BENE O MALE UNA RIFORMA FISCALE SI FARà
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BENE O MALE UNA RIFORMA FISCALE SI FARà
FTSE MIB ultime due settimane dow jones ultime due settimane nasdaq ultime due settimane cac ultime due settimanemane Smi ultime due settimane 20 GDP Ellipsis am GIORNALEdelPOPOLO GIOVEDÌ 9 FEBBRAIO 2017 «E la democrazia tasta il polso ai problemi della gente» Se l’universo è volatile, necessario diversificare Le elezioni in Europa riusciranno ad offrire l’occasione per rafforzare le dinamiche di costruzione dell’Europa e, senza il freno di Londra, le opportunità ci sono. di corrado bianchi porro E benedetta sia la democrazia, dice Gildas de Nercy, Chairman of the Management Board di Ellipsis AM al convegno che si è svolto ieri al Gran Café al Porto. Perché le elezioni permettono, seppure imperfettamente, di far emergere i problemi della gente. E questo avviene anche in Europa mentre si avvicina una nuova stagione elettorale. Poi, certo, non è detto che le soluzioni trovate siano ottimali. Talvolta sono anche «bêtes» animali, di pancia, più che di cervello. Come può essere Brexit o il trumpismo. I problemi sono quelli della sicurezza, della stabilità, delle migrazioni, della eutanasia del risparmio dei rentiers coi tassi reali negativi. Magari le soluzioni trovate non saranno ottimali, ma le elezioni permettono di «correggere» il tiro. E dunque, salutiamo con rispetto questi nuovi appuntamenti elettorali. D’altra parte, aggiunge ancora Gildas de Nercy, non dimentichiamo che l’Unione Europea è nata sotto il segno di un progetto politico, non economico. Per uscire cioè dal periodo infernale delle due e mille guerre. E ora, con l’uscita della Gran Bretagna dall’UE, magari si toglie anche il freno che l’Europa aveva nel motore e il Continentale camminerà più spedito verso l’Unione monetaria, bancaria, una politica comune per le immigrazioni, la sicurezza contro gli attentati. Quanto a Brexit, secondo il Ceo di Ellipsis, egli vede la sua realizzazione confinata entro l’arco di una decina d’anni. Vi sono i problemi dei cieli, gli aspetti commerciali, la ricerca, la mutualizzazione, le assicurazioni. E i bastoni tra le ruote l’hanno messo proprio gli inglesi quando hanno voluto che ogni trattato fosse approvato da tutti i parlamenti. E prima bisogna negoziare con venti interlocutori: non è come un accordo a due. Quindi, vi sono problemi politici in Europa, ma se questo è vero, non deve farci dimenticare le opportunità. Perché oggi anche col mondo in panne per Olivier Machet e Gildas Hita de Nercy ieri al Gran Café al Porto di Lugano. la crescita rallentata (c’è troppo risparmio e poco desiderio di investire) e di fronte ad una mancanza reale di domanda, vi sono opportunità e una nuova leadership a Parigi potrà camminare più spedita. Ogni area geografica nel mondo ha trovato il suo equilibrio monetario con la politica seguita dalle rispettive banche centrali. Più decisa la Fed, attendista la BCE fino alle elezioni, espansive il Giappone e la Cina. Il presidente del Consiglio direttivo di Ellipsis AM spiega che per gli investimenti occorre adattarsi al nuovo regime di volatilità che comunque Syz asset management Fabrizio Indice SMI e altre azioni svizzere ULTIME 52 SETT ULTIMOPRECMINMAX % dovrebbe continuare a registrare ampie oscillazioni, dato che i mercati sono ancora ben lontani da una condizione di efficienza. Gildas de Nercy non vede un grosso rischio di inflazione nemmeno negli USA perché non si assiste ad uno scenario di inflazione sui salari, anche se Trump, con i suoi annunci di spesa pubblica (che arriveranno tra qualche anno e che bisognerà finanziare) ha già fatto il miracolo di far uscire dal circolo vizioso del timore di deflazione in cui era confinata l’economia mondiale. Per gli investimenti Ellipsis punta sul fatto di avere - a motivo della volatilità - molte coperture sui mercati, approfittando di acquistarle quando vi è meno stress e dunque i costi sono più contenuti. Bisogna avere la capacità di adattarsi a realtà mutevoli. Dunque, i principi base sono diversificazione, le convertibili che nel 2016 hanno pagato il buon rendimento degli anni precedenti e che rappresentano sempre delle coperture dal rischio. Un’altra classe di attivi e l’Ellipsis Euro Dividend Fund (con una volatilità tre volte inferiore alle azioni), un fondo di diversificazione sui dividendi europei attesi (nessuna