Dettagli - Provincia di Asti
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. . . BASF Poliuretani Italia Spa Strada per Poirino 38 14019 Villanova d’Asti AT Italia STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE Sintesi non tecnica BASF Poliuretani Italia Spa Ing. Mauro Gavi (Gestore del sito) Dr. Gianluca Barco (Ufficio Salute, Sicurezza e Ambiente) Amministrazione e stabilimento Strada per Poirino 38 I-14019 Villanova d’Asti AT Telefono +39 0141 949.111 Telefax +39 0141 949.265 E-mail: [email protected] www.pu.basf.eu Stabilimento Via Praga 16 I-24040 Zingonia di Verdellino BG Telefono +39 035 809511 Telefax +39 035 809530 E-mail: [email protected] www.pu.basf.eu Società a socio unico Direz. e Coord. BASF Interservice Srl Sede legale Corso Vinzaglio 16 – I – 10121 Torino Cap. Soc. Euro 5.824.000 Registro Imprese TO 00514540012 R.E.A. TO 369429 Cod. Fisc. e Part. IVA IT00514540012 BASF Poliuretani Italia Spa -2- Indice RIFERIMENTI NORMATIVI 3 INTRODUZIONE 3 Premessa 3 Planimetria dell’azienda 4 Descrizione della produzione Produzione polioli Produzione di prepolimeri a base MDI 6 7 7 Sistema di Gestione Integrato Qualità/Ambiente/Sicurezza 7 Piano delle Emergenze Interne (PEI) e presidi di sicurezza antincendio 9 COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE E VALUTATE 12 Aria Qualità dell’aria Qualità emissioni BASF PU 12 12 13 Acqua Qualità delle acque superficiali Qualità acque di scarico BASF PU 15 15 16 Suolo e sottosuolo Qualità del suolo e del sottosuolo Qualità del suolo e del sottosuolo di BASF PU 18 18 18 CONCLUSIONI 19 BASF Poliuretani Italia Spa -3- Riferimenti normativi Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e ss.mm.ii. "Norme in materia ambientale" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2006 - Supplemento Ordinario n. 96 Regione Piemonte Legge Regionale 14 dicembre 1998, n. 40 e s.m.i. (B.U. n. 50 del 17 dicembre 1998) Decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160 “Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive, ai sensi dell'articolo 38, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.” Provincia di Asti Determinazione Dirigenziale n. 7791 dell’8 settembre 2005 “Autorizzazione Integrata Ambientale – IPPC” Provincia di Asti Determinazione Dirigenziale n. 4828 del 14 giugno 2007 “D. Lgs. 59/05 – Autorizzazione Integrata Ambientale – IPPC – Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con D.D. n. 7791 dell’8/09/2005 e D.D. 1732 dell’1/03/2007 – modifica sostanziale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 59/05” Provincia di Asti Determinazione Dirigenziale n. 4873 del 27 settembre 2011 “D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. – Autorizzazione Integrata Ambientale – BASF Poliuretani Italia S.p.A. – proroga prescrizioni tecniche e gestionali di esercizio impianto” Introduzione Premessa La società BASF POLIURETANI ITALIA S.p.A. (in seguito BASF PU) ha per oggetto la produzione di componenti chimici di base quali polioli e isocianati per la produzione di schiume espanse che trovano utilizzo: nella produzione di schiumati quali volanti, plance per automobili, ecc.; nella produzione di imbottiti; nella produzione di coibenti espansi; nella produzione di manufatti stampati o estrusi. Storia della società: 1964 – Nasce Elastollan Italia spa a Villanova d’Asti BASF Poliuretani Italia Spa -4- 1969 – L’attività principale diventa la produzione di sistemi poliuretanici 1975 – Acquistata da Elastogran GmbH, entra a far parte del gruppo BASF 1981 – Inizio della commercializzazione di materie prime PUR di BASF 1986 – Cambio della ragione sociale in Elastogran Italia spa 1987 – Viene acquistata la Resines Synthetiques Routtand spa di Zingonia (BG) 1992 – Elastogran Italia diventa responsabile della vendita di Cellasto nel mercato italiano 1995 – Certificazione del Sistema Qualità UNI EN ISO 9002 da Certichim 1997 – Elastogran Italia diventa responsabile a livello europeo dello sviluppo dei sistemi PUR a base di poliestere per l’industria calzaturiera 1999 – Nello stabilimento di Zingonia viene costruito un