Perché i dentifrici di uso comune sono…!!!???

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Perché i dentifrici di uso comune sono…!!!???
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Dentifricio fatto in casa (Collana della CONOSCENZA n°15)
Posted By Sergio Boschian On 2 maggio 2012 @ 08:03 In Collana della Conoscenza,Collane
informatiche,SALUTE | 30 Comments
[1]Cari
NAMASTE’- ALOHA- HASTA SIEMPRE
SDEI
LETTORI/LETTRICI di SL,
sperando di fare cosa UTILE v i propongo un
POST su un prodotto diffusissim o di igiene
personale; parlo del dentifricio com pagno
fedele che ognuno di NOI usa giornalm ente di
v ari colori e sapori ed anche dai m olteplici
ingredienti NON tutti purtroppo affidabili e
innocui, per m e leggere questo articolo è stata
una v era sorpresa e il suggerim ento finale poi
di com e ottenere un dentifricio “artigiano” il
più possibile efficace con sostanze “naturali“ è
di stim olo a produrlo per tutta la fam iglia !!!
BUONA MA SOPRATUTTO UTILE LETTURA,
QUINDI……
Perché i dentifrici di uso comune sono…!!!???
Ho iniziato a produrre da me un dentifricio 100% naturale perchè in diversi dentifrici di uso
comune che si trovano in commercio sono presenti numerosi ingredienti chimici tossici per
la nostra salute.
Ecco alcuni degli ingredienti più usati:
Aqua, Sorbitol, Hydrated Silica, PEG-32, Zinc Citrate, Sodium Lauryl Sulfate, Aroma, Cellulose
Gum, Sodium Fluorite, Triclosan, Sodium Saccharin, Eugenol, Limonene, CI 42051, CI 47005,
CI 77891.
Il Triclosan (5-chloro-2-(2,4-dichlorophenoxy)phenol) è’ in circolazione da oltre 30
anni e inizialmente era impiegato nelle strutture sanitarie come disinfettante,
soprattutto in ambito chirurgico. Ha un’azione principalmente antibatterica, ma
possiede anche un certo potere antimicotico e antivirale. L’EPA (Agenzia per la
Protezione Ambientale americana) classifica il Triclosan come un pesticida e lo
considera una sostanza tossica per l’uomo e inquinante per l’ambiente. Da un punto di
vista molecolare, il Triclosan è molto simile alle sostanze tra le più tossiche sul Pianeta:
diossine, PCB e Agente Arancio (potente erbicida e defoliante usato dagli americani
nella guerra del Vietnam per stanare i vietgong dalle foreste). Lo stesso procedimento
di produzione di questo agente microbico può generare diossine che si ritrovano poi
come residui nel prodotto finale. Ulteriori quantità di diossina sono poi prodotte dopo
l’esposizione alla luce solare dell’agente antisettico. Un altro pericolo deriva dal
contatto di saponi e dentifrici al tricolosan con acqua di rubinetto, spesso
pesantemente addizionata con cloro. Un recente studio ha infatti dimostrato che le
molecole di cloro reagiscono con il Triclosan e generano cloroformio, sostanza molto
tossica per il fegato, i reni e il sistema nervoso centrale. I produttori dichiarano con
orgoglio che gli ingredienti antibatterici dei dentifrici continuano ad agire per oltre 12
dopo che vi siete lavati i denti.
Un tempo più che sufficiente per essere assorbito dalle mucose. Attraverso l’uso di
dentifrici e altri prodotti per l’igiene, il Triclosan e le diossine entrano quindi nel nostro
corpo e si accumulano soprattutto nei tessuti adiposi, considerata la loro lipofilia (affinità
per il grasso). A dimostrazione di questo, uno studio svedese del 2002 ha evidenziato la
presenza di alti livelli di Triclosan in 3 campioni su 5 di latte materno. Inoltre, è noto
che le diossine rappresentano un serio pericolo per la salute umana. Oltre che ritenute
cancerogene, sono in grado di indebolire il sistema immunitario, ridurre la fertilità e
causare difetti congeniti. Hanno un potente effetto ormonale (hormone disruptors), si
accumulano nel corpo e possono per lungo tempo interferire con i normali ormoni del
nostro organismo. In particolare, il Triclosan ha mostrato di possedere un effetto,
seppur debole, di tipo androgenico.
