Djerba - joycard

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Djerba - joycard
Informazioni Generali:
Djerba
L’isola di Djerba attrae, senza dubbio, per
la sua storia ricca di mito e di fascino: i
nomi di Ulisse, di Calipso, di Dragut il
Corsaro, ricorrono spesso nei racconti dei
vecchi marinai.
Djerba è definita la Dolce Isola,
soprannome che deriva dalla dolcezza del
suo leggendario clima, è un oasi di pace
con lunghe spiagge dorate, un bel mare e
palme che spuntano tra le dune.
Djerba è inoltre il punto di partenza per
visitare il sud tunisino: le spettacolari
dune nella zona di Douz, le oasi, i palmeti
di Nefta e Tozeur.
Zarzis è una località raggiungibile dall’aeroporto di Djerba attraversando il ponte romani,
scendendo verso sud per circa 30 km. Scaldata dal sole e cullata dai venti, sorge sulla
costa sud del golfo di Gabès. Zarzis è una vivace stazione balneare, con ampie spiagge
bianche lambite da un mare incontaminato.
CLIMA: Il clima sulla fascia costiera è di
tipo mediterraneo, mite e piacevole tutto
l’anno.
FUSO ORARIO: Uguale a quello dell’Italia.
ABBIGLIAMENTO: È consigliato un
abbigliamento sportivo, informale, da mare;
cappellino, occhiali da sole, creme
protettive, un maglioncino o uno scialle per
la sera; per i tour, abiti pratici, scarpe
comode.
LINGUA: Ufficiale l’arabo, ma tutti parlano anche il francese.
CUCINA: Alimenti base della cucina tunisina sono la carne ovina e il pesce, oltre al
famoso “couscous” di semola, che si accompagna a ogni genere di pietanza. Tra gli
antipasti, il “brick”, ottenuto con una pasta sfoglia particolare, o l’insalata “mechouia”, con
pomodori e peperoni. Tipiche anche la “chachouka”, a base di verdure con uovo e la
“tajine”, soufflé con carne, formaggio, legumi. Tra le spezie, alcune molto profumate,
come il cumino o l'harissa, salsa molto piccante, a base di peperoncino rosso. La frutta è
buona, ottimi i datteri che sono una vera specialità, dolcissimi i dessert. Buono il vino di
Cap Bon, specialmente il bianco. Bevanda tipica è il the alla menta e il caffè, spesso
servito alla turca. È meglio bere solo acqua imbottigliata.
ACQUISTI: L’artigianato tunisino offre bellissimi tappeti, abiti tipici (gandoura, djellaba,
burnus) in cotone e in seta, anche ricamati; monili in argento e pietre dure in corallo,
oggetti tradizionali berberi, oggetti in rame, ottone, vasi in terracotta, soprammobili e
utensili in legno lavorato, borse in pelle, babbucce.
VALUTA: L’unità valutaria è il Dinaro tunisino, 1 Euro vale circa 1,70 Dinari tunisini. Non ci
sono limiti all’importazione di valuta estera, ma è necessario dichiarare all’arrivo, su un
apposito modulo, la valuta straniera che viene introdotta qualora superi l’equivalente di
1000 dinari, sono previste pesanti sanzioni in caso di mancata dichiarazione. È necessario
conservare le ricevute di cambio per la riconversione dei dinari non utilizzati, in quanto è
vietato esportare valuta locale. Negli alberghi e nei migliori ristoranti vengono accettate le
principali carte di credito.
FOTOGRAFIA: È opportuno fare una buona scorta di pellicole prima della partenza. Da
ricordare che nei paesi musulmani le donne possono non gradire di essere fotografate.
CORRENTE ELETTRICA: Viene erogata a 220 V. Al di
fuori dell’Europa sono pochi i paesi che hanno adottato
la normativa CEE nell’impiantistica in genere. Per
quanto riguarda la protezione dei contatti elettrici
indiretti, mancando il dispositivo salvavita, occorre
prestare la massima attenzione nell’utilizzo delle prese
elettriche sia in camera da letto che nel bagno in
albergo.
MANCE: Sono molto gradite ovunque e servono ad
ottenere un servizio migliore negli alberghi. Conviene
tenere a portata di mano moneta spicciola.
VACCINAZIONI: Nessuna.