia, Dipartimento di Giustizia minorile, Scuola di Formazione per il
personale dei Minorenni di Messina, CESPIM , Imperia.
Pietro Amat
Presidente dell’Arcigay di Pisa
Alessio De Giorgi
E’ consulente dell’Assessorato Riforme Istituzionali e Rapporto con gli Enti Locali per le tematiche relative
all’attuazione della normativa contro le discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere
Ciro Basile Fasolo
E’ Specialista in Andrologia dal 1980 e Perfezionato in Sessuologia Medica , dal 1982. Ricercatore
Universitario presso il Dipartimento di Psichiatria, Neurobiologia, Farmacologia e Biotecnologie, della
Università di Pisa, nella sezione di Psichiatria, coordina il Gruppo di Sessuologia.
E' Autore di circa 100 presentazioni di lavori in Congressi, riviste nazionale e internazionali, in campo
andrologico, sessuologico, psichiatrico.
Ha curato vari progetti educazionali per la Società Italiana di Andrologia sia per importanti aziende come
Pfizer, Takeda,GSK, Bayer, Lilly, curando lezioni frontali, role playing, kit di diapositive etc.
E' Autore del volume "La Comunicazione Medico-Paziente in Sessuologia": l'esperienza della Disfunzione
Erettile, edito da Kurtis di Milano, già distribuito in 50 mila copie.
L'attività del Prof. Ciro Basile Fasolo si articola in interventi a livello di: Didattica, Assistenza, Ricerca. Da oltre
30 anni è attivo nel settore dei Disturbi sessuali, quel vasto settori di studi che comprende gli aspetti
epidemiologici, clinici e terapeutici della sessualità sotto il profilo biologico, psicologico e sociale, studiati
dapprima dalla psicopatologia sessuale, poi compresi nella sessuologia, clinica e medica, più recentemente
affrontati dalla Medicina Sessuale. I Disturbi sessuali comprendono principalmente:Le disfunzioni sessuali,
Disturbi della identità di genere (DIG), Le parafilie.
Il Prof. Ciro Basile Fasolo tiene Corsi di Etica e Spiritualità nella Comunicazione Interpersonale e nel rapporto
CareGiver e Paziente, Come comunicare la salute, Corso di Public Speaking, La Comunicazione in Medicina,
a richiesta per gruppi di Medici, Farmacisti, Infermieri, Direttori e Personale di Unità di Assistenza Medica e
singoli
Fabianna Tozzi
Presidente nazionale di Crisalide Azione trans.
