Le competenze alfabetiche funzionali dei ragazzi che a 18 anni si
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Le competenze alfabetiche funzionali dei ragazzi che a 18 anni si
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ONEDA OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI Le competenze alfabetiche funzionali dei ragazzi che a 18 anni si trovano nel sistema di istruzione secondario: il gruppo di controllo 1 Perché un gruppo di controllo L’indagine sulle competenze alfabetiche dei ragazzi che a 18 anni non si trovano nel sistema di istruzione/formazione è completata dalla rilevazione delle stesse competenze nei ragazzi che alla stessa età si trovano a scuola. In questo modo si raggiungono due scopi: 1) verificare se e quanto la permanenza nel sistema di istruzione contribuisce a rendere migliori le performance dei diciottenni, 2) registrare le reazioni degli studenti a prove funzionali che (vedi relazione “Rivelazione sulle competenze alfabetiche della popolazione a 18 anni” parte prima, paragrafo “Gli strumenti dell’indagine”), sono testate da strumenti che non richiedono conoscenze disciplinari specifiche, ma verificano, in relazioni ai compiti presenti nella vita quotidiana, la capacità di reperire informazioni e produrle, interpretare tabelle, grafici e fare calcoli. Il gruppo di controllo non è stato costruito sulla base di un campione probabilistico, ma di un campione per quote che esamina, nelle varie aree geografiche, separatamente, le performance degli studenti che ricevono una istruzione prevalentemente culturale (istruzione classica) e quelle degli studenti della istruzione tecnica e professionale. Nella presentazione dei risultati, il gruppo di controllo viene diviso in due parti: i licei e tutti gli altri istituti. In questo secondo gruppo abbiamo evidenziato i risultati degli studenti degli istituti professionali, che sono le scuole che hanno il tasso più alto di abbandono e rappresentano una tipologia di studente più vicina a quella dei ragazzi che non si trovano a scuola. Il gruppo di controllo è composto per il 51,4% di ragazze e per il 48,6% di ragazzi ed è così distribuito nelle tre aree geografiche:il 37,5% al Nord, il 21,9% al Centro e il 40,6% al Sud Isole. La tabella 1 presenta per tipologia di scuole frequentate la presenza degli studenti nelle tre aree geografiche. Tab.1 –Presenza degli studenti nelle aree geografiche e tipologie di scuole (valori percentuali) Istituto di Istituto Altro istruzione classica professionale (Istruzione tecnica, Istruzione artistica, Istituti superiori generici) Nord 32,4 40,9 36,0 Centro 24,5 17,0 15,2 Sud-Isole 43,1 42,1 48,8 Totale 100 100 100 2 La carriera scolastica dei diciottenni studenti Le ripetenze La regolarità del percorso scolastico di questi giovani è stata misurata a partire dalla domanda relativa ad eventuali ripetenze nella classe attualmente frequentata, in quella precedente e nella scuola dell’obbligo (elementare e media). Il 2,3% dei rispondenti sta ripetendo la classe in corso, il 18,2% quella precedente; le ripetenze nella scuola elementare sono meno dello 0,5% mentre nella scuola media sono il 2,8%. E’ stato possibile ricostruire il percorso scolastico, dalla scuola elementare alla scuola media chiedendo ai ragazzi intervistati se hanno o meno ripetuto uno o più anni di scuola, prima dell’iscrizione alla scuola media superiore. Analizzando per singole tipologie di scuole la percentuale di ripetenti (tab.2) si nota bene come avvenga l’orientamento dei giovani alla conclusione della scuola media: al liceo si indirizza chi alla scuola media è risultato più bravo, ai professionali chi è stato bocciato più volte. Tab.2 –Ripetenza nella scuola media inferiore per tipologia di scuola (valori percentuali) Istituto di Istituto Altro Totale istruzione classica professionale (Istruzione tecnica, Istruzione artistica, Istituti superiori generici) Si 3,1 43,8 53,2 100 No 37,5 14,1 48,4 100 In ogni