sensibilità diretta al rischio di rialzo dei tassi). Contenere il rischio globale dei portafogli è ora sempre più necessario. Quirighetti al Gran Café al Porto Il rialzo dei tassi sarà limitato dall’effetto leva del debito Siamo entrati in una fase di dinamismo soddisfacente nell’economia, ha detto ieri Fabrizio Quirighetti, CIO di Syz Asset Management al Gran Café al Porto. Ma l’inflazione non fa paura, dato che è cresciuta solo per effetto base: il greggio un anno fa costava 25 dollari il barile e oggi il doppio. Esaurita questa fase, nel secondo trimestre si stabilizzerà, mentre i salari non crescono né negli USA, né in Svizzera, Italia o Giappone. Il grosso problema che vi è nel mondo è il peso del debito accumulato. E questo rappresenta un freno evidente per l’aumento dei tassi d’interesse. D’altra parte, la ripresina che vi è oggi, è stimolata dai tassi a zero, dal dollaro ai livelli in cui si trovava all’inizio dell’estate, prima ancora che si parlasse di Trump. Se dun- Fabrizio Quirighetti Chief Investment Officer, Co-Head of Multi-Asset di Syz Asset Management, ieri a Lugano. que i tassi crescono troppo, subito emergono i pericoli di una ricaduta e dunque il miglior scenario per gli investimenti sono tassi intorno agli attuali livelli. Comunque è finito il tempo di acquistare e tenere. Oggi, ha detto Quirighetti, occorre una gestione molto attiva dei portafogli. Ci sono opportunità nei settori energetici, auto e banche negli USA, ma poi il dollaro si indebolirà nella seconda parte dell’anno. economando di stefano modenini* Bene o male una riforma fiscale si farà Come ho già scritto in questa rubrica, dopo il 12 febbraio la Svizzera dovrà comunque mettere mano a una riforma fiscale che dia competitività all’economia svizzera in quanto i cosiddetti regimi fiscali privilegiati a livello cantonale di cui godono circa 24.000 aziende in Svizzera e oltre 1.300 aziende in Ticino, dovranno essere aboliti a partire dal 2019, per far sì che il nostro Paese sia pienamente compatibile con le regole fiscali internazionali. Proprio oggi ricorre il terzo anniversario della votazione popolare che ha portato a inserire nella nostra Costituzione federale un articolo che deve regolare l’immigrazione nel nostro Paese. A tre anni di distanza da quel voto non abbiamo ancora la certezza che la legge di applicazione varata dal Parlamento federale permetta di salvaguardare l’impianto degli accordi bilaterali Svizzera-UE. Sappiamo invece che questa legge non rispecchia molto l’articolo costituzionale votato dal popolo. Se ho citato la votazione sull’immigrazione di massa è perché nella decisione di domenica prossima sulla Riforma III dell’imposizione delle imprese il voto del 9 febbraio 2014 costituisce un’ulteriore quanto pesante incognita per chi fa impresa in Svizzera. All’incertezza di non poter forse reperire all’estero la manodopera specializzata di cui hanno bisogno, le imprese dopo il 12 febbraio rischiano di assommare un’ulteriore pesante incognita legata alla fiscalità del nostro Paese. Certo che se domenica prossima prevarrà il «no» Consiglio federale e Parlamento dovranno rapidamente, si spera più rapidamente di non quanto fatto al capitolo dell’immigrazione di massa, preparare una nuova terza riforma fiscale delle imprese. Ma ci vorranno comunque anni per vederla finalmente applicata. Siamo già nel 2017 e fra un paio d’anni ci ritroveremo comunque senza la leva dei regimi fiscali privilegiati. Di fronte alle incognite legate all’applicazione del controllo dell’immigrazione, di fronte a una fiscalità destinata a innalzarsi per le imprese a statuto fiscale oggi speciale e senza la prospettiva di una riduzione dell’aliquota fiscale sugli utili delle persone giuridiche, come reagirebbero le imprese di varia natura? La Riforma III dell’imposizione delle imprese è una riforma fiscale federale che ha il merito azioni svizzere di definire il quadro degli strumenti e degli interventi a disposizione dei Cantoni per applicarla sul piano cantonale. L’impatto della riforma fiscale dipenderà dunque in larga misura dalle scelte che i Cantoni faranno. Affermare oggi che la Riforma III genererà buchi spaventosi nel bilancio degli enti pubblici è poco onesto, mentre sappiamo con certezza che le prime due riforme fiscali federali applicate negli scorsi anni, nonostante all’occasione fossero state espresse le medesime sciagure, hanno di fatto permesso una