5 Novembre 2007

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5 Novembre 2007
La Gazzetta di Brancon
(ORGANO NON UFFICIALE DI STAMPA DELL’A.C. BRANCON)
Edizione del 5 Novembre 2007
Il Brancon crolla in casa, sconfitto con un pesante 6-1 da un ottimo Moja 71
IL BRANCON PERDE LA VETTA
Termina la striscia positiva che si interrompe a 14 partite utili consecutive
EDITORIALE
Prima o poi doveva succedere.
Che il Brancon non potesse sempre uscire imbattuto
dal campo, lo si sapeva. Peccato purtroppo che la
sconfitta sia venuta in un modo molto pesante, pur al
cospetto di un’ottima compagine, la migliore fin qui
incontrata, il Moja 71.
Gli ospiti sono scesi al Perini senza timori
reverenziali e decisi a fare il colpaccio. Il Brancon
non è riuscito ad entrare subito in partita e ha sofferto
a lungo nel primo tempo, dove è stato sorretto da un
ottimo Cape e dall’imprecisione degli avanti
avversari. Sul finire del tempo, il gol del Ciulla
aveva illuso i gialloblu. La ripresa invece è stata un
monologo del Moja, che è andato a segno per ben 6
volte contro un Brancon che ha abbassato troppo
presto la guardia.
Agli uomini di mister Andreoli non resta che
rimboccarsi le maniche e riconquistare, attraverso gli
allenamenti, la condizione che gli aveva permesso di
dominare fin qui il girone B del campionato CSI.
L’obiettivo dei playoff è sempre alla portata, e
proprio domenica c’è la gara giusta per curare il
malato: la sfida contro l’Alex Bar, quarto in
classifica, che tenterà il tutto per tutto per rientrare
nel lotto delle prime 3.
Volendo, si possono trovare mille alibi a questa
sconfitta, ma non è giusto tirare in ballo le assenze:
chi è sceso in campo ha dato il massimo, ma stavolta
di fronte c’era una compagine molto più determinata
e, a conti fatti, più forte.
Onore al Moja, nuova capolista. Ma guai a pensare
che il campionato del Brancon sia finito qui. Il record
di 14 gare senza sconfitte rimane nell’albo d’oro
della storia gialloblu. Bisogna però pensare al
presente, e tornare ad essere lo squadrone che ha
incantato nel girone d’andata.
NIENTE PAGELLE
Difficile giudicare la prestazione dei singoli in una
gara difficile e sfortunata come quella di domenica.
Il valore dei giocatori del Brancon andrebbe
commisurato alla prestazione eccellente offerta
dagli ospiti, che hanno dominato a lunghi tratti la
gara.
Poco da rimproverare quindi ai singoli gialloblu:
ognuno ha profuso il massimo impegno nella gara,
pur con scarsi risultati.
Speriamo, sin dalla prossima partita contro l’Alex
Bar, di poter tornare a dare voti consoni al valore
del Brancon, e di tornare a festeggiare una vittoria
che sarebbe importantissima data la caratura degli
avversari, in corsa per un posto al sole.
Follia al potere nel faccia a faccia col n. 6 branconiano
Alex in psicanalisi
Quarto appuntamento con il gossip
Non è stato facile indagare la personalità
multiforme di Alex. Per farlo abbiamo anche
chiesto un parere all’esimio prof. Littorino
Andreoli, esperto in psichiatria della Bassa.
Il quadro è stato completato con una galleria
fotografica di Alex da conservare.
Imperdibile!
Intervista e commento dello psichiatra a pag. 3
Cronaca della partita a pagina 2
1
Il match clou del Perini emette un verdetto inesorabile contro il Brancon
BRANCON – MOJA 71
1-6
Il gol del Ciulla nel primo tempo aveva illuso i gialloblu, travolti nella ripresa
Comincia male il girone di ritorno per il Brancon, sconfitto a domicilio da un Moja 71 irresistibile e
spietato. Non c’è stata gara, anche se per un tempo i gialloblu hanno retto all’assalto del Moja e hanno
addirittura chiuso in vantaggio la prima frazione per 1-0, grazie alla rete del solito Ciulla. Nella ripresa, il
Moja ha trovato 5 minuti micidiali mettendo a segno 3 gol che hanno chiuso l’incontro prima del
termine. Peccato per il pesante punteggio al passivo. Niente da eccepire comunque nei confronti della
nuova capolista.
La partita
Anche se gli assenti non contano, occorre dire che il Brancon scende in campo senza Teme, Fabri, Isacco
(in gita a Venezia) e il Pec; recupera il Fred che parte però dalla panchina e non è al meglio.
Il 7 iniziale è formato dal Cape, da Dusi e Bocchi in difesa, Ghido in cabina di regia con Nicolas e Alex
sulle fasce, e il Ciulla di punta.
