municipio roma xi: in primo piano c`è il problema della casa

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municipio roma xi: in primo piano c`è il problema della casa
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N. 58 - OTTOBRE 2008
Anno VI
LA SCENA DI ROMA SUD
www.urloweb.com
Luca Migliorati 329 6139092 fax 06 233299595 [email protected] • Marco Caria 329 1129215
editoriale
Ricominciamo di Marco Caria
Anche questo ottobre, dopo la pausa
estiva (mai troppo lunga), si ricomincia
con lo stesso entusiasmo che ci ha
caratterizzato nel corso di questi anni.
Si parte nuovamente con delle importanti novità. Tanto per cominciare sono
orgoglioso di annunciare che questo
mensile è sbarcato in due nuovi municipi, il XV e il XVI, aumentando così la tiratura fino a 25.000 copie, per andare a
soddisfare un nuovo bacino di lettori
che spero si affezionerà alle nostre
pagine come gli abitanti dei nostri due
municipi di partenza, XI e XII, hanno
fatto fino ad oggi. Tutto questo accompagnato dai nuovi espositori in metallo
che a breve troverete nei nostri punti di
distribuzione.
In più ci siamo dotati di un sistema televisivo on line dove approfondiremo le
notizie presenti sul cartaceo con video
inchieste e video interviste, tutto per
essere sempre al passo con la notizia e
multimediali il più possibile. Perché è
proprio questa l'idea di notizia che da
sempre portiamo avanti, completa,
esaustiva e più che mai indipendente.
Tutto questo nel nostro sito
urloweb.com cliccando sul banner
UrloTV.
Ripubblicheremo la rubrica Rumori di
Fondo, contenitore eccezionale per
divulgare e far conoscere la musica
continua a pag. 19
MUNICIPIO ROMA XI:
IN PRIMO PIANO C’È IL
PROBLEMA DELLA CASA
Sullo sfondo il cortile dell’ex Accademia occupata di via del Porto Fluviale
Tra dismissioni e occupazioni abusive
continua l’emergenza. Tutte le istituzioni
coinvolte e intenzionate a trovare una
soluzione. L’idea della nuda proprietà?
Strisce blu: in via sperimentale parte il nuovo pianoa pag. 4
Portuense: proseguono gli
interventi per la mobilità
a pag. 5
Sanità: chiude il Forlanini
ma riapre la mensa del
Sant’Eugenio
a pag. 3
Lezioni di Birra
itinerari, guide e curiosità
a pag. 18
TROPPI I CANTIERI APERTI A
GARBATELLA. E IL MERCATO?
Lavori in corso su circonvallazione Ostiense
a pag.6
Continuano le importanti opere per la viabilità, ma si fermano i lavori per il mercato
rionale, mentre la caccia al parcheggio
a pag. 5
diventa sopravvivenza
TV: I S E RV I Z I V I D E O S U U R L O W E B . C O M
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STORIE E MISTERI
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PORTA S. SEBASTIANO
P
ALLA SCOPERTA DELLA PIÙ BELLA FRA LE ANTICHE PORTE ROMANE DELLE MURA AURELIANE
orta S. Sebastiano è la più grande
e la meglio conservata delle antiche porte romane appartenenti
alla cerchia delle mura aureliane.
Inizialmente fu chiamata Appia poiché
era la porta d'accesso alla via omonima.
Più tardi ebbe altri nomi come Accia, in
quanto vicina al piccolo corso d'acqua
oggi noto come Almone ma un tempo
chiamato Accio, e Porta Domine quo
vadis? per la famosa chiesetta che si
affaccia sull'Appia a ricordo dell'incontro di Pietro con Cristo. Il nome attuale
è dovuto al fatto che la strada consolare
di cui sopra, che esce appunto dalla
porta in questione, conduce alla basilica
di S. Sebastiano dove fu sepolto il corpo
del santo ad opera della matrona Lucina.
La porta fu eretta sotto Aureliano a due
fornici e fu ricostruita da Onorio ad un
solo fornice, mentre la struttura che presenta ancora oggi, frutto dell'opera di
imperatori, papi, generali e architetti
militari, è un esempio raro di perfetta
fusione fra esigenze di funzionalità strategica e qualità di valore estetico. L'arco
d'entrata è sormontato da due gallerie
coperte e da un cammino di ronda scoperto e merlato ed è fiancheggiato da
due torri. Queste ultime, quadrangolari
nel basamento e semicilindriche nella
parte alta, sono merlate e presentano
finestre centinate. Tra gli eventi storici
di cui la porta fu testimone, sono da
ricordare la sconfitta di Roberto d'Angiò
nel 1327, commemorata da un'iscrizione
posta, sul piedritto sinistro, al di sotto
dell'immagine dell'arcangelo Gabriele, e
l'entrata in Roma di Carlo V, nel 1536,
all'indomani del Sacco della città perpetrato dai lanzichenecchi nel 1527. In
occasione della visita dell'imperatore in
questione, il Vasari ci parla della decorazione, della quale purtroppo nulla è
rimasto, eseguita sull'architrave della
L
Misteri di ROMA
a cura di Massimiliano Liverotti
L
CURIOSITÀ STORICHE, UFO E FANTASMI
NELLA CITTÀ ETRUSCA DI VEIO
e rovine di Veio, importante città
etrusca conquistata dai Romani all'inizio del IV secolo a.C., ed abbandonata alla fine del I secolo d.C, si estendono a nord dell'Isola Farnese.
Tra i vari culti che furono venerati in questo luogo, ci furono quelli di Minerva e
quello di Vei, la divinità che aveva dato
nome al posto, da identificarsi con la
greca Demetra.
Il tempio conosciuto come il Santuario
di Portonaccio era il
principale luogo di
culto, fu frequentato a partire dal VII
secolo a.C. fino in
età romana e divenne celebre per il suo oracolo. Come fu
rilevato dalle iscrizioni il tempio sarebbe
stato dedicato principalmente a Menerva,
dea nota come Minerva Medica presso i
Romani e come Athena Hygea presso i
Greci, la costruzione è indicata anche
come tempio dedicato ad Apollo.
Dentro le mura era situato il Santuario di
Campetti dedicato alla divinità infera Vei.
Il tempio fu rinnovato o ricostruito nel V
secolo a.C. ed era costituito da una grotta
DIRETTORE RESPONSABILE
Luca Migliorati
DIRETTORE EDITORIALE Marco Caria
VICE DIRETTORE Marco Manieri
CAPOREDATTORE Serena Savelli
GRAFICA Marco Valeriani
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REDAZIONE via E. Spalla, 400 00142 Roma
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Arianna Adamo, Claudio Alberti, Marco
Casciani, Simona D’Auria, Marco Di Bella,
Marzia Lazzerini, Stefano Lippera, Carlamaria
Liso, Vittoria Pomponio, Sara Santarelli, Serena
Savelli, Isabella Soria
HANNO COLLABORATO
Manuele Colonna, Massimiliano Liverotti,
Damiano D’Ercole
artificiale. In questo luogo fu rinvenuto il
mosaico con il drago che orna attualmente un pavimento di Villa Giulia a Roma.
Lo scrittore Paolo di Girolamo nel suo
libro Dossier UFO racconta che una notte
presso l'antica città etrusca di Veio un suo
amico ingegnere avvistò un globo luminoso del diametro di circa tre metri che
sorvolava il luogo come se fosse in ricognizione e stesse
cercando qualcosa
o
qualcuno.
L'autore ipotizza
che presso questo
luogo potrebbe trovarsi una base di un
gruppo extraterrestre.
Sembra che nella zona si aggirino anche
i fantasmi di alcuni sacerdoti che, in vita,
oltre alle normali pratiche religiose, si
occupavano pure di negromanzia. In
seguito ad un inquietante omicidio
commesso proprio in quel luogo, un
gruppo di sensitivi hanno esaminato la
zona. Uno di loro ha affermato di
essersi messo in contatto con i sacerdoti fantasma che hanno confermato la
presenza di spiriti maligni nel sito.
STAMPA: S.E.A. S.r.l.
Via di Tor Cervara 280 00155 - Roma
Il materiale inviato alla redazione non sarà
restituito.
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e Francesco Pascale
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Il numero è stato chiuso il giorno
25/09/2008 ora 23,42
porta, da Antonio e Battista da Sangallo
che scolpirono le armi di papa Paolo III
e quelle dell'imperatore, con Romolo
L
che poneva rispettivamente sull'una il
triregno, sull'altra la corona imperiale. È
da ricordare infine che, attraverso porta
S.
Sebastiano,
rientrò
anche
Marcantonio Colonna vittorioso nella
battaglia di Lepanto del 1571.
Porta S. Sebastiano oggi è anche sede
del Museo delle Mura Romane. Esso,
allestito nei locali della prima e della
seconda galleria e nei due torrioni, racconta la storia della difesa di Roma dalla
costruzione del recinto serviano fino ai
forti eretti dopo l'Unità d'Italia, illustra
le vicende della via Appia e del parco
dell'Appia Antica ed espone i plastici dei
settori più interessanti delle
mura e del bastione del
Sangallo. Dal museo è possibile accedere alla passeggiata sulle mura che, completamente immersa nel
verde, permette di percorrere il cammino di ronda fino
ai fornici della nuova porta
Ardeatina e di avere un'idea
di quale potesse essere il
paesaggio urbano prima
dell'espansione
edilizia
post-unitaria. Molto interessanti, per la conservazione delle strutture originarie,
i camminamenti fino alla
quinta torre, mentre all'altezza della terza, sotto un
arco della galleria, è dipinta
una Madonna con Bambino
d'epoca tardo-bizantina.
Nell'undicesima torre, infine, attraverso un'antica scala, si può
risalire fino alla terrazza.
Cecilia Cecconi
LA VIA OSTIENSE
a via Ostiense è così chiamata
perché conduce a Ostia,l'antico porto di Roma.Partiva dalla
Porta Trigemina (dai tre fornici) del
recinto serviano, costeggiava il
Tevere fino all'Emporium, piegava
a destra davanti alla piramide di
Caio Cestio e giungeva al fosso di
Grottaperfetta. Il suo percorso
odierno non è molto diverso da
quello antico. Rispetto al passato
sono scomparsi, invece, alcuni
manufatti realizzati sulla via.
Quando l'Ostiense fu allargata,
venne demolita la Cappella della
Separazione edificata da Pio V, nel
1568, nel luogo dove, secondo una
pia tradizione, S. Pietro e S. Paolo si
sarebbero separati per recarsi al
martirio in opposte direzioni. Un
altro manufatto, abbattuto più di
cinquant'anni fa, era una croce di
legno eretta nei prati alla destra
della via, prima della basilica di S.
Paolo. Essa ricordava la sepoltura
data in quel luogo alle ventiduemila
vittime della pestilenza del 1656 - 57
i cui cadaveri venivano lì trasportati
da barche lungo il Tevere.Oggi nulla
è rimasto a ricordo di una simile
sciagura se non la pratica, voluta da
Alessandro VII, di recitare il De
Profundis, ad un'ora di notte, in suffragio di quelle anime.
A conclusione, vale la pena ricordare una credenza popolare in base
alla quale, in una buca non identificata presso S. Paolo, i due profeti
Enoch ed Elia attendano l'anticristo
per combatterlo. La credenza ispirò
al Belli un sonetto nel quale Enoch
ed Elia diventano romanescamente
“Er Nocchilìa”.
Cecilia Cecconi
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SANITÀ
SANITÀ IN ROSSO. CHIUDE IL FORLANINI
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L’ospedale sulla Gianicolense verrà trasferito nei locali del San Camillo
GIANICOLENSE - La notizia già nota ché l'ospedale è una struttura importanin estate è ormai ufficiale: chiude l'ospe- te, funziona egregiamente ed i cittadini
dale Forlanini, sulla Gianicolense. Verrà ne hanno fiducia. Abbiamo quindi
trasferito all'interno dell'attiguo San appoggiato il Comitato “Salviamo il
Forlanini” nella proCamillo, che dovrà
paganda contro la
rendere disponibili i
chiusura e nella raclocali entro il 31
Baldetti (PD):
colta delle firme per
dicembre di que“È opportuno riela petizione”.
st'anno.
quilibrare l'offerta
Dopo la notizia della
Il Consiglio regionaospedaliera nel terchiusura
del
le del Lazio ha infatritorio, comunque
Forlanini, infatti, si è
ti approvato l'assesiamo favorevoli ad
costituito il comitato
stamento di bilancio
una riconversione”
«Salviamo
il
che prevede il riasForlanini».
Tale
setto della rete ospeComitato si è subito
daliera e gli interventi per la dismissione e la riconversio- mobilitato, presentando un progetto di
ne dei presidi sanitari (comma 66). Non riconversione della struttura alla comsolo il Forlanini è quindi a rischio, missione speciale «Raccolta di analisi e
anche il San Giacomo (il centralissimo predisposizione proposte per la riforma
ospedale in via del Corso) e il Nuovo del sistema sanitario». Giuseppina
Regina Margherita (in viale Trastevere). Granito, membro del Comitato, ha spieQuest'ultimo cesserà la sola attività gato: “Il Comitato ha iniziato le sue attiospedaliera, lasciando comunque un vità nel 2007, preparando una petizione
per il Consiglio
ampio margine a iniComunale.
Sono
ziative di riqualifistate
raccolte
45
cazione verso l'ofFioravanti (PdL):
mila firme accompaferta
territoriale,
“Non vogliamo la
gnate da una chiara
come ad esempio
dismissione della
richiesta rivolta al
Rsa e poliambulatostruttura e che
Comune, quella di
ri.
diventi un palazzo
esprimersi riguardo
Ma i pazienti ed il
della politica”
alla cessazione delle
personale sanitario
attività svolte dal
del Forlanini hanno
Forlanini, perché il
manifestato un chiaro dissenso nei confronti di tali decisio- problema oltre che sanitario è anche di
ni. Adriana Bucciaro volontaria del tipo urbanistico”. Proprio così, ha conTribunale del Malato presso l'Ospedale fermato la problematica anche Tiziano
Forlanini ha espresso la sua speranza, a Fioravanti, Consigliere PdL del
nome di tanti cittadini che si rivolgono Municipio XVI: “Non vogliamo assoluquotidianamente al Tribunale: “Si spera tamente che la struttura venga dismessa
almeno in una riconversione, anche per- e mai e poi mai, che venga data in
gestione come
palazzo della
politica. Non
vorremmo, per
esempio , che
divenisse
la
nuova sede del
Consiglio
Regionale.
Sappiamo che
erano stati stanziati 20 milioni
di euro per il
Un interno dell’ospedale Forlanini
riassetto viario
dell'intera area,
ma ancora tutto è immutato, e poi le to del blocco centrale dell'Ospedale, sallinee di trasporto ne risentirebbero note- vaguardando il famoso reparto di pneuvolmente. Un'area tranquilla e residen- mologia. Tra l'altro studi di economia
sanitaria pubblicati dal Sole24ore hanno
ziale. Vorremmo che tale restasse".
Roberto Baldetti, Assessore ai Lavori dimostrato che la politica del taglio dei
Pubblici (PD) del Municipio XVI, ha Posti letto non porta i benefici attesi,
invece sottolineato un altro aspetto del infatti in questi anni tagliando 88 mila
problema, quello della razionalizzazio- posti letto la spesa sanitaria è aumentane: “da una parte è opportuno riequili- ta. Si facessero quindi delle analisi più
brare l'offerta ospedaliera nel territorio, accurate e si trovassero delle nuove
dall'altra siamo favorevoli ad una ricon- forme di finanziamento per la sanità, in
versione, almeno di una parte dell'ospe- quanto ad oggi la spesa sanitaria italiana
dale. Abbiamo anche chiesto all'alta risulta incontrollabile”.
consigliatura di poter partecipare ad un I tagli previsti dal piano di riorganizzaTavolo in cui si discutesse insieme del zione della rete ospedaliera laziale per far
rientrare la Regione dal deficit, riguardedestino del Forlanini”.
