Fabbrica della Bioenergia è un progetto, promosso da Provincia di

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Fabbrica della Bioenergia è un progetto, promosso da Provincia di
Fabbrica della Bioenergia è un progetto, promosso da Provincia di Cremona, che
vede in Politecnico il referente scientifico ed operativo. Gli altri soggetti coinvolti
dall’iniziativa sono Ersaf, l’ente di ricerca e servizio agricolo e forestale della
Regione Lombardia, l’ITIS J. Torriani di Cremona, che ospiterà i laboratori
analitici, il Comune di Cremona e la Camera di Commercio di Cremona. Altri
soggetti pubblici e privati, come le Associazioni di Categoria o le ex aziende
municipalizzate del territorio hanno espresso parere favorevole e supporto al
progetto.
L’idea progettuale nasce dall’esperienza maturata sia dalle Pubbliche Istituzioni
che dagli Enti di Ricerca nell’ambito delle bioenergie,
e della digestione
anaerobica in particolare. L’obiettivo è quello di dare un impulso alla ricerca in
questo campo e di fornire servizi che permettano di sviluppare appieno le
potenzialità del territorio in questo ambito e di rispondere in modo qualificato alle
necessità dei diversi operatori.
L’analisi di scenario mostra come nel territorio provinciale esistano tuttora
notevoli quantità di materia organica residua, di origine agro-zootecnica, ma
anche agro-industriale e civile, idonee per la digestione anaerobica ma non
ancora completamente valorizzate. Inoltre l’indagine ha portato alla luce un
secondo ordine di problematiche legate all’efficienza degli impianti a biogas
operativi che non sempre producono energia secondo la loro massima
potenzialità. A queste criticità si lega un altro aspetto importante. La revisione
normativa degli incentivi pubblici a queste fonti energetiche ha nell’ultimo anno
favorito un rapido sviluppo, soprattutto in ambito agricolo, del numero di
impianti operativi o in corso di realizzazione, che è si un elemento positivo ma
pone questioni relative alla pianificazione territoriale, energetica ed economica
del territorio e delle sue risorse.
Alle questioni di ordine energetico e pianificatorio si affiancano quelle ambientali,
non di minor importanza:
l’attuale carico zootecnico lombardo e anche
provinciale crea delle situazioni di criticità per quanto riguarda l’inquinamento
delle acque a causa dei nitrati che derivano dall’utilizzo agronomico delle
deiezioni animali. Tale problematica potrebbe essere aggravata dallo sviluppo dli
impianti a biogas che trattino matrici esterne ricche di azoto, ma favorita invece
in termini generali dalla diffusione della digestione anaerobica dei liquami. Infatti,
opportune soluzioni impiantistiche, a fianco degli impianti a biogas di produzione
energetica, possono invece consentire di ridurre il carico di azoto dei fanghi e
delle deiezioni animali grazie ad azioni sinergiche, ottenendo quindi un doppio
beneficio ambientale: una maggior produzione di energia elettrica verde a fronte
di un minor inquinamento dell’aria da parte dei combustibili fossili e dell’acqua
dai nitrati.
La “Fabbrica della Bioenergia” si pone quindi tre linee di azione che sono volte ad
incentivare uno sviluppo armonizzato con territorio e società di questa tipologia
di impianti energetici.
La linea di ricerca ha l’obbiettivo di migliorare le rese energetiche degli impianti
esistenti, andando ad operare sia su implementazioni di ordine tecnologico che
gestionale, fornendo quindi delle indicazioni per la realizzazione e l’utilizzo di
questi impianti in un’ottica di massima efficienza raggiungibile. Inoltre la linea
ricerca intende studiare le corrette modalità di valorizzazione energetica di altre
matrici organiche che possono essere presenti sul territorio e che non sono
ancora sfruttate nel miglior modo possibile. Infine lo studio verterà anche su
nuove tecnologie, utilizzabili a scala reale, per la rimozione dell’ammoniaca dal
digestato.
La linea servizi servirà invece per trasferire le conoscenze apprese nel corso delle
ricerche condotte in ambito Fabbrica o in periodi e ambiti differenti verso quei
soggetti che gestiscono o vorrebbero realizzare un impianto a biogas. I servizi
offerti saranno di carattere ordinario, come la valutazione dei parametri di
processo e resa dei digestori al fine di restituire procedure di gestione più
efficienti ad altro a più alto valore come l’affiancamento nella scelta tecnicoprogettuale, nel testing di nuove soluzioni, nell’individuazione delle opportune
cariche di biomasse in alimento.
Trasversale a queste due prime attività opererà un laboratorio bio-chimico di
nuova realizzazione, ospitato presso l’ITIS Torriani, che permetterà di effettuare
quelle analisi funzionali alla ricerca e ai servizi oltre che offrire un servizio conto
terzi per il territorio.
Infine è prevista una linea di azione denominata “Osservatorio” con cui si intende
recepire i bisogni del territorio, monitorare lo sviluppo del settore bio-energie e
implementare azioni formative mirate verso molteplici gruppi di soggetti,
interessati a vario titolo a questo comparto produttivo. L’Osservatorio sarà quindi
lo strumento, rivolto ai diversi soggetti pubblici e privati, per fornire informazioni
di contesto, riunire i diversi portatori di interessi in un unico punto di confronto,
monitorare gli andamenti del settore, i nuovi trend tecnologici ed economici
emergenti, nonché raccogliere e rendere disponibili tutte le conosce ed
esperienze maturate nei diversi ambiti di Fabbrica.
Risulta dunque chiaro come l’obbiettivo principale di Fabbrica sia quello di creare
un centro di competenza per il territorio cremonese e limitrofi che possa
supportare lo sviluppo di un settore interessante e dalle implicazioni importanti
come quello delle bioenergie.
Per informazioni:
http://www.cremona.polimi.it/fabbrica
[email protected]