La cicala che ride - Comune di Collesalvetti

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La cicala che ride - Comune di Collesalvetti
20 aprile 2015
OGGETTO:
INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE E DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE
REALIZZARSI:
LOC. “FATTORIA ACQUAVIVA” VIA ACQUAVIVA
PROPRIETÀ: ACQUAVIVA BELLAVISTA SRL
GESTIONE: LE ARCATE SRL
DA
RELAZIONE TECNICA
Introduzione
A seguito del parere espresso dalla Commissione Urbanistica
riunitasi per valutare il nostro progetto, in accordo con la
Committenza, si è cercato, con profondo impegno, di addivenire ad una
soluzione che sia maggiormente apprezzata dalla Commissione stessa e,
allo stesso tempo, non stravolga gli obbiettivi basilari della
progettazione del complesso Agrituristico-Benessere che si vuole
realizzare.
Si premette altresì che nella relazione della precedente soluzione,
per distrazione, non è stato specificato che il volume di scavo
dichiarato era lordo; ovvero era stato computato comprendendo tutte le
scarpate provvisorie e i piani minimi, necessari a realizzare l’opera,
senza specificare che a fine lavori, più di un terzo della terra rimossa
sarebbe stata ricollocata in loco per i rinterri necessari, mentre la
rimanente terra classificata “buona”, veniva ridistribuita sulle preselle
limitrofe per rigenerare il terreno da coltivazione esistente.
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Descrizione degli interventi di modifica
Nell’intento, come già detto di migliorare l’impatto visivo della
struttura e nella fattispecie dei muri di ritenuta perimetrali l’invaso
artificiale, si è traslato lo scavo, in direzione Nord/Ovest, di circa un
metro, così da ottenere un profilo più basso per una media di circa 50
cm, poiché seguendo la pendenza del terreno, che inizia al piede del
cascinale, già nella fascia di un metro, si ha un 50% di dislivello.
Ulteriori abbassamenti non possono essere realizzati, in quanto, il
corridoio di collegamento agli spogliatoi, deve avere un’altezza minima
di 240 cm.
Inoltre, allargando la base già sagomata (secondo le curve di livello
esistenti), in prossimità del muro a retta sottostante il fabbricato, è
stato possibile inserire un terrazzamento tale da ridurre la fascia
visibile della parete, consentendo la piantumazione di arbusti da siepe
mediterranei, in diverse specie, affinché si possa avere sempre durante
l’anno fioriture nelle quattro stagioni con colorazioni differenti ed
affascinanti. Alternando quindi, siepi informali sempreverdi a specie
con foglie caduche a fioritura alternata, scegliendo tra l’elenco allegato,
secondo la reperibilità e l’adattabilità sul posto. Tali siepi hanno anche
il compito di proteggere, con l’aiuto di grigliato o rete interna, dal
rischio di caduta, sostituendo il parapetto prevista inizialmente.
Si prevede poi, al piede dei terrazzamenti, un’ulteriore interruzione,
inserendo delle fioriere in muratura, adibite alla messa a dimora di
piante rampicanti, colorate e profumate, anch’esse variegate allo scopo
di avere sempre la presenza di una specie fiorita (come da elenco nella
Tavola Sesta/A), alternate con panche di seduta, inserite tra le fioriere
e a loro collegate.
In concomitanza degli interventi sopra descritti, avendo rilevato
nella porzione di terreno interessato, un avvallamento naturale, in
direzione Nord/Est, si e ritenuto di spostare la “tramoggia per tuffi”
allungando il profilo della vasca maggiore (non essendoci limiti di
dimensionamento delle piscine nelle attività turistico-ricettive),
considerando che la superficie necessaria all’utilizzo dei fruitori sia
stanziali (40 posti letto previsti) che avventizi (ospiti giornalieri
esterni), è di circa 1,2 mq/cad.
Inoltre, dovendo prevedere il recupero delle acque delle piscine con
sistemi “a sfioro”, i 10 cm ca. lasciati in precedenza per il bordo delle
vasche, spariscono a vantaggio di una riduzione di scavo dello stesso
spessore per tutto il piano base della piscina completa.
Conclusioni
A seguito degli interventi mitigatori e delle modifiche previste si
ritiene di ottenere una sensibile riduzione dell'impatto visivo ed
ambientale rilevato in precedenza. Inoltre l'utilizzo di ulteriori sistemi
di piantumazione con siepi, arbusti e rampicanti, scelti accuratamente
in considerazione del luogo e delle specie idonee (come da relazione ed
elaborati allegati), migliora indubbiamente l'estetica del complesso
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agro-turistico integrandolo ancor più con il paesaggio rurale
circostante.
Si precisa inoltre che il terreno realmente scavato e ridistribuito
nelle aree limitrofe, al netto dei rinterri e delle sistemazioni necessarie
per ricreare continuità nelle superfici e nei profili circostanti,
nonostante sia aumentata la superficie destinata alle opere di progetto,
risulta avere un volume di soli 5.552 mc (come da schema allegato).
Anche se non vi sono limitazioni di scavo, è comunque inferiore al
volume previsto, di circa 8.000 mc, già ipotizzato dal Geologo, per
ridistribuire la "terra buona" utile a rigenerare le superfici coltivabili
adiacenti.
IL
PROGETTISTA
Dott. Arch. Seritti Sergio
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