L’uso regolare di prodotti che contengono triclosan può portare alla formazione di ceppi
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batterici resistenti, così come succede con l’abuso di antibiotici. Studi di laboratori hanno
già evidenziato diversi ceppi resistenti a questo agente antisettico. Alla fine, non solo il
Triclosan nei detergenti è inutile per prevenire le malattie infettive, ma addirittura le
può favorire. L’uso di creme e deodoranti al Triclosan è stato anche associato alla
maggiore insorgenza di micosi cutanee. Infatti nonostante i facili e ingannevoli
proclami della propaganda, apposite ricerche non hanno mai dimostrato un reale
beneficio derivato dall’aggiunta di sostanze antimicrobiche nei prodotti per l’igiene
personale e dell’ambiente. Una ricerca condotta in 200 case ha dimostrato che l’ uso
regolare di saponi e detergenti antimicrobici non riduceva affatto il rischio di malattie
infettive tra le persone che vi abitavano.
Del Sodium Fluorite, ovvero il fluoruro di sodio [2], ne abbiamo già ampiamente
discusso (clicca sul link per approfondire) esponendo i danni arrecati da questa tossica
sostanza. Ecco alcuni dati riassuntivi:
Molti studi scientifi ci dimostrano gli effetti negativi del floruro di sodio che viene inserito,
oltre ache nei dentifrici, anche nelle acque potabili.
Nel 1944 il Journal of American Dental Association scrisse che la fluorazione causa
OSTEOPOROSI, GOZZO e malattie alla spina dorsale.
Nel 1990 uno studio confermo’ la correlazione tra fratture ossee e fluoro. La Cornell
University scopri inoltre danni ai reni.
Mentre uno studio del 1978 dell’Universita’ di Yale scopri che bastava 1ppm di
FLUORURO per diminuire resistenza e elasticita’ delle ossa (nei dentifrici commerciali
ce n’è in media 1500 ppm).
Nel 1987 NCI americana (Istituto dei Tumori) stabiliva relazione tra cancro
(osteocarcinoma) e fluoro nell’acqua potabile.
La Fluorizzazione delle forniture idriche e’ quindi una prassi amorale, non necessaria ed
iniqua, e fra i suoi sostenitori si annoverano potenti interessi acquisiti del settore
industriale, governativo (USA) e della professione medica /ondotoiatrica.
Il fluoruro si accumula nelle ossa e le rende piu’ fragili e soggette a fratturarsi.
Inoltre la principale sostanza contenuta negli psicofarmaci e’ il FLUORO.
Il fluoro distrugge la flora batterica e gli enzimi. Il Dott. Durrant-Peatfield ci dice che il
fluoro è un veleno che distrugge gli enzimi. Il suo accumulo nella tiroide è causa di
squilibri ormonali. E’associato a malattie autoimmuni oltre all’osteoporosi,
l’osteosarcoma e perfino un’aumento del cancro alla tiroide.
Il fluoruro di sodio è un ingrediente comune dei veleni per topi e scarafaggi, degli
anestetici, dei farmaci psichiatrici e ipnotici e del gas nervino. È uno degli ingredienti
base del Prozac e del gas nervino Sarin usato nell’attentato al sottopassaggio della
metropolitana giapponese. Prove scientifiche indipendenti hanno rivelato che il fluoruro
causa vari disturbi mentali e rende le persone stupide, docili e sottomesse.
Polyethylene Glycol (PEG): è un Tensioattivo, e viene inserito nei dentifrici in quanto
dotato di proprietà detergenti e schiumogene; in più dissolve altri ingredienti non solubili
in acqua. E’ potenzialmente cancerogeno.
Sodium Lauryl Sulfate (SLS): è anch’esso un Tensioattivo. Ruth Winter, autore del libro
“A Consumer’s Dictionary of Food Additives” afferma che il SLS è soltanto un irritante per la
pelle, per Epstein e Steinman, autori del “The Safe Shopper’s Bible“, esso risulta irritante
anche per gli occhi e le mucose. Judi Vance, autrice del libro “Beauty To Die For“, invece si
spinge oltre facendo riferimento a degli studi giapponesi che evidenziano un danno al
DNA. Lo studio della Invitrogen Corporation [3] del 23 Marzo 1998, oltre ai sopraccitati
effetti aggiunge problemi vascolari, polmonari e complicanze su embrioni e/o feti
(fetotoxicity). Uno studio del Toxicology Data Network [4] , denominato “Effetti degli additivi
farmaceutici sulla sintesi e nei meccanismi di riparazione del DNA” (Effect of pharmaceutical
additives on the synthesis of DNA and on repair mechanism), accusa l’SLS di bloccare la
sintesi del DNA.
