Teatro Kismet OperA stagione 2010/2011 Il cielo brucia sopra di noi

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Teatro Kismet OperA stagione 2010/2011 Il cielo brucia sopra di noi
Teatro Kismet OperA
stagione 2010/2011
Il cielo brucia sopra di noi
Il cielo brucia sopra di noi è il titolo della stagione 2010/2011 del Teatro Kismet OperA
diretta da Roberto Ricco, che dalla fine di settembre fino a maggio accompagnerà la
città tra prosa, danza, musica, letture e attività di formazione.
Si parte dall’ospitalità rinnovata ad un gruppo ormai consolidato come quello delle
Qualibò, che al Kismet dal 30 settembre al 3 ottobre proporranno il festival “Visioni di
(p)arte”, un’indagine sulla danza contemporanea nazionale e internazionale, ma anche
un’ occasione per le numerose scuole di danza di Bari e dintorni.
Dopo il loro festival, la stagione entrerà nel vivo con un lungo e ricco “Cantiere
Kismet” che, da giovedì 28 ottobre fino a Natale presenterà innanzi tutto il progetto
dedicato al drammaturgo contemporaneo Antonio Tarantino e al suo “Il trattato di
pace”, seguito da “Il viaggio di Arjun” di Lucia Zotti, “La principessa Sirena” e “Il
malato immaginario ovvero Le Molière immaginaire” di Teresa Ludovico, spettacolo
che tra l’altro per una settimana ad ottobre sarà in scena anche a Marsiglia, al Theatre
Massaia.
Sempre nella prima parte della stagione, il Kismet torna ad ospitare la stagione
Piccinni (“Libri da ardere” del Teatro dell’Elfo, dal 23 al 25 novembre) e aggiunge una
terza replica anche per il suo pubblico.
A gennaio si continua con la danza (curata col Teatro Pubblico Pugliese per la
direzione artistica di Gemma di Tullio), con l’originale “Molly Bloom” di e con
Chiara Caselli, seguiti nel mese successivo dagli spettacoli di Manifatture Knos (“W
l’anarchia!”), del New Riga Theatre (“Sonja”, anche questo un “Piccinni al Kismet”
proposto in tre repliche), di Elsionr con “Rosencranz e Guildestern sono morti” e
dei giovani, ma già riconosciutissimi, Teatro Sotterraneo (“Dies irae”).
Il mese di marzo comincia con la pugliese Angela Iurilli che presenta il suo ultimo
spettacolo “A partire da Minnie” e continua con i Santasangre (“Seigradi”), Sandro
Lombardi e Roberto Latini in “L’uomo dal fiore in bocca” (altro “Piccinni al Kismet”
proposto in tre repliche) e si chiude con la danza.
Infine ad aprile ci saranno Saba Salvemini e Annika Strøhm di Aretè ensemble in
“Medea” e la compagnia Verdastro/Della Monica con il loro “Satyricon”, mentre
maggio sarà per la danza internazionale, per il festival Maggio all’Infanzia e per la
chiusura dei progetti sociali, da sempre connotativi del Kismet.
A riguardo per il 2010/2011 si rinnova l’apertura della Sala Prove allestita all’interno
dell’Istituto Penale per i Minorenni “N.Fornelli”, dove Lello Tedeschi prosegue il suo
laboratorio con i giovani detenuti e apre lo spazio alla città con la stagione “Questo
cuore”, da ottobre a maggio: si comincia il 12 ottobre con “Di questo sogno che
chiamiamo vita” e si prosegue con laboratori musicali, letture-conferenze e con
proiezioni di film in collaborazione con Giancarlo Visitilli della Cooperativa i Bambini di
Truffaut. E sempre in ambito sociale si riprende il progetto Linguaggi dell’integrazione
teatrale, realizzato con le scuole periferiche della città grazie al sostegno del Comune
di Bari (Assessorato alle Politiche giovanili) e volto al coinvolgimento di bambini in
condizioni di diversa abilità.
Come si diceva, la stagione sarà fatta anche di musica e attività formative. Nel
primo caso si rinnova la collaborazione con il circolo Arci Tresset’ di Giovinazzo,
nuovamente al Kismet a presentare la rassegna “Fuori tempo”; nel secondo i
laboratori teatrali per la stagione saranno tre: uno rivolto agli adolescenti, un altro per
adulti tra i venti e i 35 anni e un terzo dedicato alla scrittura critica. Inoltre, anche per
quest’anno in collaborazione con Università degli Studi di Bari e Accademia di
Belle Arti, 40 studenti avranno la possibilità di partecipare alle attività del teatro,
lavorando al fianco delle diverse figure che ne compongono il suo staff e maturando
dei crediti formativi per il loro percorso di studi.
La stagione del Teatro Kismet è poi quella delle famiglie. Continua la
scommessa degli ultimi anni, con tante repliche in cartellone e con le speciali
agevolazioni per i nuclei familiari. Tra le produzioni Kismet per l’infanzia e i lavori di
altre riconosciute compagnie pugliesi e nazionali, (Bottega degli Apocrifi, Armamaxa,
Thalassia, Accademia Perduta per citarne alcuni) il cartellone si snoderà a partire
dall’inizio di novembre fino alla metà di aprile.
Venendo al Kismet come spazio, dopo le felici esperienze passate con gli artisti visivi
pugliesi e nazionali, quest’anno lo spazio espositivo si trasforma in luogo di memoria
teatrale, storica, ma anche di indagine sull’oggi. I trenta metri che separano il foyer
dalla sala teatrale sono riempiti da un lungo albero della vita. Nel tronco, sui rami in
mostra trent’anni di vita e di lavoro dello stesso Kismet e sia parallelamente i
cambiamenti, gli avvenimenti, le rivoluzioni che hanno toccato l’Italia, l’Europa e il
mondo tutto, attraverso documenti, fotografie e articoli di giornale.
Il progetto s’ispira alla street art e alla grafica politica con graffiti e scritte ed è
realizzato da un piccolo gruppo di lavoro “Made in Kismet” guidato da Cristina Bari che
coinvolge come writers Carmine Scarola e Claudio Carlucci in collaborazione con gli
studenti dell’Accademia di Belle Arti.
Novità assoluta della stagione Il cielo brucia sopra di noi, il contest letterario
2011 battute per un anno di teatro: si tratta di un invito che il Kismet rivolge a
pugliesi under 35 che vogliano cimentarsi nella stesura di un racconto ispirato al tema
della stagione, partendo da un incipit realizzato dall’autore Omar di Monopoli (il bando
è già on line sul sito www.teatrokismet.org e scade il 15 ottobre). Il migliore lavoro,
giudicato da una giuria composta da registi, editori ed operatori culturali, sarà quello
che aprirà l’agenda Kismet del 2011, diffusa nelle principali strutture di spettacolo
nazionali ed europee.
Infine la politica dei prezzi. Si confermano la Super Carta Kismet (al costo di 50 euro)
e la tradizionale Carta Kismet (al costo di 10 euro), con un piccolo aumento di un euro
in entrambi i casi: la prima dà diritto al biglietto ridotto a 3 euro (non più 2 come
l’anno scorso), la seconda a 8 (e non più a 7).