Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti

Transcript

Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
ATTI
HELLE ADUNANZE
DELL'l.
It.
ISTITUTO VENETO
D
SC
1
EWZE
u\i.
I
LETTERS ED
.,
ART
novembre 1846 all'ottorre
"1
847.
'
VENEZIA,
3
PRESSO LA SEGRETERIA DELL ISTITUTO
N K
I.
P
\
I.
A Z
7.
o
1847,
n r C A
I.
F
.
I
Adunanza uel 29 harzo 1847.
Si legge
1'
verbale della aduoanza
alio
privata
21 febbraio, che e approvato.
II
M. E. dottor Nardo Iegge
Osservazioni aiiatomiche sopra
delto volgarmente
le
V
Rogaone
seguenti
a/iimale marino
mare.
di
L' cssere singolare, sul quale interesso
stra attenzione, e tra
novero
il
bra abbia voluto stendere piu
re
maggionnente
netrare
nell'
la
intimo
nostro Adriatico, c
Carnitine, de
mar
:
la
cortese vo-
di <juelli, su cui
natura sem-
fitto
il
suo velo, percimenta-
curiosita di coloro che piu anelano petie'
si
snoi secreti. Esso
non
e
raro nel
conosce dai pcscatori col noine di
o con qucllo di
dendosi con varie specie
Roynon
di Ascidie,
dc mar, confon-
composlc, colle quali
ha rassomiglianza, ed in cui unione spesse volte
si
pesca.
—
Prcsentasi
glianti talvolta
se
masse sarcoidee, consistent, polimorfe,
in
ohlunghe, globose, piu
lobate,
—
268
ad un
<>
meno
schiacciate, rassomi-
spessc volte ad un rcne. Tali mas-
fico,
ora sono solitarie ed ova aggregate, talvolta liberc od
lembo
aderenti con un
a
qualche corpo solido, e non
rado sovrapposte ad esso, c come involgenti.
c
fnligginoso o nerastro negli
per tutto oscuro,
quasi da
esemplari
liberi,
e
per breve tratto aderenti. In quelli so-
vrapposti a qualche corpo c dilatati, osservasi
all'
di
loro colore
II
la
parte tolta
influenza della luce di colore bianco o giallastro.
Nella superficie di
tali
esseri, ch'c
liscia,
lubrica per
mucosita chc trasudano, e luccicante come fosse vcrniciata,
non rimarcansi ad occhio nudo pori
lo in punti indeterminati osservasi
grande, rotondo od
di
sorte alcuna,
ma
so-
qualche foro piu o meno
rado laciniato ne'suoi bordi,
ellittico, di
conduccntc a cavita interne canal iformi
svariata esten-
di
sione. Negli esemplari sovrapposti a qualche corpo, la parte
aderente, ossia bianchiccia, riceve per ordinario leimpronte
della superficie che copre, c
posta, die e
specialmente
1'altra,
ren/.a
no
ai
e cosi luccicante
loin,
di stellette
ma
di
piu o
me-
uniforme modo
complesso. Cr ederebbesi
spetto aver sott' occhio un'ascidia composta,
ed
al
primo
essere
a-
tali
formate da animaletti, disposti come osservasi nc'
stellette
od almeno rappresentare uno
bottrillari.
rio
l'op-
mostra certa appa-
dendritiche
ed irregolari individualmente,
di presentarsi nel loro
come
pero di tinta cguale, mentre
margini dei
madreporica, ossia
fittc
non
ncrastra: vedesi
od embrionale
microscopio
la
di essi;
stato rudimenta-
ma, studiandone attentamente col
contestura, e d'uopo rinunziarca qualunque
ipotesi di simil genere.
Sc
si
namente
divide un
di
tal
essere con coltello, d iscoprcsi inter-
materia sarcoidca, cartilaginea, die
si
crcderebbe
—
-
269
scirrosa degenerazione di qualche tessuto ghiandolarc, prc-
scntandonc, oltrcche
I'
sislenza. Essoappariscc
come composto
di
taglio la con-
il
due sostanze
diffe-
una
di
colore lattiginoso rappresentante
parte maggiore ossia
la
base del tessuto,
rent!, (use insieme;
la
aspetto, anche sotto
bondante,
liera
lari
massa l'aspetto
sono
I'altra
meno
pellucido-bruna, sparsa in guisa di dare
di
abin-
spugnosita. Rare, minime ed irrego-
o porosita die
le cellette
all'
si
presentano; non havvi
traccia di vascolarita, proprianiente detta,
ma
solo apparen-
za di essa, derivando dal canale interno comunicante coi
fori
superiormeote notati,
il
sua origine
quale dalla
re-
si
stringe sempre piu di capacita, e diramasi per 1'interno del-
massa. Trovasi circoscritto da una specie
la
di
corteccia di
unif'orme contestura, e di consistenza coriacea, grossa poco
una
piu di
pellucida,
linea,
risce, e puossi tuttavia
Tale iovolucro da
1'
come
all'
formi interne, costituendone
accennate, vedesi
per
esso
csterno, anche
Soltomettendo
la
un poco
vi
ade-
di forza.