nuovo reattore per la produzione di materie prime poliesteri 1999/2000 – Ampliamento dello stabilimento di Villanova con la costruzione di nuovi uffici, laboratori, magazzini 2000 – Inizio della vendita diretta di poliuretano termoplastico (TPU) nel mercato italiano 2002 – Elastogran Italia diventa sede dell’European Business Management Footwear (EBM) 2002 – Certificazione del Sistema di Gestione Qualità UNI EN ISO 9001 2003 – Certificazione del Sistema di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001 2005 – Rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (di seguito A.I.A.) 2006 – Certificazione del Sistema di Gestione Qualità Automotive ISO TS 16949 2010 – Cambio della ragione sociale in BASF Poliuretani Italia spa Planimetria dell’azienda Lo stabilimento, situato nella zona industriale a circa 1100 metri dal centro abitato di Villanova (Fig. 1), occupa un'area di circa 80.310 m2, di cui circa 9.052 m2 coperti costituiti dai seguenti fabbricati e reparti principali: 1. un fabbricato comprendente gli uffici, i reparti produttivi, i depositi ed i locali adibiti alle prove di schiumatura (di seguito denominati TECNICUM) che copre una superficie complessiva di circa 8700 m2; 2. un fabbricato ad un piano fuori terra adibito a guardiola, con una superficie coperta pari a 42 m2; 3. una tettoia di ricovero auto con superficie coperta pari a 128 m2; 4. un locale idoneo al ricovero carrelli con superficie coperta pari a 230 m2; 5. una tettoia aperta con superficie coperta pari a 40 m2; BASF Poliuretani Italia Spa -5- 6. area utilities: chiller, gruppo elettrogeno, cabina elettrica; 7. un magazzino in grigliato idoneo al deposito dei materiali infiammabili con superficie coperta pari a 180 m2; 8. una vasca di accumulo della riserva d’acqua antincendio (V=750 m3) con superficie coperta pari a 275 m2; 9. tettoia per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti prodotti; 10. un capannone in carpenteria metallica per il ricovero di materiali di raro utilizzo, con annessa officina meccanica e servizi con superficie coperta complessiva pari a circa 570 m2; 11. una vasca di raccolta acque meteoriche con volume netto pari a 900 m3; Fig. 1: Ubicazione stabilimento BASF Poliuretani Italia spa. L'edificio principale è suddiviso in più parti aventi le seguenti destinazioni d'uso: Al piano seminterrato: locali per impianti tecnici (riscaldamento, locale compressori, ecc) serbatoi di stoccaggio polioli; magazzino materiali vari. BASF Poliuretani Italia Spa -6- Al piano terreno: uffici e mensa; reparto A (produzione polioli); reparto B (produzione isocianati); locale catalizzatori; locale confezionamento catalizzatori; laboratorio controllo produzione; magazzino prodotti finiti; stoccaggio isocianati; tecnicum per la ricerca e lo sviluppo. Al piano primo: uffici; spogliatoi produzione; spogliatoi tecnici; centrale condizionamento; laboratorio tecnologico. Al piano secondo: uffici. L'intero stabilimento è circondato da una strada avente larghezza superiore a 5 m, percorribile dai mezzi di emergenza e soccorso. Descrizione della produzione Le linee principali di produzione di BASF PU si articolano come segue: produzione polioli; produzione prepolimeri. Le lavorazioni interessano numerose sostanze chimiche quali: polioli, MDI (4,4- difenilmetanoisocianato), catalizzatori, espandenti, cariche minerali, altri additivi, ecc. Al fine di facilitare la comprensione della lavorazione svolta da BASF PU, si riportano in tabella i processi lavorativi: BASF Poliuretani Italia Spa -7- N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Step di Processo Settaggio impianto Dosaggio componenti Regolazione temperature Miscelazione ed eventuale reazione Campionamento Controllo/analisi Etichettatura e preparazione imballi vuoti Confezionamento Stoccaggio in magazzino Spedizione Produzione polioli I polioli prodotti da BASF PU sono dedicati alla produzione di particolari schiumature poliuretaniche messe a punto dall’azienda stessa o alla vendita diretta di materiale proveniente dalla casa madre tedesca. Produzione di prepolimeri a base MDI La