COMINCIARE AB OVO
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COMINCIARE AB OVO
COMINCIARE AB OVO Quinto Orazio Flacco (Venosa 65 - Roma 8 a.C.) come è noto, oltre ad essere stato un grande poeta, è stato maestro di eleganza stilistica ed un raffinato epicureo capace di dettare, spesso con punte di forbita ironia, regole e canoni del vivere quotidiano (ars vivendi) che, per molti aspetti, sono ancor oggi validi. Proprio ad Orazio si deve la frase “ab ovo”. La frase la ritroviamo nella sua Arte Poetica (Ars poetica, 147) col significato: da molto lontano o dalle più remote origini. Lo stesso significato che ha per noi la frase “ricominciare da Adamo ed Eva” per sottolineare fra l’altro, la poco edificante abitudine di chi, per raccontare un fato, una storia, ecc., parte da molto, molto lontano; iniziare ab ovo, appunto! Così, come noi oggi facciamo riferimento alle origini dell’umanità citando Adamo ed Eva, anche Orazio fa riferimento all’Uovo di Leda. Leda era sposa, secondo la mitologia greca del re di Sparta, Tindaro. La sua bellezza non sfuggì a Zeus che trasformatosi in cigno la fecondò e da questa “unione” Leda depose due uova covate da lei o secondo un’altra versione dallo stesso cigno-Zeus. Dal primo uovo nacquero Castore e Polluce (i Dioscuri) e dal secondo la bellissima Elena e Clitennestra. Un’altra, delle tante versioni, vuole invece che Leda non si sia accoppiata col cigno e quindi non abbia “deposto”, ma abbia trovato, in una palude (*) un uovo di color rosso.arancione, frutto dell'unione tra Zeus e Nemesi e l’abbia nascosto in un cofanetto. Da questo uovo uscirà Elena di Troia! Questa versione tace sugli altri tre “fratelli di uovo” Più tardi, la leggenda di Leda ed il cigno è stata manipolata dai cristiani, anche con l’aiuto di scrittori medioevali e rinascimentali, fino a vedere in Leda, addirittura!, l'immagine della purezza. Così, attraverso la letteratura e le trascrizioni addomesticate dei testi di Ovidio, il cigno divenne simbolo dello Spirito Santo che con la sua candida purezza scendeva su Maria, immagine molto cara ai Copti d'Egitto che amavano inciderla sui loro anelli. Addomesticamenti a parte, resta il fatto che il mito fu molto in voga nell’arte rinascimentale per il fatto che a quei tempi sarebbe stato impossibile raffigurare l’atto sessuale tra un uomo e una donna, mentre era possibile alludervi attraverso l’escamotage del mito, il cui significato era appannaggio di pochi. Tornando alla frase ab ovo non dimentichiamoci che i romani erano usi iniziare i loro pranzi proprio con le uova. Leonardo da Vinci, 1510, Leda ed il cigno (*) il concetto di palude nella genesi dell’Universo è trattato in altri capitoli del presente sito.