Maggioranza ed opposizione sono quin- ranno anche altri ospedali della Regione
di sulla stessa lunghezza d'onda dei cit- Lazio. Entro il 31 dicembre 2008 saranno
tadini: al massimo riconvertire il noso- infatti 1.953 i posti letto per acuti in
comio. Anche se più ferma è la posizio- meno. Con questi provvedimenti la
ne
del comitato «Salviamo il Regione si metterà in linea con le indicaForlanini»: “La nostra richiesta chiara- zioni previste dal piano di rientro 2008.
mente è quella di mantenere l'offerta La riconversione riguarderà gli ospedali,
ospedaliera e la sua vocazione originale, sia pubblici che privati, con meno di 90
al massimo di riconvertirla ad uso terri- posti letto, eccezion fatta per quelli che
toriale (poliambulatorio, Rsa, etc.) e hanno un'alta percentuale di utilizzo.
sociale. Chiediamo però il mantenimenSimona D'Auria
OSPEDALE SANT'EUGENIO. ANCORA PASTI FREDDI?
Dopo le lamentele, sono iniziati i lavori per la riapertura delle cucine
EUR - Tutto è iniziato lo scorso gennaio.
La rottura di un tubo ha causato la chiusura delle cucine dell'ospedale, il guasto
è stato riparato in pochi
giorni ma le cucine
sono rimaste chiuse.
Prima dell'estate l'intenzione era quella di riaprire per i soli operatori,
ma il Tribunale per i
diritti del MalatoCittadinanzattiva si è
subito mobilitato in
difesa dei pazienti
facendosi portavoce di
numerosi reclami e
segnalazioni,
contro
ogni tipo di discriminazione paziente/operatore. Dal monitoraggio dei volontari di
Cittadinanzattiva è infatti emerso un dif-
fuso malcontento dei ricoverati: pasti
freddi e poco appetibili serviti durante la
degenza.
Se le cucine sono chiuse, da dove viene il cibo
servito all'ospedale?
Gisella
Pasquali,
responsabile
del
Tribunale presso il
Sant'Eugenio, ha spiegato che i pasti ancora
oggi vengono preparati
la mattina presto all'ospedale Cto, portati al
Sant'Eugenio intorno
alle 10 e serviti alle
12.30. G. Pasquali ha
però annunciato novità
positive “Il 18 settembre sono ricominciati i lavori di ristrutturazione delle cucine, così presto sia gli
operatori che i pazienti cesseranno di di arrivare con queste campagne direttamangiare i precotti del Cto”. Soddisfatta mente nelle scuole (promuovendo visite
della battaglia portata avanti con succes- oculistiche) ma anche nei centri anziani,
so ha infine riferito altre novità relative attraverso delle unità mediche itineranla struttura: l'imminente riapertura del ti”. Manifesta inoltre la volontà di rilanciare la prevenzione
reparto grandi ustiooncologica come il
ni e delle camere
tumore alla mamoperatorie arancio
Cittadinanzattiva:
mella e alla prostata,
(per i piccoli inter“Pasti freddi
conclude
infine
venti).
e poco appetibili
affermando “l'obietAnche il Municipio
tivo è quello di
vuole contribuire al
serviti durante la
migliorare la vita
miglioramento deldegenza”
delle persone, facenl'offerta sanitaria.
do risparmiare la
Gemma Gesualdi,
Assessore alle Politiche Sociali e sanità pubblica”.
Sanitarie del Municipio XII, ha infatti Si respira ottimismo nell'Asl Roma C: che
annunciato “In accordo con l'Asl, il nuovo commissario straordinario nomivogliamo proporre una serie di campa- nato da Marrazzo, il dott. Bruno Pastore,
gne di prevenzione, rivolte ad anziani, abbia portato una sferzata di vitalità?
bambini, donne e uomini. L'intenzione è
Simona D'Auria
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CRONACA
STRISCE BLU A PAGAMENTO, MA CON DELLE NOVITÀ
Dopo un'estate di parcheggi gratuiti, ad esclusione del centro, dal 1° ottobre
riattivati tutti i parcometri con l'introduzione di cambiamenti in fase sperimentale
OSTIENSE - Ad agosto il Sindaco Gianni
Alemanno aveva annunciato che le strisce
blu nel Comune di Roma sarebbero state
ristabilite alla data del 15 settembre 2008. E
così è stato.
Il 15 settembre scorso, nei Municipi
II,III,IX,XI,XVII,XVIII, sono stati riattivati
i parcometri delle principali arterie della
Capitale. Il compito degli addetti sarà poi
quello di riattivare i parcometri di tutta la
città partendo dai quartieri più vicini al centro e considerando le zone con maggiore
traffico.
La tariffa ordinaria rimane sempre di 1 euro
l'ora (all'interno della Ztl, dove i parcheggi
sono stati riattivati quasi subito dopo la
sospensione, sarà invece di 1.20 l'ora) ma
vengono introdotte in fase sperimentale
alcune importanti novità: avremo la sosta
brevissima, vale a dire 20 cent. per 15 minuti; la sosta lunga, ossia 4 euro per 8 ore, e
l'abbonamento mensile al prezzo di 70 euro.
Questo "pacchetto" sperimentale sarà attivo
dal 1° ottobre 2008 e avrà la durata di 6
mesi, nei quali la Giunta potrà stabilire se le
novità apportate alle tariffe e agli orari
avranno dato
risultati positivi
o negativi e, nel
caso in cui si sia
riscontrato un
peggioramento,
riproporre un
nuovo piano
tariffario.
Per
quanto
riguarda i parcheggi gratuiti,
saranno davanti
agli ospedali e in molte zone della città,
dove già sono aumentati del 20%, ma implicheranno l'uso del disco orario: infatti il parcheggio sulle strisce bianche sarà gratuito
solamente per le prime 3 ore.
Naturalmente, tra le strade nelle quali sono
stati riattivati i parcometri, c'è anche via
Ostiense, miccia che ha infuocato l'intero
sistema dei parcheggi a pagamento, grazie
alla battaglia portata avanti dal Codacons a
cui è seguita la sentenza del Tar del Lazio di
cui abbiamo parlato nei mesi scorsi.
Ed è proprio su via Ostiense che ci siamo
Tutto sull’agricoltura
LAZIO SPENDE BENE
Dalla Regione la risposta al caro-prezzi dell'agroalimentare: un paniere d'eccellenza a 9,90 euro
Contro il caro-prezzi
scende in campo (anzi
sul 'bancone') il paniere
regionale. Costo 9,90
euro. È questa l'iniziativa 'Lazio Spende Bene'
dell'assessorato
all'Agricoltura della
Regione Lazio contro il
rincaro dei prezzi sui
beni alimentari, che
negli ultimi tempi ha
angosciato i consumatori. La Regione ha
concordato, insieme
alla grande distribuzione, un pacchetto
ricco di prodotti tipici regionali da distribuirsi all'interno di circa 1000 supermercati del Lazio - di cui 600 solo a Roma appartenenti alle catene Conad, Unicoop,
Sidid, Carrefour, Panorama, Auchan.
Sette i prodotti selezionati: pane, pasta,
latte, patate, pomodoro, pollo e ortofrutta
di stagione.
L'iniziativa, voluta dall'assessore all'agricoltura Daniela Valentini, è stata fortemente sostenuta dal Presidente della
Regione, Piero Marrazzo, per il quale
rappresenta una risposta concreta all'ascesa dei prezzi, oltre ad un'occasione per
promuovere la qualità dell'agricoltura
laziale.
“La Regione - spiega l'assessore
Valentini - vuole aiutare
i consumatori a risparmiare senza rinunciare
alla qualità; vuole inoltre contenere i costi per
favorire i cittadini più
colpiti dall'aumento dei
prezzi garantendo loro
la freschezza e la tipicità del prodotto acquistato”.
Il paniere sarà immediatamente riconoscibile
grazie ad un logo specifico e ad una campagna
di comunicazione che lancerà la promozione. Nei punti vendita aderenti verranno infatti distribuite circa 2 milioni di
copie della brochure informativa, con
tutte le informazioni sul paniere, sulle
ricette da realizzarsi con i prodotti, i pareri dei nutrizionisti e utili consigli su come
e dove risparmiare facendo la spesa.
'Lazio Spende Bene” prenderà il via dal
mese di ottobre fino alla fine dell'anno
ma, dice l'assessore, “non intendiamo
fermarci a dicembre. Concorderemo il
paniere anche per il 2009, cambiando i
prodotti seguendo la stagionalità delle
coltivazioni. Inoltre - prosegue la
Valentini - stiamo lavorando affinché
all'iniziativa aderiscano anche i mercati
rionali della Capitale”.
sempre soffermati poichè una delle zone più
calde e più discusse per quanto riguarda la
questione strisce blu. Le motivazioni sono:
la vicinanza con il quartiere di Testaccio
(facente parte del I Municipio e quindi inserito nella Ztl), la grande quantità di poli di
attrazione che questa zona presenta, come la
Prefettura, il Rettorato e alcune Facoltà
dell'Università di RomaTre, la Basilica di S.
Paolo e i locali notturni di via Libetta e via
del Commercio.
Simone Foglio (Capogruppo PdL), attivo
Consigliere del Municipio XI, ci spiega che
"è stata ripredisposta la sosta tariffata nelle
zone di grande viabilità. È una prima riprogrammazione che comprende anche la zona
Ostiense dove c'è, tra le altre cose, la
Prefettura, ma probabilmente ci sarà una
nuova riprogrammazione che comprenderà
zone meno trafficate, quindi più fortunate,
che avranno anche le strisce bianche". Gran
parte del problema poi, come abbiamo spiegato nel numero 56 di “Urlo” uscito a
Giugno, era scaturito dalle lementele dei
piccoli commercianti della zona che, pur
essendo tutelati dai contrassegni speciali per
la categoria "artigiani", non erano tutelati
sulla clientela, la quale per ovviare al problema del parcheggio evitava, secondo loro,
la frequentazione del loro negozio.
Riguardo ciò l'Assessore comunale alle
Attività produttive, al Lavoro e al Litorale,
Davide Bordoni (PdL), ci dice che "la sosta
tariffata presenta aspetti differenti a seconda
delle zone e conseguentemente i commercianti hanno posizioni differenti. In genera-
le, tuttavia, è stato apprezzato lo sforzo dell'amministrazione nel voler riorganizzare un
sistema che nella sua versione precedente
era caratterizzato da aspetti a nostro avviso
punitivi e penalizzanti per chi utilizza il
mezzo privato in una realtà in cui il trasporto pubblico non riesce a dare garanzie di
efficienza e soddisfazione delle diverse esigenze di mobilità. Al tempo stesso ritengo
giusta la scelta di sperimentare gli effetti dell'attuale regolamentazione al fine di correggere il tiro se necessario".
Esprime invece un parere nettamente contrario Andrea Catarci, Presidente del
Municipio XI, già intervenuto sulla questione Ostiense e sulla Ztl della limitrofa
Testaccio attraverso una lettera spedita al
sindaco Alemanno il giorno dopo il suo
insediamento: "Penso che non ci sarà nessun miglioramento, nè per i residenti nè per
quei commercianti a cui comunque si è tentato di ammiccare riducendo la durata di
alcune ZTL. Nel nuovo Piano vedo più
ombre che luci ed ho il timore che la mobilità cittadina ne uscirà penalizzata; per onestà va però detto che nel merito i provvedimenti saranno valutabili appieno solo nel
tempo. Il metodo è invece già deprecabile.
L'Assessore alla Mobilità Marchi ha prima
chiesto agli Enti municipali di segnalare le
problematiche locali e di proporre linee d'azione - cosa che il Municipio Roma XI ha
fatto con relazione scritta anche sollecitando
i necessari approfondimenti - poi ha deciso
di fare un Piano che è esclusivamente il frutto dell'elaborazione del suo Assessorato e
dell'Amministrazione centrale. Non ha
insomma tenuto in nessuna considerazione
le indicazioni del nostro come di altri
Municipi, fornendo un'ulteriore prova, l'ennesima in pochi mesi, di quel “centralismo
autoritario” della Giunta Alemanno per cui
vari Assessori sembrano pervasi da istinti di
onnipotenza e calpestano sistematicamente
le istanze territoriali".
Per informazioni e chiarimenti, il comune
ha istituito un numero verde a disposizione
dei cittadini: 800201670.
Marco Casciani
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CRONACA
MUNICIPIO XV E LA QUESTIONE VIABILITÀ. DEMOLITO
IL PONTE FERROVIARIO DI VIA PORTUENSE
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Il nuovo ponte entrerà in funzione nel 2009. Ma il problema del traffico per ora rimane
tezza del ponte e la
sua conformazione non gli consentiva più di transitarvi in sicurezza.
Il problema era
risentito fortemente da cittadini e
istituzioni
che
però non riuscivano a trovare una
soluzione unanime.
Ad agosto scorso
Il ponte ferroviario provvisorio di via Portuense
finalmente l'accorPORTUENSE - È da qualche settimana do è stato raggiunto con RFI, le Ferrovie
che i lavori per la ricostruzione del ponte dello Stato, ma l'iter che ha portato all'inferroviario di via Portuense, quello nei tesa tra le varie parti chiamate in causa
pressi di via Quirino Majorana e risalen- non è stato immediato nonostante le
te agli inizi degli anni '30, sono bloccati. richieste dei cittadini si facessero sempre
Ma il ponte provvisorio è stato costruito e più pressanti.
a breve ci saranno dei notevoli migliora- Il Presidente del Municipio XV, Giovanni
menti. Aveva infatti dato enormi proble- Paris, ci ha infatti spiegato che “non è
mi alla viabilità e alla mobilità nel XV° stato affatto facile condurre in porto queMunicipio fin dagli anni '60 a causa del sto intervento, perché è stato necessario
restringimento che si veniva a creare in mettere intorno allo stesso tavolo
quel punto di strada e alle code intermi- Municipio XV, Comune di Roma e
Ferrovie dello Stato. E' stato il risultato di
nabili di auto che ne conseguivano.
Nel 1966 l'ATAC ha addirittura dovuto circa 10 anni di lavoro ostinato ed estedeviare gli itinerari dei suoi autobus nuante. L'impegno economico per la readiretti a piazzale della Radio, perché l'al- lizzazione dell'opera è stato rilevante e
ciò ha comportato un ulteriore sforzo per venti per migliorare la viabilità: la
raggiungere un accordo. L'investimento costruzione del Lungotevere Gassman,
complessivo per il nuovo ponte è di circa nel tratto via Fermi-via Pacinotti, che ha
5,5 milioni di euro di cui 2,8 finanziati avviato una profonda trasformazione del
quartiere Marconi (e che ha permesso di
dal Comune di Roma e 2,7 da RFI.”
Oggi i lavori si sono bloccati “a causa di recuperare un'area destinata al degrado),
problemi operativi con le Ferrovie dello il miglioramento di via Pacinotti, il rifaStato. Ma il nuovo ponte dovrebbe entra- cimento dei marciapiedi di viale Marconi
re in funzione entro il 2009 - ci spiega e via Oderisi da Gubbio, solo per citarne
Marco Palma, Capogruppo del PDL nel alcuni. Non solo, ma nel 2009 ci saranno
ulteriori interventi,
Municipio XV - e
primo fra tutti il
questi lavori si aspetnuovo Ponte dei
tavano da tempo. Via
Paris:
Congressi, il raddopPortuense è uno
“E' stato il risultato
pio di via della
snodo cruciale per i
di circa 10 anni di
Magliana, da via
mezzi pubblici e cerlavoro ostinato
Fosso della Magliana
care di migliorare la
a Ponte Galeria con
mobilità è una buona
ed estenuante”
ampliamento
del
cosa,
ma
il
ponte ferroviario di
Municipio XV è
via L. Dasti e il radstrozzato letteralmente in altri tre punti, ovvero via dei doppio del sottopasso ferroviario di via
Grottoni, via Luigi Dasti e via Pasquale Baffi. Sono solo alcuni degli interventi
Baffi. Qui il traffico che si viene a creare strategici per la mobilità del territorio, la
impedisce una fluida viabilità in tutto il cui realizzazione non è di competenza del
municipio. Non so quante generazioni Municipio, ma sui quali mi impegnerò
ancora dovremmo aspettare per vedere con particolare attenzione attraverso
risolto il problema del traffico in questa azione di pressione politica costante
verso l'Amministrazione Comunale e
zona”.