Programma
6 dicembre 2007
Coordinatore Dr. Moreno Marcucci
8.30 Registrazione dei partecipanti e test iniziale
9.00 Presentazione del progetto e del corso. Prof.ssa Lucia Corrieri Puliti
9.30 Confrontarsi con la diversità degli orientamenti sessuali. Prima sessione attiva condotta da Prof.ssa
Ornella Fulvio e Prof. Elvio Raffaello Martini
11.30 La discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere. Dr. Pietro Amat
12.00 Orientamento sessuale e identità di genere: concetti e definizioni. Dr. Alessio De Giorgi
12.30 Dibattito Dr. Pietro Amat e Dr. Alessio De Giorgi
13.00 Pausa
14.00 La genesi della discriminazione. Prof. Francis Jacques Matthieu, Prof.ssa Lucia Corrieri Puliti e Dr.
Moreno Marcucci
16.00 La relazione con i sanitari: indagine sulla popolazione LGBT. Dr. Sergio Ardis
16.30 La relazione con i sanitari: indagini sui sanitari ospedalieri. Dr.ssa Graziella Di Quirico
17.00 Dibattito Prof. Francis Jacques Matthieu, Prof.ssa Lucia Corrieri Puliti e Dr. Moreno Marcucci, Dr.ssa
Graziella Di Quirico, Dr. Sergio Ardis
18.00 Conclusione
7 dicembre 2007
Coordinatore Dr. Sergio Ardis
8.30 Registrazione dei partecipanti
9.00 Esercitazioni in piccoli gruppi. Prof.ssa Ornella Fulvio, Prof. Elvio Raffaello Martini, Dr. Mario Betti
12.30 Discriminazione in sanità: aspetti etici e deontologici. Dr. Sergio Ardis
13.30 Pausa
14.30 Il cambiamento di sesso. Fabianna Tozzi
15.30 Aspetti scientifici dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. Prof. Ciro Basile Fasolo
17.30 Conclusioni del corso Dr. Sergio Ardis
17.45 Test di verifica
18.00 Fine lavori
Partecipanti
Personale dipendente azienda USL 2 di Lucca (ruoli sanitaro, sociale e amministrativo) n. 22;
Personale dei ministeri Interni, Difesa e Finanze (carabinieri, polizia, GdF e Viceprefetto di Lucca) n. 7;
Personale Provincia di Lucca n. 1;
Studenti tirocinanti 7;
In totale hanno partecipato al corso 37 discenti.
Valutazione di apprendimento
Per valutare l’apprendimento è stato preparato un questionario di 10 item somministrato ai discenti prima e
dopo il corso. E’ stato chiesto ai discenti di lasciare anonimo il questionario e di non consultarsi tra loro. I
risultati sono i seguenti
Domanda 1
L’omofobia è caratterizzata da:
a
avversione o disgusto per ogni tipo di rapporto intimo
b
avversione o disgusto per i comportamenti omosessuali
c
attrazione da parte di persone omosessuali
d
avversione o disgusto per i rapporti con l’altro sesso
96,8
100,0
90,0
80,0
70,0
61,8
60,0
Pre%
50,0
Post%
40,0
30,0
20,6
20,0
11,8
10,0
2,9
0,0
0,0
a
b
c
3,2
0,0
d
2,9
0,0
nr
Considerando la risposta “b” la più appropriata, vediamo che il corso ha modificato le conoscenze riferibili alla
domanda. Prima del corso più di un terzo dei partecipanti ha fornito una risposta diversa da “b”, mentre dopo il
corso la quasi totalità dei partecipanti ha fornito la risposta “b” (96,8%).
Domanda 2
Secondo la visione psicoanalitica, la bisessualità è:
a
una nevrosi dissociativa
b
un disturbo bipolare dell’affettività
c
una condizione di base presente in tutti
d
un’alterazione psicotica del pensiero
96,8
100,0
90,0
75,8
80,0
70,0
60,0
Pre%
50,0
Post%
40,0
30,0
15,2
20,0
10,0
6,1
3,2
0,0
3,0
0,0
0,0
a
b
c
d
La bisessualità è considerata una condizione di base normalmente presente in ogni individuo (risposta c)
mentre nessuna altra risposta è accettabile. Prima del corso un quarto delle persone dava una risposta
diversa rispetto a “c”, mentre dopo il corso il 96,8% ha fornito la risposta “c”.
Domanda 3
I comportamenti omosessuali sono:
a
esclusivi della specie umana
b
diffusi anche nel mondo animale
c
un artefatto sociale e culturale
d
assenti in natura
100,0
93,9 93,5
90,0
80,0
70,0
60,0
Pre%
50,0
Post%
40,0
30,0
20,0
10,0
3,0
6,5
0,0
0,0
0,0 0,0
3,0
0,0
0,0
a
b
c
d
nr
La domanda ha avuto una risposta pressoché univoca da parte del campione sia nel test somministrato prima
del corso che in quello somministrato successivamente. La domanda non è adatta a fornire misura
dell’apprendimento per il corso.
Domanda 4
La transessualità è caratterizzata da:
a
desiderio di appartenere all’altro sesso
b
attrazione sessuale verso il proprio sesso
c
attrazione verso entrambi i sessi
d
repulsione nei confronti del proprio sesso
90,0
83,9
80,0
70,0
68,6
60,0
50,0
Pre%
Post%
40,0
30,0
20,0
14,3
12,9
8,6
10,0
2,9
3,2
0,0
5,7
0,0
0,0
a
b
c
d
nr
La risposta “a” alla domanda è la risposta più appropriata. Come evidente dal grafico il numero di risposte “a”
è sensibilmente aumentato dopo il corso (68,6% vs 83,0%). L’aumento del numero di risposte “d”, seppur
contenuto ci ha fatto capire che la risposta “d” può generare equivoco. La domanda, pur essendo stata utile
per dimostrare il cambiamento avvenuto tra i discenti, deve essere meglio formulata.