tipologia di scuola, le ragazze ripetenti sono sempre di meno rispetto ai ragazzi, tranne che negli istituti professionali dove troviamo il 50% di ragazze e il 50% di ragazzi che stanno ripetendo la classe in corso. Negli istituti di istruzione classica, invece, il 57,1% dei ripetenti sono maschi e il 42,9% sono femmine, mentre nelle altre tipologie di scuola la differenza è ancora più evidente (la percentuale dei ragazzi ripetenti è pari all’87,1% contro il 12,9% di ragazze). Per quello che riguarda la ripetenza della classe precedente all’ultima, la situazione non cambia molto; le ragazze sono in genere meno rispetto ai ragazzi. 3 Il lavoro Il 55,2% degli studenti intervistati dichiara di aver già lavorato; La tabella 3 illustra il fenomeno nelle varie tipologie di scuola. Tab.3 –Ha già lavorato/Tipologia di scuola (valori percentuali) Istituto di Istituto Altro istruzione classica professionale (Istruzione tecnica, Istruzione artistica, Istituti superiori generici) Si 37,3 80,6 55,6 No 62,7 19,4 44,4 Totale 100 100 100 L’80,6% di chi frequenta istituti professionali ha già avuto esperienze lavorative, contro il 37,3% dei liceali. Questo dato sollecita due riflessioni: i giovani che frequentano gli istituti professionali sono quelli che sperimentano più precocemente il lavoro e questo in genere è la conseguenza di una situazione socio-economica poco favorevole. L’esperienza di lavoro già vissuta, orienta questi ragazzi direttamente al lavoro. Queste riflessioni sono confermate dal dato (vedi paragrafo “Orientamento verso percorsi post-secondari”), relativo alla scelta tra lavoro o prosecuzione degli studi dopo il conseguimento del diploma. E’ interessante vedere la distribuzione territoriale degli studenti che hanno già sperimentato il lavoro. A Nord e al Centro i liceali lavoratori sono il 40% mentre a Sud sono il 28%. I lavoratori tra gli studenti dei professionali sono l’87% al Sud, il 70% al Centro e il 78% a Nord. L’età in cui è stata svolta, per la prima volta, un’attività lavorativa, è un dato che merita particolare attenzione, non sono molti coloro che fin dall’infanzia hanno intrapreso una attività lavorativa ma, anche la presenza, seppur minima, di lavoro minorile deve far riflettere. Negli istituti professionali il 4,2% sostiene di aver avuto la prima esperienza lavorativa tra i 7 e gli 11 anni invece solo l’1% dei liceali dichiara di aver lavorato tra gli 11 e i 14 anni. Agli studenti è stato, inoltre chiesto di indicare in quale settore hanno svolto l’attività lavorativa. Quasi tutti gli studenti hanno dichiarato (Tab.4) di aver lavorato nel settore delle professioni relative alle vendite. Tab.4 –Professioni relative alle vendite/Tipologia di scuola (valori percentuali)* Istituto di Istituto Altro istruzione classica professionale (Istruzione tecnica, Istruzione artistica, Istituti superiori generici) Professioni relative alle 54,6 52,2 46,1 vendite * Il 100% dei casi nelle tipologie di scuola si ottiene sommando tutte le altre calorie professionali che non vengono riportate per rendere più agevole la lettura dei dati. La seconda categoria (Tab.5) più ricorrente è quella degli agricoltori, forestali e zootecnici. 4 Tab.5 –Agricoltori zootecnici e forestali/Tipologia di scuola (valori percentuali)* Istituto di Istituto Altro istruzione classica professionale (Istruzione tecnica, Istruzione artistica, Istituti superiori generici) Agricoltori zootecnici e 8,5 23,3 20,8 forestali * Il 100% dei casi nelle tipologie di scuola si ottiene sommando tutte le altre calorie professionali che non vengono riportate per snellire la presentazione dei dati. L’insieme delle attività svolte da questi giovani, riportate entro la classificazione delle professioni ISTAT (costruita sulle classificazione internazionale delle professioni ISCO-1992), presentano questo quadro: - il 48,3% ha svolto attività riferibili alla classe 05 (vendita e servizi alle famiglie e alle persone); - il 19% “ “ “ “ alla classe 06 (agricoltori e zootecnici, pescatori ecc.); - il 10,4% è impegnato in attività riconducibili alla classe 07 (artigiani, operai specializzati); - il 12,9% appartiene alle classi 03 e 04 (Professioni esecutive nell'amministrazione e nella gestione/Professioni intermedie tecnici); - il 4,4% appartiene alla classe 09 (personale non qualificato); - il 3,9% appartiene alla classe 08 (addetto ad impianti fissi e mobili ed ai montaggi industriali); - l’1% appartiene alla classe 01 (professioni intellettuali intermedie). Fig.1 Attività lavorative 3,9% 4,4% 1,0% 12,9% 10,4% 19,0% 48,3% Professioni esecutive relative all'amministrazione, gestione/Professioni intermedie (tecnici) Professioni relative alle vendite ed ai servizi per famiglie Agricoltori, forestali, zootecnici e addetti pesca/caccia Artigiani, operai specializzati Cond. Impianti/Operat. Macc. fissi-mobili/Op. montaggio indu. Personale non qualificato Professioni intellettuali intermedie 5 Se consideriamo le due categorie di lavoro estreme: vendita, servizi alle famiglie e alle persone che è la più citata e la categoria professioni intellettuali intermedie, che è la meno citata, la distribuzione nelle varie tipologie di scuola è la seguente: negli istituti di istruzione classica il 54,6% di coloro che hanno lavorato dichiara di aver svolto attività che rientrano nella categoria vendita servizi alle famiglie e alle persone, negli istituti professionali per la stessa categoria troviamo il 52,2% degli studenti, quindi in entrambe i casi più della metà della popolazione rispondente rientra in questa categoria. Per le professioni intellettuali intermedie, i ragazzi degli istituti di istruzione classica sono il 2%, invece quelli degli istituti professionali non arriva allo 0,5%. Orientamento verso percorsi post-secondari Il percorso di studi ne lla secondaria appare significativo nella scelta tra prosecuzione degli studi o lavoro. Il 60% dei nostri studenti non pensa di lavorare subito dopo il diploma, questi sono l’85% dei liceali contro il 24% degli studenti dei professionali. Solo il 18% dei nostri studenti esclude di proseguire una qualsiasi attività di studio o formazione, questi sono il 3,5% dei liceali contro il 34% degli studenti dei professionali. E’ stato chiesto a quelli che intendono proseguire gli studi di indicare l’area disciplinare verso cui si orienteranno. La tabella 6 illustra queste aspirazioni per le varie tipologie di scuola frequentata. Tab.6 –Area disciplinare dopo le scuole superiori secondo la tipologia di scuola frequentata (valori percentuali) Istituto di Istituto Altro Totale (Istruzione tecnica, istruzione professionale Istruzione artistica, classica Istituti superiori generici) Sanitaria Scientifica-tecnologica Umanistica Giuridico-politica-economica Ingegneria-architettura Non specifica area didattica 56,2 43,2 58,4 52,2 39,5 8,3 9,2 6,2 5,2 5,4 9,2 32,0 34,6 50,7 36,4 42,4 51,3 59,8 100 100 100 100 100 100 Si è proposto agli studenti, che desiderano continuare gli studi, di esprimere una la preferenza tra corsi accademici, corsi professionalizzanti corsi artistici e musicali. Le tabelle 7,8,9 illustrano le risposte per tipologia di scuola frequentata. Tab.7 –Corso artistico musicale dopo le superiori/Tipologia di scuola (valori percentuali) Istituto di Istituto Altro Totale istruzione classica professionale (Istruzione tecnica, Istruzione artistica, Istituti superiori generici) Si 44,1 14,4 41,5 100 No 35,8 15 49,2 100 6 Tab.8 –Corso professionale dopo le superiori/Tipologia di scuola (valori percentuali) Istituto di istruzione Istituto Altro Totale classica professionale (Istruzione tecnica,Istruzione artistica, Istituti superiori generici) Si 14,9 25,6 59,4 100 No 42,5 11,9 45,6 100 Tab.9 –Corso universitario dopo le superiori/Tipologia di scuola (valori percentuali) Istituto di istruzione Istituto Altro Totale classica professionale (Istruzione tecnica,Istruzione artistica, Istituti