esterna apparenza a questi corpi sar-
coidei; ed introflettendosi
investe,
quale tenacemente
la
distaccare usando
a
le
gli
accennati
fori,
ne
indicate cavita canali-
le pareti.
microscopica indagine
prima, ossia
la
le
due sostanzc
polpa interna, compostadi
miuutissimi corpicciuoli vescicolari, molto prossimi a quelli
che
si
tali
globetti di grandezza presso a
scoprono
nell' intima struttura delle cartilagini.
di
forma, trasparenti, e distaccansi l'uno
te
macerazione: non potei nclP interno
cia
di
corpicciuoli
minori. Framezzo
dalla loro unione, che apparisce
punti sia piu
fitto
Sono
poco eguale, irregolari
dall' altro
di essi
al
median-
scoprire trac-
tessuto formato
omogenea, benche
in alcuni
che inaltri, non osscrvansiaghetti di sorta.
La struttura
della
scconda sostanza, ossia del tessuto
corticale, presents, in confronto della prima, notevoli diffe-
—
rcnze.
K composta anche
colari,
ma sono
tri
tengono
no
mi poco maggiore,
forma angolare, ed
di
pigmento
oscuro
da
parte
alia
minimi corpicciuoli vesci-
sostanza polposa
della
specie di corticale
altra
Se
tessuto
pero
apparspetta-
approssimano
si
5
Tanto
interna.
di-
uniti ad al-
quando
.
colorata.
corticate
parte corticalo biancastra, piu
alia
i]iic!li
I'
tinti
globetti,
essa di
questi di grandezza
aggruppamenti
sposti in
—
270
a
una come
I
subito, mi-
distinsjnesi
croscopicamente osservata, dalla sostanza polposa interna
pel Inion
nnmcro die contiene
non
di aghetti silicei
visibili
ad occhio nudo, calcolati dal prof. Menediini di crrossezza
m
m
da 0, 0045 a 0, 009, e di lunghezza fino a 0,'"5. Sono
questi ictti od
estiemita,
un poco
come
Remera,
solo
la
nel
genere Suburiles.
la
presenza di
tali
aghetti,
ma
quella pure che
Anche
introllettersi nelle intime cavita.
stanza pellucido-oscura, che semhra fusa fra
in
niodo
le
da una parte,
sostanza corticale estcrna distinguesi dall' inter-
na polpa per
ho detto
altri acuti
come
e dull' altra rigonfi o capitatr
Non
entrambe
ricurvi, alcuni acuti in
nel genere
dar ad essa
di
aghetti simili
ai
descritti,
1'
aspetto
di
1'
l'altra so-
interna polpa
spugnosita, contiene
cssendo essa della natura mede-
sima del corticale tessuto.
Osscrvando con microscopio una porzione
teccia, tolta
laddove
si
scopresi aver origine
prcsenta dipinta a
tal
modo
della
cor-
di stellette,
apparenza da particelle coloranti
aggrumate dendriticamente, piuttostoche da organica struttura;
ma
relative
su questa e sopra altre
a cosi singolarc
particolarita
anatomiche,
produzione marina, entrero altra
volta in piu minuti dettagli.
Ebbi
di
rado occasione
di
osservare
stato di vita ed in varii stadii di sviluppo;
di fare studii
molto profondi
sulla
tali
non
csseri
alio
potci quin-
loro animale economia.
