Progetto “Spagna: dalla parte dei più deboli” - VIS

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Progetto “Spagna: dalla parte dei più deboli” - VIS
Si ricorda che:
- LA DOMANDA DI SERVIZIO CIVILE VA INVIATA A :
Federazione SCS/CNOS
c.a. Stefano Angeloni
Via Marsala, 42
00185 Roma
Progetto Servizio Civile all’estero
- LE DOMANDE DEVONO ARRIVARE ENTRO IL 16/04/2015 ENTRO LE ORE 14.00
(NON FA FEDE IL TIMBRO POSTALE).
- L’INVIO DELLA DOMANDA A PIÚ DI UN ENTE PROVOCA L’ESCLUSIONE DEL
CANDIDATO/A.
Progetto “Spagna: dalla parte dei più deboli”
Sede di Antequera e San José del Valle
Antequera
San José del Valle
IL CONTESTO
Il progetto vuole intervenire sui seguenti problemi:
1. Problema dell’abbandono e del fallimento scolastico;
2. I disturbi del comportamento;
1. Problema dell’abbandono e del fallimento scolastico1;
1
- http://www.csi-csif.es/andalucia/modules/mod_ense/revista/pdf/Numero_32/MARIA_ISABEL_YANEZ_1.pdf
- http://sociedad.elpais.com/sociedad/2014/04/11/actualidad/1397211917_985641.html
- http://elpais.com/diario/2011/03/21/educacion/1300662001_850215.html
- http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ITY_PUBLIC/3-11042014-AP/EN/3-11042014-AP-EN.PDF
Le due problematiche si definiscono come di seguito:
• il fallimento scolastico è il fenomeno per cui gli studenti non acquisiscono il livello medio scolastico
previsto per la loro età;
• l’abbandono scolastico avviene quando gli studenti non terminano la scuola dell’obbligo (in Spagna è
l’Educazione Secondaria Obbligatoria – ESO, che termina a 16 anni);
Le problematiche hanno diverse cause. Una prima considerazione parte dal fatto che, dato che questi
fenomeni toccano i bambini e i ragazzi tra i 12 e i 16 anni che, come detto, non terminano gli studi della
scuola dell’obbligo, è molto importante lo stile educativo e l’educazione che si riceve in famiglia, in
quanto l’educazione non è solo quella che si riceve in un centro educativo.
E’ quindi molto importante la relazione tra i genitori e la scuola/centri educativi, per creare
un’interazione positiva che favorisca gli studenti.
I fattori che determinano il fallimento e l’abbandono scolastico sono di vario tipo:
• fattori estrinseci:
culturali;
socio-familiari;
pedagogici;
fallimento nell’apprendimento pedagogico. In particolare, in questo fattore, rientrano la
mancanza di competenze di base: cioè il fatto che gli studenti arrivano alla scuola dell’obbligo
senza aver acquisito le competenze necessarie per continuare negli studi; la mancanza di
corrette abitudini di studio (rendimento e costanza) che li facciano progredire; un uso non
educativo del tempo libero, quindi passato da soli o in contesti giovanili che non facilitano la loro
crescita.
Questi fattori si manifestano sotto forma di disadattamento al sistema scolastico: disinteresse,
iperattività o ipoattività.
Fattori intrinseci:
deficit cognitivi (nel progetto vi è una parte di destinatari che presenta deficit di questo
tipo);
alterazione dei processi di maturazione;
incapacità psicolinguistiche;
incapacità nel processo delle informazioni;
attenzione selettiva.
Questi fattori si manifestano con ritardi nell’apprendimento fisiologico, nell’acquisizione delle abilità
psico-linguistiche, nelle difficoltà globali di apprendimento, nel disadattamento scolastico (disinteresse,
iperattività o ipoattività).
•
A livello regionale, l’Andalusia è una delle regioni con una percentuale di abbandono scolastico del 28,4%
che supera la media nazionale che è al 23,5% e che già da sola pone la Spagna al primo posto, in
negativo, tra i paesi europei con il tasso di abbandono scolastico più alto.2 La media europea è all’11,9%
e, come termine di paragone, l’Italia si attesta al 17%.
