SCALETTA DIMOSTRATIVA DI TABULA t

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SCALETTA DIMOSTRATIVA DI TABULA t
Oggetto
SCALETTA DIMOSTRATIVA DI TOPPY 2000vers. 9.00
Documento riservato alle rete di agenti e rivenditori
TOPOPROGRAM & Service
Autore
Geom. Giuseppe MANGIONE
Data creazione
24 DICEMBRE 2009
Ultima modifica
Sommario
PREAMBOLO ...............................................................................................................................2
TABULA CE .................................................................................................................................3
Libretto delle misure .................................................................................................................3
Calcolo ....................................................................................................................................4
Grafica ....................................................................................................................................5
TABULA t CE ...............................................................................................................................6
Calcolo ....................................................................................................................................6
Grafica ....................................................................................................................................7
FAQ – Domande e risposte ...........................................................................................................7
TOPPY 2000 – Scaletta dimostrativa versione 9.00
PREAMBOLO
Facile, veloce ed a portata di mano.
Il SISTEMA TOPPY 2000 è : Modulare, espandibile, adatto ad ogni uso topografico in campo.
E’ compatibile con: REGISTRA (senza gestione mappa), TABULA 2000, TABULA t e limiti 2000.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI DA METTERE IN EVIDENZA:
a. Unico sistema che permette di controllare in campo qualsiasi tipo di rilievo fornendo sicurezza
all’operatore che non dovrà più tornare in campo.
b. Ottimo per i collaudi catastali. Dà certezze ed evita sorprese nei collaudi da parte del catasto.
In caso di collaudo fornisce ai tecnici catastali (grazie al controllo di tutti i tipi di tolleranze) la
possibilità di dichiarare valido il rilievo immediatamente, senza aspettare responsi a posteriori
impossibili da contestare.
DA CONSIGLIARE A:
1. Chi ha uno strumento obsoleto senza registratore dati e senza uscita seriale. Praticamente si
può usare come un libretto delle misure e scrivere tutte le misure direttamente su esso.
Percentuale di possibilità di mercato 10%.
2. Chi ha uno strumento (anche un po’ vecchiotto) con porta seriale ma senza registratore dati
(esempio DTMA20 Nikon con il vecchio registra sul palmare). TOPPY 2000 sarà collegato alla
porta seriale dello strumento e funzionerà come un vero e proprio registratore dati.
Percentuale di possibilità di mercato 45%.
3. Per i possessori di strumenti moderni con registratore dati (magari anche motorizzati e con
lettura senza prisma) è necessario consigliare di usare il proprio strumento per registrare i dati
(altrimenti pensano di aver fatto una spesa inutile) e scaricare il libretto su TOPPY 2000 in
ogni momento per effettuare tutti i controlli, creazione di punti ed eventuali picchettamenti.
Percentuale di possibilità di mercato 40%.
4. Per possessori di GPS LEICA nella versione solo catastale da installare sul controller.
Percentuale di possibilità di mercato 5%.
CONNETTIVITA’ TRAMITE:
a. Allo strumento tramite cavo seriale o bluetooth (vedi kit hardware fornito dalla
TOPOPROGRAM).
b. Al PC tramite cavo seriale, basetta SINC, bluetooth.
NON INIZIARE LA DEMO SE NON PRIMA SI E’ VERIFICATA LA COMPATIBILITA’
(nell’apposita tabella topoprogram) DELLO STRUMENTO E DELL’EVENTUALE PALMARE
POSSEDUTO DAL POTENZIALE CLIENTE.
Sul palmare dei rivenditori, su richiesta, è possibile avere dei pulsanti con l’aggiunta della voce “SIM” o
“DEMO”. Questi non sono altro che le identiche applicazioni che non necessitano di strumento o GPS
per eseguire delle letture. Praticamente si potrà eseguire la DEMO e simulare letture senza avere lo
strumento collegato.
Ricordiamo che in WINDOWS CE le finestre non si chiudono dalla casella con X in alto a
destra: così saranno messe in icona. Per riattivarle si dovrà agire sul tasto del palmare
rappresentante una freccia rivolta verso l’alto e scegliere l’applicazione dalla relativa lista.
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TOPPY 2000 – Scaletta dimostrativa versione 9.00
TABULA CE
E’ la parte catastale del sistema.
Permette di rielaborare direttamente in campo il lavoro ed ottenere:
Scarti sui PF; coordinate assolute (calcolo uguale a quello di pregeo da mettere molto in evidenza);
SQM; Grafico del rilievo; creazione di punti, stazioni, contorni, frazionamenti, picchettamenti;
sovrapposizione con l’estratto di mappa.