Sodium Saccharin: Saccarina, è stato il primo dolcificante artificiale, è 300 volte più dolce
dello zucchero. Viene chiamato E 954 nei prodotti alimentari. Su Wikipedia [5] si trova
scritto: “Fin dalla sua introduzione la saccarina è stata al centro di preoccupazioni sulla
sua potenziale nocività. Durante gli anni sessanta diversi studi hanno suggerito che la
saccarina fosse un cancerogeno per gli animali. L’allarme tocca il livello massimo nel 1977,
dopo la pubblicazione di uno studio in cui si rileva un aumento dei casi di cancro alla
vescica nei ratti alimentati con alte dosi di saccarina. Quell’anno la saccarina viene vietata
in Canada.” Ancora: questo video Toxic Ingredient #1 – Saccharin Or Sodium Saccharin
[6]
(Ingrediente Tossico #1: Saccarina o Saccarina di sodio) spiega alcuni motivi per cui non
ritenere questo ingrediente molto affidabile.
CI: sono coloranti. (CI 42051) Origine: colorante sintetico di catrame di carbon fossile.
Funzione: colorante blu-violetto. (C.I. 47005) Origine: colorante sintetico di catrame di
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carbon fossile. Funzione: colorante che va dal giallo opaco al giallo-verdognolo. (CI
77891) Titanium Dioxide: è pigmento inorganico. Si presenta sotto forma di polvere di
colore bianco insolubile. Su Wikipedia [7] riguardo al Diossido di Titanio si trova
scritto: “Gli effetti sulla salute umana non sono ancora ben compresi [...] La polvere di
biossido di titanio, se inalata, è stato classificata dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca
sul Cancro (IARC) come cancerogena.“
Se per anni tutti i giorni più volte al giorno ingerisci queste sostanze non penso che al tuo
corpo piaccia molto. Oggi non mi sorprendo più di vedere che le persone non muoiano più
di vecchiaia ma sempre di malattia. Queste sostanze indeboliscono il nostro organismo,
che essendo il computer più intelligente e all’avanguardia mai esistito, deve attuare delle
risposte essendo quotidianamente sotto attacco. Se decidete di non assumere più
queste sostanze scoprirete di avere molta più energia, forza e lucidità perchè ora
l’organismo è più pulito e non deve usare energia per difendersi da qualcosa.
Dentifricio fatto in casa: Ecco come fare
Ricetta 1:
Ingredienti:
Salvia essicata 3 cucchiaini
Menta essicata 2 cucchiaini (potete anche usare il the verde)
Sale 1 cucchiaino
Bicarbonato di sodio 2 cucchiaini
Tea Tree Oil (oppure Olio Essenziale di Menta) 5 gocce
Glicerina vegetale (la trovate in farmacia o erboristeria, anche chiamato glicerolo) quanto
basta
Procedimento:
Con un mortaio pestate le foglie secche e il sale fino a rendere il tutto una polverina, poi
aggiungete il bicarbonato, mescolate, aggiungente la glicerina fino ad avere la
consistenza desiderata (di solito qualche cucchiaio) e poi aggiungete le gocce di olio
essenziale.
Con le quantità indicate ne otterrete circa 50 ml che ad una persona bastano circa 2 mesi,
infatti ne basta poco sullo spazzolino.
Consigli:
Io uso il sale rosa dell’Himalaya che è più puro e dal sapore meno forte.
L’ultima volta ho anche aggiunto un pò di succo di limone perchè ho letto che ha proprietà
sbiancanti.
Per ottenere un risultato ottimale usate ingredienti biologici.