Quindi, nel panorama spagnolo che è già critico, l’Andalusia ha una posizione ancora peggiore.
- http://www.educacion.gob.es/portada.html
- http://www.empleo.gob.es/index.htm
2
Ministerio de Educacion, Encuesta de Poblacion Activa – EPA;
A livello provinciale3 vediamo che nelle province di Cadiz e di Malaga, dove si trovano le sedi di
attuazione del progetto, il tasso di abbandono scolastico è, rispettivamente, del 32,7% e del 34,5%.
Dati molto alti quindi che rendono conto della gravità del problema.
2. Disturbi del comportamento4
I disturbi del comportamento si riferiscono qui ai bambini e ragazzi che mostrano dei livelli di
aggressività, irritabilità, comportamenti provocatori e oppositività e che gli creano problemi di
adattamento nel contesto scolastico e sociale in generale. Questo tipo di disturbi emergono intorno ai 6
anni, ma spesso gli viene diagnosticato in fase preadolescenziale.
Alcuni sintoni dei disturbi di comportamento sono i seguenti:
• mostrare reazioni di collera;
• litigiosità con gli adulti;
• mancanza di rispetto delle regole richieste dagli adulti;
• atteggiamento di sfida verso gli adulti;
• atteggiamento irritante verso gli altri;
• suscettibilità, atteggiamenti nervosi, ecc;
Le cause di tali comportamenti sono varie:
• problematiche familiari, a partire da famiglie destrutturate, famiglie instabili o che trascurano i
figli;
• casi di abuso o di trascuratezza;
• una disciplina troppo severa o, al contrario, inconsistente;
• mancanza di supervisione;
• genitori che, a loro volta, hanno avuto disturbi del comportamento a livello personale;
• cambiamenti stressanti che ledano la stabilità dei bambini/ragazzi.
Secondo uno studio specifico sui minori che presentano disturbi del comportamento nella regione
dell’Andalusia5, i minori assistiti dai centri di protezione dei minori ammontato a 1436.
Lo studio rileva che i minori accolti hanno vari profili:
• ci sono ragazzi con problemi di adattamento familiare e sociale;
• minori che hanno alle spalle storie di maltrattamenti o abusi e che hanno problemi di
disadattamento e disturbi comportamentali.
3
4
- http://www.thefamilywatch.org/doc/doc-0029-es.pdf;
http://www.apc.it/disturbi-eta-evolutiva/disturbo-oppositivo-provocatorio#Fattori di rischio
5
- Consejeria para la igualdad y bienestar social: “CENTROS DE PROTECCION DE MENORES EN SITUACION DE
DESAMPARO QUE PRESENTAN TRASTORNOS DE CONDUCTA EN ANDALUCIA – ANNO 2012.
http://www.siis.net/documentos/ficha/201260.pdf
- http://www.20minutos.es/noticia/1291926/0/
6
http://economia.elpais.com/economia/2014/02/06/agencias/1391707854_978514.html;
Segue una descrizione del contesto delle due sedi.
Antequera - Comunidad Salesiana Sacro Cuore di Gesù
Antequera, cittadina di circa 45.000 abitanti, è situata a 500 metri circa sopra il livello del mare. Ha
una qualità della vita alta, grazie alla sua dimensione di cittadina a misura d’uomo, alla sua dotazione di
servizi e alla sua fiorente economia agraria, commerciale e industriale.
Pur essendo vicina al mare ha un clima continentale: infatti la Sierra de El Torcal le chiude ogni
propensione verso il mare e anche il clima ne è quindi caratterizzato.
La città, dal punto di vista delle comunicazioni, è servita da importanti ferrovie e autostrade che la
collegano con il resto della Spagna.
La Comunidad è l’unico centro della Provincia che integra nella stessa struttura, Collegio e Residenza
scolastica. Questo è il motivo per cui al centro arrivano bambini e adolescenti con scarse risorse
economiche, culturali, sociali e che presentano le problematiche sopra descritte.
