Tunnel, braccio di ferro Gilmozzi- Fogato

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Tunnel, braccio di ferro Gilmozzi- Fogato
28/3/2015
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Sabato 28 Marzo, 2015 CORRIERE DEL TRENTINO - TRENTO © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tunnel,
Fogato
braccio
di
ferro
Gilmozzi-
L’assessore: opera che toglierà traffico. Il grillino: la ferrovia è già competitiva
TRENTO «Il tunnel del Brennero non è solo un’infrastruttura, renderà l’Europa più moderna e integrata, non
solo economicamente, ma anche culturalmente». Quello che aveva detto al convegno svoltosi al Muse a
inizio marzo, Mauro Gilmozzi l’ha ripetuto l’altra sera a Ravina. La sede della circoscrizione ha infatti ospitato
un incontro organizzato dal circolo «L’allergia» durante il quale l’assessore provinciale ha esposto le sue
ragioni a favore dell’opera mentre Andrea Fogato, attivista del Movimento 5 Stelle, ha illustrato alcune di
quelle contrarie.
«Se la domanda è: l’opera va realizzata? La risposta è sì, perché serve all’integrazione e per rispondere a una
necessità» ha riassunto Gilmozzi, chiarendo che invece il come va realizzata è ancora in fase di definizione.
La necessità a cui fa riferimento l’assessore è quella di dare una risposta al traffico concentrato sulle
infrastrutture trentine giunte a un punto di saturazione. Secondo i dati illustrati ogni giorno a Trento passano
130 treni merci e 60 di passeggeri: «La capacità della ferrovia — ha spiegato Gilmozzi — si attesta tra i 210 e i
230 treni al giorno».
Da parte sua Fogato, invece, ha affermato che «la linea ferroviaria potrebbe assorbire già oggi tutto il traffico
merci. Così com’è, la tratta può sopportare il trasporto di 40,5 milioni di tonnellate di merci l’anno e, visto che
nel 2013 tra strada e ferrovia ne sono transitati 40,7 milioni, il conto è presto fatto». L’attivista pentastellato
ha poi spiegato che «lavorando solo sui pedaggi potremmo ridurre il traffico merci che attraversa il Brennero
su gomma del 30%». I problemi naturalmente non si esaurirebbero così. All’incremento del traffico
ferroviario corrisponderebbe quello dell’inquinamento acustico, a cui però Fogato ritiene si possa rispondere
con «gallerie artificiali, barriere antirumore continue, l’utilizzo di materiale rotabile silenzioso, limiti di
velocità più bassi nei tratti urbani e la sostituzione sui trattati della parti più datate». Non solo rumore e non
solo traffico. Tra i dati esaminati da entrambi vi sono stati anche quelli relativi ai livelli di inquinamento.
Fogato ha spiegato che la normativa europea impone di raggiungere entro quest’anno il limite della presenza
di diossido di azoto, il famoso NO2, a 40 microgrammi per metro cubo: «Al momento siamo ben oltre questo
limite». Gilmozzi ha ricordato che «da noi sono da realizzare il tratto Monaco-Innsbruck e il tunnel del
Brennero, mentre il collegamento tra Fortezza e Verona è in fase di progettazione». Nel dibattito si è anche
parlato della circonvallazione Trento-Rovereto. Sul punto è intervenuto ieri il consigliere grillino, Filippo
Degasperi che ha replicato a Gilmozzi: «Non è vero che il progetto non sia già stato predisposto. È stato
elaborato nel corso del 2007-2008 congiuntamente tra Rete ferroviaria italiana e Provincia (che ha anche
contribuito alle relative spese con circa 1,5 milioni) in base a un preciso accordo approvato dalla giunta con
delibera numero 189 del 2007».
Andrea Rossi Tonon
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