Domanda 5
L’omosessualità è caratterizzata da :
a
desiderio di appartenere all’altro sesso
b
attrazione sessuale verso il proprio sesso
c
mancanza di interesse sessuale
d
attrazione verso entrambi i sessi
96,8
100,0
87,9
90,0
80,0
70,0
60,0
Pre%
50,0
Post%
40,0
30,0
20,0
12,1
10,0
3,2
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
a
b
c
d
La risposta esatta alla domanda 5 è “b”. Nei questionari compilati prima del corso il numero di risposte esatte
è stato elevato, tuttavia tale numero è ulteriormente aumentato.
Domanda 6
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’omosessualità è:
a
una scelta individuale
b
una patologia della sfera sessuale
c
una variante naturale dell’orientamento sessuale
d
una patologia dei recettori ormonali
100,0
93,5
90,0
80,0
72,7
70,0
60,0
Pre%
50,0
Post%
40,0
30,0
20,0
18,2
10,0
3,2
0,0
3,0
0,0
3,2
6,1
0,0
0,0
a
b
c
d
nr
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l’omosessualità come una variante naturale della sessualità
umana. Sapere che l’omosessualità non rappresenta una condizione patologica o deviante, ma costituisce un
orientamento sessuale naturale è indispensabile non solo a chi si occupa di salute, ma per ogni persona che
ha relazioni con il pubblico, perché questo sapere è il presupposto per un comportamento che eviti azioni o
atteggiamenti discriminanti. Purtroppo più di un quarto dei discenti del corso, pur essendo lavoratori della
sanità o agenti dell’ordine pubblico, non avevano tale conoscenza. Come è evidente dal grafico il corso ha
colmato tale lacuna.
Domanda 7
Le persone omosessuali hanno un rischio di suicidio maggiore rispetto alla popolazione generale
a
vero
b
falso
96,8
100,0
90,0
78,8
80,0
70,0
60,0
Pre%
50,0
Post%
40,0
30,0
18,2
20,0
10,0
0,0
3,0
3,2
0,0
VERO
FALSO
nr
Le persone omosessuali, in ambienti discriminanti o quando sono oggetto di stigmatizzazione, sono più a
rischio di malattie psicologiche e mentali e di suicidio rispetto alla popolazione generale. Il grafico mostra
come la quasi totalità dei discenti del corso ha acquisito tale conoscenza con la formazione fornita.
Domanda 8
La persona che presenta un Disturbo della Identità di Genere (DIG):
a
ha un'alterazione genetica nota
b
ha un'alterazione ormonale evidenziabile solo con test dinamici
c
è un ermafrodita
d
non ha alterazioni genetiche né ormonali evidenziabili con le conoscenze attuali
100,0
93,5
90,0
80,0
72,7
70,0
60,0
Pre%
50,0
Post%
40,0
30,0
20,0
18,2
10,0
3,2
0,0
a
3,0 3,2
0,0 0,0
b
c
d
6,1
0,0
nr
La risposta esatta è “d”. Il corso non ha modificato le conoscenze dei discenti relativamente a questa
domanda.
Domanda 9
La terapia ormonale nel Disturbo della Identità di Genere (DIG). che non richiede riassegnazione chirurgica,
può essere prescritta:
a sempre, quando richiesta, perché vale il principio dell'autodeterminazione, e perché il paziente ha un
elevato grado di sofferenza
b
sempre, qualora sia già stata iniziata in precedenza
c solo dopo un'accurata diagnosi (sessuologica, psichiatrica ed endocrinologica).ma con il consenso della
magistratura ( Art. 3, Legge 164 del 1982 )
d solo dopo un'accurata diagnosi (sessuologica, psichiatrica ed endocrinologica) e non è necessaria
l’autorizzazione, come ribadito dal Tribunale ordinario di Torino (sentenza n.6673 - 06/10/1997)
80,0
71,0
70,0
60,0
54,5
50,0
Pre%
40,0
Post%
30,0
18,2
20,0
12,9
10,0
18,2
16,1
9,1
0,0 0,0
0,0
a
b
0,0
c
d
nr
La risposta “d” è esatta. Il corso ha prodotto nei discenti un aumento del 20% delle risposte esatte.