Il presidente Giovanni Paris afferma che verso i possibili soggetti finanziatori”.
“in realtà ci sono stati moltissimi interMarco Casciani
GARBATELLA: LAVORI IMPORTANTI, MA CAOS PARCHEGGI
Troppi cantieri stradali aperti. Il Municipio XI: “Poco coordinamento con il Comune“
Lavori in corso per la viabilità di Garbatella
GARBATELLA - C'è chi ha due auto in
famiglia, ed è in costante contatto telefonico: appena ne parte una, l'altra va ad occupare il posto lasciato libero, automaticamente. C'è chi non era abituato a cercare
così tanto un posto per la propria automobile, ed oggi si trova spiazzato. Alla
Garbatella, storico quartiere dell'XI
Municipio, i lavori pubblici hanno abbellito, e non poco, le vie e le piazze.
Nell'ultimo periodo, però, si è fatto largo
un certo disagio tra i cittadini, soprattutto
nell'area della circonvallazione Ostiense,
via Pullino e via Munari, dove si sono
accavallati cantieri diversi. “C'è una concentrazione eccessiva di cantieri - ammette
Alberto Attanasio, assessore alla Mobilità
dell'XI Municipio - dovuta a uno scarso
coordinamento
dell'Amministrazione
comunale, nel primo periodo di insediamento della nuova Giunta. Sono in corso
lavori molto diversi tra loro: quelli del
Piano Generale del Traffico Urbano - che
prevedono una razionalizzazione e messa
in sicurezza della mobilità, con la diminuzione dei parcheggi irregolari, grande problema della nostra città. Mentre alla circonvallazione Ostiense è in corso una
ristrutturazione radicale e profonda: un'opera che si aspettava da decenni, perché la
strada già alla costruzione non aveva il sufficiente fondo stradale. A via Pullino, infine, verrà realizzato un parcheggio interrato
sotto la metropolitana: sarà il terzo nuovo
parcheggio in pochi mesi, dopo quelli della
circonvallazione Ostiense e di via
Guglielmotti”. Parcheggi che però non
alleviano il disagio dei cittadini: “La gente
perde troppo tempo a cercare parcheggio dice Massimo Cartella, consigliere munici-
pale del PD - sono stati eliminati parcheggi in modalità eccessiva. Su piazza Albini
era stato approvato un documento per rivedere il progetto, ma non si è tenuto conto
del parere del Municipio”. Maggioranza in
consiglio spaccata, dunque, ma è ancora
Alberto Attanasio a tirare le fila della coalizione: “Abbiamo deciso tutti insieme che
bisognava migliorare gli spazi dei pedoni e
la sicurezza stradale” e sui disagi attuali
precisa: “È una situazione di emergenza
temporanea che presto finirà, abbiamo
chiesto una serie di interventi
all'Amministrazione Comunale. Alla fine
dei lavori avremo un quartiere più bello e
vivibile”. Un altro motivo di preoccupazione per i cittadini di Garbatella è la ristrutturazione del mercato coperto di via Passino,
su cui Attanasio precisa: “Il cantiere è
fermo, e il Comune non ci fornisce spiegazioni. Probabilmente si deve ancora passare una fase di “rodaggio” anche su questo
tema, ma speriamo che l'amministrazione
comunale ci risponda presto, per vedere
come si può risolvere la situazione”.
Intenzione che sembra condividere anche
l'assessore comunale al Commercio
Bordoni (PdL), che interviene: “Ho programmato un approfondimento sullo stato
dei lavori: convocherò una riunione nei
prossimi giorni, viste le numerose segnalazioni
ricevute.
È
intenzione
dell'Amministrazione di rilanciare i mercati rionali anche attraverso soluzioni nuove
che interessino sia gli orari d'apertura che
le attività che questi contengono, nella speranza di riaffermare la loro centralità all'interno nei quartieri”.
Claudio Alberti
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EMERGENZA ABITATIVA
EMERGENZA ABITATIVA: LA CASA PRIMA DI TUTTO
Dismissioni improvvise e occupazioni stabili: emergenza abitativa nel Municipio XI
MARCONI - L'amara realtà di ritrovarsi
improvvisamente senza un tetto sulla testa
è un problema grave e attuale. I “nuovi
poveri” infatti sono diventati coloro che
hanno redditi medi ma che vengono letteralmente strozzati da mutui troppo alti o
dall'impossibilità di acquistare un immobile che sembra ormai l'unica strada per
rimanere dove si è vissuti per tanti anni.
Ne sanno qualcosa gli abitanti di via
Pincherle: la Fata Assicurazioni Danni
S.p.A., del gruppo Assicurazioni Generali,
ha infatti deciso di vendere i suoi immobili locati in quella zona all'Area Mestre del
gruppo Giacomazzi. Quindi per gli inquilini una duplice scelta: acquistare l'immobile o andarsene. Fatti i conti con i propri
risparmi, chi non era in grado economicamente di acquistare l'appartamento dove
viveva si è organizzato in un attivissimo
comitato e, coordinando l'agire con il
Presidente del Municipio XI Andrea
Catarci, ha iniziato una serie di incontri e
manifestazioni che hanno portato al riconoscimento di importanti garanzie volte a
sventare il problema di emergenza abitativa che poteva andarsi a creare.
“Siamo soddisfatti di molti risultati ottenuti. Innanzitutto la proroga di 15 giorni per
esprimere la possibilità di acquisto, e poi
l'ottenimento di tutta una serie di garanzie
importanti di tutela degli inquilini che non
riusciranno a comprare gli appartamenti dice Andrea Catarci - Abbiamo inoltre
avuto un'interlocuzione positiva con Area
Mestre che sarà la nuova proprietaria e che
si è vincolata a convocare un tavolo interistituzionale quando entrerà in possesso dei
locali per prendere delle decisioni volte ad
evitare un rischioso problema sociale”.
Una nuova speranza per gli inquilini è
stata data anche da Mario Di Carlo,
Assessore alla Casa della Regione, che si
è reso disponibile, attraverso l'Ater, ad
acquistare da Area Mestre gli appartamenti invenduti. In quel caso gli inquilini delle
fasce più deboli potranno continuare a
pagare l'affitto di sempre, ma all'Ater.
Ed è proprio alle fasce deboli che viene
rivolta maggiore attenzione. “Area Mestre
vuole garantire il diritto di abitazione o
usufrutto alle persone con più di 65 anni
rinnovando i contratti di locazione a canone concordato 3 + 2 anni e vendendo eventualmente le sole nude proprietà. - continua Catarci - Ha accettato inoltre di estendere la possibilità di acquisto anche a
parenti di secondo livello. Questo di certo
è un vantaggio per la Fata Assicurazioni, elettrica. Con la proprietà e l'assessorato si
che vende agli affittuari ad un prezzo più sta cercando una soluzione celere perché
alto di quanto vende in blocco ad Area “prevenire incidenti è un dovere delle istiMestre. Con qualche calcolo sembra evi- tuzioni”, afferma Catarci. Le percentuali
dente che agli inquilini, alcuni dei quali di sfratti per insolvenza aumentano ogni
sono tali da cinquant'anni, è richiesta una giorno di più, a dimostrazione del fatto che
le persone non riescocifra variabile dai
no a pagare le proprie
2700 ai 3200 euro al
abitazioni. Ma esiste
metro quadro. Troppo
Catarci: “Lo sgomuna
soluzione?
per case che hanno
bero forzato è fumo
“Incrementare l'houavuto scarsa manunegli occhi del cittasing sociale, come si
tenzione ordinaria e
dino”. De Priamo:
impegnerà a fare la
inesistente manuten“Bisogna ripristinanuova amministraziozione straordinaria”.
re la legalità e
ne - afferma Andrea
Il caso di via
De Priamo, consigliePincherle non è che
incrementare l'houre comunale del PDL
l'ultimo di una lunga
sing sociale”
- e nel combattere le
serie: l'emergenza
occupazioni ripristiabitativa è una piaga
presente nel territorio cittadino e consi- nando la legalità. Non è possibile che ci
stente nel Municipio XI, che ha visto la siano situazioni in cui il non rispetto della
sua massima esplicitazione nelle occupa- legge possa portare alla soluzione dei prozioni stabili di alcune aree disseminate nel blemi. Inoltre negli ultimi venti anni non è
territorio. Ricordiamo quindi le occupa- mai stato fatto nulla per poter risolvere la
zioni storiche della Caserma Aeronautica questione dell'emergenza abitativa. Non si
militare di via del Porto Fluviale, quella è ad esempio incrementata l'edilizia sociadegli stabili del San Michele a via Casal le ma solo quella speculativa. Bisogna parDe Merode e quella in via delle Sette tire proprio da questo”. Il Municipio XI
Chiese delle “casette”, ex stalle adattate ad crede che la forza non serva sempre e che
abitazioni. L'ultima, di cui abbiamo parla- l'ideale sarebbe trovare delle soluzioni
to nello scorso numero, è quella di via alternative. “Lo sgombero forzato è fumo
Erminio Spalla, dove ci sono delle novità. negli occhi del cittadino. In realtà quelle
Dopo il censimento effettuato dal persone rimarrebbero comunque senza
Municipio XI, che ha rilevato la presenza casa in mezzo alla strada”, conclude
di 130 famiglie (la maggioranza italiane e Catarci.
per il resto immigrati regolari, con buona Alla luce di tutto ciò con preoccupazione ci
percentuale di minori e casi di invalidità), domandiamo: è davvero possibile ridimenper loro ora c'è l'emergenza inverno, poi- sionare questo drammatico fenomeno?
ché gli stabili occupati non hanno corrente
Serena Savelli
LA CASERMA RISCHIA IL CROLLO. MEGLIO SGOMBERARLA
Intervista al Cons. Nacamulli del Municipio XI: “Al suo posto vogliamo una scuola”
OSTIENSE - Abbiamo intervistato il neoconsigliere del PD dell'XI Municipio,
Michele Nacamulli, sull'ex caserma
dell'Aeronautica Militare in via del Porto
Fluviale, ad Ostiense, da tempo occupata da
alcune persone senza casa.
Consigliere Nacamulli, qual è al momento la situazione?
Le persone all'interno sono una conseguenza dell'emergenza abitativa, un problema
presente a Roma anche per colpa del centrosinistra, che con le precedenti amministrazioni ha bloccato l'edilizia popolare, in
favore di quella privata. L'ex caserma era
già in condizioni di degrado, ma ora lo è
ancora di più per veri abusi edilizi che sono
stati fatti al suo interno.
Come fa a dire questo?
Ci ha informati, come commissione competente in Municipio, il NAE, il Nucleo antiemarginazione della Polizia Municipale.
Secondo le loro stime, lo stabile rischia il
crollo. C'è dunque un serissimo problema di
sicurezza strutturale, che si aggiunge al
degrado che i cittadini del quartiere ormai
sentono da molti anni.
Ad esempio?
Ho sentito personalmente vari comitati di
quartiere, soprattutto quello de “I tre archi”,
che più volte ha sollecitato uno sgombero. I
cittadini vedono di cattivo occhio la situazione igienico-sanitaria, l'assenza di protezione alle finestre - quello che avviene all'interno, anche cose scabrose, può essere visto
dai palazzi di fronte - e dalle numerose parabole presenti sulla facciata, che non testimonierebbero una situazione di disagio così
marcato. Da questo, poi, si generano anche
leggende popolari, come varie Mercedes
che entrano ed escono dalla caserma…
È possibile, inoltre, la presenza di soggetti pericolosi nello stabile?
All'interno - è ancora il NAE a dircelo - vige
una sorta di “autoregolamentazione”. Non ci
dovrebbero essere all'interno dei criminali.
Dunque, che fare?
Quando c'è una situazione di disagio, va
risolto, trovando anche una soluzione alternativa per gli occupanti. Come consiglieri
possiamo presentare un Ordine del giorno o
una Proposta di risoluzione,
che spinga le Giunte, municipale e comunale, ad interessarsi della situazione, affinché si sgomberi l'edificio,
attraverso una trattativa con
la proprietà, l'Aeronautica
Militare.
E poi?
L'edificio può essere destiL’ex Accademia occupata da anni, in via del Porto Fluviale
nato a ciò di cui Ostiense ha
più bisogno, una scuola. Per
le 400 persone presenti all'interno dell'edifi- coltà nel centrosinistra: abbiamo, però, il
cio, che comprendono anche italiani, il dovere di dialogare con la sinistra radicale,
Comune può trovare soluzioni alternative, col Presidente e gli assessori competenti.
come già è stato fatto, per esempio con resi- E venendo agli ostacoli economici, come
dence. Nessuno nega il diritto ad abitare: mi potrete assicurare che l'eventuale utilizzo
sto occupando, in questi mesi, molto del dello stabile, in un quartiere appetibile
problema casa, anche perché, come “sotto- come Ostiense, non sarebbe commerciatrentenne”, mi tocca personalmente…
le, ma di servizio?
L'idea dello sgombero, però, avrà sicura- Seguendo la situazione da molto vicino,
mente degli ostacoli, politici ed economici. come Municipio, e lavorando, anche qui,
Abbiamo bisogno di un lavoro di concerto e insieme, anche con la Provincia, se si vuole
di gruppo. Non è retorica, sappiamo che fare la scuola.
dopo la nascita del PD ci sono delle diffiClaudio Alberti
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web.com
LA VOCE DELL’INDIPENDENZA
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DOVE
PARTE
L'INFORMAZIONE
CINQUE GIORNI E STO. Viaggio nella capitale giapponese
TOKYO - Oggi sono un po' depresso. Sarà
per il cielo grigio e la pioggerellina, leggera ma costante, che mi ha costretto ad
abbandonare la mia escursione al monte
Fuji, anche se non è questa la sola causa. In
questi giorni a Tokyo mi sono affacciato
nel futuro e non sono sicuro mi sia piaciuto tanto. Sono uno di quelli sempre entusiasti per le novità e la tecnologia che avanza, ma ora capisco che il Giappone è al
limite. Anche per me.
Si potrebbe cominciare parlando dei negozi di elettronica che qui a Tokyo diventano
dei veri e propri “quartieri della tecnologia”, come Akihabara o meglio conosciuta
come Elettric Town. Uscendo dalla metropolitana il quartiere sembra uguale a molti
altri di Tokyo, che a dire il vero sono tutti
simili, e non si capisce subito da cosa sia
dato quel nomignolo ma, quando si attraversa la galleria principale, ci si ritrova in
un posto che lascia letteralmente senza
fiato. Ci sono i rumori degli strilloni che in
uno sproloquio di vocali cercano di attirare
gli acquirenti con la speciale offerta del
giorno, ci sono luci al neon ovunque che
lampeggiano, cambiano colore e sembrano
far parte di un alfabeto non proprio di questo mondo, ma soprattutto ci sono grattacieli e grattacieli pieni di ogni qualcosa la
moderna tecnologia possa offrire. Ho visto
vendere per 1200 euro dei robot che sanno
calciare un pallone e festeggiare facendo
un paio di capriole oppure con quasi 3000
euro puoi portarti a casa un dinosauro che
quando lo accarezzi ti fa le fusa e ti segue
per casa se ne vuole delle altre. Il gadget al
momento più in voga è un piccolo lettore
mp3 con lo schermo non più grande del
quadrante di un orologio, costa 180 euro e
oltre alla musica ed i video ha incorporata
un'antenna digitale capace di captare la
televisione anche in metropolitana.
Non si riesce a rendersi conto di quanti
oggetti ci siano in questo quartiere e se mai
sia possibile venderli tutti un giorno. I
negozi di cellulari, solitamente al primo
piano di ogni grattacielo, sono strapieni di
roba e di gente che li guarda, li prova, li
compra e sottoscrive abbonamenti, come
se nessuno qui a Tokyo ne avesse già uno.
E dico persone di Tokyo perchè la cosa più
bella di tutta questa tecnologia è il fatto che
non funziona al di fuori del Giappone! Per
i turisti che vogliono portare con se nei loro
paesi un pezzo di questa follia non restano
che alcuni ghetti tra un piano e l'altro di un
grattacielo dove è possibile trovare dei
modelli “oltreoceano” e che solitamente
costano almeno il 30% in più dello stesso
accessorio esclusivo per il Giappone.