Da segnalare un bell’episodio a inizio gara, con le squadre di Brancon e Moja che si stringono a
centrocampo in un minuto di raccoglimento, per ricordare il ragazzo degli juniores di Anguillara morto
sabato in uno scontro fortuito durante una partita del campionato giovanile.
Pronti via e il Moja fa capire subito con quali intenzioni sia sceso a Brancon. Gli ospiti attaccano in
massa e si rendono pericolosi in numerosi frangenti. Bravo il Cape a sventare in alcune occasioni, molto
imprecisi gli avanti ospiti e soprattutto i centrocampisti, quando trovano spazio per concludere da fuori.
La difesa gialloblu regge comunque l’urto, e col passare dei minuti il Brancon prova a uscire dal guscio.
Il primo pericolo per la porta avversaria lo crea il Ciulla che fa tutto da solo, difende palla e si trova a tu
per tu con il portiere ospite, che però è bravo a contrargli il tiro in uscita. E’ sempre il Moja a menare le
danze, ma senza trovare il guizzo per scardinare la difesa del Brancon. All’ultimo minuto del primo
tempo, a sorpresa, va in vantaggio il Brancon: il neo entrato Fred pesca il Ciulla con un lancio
millimetrico; controllo e tiro nell’angolino alto alla destra del portiere. Il primo tempo si chiude con il
Brancon, diciamo pure fortunosamente, in vantaggio per 1-0.
La ripresa si apre con una ghiotta occasione per il Ghido che però conclude debolmente dando modo al
portiere ospite di smanacciare e recuperare la sfera prima che varchi la linea di porta. La partita del
Brancon finisce qui: da qui in avanti, solo Moja.
Gli ospiti trovano il pari su bella azione dell’esterno destro che conclude a rete; bravo il Cape a
respingere il tiro, ma la palla rimane in area e l’avanti del Moja si gira e trova il pari da posizione
defilata. Passano pochi minuti e il Moja mette la freccia grazie a un’iniziativa personale dell’esterno
sinistro che salta Nicolas, entra in area e anticipa Bocchi per il gol del 2-1. Neanche il tempo di mettere
palla al centro, l’avanti avversario salta Dusi e, sul raddoppio di Bocchi, porge palla al centro a un
compagno che appoggia in rete il più facile dei gol.
Le altre 3 reti servono soltanto per il tabellino: il Brancon è oramai sulle gambe, e a nulla valgono i
tentativi di mister Andreoli di inserire il Tano, il Greg e il Gambo.
Finisce 6-1 per il Moja 71, che conquista il primato scavalcando il Brancon: ora sono 21 i punti della
compagine di Sermide, contro i 19 dei gialloblu. Brancon troppo brutto per essere vero: questo è almeno
quello che tutti ci auguriamo. Al di là della forza e degli innegabili meriti dell’avversario, stavolta è
parso anche che i barbi siano andati in difficoltà sul piano fisico nella ripresa, quando per gli ospiti si
sono aperte delle praterie nelle quali si infilavano a turno attaccanti e centrocampisti. Molto da rivedere,
insomma, nelle fila gialloblu. Non c’è tempo per leccarsi le ferite: domenica al Perini arriva l’Alex Bar,
sconfitto negli ultimi due confronti diretti. L’anno scorso al Perini finì 3-1 con un super Pec autore di una
doppietta. E’ la gara chiave per il futuro del Brancon. Avanti tutta !
2
Le interviste branconiane / 4
Alex Tardiani, “scheggia impazzita”
LA SCHEDA DEL CAMPIONE
Nome
ALEX
Cognome
TARDIANI
Data di nascita
19.09.1981
Luogo di nascita
ISOLA DELLA SCALA
Professione
PERFORATORE
Stato civile
CELIBE
Non è un’intervista qualunque, quella con Alex Tardiani, jolly
difensivo del Brancon. I dirigenti gialloblu ci avevano avvertito:
“Attenti, Alex non è pericoloso, ma è un pazzo scatenato…”.
Corriamo il rischio, nel tentativo di scoprire i segreti di questo calciatore che lo scorso anno, più che per
le prestazioni in campo, è passato alla storia per i suoi atteggiamenti anticonformisti in campo e fuori dal
campo. Addirittura, in occasione di una gara dei playoff del Post, Alex si rintanò dietro la porta
avversaria per parlare al cellulare, mentre il mister lo cercava per mandarlo in campo…
L’AC Brancon ci invita gentilmente in sede a mangiare, al termine dell’allenamento in vista della sfida di
vertice contro il Moja 71. Arriviamo che non c’è rimasto quasi niente: gli affettati sono finiti, meno male
che in frigo c’è una soppressa da affettare.
Domanda: Vedremo ancora lo stesso Alex dell’anno scorso, più sregolatezza che genio, o ti senti di
promettere un impegno maggiore alla tifoseria branconiana?