—
Semprc
in
rinvenirvi
die
volte
fori
vano esaminai ogni punto
ma
essi,
mare
ebbi appena estratti dal
li
superficie per
di loro
od almeno traccie di
polipi
titlte
rimarcai
,
comunicanti colle interne cavita
descritti,
correnti che
,
le
le
nei
solite
osservano negli spongiali.
si
Abbandonate
riduconsi
—
274
all'
aria
facilmente a
od
al sole,
diseccazione,
masse sarcoidce
tali
senza decomporsi e
spargere odor nauseoso, come avviene nelle cartilagini; ed
evaporandosi
affatto
la
parte acquosa di cui sono imbevute, perdono
aspetto lor naturale, minorano assai di
1'
volume sen-
za raggrinzarsi,ed acquistano coriacea tenacitaecousistenza.
Se
in tale stato dividansi
con
spetto ela durezza del corno, e se
stione,
mandano
forte
odore
presentano
coltello,
sottomettono
si
alia
I'a-
combu-
sostanza animale bruciata.
di
Cosi diseccate, possono conservarsi quanto lungamente
voglia,
ancbe
metriche.
in
luogo umido, mostrandosi
assai
si
poco igro-
Ne possedevo un esemplare, raccolto l'anno 4822
vicino alle coste d'Istria, ridotto a completa
volendo sottometterlo ad esame,
per qualcbe giorno
,
alle naturali fattezze,
e
lo
lo lasciai
diseccazione;
nell'acqua dolce
con mia sorpresa ritornato
vidi
quasi fosse appena sortito dal mare.
Potei su di esso praticare anatomicbe indagini,
stato della pi
li
recente freschezza.
l\li
ribagnarlo piu volte, e sempre col
come
fosse
provai a diseccarlo e
medesimo
esito.
Lasciato
per molti giorni, specialmente nella calda stagione, nell'ac-
qua dolce, abbandona ad
te
essa,
spandendo odore leggermen-
putredinoso, molta sostanza mocciosa,
col solfato d'allumina, precipita in
sima
alia
la
fiocchi, e
quale, trattata
sembra pros-
chondrina.
Vi presento
due pezzi che conservo nell'acqua dolce
da circa otto mesi, e che provarono 1'azione della state e
del verno, mantenendosi,
come
si
vede, in istato molto pros-
272
simo
naturale. Pcrdcttero questi in
;il
buona parte
cosi
lungo tempo
loro sostan/a mocciosa, equiodi
di
si
mostrano
pin consunti; tuttavia non putono molto, c promettono di
lungarncnte
ancora
resistcre
Faccndo
mici c ehiinici
benche
parte corticalc
alle
,
mar no
questo
di
dcgli aghi silicei,
proccsso
al
singolarita dei
alia
riflcsso
di
maccrazione.
carattcri anato-
prodotto, alia presenza
i
ad ocehio mido nella sua
invisibili
canaliformi
sue cavita interne
correnti acquose che niostransi nclle aperture di
alia
mancanza
porto fra
mente
il
al
,
alle
cavita,
de' polipi sulla sua superficie, ed al poco rap-
suo tessuto e quello
polipari,
ma una nuova
quale potrebbe
produzioni vera-
altre
di
tardai a persuadermi doversi collocare
non
per esso non solo un nuovo ge-
fra gli spong'ali, e costituire
nere,
tali
famiglia, c forse
anche
riferirsi
un online
particolare,
gencre Haltsarcad\ Du-
il
jardin, se fosse abbastanza studiato.
Non trovando
to,
quest' esscrc da altri
nominato
e descrit-
credeva chiamarlo genericamente Chondrosia, per segna-
lare la natura del suo tessuto tanto prossima a quello delle
cartilagini,
distinguendone
la
specie col vocabolo reniformis
per indicare una delle forme piu frequentemente da esso
presentate.
Non
l'esemplare die
dal
arrischierei riguardare
vi
primo per forma, per essere quasi
lorito oscuro quasi
stclliformi, c
come
presento segnato, N. 2,
il
specie distinta
quale differisce
libero, per aver co-
uniforme da per tutto senza macchie
per aver
i
fori
come
laciniati ai loro
margini.
essendo I'unico che potei fino ad ora osservare.
II
scere
le
professor Baer di Pietroburgo,
mie osservazioni
lo
scorso
veduti anch'egli piu volte esscri di
al
quale
feci
cono-
autunno, mi disse aver
tal
natura, pescati nel
Golfo di Trieste, e presentatigli dai pescatori unitamente ad
ascidie composte,
ma
che era sempre rimasto incerto rela-
—
tivamente
alia loro
273
—
natura, non avendo niai potuto scoprirvi
traccie di polipi.