Perchè allora una società dovrebbe produrre così tanti oggetti funzionanti in un solo
paese se non ha la certezza completa di
poterli vendere tutti quanti ai suoi abitanti?
Semplice, i giapponesi comprano e consumano questo genere di cose quasi quanto
tutta l'Asia messa insieme.
C'è un'altra cosa che il Giappone consuma
e nessun altro al mondo è in grado di comprendere: i manga e i pupazzetti. Sempre
ad Akihabara i grattacieli elettronici si
alternano con quelli perversi dove ci sono
manga di ogni genere, pupazzi da appendere ai cellulari, pupazzi da mettere sul
comodino, pupazzi da abbracciare, pupazzi, pupazzi e pupazzi. Ed in effetti qui a
Tokyo il 50% della comunicazione visiva è
fatta con i pupazzi dei cartoni animati. Sui
manifesti in metropolitana ce n'è uno che si
droga con una grande croce sopra: le agenzie utilizzano i personaggi di qualche cartone animato per vendere i loro prodotti e
anche i messaggi ufficiali del Governo
(che almeno penso di aver capito) sono dati
da un qualche Dragonball o Doraemon.
Uno dei must di questa estate sembra siano
delle lenti a contatto che, abbinate con un
oggetto che allunga le ciglia, rende le
ragazze decisamente simili alla protagonista femminile di un manga.
Oggi ho comprato uno di questi famosi
fumetti e quello che racconta è a dir poco
incredibile. Premesso che solo la maggior
parte di questi e non tutti raccontano storie
pornografiche, il mio, insieme a tutti quelli
che gli facevano compagnia nell'intero
piano di uno di questi grattacieli di pupazzi, racconta una storia molto semplice
quanto perversa. Una ragazza del liceo che
credo sia innamorata di un certo tipo, viene
ripetutamente sodomizzata prima da lui e
poi da tutti i suoi compagni di scuola.
Punto. Ho scelto questo perchè era tra i più
normali, in altri la ragazza doveva andare a
letto anche con una piovra gigante, con un
orso, con un albero o con tutti e tre messi
insieme. Oggi sono un po' depresso anche
perchè qui è pieno di giapponesi. Non che
mi abbiano fatto del male o dato fastidio,
anzi! Il problema è proprio questo.
Nessuno mi parla perchè nessuno conosce
altre parole in inglese oltre a “sorry”. In
metropolitana evitano perfino di sedersi
vicino a me, forse perchè “puzzo di burro”
come tutti gli stranieri o forse perchè la mia
barba li mette in imbarazzo, ma comunque
è sempre meglio evitare un qualche rapporto umano.
Oggi sono stato a pranzo in un ristorante
molto carino. Avevo visto il menù e mi
sembrava invitante, oltre che accessibile.
Mi siedo e aspetto la solita cameriera sorridente a cui poter indicare la mia scelta per
il pranzo. Niente. Passano i minuti e nessuno si avvicina. Penso di essere capitato in
uno di quei posti un po' xenofobi dove non
servono gli stranieri, invece no. Le cameriere c'erano, ma erano delle macchine!
Praticamente il processo per avere il cibo
desiderato consisteva in questo: innanzitutto si prendeva il menù, ed individuato ciò
di maggior gradimento (il mio era riso e
bistecca), ci si segnava il codice riportato
vicino la foto del piatto. Ci si recava dalla
macchina nella quale si potevano inserire i
soldi ed il codice per avere indietro un
foglietto con degli ideogrammi sopra.
Fatto questo si inseriva il foglietto in un
buco dietro il quale presumibilmente si
trovava un cuoco che da un altro buco ha
fatto comparire la mia bistecca cruda e una
piastra infuocata dove cuocerla. Il tutto
senza parlare con nessuno di umano. il
locale era pieno e fuori c'era la fila per
entrare.
Inizio a pensare che i giapponesi siano
come i loro ideogrammi: lineari, complicati e incomprensibili. Ieri sono andato a
visitare i giardini dell'Imperatore e ho assistito ad una scena molto particolare. Stavo
per attraversare la
strada quando l'occhio mi è caduto su
un simpatico vecchietto accanto a me
con uno strano orologio in mano. Ho
cercato di spiarlo da
dietro e ho scoperto
che quello che aveva
in mano non era un
orologio, bensì un
cronometro con il quale prendeva il
tempo... del semaforo! Controllava
costantemente il tempo ed il semaforo,
voleva essere sicuro che il segnale del
verde scattasse esattamente nei canonici
75 secondi, non uno più non uno meno.
Per questo sono un po' depresso. Vorrei
chiedere ai giapponesi cosa pensano,
come vedono il futuro, cosa vogliono, ma
non posso farlo. Mi dispiace vedere tutte
queste persone incollate ad uno schermo,
sempre. Che sia in metropolitana o mentre
camminano per strada ognuno ha qualcosa tra le mani da guardare. La maggior
parte di loro ho scoperto che seppur sembra stia usando un telefono cellulare in
realtà non lo fa per comunicare (inserisco
anche scrivere sms nel termine “comunicare”), ma la maggior parte di loro gioca a
TETRIS o a qualche videogame dove il
protagonista è un cartone animato che
deve uccidere il drago. Poi sento qualche
problema soprattutto quando mi rendo
conto che questo atteggiamento non solo è
tollerato ma è anche incoraggiato dalle
pubblicità che in televisione mostrano la
festa in casa di una ragazza dove nessuno
parla e ognuno gioca con la sua consolle
portatile, facendosi però grandi risate.
Mi sento un po' depresso.
Marco Manieri
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CRONACA
IL FILOBUS EUR-TRIGORIA DIVIDE IL MUNICIPIO XII
Interessi contrastanti ritardano l'inizio dell'opera. Procede il raddoppio della Laurentina
MUNICIPIO XII - Eravamo in piena campagna elettorale quando l'allora Assessore ai
Trasporti di Roma, Calamante (PD), girava
in lungo e largo i quartieri periferici di Roma
Sud - Spinaceto, Trigoria, Tor dè Cenci- per
illustrare il progetto relativo al filobus
Laurentina-Tor Pagnotta-Trigoria.
Nello stesso periodo veniva annunciato l'inizio dei lavori per il raddoppio delle corsie
della via Laurentina dal Presidente del XII
Municipio Patrizia Prestipino, oggi
Assessore in Provincia.
Trascorsi sei mesi, abbiamo monitorato a
che punto sono le operazioni.
Augusto Culasso, primo eletto tra i consiglieri del Pd del Municipio XII: "I lavori
della via Laurentina proseguono spedita-
mente nel pieno rispetto del cronoprogramma. Si sta lavorando senza procurare difficoltà agli automobilisti in transito in quanto
si procede con il cantiere attivato fuori dal
sedime stradale preesistente, dando priorità
agli interventi sulle rotatorie al fine da agevolare sin dalla loro prossima
ultimazione la marcia delle
auto”.
Purtroppo sul sistema Filobus
le notizie non sono molto rassicuranti. La nuova amministrazione comunale, nella persona dell'Assessore alla
Mobilità Marchi, ha deciso sin
dal suo insediamento di procedere alla sospensione della
gara d'appalto di un’opera
strategica per il municipio
della quale si è discusso per anni e per la
quale si doveva procedere alla reale attuazione. “Francamente non mi sono mai innamorato di quest' opera la cui proposta di realizzazione nasce negli anni 80 quando
Spinaceto era un quartiere satellite di Roma
e lontano dall'EUR; -continua Culasso- del
resto non mi pare che l'opera stessa abbia
destato un grande entusiasmo tra i cittadini.
Oggi lo scenario territoriale che dava senso
all'opera è totalmente cambiato e posso
OSTIENSE: 60 PROFUGHI
NEI CENTRI D'ACCOGLIENZA
L'operazione riporta la normalità all'Air
Terminal. I complimenti di Catarci alla Belviso
OSTIENSE - «La situazione si è normalizzata». Questo il positivo commento di
Claudio De Santis, del comitato di quartiere
“L'Ostiense”, sull'operazione condotta ad inizio
settembre nell'area di
piazzale dei Partigiani (e
che ha avuto importanti
effetti anche nell'area dell'ex Air Terminal), che ha
portato nei centri di accoglienza 60 richiedenti
asilo afgani senza casa.
L'operazione, sotto la
s u p e r v i s i o n e
dell'Assessorato
alle
Politiche Sociali, ha visto
la collaborazione del Ministero degli Interni,
dell'Arciconfraternita del Santissimo
Sacramento e di San Trifone, del Nucleo
Anti-emarginazione
della
Polizia
Municipale e di vari mediatori culturali, e
nella giornata del 5 settembre ha portato
all'identificazione dei 60 immigrati (tutti
maggiorenni), e il loro accompagnamento
su un pullman dell'Arciconfraternita fino al
centro di via Assisi, dove hanno ricevuto la
necessaria assistenza medica, e successivamente nelle strutture di accoglienza. Le persone senza documenti (circa una trentina, tra
cui 2 minorenni), invece, sono state accompagnate l'8 settembre alla Asl di via Luzzati,
e successivamente dai gesuiti del centro
Astalli, dove la Caritas e i
mediatori culturali hanno
offerto loro assistenza (l'asilo per loro è più complicato: per ragioni legali
andrebbe richiesto in territorio greco). A piazzale
dei Partigiani, nel frattempo, sono comparsi due
totem informativi in lingua farsi, curda e afgana
per tutte le persone che
sono rimaste senza accoglienza, con le necessarie
istruzioni per riceverla. All'assessore alle
Politiche Sociali del Comune, Sveva
Belviso (centrodestra), arrivano i complimenti per l'operazione anche dal Presidente
del Municipio XI Catarci (centro-sinistra).
La consigliera Angelucci (SA) aggiunge che
ora è fondamentale far vivere l'area dell'ex
Air Terminal, per non veder ripetere la stessa situazione di degrado precedente, mentre
il comitato “L'Ostiense” chiede controlli,
potature a raso dei cespugli e l'impiego di un
mezzo militare come deterrente.
Claudio Alberti
comprendere che sia diritto di ogni buon
Amministratore verificare l'utilità di ogni
opera che richiede finanziamenti pubblici.
Spero che le eventuali proposte di modifica
sulle quali sembrano orientarsi le intenzioni
dell'Assessore, siano dettate da buon senso e
non dalle solite logiche dei veti o da scelte
squisitamente politiche che non si giustificherebbero in nessun modo. Se si tratta della
prima ipotesi siamo disponibili a ragionare
su eventuali cambiamenti da apportare al
progetto. Se invece si trattasse della seconda,e non lo vogliamo nemmeno pensare, la
nostra opposizione sarebbe durissima così
come quella dei cittadini che aspettano da
anni l'avvio di questa importante opera, che
se pur certamente migliorabile, rappresenta
comunque un passo notevole nel miglioramento della Mobilità nel nostro Municipio."
Sulla questione interviene il Vicepresidente
del Municipio XII, Maurizio Cuoci (PdL):
"Il filobus era previsto sino a Tor Pagnotta
ed il Municipio ne ha proposto il prolungamento a Trigoria. I fondi per tale prolungamento dovrebbero essere reperiti dalla can-
cellazione del tratto del filobus Eur - Tor de'
Cenci. Ovviamente per questo tratto si sta
lavorando ad ipotesi alternative tra le quali il
potenziamento della Roma - Lido e delle
sue stazioni con creazione di parcheggi di
scambio. Attualmente siamo in attesa di una
risposta a tale proposta da parte
dell'Assessorato alla Mobilità del Comune
di Roma ed il 25 settembre pomeriggio faremo un Consiglio Municipale straordinario
sulla questione con l'Assessore Marchi (i
contenuti del consiglio straordinario sono
pubblicati su www.urloweb.com nda).
Per la nuova viabilità di Trigoria viene da sè
che è opportuno in prima battuta attendere la
risposta riguardo la proposta di prolungamento del filobus sino a Trigoria stessa".
Da segnalare, per completare il quadro, che
prima dell'estate l'Assessore Marchi aveva
ricevuto, in merito al progetto del filobus, i
presidenti dei Comitati di Quartiere delle
zone interessate all'opera, con il risultato di
un’opposizione quasi globale, eccezion fatta
per il CdQ di Trigoria.
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A Monteverde, tra largo la Loggia e
piazza Morelli, da un anno ha aperto il ristorante Edamus. Negli stessi
locali che per 35 anni hanno ospitato il Sedano Allegro, Edamus ne
ripropone in buona parte il gustoso
menu, con l'aggiunta di nuovi piatti
e proposte del giorno. Il locale,
ristrutturato e climatizzato, accoglie
i clienti in un ambiente intimo e
discreto, perfetto per le cene di coppia, ma anche per incontri di lavoro
o cene tra amici, tutte a lume di candela. Nelle due sale trovano posto
quindici tavoli. Nella veranda, nei
mesi più caldi potrete mangiare alla
fresca brezza serale, con le grandi
vetrate scorrevoli aperte, mentre
nella parte interna, grazie ad un
gioco di colori ed alla tettoia in tegole, avrete la sensazione di cenare in
un romantico cortile, a cielo aperto.
In sala sarete accolti da Francesco,
il padrone di casa; la cucina è il
regno di Alberto, coadiuvato da
Tarek . Tre ragazzi impegnati a dare
il meglio di sé, pieni di voglia di farsi
conoscere.
Passando al menu, si parte da un
carosello di antipasti: tante insalate,
pannocchia arrostita con burro e
sale, sedano al gorgonzola, vari tipi
di crostini. Tra i primi, la meravigliosa zuppa di cipolle gratinata (indimenticabile!) e poi linguine al gorgonzola, bombolotti alla vodka, con
spinaci e ricotta o al mais, rigatoni
alla gricia, all'amatriciana e alla carbonara. Tra i secondi, un ottimo
filetto di carne italiana alla griglia, al
pepe verde o al whisky; la bistecca
alle erbe, le scaloppine alle mele o
al formaggio, i gustosi spiedini o la
“robusta” lombata alla normanna.
Valide sia come primi che come
secondi, le varie crepes salate al
forno. Da Edamus anche i vegetariani troveranno tante proposte per
un pasto completo: ottimo il seitan
alle mele o ai funghi. Come dessert,
le classiche mousse al cioccolato,
panna cotta, tiramisù e le coreografiche crepes flambèes. Tutti i piatti
sono “espressi”. Aperto solo a cena,
Edamus è chiuso il martedì. E' consigliata la prenotazione. E'possibile
organizzare piccoli ricevimenti, su
richiesta anche a pranzo, con menu
concordato.
Fino a fine ottobre sconto del
10% per i lettori di “Urlo”.
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PROVINCIA DI ROMA
BETANCOURT NELLA CAPITALE OSPITE DI ZINGARETTI
a cura della
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Tour di tre giorni a Roma organizzato dalla Provincia. Ingrid: "Essere qui è un sogno"
"Continuiamo e continueremo a sostene- quale un uomo raccontava la storia di
re l'assegnazione del premio Nobel per la una santa, di cui non ricordo il nome, alla
pace a Ingrid Betancourt: è il modo quale Gesù disse: tutti coloro che si conmigliore per rispondere alle richieste di segnano al mio sacro cuore io esaudirò i
milioni di cittadini che nella sua libera- loro desideri”. “Pregando, in preda alla
zione hanno visto il riconoscimento di disperazione, dicevo: Gesù io non ti ho
una battaglia vinta in nome della demo- chiesto nulla in questi anni e non ti chiedo il miracolo della
crazia
e
della
mia liberazione. Ti
libertà'". Con questa
chiedo solo il miraparola, e una forte
Zingaretti:
colo di sapere quanemozione che si leg“Continuiamo e
do questa avverrà,
geva negli occhi,
continueremo a
perché se io so quanlunedì 1 settembre, il
sostenere l’assegnado sarò liberata avrò
presidente
della
zione del premio
la forza di resistere.
Provincia di Roma,
Nobel per la pace a
Se tu mi fai questo
Nicola Zingaretti, ha
Ingrid Betancourt”
miracolo, io sarò
accolto a Palazzo
tua''. Quindi è sucValentini,
Ingrid
cesso che ''il 27 giuBetancourt, rapita e
gno il comandante della guerriglia mi ha
tenuta prigioniera per 7 anni dalle Farc.