Illustrare i pulsantoni della schermata iniziale, e come ogni operazione venga descritta a fianco.
Partire da “Apri un lavoro che hai già creato”. Non usare mai per le DEMO il File 036000. Aprirlo e
salvarlo con altro nome (036001) ed usare sempre quest’ultimo.
Libretto delle misure
Non usare mai per le DEMO il File 036000. Aprirlo e salvarlo con altro nome (036001) ed usare
sempre quest’ultimo.
Aprire il libretto DEMO precedentemente preparato e far notare che si possono inserire (direttamente
da strumento e da tastiera) tutti i tipi di riga previsti per normativa.
Descrizione di una riga
Eseguire un doppio tocco su una riga 2 e dichiarare che per effettuare una misura direttamente dal
palmare basta agire sul pulsante “Mis.”. Mentre se si vogliono leggere solo gli angoli, come nel caso in
cui il prisma non possa essere messo direttamente sul punto preciso e distanza e angoli vengono letti
separatamente (p.es.: spigolo di fabbricato), si dovrà toccare il pulsante “Ang”.
Illustrare come è possibile prelevare la materializzazione del punto direttamente dalla lista (attivabile
con un tocco sul triangolo con la punta in basso).
Uscire dalla finestra con il pulsante “Canc”
Ritornati nella lista delle righe far notare che il modo più veloce ed automatico per eseguire
le misure è quello di usare il pulsante “LEGGI” (raffigurante l’icona strumento).
- Sottolineare il fatto che è stato creato in quelle dimensioni per offrire la comodità di
utilizzarlo direttamente con un dito.
- Evidenziare l’importanza (in termini di tempo, praticità e possibilità di errori) che eseguirà
automaticamente l’apertura della riga 2, la lettura dei dati, incrementerà automaticamente
il nome dell’ultimo punto (assegnandolo al nuovo) e verranno inseriti la stessa altezza mira
e la stessa descrizione del punto precedente.
Descrizione della riga V
Spiegare che si tratta dell’eccezionale possibilità di battere un punto non stazionabile con antenna o
prisma, enfatizzando la grande comodità del fatto che le relative righe (4 e 5 e altimetriche) verranno
inserite in automatico, evitandoci di doverle calcolare e trascriverle manualmente.
Toccare il pulsante relativo alla riga V, enfatizzando l’intuitività dello schemino, aiutandoci
con esso descriviamo che andremo a rilevare un punto ad incrocio, leggendo col disto le
distanze verso il punto incognito, da 2 punti già battuti:
- iniziare accennando il fatto che possiamo subito scegliere la dinamica della rilevazione del
punto incognito, a seconda che questo si trovi a destra o a sinistra del 1°punto battuto;
- toccare il pulsante “Cambia DX o SX, mostrando come lo schema cambia disponendo il
punto incognito a DX o SX del 1°punto battuto;
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fermarsi su uno schema ed iniziare a descrive la semplicità dell’operazione descrivendo
rapidamente i campi:
- sottolineare che il 1° e 2° punto battuto possono essere scelti, agendo sulla freccetta dello
stesso campo, dalla lista dei punti disponibili;
- che ne campo “DIST” va inserita semplicemente la distanza letta col disto tra i punti
battuti e il punto incognito;
- ricordando che HS e Dislivello non sono campi obbligatori, ma possiamo ometterli qualora
non ci interessi calcolare l’altimetria sul punto incognito;
- toccare il tasto “Conferma” e far notare con enfasi come sul libretto siano già state create
le rispettive righe 4 e 5 (doppie) e le righe S D.
Illustrare adesso come è semplice calcolare il dislivello su un PF inaccessibile e rilevato
precedentemente solo per angoli o con allineamenti. Si userà la tecnica della livellazione utilizzando un
DISTO bluetooth.
Creare una riga “S” con dei dati casuali e successivamente una riga “D” compilando solo il nome del
punto (es PF03). Toccare il pulsante “Livello” e illustrare che basta imputare manualmente o da
bluetooth le distanze 1 e 2 per calcolare il dislivello senza dover usare un livello.
Mettere in risalto la possibilità di modificare, eliminare, copiare ed incollare righe visualizzando il menu
MODIFICA. Poi tenere premuto lo stilo sulle ultime due righe create (S e D) e cancellarle
(indispensabile per una buona successiva elaborazione).