Domanda 10
La terapia ormonale nei Disturbo della Identità di Genere (DIG):
a
ha effetti positivi sul corpo, determinandone la trasformazione, e non è dannosa se prescritta
correttamente
b
blocca la produzione degli ormoni sessuali endogeni
c
induce effetti positivi a livello psicoemotivo
d
tutte le precedenti
80,0
71,0
70,0
60,0
54,5
50,0
Pre%
40,0
Post%
30,0
21,2
20,0
19,4
15,2
10,0
6,1
0,0
0,0
a
b
3,0
c
6,5
3,2
d
nr
La risposta esatta è “d”. Il corso ha aumentato il numero di risposte esatte a questa domanda.
Considerazioni riassuntive sui risultati ottenuti dalla valutazione dell’apprendimento.
Per quasi tutte le domande si è avuto un aumento delle risposte esatte dopo il corso.
Le prime sette domande portano a percentuali di risposte esatte, dopo il corso, prossime al 100% del
campione.
Le ultime tre domande, che si riferiscono alla lezione di sessuologia, pur mostrando un aumento di
conoscenza da parte dei discenti, devono essere rivalutate.
Alla domanda numero 3, le risposte esatte sono già molto elevate prima del corso, quindi tale domanda è
inutile ai fini della valutazione di apprendimento. Può essere valutata la possibilità di lasciarla nel questionario
come elemento rassicurante per chi compila il questionario.
In generale il questionario ha mostrato risultati molto buoni in termini di apprendimento. Occorre considerare
che, come evidente da programma, una parte del corso, gestita a gruppi dagli psicologi, non era mirata a
modificare le conoscenze, ma a variare positivamente la disposizione individuale, l’attitudine e la disponibilità
nei confronti delle persone LGBT. I risultati di tali attività si possono cogliere maggiormente nei test di
gradimento.
Valutazione del lavoro di gruppo
La divisione dei partecipanti in tre sottogruppi di lavoro, collocata proprio all’inizio del Corso, aveva
fondamentalmente lo scopo di offrire un momento di riflessione e di discussione in cui ciascun partecipante
prendesse consapevolezza più chiara del proprio livello di competenza ed eventualmente di pregiudizio sui
temi del corso stesso.
I partecipanti, infatti, hanno come primo momento risposto singolarmente ad un questionario costituito da un
certo numero di affermazioni da completare, che hanno rappresentato una sorta di riflessione guidata:
ciascuno poi, ha tenuto con sé il foglio completato, che è stato successivamente utilizzato per le riflessioni
successive.
Ha fatto seguito il momento delle proprie presentazioni, attraverso alcune notizie essenziali e la motivazione
della partecipazione al corso.
La discussione e lo scambio che sono seguiti sono stati molto vivaci e partecipati, facendo in modo molto
libero riferimento alle considerazioni fissate nel foglio delle frasi incomplete.
Anche il secondo incontro di gruppo si collocava all’inizio della mattinata successiva e la discussione è
continuata partendo dal foglio delle frasi incomplete iniziali, ma anche dalle considerazioni che emergevano
riguardo agli interventi e alle relazioni del primo giorno.
Per un migliore approfondimento, una parte del tempo è stata utilizzata per alcuni momenti esperienziali,
attraverso esercitazioni o simulazioni, in cui era possibile vivere in prima persona l’esperienza discriminatoria e
quindi poter raccontare emozioni, vissuti, considerazioni.
Ogni partecipante al gruppo si è coinvolto con grande disponibilità e genuinità, arricchendo il lavoro comune
con le proprie sensazioni e riflessioni: a sua volta il gruppo ha dato l’accoglienza ed il supporto necessario a
rendere significativa e sufficientemente profonda l’interazione tra i presenti.
