QUATTRORUOTE - Prove su strada

Transcript

QUATTRORUOTE - Prove su strada
EditorialeDomus
© Copyright 2002, Editoriale Domus S.p.A.
Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue successive modificazioni.
Ogni utilizzo di quest'opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato.
Editoriale Domus S.p.A. non potrà comunque essere ritenuta responsabile
per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all'uso dell'opera.
P
U
VE S
RO
BMW «Z3 ROADSTER»
ST
R AD A
PREGI
● LINEA RIUSCITA
● GUIDA PIACEVOLE
● FRENATA SICURA
DIFETTI
● VISIBILITÀ ANTERIORE
● «1800»: POCO BRILLANTE
UN RITORNO
IN GRANDE STILE
Era tanto che non si vedeva un’auto così trasgressiva,
bella e affascinante. Forse proprio per questo, dopo
tanti anni, James Bond ha deciso di tradire la vecchia
cara Aston Martin per una BMW. Costruita in USA,
la spider tedesca viene proposta in due versioni:
una «1800» da 115 cavalli e una «1900» da 140.
Le abbiamo provate entrambe. Ecco i risultati.
144
145
5/96
5/96
U
OVE S
TR AD A
BMW «Z3 ROADSTER»
Quelle branchie
così aggressive
Sulle vetture da
competizione le alette
sulle fiancate vengono
prevalentemente utilizzate
per asportare aria calda
dal motore. Nel caso della
«Z3», le grosse branchie
(qui a sinistra) hanno
funzione quasi
esclusivamente estetica.
La loro presenza rende più
aggressiva la linea della
vettura, tutta sbilanciata
in avanti e già fortemente
caratterizzata dal disegno
del cofano che integra la
calandra. La coda e i
limitati sbalzi anteriore e
posteriore sottolineano,
assieme alle ruote da 16
pollici (optional), la
sportività di questa
nuova roadster BMW.
Volto nuovo e richiami storici
Anche sulla «Z3» viene proposto il nuovo volto delle ultime BMW, con la
tipica mascherina. I doppi fari circolari e gli indicatori di direzione anteriori
sono protetti da un unico vetro. Nello spoiler anteriore trovano posto i
fendinebbia e un’ampia presa d’aria centrale. L’abilità dei designer tedeschi
è stata quella di amalgamare perfettamente alcuni importanti richiami
stilistici delle roadster storiche BMW con soluzioni estetiche d’avanguardia,
rese possibili dalla tecnologia costruttiva moderna. La linea conserva una
notevole originalità anche a vettura aperta. Tra l’altro, la capote si ripiega
facilmente dietro i sedili. Per compiere l’operazione basta sganciare
la capote agendo sulle due leve poste all’altezza del bordo superiore
della cornice del parabrezza e accompagnarla nella sua sede.
a «Z3» arriva nei saloni delle concessionarie preceduta dalla grande fama conquistata sul set di «Goldeneye», l’ultimo film di «007». Nel
passaggio dalla finzione alla realtà,
tuttavia, qualcosa del fantastico mondo della celluloide sembra essere rimasto appiccicato alla nuova roadster della BMW. Tanto che qualche
spettatore, un po’ troppo sensibile al
fascino delle «spy story», potrebbe
essere indotto a chiedere al concessionario, per la propria «Z3», qualcu-
L
na delle armi segrete utilizzate da James Bond.
Chi si aspetta un equipaggiamento
di questo tipo naturalmente resterà
deluso. Per la verità non troverà nemmeno alcuni accessori particolarmente sofisticati, appartenenti al bagaglio
tecnologico BMW, che abbiamo più
volte apprezzato sulle ammiraglie della Casa tedesca (per esempio, il sistema di navigazione satellitare). La loro
presenza avrebbe fatto lievitare il
prezzo e avrebbe contraddetto lo spirito della vettura. Un’auto da mostrare
per la bellezza della sua linea, superba nella parte anteriore, e da utilizzare
per il piacere della guida.