Dioni
Ricetta 2
Ingredienti:
- Bicarbonato di sodio 2 cucchiaini (sbianca e neutralizza l’acido prodotto dai batteri che
corrode lo smalto)
- Cenere di legno filtrata 2 cucchiaini (contiene perossido di idrogeno che disinfetta e
sbianca)
- Salvia essiccata 2 cucchiaini (proprietà antisettiche e nota per i benefici di denti e
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gengive)
- Menta essiccata 1 cucchiaino (se volete potete inserire la Malva che ha la proprietà di
curare le infiammazioni del cavo orale)
- Timo essiccato 1 cucchiaino (antibatterico e sbiancante)
- pizzico di sale
- Olii essenziali a piacere, da preferire quelli di Menta, Tea Tree, Neem, Chiodi di garofano
Procedimento:
Con un mortaio pestate le foglie secche e il sale fino a rendere il tutto una polverina, poi
aggiungete il bicarbonato e la cenere.
Mescolate.
Aggiungete a piacimento olii essenziali.
Avete ottenuto un potente e naturale dentifricio in polvere!
Bagnate la punta dello spazzolino e immergetelo nel dentifricio: ne basta poco per
ottenere dei denti lucidi e puliti.
Con le dosi sopra dovrebbe durarvi 1-2 mesi.
Dioni
Ricetta 3
Ingredienti per 100 g di prodotto:
- 70 g di argilla verde ventilata
- 5 g di foglie di salvia essiccate e ben triturate (devono essere quasi polverizzate)
- Acqua (meglio distillata) quanto basta
- 15 gocce di olio essenziale di salvia
- 10 gocce di olio essenziale di menta piperita
- 15 gocce di tea tree oil
- 10 gocce di olio essenziale di chiodi di garofano
- siringa per dolci
- tubetto di dentifricio vuoto accuratamente lavato e disinfettato con alcool puro (per uso
alimentare)
Procedimento:
Versate l’argilla e le foglie sminuzzate di salvia in un ciotolino di plastica ed amalgamate
con l’acqua distillata fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo (la consistenza
deve essere simile a quella del comune dentifricio), via via aggiungete gli oli sempre
continuando a mescolare il preparato, infine aggiungete la tintura di chiodi di garofano e
quando tutti gli ingredienti si son bene amalgamati riempite la vostra siringa per dolci con
questo impasto ed aiutandovi col beccuccio sottile (quello per le iscrizioni al cioccolato per
intenderci) riversate il tutto nel tubetto vuoto di dentifricio, tappate, etichettate ed
iniziate ad usarlo quotidianamente, sostituendo la pasta dentifricia che utilizzate di solito.
Spiegazione degli ingredienti:
L’ Argilla Verde reperibilissima in qualsiasi erboristeria ed anche piuttosto economica è
antisettica, antitossica, assorbente, battericida, disinfiammante, cicatrizzante ed
energizzante, niente di meglio per una bocca sana ed un sorriso smagliante. Utilizzata
come ingrediente principale del nostro dentifricio rende i nostri denti bianchissimi e le
nostre gengive più forti.
La Salvia Officinalis è uno dei più antichi dentifrici. Le foglie venivano strofinate su denti
e gengive con poco sale in polvere. La sapevano lunga i nostri avi!!!!! Stimolante,
rivitalizzante, antisudorifera, antibatterica, antinfiammatoria, antiossidante, calmante ed
emolliente, la salvia viene usata spesso in caso di infiammazioni della bocca e della
faringe.
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La Menta Piperita con la sua azione anestetica, rinfrescante, tonificante, stimolante e
leggermente astringente non manca mai nei comunissimi dentifrici.
Il Tea Tree Oil è un eccellente antibatterico, disinfettante, antimicotico ed antiparassitario
ed è molto utile l’uso quotidiano per mezzo di gargarismi o sciacqui per l’igiene orale.
I Chiodi di Garofano con la loro energica azione antisettica, antinevralgica,
antispasmodica vengono ancora oggi utilizzati per lenire il mal di denti; basta qualche
goccia di olio essenziale o tintura sul dente dolente per avere un immediato sollievo!!!
Fonte: http://impatiens-magicanatura.blogspot.com/2011/09/dentifricio-fatto-in-casa.html
[8]
sito molto bello che consiglio di visitare!