La Betancourt è rimasta nella Capitale detto che c'era una commissione internatre giorni ospite dell'Amministrazione zionale che voleva visitare i prigionieri e
provinciale di Roma. Il tour, durante il che forse alcuni degli ostaggi sarebbero
quale ha incontrato autorità religiose, stati liberati. Sappiamo tutti poi come è
istituzionali e politiche del nostro Paese andata effettivamente l'operazione''.
è stato promosso e organizzato in colla- La visita nella Capitale ha permesso alla
borazione con il presidente Zingaretti, Betancourt di realizzare il suo primo
che a luglio, poche settimane dopo la sua desiderio espresso a Bogotà subito dopo
liberazione, aveva ricevuto i suoi fami- la liberazione, avvenuta il 2 luglio scorso, di incontrare il Santo Padre,
liari proprio a Palazzo Valentini.
"La liberazione di Ingrid - ha sottolinea- Benedetto XVI. Accompagnata dai famito il presidente della Provincia - è stata liari, è stata ricevuta in udienza dal Papa
anche la dimostrazione del fatto che è a Castel Gandolfo nella tarda mattinata
importante non ammainare mai la ban- di lunedì. ''Questa mattina ho realizzato
diera della speranza: molti pensano che un sogno”, ha esclamato durante la connon sia utile mobilitarsi per persone che ferenza stampa a Palazzo Valentini.
subiscono soprusi a migliaia di chilome- La ex ostaggio delle Farc ha descritto il
tri di distanza da noi, ma la vicenda di Papa come un ''essere di luce'' e ha racIngrid dimostra che questa convinzione è contato della speranza che gli diede la
sbagliata, perchè nella sua liberazione ha sua voce alla radio, ascoltata al termine
di una durissima
giocato un ruolo fonmarcia nella foresta.
damentale anche la
''Non potete immapressione internazioBetancourt: “Non
ginare - ha detto nale".
potete immaginare
cosa significhi sapeIl presidente della
cosa significhi sapere di non essere stati
Provincia di Roma,
re di non essere
dimenticati''.
“Il
prima di passare la
stati dimenticati. Il
Pontefice - ha
parola
alla
aggiunto- prega per
Betancourt, le ha
Pontefice prega per
tutti gli ostaggi del
consegnato il premio
tutti gli ostaggi del
mondo e soffre in
Provincia Capitale,
mondo”
prima persona per
una scultura dell'artiloro”.
sta
Ferdinando
Codognotto, che riproduce un melogra- Il tour della franco colombiana, giunta a
no, "simbolo di vita e fertilità: non è il Roma il 31 quando ha incontrato il leaNobel- ha scherzato Zingaretti- ma glie- der del Pd, Walter Veltroni, è proseguito
lo diamo con lo stesso amore e lo stesso il 2 settembre, con la visita al Quirinale
dove è stata ricevuta dal presidente della
affetto".
''Sono tre le cose che ho chiesto a Gesù Repubblica, Giorgio Napolitano. La
nel cuore della selva - ha esordito Ingrid Betancourt ha ringraziato il presidente
Betancourt, visibilmente commossa della Repubblica per la solidarietà e il
mentre ricordava uno dei momenti più sostegno ricevuto nei giorni della lunga
difficili della sua lunga prigionia -: toc- prigionia e per l'impegno per la sua libecare il cuore duro della guerriglia, la razione. Subito dopo è andata in
libertà per tutti quelli che erano prigio- Campidoglio dal sindaco Alemanno. La
nieri insieme con me e aiutarmi a porta- Capitale è stata tra le prime città italiane
re la mia croce perché non ce la facevo a concederle nel 2003 la cittadinanza
più”. In particolare la Betancourt ha rive- onoraria.
lato che il ''1° giugno, la Radio cattolica Il viaggio in Italia della Betancourt si è
mondiale trasmetteva un programma nel concluso con un incontro con Rita Levi
Montalcini presso l'abitazione privata
romana della senatrice a vita. Un
momento di commozione tra due donne
con esperienze diverse, ma dalla grande
passione politica e civile. Nel corso dell'incontro la Betancourt e Rita Levi
Montalcini hanno ricordato che avrebbero dovuto vedersi proprio pochi giorni
prima del rapimento da parte delle Farc.
Al centro della conversazione, l'impegno, le attività svolte, i progetti futuri
del premio Nobel italiano in favore
dell'Africa e il suo prossimo viaggio in
Israele. Ingrid Betancourt, ha invece rac-
contato le condizioni di vita in una foresta e il grande sostegno ricevuto dalla
fede negli anni di prigionia. Prima di
congedarsi dall'ospite franco - colombiana, Rita Levi Montacini le ha voluto
donare una delle sue pubblicazioni più
note: 'L'elogio dell'imperfezione'.
PROVINCIA
DI ROMA
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CRONACA
VITERBO: FIRMATA L'INTESA SUL NUOVO AEROPORTO
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Il nuovo scalo progettato sul modello di Parigi-Orly e Londra-Gatwick. Entro il
2011 via tutti i voli da Ciampino. Ma qualcosa in più si poteva fare
ROMA - Il Protocollo d'intesa firmato da
Adr e Enac sembra far prendere definitivamente il volo al progetto di realizzazione
del nuovo aeroporto di Viterbo. La struttura
porterebbe a una movimentazione di 5
milioni di passeggeri destinati in un decennio a incrementarsi fino a 12-13 milioni e
già dal 2011 determinerebbe il trasferimento dei 100 voli commerciali attualmente
operanti sull'aeroporto Pastine e al centro di
un acceso dibattito fra il Comune di
Ciampino e le Autorità Locali. Dopo mesi
di attese, temute false promesse, proteste e
ricorsi alle più alte Autorità dello Stato,
finalmente lo scorso 10 settembre si sono
incontrate Enac, Ente Nazionale Aviazione
Civile, e Adr, la società che attualmente
gestisce i due aeroporti di Roma, Ciampino
e Fiumicino, nelle persone di Vito Riggio e
Fabrizio Palanzona. Oggetto dell'incontro è
stato la definizione delle fasi propedeutiche
alla progettazione dell'aeroporto di Viterbo
che coinvolgerà la società Adr nel trasferimento di servizi e strutture richieste per rendere operativo il nuovo aeroporto.
Vediamone le fasi. Il Protocollo prevede la
definizione di un piano di prefattibilità sugli
aspetti tecnici e aeronautici della zona in cui
verrà realizzato l'aeroporto e la Valutazione
di Impatto Ambientale che accerterà le conseguenze che avranno per il territorio sia i
lavori per la realizzazione sia la nuova struttura quando sarà operativa. Grande importanza verrà inoltre data al piano economico-
finanziario che l'Enac definisce fondamentale per dare credibilità al progetto e che
avrà il compito di definire su chi graveranno i costi d'impresa, Adr e eventuali, inevitabili partner esterni. Anche le attività nonaviation sono state prese in considerazione
in questa fase preliminare data la grande
importanza che rivestono (circa il 50% del
volume di affari). Ad imprimere la giusta
sollecitudine alle parti è stato il Ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero
Matteoli, che ha premuto perché la delocalizzazione delle attività civili dall'aeroporto
di Ciampino a quello di Viterbo venga realizzata nel minor tempo possibile, e questo
anche per non dare corso alle preoccupazioni che sono sorte dall'incontro con il sindaco di Ciampino Enrico Perandini che, si
dice convinto dei tempi di realizzazione nel
2011 di Viterbo, ma anche della necessità di
trasferire quanto prima i voli stante una
situazione di emergenza inquinamento gravissima di cui da troppo tempo a farne le
spese sono gli abitanti del piccolo comune
alle porte di Roma. Al tavolo d'intesa sono
emerse pure preoccupazioni per il futuro
dell'aeroporto stesso di Ciampino. Il piano
prevede infatti una ristrutturazione che lo
porterebbe a mantenere solo la parte militare (l'unica che ricade sul territorio del
Comune di Ciampino, i 2/3 appartengono
invece a Roma) e quella dell'Aviazione
Generale, dedicata a voli Business, con un
volume ridotto di voli e la rigorosa osser-
CARTONIADI: LA SFIDA TRA
LE GRANDI CITTA' ITALIANE
Dal 15 novembre al 15 dicembre 2008 per la
raccolta rifiuti di carta e cartone
ROMA - Oggi nella Regione Lazio viene
riciclata una minima parte dei rifiuti, e produrre ricchezza dalla raccolta differenziata
dei rifiuti è una grande sfida. Si possono
ancora cambiare le cose? Le Cartoniadi
nazionali, le olimpiadi italiane della raccolta differenziata di carta e cartone in programma dal 15 novembre al 15 dicembre,
daranno la risposta. Milano, Bologna,
Firenze, Roma, Reggio Calabria e Palermo
si sfideranno infatti in una gara all'ultimo
rifiuto. Verrà proclamata vincitrice la città
che avrà maggiormente incrementato la
propria percentuale di raccolta rispetto allo
stesso periodo del 2007 e che riceverà un
premio di 50.000 euro da investire in opere
di rilevanza sociale. La manifestazione è
promossa da Comieco, il Consorzio
Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli
Imballaggi a base Cellulosica che, in tutta
Italia, garantisce l'avvio a riciclo di carta e
cartone. Il Consorzio ha come scopo il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla
Direttiva 2004/12/CE. Per realizzare questi
obiettivi il Consorzio ha sottoscritto 646
convenzioni sulla raccolta differenziata
che coinvolgono quasi il 90% dei cittadini
italiani. “Nel 2007 abbiamo avviato al riciclo quasi 2 milioni e 700.000 tonnellate di
carta e cartone e nel 2008 contiamo di
incrementare ulteriormente la crescita
dell'8% circa. Le Cartoniadi Nazionali partiranno significativamente il 15 novembre,
in concomitanza con Riciclo Aperto, la
manifestazione che, ogni anno, consente
agli italiani di vedere dal vivo il riciclo
della carta e del cartone” commenta Carlo
Montalbetti Direttore Generale di
Comieco.
Arianna Adamo
vanza di alcune norme che sono rimaste
finora incomprensibilmente disattese come
ad esempio la costruzione di barriere contro
le polveri sottili e l'inquinamento acustico
oppure quelle che prevedono l'applicazione
di procedure di atterraggio e decollo che eliminano la rumorosità. Ryanair, la compagnia low-cost che con circa 40 movimenti
al giorno monopolizza di fatto il volume di
traffico su Ciampino, chiarisce la sua posizione con una dichiarazione del direttore
marketing per il Sud Europa Alessia
Viviani nel corso di una conferenza stampa: “A Roma, dove gestiamo 22 collegamenti, dal 2002 abbiamo trasportato 15
milioni di passeggeri e quest'anno ne trasporteremo 3,5 milioni, e se andiamo via
da Ciampino andiamo via dal Lazio. Non
andremo a Viterbo. I nostri passeggeri - ha
spiegato - in sei anni si sono abituati a volare su Ciampino. Non riusciamo a capire
perché ci impediscono di crescere, anzi a
novembre ci ridurranno addirittura il traffico da 133 a 100 voli giornalieri, anche se
abbiamo la flotta più giovane e più silenziosa d'Europa”.
Tante cose si potevano probabilmente fare
prima di arrivare a questo punto insomma,
ma per il momento rimangono solo atti
incompiuti che gettano una grossa ombra
sull'operato di Adr. La società, infatti,
anche a causa di ricorrenti cambi di vertice
(ben otto negli ultimi anni!) non ha saputo
mettere sul tavolo un piano di sviluppo di
medio periodo che fosse compatibile con
le nuove richieste e che venisse incontro
alle esigenze di tutti. Insomma occasioni
perse e destinate, come sembra, a non ripetersi più quando il progetto del nuovo scalo
andrà definitivamente in porto. Un altro
nodo cruciale da affrontare e su cui si giocheranno buona parte dei destini dell'aeroporto di Viterbo sarà la definizione di un
piano per l'adeguamento infrastrutturale e
intermodale che garantisca la connessione
fra Roma e Viterbo (circa 80 chilometri) in
tempi accettabili. Bisognerà evitare,
insomma, come ha tenuto a specificare lo
stesso Presidente Riggio, di costruire una
nuova “Cattedrale nel deserto”.
Comunque, se e quando tutto questo arriverà a buon fine, l'Enac, attivando la procedura n.2048/92 del Regolamento
Comunitario, inserirà a pieno titolo Viterbo
nel Sistema Aeroportuale romano, insieme
a Fiumicino e a quello che rimarrà di
Ciampino.
Stefano Lippera
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CRONACA
LA SCUOLA SI RINNOVA O TORNA AL PASSATO?
I pareri degli Assessori Cefali e Gesualdi, dei Municipi XI e XII
ROMA - "Il futuro dei bambini non fa rima classi con orario più lungo è prevista la figucon Gelmini": con queste parole si potrebbe ra del docente con orario prevalente per
riassumere il pensiero dei genitori che pro- alcune materie; tornano gli anticipi di iscritestano fuori dalle scuole di tutta Italia. Sono zione nella scuola dell'infanzia ed è conferin atto manifestazioni in decine di scuole mato il nuovo servizio educativo per bambielementari da parte di genitori, docenti e ni tra i due e i tre anni, attualmente a gestiodirigenti scolastici che metteranno al brac- ne regionale; si prevede che l'adozione dei
libri di testo avverrà
cio una fascia di lutto
con cadenza quinquenper sostenere il tempo
nale; inoltre in futuro la
pieno e dire no al maeGesualdi:
durata dell'intero perstro unico. Nei prossi“Il maestro unico
corso
d'istruzione
mi giorni il ministro
renderà l'insegnapotrebbe ridursi dai 13
della
Pubblica
mento meno
anni attuali a 12, come
Istruzione, Mariastella
dispersivo”
avviene nella maggioGelmini, presenterà ai
ranza degli altri Paesi
sindacati il piano proeuropei.
grammatico per gli
interventi di razionalizzazione del sistema di Da settembre 2009 partirà la riforma delle
istruzione secondo l'articolo 64 della legge superiori e il ministero della Pubblica
133/2008. Facciamo una sintesi dei punti Istruzione sta valutando anche una riduziochiave del piano: la riforma prevede il ne dell'attuale numero di ore settimanali. “Il
docente unico per le classi di scuola prima- nostro obiettivo”, sottolinea il ministro
ria funzionanti a 24 ore settimanali, e nelle Gelmini “è affiancare al sistema dei licei,
che funziona benissimo, una
riqualificazione della formazione professionale e degli
istituti tecnici, che non devono
essere considerati una scuola
di serie B”. Riguardo alla scelta di tornare al maestro unico,
per la Gelmini quello della
sinistra è “un allarmismo
ingiustificato”, visto che il
piano del Governo permette
“di mantenere il tempo pieno, ma anche di l'Assessora Gesualdi ha aggiunto: “Lo scopo
migliorarne la qualità e di estenderne l'orario del Municipio XII è quello di ottenere l'aperdel 50 per cento”. Gemma Gesualdi, tura di varie scuole e dell'asilo nido nell'oAssessora alle Politiche sociali, sanitarie, spedale Sant'Eugenio: migliorare i servizi
educative e scolastiche del Municipio XII, per i bambini e per i genitori senza problemi
ha espresso il suo parere favorevole alla riguardanti le mense o il trasporto pubblico;
riforma perchè rappresenta un punto di par- la scuola deve diventare un momento di
gioia e siamo molto
tenza per dare eccellenfelici di essere riusciti
za al sistema scolastico:
a creare un accordo
“Sono favorevole alla
Cefali: “Il maestro
con i costruttori di Tor
riduzione degli anni
unico dovrà insePagnotta Due per far sì
scolastici dato che
gnare tutte le mateche la costruzione
interpreta le linee guida
rie: con quali risuldelle scuole sia primaeuropee e credo che la
tati?”