Attenzione, però: la «Z3» non è affatto un’auto spartana (a dispetto del
suo luogo di nascita, Spartanburg,
South Carolina). Il minuscolo abitacolo, infatti, è un gioiello sotto ogni punto di vista. Due posti «secchi» molto
ben studiati per esaltare il carattere
sportivo della vettura, rispettando
«Ruoteclassiche»: le progenitrici
Con la «Z3» la BMW ha completato il suo poker d’assi di spider. La
capostipite di questa famiglia di roadster è la «328», in primo piano nella
foto. Nata nel 1936, la vettura ebbe un notevole successo. Fu anche
protagonista di gare leggendarie. Nel 1940 vinse addirittura la Mille Miglia,
un’edizione ridotta per ragioni belliche, che «Ruoteclassiche» ricorda con
un servizio completo sul numero di maggio. Nella foto, accanto alla «328»
c’è la più recente ma altrettanto leggendaria «507», resa famosa dalle
originalissime «branchie» sulle fiancate. Sette anni fa nasceva, infine, la
«Z1», probabilmente la meno legata alle radici storiche delle BMW «aperte».
Con la «Z3» il ciclo si conclude. Anzi, può cominciarne uno nuovo.
146
147
5/96
5/96
U
OVE S
TR AD A
BMW «Z3 ROADSTER»
ACCESSORI
Prezzo di listino
Prezzo vettura provata
ABS
Airbag guida e passeggero
Antifurto con telecomando
Assetto sportivo
Autoradio «Business»(1)
Cambio automatico
Cerchi lega «Z Line 205/60 R15»
Cerchi lega «Z Star 225/50 R16»
Climatizzatore con microfiltro
Computer di bordo
Differenziale autobloccante
Fendinebbia
Hi-fi System
Lavafari
Lettore CD
Luci cortesia sottoporta
Liquido lavavetro riscaldabile (2)
Regolatore automatico velocità
Sedili anteriori riscaldabili
Servosterzo
Sedili anteriori regolabili elettricamente
Selleria in pelle
Tappetini in velluto
Vernice metallizzata
Volante sportivo di pelle
Volante regolabile
«1800»
49.650*
58.750
di serie
di serie
870
1.140
1.040
n.d.
1.050
2.220
di serie
420
910
380
870
500
1.200
n.d.
280
640
640
di serie
di serie
1.870
200
1.060
di serie
n.d.
«1900 16V»
54.650*
62.220
di serie
di serie
870
1.140
1.040
n.d.
di serie
1.170
di serie
420
910
380
870
500
1.200
n.d.
280
640
640
di serie
di serie
1.870
di serie
1.060
di serie
n.d.
Prezzi in migliaia di lire
In rosso = presente su vettura provata; n.d.= non disponibile
(1) modello «Reverse RDS» L. 620.000, modello «Business CD» L. 1.200.000
(2) + retrovisori termici e serrature riscaldabili
*imposta erariale IET compresa
TUTTE LE SPIDER DEL MERCATO
Modello
BMW «Z3 1.8»
Potenza
kW (CV)
Prezzo
di listino
85/115
49.650
BMW «Z3 1.9 16V»
103/140
54.650
Alfa «Spider 2.0»
110/150
48.400
Alfa «Spider 3.0 V6»
141/192
56.350
Chevrolet «Corvette 5.7 V8 Convertible»
207/281
120.400
Chrysler «Viper RT 10»
298/405
139.895
Ferrari «F355 Spider»
280/380
227.500
96/130
34.950
Lotus «Elan 1.6i turbo»
116/158
69.850
Mazda «MX5 1.6i 16V»
66/90
31.475
Mazda «MX5 1.8i 16V»
96/131
37.759
Mercedes «SL 280»
142/193
145.750
Mercedes «SL 320»
170/231
160.250
Mercedes «SL 500»
235/320
200.950
Mercedes «SL 600»
290/394
265.850
Fiat «Barchetta 1.8i 16V»
«1800»
L. 49.650.000
«1900 16V»
L. 54.650.000
a dotazione di accessori
compresa nel prezzo chiavi
in mano non sempre coincide
con quella auspicabile in funzione della classe e delle caratteristiche della vettura. Il
«Prezzo Quattroruote» nasce
aggiungendo all’equipaggiamento di serie gli optional che
la redazione ritiene consigliabili. Le «Z3» hanno una dotazione adeguata al prezzo e alla
categoria e, in questo caso, il
nostro prezzo coincide con il
prezzo di listino.