superiori generici) Si 53 5,9 41,1 100 No 8,7 30,1 61,2 100 Il confronto tra istituti di istruzione classica e professionali conferma le differenze già delineate. I ragazzi che frequentano gli istituti classici sono più propensi a scegliere corsi artistico- musicali e corsi universitari; sono rispettivamente il 44,1% e il 53% contro il 14,4% e il 5,9% di chi si trova negli istituti professionali. Infatti, questi ultimi, tendono a proseguire nei loro settori di competenza: il 25,6% dichiara di voler frequentare corsi professionali dopo le superiori. Abitudini culturali L’indagine permette di ricostruire alcune abitudini culturali degli studenti diciottenni, attraverso la raccolta di informazioni relative alla lettura di libri e giornali, alla fruizione di spettacoli televisivi e cinematografici e alla partecipazione ad attività associative. L’abitudine alla lettura - Lettura di libri La frequenza di lettura di libri è rilevata, separatamente, per tre tipi di testi: narrativa, libri a contenuto tecnologico, libri a contenuto scientifico. Diamo i dati relativi ai non lettori. Il 3,9% dei giovani che frequentano istituti di istruzione classica non legge mai un libro di narrativa, la percentuale di non lettori aumenta sensibilmente se consideriamo i giovani dei professionali che sono il 24,5% con uno scarto di circa 20 punti percentuali, per le altre tipologia di scuola siamo intorno al 15,6%. Il 31,9% dei ragazzi che frequenta istituti professionali non legge mai un libro tecnologico contro il 48,7% di chi frequenta istituti di istruzione classica con uno scarto di circa 17 punti percentuali, per le altre scuole la percentuale è pari al 36,1%. I ragazzi che sostengono di non aver mai letto libri a contenuto scientifico si aggirano per tutti i tipi di scuola intorno al 30-35%. - Lettura quotidiani I ragazzi sono stati interrogati sulle abitudine di lettura di quotidiani: di informazione, di sport e di economia. Emerge con chiarezza che, per tutte le tipologie di scuola, i quotidiani meno letti sono quelli di economia, i liceali sono il 64,8%, gli studenti dei professionali sono il 59,4%, quelli degli altri tipi di scuola il 50,4%. 7 La percentuale di chi non legge mai quotidiani sportivi diminuisce sensibilmente in tutte le tipologie di scuola, infatti: i ragazzi degli istituti di istruzione classica sono il 35,4%, quelli degli istituti professionali sono il 25,1%, i frequentanti altri tipi di scuola sono il 28%. La percentuale di coloro che non legge mai quotidiani di informazione si riduce al 2,2% nella istruzione classica, al 6,9% negli istituti professionali e al 3,6% negli altri tipi di scuola. I quotidiani più letti sono quelli a carattere informativo, infatti in tutti i tipi di scuola la metà degli studenti dice di leggere spesso un quotidiano di informazione. - Lettura riviste I ragazzi sono stati interrogati sulla loro abitudine alla lettura di riviste: scientifiche, tecnologiche, attualità, economia, sportive e politiche. Le riviste meno lette sono quelle di economia, infatti per tutti i tipi di scuola almeno il 50% dei ragazzi dice non leggerle mai. Quelle più lette sono le riviste di attualità per tutti i tipi di scuola la percentuale di chi legge spesso tali riviste è almeno del 40% circa. Attività ricreativo-culturali Ai giovani intervistati è stato chiesto di indicare con quale frequenza vanno a teatro, al cinema, ai concerti e nei musei. I ragazzi degli istituti classici, sono quelli che dedicano più tempo a tutte queste attività ricreative e culturali. Il dato emerge se si confrontano le percentuali di ragazzi che hanno detto di non frequentare mai teatri, cinema, concerti e musei. Tab.10 –Attività ricreativo-culturali/Tipologia di scuola (valori percentuali)* Istituto di Istituto Altro istruzione classica professionale (Istruzione tecnica, Istruzione artistica, Istituti superiori generici) Non vado mai a teatro 29,1 61,5 46,4 Non vado mai al cinema 2,7 7,8 6,6 Non vado mai ai 