produzione di prepolimeri a base di MDI avviene, analogamente a quanto già indicato per i polioli, sulla base di “ricette” definite. La preparazione avviene all'interno dello stabilimento in reattori fuori terra montati su celle di carico che sono termostatati durante la reazione. Sistema di Gestione Integrato Qualità/Ambiente/Sicurezza BASF PU dispone di un sistema di gestione per la qualità e l’ambiente che è stato positivamente sottoposto a Certificazione secondo le norme ISO 9001, ISO 14001 e ISO TS 16949. Inoltre segue gli standard OHSAS 18001 e UNI INAIL per la gestione della Sicurezza sul lavoro. L’insieme delle procedure operative e gestionali dettano i comportamenti e i metodi da adottare anche in caso di emergenza. Tali procedure sono parte integrante dell’attività di prevenzione operante nello stabilimento e sono note ai responsabili e agli addetti ai lavori che hanno l’obbligo di operare nel rispetto delle stesse. In particolare, le procedure adottate riguardano: gestione della documentazione e delle registrazioni; formazione dei neoassunti; addestramento del personale; BASF Poliuretani Italia Spa -8- controlli periodici delle attrezzature di sicurezza; gestione dei permessi di lavoro; esecuzione in sicurezza di lavori in spazi confinati; utilizzo di sostanze e preparati pericolosi; flusso dei documenti relativi allo smaltimento dei rifiuti; stampa delle etichette dei preparati; comportamento in caso di infortunio-malore; comportamento in caso di emergenza. Al fine di verificarne l’effettiva applicazione, è previsto un piano di audit interni ed esterni nonché la quotidiana verifica affidata a tutti i lavoratori secondo la normativa cogente (art. 20 co. 2 del D.Lgs. 81/08). È stato inoltre definito un sistema di revisione ed aggiornamento periodico delle procedure. Fig. 2: Sinottico ambientale. La gestione ambientale (Fig. 2), la sicurezza dei lavoratori (Fig. 3), la produzione e le utilities (antincendio, antintrusione, rilevamento vapori MDI, ecc.) sono integrate in un sistema di controllo basato su una rete di controllori di processo e Personal Computer. BASF Poliuretani Italia Spa -9- Grazie a tale sistema è possibile: acquisire i dati e gli allarmi di interesse remotamente attraverso computer, email e sms; monitorare i parametri critici in continuo; gestire le emergenze: soglie di allarme e destinatari delle informazioni. Fig. 3: Sinottico di sicurezza. Piano delle Emergenze Interne (PEI) e presidi di sicurezza antincendio Lo stabilimento dispone di un Piano delle Emergenze Interne che viene verificato annualmente durante l’esercitazione di evacuazione (All. 4 D.M. 10/3/98) alla quale partecipano anche i lavoratori delle ditte terziste presenti. Secondo quanto previsto dalla legge, sono stati designati i lavoratori addetti alla gestione delle emergenze: antincendio; evacuazione (responsabili di area); primo soccorso. BASF Poliuretani Italia Spa - 10 - per i quali viene predisposto un piano annuale di formazione e addestramento. Mensilmente gli addetti antincendio svolgono attività di controllo dei presidi di sicurezza presenti in stabilimento insieme alla Direzione di Stabilimento e al RSPP. L'impianto antincendio a protezione dell'intero stabilimento di Villanova è costituito dalle seguenti parti: centrale di pompaggio e vasca di accumulo della riserva idrica; rete di distribuzione con idranti soprassuolo UNI 70 ed a cassetta UNI 45, completa di attacchi per motopompa; impianti di spegnimento automatici a sprinkler ad acqua a protezione del magazzino e dei reparti produttivi; impianto di spegnimento a schiuma a protezione del reparto catalizzatori; impianto di spegnimento automatico a gas inerte INERGEN a protezione del CED; impianto automatico a CO2 installato a protezione del locale serbatoi dei polioli posti al piano semiinterrato della palazzina uffici: per tale impianto sono state predisposte procedure specifiche relative all’ingresso nei locali per operazioni di manutenzione e sorveglianza. Tutti gli impianti sono stati realizzati nel tempo conformemente alle regole d’arte e risultano in perfetta