L
però le esigenze del confort. Tutto è
al posto giusto. Belli i materiali, e in
particolare la pelle dei sedili. Accattivante il design della plancia. Non sono stati trascurati nemmeno i dettagli.
È importante, ad esempio, l’ottimale
sfruttamento degli spazi, attuato ricavando attorno a conducente e passeggero vani e cassetti di varie dimensioni. Si tratta di contenitori che
integrano la già buona capacità di carico del baule (200 dm3 circa secondo
il nostro metodo di misura).
La «Z3» va guidata aperta, con l’aria
nei capelli e il sole negli occhi. Soprattutto, con tanta voglia di divertirsi.
Solo così se ne apprezza fino in fondo lo spirito e se ne scoprono le qualità. Giù la capote, dunque. E caliamoci nell’abitacolo: due posti «secchi», modernissimi, tutti spostati indietro. Tanto che al volante ci si trova
quasi seduti sulle ruote posteriori, come sulle classiche spider di una volta.
Le similitudini però finiscono qui. Tutto il resto è un altro mondo. A cominciare dalla posizione di guida. Al limite
della perfezione e comunque facilmente aggiustabile sfruttando le millimetriche regolazioni (anche elettriche)
del sedile. Manca invece, ma non se
ne sente la necessità, la possibilità di
variare l’inclinazione del volante, che
infastidisce piuttosto per il diametro
un po’ eccessivo. Bene anche la pedaliera: centrata e adatta alle manovre di punta e tacco. In poche parole,
si ha netta la sensazione di trovarsi
nelle migliori condizioni per controllare la vettura. Appena prese le misure
del lungo muso, che non si capisce
bene dove finisca, è facile domarla.
La risposta ai comandi è pronta e la
vettura ha grinta; tuttavia non ci si deve aspettare prestazioni mozzafiato,
che poi sarebbero fuori luogo. D’altro
canto la massa della «Z3» non consente di fare di più e meglio. Del peso
abbondante risente in particolare la
versione «1800». I venticinque cavalli
che le mancano rispetto alla «1900» si
fanno sentire soprattutto in accelerazione. La minor brillantezza del motore 8 valvole viene sottolineata dal
cronometro: nel passaggio 0-100
km/h la più piccola delle «Z3» perde
oltre un secondo; quanto a sensazione, invece, non si avverte una grande
differenza tra le due. Più sensibile è lo
scarto in termini di consumi. La
«1800» beve parecchio di più e non
soltanto per colpa del meno sofisticato sistema di alimentazione a due valvole per cilindro. Una parte di responsabilità va addebitata anche alle diverse condizioni d’impiego. Il «1800»,
infatti, è costretto a girare di più e a
perdere in rendimento per ottenere risultati analoghi.
Dal cambio abbiamo avuto soltanto
risposte positive. Sempre in perfetto
(segue a pag. 152)
Prezzi in lire x 1000
148
149
5/96
5/96
U
OVE S
TR AD A
BMW «Z3 ROADSTER»
Equilibrio
in 4 metri
n gran parte le soluzioni meccaniche adottate sulla «Z3» prendono
origine dalla necessità di costruire una
vettura estremamente agile, dinamica
e dunque facile da guidare. Va letta in
quest’ottica, per esempio, la collocazione del motore dietro l’asse delle
ruote anteriori. In questo modo, infatti, i progettisti sono riusciti ad arretrare il baricentro e quindi a ottenere una
distribuzione più equilibrata dei pesi, a
tutto vantaggio, ovviamente, del comportamento su strada.
D’altro canto, il retrotreno a ruote indipendenti con molla e ammortizzatore separati, lo stesso della «Compact», è stato introdotto per favorire
lo sfruttamento degli spazi. I ridotti ingombri e la particolare geometria di
questo tipo di sospensione consentono infatti una collocazione ideale del
serbatoio benzina davanti alle ruote
posteriori e la creazione di un vano
bagagli di dimensioni accettabili, nonostante la compattezza della «Z3».