Tali erano lo
mie cognizioni sopra un marino prodotto,
che credeva sfuggito intieramente
list!;
quando, consultate
le
con sorpresa
di Napoli, lo trovai
indagini de' natura-
allc
opere del chiarissimo De
la
in esse figurato e
Ghiajc
descrit-
come un nuovo genere de' suoi polipari sarcodemici.
Lo denomina egli Imperata, collocandolo vicino alle Anthe-
to,
lie,
recedendo cosi dall'opinione precedenteraente emessa,
che fosse un Tunkato Policlino.
Ecco quanto scrive su
questo benemerito au-
di esso
tore:
» L'alcionio foraminoso, solamente figurato dall'imjj
mortale noslro concittadino F. Imperato, fu
» Gmelin
alia Sp.
nodosa, e dal Lamark
>•>
scente, indigena del
;>
non
siansi riunite
» che prima
nome
me
di
mare
alia
riferito dallo
spugna arbore-
di America; dubito assai che
due specie diverse. Cavolini in
verita,
lo raccolse nel nostro cratere, l'accenna
datogli dallTmperato, senza tener conto della
??
col
ii
sinonimia del commentatore
di
Linneo.
» Fin dal 4825 nelle mie Memorie sugli Animali senza
« vertebrej vol.
>>
274
II p.
e vol. Ill p. 89, io esitai di collo-
carlo fra gli alcioni e le spugne, sia per la diversa natura
» del tessuto,
sia
per
gli attributi
vitali
e sia per qualche
j'
rassomiglianza co* Policlini. Ora do maggiore conferma
«
allc
33
ratterizzato
>>
strozzamento con
mie
tengo per nuovo genere di Polipnjo cacome segue. Corpo carnoso, raraificato in ogni
idee, e lo
» colari, polipi
ellittica
apertura, fornito di spigoli aci-
solitarii rari,
muniti
gambetto che
di
J3
ne un calice allungato con otto solchi
3>
polipo con bocca ccntrale
ciliata,
lobati,
il
cinta da otto lacinie
» scmplici.
VI.
sostie-
da cui esce
35
»
—
j>
n
je).
—
274
— hnperata foraminosa (Imp. nodosa. Dcla Chia— E comunissima
pcrtinenzc
ed
nclle
Posilipo
di
a
» seconda dcllc profondita del marc, presenta forme divcrDi fatto, quando
«
se.
»
appena sommersi, e
marinai
i
di
slrappano da macigni
la
poco tempo, vedesi corta, rcniforme
» alquanto convessa, levigatissima,
carnicino
di color fosco c
>•>
con dermiche ramificuzioni stellato-dendroidee. Nel suo
>>
arco minore apresi per lo piu un canalc largo quanto
>->
canncllo di una piuma d'ocu che tragitta dentro
n sostanza, ove
:>
manda de'rami verso
na sua massa ramificata
» stantc dimensione,
»
mente
j'
paragona
,
intcr-
ba-
molti pezzi successiva-
di
Mercato ben a proposito
ristretti e sviluppati.
il
sua
volte acquistando
spesse
componesi
La
la perifcria.
la
alia radice d'iride. Risulta
la
da tcssuto corticale
" duro, contrattile, e da polpa centrale gialla, irrorata da
•'
sicro granoso, poco porosa, quasiclic cartilaginea. Tagliata
» sparge odorc graveolento e nauscoso.
5?
de'
Vleurobranchi
c del
margini della
poli petti
I
I
marinai
n'escono da'
la
soli
faccia inferiore attaccata agli scogli su'quali
« rcsta sdraiata: ecco la
55
cibo predilctto
Pleurobranchido.
» chiamano Rocfnone di mare.
35
E
difficolta di poterli
osservare. Pel
loro abito esterno sono abpianto diversi da quelli delle
» hobularic ; mi parvero
avevano
privi di
stomaco
lacinic,
35
terno del loro corpo,
35
del polipaio di cui lanno parte.
lo
il
;
denti laterali nclle otto
ne cavitA
>>
rispettivo
Confrontato quello chc osservo
sto
gambclto
il
De
tra l'in-
distinsi
e la
sostanza
Chiajesti que-
la
marino prodotto con quanto esposi con maggiori
dct-
anatomici relativatnentc ad csso, vedesi consistere
1'es-
tagli
scnziale difFerenza in cio che quell' autore
de'polipi che io
ammctte
non seppi rinvenirc, mentrc
tcssuto corticale aghetti silicei de' quali egli
esistervi
trovai nel suo
non
fa
cenno,
—
lo
275
—
necessariamente disparity di opinione
che implica
ca alia classe cui debbasi
Rispcttando
il
sempre
io
medesimo
cir-
ascrivere.