Concludere affermando con enfasi che si possono realizzare tutti i tipi di riga catastali (anche GPS) e
verificare in qualsiasi momento le tolleranze su stazioni ed allineamenti (menu CONTR)
Far vedere dal menu COM il trasferimento di interi libretti da e verso strumento e PC.
Calcolo
E’ la parte più performante di tutto il sistema.
Esso è molto simile a quello di pregeo, veloce ed affidabile. Il tutto verrà automaticamente inquadrato
nel sistema di PF dichiarati in riga 8 e questo permetterà il controllo del rilievo sul posto e dei
picchettamenti affidabili.
Eseguire un tocco sul pulsantone “Elabora” e ad elaborazione terminata far notare l’elenco con gli
scarti tra le distanze misurate e PF e quelle derivanti dalle coordinate. Questo dà subito l’idea
all’operatore se ha sbagliato PF (magari battendo uno spigolo anziché un altro). Uscire dalla finestra
con un tocco su “Ok”.
In più possedendo anche Misurate CE (il software che permette di cercare e controllare in campo le
misurate sui pf, scaricando direttamente il file DIS dal sito agenzia del territorio), si attiverà un
pulsantone “RICERCA MISURATE”. Con un solo tocco, verranno ricercate le misurate tra pf in archivio
e confrontate con i pf presenti sul tuo lavoro… ed ecco il risultato (mostrare coppia pf e dati).
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Nella finestra successiva far notare le coordinate assolute (quindi già collegate ai PF), l’informazione
altimetrica solo nei punti decisi e gli SQM che danno all’operatore direttamente in capo la possibilità di
evidenziare degli errori potendo rifare le misure senza necessità di rientrare in ufficio e poi tornare in
campo.
Grafica
Questa sezione susciterà il maggiore interesse da parte del possibile cliente.
Passare alla cartellina grafica e illustrare che il grafico viene realizzato in modo veloce e con tutti gli
elementi e la simbologia prevista per norma. Enunciare che si tratta di “Un vero CAD su palmare da
cui ottenere informazioni, creare punti, controllare tolleranze”. Mostrare come sia possibile effettuare
un PAN in qualsiasi momento senza dover attivare alcun comando (spostando l’immagine sullo
schermo direttamene con un dito).
Aprire tutti i menu di questa sezione ed illustrare velocemente i contenuti soffermandosi
maggiormente sui menu CREA (dichiarando tutti i comandi disponibili) e STRUM (enfatizzando i
controlli di tolleranza che non ci faranno più tornare in campo in caso di errori).
Toccare l’icona a fianco il ? ed illustrare la barra degli zoom realizzando di seguito uno zoom finestra
che visualizzi dalla stazione 200 a tutti i punti della particella. Dal menu CREA scegliere la voce
“Contorno” e di seguito selezionare l’icona “Nero” e “Continuo”. Eseguire poi il classico contorno tra i
punti 201, 202, 203, 204, 205, 206, 207, 208 e chiudere sul 201. inserire un testo qualsiasi nella
richiesta di riga 6 successiva e confermare con “Ok” dichiarando che riga 6 e relativa riga 7 saranno
riportate automaticamente sul libretto.
Adesso dal menu STRUM toccare “Area contorni” e selezionando un punto all’interno della particella
far notare come è possibile avere e dare immediatamente al cliente, in campo, la superficie ed il
perimetro di quanto rilevato.
Aprire il menu FRAZ e illustrare tutti i tipi di frazionamento previsti. Selezionare la voce “parti = a
squadro”, indicare il contorno dall’interno confermando con l’icona rappresentante un visto. Alla
richiesta del numero delle parti indicarne 3, come primo e secondo punto dello squadro selezionare in
sequenza 208 e 201 e come punto del lato d’inizio nuovamente il 208 e scegliere la creazione di punti
CELERIMETRICI. Alla richiesta della stazione indicare la 200 e illustrare con enfasi che il frazionamento
è fatto e le battute sui nuovi punti ed i nuovi contorni saranno inserite automaticamente sul libretto.
Dichiarare adesso che sarà semplicissimo picchettare i nuovi punti e selezionare la voce “Picch
Singolo” dal menu PK. Inserire un’altezza strumento, selezionare come origine 200 e come
orientamento 209, seguire le istruzioni e selezionare il punto 211 come da picchettare. Illustrare la
finestra successiva dichiarando che qui si può lavorare in 3 modi secondo lo strumento posseduto:
1 – Strumento senza porta seriale: bisogna manualmente agire sullo strumento per aggiungere i valori
indicati nella riga superiore;
2 – Strumento con comunicazione seriale: un tocco su Leggi effettuerà la misura e visualizzerà gli
scarti per raggiungere i valori desiderati (se il programma è stato lanciato in modalità demo saranno
visualizzati dei valori fittizi senza aver alcuno strumento collegato)
3 – Strumento motorizzato: un tocco su “Individua” farà ruotare lo strumento e lo posiziona
automaticamente verso il punto da picchettare.