38,9 50,7 44,9 concerti Non visito mai i musei 3,9 23,3 14,7 Per ogni tipologia di scuola il 100% dei casi si ottiene sommando alla categoria mai le percentuali relative alle altre possibili risposte registrate: vado al…… più di tre volte al mese; due/tre volte al mese, una volta al mese. In tutte le tipologie di scuole i ragazzi, tra le attività considerate, preferiscono certamente il cinema. La televisione I ragazzi hanno dato informazioni anche sul tipo di programmi televisivi che preferisco guardare. I ragazzi degli istituti di istruzione classica preferiscono guardare i telegiornali (50,7% dice di vederli molto spesso), mentre il 27,6% dei ragazzi dice di non vedere mai programmi sportivi. I giovani che frequentano gli istituti professionali non hanno le stesse preferenze. I programmi più visti da questi ragazzi sono i film, il 47,8% dice di vederli molto spesso. I programmi che vedono meno i ragazzi del professionale sono quelli educativi; il 20% dice di non vederli mai. 8 Partecipazione ad associazioni La domanda in cui si è chiesto ai ragazzi se fanno parte o meno di associazioni, include le seguenti opzioni: “fai parte di una associazione” parrocchiale, volontariato, culturale e sportiva. Per i ragazzi intervistati fare parte di una associazione di qualsiasi tipo non è importante, infatti, in tutte le tipologie di scuola, più del 50% della popolazione dichiara di non far parte di una associazione. Tra quelli che dichiarano di far parte di una associazione, la più frequentata è quella sportiva e questo dato ricorre per tut te le tipologie di scuola: ? Istituti di istruzione classica 28,4% ? Istituti professionali 31,3% ? Altro (Istruzione tecnica, Istruzione artistica, Istituti superiori generici) 30,2% Per gli Istituti di istruzione classica e professionali, l’associazione meno frequentata è quella culturale: ? Istituti di istruzione classica 13,3% ? Istituti professionali 8,4% Nel caso delle altre tipologie di istituti l’associazione meno frequentata è quella del volontariato: ? Altro (Istruzione tecnica, Istruzione artistica, Istituti superiori generici) 13,3%. Quali sono le competenze di questi giovani? Si può rispondere a questa domanda analizzando le risposte che i/le giovani hanno dato, in relazione alle prove cognitive contenute nel fascicolo; queste prove di competenza alfabetica funzionale sono le stesse che sono state sottoposte ai ragazzi che sono fuori della scuola e sono volte ad accertare: 1. la comprensione del significato di parole in un testo in prosa ed entro un contesto d’uso; 2. la capacità di utilizzare in modo appropriato alcuni termini per inserirli correttamente in un modulo; 3. la capacità di produrre informazione (si tratta di prove di comprensione di un breve articolo). (Vedi relazione “Rivelazione sulle competenze alfabetiche della popolazione a 18 anni” parte prima, paragrafo “Gli strumenti dell’indagine”). La distribuzione delle risposte esatte entro le tre tipologie di prove è la seguente: 1. Comprensione del significato di parole in un testo in prosa ed entro un contesto d’uso. Istituto di Istituti Altro istruzione classica professionali (Istruzione tecnica, Istruzione artistica, Istituti superiori generici) Remunerativo 97,2% 91,9% 94,9% Lavoro a 38,6*% 48,1% 27,4% domicilio Causale 42,9% 25,7% 34,7% *Gli studenti del liceo classico conoscono, in genere, la definizione del termine domicilio, ma non quella specifica di “lavoro a domicilio”. 