osservazioni dell'illustre JXa-
le
poletano, devo dichiarare che non m'appariscono esse abba-
stanza concludenti per diminuire di valore
le
ragioni, che
fecero concludere trattarsi nel caso nostro di
giale,
essendoche
presenza degli aghetti
la
pud sempre
irrevocabile e coslante, che
se
non puo mettersi
in
tin
mi
vero spon-
silicei e
tin fatto
verificarsi;
mentre,
contingenza quella de'piccoli polipi,
osservati dalle- stesso loro scopritore una sola volta ed in
cosi piccolo
numero da non permettcrne completa ed
ta la descrizionc, e lecilo
almeno muovere
i!
dubbio se
esalfos-
sero accidentalmentc aderenti a quel marino prodolto, piut-
tostoche costruttori di esso.
Anche
il
celebre luglese Grant descrisse, col
nome
di
Cliona, animaletli creduli perforatori de'sassi e delleconchiglie, e produttori della sostanza
nata Vioa,
chi
puo
quanto
quali
si
sottrarsi
a
i
spongiale da
riconobbero poscia parassiti
simili
di
essa.
E
abbagli?Ad ogni maniera, per
mi fosse cornbinare
difficile
me nomi-
l'essere, che fu soggetto del
mio
le
dire,
caratterisliche del-
con quelle proprie
delle prodtizioui polipariche, cederei sempre ad un fatto
bene avvertitoj e percio eccito Naturalisti, che ne hanno il
mezzo, a far nuove indagini in proposito
come faro io
i
,
pure quando mi
Espone
to
marino
il
si
De
presentera roccasione.
la
Chiaje doversi riferire
un
tale
all'alcionio foraminoso dell'Imperato,
prodot-
ed essere
specie stessa, sulla quale Cavolini fece esperienze. Anche
su questo avrei a spargere qualche dubbio, se non sentissi
la
trattenermi dall'autorita valevole di un patriotta dei due
accennati celebri autori, trovando piu probabile che l'lmperato figurasse altra specie di spongiale a tessuto piu solido,
—
qual sarebbe
la
forma,
mia Reniera dura, che nc prcscnta spcsso
la
spczzatura c
la
—
276
disposiziono
la
dc' fori. In que-
mi conferraerebbe quanto scrive
sto parerc
osscrvato circa
Cavoltoi aver
il
rigcncrazione dclla sostanza di un
la
tal es-
nomina sempre come una spugna.
scrc, che
Ad ogni modo
merito del De
sara vero
Chiaje di
la
aver parlato per primo di questa singolare produzionejnarina,
lative.
dato un nome,
averle
di
figura di
e
di aver
una dellc forme die prcsenta ed
fornita ottima
notizie re-
altre
Dictro di cbc avrci ceduto ben giustamenle
preferendo
di anleriorita,
me
Chondrosta da
il
vocabolo Imperaia
al diritto
alia
voce
proposta per designarlo, so non fosse
quello gia adopcrato in botanica per indicare un gencrc di
Graminaccc. Mi
si
potrebbc forse soggiungere, cssere pure
Chondrosium
di botanica spettanza le voci
ma parmi
far
uso
cbe, se
di
non
una voce
distinta da un'altra solo per desinen-
za, cio possa esscr tollerabile trattandosi di
Userci
la
non
noso
Impcrato
fosse
dubbioso
;
poiche piu prossimo
Ma,
la si
traltarsi dcll'alcione forami-
prefcrisco quindi l'epiteto reniformis,
al
nome
prenda su
tal
volgare di essa.
proposito
ad altro dirctto
fu pel rcstante
regno divcrso.
voce foraminosa per distinguere una tale
specie, se
dell'
Chondrosca,
e
molto lodevole nel medesimo regno
e
il
come
piu piace, non
mio dire che
a
pura ricer-
ca di verita.
II
M.
E. dott.
vazioni sopra
ne
i
a frenare la
buoni
Natnias espone
efTelti ch'
ebbe
alcune osserla
rlvaccinazio-
presente epidemia di vaiuolo. Questa
cpidemia sembra vicina
al
suo
fine.