Concludere l’operazione uscendo con il tasto “Canc”.
Adesso la fase più interessante da mettere molto in evidenza: il raster.
Rimanendo nello stesso zoom sulla particella, attivare la voce “lucidi” dal menu VIS. Spuntare la voce
“Raster” e confermare. Illustrare con enfasi che l’estratto di mappa precedentemente importato da
TABULA 2000 (o TABULA t) è stato inquadrato e scalato automaticamente grazie al calcolo assoluto
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del libretto. Fate volare e stimolate la fantasia del possibile cliente con quante cose si possono fare
avendo direttamente in campo la situazione del rilievo sulla mappa catastale.
Adesso sarà un gioco creare nuovi punti direttamente dalla mappa (riconfinamenti) o calcolare aree e
distanze tra punti di rilievo e punti di mappa.
Dal menu CREA selezionare la voce “P per Coordinate”, toccare un vertice di una particella del raster
(vertice in alto della 190) e selezionare la stazione 200, confermare con il visto, confermare ancora il
nome del punto proposto e nella riga 2 successiva selezionare una materializzazione tra quelle in
elenco. Conferma con Ok e dimostrare con enfasi che il punto è stato creato sulla GRAFICA e i relativi
dati saranno inseriti automaticamente nel libretto.
Eseguire dei ripetuti zoom estensione e zoom finestra ed evidenziare la velocità di disegno anche con
la mappa sotto.
Non è finita qui! Attivare la voce “lucidi” dal menu VIS. Togliere la spunta dalla voce “Raster”, lasciare
la spunta sulla voce “base del disegno” confermare con OK.
Dal menu file: illustrare la possibilità di inserire DWG o DXF, Creare Dwf DWG o DXF.
Scegliere inserisci Dwg o Dxf, selezionare il file DemoDWG
Illustrare che: possiamo importare una lottizzazione o un progetto stradale, e dalle mie stazioni
picchettare un punto desiderato direttamente da palmare… e soprattutto
•
per maggiore facilità operativa, vogliamo picchettare un nuovo punto, magari che non
abbiamo battuto in precedenza? (dal menu PK selezionare “pk singolo”) possiamo selezionate
una linea, (selezionare la linea blu che dal punto 201 va verso nord/ovest) e in automatico ci
verranno indicati i grip estremi e medio della stessa, in modo da poter selezionare facilmente
il punto da picchettare anche se non precedentemente salvato. Selezionare come punto di
origine la staz 200, orientamento il punto 209, come punto da picchettare toccare il grip più
alto della linea selezionata.
•
se vogliamo creare un punto ad incrocio utilizzando i punti di una linea del dxf ecc…
TABULA t CE
E’ la parte dedicata ai rilievi topografici non legati al catasto.
Le prestazioni di TOPPY 2000 si esaltano nella parte topografia. Anche qui si possono realizzare
misure celerimetriche, GPS, allineamenti.
Illustrare la possibilità di:
•
partire da un lavoro topografico già creato in precedenza
•
creare un nuovo lavoro topografico da un file di coordinate note (spiegare meglio)
Aprire il lavoro (frana1 opportunamente duplicato dall’originale frana da non toccare mai – come
illustrato per la parte catastale) ed illustrare i tipi di riga del libretto topografia e la presenza del
pulsante TUTTO (icona strumentino a fianco menu ?) che velocizza la registrazione soprattutto per i
piani quotati.
Calcolo
Toccare il pulsante “Elabora” ed illustrare i tre metodi di calcolo previsti dichiarando che il software
realizzerà anche una compensazione empirica sui punti iperdeterminati. Scegliere “coordinate note di
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un punto” e confermare con “Ok” in alto a destra della finestra. Scegliere come punto il CS1 (magari
digitando la C e poi aprendo la lista da cui selezionarlo), nella coordinata Est digitare 10000 nella Nord
30000 e nella quota 100 e confermare sempre con “Ok” in alto a destra della finestra.
Far notare la velocità del calcolo e l’elenco coordinate con i relativi SQM.