ria rispetto a quella
scelta del maestro
delle abitazioni, una
unico sia una possibicosa non certo usualità di guadagnare in
organizzazione vista la dispersività dell'inse- le”. “Il Municipio XI si sta attivando per porgnamento di oggi.” Dal Municipio XI, tare la cultura della raccolta differenziata
Nicola Cefali, Assessore alle Politiche del nelle scuole: dal 23 al 26 ottobre a Torino si
Commercio, Scuola e Personale, ha afferma- svolgerà Terra Madre, il meeting mondiale
to: “La riduzione del tempo scuola a 24 ore della comunità del cibo, e la scuola “Torre di
settimanali e il ritorno al maestro unico non Babele”, unica di Roma, è stata scelta per
sono operazioni dettate da esigenze pedago- partecipare all'evento; questa sensibilizzagiche: il progetto del Governo aggredisce zione è importante data la grave eliminazioquel segmento della scuola italiana che, con ne dei menù etnici dalle scuole, strumento di
il modulo di tre insegnanti su due classi, lo integrazione, conoscenza e cultura in un
colloca tra i primi al mondo senza contare il paese sempre più multietnico.” ha aggiunto
ritorno del voto in condotta e la valutazione l'Assessore Nicola Cefali. La qualità della
per decimi, tutte cose che credevamo di aver scuola italiana non è più alta come un tempo:
superato. Il maestro unico dovrà occuparsi bisogna solo capire se la soluzione che si sta
dell'insegnamento dell'inglese, della religio- cercando alla crisi di oggi è uno sviluppo per
ne, dell'informatica, dell'attività motoria: con il futuro o un ritorno al passato.
quali risultati?”. Sugli obiettivi dei Municipi
Arianna Adamo
CITTADINI E MUNICIPIO UNITI: L'ANTENNA CAMBIA POSTO
Dal Torrino al Castellaccio, il viaggio di un'antenna dopo le proteste per la tutela dei piccoli
TORRINO - Tornati dalle vacanze, la redazione di questo giornale è avvertita della
probabile comparsa dell'ennesima antenna
di telefonia mobile in prossimità di una
scuola. Ormai senza più stupore (la nostra
città vanta il triste primato di ben 2800
antenne) ci siamo informati sul caso. Ancora
una volta tutto sembrava rispettare gli schemi. Programmata quando i più sono in
vacanza, a metà agosto, su un edificio di
proprietà Enasarco, l'antenna sarebbe spuntata nelle vicinanze della scuola francescana
Santa Chiara, precisamente in via Caterina
Troiani del quartiere Torrino, al numero
civico 244. La scuola è gestita da suore che,
all'indomani della notizia, hanno protestato
vivacemente per non permettere che l'antenna e le sue onde elettromagnetiche potessero danneggiare i loro alunni, 400 bambini
con classi che vanno dalla materna alla
scuola media. Una preoccupazione alla
quale hanno risposto immediatamente
Andrea De Priamo, presidente della
Commissione Ambiente del Comune di
Roma, e Maurizio Cuoci, Assessore
all'Ambiente e Territorio del Municipio XII:
“I cittadini del Municipio XII possono stare
tranquilli poichè faremo di tutto per garantire la loro salute. Sono già in atto tutte le
dovute verifiche circa la realizzazione dell'antenna di telefonia mobile in via Caterina
Troiani. Chiederemo immediatamente la
sospensione dei lavori per dar corso a tutte
le valutazioni del caso”. Le preghiere quindi sembrano aver funzionato. Il Presidente
del Consiglio del Municipio XII, Marco
Cacciotti ci ricorda la prontezza di intervento della giunta che si è fatta interprete delle
esigenze e delle istanze dei residenti : “Lo
scorso 11 Settembre la questione è stata
dibattuta in Consiglio Municipale alla presenza di numerosi cittadini intervenuti.
Abbiamo approvato all'unanimità una
Risoluzione con cui il Consiglio ha impegnato il Presidente del Municipio XII
Calzetta ad assumere le iniziative opportune
per delocalizzare l'antenna nell'area del centro commerciale Euroma2. Si tratta di una
decisione importante frutto della collaborazione e del dialogo instaurato con i cittadini
e che dimostra l'attenzione di questa
Amministrazione per un tema, quello delle
antenne di telefonia mobile, particolarmente
avvertito dalla cittadinanza. E per questo è
quanto mai opportuno avviare un approfondimento serio che deve partire innanzitutto
dalla revisione del protocollo di intenti sottoscritto alcuni anni fa tra il Comune di
Roma e i gestori di telefonia mobile. Questo
protocollo è assolutamente inefficace, non
dota i Municipi di strumenti concreti per
gestire la materia. Va pertanto cambiato e
accompagnato da una piano complessivo di
localizzazione delle antenne che eviti la
eccessiva proliferazione di impianti, in particolare in prossimità dei siti sensibili”.
Anche il consigliere Matilde Spadaro
(Sinistra Arcobaleno), che da sempre si è
dimostrata sensibile al problema dell'inquinamento elettromagnetico, ha dichiarato di
essere soddisfatta della partecipazione dei
cittadini e della nuova giunta a una battaglia
che lei e il consigliere Vincenzo Vecchio del
PD stanno portando avanti da diversi anni.
Ricorda però che ancora molto c'è da fare.
“In consiglio regionale è ferma infatti una
riforma dell'allora assessore all'Ambiente
Bonelli che, prevedendo un maggiore coinvolgimento degli abitanti, ostacolerebbe gli
accordi tra gli enti proprietari degli immobili e i gestori di telefonia mobile”. Speriamo
allora che, in futuro, a smuoversi non siano
più i cittadini ma riforme che a tutela di essi
possano, una volta per tutte, far parlare di
vittoria
Carlamaria Liso
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CULTURA
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AA.VV.
“Crossing The Bridge - The Sound Of Istanbul O.S.T” (Radio Fandango, 2006)
Quando arrivi in un posto e vuoi comprendere la cultura che prevale, profonda o superficiale che sia, ascolta la musica che si suona
lì. Allora imparerai tutto di quel posto. Confucio dixit. Vero. O almeno, vero in parte. Del resto, le gerarchie della comprensione hanno
confini labili. E in Anatolia, quasi inesistenti. Una terra che trasuda cultura, sangue sgorga dalla bandiera emblema di massacri più o meno recenti, tradizione, musica, il bene e il male da millenni a rincorrersi pestandosi i piedi, sono ancora lì, nel loro balletto, tra gli altopiani riarsi. A Istanbul, Costantinopoli
o Bisanzio che sia, su quel ponte, crocevia tra continenti, il vento risale un dedalo di vicoli chiassosi, nel tabacco, l'aroma del cay, su, fino a Galata, tra le
vetrine di piazza Taksim, ai mercantili annoiati nel Bosforo. Fatih Hakim (La Sposa Turca) apre uno scorcio su quest'enorme ricchezza, i suoi occhi guidano
lo straniero, Alexander Hacke (Einsturzende Neubauten), sbarca coi suoi microfoni magici per catturare gli esperimenti dub-psichedelici di Baba Zula,
Mercan Dede e Orient Expression, il rock di Duman, tra la folla di Beyoglu, Nur Ceylan, il freestyle di Ceza, il noise dei Replikas. Il nuovo, velocemente che
avanza. E insieme a lui, inscindibile, la tradizione. Dal saz di Orhan Gencebay alla voce di Sezen Aksu, è la magia kurda di Aynur Dogan, l'incredibile clarinetto tzigano di Selim Sesler, musica per matrimoni, col Wedding Sound System o tra i virtuosi di Kesan. Si lascerà guardare Istanbul, poi si ritrarrà, ogni
volta che ti sembrerà di averla compresa. Perchè un luogo è sì, la sua musica. Ma ogni volta che vi farai ritorno, avrai sempre molto da imparare.
Musica
a cura di Marco Di Bella
on
urt
ffB
Je
AA.VV.
“Velvet Goldmine O.S.T”
(Fontana London, 1998)
ALBERT HAMMOND JR
“Como Te Llama?” (Rough Trade, 2008)
Stesso binomio, musica su immagini, ma qui il discorso è sensibilmente diverso. Un
film ai limiti del musical, glam-rock, tra paillette e lustrini la fantasia ricalca oggettivamente la realtà dei primi anni '70. Un'esplosione di luci e colori, frange, foulard e
insaccati in lattice, ma dietro quella bisessualità ostentata a colpi di fard, tanto altro,
in fondo. Perchè la paternità anglosassone del movimento va di fatto attribuita a
gente come David Bowie (nel suo periodo spaziale, ma che rinnegò la pellicola a lui
chiaramente ispirata), T-Rex, Slade e Roxy Music, più Iggy Pop (altro protagonista del
film con lo psudonimo di Kurt Wilde) e Lou Reed da parte americana, tutti, tranne il
Duca, inseriti in questa opulenta colonna sonora. Riadattamenti, riletture e stravolgimenti vari, con Michael Stipe produttore coadiuvato da Brian Eno, più stelle in parata, Grant Lee Buffalo, Thurston Moore, Slade, Teenage Funclub, Placebo, Elastica,
Radiohead, che siano a pieno organico o alla spicciolata, da soli o spezzettati nelle
superband Wylde Ratttz o The Venus In Furs. Proprio di quest'ultimi, la chicca, 2HB,
Thom Yorke alla voce. Strepitoso.
Premetto che il titolo andrebbe col doppio punto interrogativo alla spagnola, ma non
sono riuscito a trovarlo. L'ho cercato. Ho provato ardite combinazioni ctrl+alt+tab+?. I
miei polpastrelli hanno tentato, premuto, danzato su ognuno di questi stupidi tasti.
Niente. Ma siccome sono un professionista serio, esperto e ben pagato, mi sembrava
giusto dirlo, ecco. Ora. L'interrogativo album in questione è il secondo lavoro del riccetto chitarrista degli Strokes, rispetto al precedente e assolutamente non disdicevole
Yours To Keep, il solito ordinario cocktail di rocketto giovane, con suoni più curati, consueto basso corposo, meno campanelli natalizi ma più carne al fuoco, in sostanza.
Certo, qualche pezzo (GfC, You Won't Be Fooled By This) è cotto meglio di altri (In My
Room, The Boss Americana), a limite si sperimenta pure, Lisa, G Up ricorda i concittadini Vampire Weekend, Feed Me Jack...ospita il piano di Sean Lennon, nella dolce
Spooky Couch o nel levare di Borrowed Time. Insomma, la voce non è quella di
Casablancas ma regge, regge tutto, ben fatto, piacevole, sì, per carità, ma è da inizio
recensione che mi chiedo. Ma non era meglio parlare del nuovo dei Mogway? Gran
disco. Quello dei Mogway.
Multisala Madison
T
L
U
Cinema
a cura di Isabella Soria
IL SIGNOR MAX
REGIA: MARIO CAMERINI - SCENEGGIATURA: MARIO SOLDATI, AMLETO PALERMI, MARIO CAMERINI
INTERPRETI: VITTORIO DE SICA, ASSIA NORIS, RUBI DALMA, MARIO CASALEGGIO.
ITALIA 1937
Per raccontare le differenze inappianabili tra l'alta società e la piccola borghesia, Mario Camerini ci racconta la storia del giovane Gianni, giornalaio a Roma e nipote di un umile controllore. Un tentativo riuscito della nostra
cinematografia di assimilare le formule galanti e funambolesche della moderna commedia americana; di assimilarle, portandole su terreno nostro, adattandole a elementi della nostra tradizione comica. Film leggiadro,
spiritoso, in cui l'iniziale paradosso dell'invenzione è portato ingegnosamente e senza sforzo sul filo di rasoio del racconto; in cui la vena sentimentale si intreccia alla farsa, con una scintillante destrezza, con una naturalezza di tocco che fa ugualmente viva l'allegria e sincera l'emozione. La vicenda si basa su uno sdoppiamento di persona. Gianni, un bravo ragazzo, mette a profitto le eccellenti maniere lasciategli da un'educazione adeguata, da conoscenze di una certa classe, e da una naturale inclinazione per la società elegante, per imbarcarsi in un impari flirt con una signora molto bella e molto ricca, conosciuta durante una crociera. . Di qui comincia, nella sua doppia diramazione burlesca, l'equivoco per cui il giovane sarà Max al Grand Hotel per donna Paola e Gianni all'edicola per una cameriera Lauretta; sinché questa non si innamora di lui.. Gianni-Max, De Sica
riesce ad essere un caratterista di eccezionale bravura le sue colorano situazioni e battute con una comica e garbata bonomia della sua miglior marca. Assia Noris è convincente e deliziosa nella figura di Lauretta, di cui
rende con una rara spontaneità di toni e di trapassi tutta la timida e appassionata gentilezza. Uno di quei film da rivedere sempre.
C
KUNG FU PANDA
REGIA: JOHN STEVENSON, MARK OSBORNE
INTERPRETI: NELLA VERSIONE ITALIANA LA VOCE DEL PANDA FABIO VOLO
USA 2008
Il Panda combattente è l'ultima invenzione del team Dreamworks, sempre più sorprendente per effetti
speciali e creatività. I creatori di “Shrek” e “Madagascar” ci proiettano questa volta, nell'antica Cina, 5
formidabili guerrieri kung fu (Scimmia, Gru, Mantide, Vipera, Tigre), ci mostrano ciò che sanno fare. Solo
uno di loro sarà scelto per diventare il Guerriero Dragone e difendere la Valle della Pace dall'attacco del
terribile giaguaro Tai Lung. Ma piove dal cielo Po, uno spaghetti-panda con il sogno del kung fu, che
cambierà tutti i programmi. È lui il prescelto. Magari non sarà snello e veloce, ma ha una simpatia coinvolgente, uno spirito di dedizione e una determinazione che ogni guerriero dovrebbe avere. Alla ricerca
di ciò che lo farà diventare migliore, scopre che l'ingrediente segreto non esiste, che deve solo credere in
se stesso e lottare con tutte le forze per ottenere ciò che vuole. Il saggio ha parlato: credi. E Po lo farà.
Animali che si comportano da uomini nella migliore tradizione e nuovi personaggi esilaranti e perfettamente azzeccati. Un film divertente, originale, avvincente. La sceneggiatura combina una morale senza
tempo e un goffo panda dalla simpatia travolgente. E con lui tutta una serie di personaggi di contorno
con caratteristiche ben precise e definite. Niente è lasciato al caso, perché il caso non esiste. Insomma la
vera rivelazione dell'estate 2008, per tutta la famiglia. Assolutamente da non perdere.
MULTISALA MADISON
RITAGLIA IL COUPON
PAGHERAI
5,00 euro
esclusi festivi e prefestivi
MULTISALA MADISON
8 Sale
BURN AFTER READING - A PROVA DI SPIA
REGIA: ETHAN COEN, JOEL COEN
SCENEGGIATURA: ETHAN COEN, JOEL COEN
INTERPRETI: BRAD PITT, FRANCES MCDORMAND, GEORGE CLOONEY, JOHN
MALKOVICH, TILDA SWITON
USA 2008
L´America dei fratelli Coen è sempre spaventosa, irrecuperabile, crudele, anche se quasi sempre fa ridere, o
forse proprio per questo. Lo era nel violento e drammatico film precedente “Non è un paese per vecchi”, Oscar
compreso, lo è ancora di più adesso con l´ironico e travolgente “Burn after reading”in Italia col titolo “A prova
di spia” (che come al solito nulla vuol dire) fuori concorso alla 65° Mostra di Venezia. Non solo racconta la
desolazione dei miti di oggi, gli stessi che pure noi prendiamo sul serio e addirittura esaltiamo dimenticandoci di riderne, ma obbliga anche a porsi una domanda meno divertente e più inquietante: se davvero i servizi segreti americani, la Cia, l'Fbi, nei piccoli disguidi quotidiani sono così incapaci e spietati, così affidati al
caso e così bugiardi, così abili nel nascondere gli errori e a dimenticarli. I Coen, rendendo ridicole le loro gesta
e i loro misteri, finiscono col generare inquietudine. Nel film i miti creatori dell'ansia contemporanea ci sono
tutti, la prestazione sessuale, gli incontri via Internet, il culto del corpo perfetto e la palestra, l´orrore del
corpo imperfetto e la chirurgia plastica, e soprattutto il denaro, che sostituisce vecchi arnesi come l´amore, i
sentimenti, l´etica. Su tutti spiccano, belli e divertenti, oltre che evidentemente divertiti, i due divi di
Hollywood, questa volta in versione demenziale: Pitt è il trainer sempliciotto di una palestra, mentre Clooney
è un fedifrago erotomane alle prese con un divorzio davvero inaspettato. Il film gioca di silenzi eloquenti e
battute folgoranti, che ritornano in una trama ad orologeria nella quale nulla è lasciato all'improvvisazione,
anche se a volte sembra che gli attori stiano letteralmente 'perdendo tempo'...
