LO STRAPPO, Il viaggio di un clandestino

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LO STRAPPO, Il viaggio di un clandestino
LO STRAPPO. Il viaggio di un clandestino
uno spettacolo di Modou Gueye, testo di Martino Lo Cascio
Modou Gueye, lavorò per un anno, faticò come un mulo, visse a pane ed acqua.
Sette giorni su sette. Raccolse la cifra per quel biglietto che costava più di una
crociera di lusso. Poi rimase in attesa per mesi. Quando più nessuno ci credeva, la
carretta prese il largo. Per tanto tempo i suoi ricordi si interrompevano qui. Per anni
aveva tentato di ricordare. Finché un giorno si trovava in una città di mare, e
passeggiando sul molo trovò in acqua una bottiglietta. Quasi istintivamente la
recuperò e immediatamente iniziò a ricordare il viaggio...
Lo spettacolo parla di una migrazione, di un viaggio verso l'Italia, episodio
concreto, ma anche simbolo di tutti i popoli che partono verso un futuro
sconosciuto, ma che sperano sia meglio del presente.
Attraverso un monologo toccante ma allo stesso tempo leggero e senza retorica si
affrontano i temi dei flussi migratori, dell'incontro fra popoli e dell'arrivo in una
nuova terra.
MODOU GUEYE, BIOGRAFIA
Modou Gueye è arrivato in Italia dal Senegal nel 1990 e dal 1993 collabora con il
Laboratorio di Teatro “Mascherenere” di Milano con il quale organizza spettacoli
per la diffusione della cultura africana e per la promozione della multiculturalità. Ha
realizzato e diretto diversi spettacoli tra cui: “Osare inventare l'avvenire: il
presidente ribelle” dedicato a Thomas Sankara, “Il bambino soldato”, “Modou
racconta”, “Viaggiando con i diritti”. Dal 1998 è attivo nel campo dell'educazione
allo sviluppo e dell'intercultura sia con i laboratori per bambini sia nella
formazione di insegnanti di scuola superiore, media ed elementare. Dal 1998 è
presidente dell'associazione socio-culturale Sunugal con la quale realizza attività
culturali, artistiche ed educative in Italia per la diffusione di informazioni sul Sud del
mondo e sulle migrazioni, mentre in Senegal realizza progetti di sviluppo socioeconomico prevalentemente nelle aree di Louga e Thiès.
L'ASSOCIAZIONE SUNUGAL
Sunugal è un'associazione socio-culturale, nata nel 1990 ma ufficialmente
registrata nel 1998, per iniziativa di un gruppo di cittadini senegalesi ed italiani e
con l'obiettivo di favorire iniziative di scambio tra i due paesi. Agisce tanto in Africa
quanto in Italia, sostenendo i migranti come agenti di sviluppo dei loro territori di
origine e funge da rete di collegamento tra gli immigrati in Italia e le famiglie
rimaste in Senegal. Il nome dell'associazione significa, in lingua wolof, “la nostra
barca” ed indica la volontà di condividere un percorso che coinvolga le diverse
culture.
Sunugal opera in due aree di intervento principali:
-In Italia realizza attività culturali, artistiche ed educative per la diffusione ad un
pubblico più ampio di informazioni sul Sud del mondo e sulle migrazioni;
-In Senegal realizza progetti di sviluppo locale nelle aree di provenienza degli
immigrati: il Centro socio-culturale di formazione in taglio e cucito a Guediewaye, il
progetto Pane Migrante, il progetto di sviluppo rurale “Defaral sa bopp”, il progetto
“Sole, Acqua, Terra”, il progetto “Adotta un albero a distanza” e il centro culturale e
di accoglienza Ker Toubab.