Evidenziare che a differenza della parte catastale si può lavorare direttamente dall’elenco coordinate e
con i relativi pulsanti è possibile: aggiungere punti di coordinate note in qualsiasi posizione; inserirne
in mezzo all’elenco; modificarle; eliminare punti indesiderati; ricercare un dato specifico.
Toccare il pulsante “Calcoli” ed illustrare che dalle coordinate stesse sarà possibile calcolare aree e
distanze in modo radiale o consecutivo.
Toccare il pulsante “Stazione” ed illustrare tutti i metodi di intersezioni previsti per il calcolo delle
coordinate della stazione attuale sottolineando che si può realizzare anche l’apertura a terra multipla
con più punti vicini e più punti lontani con l’evidenziazione degli scarti. Queste procedure sono ottime
quando si deve picchettare una serie di punti e arrivati in campo si decide di posizionare la stazione
nella posizione migliore per eseguire l’operazione.
Dall’elenco delle coordinate si potrà anche lanciare la procedura di picchettamento.
Grafica
Passare alla cartellina grafica e far notare con quale velocità viene ricostruita la semina dei punti.
Anche qui aprire tutti i menù ed illustrare velocemente le voci esistenti.
Attivare poi il raster (voce lucidi del menu VIS) facendo notare come questa volta si è importata
un’ortofotocarta e come è pratico e simpatico vedere il proprio rilievo direttamente posato sulla foto.
Effettuare degli zoom estensione e finestra per far notare, anche in questo caso, la velocità di TOPPY
2000.
Anche qui! Attivare la voce “lucidi” dal menu VIS. Togliere la spunta dalla voce “Raster”, lasciare la
spunta sulla voce “base del disegno” confermare con OK.
Dal menu file: illustrare la possibilità di inserire DWG o DXF, Creare Dwf DWG o DXF.
Scegliere inserisci Dwg o Dxf, selezionare il file DemoDWG
Illustrare che: sarà possibile importare una lottizzazione o un progetto stradale, e dalle mie stazioni
picchettare un punto desiderato direttamente da palmare…
Se il cliente non ha un palmare enunciare i vantaggi di possederne uno: Agenda, Word, Excel e tutti
gli altri programmi che Topoprogram farà. Si può anche dire che ormai quasi tutti i professionisti
possiedono un palmare.
Concludere la DEMO con la frase:
TOPPY 2000 – semplice, pratico ed a portata di mano
FAQ – Domande e risposte
D. A cosa serve TOPPY 2000 ?
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TOPPY 2000 – Scaletta dimostrativa versione 9.00
R. E’ un registratore dati evoluto che ci permette non solo di archiviare ma anche
calcolare, visualizzare in grafica (compreso la mappa) e controllare i nostri rilievi
direttamente in campo.
Praticamente un sostegno al rilievo che ci evita errori e ci dà risultati immediati in
campo evitando così di dover tornare sul posto in caso di sbagli scoperti dopo
l’elaborazione in ufficio.
D. Posso caricare i dati dal mio registratore?
R. Certamente: TOPPY 2000 ha tre modalità operative.
a. Per gli strumenti senza registratore si possono scrivere i dati utilizzandolo come
un vero e proprio libretto delle misure;
b. Per gli strumenti senza registratore e con la seriale, si può collegare e
registrare i dati direttamente;
c. Per gli strumenti con registratore dati (oltre le due funzioni precedenti) è possibile a fine
rilievo scaricare l’intero libretto.
D. Posso creare la grafica relativa ad un lavoro inserendo solamente il libretto?
R. Certamente: è possibile creare automaticamente la grafica relativa ad un lavoro
usando solamente il libretto delle misure ed in essa calcolare distanze, superfici o
controllare tolleranze catastali.
D. Posso esportare il libretto su altri programmi?
R. Il programma permette di esportare il libretto e le coordinate sui software
TOPOPROGRAM. Chiaramente è possibile anche la funzione inversa, da PC a Palmare.
Si possono scambiare anche le liste delle descrizioni e, soprattutto, le immagini raster
rappresentanti mappe o estratti catastali.
D. Si può stampare da TOPPY 2000?
R. No. Per stampare i dati o i grafici è necessario trasferire i dati su un software
TOPOPROGRAM.
D. Si possono realizzare libretti con misure derivanti da diversi strumenti?
R. Questa è una delle potenzialità maggiori di TOPPY 2000. Un unico lavoro può essere
costituito da misure celerimetriche, da allineamento, GPS, livello e disto. Un unico
tocco sul bottone “Elabora” elaborerà tutto insieme.
Grazie e buon lavoro
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