Albenga, diocesi dei veleni il vescovo sulla

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Albenga, diocesi dei veleni il vescovo sulla
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IL SECOLO XIX
albenga / riviera
VENERDÌ
26 APRILE 2013
LETTERA-ESPOSTO, NON FIRMATA, CONTRO MONSIGNOR OLIVERI
Albenga, diocesi dei veleni
il vescovo sulla graticola
La nomina degli ultimi 4 diaconi ha scatenato i “nemici”
IL CASO
LUCA REBAGLIATI
ALBENGA. Un episcopato che du-
ra quasi da un quarto di secolo e un
feeling che sembra interrotto a
causa di scandali e recrudescenze
ipetradizionaliste.
Questa volta il vescovo Mario
Oliveri potrebbe dire basta, e la lettera inviata da un non meglio definito gruppo di fedeli e di sacerdoti
sembra avere già lasciato un segno
nella curia ingauna, indipendentemente da eventuali interventi o
provvedimenti da parte degli altri
(peraltro decisamente illustri) destinatari. Anche se in curia nessuno parla volentieri dell’argomento,
l’insolitamente scarsa affluenza di
sacerdoti alla cattedrale di San Michele per l’ordinazione dei nuovi
diaconi Enrico Giovannini, Stefano Mautone, Giovanni Pinna e
Jean Pierre Vinciguerra, tutti studenti del seminario vescovile di Albenga, non era passata inosservata
e il vescovo ne sarebbe stato colpito, in maniera non certo favorevole. Avrebbe avuto conferma del clima sempre più ostile nei suoi confronti
La lettera in cui si definisce
“scempio” l’ordinazione di diaconi
in 3 casi su 4 cacciati (secondo la
missiva) da altri seminari sembra
avere però dato un duro colpo al
morale ed alle certezze di Oliveri. E
al vescovo deve essere venuto un
sussulto quando ha letto i nomi degli destinatari, cioè il Pontefice ed i
cardinali Bagnasco e Bertone. Pro-
I quattro nuovi diaconi: Enrico Giovannini, Stefano Mautone, Giovanni Pinna e Jean Pierre Vinciguerra
prio il nome del segretario di Stato precisione ad Alassio) ha affetti favaticano deve avere fatto venire i miliari ed anche cittadinanza onobrividi a Oliveri, visto che proprio raria.
Finora, però, Oliveri non ha mai
Tarcisio Bertone ne caldeggia il
trasferimento fin da quando era risposto alle sirene romane e ai fastidi del cardinale,
“solo” arcivescovo
facendo leva sul
di Genova.
principio ecclesiaBertone non ha
L’INDISCREZIONE
stico dell’inamomai gradito le
chiacchiere e gli
Dopo venticinque vibilità dei vescovi, che una volta
scandali di una
anni monsignor
ordinati non posdiocesi cui è partisono essere ricolarmente legaOliveri potrebbe
mossi se non con il
to, non solo per il
dire addio
loro consenso o
suo passato genoalla diocesi
per essere messi a
vese, ma anche
riposo. Ad ogni of- Il vescovo Mario Oliveri
perché qui (per la
ferta di un posto anche di prestigio
in qualche importante congregazione, che lo avrebbe portato nella
cittàeternainpiantastabile,Oliveri ha sempre risposto di preferire la
diocesi di Albenga. Certo, una berretta rossa lo avrebbe facilmente
convinto, ma una eventuale nomina cardinalizia (che sembrava nel
destinodiOliveriquandosiinsediò
quarantaseienne nel 1990, proveniente dagli ambienti diplomatici
ecclesiastici) è sempre stata frenata dagli scandali che periodicamente hanno punteggiato la storia
recente della diocesi albenganese e
dalla propensione del vescovo di
accogliereabracciaaperteseminaristi cacciati da altre diocesi e sacerdoti scomodi, secondo i maligni
per crearsi una corte di fedelissimi,
secondo altri per cristianamente
doveroso sentimento di perdono.
La vicenda di Luciano Massaferro ha però segnato uno spartiacque, perché in Vaticano non è piaciuta granché la difesa del sacerdote condannato per pedofilia.
L’ascesa di Bergoglio al soglio pontificio potrebbe accelerare i tempi
del processo canonico a don Lù,
che potrebbe avere riflessi sulle vicende della curia ingauna e sulla
posizione del vescovo. Olivieri vorrebbefesteggiareilquartodisecolo
di episcopato, prima magari di ritirarsi a Campoligure, ma secondo
chi gli è vicino sta soffrendo molto
la scollatura con una parte significativa del clero e dei fedeli. E magariunachiamataromanaoggisarebbe accolta con animo ben diverso
rispetto a qualche anno fa.
Quellalettera,anchesefossestata firmata solo da un “corvo”, è la
conferma che intorno al vescovo si
è creato un clima ormai insostenibile. E di tutto la Chiesa ha bisogno
in questo momento, meno che di
tensioni come quelle che si trascinano da tempo in una diocesi, seppur piccola, come quella di Albenga-Imperia.
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OGGI A NUOVA DELHI
Caso Bruno:
incontro con
l’ambasciatore
ALBENGA. Questa mattina a
Nuova Delhi la mamma di Tomaso
Bruno, Marina Maurizio, incontrerà
l’ambasciatore italiano in India,
Daniele Mancini. A dare la notizia è
Euro Bruno. «Si tratta di un incontro che era stato fissato da tempo spiega il papà di Tomaso - In casi
delicati come questo che riguarda
Tomaso e la sua amica Elisabetta è
importante che la diplomazia svolga il suo ruolo, e in modo particolare quando ci si trova a dover fare
i conti con la giustizia di un paese
così diverso e lontano dal nostro.
Naturalmente ci auguriamo che il
nostro ambasciatore in India ci fornisca notizie confortanti riguardo
la vicenda di Tomaso ed Elisabetta. Per fortuna i due ragazzi, nonostante l’ormai lungo periodo di detenzione in carcere (oltre tre anni,
n.d.r.;), stanno bene».
CERIALE
Ladri in azione
a Peagna
e a San Giorgio
CERIALE. Nella piana albenganese non accenna a diminuire il fenomeno dei furti all’interno delle abitazioni.
Dopo quelli messi a segno nelle
settimane passate nella zona collinare di Leca e tra Campochiesa e
Cisano, negli ultimi giorni i soliti
ignoti sembrano aver spostato la
propria attenzione qualche chilometro più a levante, sempre nella
piana ma nel territorio comunale di
Ceriale. Dove i malviventi nei giorni passati hanno visitato e ripulito
ben tre abitazioni, due in regione
San Giorgio, proprio al confine tra
Ceriale ed Albenga, ed un’altra
nella frazione collinare di Peagna.
In tutti e tre i casi i ladri sarebbero
entrati in azione in pieno giorno,
approfittando dell’assenza dei
proprietari delle case.