Gli agenti immobiliari a convegno su sicurezza
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Gli agenti immobiliari a convegno su sicurezza
Gli agenti immobiliari a convegno su sicurezza impianti domestici, regole professionali, credito e formazione Tra i relatori il vicepresidente nazionale FIMAA Valerio Angeletti “Spesso le innovazioni legislative comportano difficoltà di adattamento e nuovi adempimenti, ma possono costituire anche un’opportunità di valorizzazione professionale e di arricchimento della qualità dei servizi”. Con queste considerazioni, il presidente dell’Associazione degli agenti di affari in mediazione del nord Sardegna, Roberto Poddighe, ha aperto i lavori del convegno di studio indetto dalla Fimaa-Confcommercio, che ha avuto come tema principale le recenti disposizioni relative alla sicurezza degli impianti negli edifici, che si estendono anche alle abitazioni private. Sono intervenuti all’incontro in veste di relatori Valerio Angeletti, vicepresidente nazionale della Fimaa, Rosemarie Serrato, avvocato con particolare esperienza negli aspetti legali inerenti l’attività degli agenti immobiliari, Massimo Confalone di Unicredit Banca e Gianfranco Vasapollo di MedioFimaa. I lavori, seguiti da una folta platea di operatori, sono stati coordinati dal vicepresidente Fimaa nord Sardegna Michele Carta. Commentando le innovazioni legislative che nell’ultimo periodo hanno interessato gli agenti immobiliari, il vicepresidente nazionale della Fimaa Angeletti ha evidenziato come queste abbiano influito sul carico di responsabilità ma anche sulla crescita del livello professionale della categoria. Il ruolo del mediatore si è evoluto anche in relazione al rapporto con il cliente, che cerca nell’operatore professionale anche un supporto di assistenza. “La Fimaa tuttavia - ha proseguito Angeletti - si sta adoperando affinché le nuove disposizioni legislative, spesso di derivazione comunitaria, tengano conto della peculiarità della funzione e dei servizi resi dagli agenti immobiliari”. Il relatore si è quindi soffermato sui programmi che la Fimaa ha adottato nell’ultimo periodo per stabilire regole certe e uniformi a livello nazionale nell’ambito della categoria e per realizzare iniziative nel campo del credito e della formazione professionale. L’avvocato Rosemarie Serrato ha quindi svolto un’approfondita relazione tecnica sul tema centrale dell’incontro, vale a dire sulla normativa contenuta nel decreto n. 37/08 del Ministero dello sviluppo economico in vigore dal 27 marzo scorso sulla sicurezza degli impianti negli edifici. Per garantire che tutti gli impianti domestici, tra cui quelli elettrici, di riscaldamento, climatizzazione, idrici e di distribuzione del gas, siano messi in condizione di sicurezza, il legislatore ha tra l’altro stabilito che non si può procedere alla compravendita di un immobile senza una certificazione che attesti la conformità degli impianti stessi alla normativa vigente in materia. Serrato ha messo in evidenza che le nuove disposizioni comportano evidenti ripercussioni sull’attività degli agenti immobiliari, dato che prevedono la responsabilità del venditore per ogni spesa o danno derivante dall’eventuale non conformità degli impianti alle norme di sicurezza ad essi applicabili. In effetti, in caso di trasferimento, il decreto in esame pone a carico dell’alienante diversi adempimenti, tra cui la consegna all’acquirente della “documentazione amministrativa e tecnica, nonché del libretto di uso e manutenzione” degli impianti, oltre alla garanzia della conformità alla normativa vigente (e detta garanzia dovrà essere riportata nel testo dell’atto di trasferimento). Serrato ha inoltre indicato come ci si deve comportare qualora, ad esempio, il venditore non disponga della dichiarazione di conformità o di rispondenza degli impianti. In tal caso l’immobile si può comunque vendere o affittare, ma deve essere chiaro tra le parti - e possibilmente indicato fin dal compromesso - lo stato degli impianti. In sostanza, in caso di compravendita, il notaio accerterà che il venditore abbia informato l’acquirente della non conformità degli impianti e che l’acquirente abbia effettivamente compreso tale situazione. “E’ comunque fondamentale - ha concluso Serrato - che gli agenti immobiliari, alla luce di questa e di altre disposizioni di legge, dedichino particolare attenzione alla raccolta della documentazione dell’immobile prima della vendita per quanto riguarda sia l’impiantistica che il titolo abitativo, gli eventuali vincoli e le certificazioni urbanistiche”. Notevole interesse hanno riscosso anche le relazioni conclusive del convegno svolte da Massimo Confalone di Unicredit Banca e Gianfranco Vasapollo di MedioFimaa, che hanno illustrato gli accordi tra l’associazione degli agenti di affari in mediazione e l’istituto creditizio con particolare riferimento a una vasta gamma di prodotti, complementari e sinergici alle compravendite immobiliari, studiati per ottimizzare le relazioni con i clienti, quali mutui, leasing, prestiti personali e prodotti assicurativi. Hanno inoltre presentato una recente iniziativa riservata agli associati Fimaa per la formazione on line in materia creditizia.