I TRE PICCOLI LUPI E IL MAIALE CATTIVO L`animazione teatrale fa

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I TRE PICCOLI LUPI E IL MAIALE CATTIVO L`animazione teatrale fa
I TRE PICCOLI LUPI E IL MAIALE CATTIVO
L'animazione teatrale fa riferimento all'omonimo libro di Eugene Trivizas: si tratta di un racconto
per l'infanzia e si presenta come l'esatto contrario del ben noto racconto “I Tre porcellini”.
Nel racconto di Trivizas, infatti, i ruoli dei protagonisti sono invertiti, per cui si esce dallo stereotipo
per il quale i lupi rappresentano il male, la ferocia mentre il maiale, in quanto animale addomesticato , è un nostro amico, ci fa sorridere e soprattutto ci fa mangiare, per cui oltre ad essere buono fa
“economia”, è fonte di reddito.
La scelta di raccontare questa storia in lingua inglese nasce dall'osservazione per la quale la struttura del racconto è molto semplice, in quanto ripetitiva, e di facile e immediata comprensione:
gli spettatori s'immedesimano, in pochissimo tempo, nei lupetti che indefessi, continuano a costruire
la loro casa nonostante il “miserabile” maiale, il quale , a sua volta, non si rassegna e riesce sempre
a trovare la “giusta” soluzione, usando pure la tecnologia(la bomba a orologeria), per trionfare..
Il finale è costituito da un vero e proprio “colpo di scena”; proprio quando i tre piccoli lupi costruiscono un'abitazione molto fragile e poco resistente (fatta di fiori e alberi) solo allora il nostro maiale, sopraffatto dai profumi dei fiori, si “converte” e diventa buono e vuole essere a tutti costi “amico” dei lupi .
Si tratta di un vero e proprio “ritorno alla natura” dove “i prati sono in fiore e profumi anche tu”e il
nostro “miserabile” maiale prova l'ebbrezza dello stare all'aria aperta e l'emozione di condividere
questo momento con degli amici.
Concludo con una frase, che mi viene sempre in mente quando recito questa storia, del compianto
giudice Paolo Borsellino :”Le nuove generazioni debbono sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della complicità.”.