Tel. 06.5417926
Via Chiabrera, 121 (Zona S. Paolo, Metro B) PREZZI
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26-09-2008
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CULTURA
web.com
AFFY BUD: ODORE DI GARAGE E GRUNGE
Gli Affy Bud sono un trio romano che,
negli ultimi anni, si sta facendo conoscere a Roma e dintorni grazie alla
potenza dei loro live e al suono grezzo
che riescono a sputare i loro strumenti. Assistere ad un loro concerto vuol
dire respirare la tipica aria stantia da
garage. Quell'odore che immaginiamo
possa avere la palestra che fa da sfondo al videoclip di Smells Like Teen
Spirits dei Nirvana o l'atmosfera nei
video dei Verdena. Perchè sono proprio
questi i primi gruppi che vengono in
mente trovandosi ad ascoltare la loro
musica, ma in realtà dentro c'è molto
di più: Dinosaur Jr., Sonic Youth,
Primus, Fu Manchu, Withe Stripes, Tre
allegri ragazzi morti e così via.
La loro storia è un po' come quella di
tante giovani band costrette a cambiare spesso la loro line up.
Ha inizio nel 1999 quando Maurizio,
voce e chitarra della band, inizia a cercare elementi per suonare principalmente cover di Nirvana e Green Day.
Cominciano quindi a suonare alle feste
liceali ma proponendo fin da subito un
repertorio proprio con un grunge/alternative-rock cantato in inglese, sostituito in seguito dall'italiano. Scelsero
come nome della band Affy Bud, “una
strana parola spuntata fuori dalla biografia dei Nirvana” ci dice Maurizio, il
frontman del gruppo. Negli anni successivi cambia la line up ma riescono a
registrare due Ep: “Mucca?” e “000”.
L'attuale formazione è composta da
Maurizio, nel solito ruolo di cantante e
chitarrista, il bassista Domenico, di cui
Maurizio rimase impressionato per il
suono “fragoroso” che riusciva a produrre con il suo basso, e Alessio, batterista “chiassoso” e con la giusta
voglia di improvvisare.
Oggi il sound, decisamente noise e
grunge alla base, si è quindi sviluppato
verso nuovi territori lasciandosi contaminare da sonorità garage, indie e stoner, ma anche da gruppi più melodici
come gli Weezer.
RUMORI DI FONDO 9
Nel 2006 hanno realizzato l'Ep di 5 brani
“Interferenze mediatiche” completamente
autoprodotto, e da quel
momento hanno iniziato a promuoverlo condividendo il palco con
numerosi altri artisti
della scena romana e
non.
In questo momento
sono impegnati nella
stesura dei brani che
andranno a formare il loro primo album,
anche questo autoprodotto, e prevedono di entrare in studio per Novembre.
Riguardo al loro prossimo lavoro il
gruppo
ci
ha
spiegato
che
"Interferenze ci ha soddisfatto, ci
siamo diverti nel realizzarlo e ci piace
ancora proporlo, ma ora abbiamo
parecchie cose nuove, nate proprio
con questa formazione, scritte insieme, e vorremmo creare un disco con
15
un sound diretto e sporco che rappresenti meglio la direzione musicale che
stiamo prendendo".
Insieme, inoltre, stanno organizzando il
loro primo tour italiano nei locali underground di diverse città. Un momento
d'oro per la band, fatto di lavoro e crescita. Il giusto mix per riuscire a cavalcare le scene della musica indipendente nazionale.
Marco Casciani
Per esprimer e un co mmen t o o s e g n a l a r e una ba nd o un a rt i sta , in via un'e-ma il a ma rc o.c as c i a ni@ur loweb.c o m
Maschere
Tra le righe
a cura di
a cura di
Vittoria Pomponio
Sara Santarelli
STAGIONE 2008/2009: SI RICOMINCIA!
RIAPRONO I TEATRI ROMANI: TRA NOVITÀ E CONFERME SEMPRE PIÙ INIZIATIVE
PER OGNI ESIGENZA
Archiviata l'estate e le vacanze, riprese le care vecchie abitudini, siamo finalmente pronti per una
nuova stagione densa di eventi culturali. Per i palcoscenici romani si preannuncia un'annata come
sempre ricca di spettacoli indirizzati a soddisfare ogni tipo pubblico, da quello tradizionale ai giovanissimi, ma non solo: assisteremo sempre più spesso ad insolite contaminazioni artistiche.
Insomma sarà un teatro che oltre ad intrattenere, riuscirà anche sorprendere e stimolare.
Siamo in tempo di crisi, e questo purtroppo è risaputo, ma fortunatamente la cultura non si fa pagare più cara. Per la stagione 2008/2009 l'Agis Lazio, ovvero l'Associazione generale italiana per lo
spettacolo, con la collaborazione dell'Assessorato alle politiche culturali del Comune di Roma ha
predisposto una serie di importanti iniziative per rendere il teatro accessibile a tutti. Ad esempio
con la formula “Un abbonamento per tutti” si può acquistare un pacchetto di 12 spettacoli che lo
spettatore potrà selezionare tra ben 130 proposti in 21 teatri romani. Ognuno avrà la possibilità di
crearsi il proprio abbonamento su misura, senza l'obbligo di legarsi ad un unico teatro e soprattutto con una spesa complessiva di 84 euro, ovvero 7 euro per ogni rappresentazione. Non mancano le agevolazioni per i gli studenti, come “Teatro 30 e lode”, novità assoluta a Roma. Tramite
l'istituzione di botteghini all'interno delle tre università statali (La Sapienza, Tor Vergata e Roma
Tre) collegati al circuito delle casse dei 70 teatri capitolini sarà possibile acquistare direttamente
negli atenei i biglietti degli spettacoli non solo ad un prezzo ridotto, ma anche senza i diritti di prevendita. Si conferma poi “Last Minute teatro”, ovvero il servizio che rende possibile comprare i
biglietti il giorno stesso della rappresentazione, ad un costo ovviamente minore presso due botteghini siti in via Bari 18 ed un nuovo in largo Corrado Ricci 1.
Passando invece alle principali novità della prossima stagione, uno degli eventi di punta sarà sicuramente la rinascita dell'ex Palacisalfa in via dell'Oceano Atlantico all'Eur, come Palatlantico. Sarà
concepito come un polo per i giovani, con due grandi sale con più di tremila posti e come spazio
multifunzionale destinato ad ospitare oltre a concerti rock anche spettacoli teatrali, studi tv e congressi. Sbirciando nei cartelloni dei teatri spiccano non solo grandi nomi o intriganti nuove promesse, ma anche inattese novità. Nasceranno nuovi laboratori teatrali, come il Teatro Morgana
all'interno del Brancaccio, un nuovo spazio tutto dedicato alla comicità. Lo spettacolo si avvicinerà
anche a mondi e realtà che difficilmente riescono ad emergere da un punto di vista artistico, come
La storia del bambino invisibile, pièce ispirata ad un racconto di Gianni Rodari, che andrà in scena
al teatro Argentina nel mese di maggio 2009 e vedrà recitare attori diversamente abili accanto a
professionisti. Oppure Roma la capitale, creazione artistica della compagnia teatrale del carcere di
Rebibbia prevista in cartellone ad aprile al Teatro Parioli.
Per maggiori informazioni su tutte le iniziative promosse dall'Agis nonché sui cartelloni 2008/2009
dei teatri romani il sito è: www.spettacoloromano.it.
ONDA LUNGA
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CONTRO CORRENTE
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È partito volontario per la guerra d'Etiopia, con
la voglia di rimuovere i problemi che l'incerto
lavoro e la dura situazione economica producono e le tristezze che una relazione infelice gli
procura.
Ma al ritorno, undici anni dopo, ogni questione
gli si ripropone, più problematica che mai. In
aggiunta deve fare i conti con l'assassinio del
fratello, rimasto misterioso ed impunito.
La sua ricerca diventa un viaggio nella memoria e si protrae per decenni, nel corso dei quali
cerca di ricostruire intorno a sé il tessuto famigliare e gli affetti che gli sono mancati.
Se da un lato la sua ricerca di verità e di giustizia consegue qualche risultato, dall'altro
nuovi e drammatici eventi coinvolgeranno i
componenti del piccolo clan. Il protagonista
non si rende pienamente conto di quanto
potenti possono essere gli interessi di coloro
che sono oggetto della sua personale indagine. Queste forze sconosciute cercheranno di
colpirlo proprio su ciò che ha di più caro, gli
affetti famigliari.
In Portogallo ci sono andati perché un anno
prima c'era stata la 'rivoluzione dei garofani': per turismo, cultura e politica. Non s'aspettavano certo di subire un'aggressione
violenta, di scoprire di essere pedinati da
tempo.
Qual è la ragione? Una morte. La morte di
un uomo avvenuta un mese prima, in circostanze poco chiare. Un suicidio o un omicidio?
Da quel momento i protagonisti verranno
coinvolti in una sequenza di colpi di scena,
in avvenimenti destinati a cambiare le loro
vite. Sarà necessario fare delle scelte, spesso dolorose. Ma, come nel gioco degli scacchi chi sta perdendo può rovesciare la situazione con una mossa imprevista, così anche
in questa storia i ruoli possono cambiare o
addirittura capovolgersi. I misteri piano
piano saranno dipanati con non poche sorprese.
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VARIE
PIANO B, IL RITROVO DEI MUSICISTI A GARBATELLA
16
GARBATELLA - Nel cuore del quartiere Garbatella, in via delle Sette
Chiese 60, sin dal 2005 è attivo “Piano
B”, uno studio di registrazione che
offre anche sale prova e una scuola di
musica, in una zona dell'XI Municipio
che fino al 2005 si trovava sprovvista
di servizi di questo genere.
L'obiettivo che si prefigge un progetto
come quello di Piano B, è di garantire
un luogo di svago e al contempo professionale per dare vita a uno scambio
reciproco tra musicisti professionisti e
ragazzi alle prime armi. Trovandosi
nello stesso studio, il principiante e il
professionista avranno in questo modo
la possibilità di suonare ma anche
conoscersi.
Il locale è composto da 4 sale, di cui
una sala controllo perfettamente collegata, attraverso un processo di cablatura, alle altre 3. Questo permette ai gruppi che vogliono registrare, di risparmiare tempo e aumentare la qualità del loro
lavoro in quanto si registra suonando
contemporaneamente ma in sale diver-
se, quindi isolando ogni strumento.
Presso la scuola è inoltre possibile
seguire corsi di basso, batteria, chitarra,
canto, tromba, violino, sax, pianoforte
e un corso di fonia. Quest'ultimo é
improntato maggiormente sul lato pratico, consentendo all'allievo, al termine
del corso, di essere in grado di operare
in ambito lavorativo nel campo dell'audio.
I corsi hanno la durata di 60 minuti a
lezione e ognuno di essi offre un'ora e
mezza a settimana di teoria compresa
nella quota mensile. Gli insegnanti
sono tutti musicisti professionisti e
operano da anni nell'ambito artisticomusicale della musica italiana e estera.
Quest'anno poi c'è una novità: sono
stati introdotti i laboratori, con lo scopo
di approfondire ulteriormente il percorso dello studente, dandogli la possibilità di poter suonare con altri allievi
sotto la direzione di un insegnante.
All'interno della struttura privata esiste
un progetto che, mediante il patrocinio
del Municipio XI e grazie ai finanzia-
SORRISO NEWS
a cura del Dott. Cirillo Francesco
IL LASER IN ODONTOIATRIA
Come in altre branche della medicina e
chirurgia, quali ad esempio la dermatologia, la chirurgia estetica, l'oculistica,
anche l'odontoiatria, nelle sue molteplici
sfaccettature professionali, può avvalersi dei vantaggi operativi di diversi tipi di
laser.
Che cosa è un laser?
Un laser è uno strumento tecnologico
che emette un raggio di luce specifico
(monocromatico, coerente, collimato e
brillante), “caricato” di una quantità
variabile di energia, che incide direttamente con le strutture (la materia) che
incontra. Una luce laser può bruciare,
tagliare, attivare, stimolare, consolidare
e così via il materiale, biologico o meno.
Quali laser vengono usati in odontoiatria?
In odontoiatria sono impiegati vari tipi di
laser, che si differenziano per la loro lunghezza d'onda, che è un po' come la
carta d'identità del raggio. Malgrado si
possano raggruppare per varie caratteristiche fisiche e tecniche, per semplicità
distinguiamo due gruppi di laser:
• Quelli efficaci prevalentemente sui tessuti molli (gengive, mucosa orale ecc.)
o laser più chirurgici,
• Quelli efficaci prevalentemente sui tessuti duri dentali (elementi dentari), o
“meno chirurgici”
In realtà i due raggruppamenti non sono
rigidissimi, poiché i primi laser possono
agire anche sui tessuti dentari, senza
però rimuovere carie o creare cavità. I
secondi, sfruttando alcune modalità di
emissione, possono servire ad esempio
per piccole plastiche gengivali, riuscendo a tagliare efficacemente e, con un
po' di pazienza e abilità dell'operatore, a
controllare bene il sanguinamento.
A che cosa servono i laser in odontoiatria?
I laser consentono di agire in diverso
modo sulle varie strutture del cavo
orale. Ciò che vorrei sottolineare è che
operare con i laser spesso significa non
dover mettere i punti di sutura e avere
generalmente un processo di guarigione veloce, poco fastidioso o doloroso.
• Interventi di chirurgia orale e parodontale, come ad esempio plastiche gengivali, eliminazione di lesioni delle mucose, drenaggio di ascessi.
• Rimuovere (laser ad Erbio) la carie
con grande precisione e quasi sempre
senza dover utilizzare l'anestesia.
• Effetto di decontaminazione sia all'interno delle tasche parodontali sia nei
canali radicolari.
• Terapia di lesioni erpetiche o afte o per
la correzione di piccole imperfezioni
gengivali, o per la rimozione di cicatrici,
per lo sbiancamento professionale di
elementi dentali pigmentati.
STUDIO FONTE SALUTE
Via Tommaso Arcidiacono 127
Tel. 06 51962163 338 7964157
menti della legge 285/97 (aiuti all'infanzia e all'adolescenza), permette,
attraverso “Piano B”, di usufruire gratuitamente delle sale prova, dei corsi
collettivi di chitarra e di registrare una
demo professionale gratuita ai ragazzi
dagli 11 ai 18 anni residenti nel municipio.
Come ci raccontano Giancarlo e
Simone, i proprietari, “... Piano B è
una struttura a
rapporto d'uomo.
Si crea più vicinanza tra le persone che vi fanno
parte,
specialmente tra i ragazzi, che in un
momento particolare della crescita
come l'adolescenza, prendono la musica come un
momento di sfogo rispetto ai disagi che
hanno. Noi vorremmo che questo studio possa dare la possibilità di divertirsi, certo... ma nello stesso tempo di
acquisire il rispetto per gli altri e comprendere che la musica può anche essere qualcos'altro, come ad esempio una
professione..”.
“Piano B” si occupa anche di progetti
musicali. In questo momento, infatti, è
quasi giunta al termine la registrazione,
a cui partecipano alcuni dei professionisti dello studio, di un disco il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza. Un
progetto quindi assolutamente no-profit
che avrà come titolo “Hearth of Earth”
e al quale parteciperanno alcune associazioni di rilievo.
Concludendo.... chi è amante della
musica, nello studio “Piano B” trova un
ambiente sereno in cui suonare, apprendere, registrare, o se volete semplicemente da visitare.
Marco Casciani
www.regione.lazio.it
“Ci vediamo
ai Mondiali di Nuoto del 2009”
Citius, altius, fortius, più veloce, più
alto, più forte. Con questo spirito
celebriamo i giochi olimpici dal 776
a.C. e da allora pensiamo che il
confronto sportivo sia un potente
esercizio di libertà, di crescita e
convivenza democratica.
Certo, ci piace vincere, ma siamo
fatti così: per noi l’importante è
partecipare.
La competizione
va affrontata con stile.