Con l’allargamento della carreggiata e
l’irrigidimento di molle e ammortizzatori si è raggiunto poi anche l’obiettivo
di caratterizzare sportivamente la vettura. Due sono i motori previsti, entrambi quattro cilindri: il ben conosciuto «1800» da 115 cavalli e il nuovo
«1900» 16 valvole da 140. La potenza
massima erogata è uguale a quella
della versione con 100 cm3 in meno finora montata su berlina e coupé, ma
la coppia è cresciuta notevolmente
soprattutto ai regimi bassi e medi. Per
ottenere questo risultato è stata adottata una nuova elettronica digitale ed
è stato perfezionato il sistema di aspirazione a geometria variabile.
I
In trasparenza, la meccanica della
nuova «Z3». Due i motori
disponibili: un «1800» da 115 cavalli
e un «1900 16V» da 140. Le
sospensioni posteriori sono quelle
della «Compact». Davanti c’è un
classico schema MacPherson.
Col motore
nel passo
CARATTERISTICHE TECNICHE FORNITE DAL COSTRUTTORE
«Z3 1.8»
Motore: anteriore longitudinale - 4 cilindri in linea - Alesaggio 84,00 mm - Corsa 81,00
mm - Cilindrata 1796 cm3 - Rapporto di compressione 9,70:1 - Potenza max 85,0 kW (115
CV) a 5500 giri/min - Coppia max 168,0 Nm (17,1 kgm) a 3900 giri/min - 2 valvole per cilindro - Un asse a camme in testa con bilancieri, punterie idrauliche (catena) - Alimentazione
a iniezione e accensione a controllo integrato, iniezione elettronica (multipoint) Bosch DME
1.7 con misuratore di portata aria - Accensione elettronica (integrata con l’alimentazione).
Trasmissione: trazione posteriore - Cambio a 5 rapporti: I) 4,230:1; II) 2,519:1; III) 1,665:1;
IV) 1,222:1; V) 1,000:1; RM) 4,039:1 - Riduzione finale con rapporto 3,450:1.
Pneumatici: 205/60 R 15 91 H, cerchi 6,5J x 15 (vettura in prova con Michelin «Pilot HX»
225/50 ZR 16). Ruotino di scorta sotto il pianale
Corpo vettura: spider, 2 porte, 2 posti - Telaio portante - Avantreno a ruote indipendenti,
braccio trasversale con montante telescopico (schema MacPherson), molla elicoidale Retrotreno a ruote indipendenti, braccio obliquo, molla elicoidale - Barre stabilizzatrici anteriore e posteriore - Ammortizzatori idraulici telescopici - Freni a disco, ABS - Scatola
guida a cremagliera, servocomando idraulico - Serbatoio carburante da 51 litri.
Dimensioni e massa: passo 2,446 m - Carreggiata ant. 1,411 m - Carreggiata post.
1,427 m - Lunghezza 4,025 m - Larghezza 1,692 m - Altezza 1,288 m - Massa 1150 kg .
«Z3 1.9»
Stesse caratteristiche della «Z3 1.8» tranne:
Motore: Alesaggio 85 mm - Corsa 83,5 mm - Cilindrata 1895 cm3 - Rapporto di compressione 10:1 - Potenza max 103 kW (140 CV) a 6000 giri/min - Coppia max 180 Nm (18,3
kgm) a 4300 giri/min - 4 valvole per cilindro - Due assi a camme in testa - Iniezione Bosch
Motronic M5.2, condotti di aspirazione sdoppiati con valvola supplementare - Accensione
elettronica con una bobina per cilindro.
Massa: 1250 kg.
Sulla «Z3» il bilanciamento dei
pesi è stato ottenuto arretrando il
motore dietro l’asse delle ruote
anteriori. Nella pagina accanto le
altre possibili soluzioni.
A
a posizione del motore
ha notevoli implicazioni
tecniche. Essa influenza, infatti, numerosi fattori. Il motore sistemato dietro a sbalzo (soluzione C), ad esempio, consente da un lato
un’ottima motricità, perché
gran parte della massa grava
sul retrotreno e non pone
vincoli all’aerodinamica frontale; dall’altro, genera un
consistente sbilanciamento
nella distribuzione dei pesi,
che può penalizzare l’equilibrio dinamico della vettura.