Risposta: Le promesse non mi piacciono, comunque credo che quest’anno non si ripeteranno più scene
come quella con il cellulare in campo.
Quindi potrai essere finalmente un giocatore decisivo per il Brancon…
No, decisivi sono altri giocatori…
Sì, ma c’è bisogno di tutti in un campionato lungo…
(si schernisce) Vedremo.
L’intervista non decolla: rischiamo di cadere nello scontato e nelle solite frasi retoriche e buoniste.
Bisogna condurre Alex su un terreno a lui più consono, ma non vogliamo mollare subito l’argomento
calcio…
Contro il Formigosa sei tornato al gol dopo 3 anni di astinenza. Saresti in grado di reggere
un’astinenza così lunga con il sesso?
Sì, certo.
Sicuro?
Non lo so, non mi è mai capitato un periodo di astinenza dal sesso…
Il gol più bello che hai fatto?
Quando giocavo negli juniores del Vigasio, al termine di una discesa palla al piede, scartai anche il
portiere e depositai in rete. Mi ricordo ancora il portiere che, mentre lo salto in dribbling, si dispera:
“Nooo”.
La partita più bella che hai giocato?
L’ultima.
Alex si sta un po’ annoiando. Gli è comparso in volto un sorriso beffardo nel ricordare il gol con la
maglia del Vigasio, ma non è del tutto convinto. Difatti comincia a disegnare su un foglio… non si
capisce cosa… squali, pesci, strani animali. Diamo una sferzata alle domande.
3
Ti sei travestito per Halloween?
No, avrei voluto, ma uscivo con la morosa
E quindi?
E quindi non potevo strafare. Ma mi sarei voluto vestire da Batman.
Lo sai che Batman è un’icona gay?
Cosa vuol dire icona?
Lasciamo stare. Le amiche del Brancon ti conoscono poco: quali hobby hai oltre il calcio?
La moto.
Tutto qui?
Questa intervista verrà pubblicata sul sito?
Beh, sì…
E la leggeranno anche delle ragazze, no?
E’ probabile… (?)
Allora scrivi anche che mi piace giocare a scacchi e sono un tipo intellettuale !
Come vuoi. Meta preferita per la trasferta del Brancon ?
Dovunque, purché sia abbastanza distante da casa per non trovare nessuno che mi conosca. Anche la
trasferta di Cesenatico lo scorso anno, seppure fossimo solo in 3, è stata divertente.
Domanda di rito: chi non vorresti mai con te in camera?
No, non posso dirlo. Per diplomazia dico il mister.
Alla faccia della diplomazia…Senti, Bocchi e il Pec dicono che russi. E’ vero?
No.
Che musica ascolti?
Di tutto.
Come di tutto? Anche la Pausini?
Sì, anche la Pausini.
Dietro di noi il Ciulla, che sta guardando con il resto della squadra le immagini di Brancon – Bar
Talismano, comincia a discutere con mister Andreoli e dice che la Pausini gli fa buon sangue.
Dai, non può piacerti tutto. Anche Ramazzotti? Nek?
Sì, anche loro.
Mai stato ad un concerto?
Sì… ma mi vergogno un po’. Sono andato a un concerto di… di…
Cristina D’Avena?
No, Marco Masini. Ma solo per accompagnare un’amica…
Sopprimiamo un moto di repulsione.
Leggi libri?
(Sguardo stranito). Sì.
L’ultimo libro letto?
Barbapapà.
Barbapapà? Meno male che sei un intellettuale!
Eh, c’erano molte figure.
La balla più grossa che hai preso?
All’OttobreFest.
Vorrai dire Oktober Fest…
Sì, ecco.
Tutti gli anni o un anno in particolare?
Nel ‘94.
Ma se avevi 13 anni! Roba da denuncia!
Ah, no, scusa. Nel 2004.
Mai fumato uno spinello?
(Ci pensa). No
4
-
La tua prima volta?
Con la mia attuale ragazza. Eravamo abbastanza giovani, sono passati più di 10 anni.
E l’ultima?
Circa due settimane fa.
Allora un po’ di astinenza la fai…
La mia ragazza dice che in autunno vado in letargo..
Con quante donne sei stato?
Con una sola.
Sei un tipo affidabile in materia sentimentale. Complimenti. Posizione preferita?
L’ho fatta di recente dopo averla vista su Vivere Sani e Belli …io sono sdraiato in poltrona…
Intendevamo posizione sessuale, non per dormire…
Eh, appunto!
Su Vivere Sani e Belli ??
Non sapete cosa si trova su certi giornali…
Sogno erotico ricorrente?
Ne ho tantissimi !
Scegline uno
Farlo con una donna nera, tipo la Gatta Nera della TV
Ti piacerebbe farlo con più donne?