Libero.
futuro
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lo sguardo al futuro
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sguardo
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LEZIONI DI BIRRA
V
Tutte LE STRADE della BIRRA
iaggio alla Scoperta della Geografia Birraria
Durante l'ultima “missione” a Bamberga e dintorni
ho finalmente esaudito un mio “desiderio birrario”:
andare alla scoperta delle Zoigl. Trattasi di una
birra quasi leggendaria, brassata in soli cinque villaggi di una piccola zona dell'Alto Palatinato, ad un
passo dalla Repubblica Ceca. La particolarità più
affascinante è che le Zoigl vengono prodotte nelle
Kommunbrauerei del paese, cioè dei veri e propri
birrifici comunali e di seguito trasportata nei locali
di mescita che rimangono aperti a turno soprattutto nei fine settimana. Per capire bene questo meccanismo e soprattutto per assaggiare questa Zoigl
mi sono avventurato in macchina per percorrere i
circa 120 km che dividono Bamberga da queste
zone, peraltro naturalisticamente straordinarie.
Con poco tempo a disposizione mi sono recato
all'impronunciabile paese di Windischeschenbach,
punto di riferimento per gli amanti di questa rarità
birraria. Il birrificio comunale è facile da trovare,
riconoscibile anche dalla stella a sei punte che lega
la birra alla antica tradizione alchemica, simbolo
usato dalle famiglie produttrici della Zoigl che veniva affisso fuori dalla locanda di turno nella mescita.
Un po' in punta di piedi sono entrato nellla
Kommunbrauerei dove c'era un ragazzo intento
nel brassaggio, ho chiesto qualche informazione
sulle locande aperte quel giorno, dopodichè mi ha
offerto un boccale di freschissimo Zoigl dalla retro-
stante zoiglstube (chiamano così i locali di mescita
di questa birra) ed è stata subito goduria…Deve
essere stato divertente per quel birraio vedere uno
strano capellone italico intento a gioiose telefonate
ai suoi amici alcolisti rimasti a casa, usando frasi
per lui incomprensibili come: “Nun poi capì che
robba me sto a beve!!!!” Infatti la Zoigl già dall'aspetto torbido prometteva parecchio, in bocca era
un trionfo di malto con una gasatura bassissima:
per me amante di Kellerbier, Zwickel e
Ungespundetes varie era un momento di estremo
piacere! Subito emergevano un paio di peculiarità
di questa birra: innanzitutto la sua estrema beverinità, grazie alla “piattezza” nella gasatura e il freschissimo sentore di “pane al latte” che ne emerge al gusto, ma soprattutto la presa di coscienza
che trattasi di una birra da bere esclusivamente sul
posto, la sua freschezza e immediatezza ne proibisce assolutamente il trasporto in luoghi lontani.
Salutato il simpatico birraio e con in mano un calendario che indicava i locali aperti, mi sono diretto
per la prima locanda. In paese infatti ci sono undici locali che come detto prima aprono a turno nei
fine settimana, Windischeschenbach è però l'unico
paese dove è possibile bere Zoigl tutti i giorni in
due locali differenti, più quello aperto “di turno”,
così la mia prima scelta è caduta sul Weisser
Schwan, posto elegante a poche decine di metri
dalla Kommunbrauerei, una sorta di albergo con
un'austera sala da pranzo. Qui però ho avuto una
mezza delusione quando ho assaggiato la loro
Zoigl, infatti si presentava molto gassata, simile più
a un kellerbier, ho preso quindi atto che esiste una
versione della Zoigl un po' più “commerciale”, venduta anche da qualche birrificio locale per esportazione, meno torbida e notevolmente più carbonata. Lasciato il locale mi sono diretto verso la
locanda familiare aperto di turno, il Binner, e qui
sono tornato a godere: La Zoigl servitami era
buona come la prima e mi ha portato a berne subito un altro paio (per mantenere la dignità scrivo
solo di “un paio”…), l'oste era simpaticissimo e
subito mi ha fatto delle domande sulla mia prove-
nienza scambiandomi per olandese (Jan Chris De
Koyer dei Gorefest???), seguito subito dagli avventori locali che smozzicavano un pessimo inglese,
ma tanto c'erano le birre a farci fraternizzare e i
brindisi si sono sprecati. Infatti un'altra cosa da
sottolineare quando si visitano le “Stube” di paese
è la facilità con cui si finisce a brindare con cordialissimi vecchietti che pare abbiano passato la loro
intera esistenza fra quelle quattro mura, e l'avventore straniero magari mette un po' di sale su una
quotidianeità altrimenti legata ai soliti riti, che in
genere consistono nel raccontare come ci si è svegliati la mattina al proprio vicino di sedia (ovviamente anche lui sempre lo stesso al solito posto),
fra di loro a volte le risate si sprecano quando gli
dici di aver fatto 1200 chilometri per bere la “loro”
birra, non ci rimane altro che osservarli discretamente, assaporando l'atmosfera magica di queste
stube paesane.
Lasciata Windischeschenbach, ho raggiunto il vicinissimo paese di Neuhaus che credo formi con il
primo un unico comune. Qui ho vissuto il momento
più bello di tutta la giornata una volta raggiunta la
Kommunbrauerei locale: c'erano infatti due simpatici sessantenni con cappello e salopette intenti nel
produrre la loro birra, titolari di due dei cinque
locali familiari di Neuhaus. Mi hanno accompagnato in una rustica saletta e uno dei due mi ha
versato una Zoigl da una damigiana, tutti affascinati da Roma hanno incominciato a dissertare in
tedesco incuranti della mia incapacità nel comprenderli ed ho passato una mezzoretta brindan-
di Manuele Colonna
destinazione BAMBERGA
E DINTORNI
do svariate volte con loro, devo dire un'accoglienza più unica che rara. Uno dei due mi ha poi
portato a visitare il suo locale che sarebbe stato
di turno la settimana successiva, regalandomi
bicchieri e una bottiglia etichettata da lui stesso a
mano, inutile dire che il viaggio di ritorno a Roma
ha completamente reso imbevibile il contenuto
della stessa!
Quel giorno lo zoiglstube aperto era lo
Schafferhof, che proponeva una Zoigl leggermente più luppolata delle altre assaggiate, ma che
manteneva le caratteristiche visive e di scarsa
gassosità delle precedenti, qui ho potuto fare
amicizia con due ciclisti intenti in una pausa ristoratrice, due ragazzi di Norimberga appassionati
di birra con cui finalmente ho potuto sfoggiare il
mio pur precario inglese. Finita la mia birra e
smaltito un po' di alcol grazie a qualche litro di
acqua, sono tornato a Bamberga dall'amico
Andreas Gaenstaller birraio della Beck Braeu.
Soddisfattissimo per l'esperienza fatta, mi sono
ripromesso però di ritornare per completare il
giro, infatti gli altri tre paesi produttori di Zoigl con
birrifici comunali sono Mitterteich, Eslarn e il
medievaleggiante Falkenberg, tutti a una manciata di chilometri l'uno dall'altro, ognuno ovviamente con delle Zoigl dalle svariate sfumature.
Per gli amanti della buona birra è un'esperienza
da fare assolutamente, passando magari un
week-end all'insegna anche della splendida natura che circonda questa regione, immergendosi in
una realtà che pare ferma da secoli.
Conoscere i luoghi, vicino o lontani, non vale la pena, non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica vera, è geografia. - J. W. Goethe
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VARIE
web.com
C
“STRESS DA ASSISTENZA”
segue dalla prima
A cura della Dott.ssa Cristina Buccheri Psicologa
ome ho avuto modo di precisare in
un precedente articolo ( Febbraio
2008), ho lavorato per diversi anni in
ambito sociale, occupandomi della demenza senile ( in particolare della malattia di
Alzheimer) e in generale della disabilità. Di
conseguenza sono entrata in stretto contatto
con le famiglie, le quali spesso diventano il
più importante se non l'unico riferimento
per la persona malata su un piano di assistenza fisica e psicologica. Prendersi cura di
una persona con una disabilità che sia fisica
o psichica può essere un lavoro molto gravoso che a lungo andare può generare molto
stress in chi lo fa.
Nella demenza senile come l'Alzheimer ad
esempio, il cambiamento che la malattia
porta nel carattere, nel comportamento e
nelle funzioni cognitive della persona malata, unito alle difficoltà di comprensione e
all'incapacità del malato di esprimere gratitudine, fa si che il peso dell'assistenza
aumenti. Inoltre quando il lavoro di cura è
molto impegnativo e continuativo, come
avviene nelle malattie degenerative o negli
I
L’editoriale
handicap conclamati, il familiare finisce
spesso per dedicarsi completamente al
malato, dimenticando se stesso e perdendo
di vista la percezione delle sue energie che
inevitabilmente, ad un certo punto, possono
venire meno, generando stress.
Questo “esaurimento di energia” che chiamiamo stress, si può manifestare attraverso
sintomi fisici come il senso di fatica e l'insonnia; attraverso quelli psicologici come il
senso di colpa, le alterazioni dell'umore, la
scarsa fiducia in sé e l'irritabilità e le reazioni comportamentali come l'isolamento
fino alla chiusura difensiva al dialogo.
Nella mia esperienza professionale ho
osservato che le persone avvertono lo stress
quando non riescono più a dedicarsi all'ammalato in modo tranquillo, a rispondere in
modo positivo alle tante richieste che la
situazione porta con sè, quando sono assorbite dalla cura del malato a tal punto da non
riuscire a ritagliarsi un piccolo spazio per se
stesse. Alla luce di tutto il familiare deve
porre attenzione ai tanti impegni che occupano la sua giornata e alla loro qualità. In tal
senso può essere utile acquisire piccole tecniche di gestione del tempo come la compilazione dell'agenda che permette, se
compilata giornalmente di tutto ciò che si
fa, di comprendere l'effettiva portata del
carico assistenziale.
Se gli impegni che ruotano intorno al familiare malato sono molti e faticosi, può essere utile, la dove è possibile, delegare ad
altri e/o aprirsi ai servizi che il territorio
offre.
Inoltre al fine di non esaurire completamene le energie è importante imparare a fermarsi, fare una pausa per ricaricarsi: a
volte può voler dire prendersi una vacanza, altre volte uscire con un amico o guardare la tv. E' importante imparare a ritagliare un po' di tempo per sé, anche perché
il benessere della persona malata dipende
molto spesso dal benessere della persona
che si prende cura di essa.
Per avere maggiori informazioni su questo
argomento e sulle attività da me svolte
potete contattarmi al 333 4392856 o all'indirizzo email [email protected]
emergente, dotandola di un database all'interno del sito per contenere i singoli e le canzoni dei gruppi musicali che recensiremo. Per
questo chiedo ai lettori di segnalarci via e-mail i gruppi da ascoltare ed
inserire.
Le novità sono tante ed il lavoro da
affrontare è pieno di insidie, ma
sono sicuro che il vostro aiuto, i
vostri consigli e la passione che
riversate e riverserete sui temi che
affrontiamo, ci aiuteranno a continuare questo difficile lavoro.
Penso che il giornalismo indipendente sia l'unica via per riportare in
Italia la voglia di informare ed essere informati, solo cosi si può ovviare
alla carenza di partecipazione alla
res pubblica degli ultimi anni. Per
questo abbiamo iniziato con una
voce flebile ma decisa che speriamo di aver trasformato in un fragoroso Urlo. Buona lettura.
VEDA, i testi più antichi della cultura
indiana, ma è anche una scienza le cui
verità si basano sulle esperienze, sugli
esperimenti e le tecniche tramandate
da una serie ininterrotta di mistici e
saggi.
HATHA YOGA è una forma di yoga
estremamente completa perché prende
in considerazione tutti gli elementi
che compongono la persona; si lavora
con il corpo utilizzando la mente perché la consapevolezza passa attraverso un processo mentale di attenzione
rivolta verso il corpo, poiché noi agiamo e viviamo attraverso il corpo, che
viene usato nella pratica prendendo
specifiche posizioni dette ASANA.
Il termine ASANA significa letteral-
mente: stare, essere, stabilirsi in una
determinata posizione; ma non solo, è
anche un atteggiamento mentale, uno
stato di intensa consapevolezza (del
respiro e del corpo nella sua totalità).
Quindi ASANA non si realizza solo
con il corpo , ma anche con la mente e
quel che unisce corpo e mente: il
RESPIRO, che porta il PRANA o soffio vitale a ogni cellula del corpo.
Quindi ASANA è una posizione del
corpo che ci porta all'interno, in uno
stato di consapevolezza. L'attenzione
è rivolta al corpo, al respiro e ai processi vitali che avvengono nel nostro
corpo in quel momento, stimolati
dalla forma assunta. Nella pratica
dell'ASANA nessun movimento,
eccetto quello necessario per il conseguimento della posizione, viene imposto al corpo. I movimenti sono lenti,
sicuri, dolci e senza scatti in modo
che non vi siano tensione e fatica, e
devono essere sempre accompagnati
dal giusto ritmo respiratorio.
Con la pratica costante, sotto la guida
di un insegnante, si acquisisce maggiore vitalità, scioltezza del corpo e
delle articolazioni, miglior tono
muscolare, una mente più lucida e
tranquilla, maggiore capacità di concentrazione, conoscenza di noi stessi
attraverso l'osservazione dei processi
mentali. In definitiva lo yoga migliora
senz'altro la qualità della vita!
Carlamaria Liso
YOGA UNA PRATICA CHE MIGLIORA LA VITA
l termine yoga significa: riunire,
congiungere, aggiogare, cosa si
unisce dunque nello yoga? Il
primo passo consiste nel ritrovare la
perduta armonia e unione fra i diversi
piani di cui siamo composti: fisico,
mentale e spirituale.
Nel senso più alto, poi, secondo la
filosofia orientale, l'unione del sé
Individuale ATMAN (sostanza spirituale dell'uomo) con il sé Universale
BRAHMAN (spirito universale) e il
finale riassorbimento uno nell'altro.
Dunque Yoga è quel che unisce - Yoga
è riunirsi alla mente.
Lo yoga è un meraviglioso e complesso sistema filosofico del pensiero
indiano che trae le sue origini dai
STAGIONE AGONISTICA 2008-2009: VECCHIE E NUOVE REALTÀ!
Con l'ampliamento della zona di Urlo ai Municipi XV e XVI, aumentano le società calcistiche seguite
A
mor
Portuense,
Buradani,
Colombo, Colli Portuensi,
Castello Eurnova, Divino Amore
Castel di Leva, Dopolavoro Cotral,
Fonte Meravigliosa, Garbatella T.F.,
Junior Portuense, M.Spinaceto,
Maccabi, Magliana, Ostiense Calcio,
Ostiense 2000, Pian Due Torri, R.C.
Garbatella, Real Ostiense, Roma
Team, Roma 70 , Sporting Trigoria,
San Paolo Ostiense, Tormarancio
P.C., Tor De' Cenci, Trigoria, Vigili
Urbani.
Rigorosamente in ordine alfabetico,
saranno queste le 26 squadre protagoniste dei nostri servizi di cronaca
sportiva.
Dall'Eccellenza alla Terza Categoria,
senza tralasciare le società che più di
altre focalizzano la loro attenzione
sulle formazioni giovanili.
Un settore dilettantistico, quello
laziale, che oltre ad essere il più ricco
come numero di squadre rispetto al
resto della penisola, si mette in luce
per i numerosi ex professionisti: un
nome su tutti, Super Marco Del
Vecchio, autore di una doppietta nel
suo debutto in Eccellenza con la
Pescatori Ostia.
Tornando alle prime squadre delle 26
società sopra menzionate, il bilancio
della passata stagione è tendenzialmente negativo, se si focalizza l'attenzione sulle prime squadre: 5 retrocessioni (Vigili Urbani, Amor Portuense,
Fonte Meravigliosa, Tormarancio P.C.
e Junior Portuense) e 2 promozioni: la
Roma Club Garbatella e lo Sporting
Club Ostiense.
Un trend negativo che quest'anno
potrà essere capovolto.
Le più titolate a farlo, per costanza di
rendimento e per piazzamento negli
ultimi anni: Roma 70, Trigoria, Colli
Portuensi, R.C. Garbatella e Divino
Amore: scommettete su queste!
Simone Lettieri
urlo58
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