Avanzando il motore al
centro (soluzione A), si riesce a migliorare la distribuzione dei pesi, pagando,
però, un prezzo in termini di
costi elevati, minore confort
acustico e di una notevole
L
riduzione dell’abitabilità interna. Costruttivamente più
semplice la soluzione col
propulsore sistemato davanti (soluzione B). Questa collocazione determina però
l’insorgere di un notevole
sbilanciamento sull’avantreno della massa e limita la libertà del designer nella definizione del profilo aerodinamico della vettura, in quanto
vincolato dagli ingombri degli organi meccanici. La variante introdotta sulla «Z3»,
che prevede un arretramento del motore dietro l’asse
delle ruote anteriori, oltre a
ribilanciare la distribuzione
dei pesi, ha il vantaggio di
offrire ampi margini di libertà
allo stilista e di ridurre lo
sbalzo anteriore.
B
C
150
151
5/96
5/96
U
OVE S
TR AD A
BMW «Z3 ROADSTER»
(segue da pag. 149)
accordo col motore, ha messo in luce
un’eccellente manovrabilità, favorita
dalla corsa breve della leva e dalla
precisione degli innesti (ci sono appena moderati impuntamenti nell’uso
veloce). Purtroppo, il comando eredita dalle altre BMW la collocazione
della retromarcia accanto alla prima,
senza un’efficace protezione che ne
impedisca l’innesto accidentale.
All’altezza della situazione anche lo
sterzo, diretto e immediato nelle risposte. Per impostare con precisione
le traiettorie ed eventualmente correggerle bastano millimetriche rotazioni del volante. Senza esagerare,
però, se si vuole evitare di restare
sorpresi da reazioni esagerate. La telaistica, per altro, sopporta bene le
improvvise variazioni di carico. La
«Z3», anche se si osa un po’, non si
scompone. Al limite di aderenza manifesta un leggero sottosterzo all’ingresso della curva, mentre difficilmente va via di coda. Sul bagnato,
però, diventa un po’ più nervosa. Con
l’assetto sportivo «M-Technic», il rollio è limitato, ma le reazioni, soprattutto sulle versioni che montano gomme da 16 pollici, risultano meno progressive. Con questo tipo di coperture, inoltre, si perde qualcosa in velocità rispetto ai valori dichiarati dalla
costruttore. I pneumatici superribassati e l’assetto sportivo influenzano
naturalmente anche il confort. Ciononostante, si affrontano bene i lunghi
viaggi, grazie all’ottimo lavoro delle
sospensioni, che filtrano con straordinaria efficacia persino i dossi rallentatori. Più fastidioso il rumore che penetra nell’abitacolo oltre una certa velocità, a causa soprattutto dell’azione
del vento contro la capote, che ha
però il merito di essere perfettamente
impermeabile all’acqua.
L’assenza del rollbar, sostituito per
altro nella funzione dalla
cornice rinforzata del parabrezza, può destare
qualche preoccupazione,
ma le buoni caratteristiche stradali e soprattutto
la dotazione di importanti
Le prestazioni che vi proponiamo nella tabelaccessori per la sicurezza
la accanto sono riferite alle vetture equipagdovrebbero tranquillizzagiate con pneumatici /50 da 16 pollici (optiore anche i più prudenti.
nal). Quelle con asterisco, invece, sono state
I freni del resto offrono
effettuate con gomme standard 205/60 R15.
enormi garanzie in questo
In qualche caso i numeri sono risultati signifisenso. L’impianto, infatti,
cativamente diversi. Con le gomme normali,
è potente e molto efficain particolare, i consumi sono più bassi su
ce. Inoltre, l’ABS è di seentrambe le vetture, che hanno guadagnato
rie. Tutto, in sostanza, è
qualcosa anche in ripresa. D’altro canto, la
predisposto per mettere
minor impronta a terra del battistrada ha
nelle migliori condizioni il
determinato un allungamento, per altro
conducente, al quale gaabbastanza contenuto, degli spazi di frenata.
rantiamo, strada permettendo, tanto divertimento.