efficienza come si evince dai rapporti manutentivi periodicamente redatti dalle ditte di manutenzione. L'approvvigionamento idrico e l'alimentazione della rete antincendio è garantita da una vasca in cemento armato parzialmente interrata avente capacità di circa 750 m3. Tale vasca viene alimentata dall'acquedotto comunale attraverso una tubazione in acciaio DN 50. All'interno del bacino di accumulo è installato un sistema di regolazione del livello dell'acqua, con valvole a galleggiante, in grado di garantire il reintegro del livello dall'acquedotto e di dare un allarme ottico e acustico in caso di abbassamento del livello del liquido al di sotto della riserva. Nel dettaglio sono installati: valvola a galleggiante per il reintegro da acquedotto; indicatore di livello; regolatore di livello a funzionamento elettrico installato in corrispondenza del livello minimo al di sotto del quale non viene dato il consenso al funzionamento delle pompe; dispositivo di sicurezza in grado di trasmettere un segnale, su quadro remoto, di allarme per basso e bassissimo livello. La distribuzione avviene tramite impianto di pompaggio costituito da un’elettropompa e una motopompa di servizio aventi le seguenti caratteristiche tecniche: BASF Poliuretani Italia Spa - 11 - n. 2 elettropompe jokey di mantenimento in grado di erogare 60 l/min con una prevalenza di circa 8 bar; n. 1 elettropompa in grado di erogare circa 5500 l/min con una prevalenza di circa 6.3 bar; n. 1 motopompa in grado di garantire una prevalenza di circa 6 bar. In emergenza l'alimentazione delle elettropompe è garantita tramite un apposito gruppo elettrogeno, in grado di intervenire immediatamente ed automaticamente. La rete è mantenuta costantemente in pressione da una delle due pompe jokey. L'abbassamento della pressione presente nella rete, rilevato da appositi pressostati, farà azionare automaticamente e immediatamente le pompe di servizio antincendio che dovranno funzionare in continuo finché non siano arrestate manualmente. Il dispositivo di avvio automatico delle pompe è tarato per valori di intervento tali da consentire l'avvio della elettropompa di servizio a fronte di una caduta di pressione al di sotto dell'85% della pressione di rete (pressione a mandata chiusa), mentre l'elettropompa di riserva partirà per un abbassamento della pressione al di sotto del 75%. L'impianto di pompaggio e la rete idranti sono stati oggetto di una verifica particolareggiata e di una prova di funzionamento con rilevamento delle pressioni e portate utili nel 2009. Nello stabilimento sono installati inoltre impianti per la rivelazione e l'evacuazione del fumo. Gli impianti automatici di evacuazione fumi consentono di innalzare il livello della cortina fumogena in un ambiente chiuso mantenendo la visibilità per consentire l’evacuazione senza pericolo o panico. BASF Poliuretani Italia Spa - 12 - Componenti ambientali analizzate e valutate L’analisi e la valutazione del sistema naturale sono stati schematizzati con le seguenti divisioni per componenti: Aria Qualità dell’aria Secondo la “Relazione annuale sui dati rilevati dalla rete provinciale di monitoraggio della qualità dell’aria” (2010) della Provincia di Torino e i dati forniti dalla rete di monitoraggio per la Provincia di Asti, la qualità dell’aria nel nostro territorio è in costante e, per alcuni parametri, sensibile miglioramento. I dati relativi all’anno 2010 confermano la tendenza degli ultimi anni: una situazione stabile per monossido di carbonio, biossido di zolfo, metalli e benzene i cui livelli di concentrazione si mantengono inferiori ai limiti previsti dalla normativa vigente; resta critica la situazione per il biossido di azoto, ozono e particolato PM10 seppur in presenza di una tendenza al decremento dei livelli di concentrazione anche per questi tre inquinanti. Analizzando il comparto relativo alle attività produttive si osserva che, sia le emissioni di particolato primario (PM10) sia quelle di ossidi di azoto (NOX), sono concentrate nel capoluogo astigiano dove hanno sede le principali attività industriali. BASF Poliuretani