2. Capacità di utilizzare in modo appropriato alcuni termini per compilare correttamente un modulo. Istituto di Istituti Altro istruzione classica professionali (Istruzione tecnica, Istruzione artistica, Istituti superiori generici) Modulo completo 42,9% 25,7% 34,7% Compilazione parziale 31,7% 53,4% 43,3% 9 Modulo completo L’espressione “risposte corrette” indica la compilazione completa del modulo (Conto corrente postale), l’espressione “risposte errate” indica qualsiasi inesattezza presente nella compilazione. Per ottenere il 100% dei casi, nei titoli di studio, occorre aggiungere il numero delle mancate risposte che si ottiene per differenza. Modulo parziale L’espressione “risposte corrette” indica che non ci sono errori nelle parti di modulo che sono state compilate ma sono presenti degli spazi vuoti. L’espressione “risposte errate” indica, oltre alle risposte errate, anche quelle in cui la causale è presente, ma non nell’apposito spazio. Anche in questo caso per ottenere il 100% dei casi occorre aggiungere il numero delle mancate risposte. 3. Capacità di produrre informazione, si tratta di prove di comprensione di un breve articolo. Istituto di Istituti Altro (Istruzione tecnica, istruzione professionali Istruzione artistica, classica Istituti superiori generici) Cosa deve saper fare…. Perché un …non si improvvisa Indica almeno due prodotti….. 73,2% 62,9% 92,6% 49,4% 57,9% 77,6% 59,2% 55,1% 80,1% Nelle figure che seguono sono riportati i risultati ottenuti dai ragazzi alle prove divisi per tipologia di scuola, per ottenere il 100% dei casi, nelle varie scuole, occorre aggiungere il numero delle mancate risposte che si ottiene per differenza. Fig.2 Remunerativo significa/Tipologia di scuola Risposta corretta Risposta errata 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Istituti istruzione classica Istituti professionali Altri istituti I ragazzi non hanno avuto problemi nel rispondere a questo item di competenza lessicale nelle tre tipologie di scuole il numero di ragazzi che ha risposto in modo errato non raggiunge il 10%. 10 Fig.3 Lavoro a domicilio significa/Tipologia di scuola Risposta corretta Risposta errata 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Istituti istruzione classica Istituti professionali Altri istituti Fig.4 Causale/Tipologia di scuola Risposta corretta Risposta errata 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Istituti istruzione classica Istituti professionali Altri istituti Il problema della disparità tra scuole in relazione alle competenze lessicali emerge con chiarezza dai risultati relativi a questo item. I ragazzi che hanno avuto maggiori problemi, con il termine causale, sono quelli che frequentano gli istituti professionali, più del 60% non ha compreso il significato di questa parola. 11 Fig.5 Compilazione di un modulo/Tipologie di scuole Istituti istruzione classica Istituti professionali Altri istituti 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Risposta corretta Modulo completo Risposta errata Modulo completo Risposta corretta Modulo parziale Risposta errata Modulo parziale I due item che compongono questa prova hanno la struttura classica di una prova funzionale: lo stimolo fornisce tutte le informazioni necessarie per la compilazione e un modulo vuoto, che deve essere riempito. L’informazione è formata di parole, di nomi propri e di cifre (si tratta di un pagamento). L’item evoca un particolare caso di pagamento, pagamento ad un ente pubblico per cui si richiede la esplicitazione della causale. Sono state rilevate due modalità di risposta. La prima modalità: modulo compilato in modo completo (causale di versamento compresa). La prova risulta difficile per tutti i ragazzi, in nessuna delle tipologie di scuola si raggiunge almeno il 50% di risposte corrette (Modulo completo) ma, è evidente, che i ragazzi degli istituti professionali hanno avuto più problemi degli altri, solo il 26% ha compilato il modulo in tutte le sue parti. La seconda modalità: modulo compilato senza l’indicazione corretta della causale. La prova risulta molto più facile, in questo caso i ragazzi degli istituti professionali sono più del 50% anche se il 20% di questi giovani non è in grado di compilare un modulo postale, neanche parzialmente. Inoltre è possibile verificare che “l’incompetenza” funzionale, a causa della quale il modulo non risulta completo, dipende dalla incompetenza lessicale (il significato del termine causale è ignorato o non compreso vedi sopra). La minore competenza di chi frequenta gli istituti professionali è confermato. 