* RISULTATI MIGLIORI
CON LE GOMME DA 15”
LE PRESTAZIONI
FONDAMENTALI
rilevate sulla nostra pista di Vairano di Vidigulfo (Pv)
VELOCITÀ MASSIMA
ACCELERAZIONE
Velocità
in km/h
0 - 60
0 - 100
0 - 120
0 - 130
0 - 140
0 - 160
FRENATA con ABS
Spazio d'arresto in metri
Velocità
in km/h
«Z3 1.8» «Z3 1.9 16V»
13,4
60
13,4
100
37,2/40,8* 37,3/39,6*
53,8
120
53,6
130
62,9/68,9* 63,1/66,9*
73,2
140
72,9
Tempi in secondi
«Z3 1.8»
«Z3 1.9 16V»
3,6
4,2
9,1/8,7*
10,3/10,2*
12,8
14,8
18,0/17,7* 15,2/14,4*
18,2
21,6
26,2
31,4
«Z3 1.8» 189,810 (193,307*) km/h in V
(dichiarata 194 km/h)
«Z3 1.9 16V» 198,468 (208,125*) km/h in V
(dichiarata 205 km/h)
1 km con partenza da fermo:
Condizioni della prova
«Z3 1.8»: 31,9/31,7* s; velocità d'uscita: 159,750 km/h
«Z3 1.9 16V»: 30,5/30,0* s; velocità d'uscita: 168,6 km/h
Massa della vettura in prova: «Z3 1.8» 1290 kg «Z3 1.9 16 V» 1340 kg
Temperatura: «Z3 1.8» 11,4 °C - «Z3 1.9 16V» 11,6 °C
Pressione atmosferica: «Z3 1.8» 1019 millibar «Z3 1.9 16V» 1021 millibar
Umidità relativa: «Z3 1.8» 64,1% - «Z3 1.9 16V» 68,4%
Vento: «Z3 1.8» 0,6-1,1 m/s - «Z3 1.9 16V» 0-0,7 m/s
Peso specifico carburante: «Z3 1.8» 740 g/l - «Z3 1.9 16V» 744 g/l
Resistenza all'avanzamento
Potenza assorbita a 100 km/h: «Z3 1.8» 16,4 kW (22,3 CV) «Z3 1.9 16V» 15,9 kW (21,6 CV)
Rendimento energetico a 100 km/h: «Z3 1.8» 23,3% - «Z3 1.9 16V» 23,9%
CONSUMO in V
400 m con partenza da fermo:
«Z3 1.8»: 17,1/17,0* s; velocità d'uscita: 126,750 km/h
«Z3 1.9 16V»: 16,4/16,2* s; velocità d'uscita: 134,4 km/h
RIPRESA in V
Velocità
in km/h
70 - 100
70 - 120
70 - 130
70 - 140
Tempi in secondi
«Z3 1.8»
«Z3 1.9 16V»
10,0
10,2
18,0/17,1* 16,9/16,2*
20,8
22,2
26,7/25,6* 24,7/23,8*
Velocità
in km/h
60
90
100
120
130
140
160
km/litro
«Z3 1.9 16V»
«Z3 1.8 »
19,1
17,3
14,0/15,9* 14,5/15,8*
12,7
13,5
10,7/11,6* 11,5/12,3*
9,9
10,6
9,2
9,7
8,1/9,0*
8,0/8,4*
VALORI
DICHIARATI
a 90 km/h
«Z3 1.8 » 17,2 km/l
«Z3 1.9 16V» 16,4 km/l
a 120 km/h
«Z3 1.8» 13,0 km/l
«Z3 1.9 16V» 13,0 km/l
1 km da 40 km/h in V
«Z3 1.8»: 38,3 /37,8*s
velocità d'uscita: 141,6 km/h
Diametro di sterzata
«Z3 1.9 16V»: 38,0/37,4* s
velocità d'uscita: 145,4 km/h
«Z3 1.8» 10,05 m a destra; 10,15 m a sinistra
«Z3 1.9 16V» 10,05 m a destra; 10,15 m a sinistra
152
153
5/96
5/96
U
OVE S
BMW «Z3 ROADSTER»
Le stelle assegnate sono valutate tenendo come termine di
paragone il punteggio migliore che, nella stessa voce, hanno
meritato vetture appartenenti alla medesima fascia di mercato.
★★★★
★★★★
Ben impostato. Assetto sportivo a gambe e braccia distese. Un po’
eccessivo il diametro del volante, non regolabile.