Ricetta 4
Ingredienti:
-5
-5
-5
-2
-1
-2
cucchiaini di bicarbonato di sodio in polvere
foglie di salvia fresca
foglie di menta fresca
cucchiaini colmi di xilitolo granulare
capsula molle di vitamina E (Ephinal 300 [9] )
cucchiaini di gomma arabica in polvere
Procedimento:
Cogliete, lavate e tritate le foglie di salvia e di menta e mettetele in una ciotolina. Portate
a bollore una piccola quantità di acqua, pari a circa una tazza da tè. Non appena l’acqua
inizierà a bollire spegnete il fuoco e mettete in infusione le foglie di salvia e menta tritate
in precedenza. Attendete 4 o 5 minuti e filtrate l’infuso. Prendete la capsula di vitamina E e
bucatela con uno spillo, spremetela facendo cadere il contenuto nell’infuso ancora caldo e
mescolate energicamente. Ora sciogliete lo xilitolo nel liquido mescolando fino a completa
dissoluzione. A questo punto versate nel liquido il bicarbonato e la gomma arabica
mescolando il tutto finchè non comincerà ad addensarsi, se è ancora troppo fluido
aggiungete un altro cucchiaino di gomma arabica, mescolate e lasciate raffreddare per
bene. Il dentifricio è pronto per l’uso!
La gomma arabica può essere acquistata nei colorifici e nei negozi di belle arti, lo xilitolo
invece potete ordinarlo QUI [10] , mentre la vitamina E si compra in farmacia.
Spiegazione degli ingredienti:
La colpa maggiore della formazione della carie sui denti appartiene all’acidità che si forma
nel cavo orale tramite la fermentazione aerobica dei batteri presenti nella bocca, che
digerendo gli zuccheri li trasformano in CO2 e acido acetico, l’acido corrode lentamente lo
smalto mettendo a nudo la dentina sottostante. Il bicarbonato serve quindi a
neutralizzare l’acido acetico nel momento stesso in cui si forma, contribuendo inoltre a
creare per lungo tempo un ambiente alcalino e inoltre la sua discreta abrasività aiuta
molto la pulizia dei denti, lasciandoli lisci e perfettamente puliti.
La salvia possiede note proprietà benefiche sulle gengive e la menta rinfresca l’alito.
La vitamina E serve più che altro come conservante, per evitare l’ossidazione degli
elementi estratti dalle erbe usate per fare l’infuso.
Lo xilitolo è l’unico zucchero naturale che i batteri non possono metabolizzare, quindi
agisce da dolcificante che però non contribuisce a cariare i denti. Certo, usarlo per farne
dentifricio è quasi sprecato ma non ne serve molto, in fondo.
La gomma arabica è una miscela di resine vegetali commestibili molto usata nell’industria
come addensante e anche per fare i chewing-gum. In questo caso serve, appunto, per
rendere più denso e pastoso il preparato.
Fonte: http://xmx.forumcommunity.net/ [11]
Link all’articolo: http://dioni.altervista.org/Dentifricio_fatto_in_casa.html [12]
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[1] Image: http://www.stampalibera.com/wpcontent/uploads/2012/05/dentifricio_jpg.jpg
[2] fluoruro di sodio: http://dioni.altervista.org/fluoruro_di_sodio.html
[3] Invitrogen Corporation: http://www.invitrogen.com/
[4] Toxicology Data Network: http://toxnet.nlm.nih.gov/
[5] Wikipedia : http://it.wikipedia.org/wiki/Saccarina#Saccarina_e_cancro
[6] Toxic Ingredient #1 – Saccharin Or Sodium Saccharin: http://www.youtube.com/watch?
v=AY-VNQ4mhEg
[7] Wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Titanium_dioxide#Health_and_safety
[8] http://impatiens-magicanatura.blogspot.com/2011/09/dentifricio-fatto-in-casa.html:
http://impatiens-magicanatura.blogspot.com/2011/09/dentifricio-fatto-in-casa.html
[9] Ephinal 300:
http://prenotazioni.farmaciacarloalberto.it/interweb/catalogo/cls_object/resizeDbImage.asp?
idArticolo=000053037&tipo=2&altezza=170&larghezza=170
[10] QUI: http://www.xilitolo.it/
[11] http://xmx.forumcommunity.net/: http://xmx.forumcommunity.net/?t=48187296
[12] http://dioni.altervista.org/Dentifricio_fatto_in_casa.html:
http://dioni.altervista.org/Dentifricio_fatto_in_casa.html
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