12 Fig.6 Cosa deve saper fare il venditore di automobili Tipologie di scuola Risposta corretta Risposta errata 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Istituti istruzione classica Istituti professionali Altri istituti Fig.7 Perché un venditore di automobili non si improvvisa Tipologie di scuola Risposta corretta Risposta errata 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Istituti istruzione classica Istituti professionali Altri istituti 13 Fig.8 Indica almeno due prodotti accessori Tipologie di scuola Risposta corretta Risposta errata 100% 80% 60% 40% 20% 0% Istituti istruzione classica Istituti professionali Altri istituti Per tutti e tre le prove relative alla capacità di “produrre informazione” i ragazzi degli istituti classici hanno raggiunto risultati nettamente migliori rispetto a quelli dei ragazzi degli istituti professionali (alla prova relativa all’item “Cosa deve saper fare il venditore di automobili” più del 50% dei ragazzi dei professionali non ha saputo rispondere correttamente). L’item più facile per tutti gli studenti è quello in cui si richiede, di elencare alcuni prodotti accessori:le risposte errate sono meno del 10% negli istituti classici e meno del 20% nei professionali. 14 I risultati degli studenti e dei non studenti: confronto Studenti e non studenti hanno svolto gli stessi compiti, utilizzando gli stessi strumenti. La tabella 11 illustra le percentuali corrette delle risposte dei due gruppi ed evidenzia come la frequenza della scuola in genere permette di svolgere meglio tutte le prove, anche se queste non sono di tipo scolastico. Tab.11 -Il vantaggio degli studenti STUDENTI NON STUDENTI TIPOLOGIA DI PROVA Risposte correte (%) Risposte corrette (%) Comprensione del significato di parole in un testo in prosa ed entro un contesto d’uso. 95,5 53,3 ? Remunerativo *36,7 *45,5 ? Lavoro a domicilio 36,3 8,7 ? Causale Capacità di utilizzare in modo appropriato alcuni termini per compilare correttamente un modulo. 36,3 8,4 ? Modulo completo 38,5 36,1 ? Compilazione parziale Capacità di produrre informazione, si tratta di prove di comprensione di un breve articolo. 64,1 25,5 ? Cosa deve saper fare il venditore di automobili 59,5 31,0 ? Perché un venditore di automobili non si improvvisa 85,4 45,8 ? Indica almeno due prodotti accessori *Appare utile sottolineare questo risultato, che è l’unico in cui i non studenti hanno risultati migliori di quelli degli studenti. Gli studenti, in percentuale maggiore dei non studenti, non conoscono la definizione di “lavoro a domicilio” e si riferiscono in modo generico al significato di “domicilio”. Fig.9 Remunerativo significa/Risposte corrette Non studenti Istituti istruzione classica Istituti professionali Altri istituti 0% 20% 40% 60% 80% 100% 15 Fig.10 Lavoro a domicilio/Risposte corrette Non studenti Isituti istruzione classica Istituti professionali Altri istituti 0% 10% 20% 30% 40% 50% Fig.11 Causale/Risposte corrette Non studenti Istituti istruzione classica Istituti professionali Altri istituti 0% 10% 20% 30% 40% 50% 16 Fig.12 Compilazione di un modulo/Risposte corrette Istituti professionali Istituti istruzione classica Non studenti Modulo completo Modulo parziale Altri istituti 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Fig.13 Cosa deve saper fare un venditore di automobli Risposte corrette Non studenti Istituti istruzione classica Istituti professionali Altri istituti 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 17 Fig.14 Perché un venditore di automobili non si improvisa Risposte corrette Non studenti Istituti istruzione classica Istituti professionali Altri istituti 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Fig.15 Indica almeno due prodotti accessori Risposte corrette Non studenti Istituti istruzione classica Istituti professionali Altri istituti 0% 20% 40% 60% 80% 100% 18