San José del Valle - Comunidad Salesiana San José del Valle
Il municipio di San José del Valle, con una popolazione di circa 5.000 abitanti si trova nella zona
centrale della provincia di Cadiz (Cadice), in un’area di transizione tra la campagna e la sierra, avendo
così caratteristiche proprie di entrambi gli spazi geografici.
I volontari potranno risiedere nella vicina città di Jerez de la Fontera e recarsi alla Comunidad con i
professori e gli altri educatori. Si trova a 32 km da San José del Valle, ha una popolazione di 211.000
abitanti ed è il centro urbano più popolato ed esteso della provincia e il quinto dell'Andalusia. Dista 12
km dall'Oceano Atlantico e 85 km dallo Stretto di Gibilterra.
La sede riceve i suoi destinatari dalla Provincia e dalla Regione circostanti.
La zona in cui si trova, presenta diverse problematiche a livello socio-economico:
• diffusa situazione di minori a rischio di esclusione sociale;
• problemi nella struttura delle famiglie: famiglie numerose, monoparentali, divorziate, condizioni che
spesso influiscono sulla scolarizzazione dei figli;
• livelli educativi delle famiglie sono, in buona percentuale, di livello base e il 38% non hanno
terminato gli studi obbligatori;
• problemi occupazionali: incidenza di lavori occasionali e/o non qualificati;
DESTINATARI DEL PROGETTO
I destinatari del progetto sono 300, divisi tra le due sedi. Sono bambini e adolescenti, con scarse
risorse economiche, culturali, sociali e che sono interessati dai problemi sopra descritti.
OBIETTIVI
•
•
•
•
Potenziare il rendimento scolastico dei destinatari.
Favorire, negli studenti, corrette abitudini, costanza e responsabilità negli studi
Potenziare l’acquisizione e lo sviluppo di abitudini personali e sociali degli studenti che gli
permettano l’inserimento nel contesto sociale
Facilitare l’integrazione degli studenti nella dinamica del centro
ATTIVITA’ DEI VOLONTARI
(i volontari potranno anche essere coinvolti solo in una parte delle attività, in base alle esigenze del progetto e alla propria
attitudine o preparazione)
I volontari si inseriranno nel progetto come collaboratori degli educatori, dei professori e degli
psicologi che sono gli ultimi responsabili dell’organizzazione e dell’educazione dei destinatari.
•
Studio assistito: lo studio assistito è una delle attività educative che il progetto vuole offrire per
potenziare il rendimento scolastico dei destinatari. La funzione fondamentale di questa attività è di
creare abitudini e rafforzare la costanza nello studio affinché i destinatari possano avanzare nella
carriera scolastica.
•
Laboratorio musicale: questo laboratorio sviluppa le abilità musicali dei destinatari negli strumenti
a corda e a percussione. La media degli alunni si stima sarà circa di 20 partecipanti. Il collegio è
dotato degli strumenti musicali per svolgere il laboratorio.
Il collegio ha anche un gruppo di alunni che ha già costituito un gruppo musicale e che si esibisce in
vari concerti e incontri.
•
Laboratorio di scuola sportiva: si lavora sulle abilità, capacità e regole di vari sport, in particolare
il calcetto. Il laboratorio cerca di svolgere gli allenamenti per la partecipazione a gare a cui i
destinatari parteciperanno all’interno di competizioni locali.
•
Laboratorio di informatica: le nuove tecnologie sono una parte importante delle competenze che i
destinatari dovranno acquisire o rafforzare. Vi sono aule informatiche con computer a disposizione
e accesso ad internet. Molti dei destinatari sperimenteranno per la prima volta il contatto diretto
con l’informatica e l’accesso ad internet.
•
Laboratorio Ludoteca: è pensato per i più piccoli e insegna a vivere il tempo libero con attività
ludiche, ma strutturate e incidendo sempre sui valori propri della relazione con gli altri (vengono
trasmessi i valori della cooperazione e solidarietà). L’attività si svolgerà attraverso vari giochi, si a
tradizionali che moderni.