Italia Spa - 13 - Fig. 4: Emissioni 2007 di PM10 e NOx per il comparto industria nella provincia di AT. Nello specifico (Fig. 4) i livelli emissivi di PM10 - che corrispondono comunque a valori decisamente bassi - presenti nel comune di Asti e nel vicino comune di Tigliole sono legati principalmente alla produzione e lavorazione del poliestere. I contributi più elevati alle emissioni di NOX, localizzati principalmente nel capoluogo e nei comuni di Portacomaro, Castello di Annone e Villanova d’Asti, derivano invece da processi di lavorazione del vetro e in quella di laterizi e piastrelle, oltre che dalla presenza in ambito comunale di diversi impianti di combustione industriale. Qualità emissioni BASF PU L’attenzione che il gruppo BASF dedica al rispetto dell’ambiente comincia negli anni ‘80 con l’emanazione delle prime linee guida recepite da tutte le sue società. Tali indicazioni sono in continua evoluzione al fine di indicare e supportare investimenti per la ricerca delle migliori tecniche disponibili (BAT) e quindi per ridurre al minimo l’impatto ambientale degli stabilimenti produttivi. L’impegno di BASF PU nella riduzione delle emissioni in aria si è sviluppato su fronti diversi: Sostituzione delle materie prime pericolose con altre non pericolose o meno pericolose: conformemente alla Direttiva 391/89/CEE e alle indicazioni del Gruppo la direzione, supportata dai centri di ricerca interni, è vincolata a lavorare con le sostanze meno impattanti nei confronti della salute dei lavoratori e dell’ambiente. BASF Poliuretani Italia Spa - 14 - Modifiche impiantistiche: i miscelatori e i reattori sono stati modificati in modo da permettere lavorazioni a ciclo chiuso migliorando sia il luogo di lavoro, sia permettendo il convogliamento controllato degli sfiati in punti di emissione definiti. Sostituzione di impianti vecchi con recenti che rispettano le BAT: un progetto pilota iniziato nel 2008 ha reso possibile la recente sostituzione (attività in corso d’opera) delle postazioni aperte di miscelazione di componente A, gestite manualmente, con miscelatori chiusi di piccole dimensioni ma del tutto analoghi ai miscelatori industriali a ciclo chiuso con controllo degli sfiati. Attivazione di progetti di ricerca: in collaborazione con la Casa Madre BASF Poliurethanes Gmbh di Lemförde e con il Politecnico di Torino si è studiato il miglioramento del processo di addizione di espandenti HFC al componente A. Questo ha portato alla diminuzione delle emissioni in atmosfera e alla riduzione dei consumi di energia per riduzione dei tempi di batch. Manutenzione programmata degli impianti: attraverso il Programma di Manutenzione interno BASF PU applica pienamente il concetto di manutenzione “preventiva” al fine di evitare emergenze impiantistiche, e quindi eventuali impatti ambientali, garantendo così il rispetto dei limiti di emissione in tutte le condizioni di funzionamento. Ulteriori accorgimenti: le emissioni dei reattori, prima di essere rilasciate in atmosfera, passano attraverso filtri antiparticolato e filtri ai carboni attivi. La manutenzione di tali presidi è calendarizzata dal Programma di Manutenzione interno. L’impegno di BASF PU nella riduzione dell’impatto ambientale sulla qualità dell’aria si riflette sui dati relativi alle emissioni significative riportati in tabella: Anni Emissioni (kg/a) SOT Isocianati HFC Polveri totali 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 1337 0,73 2509 2,68 1192 1,40 77 4,40 735 2,10 90 4,90 916 1,40 90 1,10 699 1,41 90 3,10 2266 1,41 90 2,19 1010 0,10 20 1,41 Le analisi annuali effettuate dal laboratorio esterno EUROLAB non hanno mai evidenziato superamenti dei limiti di legge indicati in A.I.A. di cui alla Det. Dir. n. 7791 del 8/09/05. BASF Poliuretani Italia Spa - 15 - Acqua Qualità delle acque superficiali La rete di monitoraggio regionale dei corsi d’acqua, gestita da Arpa per conto della Direzione Ambiente della Regione Piemonte, rappresenta la principale fonte dati per il controllo qualitativo dei corpi idrici superficiali. Sul territorio della provincia di Asti ricadono