Non vi è stata condivisione in aula, perché l’intento era un’esperienza molto personalizzata ed emotiva,
piuttosto che conclusioni razionali.
Valutazione di gradimento
Alla fine del corso è stato chiesto ai discenti di compilare in forma anonima un modulo di valutazione della
qualità del corso.
La scala di valutazione proposta è la seguente:
1 Inadeguato
2 Accettabile
3 Buono
4 Più che buono
5 Ottimo
Prima giornata 6 dicembre 2007
Lezione
Interesse
dell’argomento
Qualità
dell’esposizione
Presentazione del progetto e del corso.
4,0
3,9
Confrontarsi con la diversità degli orientamenti
sessuali.
4,1
4,2
La discriminazione per orientamento sessuale e
identità di genere.
4,2
3,9
Orientamento sessuale e identità di genere: concetti
e definizioni.
3,9
3,8
La genesi della discriminazione.
4,3
4,3
La relazione con i sanitari: indagine sulla
popolazione LGBT.
4,1
3,8
La relazione con i sanitari: indagini sui sanitari
ospedalieri.
4,1
4,0
Interesse
dell’argomento
Qualità
dell’esposizione
Esercitazioni in piccoli gruppi.
4,5
4,4
Discriminazione in sanità: aspetti etici e deontologici.
4,2
4,3
Il cambiamento di sesso.
4,6
4,6
Aspetti scientifici dell’orientamento sessuale e
dell’identità di genere.
4,5
4,4
Conclusioni del corso
4,6
4,5
Seconda giornata 7 dicembre 2007
Lezione
La media delle valutazioni complessive 4,2.
Le valutazioni della qualità delle lezioni sono state tutte molto elevate.
Alla fine del questionario abbiamo dato la possibilità ai partecipanti di fornire commenti e suggerimenti. I
commenti sul corso sono stati tutti positivi. Qualcuno ha consigliato di dedicare tre giornate al corso. E’ stata
molto apprezzata l’idea di introdurre nel corso le persone LGBT che hanno portato le loro esperienze di vita.
Alcuni hanno richiesto di ampliare lo spazio a loro destinato. Alcuni hanno suggerito di allargare la formazione
ad altri contesti anche della società civile.
E’ stato evidenziato l’arricchimento umano che il corso porta: “questo corso mi ha dato tanto sotto l’aspetto
professionale, tantissimo sotto l’aspetto umano” oppure “grazie per quello che mi avete dato e per quello che
mi avete fatto vedere di me”.
Conclusioni
Il corso da noi ideato e sperimentato ha rappresentato un’esperienza positiva, sia per i discenti che per i
docenti.
La lunga fase di preparazione e di studio che ha impegnato i docenti è stata premiata dalla soddisfazione
espressa dai partecipanti, sia alla fine del corso de visu che nei questionari compilati in forma anonima.
La valutazione dell’apprendimento ha dimostrato che la didattica utilizzata nel corso ha permesso di colmare
molte delle lacune che i partecipanti avevano prima.
Riteniamo che la sperimentazione del corso sia riuscita con successo e che il corso possa essere riproposto
allo stesso modo o con minimi aggiustamenti anche in altre aziende sanitarie.
Auspichiamo che ove venga riproposto, coinvolga sempre il personale di altre pubbliche amministrazioni nel
pool dei discenti per permettere il confronto, il dibattito ed un’analisi dialettica di un fenomeno poliedrico quale
quello affrontato dal corso.
Il team di docenti ha lavorato per lungo tempo sulla preparazione, sullo studio degli argomenti e sulle
metodologie didattiche. La nostra esperienza ci fa ritenere che debba essere lo stesso team di docenti a
ripetere il corso o un team che dedichi alla preparazione del corso e allo studio degli argomenti e alla
riflessione sulle tematiche un tempo adeguato.
Lucca, 28 dicembre 2007
I direttori del corso
Dr.ssa Lucia Corrieri Puliti
Dr. Sergio Ardis