•
Laboratori di manualità: si organizzeranno vari laboratori di manualità. L’obiettivo è quello di
sviluppare negli alunni le abilità manuali di base soprattutto nei corsi per i più piccoli.
•
Laboratorio di sport e giochi alternativi: allo scopo di offrire nuove prospettive di
intrattenimento e di attività educative, si organizzeranno attività in cui gli sport maggiori e
socialmente più seguiti saranno sostituiti da altre attività ludico ricreative.
•
Educazione all’alimentazione: nella visione dell’educazione che mira ad uno sviluppo integrale della
persona, si opera un’azione continua di educazione all’alimentazione. Questo è possibile e necessario
dal momento che i destinatari sono residenti nella struttura durante la settimana.
Tale azione si realizza attraverso due attività: la diffusione diinformazioni tra i destinatari sulla
corretta alimentazione; l’educazione al cibo attraverso un servizio di refettorio che si intende
appunto come un momento educativo fondamentale.
In questo spazio/tempo i destinatari ricevono un’azione educativa che mira a sviluppare
comportamenti di vita salutare e di buona alimentazione: i destinatari vengono seguiti, assicurandosi
che si alimentino correttamente e gli viene spiegato il valore di un corretta alimentazione.
•
Assistenza nell’insegnare comportamenti salutari: i destinatari vengono seguiti durante la
giornata, assicurandosi che acquisiscano quei comportamenti di cura personale necessari al loro
benessere. Viene svolta un’azione educativa affinché acquisiscano i suddetti comportamenti.
I volontari supporteranno il personale impiegato nel progetto per le attività specifiche e
accompagneranno gli alunni della scuola primaria assicurandosi che questi acquisiscano quei
comportamenti di cura personale necessari al loro benessere.
•
Assistenza degli alunni nei tempi liberi: i volontari si occupano di assistere i destinatari nel
passaggio da un’attività all’altra, durante la ricreazione e i tempi liberi. In questi momenti vengono
organizzate delle attività per garantire un ambiente sano ed educativo.
•
Punto di informazione: il progetto prevede uno spazio in cui il personale del progetto si mette a
disposizione dei destinatari e delle loro famiglie per dare informazioni riguardo alle attività. Scopo
dell’attività è quello di avere un contatto diretto e informale i destinatari e le famiglie.
•
Escursioni e colonie estive: si realizzeranno escursioni con i destinatari in varie località della
Spagna. Durante le attività si svolgeranno attività educative e di animazione: giochi, laboratori,
attività sportive.
Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 8 (con vitto e alloggio)
N. Sede di attuazione del progetto
1
2
Comune
Indirizzo
N. volontari
Carretera de Campillos
S/n.” Cortijo Aguirre ,
4
Apartado 25
29200
C/San Juan Bosco, 9
Comunidad Salesiana San José San José del
11580 San Jose del Valle 4
del Valle
Valle
(Cadiz)
Comunidad Salesiana Sacro Cuore
Antequera
di Gesù
(Málaga)
Modalità di fruizione del vitto e dell’alloggio:
Alloggio: la sede ospiterà i volontari nelle prime settimane, fino a che questi non troveranno un
appartamento dove alloggiare. L’appartamento sarà pagato dal progetto, entro un budget definito,
comunque sufficiente al pagamento dell’affitto
Vitto: la sede darà una somma mensile affinché i volontari possano acquistare i generi alimentari.
Monte ore annuale: 1.400. Questo è il numero di ore che ogni volontario dovrà obbligatoriamente
fare durante l’anno.
Il progetto prevede su 5 giorni di Servizio civile alla settimana.
PARTICOLARI OBBLIGHI del volontario durante il periodo di servizio.
•
I volontari svolgeranno il servizio nel paese estero per 12 mesi.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Disponibilità per uscite (campi scuola, colonie, attività simili) soprattutto in coincidenza con le
vacanze estive ed invernali.