dodici punti della rete di monitoraggio regionale. Per valutare la qualità dei corsi d’acqua, le principali categorie di contaminanti considerati sono pesticidi (legati al settore agricolo), metalli e VOC. I metalli pesanti possono essere presenti nelle acque in relazione a specifiche pressioni, generalmente di origine puntuale, o come fondo naturale. Nel 2010 i metalli maggiormente riscontrati nei corsi d’acqua sono il ferro, il manganese, il nichel, il cromo, il rame, il mercurio, l’arsenico, lo zinco e il piombo. In alcuni contesti ambientali, per alcuni metalli quali nichel, arsenico e cromo è ipotizzabile un’origine naturale. I VOC, composti organici volatili, sono generalmente riconducibili ad attività di tipo industriale e la loro immissione in corpo idrico superficiale può avvenire direttamente tramite scarichi. Nel 2010 la presenza di VOC (almeno un riscontro superiore ai limiti di quantificazione nell’anno) nelle acque superficiali è limitata a 18 punti su 199 pari al 9%. Fig. 5: Composti organici volatili (VOC). Distribuzione dei punti anno 2010. Fonte: Arpa Piemonte. BASF Poliuretani Italia Spa - 16 - Nella figura 5 è riportata la carta della distribuzione dei punti in cui nel 2010 è stata riscontrata la presenza di VOC. Nel comune di Villanova d’Asti è presente il rio Banna che fa parte del reticolo idrografico minore della provincia di Asti ed è caratterizzato da un regime idrologico strettamente connesso agli eventi meteorici e con un bacino imbrifero sotteso molto piccolo (rispetto alla media piemontese). La rete di monitoraggio provinciale di Asti classifica come “pessima” la qualità delle sue acque. La criticità è elevata anche a causa degli scarichi dei depuratori nelle sue acque: nel periodo estivo il rio Banna deve l’apporto idrico esclusivamente a tali scarichi ed è possibile che alcuni piccoli depuratori abbiano un’efficienza depurativa bassa. Questo spiegherebbe lo stato qualitativo piuttosto scadente. Qualità acque di scarico BASF PU I reflui provenienti dallo stabilimento sono esclusivamente acque nere (inviate al depuratore interno) e acque bianche (inviate alle vasche di raccolta con separazione delle acque di prima pioggia per le relative analisi) raccolte e convogliate da due reti separate. Non ci sono acque derivanti dal ciclo produttivo (ciclo chiuso) e neanche acque di raffreddamento. Le acque in uscita dal depuratore sono inviate in un fosso di raccolta e quindi nel rio Bottalino come autorizzato da A.I.A. Il Codice Ambientale di gruppo impone la valutazione dei rischi legati alle nostre acque di scarico: nel mese di ottobre 2011 il Global Steering Committee Responsible Care (GCRC) ha aggiornato la procedura che tutti i siti dovranno utilizzare per tale valutazione (Requirements for Water Risk Assessments for BASF Group, Fig. 6). Il documento prevede anche le azioni da mettere in campo in caso di rischio di inquinamento dell’ambiente. Fig. 6: Linea guida BASF su valutazione rischio acque. BASF Poliuretani Italia Spa - 17 - Al fine di evitare impatti ambientali sulle acque superficiali che ricevono le acque di scarico di BASF PU, il sistema di gestione ambientale adottato dallo stabilimento e certificato secondo la normativa ISO 14001 permette di avere una visione d'insieme dell'intero ciclo di vita delle acque. Tutte le acque meteoriche che cadono sul piazzale di stabilimento, attraverso il contenimento perimetrale (descritto nel paragrafo successivo) e la rete fognaria interna, sono convogliate nelle vasche di raccolta (Fig. 7). Per evitare il dilavamento di eventuali inquinanti presenti sul piazzale, un sistema automatizzato confina le acque di prima pioggia (primi 5 mm) in una prima vasca, accessibile dai tecnici del laboratorio interno che ne prelevano campioni per l’analisi chimica dei parametri. Lo scarico è autorizzato solo quando i campioni risultano conformi all’allegato 1 della Legge Regionale 13/1990 per lo scarico in acque superficiali. In caso la qualità delle acque non fosse conforme è prevista la possibilità di smaltimento esterno presso centri specializzati Anche le acque