crescita costante dei gettiti fiscali. Il Ticino ha una fiscalità sbilanciata: 50.000 persone esenti, circa 6.000 persone che pagano oltre il 40 % del gettito fiscale, una fiscalità per i redditi medio alti e alti molto penalizzante, circa 190 milioni di franchi d’imposte derivanti proprio da quelle aziende a statuto fiscale che rischiamo di perdere se la Riforma III non supererà domenica lo scoglio popolare. Va bene giocare con il fuoco, ma solo il SÌ alla riforma dell’imposizione delle imprese dà in mano al Ticino più carte buone per giocarsi fino in fondo il proprio destino. * Direttore AITI ABB N Actelion N Adecco N Alpiq Holding Baloise N Cassiopea N Cie. F. Richemont CS Group N Galenica N Geberit N Givaudan N Julius Bär I LafargeHolcim N Lonza Group N Nestle N New Value Novartis N Roche GS SGS N Swatch Group I Swatch Group N Swiss Life N Swiss Reinsur N Swisscom N Syngenta N Transocean N UBS Group N Zurich F.S. N 22.53 23.3215.9723.87 4.8 261 262.2121.7 277 18.3 69.35 70.7545.0172.95 4.0 83.45 83.260.55109.9 -1.2 129.3 130.2102.5131.9 0.7 32.45 3325.85 35.5 10.3 73.75 74.75 5378.45 9.3 14.4 14.819.75516.31 -1.4 1100 1107956.5 1570 -4.2 424.9 422.4330.9434.1 4.0 1770 175017102116 -5.1 47.07 46.8835.8148.84 4.0 54.3 54.333.29 58.7 1.2 174.6 175.3133.5190.5 -0.9 74.1 72.85 6780.05 1.4 1.61.611.22.1-3.6 74.173.95 67 82.8 0.0 237.4 238.5218.3265.2 2.0 2085 206817982317 0.6 335.6 338.6246.2 373 5.9 65.8 66.148.25 74 5.7 303.9 306.7209.4309.4 5.4 94.1 93.8 7998.5-2.4 440.6 434.6426.8528.5 -3.3 430 425.4360.5434.9 6.8 13.24 13.648.04516.87-11.9 15.78 15.7911.5817.73 -1.0 284 284.9194.7290.8 1.2 cambi interbancari EUR/CHF (euro-franco) EUR/USD (euro-dollaro) EUR/JPY (euro-yen) EUR/GBP (euro-sterlina) CHF/EUR (franco-euro) USD/CHF (dollaro-franco) GBP/CHF (sterlina-franco) JPY/CHF (100yen-franco) 1.06321.0652-0.1 1.07031.0693 0.0 119.58120.02-0.3 0.85380.8537 0.0 0.93990.9375 0.2 0.99370.9961-0.2 1.2454 1.247-0.1 0.8890.8870.2 oro e argento (oncia) 1 oncia = 31,1035 gr. Oro1234.8 Argento17.57 business class syngenta: risultati in calo Fusione nel secondo trimestre? Il gruppo agrochimico basilese Syngenta ha generato lo scorso anno un utile di 1,18 miliardi di dollari, in calo del 12% su base annua. Il fatturato si è ridotto del 5% a 12,79 miliardi di dollari. A tassi di cambio costanti le vendite sono diminuite del 2%. Il gruppo rinuncia a versare dividendi e ritiene che la fusione con il colosso cinese ChemChina sarà portata a termine come previsto nel secondo trimestre 2017. Swisscom Taglierà quest’anno 500 posti Swisscom nel 2016 ha incassato leggermente di meno dell’anno prima, ma ha guadagnato di più. Per difendere gli attuali livelli di redditività il gruppo telecom intende tagliare quest’anno 500 posti di lavoro. «È stata un’ardua sfida: la pressione sui prezzi e la diminuzione delle tariffe di roaming ci hanno messo a dura prova», afferma il Ceo Urs Schaeppi. Il giro d’affari è sceso dello 0,3% a 11,6 miliardi di franchi: un livello definito «notevole», tenuto conto del calo dei prezzi - nella nota si parla di una riduzione delle tariffe di roaming di 100 milioni. hotelplan Startup nell’e-commerce Startup con un futuro ricco di prospettive. L’investimento, volto al futuro, nell’e-commerce, ha aperto nuovi sbocchi al gruppo Hotelplan con l’accesso al mercato degli Stati Uniti: bedfinder offre in tutto il mondo servizi nell’ambito dei viaggi nel settore B2C e B2B. Le prestazioni includono la distribuzione di pacchetti di viaggio attraverso moderne piattaforme informatiche, direttamente al consumatore finale e la commercializzazione, sempre attraverso bedfinder, di prodotti White Label: tecnologia e prestazioni omnicomprensive a partner interessati. bedfinder è la startup all’interno del gruppo Hotelplan che ha il mandato di portare avanti la ricerca nell’ambito dell’innovazione e della digitalizzazione. Un’ottima infrastruttura IT, il customer support attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e un’esperienza nel settore dei viaggi comprovata e di lungo corso sono i migliori presupposti. Nel corso del mese di settembre 2016 sono state immesse sul mercato USA le prime offerte di alberghi, in tutto il mondo; inoltre, a fine dicembre 2016, il rollup “Book on Google” si è esteso al mercato della Gran Bretagna. La piattaforma bedfinder.com è stata quindi lanciata e nel 2017 verranno aperti altri nuovi mercati internazionali.