Sì
E se ci fosse da fare un’orgia? Magari con Nicolas in mezzo?
Eh, se c’è Nicolas a me non mi caga nessuna…
E’ vero che quando vedi Nicolas in doccia ti ecciti?
No, in doccia no. Ma mi capita di pensare cosa farei con lui se fossi una donna.
Gireresti un film porno?
Sì.
Che foto hai sul telefonino?
La mia ragazza sulla mia moto. Almeno così racconto a tutti.
Vero che tutti hanno diritto a non essere perfetti, ma come fai a essere tifoso di Del Piero??
Ma come? Ci ha fatto vincere i Mondiali
Ci ha fatto vincere i Mondiali?? Stava in panchina!
Ha tirato uno dei rigori decisivi..
Un coro per il mister Andreoli ?
UN MA-IA-LE NON PUO’ AL-LE-NA-RE
Meglio una serata con la morosa o una porchetta del Pec in sede?
Porchetta. Però dopo ho sempre tempo per la morosa.
La prima cosa che ti viene in mente se dico:
Barbo
Brancon
squalo
Moggi
Livio
Pesce piccolo
Cinocefalo
Cino che? Un cane.
Dottore
Mi viene in mente un film di Fantozzi
dottoressa
Un film che ho visto su TeleNuovo dove una dottoressa fa dei giochino erotici
jeans a vita bassa
una gran gnocca, tipo Beyoncè
scarpa con tacco
rigorosamente nera, da berci lo champagne dentro
5
LA PAROLA ALLO PSICHIATRA
Per chiudere l’ampio spazio dedicato ad Alex, abbiamo
voluto discutere con uno psichiatra di fama mondiale:
Littorino Andreoli, ex ferroviere in pensione, cugino di
terzo grado del mister.
Gli abbiamo portato il disegno di Alex e gli abbiamo
chiesto un parere. Sentiamolo.
Professor Andreoli, ci può dire qualcosa di
questo disegno?
Premetto che Alex nel nostro ambiente gode di
grande fama ed è stato oggetto di studio da
parecchi anni. Questo disegno è un documento
eccezionale che forse può finalmente portare
alla luce la vera personalità di Alex. Finora,
infatti, il dubbio che un po’ tutti noi psichiatri
avevamo era se il comportamento del soggetto
fosse da interpretare secondo i principi di due
testi: Studi sull’isteria di Sigmund Freud oppure
Trattato di psichiatria di Emil Kraepeplin.
Questo fantastico disegno tende invece a farmi
propendere di più verso l’utilizzo del trattato:
Pierino contro Tutti di Alvaro Vitali.
Il disegno di Alex è una metafora. La più
significativa è quella del pesce. Il pene, nel
meridione, è detto anche pesce. E’ un animale
strano, infido…
Mi scusi dottore, ma guardi che anche il barbo, simbolo del Brancon, è un pesce. Non esageri…
Scusate, mica volevo offendere. Prendiamo allora il fatto che Alex si volesse travestire da Barman:
Batman è ?
Un’icona gay
Ma no, che c’entra. E’ un pipistrello. E il pipistrello è un uccello. Il pene è popolarmente chiamato
uccello: proprio perché si eleva e in quel volo dà la vita.
Professor Andreoli, per cortesia…
Il pipistrello è un essere strano, direi perverso; sia perché appartiene ai mammiferi, sia perché è
animale notturno e quindi uccello del proibito.
Scusi, ma Alex ha disegnato per altro anche dei cani, non solo pesci. E poi c’è la caricatura del
Pec.
Ecco, bravo, proprio lì volevo arrivare. Pec, in alcune lingue mediorientali, significa pene, e
quindi…
Basta!! Lei è un perverso !!
Scappiamo inorriditi. Fuggiamo prima che ci dica che pure la Gazzetta di Brancon è una metafora
fallica. Il vero malato è il professore, non Alex.
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GALLERIA FOTOGRAFICA DI ALEX
Aggressivo. Alex nell’imitazione riuscitissima di Abatantuono – Toro Scatenato. Viuuleenza!!
VIUULEEENZA !
Alex Scatenato
Calciatore da figurina Panini. Alex si atteggia come Claudio Garella nella mitica figurina della
stagione dello scudetto dell’Hellas.
1. Concentrato. Alex in piena trance agonistica prima della partita. Il fratello gemello, separato alla
nascita, di Federico Cossato.
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Satanico. Alex nella versione rock duro. I maestri del punk gli fanno un baffo…
Piacione. In atteggiamento da vera star conscia del proprio fascino, proprio come Owen Wilson.
Irreprensibile. E per finire, Alex in posa per i fotografi in abbigliamento indiscutibile. Qui non c’è
nessuno in grado di competere con lui in un paragone. O forse sì, un altro genio del pallone, di quelli
veri: Zigo–gol.
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