Obbligo a partecipare a iniziative anche fuori la sede istituzionale ( es. gite, passeggiate,
conferenze…).
Disponibilità per missioni fuori dalle sedi (incontri con le famiglie, con i servizi sociali, …).
Partecipare ad attività di educazione di strada con i destinatari e ad attività di divulgazione delle
attività del progetto sul territorio.
Partecipare alla sessione di formazione specifica che si terrà a Siviglia ad inizio progetto.
Disponibilità a partecipare ad attività di formazione ulteriore rispetto a quella generale e specifica.
Flessibilità oraria fatto salvo il monte ore.
Usufruire dei giorni di permesso durante la chiusura della sede di attuazione.
Disponibilità a prestare servizio nei fine settimana e nei giorni festivi.
Partecipazione alle riunioni di coordinamento, programmazione, monitoraggio e valutazione del
progetto.
PREREQUISITI PREFERENZIALI DEI CANDIDATI
•
Non vi sono prerequisiti richiesti per la partecipazione al progetto, oltre a quelli di legge presenti
nell’Allegato 2.
Durante le selezioni sarà comunque verificata e valutata la conoscenza dello spagnolo e del
progetto, dell’ente proponente e della sua storia.
PROFESSIONALITÀ E COMPETENZE:
La partecipazione al progetto consentirà ai volontari l’acquisizione di professionalità e competenze.
Per il loro riconoscimento l’Ente si affiderà ad un ente terzo, identificabile l’“Associazione CNOS-FAP
Regione Lazio”, accreditato presso la Regione Lazio secondo la direttiva “Accreditamento dei soggetti
che erogano attività di formazione e di orientamento nella Regione Lazio” con Determinazioni
Dirigenziali n. D2262 del 22 luglio 2009, in riferimento alla Legge Regionale del 29 novembre 2007 n.
968.
L’ente suddetto riconosce e certifica le seguenti competenze attinenti al progetto (utili alla crescita
professionale dei volontari):
CAPACITA’ E COMPETENZE RELAZIONALI:
• capacità di comunicare in un ambiente multietnico e multiculturale e stabilire relazioni
interpersonali positive con i ragazzi;
• capacità di lavorare in team, organizzare attività e interventi educativi;
• capacità di accogliere ed ascoltare i giovani in difficoltà affondo loro aiuto e sostegno;
• capacità di favorire l’inserimento dei giovani in difficoltà nel contesto sociale e del centro;
CAPACITA’ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE:
• capacità di collaborare con le figure professionali per organizzare e gestire le varie attività (feste,
gite..);
• capacità di gestire il supporto scolastico ai giovani in difficoltà;
CAPACITA’ E COMPETENZE PROFESSIONALI:
• capacità di gestire un gruppo di giovani in difficoltà attraverso momenti ludico-ricreativi;
• capacità di progettare e realizzare un percorso educativo e formativo;
• competenze sulle tecniche di animazione interculturale;
CREDITI RICONOSCIUTI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO:
La Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana riconosce fino ad un massimo
di 10 crediti universitari agli studenti che abbiano svolto, in modo regolare, l’anno di Servizio Civile nello
specifico progetto “Spagna: educare nei contesti disagiati” della Federazione SCS/CNOS.
Il riconoscimento dei crediti avverrà su richiesta del giovane e verifica del Gruppo Gestore del
curriculum universitario a cui il giovane intende iscriversi. Il candidato dovrà produrre idonea
documentazione attestante lo svolgimento Servizio Civile, con l’indicazione dei seguenti elementi:
• obiettivi del progetto;
• compiti assegnati;
• sviluppo/acquisizione di conoscenze e competenze;
• formazione realizzata e suoi contenuti;
FORMAZIONE
I volontari riceveranno 114 ore di formazione sui temi del Servizio civile e su quelli relativi alle attività
che svolgeranno, divise tra una formazione generale da svolgere a Roma e una specifica da svolgere
presso la sede.