Plancia e comandi ★★★★★ ★★★★★
I comandi principali sono ben sistemati; al posto giusto anche
quelli secondari. Di bell’aspetto la plancia.
Strumentazione
★★★★
★★★★
Dotazione di serie essenziale, ma non lacunosa. Il computer di
bordo (optional) dà qualche informazione in più.
Climatizzazione
★★★★
★★★★
Il condizionatore, di serie, è efficace anche se non è del tipo più
sofisticato. Illuminazione comandi poco soddisfacente.
Finitura
★★★★★ ★★★★★
Molto ben curata la scelta dei materiali, bella soprattutto la pelle
impiegata per i sedili. Pregevole la cura del dettaglio.
Accessori
★★★★
★★★★
Il rapporto prezzo/dotazione è nel complesso soddisfacente. Tra
gli accessori non si notano assenze di rilievo.
Cambio
★★★★
★★★★
Eccellente sotto tutti i punti di vista. Corsa corta, innesti veloci e
precisi senza gravi impuntamenti. «Retro» non protetta.
Sterzo
★★★★
★★★★
All’altezza della situazione con risposte immediate e abbastanza
precise. Qualche reazione al volante.
Confort
★★★
★★★
Ottimo il lavoro delle sospensioni. Elevato, ma tollerabile, il rumore
che penetra nell’abitacolo a alta velocità.
4,1
4,1
Abitabilità
★★★
★★★
Due posti «secchi», ma comodi, soprattutto per merito degli accoglienti sedili, dotati anche di regolazioni elettriche.
Bagagliaio
★★★
★★★
C’è spazio per una valigia di medie dimensioni e qualche borsa
morbida. C’è anche un ampio ripostiglio dietro i sedili.
3,0
3,0
Media stelle
Media stelle
«1800»
«1900»
Le stelle sono riferite alle vetture equipaggiate con
pneumatici da 16 pollici.
★★★
★★★★
Il «1900» è più grintoso e sollecito a rispondere ai comandi
dell’acceleratore. Entrambi un po’ ruvidi.
★★
★★★★
Le prestazioni della meno potente «1800» risentono dell’abbondante massa. Più brillante la «1900».
★★★
★★★
Entrambe dispongono di sufficiente coppia per riprendere con la
necessaria agilità in tutte le situazioni.
2,7
3,7
★★★
★★★
Perfetta dietro in manovra. Qualche problema in più davanti. Per
muoversi sicuri bisogna «prendere le misure» del «muso».
Dotazione
★★★★
★★★★
ABS e doppio airbag con pretensionatori delle cinture sono di
serie. Di sicurezza anche il piantone dello sterzo.
LA PAGELLA
PRESTAZIONI
«1900»
Motore
Accelerazione
Ripresa
Media stelle
SICUREZZA ATTIVA E PASSIVA
FUNZIONALITÀ
Posto guida
«1800»
Visibilità
4,2
4,2
ECONOMIA
LA PAGELLA
VOLUMETRIA
TR AD A
Consumo
★★★
★★★★
La «1900» si è rivelata, a sorpresa, più parca della sorella minore
sia a velocità costante sia nell’uso quotidiano.
Aerodinamica
★★★
★★★
Il CX, pari a 0,40 (0,41 per la «1.9») con gomme standard, è un
valore discreto in relazione alle caratteristiche della vettura.
3,0
3,5
Freni
Tenuta di strada
Stabilità
Media stelle
Media stelle
★★★★★ ★★★★★
★★★★
★★★★
★★★★★ ★★★★★
Impianto potente e ben modulabile. Spazi d’arresto ottimali. L’efficacia rimane elevata anche dopo un uso prolungato.
Grazie anche all’assetto «M-Technic» di cui erano dotate entrambe
le vetture, l’aderenza è elevata. Saltellamenti sullo sconnesso.
Sull’asciutto non si scompone troppo facilmente, neppure quando
viene sottoposta a repentini cambi di traiettoria.
★ INSUFFICIENTE ★★ SUFFICIENTE ★★★ DISCRETO ★★★★ BUONO ★★★★★ OTTIMO
154
155
5/96
5/96