provenienti dal depuratore, attraverso il pozzetto di campionamento a valle dello stesso, sono campionate ed analizzate settimanalmente dal laboratorio interno conformemente al “Piano di Monitoraggio” dell’A.I.A. Il costante monitoraggio dei parametri analizzati permette interventi rapidi sulla soffiante del depuratore in caso di eventuali anomalie. Si ricorda che il depuratore è gestito efficacemente da remoto, attraverso il sistema di automazione di stabilimento descritto nel paragrafo “Sistema di Gestione Integrato Qualità/Ambiente/Sicurezza”, il cui sinottico è riportato in Fig. 2. Fig. 7: Vasche raccolta acque meteoriche. Come prescritto da A.I.A. di cui alla Det. Dir. n. 7791 del 8/09/05, i parametri delle acque di scarico dello stabilimento BASF PU, analizzati annualmente dal laboratorio esterno, sono conformi ai limiti indicati nell’allegato 1 della Legge Regionale 13/1990 per lo scarico in acque superficiali. BASF Poliuretani Italia Spa - 18 - Suolo e sottosuolo Qualità del suolo e del sottosuolo Secondo la cartografia geologica ufficiale (Foglio n. 68, Carmagnola, e n. 69, Asti, della Carta Geologica d’Italia alla scala 1:100.000) il territorio del Comune di Villanova d’Asti si colloca nel Bacino Terziario Ligure Piemontese di tipo sedimentario-detritico. L’assetto geologico di superficie dell’area in esame è rappresentato da un materasso alluvionale sovrastante il substrato terziario che costituisce l’ossatura dei rilievi collinari. In particolare è posta sui depositi dell’Altopiano di Poirino, costituiti dai paleo suoli di età post-Villafranchiana, generalmente con copertura loessica Rissiana, passanti in profondità ai depositi sabbioso-argillosi compatti del Villafranchiano o Pliocenici delle Sabbie di Asti. Le precedenti formazioni risultano comunque sospese sulle Alluvioni Medio-Recenti ed Attuali della fascia fluviale costituita dagli alvei del Torrente Banna, con direzione ENE-WSW e dei rii perpendicolari ad esso e tra loro sub paralleli: tra i principali il Rio Bottalino ed il Rio di Isolabella, a Sud, Rio Borgallo e Rio del Busso, A Nord. In generale il Bacino Terziario Piemontese è contraddistinto da una serie di complessi idrogeologici con differenti caratteristiche. La Carta Piezometrica realizzata dal Dipartimento di Scienze della Terra di Torino riporta ubicata in zona l’isopiezometrica 220. Tale dato è confermato dallo Studio Tecnico Associato di Geologia “Sutera e Gravina” indicando il livello piezometrico a una quota di -37,00 m dal piano di campagna (258 m s.l.m.). Qualità del suolo e del sottosuolo di BASF PU Al fine di evitare ogni potenziale impatto ambientale su suolo e sottosuolo, lo stabilimento è dotato di area esterna in cemento e asfalto che impermeabilizza la stessa da eventuali sversamenti e dalle acque meteoriche che dilavano il piazzale. Tale area è stata ripristinata durante l’anno 2011. Inoltre è presente un sistema di cordoli, spallette e gradini (Fig. 8) che evita qualunque possibile contaminazione del suolo dei giardini e dei prati dello stabilimento e quindi, per percolazione, del sottosuolo e della falda. BASF Poliuretani Italia Spa - 19 - Fig. 8: Cordolo perimetrale, da sn parte Nord, Est, Sud e Ovest dello stabilimento. Durante il mese di novembre 2008 l’analisi delle acque di falda non ha riscontrato anomalie rispetto i limiti di legge confermando l’assenza di impatto ambientale sul sottosuolo. Conclusioni Dall’analisi dei dati presentati in questa sintesi non tecnica si evince che lo stabilimento BASF PU di Villanova d’Asti non impatta con gli aspetti ambientali del sistema naturale considerati. In particolare: l’attività produttiva non genera impatti significativi su flora e fauna in quanto l’area in cui è presente lo stabilimento è urbana e industrializzata; analogamente il traffico veicolare indotto non incide in maniera significativa sull’area; le emissioni in atmosfera sono al di sotto dei limiti di legge; le acque di scarico sono conformi alla normativa regionale sugli scarichi in acque superficiali; non è presente il rischio di inquinamento del suolo e del sottosuolo.