Seconda Università degli Studi di Napoli

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Giornate Scientifiche di Ateneo 2009
COR Campania: da Registro dei Mesoteliomi a Registro dei Tumori Occupazionali
Menegozzo S. (1), Canfora M.L. (1), Izzo F. (1), Santoro M. (1), Viscardi F. (1), Menegozzo M. (1), Crosignani P. (2)
(1) Seconda Università di Napoli, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Via Costantinopoli, 16 - 80138 Napoli
(2) Unità Operativa Complessa Registro Tumori e Epidemiologia Ambientale - Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano
Parole chiave: cancerogenesi professionale, OCCAM, Registro Mesoteliomi
In recepimento dell'art. 17 della Direttiva Comunitaria n. 83/477 il 15 agosto 1991 fu emanato in Italia il Decreto Legislativo
277 che all'art. 36 - "Registro tumori" - prevedeva che "presso l'Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro
(ISPESL) fosse istituito un registro dei casi accertati di asbestosi e di mesotelioma asbesto-correlati".
Con il successivo DPCM 10.12.2002, n.308: "Regolamento per la determinazione del modello e delle modalità di tenuta del
registro dei casi di mesotelioma asbesto correlati ai sensi dell'articolo 36, comma 3, del decreto legislativo n. 277 del 1991" è
stato istituito presso l'ISPESL il Registro Nazionale dei casi di Mesotelioma
(ReNaM) asbesto correlati. Lo stesso Decreto
all'art.2 prevede l'individuazione da parte degli assessorati regionali alla sanità dei Centri Operativi Regionali (COR) del
ReNaM, al fine di rilevare i casi di mesotelioma maligno (MM) incidenti nella Regione e di accertarne la accuratezza diagnostica
e la sussistenza o meno di pregresse esposizioni ad amianto, a partire dall'anno 2000.
La Giunta Regionale della Campania, in data 2.08.2002 aveva già istituito, con delibera n. 3901, il Registro dei Mesoteliomi
della Campania (COR Campania) con sede presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale della SUN. Le modalità
dell'accertamento dei casi di MM sono descritte nelle linee guida il cui ultimo aggiornamento è stato pubblicato dall'ISPESL nel
2003.
Il DLgs 81/2008 emanato il 05.04.2008 ha per finalità il riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di salute e
sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro, mediante il riordino e il coordinamento delle medesime in un
unico testo normativo. E' rilevante che nel citato "Testo Unico" l'esperienza condotta dal network del ReNaM in collaborazione
con i COR viene non solo confermata ma estesa nella prospettiva di estendere il sistema di rilevazione sperimentato per i
mesoteliomi a tutte le neoplasie di sospetta origine professionale (N.S.O.P.). Infatti, secondo l'art. 244 - Registrazione dei tumori
- dovrà essere istituito presso l'ISPESL il Registro Nazionale dei casi di neoplasia di sospetta origine professionale.
I medici, le strutture sanitarie pubbliche e private, nonché gli istituti previdenziali e assicurativi pubblici o privati, che
identificano casi di neoplasie da loro ritenute attribuibili ad esposizioni lavorative ad agenti cancerogeni, sono tenuti a darne
segnalazione all'ISPESL, tramite i COR che opereranno in conformità al DPCM 10 dicembre 2002, n. 308.
In questa prospettiva il Registro Nazionale dei casi di N.S.O.P. si articolerà in tre sezioni rispettivamente:
>Registro nazionale dei mesoteliomi (ReNaM)
>Registro nazionale dei tumori nasali e sinusali (ReNaTuNS);
>Registro dei casi di neoplasie a più bassa frazione eziologia
mentre i COR, costituiti inizialmente come sezioni regionali del ReNaM, sono chiamati ad una più completa rilevazione di tutti i
casi di N.S.O.P.
Si tratta evidentemente di una svolta di grande interesse sul piano organizzativo, espressione di una nuova e più aggiornata
attenzione in tema di cancerogenesi professionale.
La Regione Campania è stata la prima Regione Italiana che, in applicazione dell'articolo 244 del D.Lgs 81/2008, con Delibera
della Giunta n. 2156 del 31.12.2008, ha attribuito al Registro Mesoteliomi Regionale i più estesi compiti di Centro Operativo
Regionale (COR) del Registro Nazionale dei Casi di Neoplasia di Sospetta Origine Professionale. Il COR della Campania, in
questa nuova prospettiva di messa a punto di un efficace sistema di monitoraggio dei tumori professionali bassa frazione
eziologica (polmone, laringe, vescica, leucemie, ecc.) ha stabilito una collaborazione con l'U.O.C. del Registro Tumori e
Epidemiologia Ambientale dell' Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano per l'implementazione del
sistema OCCAM (Occupational Cancer Monitoring).
Il progetto OCCAM nasce da una collaborazione tra ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro) e
Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano, per stimare il rischio dei tumori di origine occupazionale per
area geografica, sede d'insorgenza della malattia e comparto produttivo (attività economica). Esso consiste nella realizzazione
di uno studio caso-controllo che confronta le storie professionali di chi è ammalato di tumore (casi), ottenute attraverso il
"linkage" con gli archivi informatizzati INPS, con quelle di chi è senza malattia (controlli). L'individuazione di un eccesso di
tumori a possibile origine professionale in alcuni Settori Produttivi o Aziende della Regione Campania sarà utile sia per
programmare su scala regionale conseguenti e razionali attività di prevenzione del rischio cancerogeno negli ambienti di lavoro,
sia per attivare sistemi di risarcimento del danno nei casi accertati.
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