“Le pietre ei cittadini” 2015-16

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“Le pietre ei cittadini” 2015-16
Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della
Nazione
Progetto nazionale per l’Educazione al Patrimonio
“Le pietre e i
cittadini” 2015-16
SCHEDA STORICO-DESCRITTIVA DEL CENTRO STORICO
Docente Guerriero Guido
Tel. 3409349855 E mail guido [email protected]
Scuola / Istituto: liceo Statale A. Manzoni
Via De Gasperi Città Caserta CAP 81100 Prov CE Tel. 0823355786. Fax 0823462331.
e-mail [email protected]
Denominazione e localizzazione del centro storico
Comune di Sant’Agata dei Goti in provincia di Benevento.
Il toponimo Sant’Agata dei Goti, così come lo conosciamo, si froma in due differenti periodici storici. Fu nel
corso del VI secolo infatti che la città fu intitolata alla santa catanese. Si deve invece alla presenza in città
della famiglia francese dei De Goth (la stessa di papa Clemente V) , alla quale Roberto D’Angiò concesse
Breve descrizione
La pianta del centro storico è a forma di semicerchio e misura un chilometro in lunghezza, con un
diametro diretto da nord a sud
Il borgo di Sant’Agata dei Goti è ricco di splendidi monumenti a partire dal castello ducale, un maniero
eretto dai Longobardi e poi modificato ed ampliato nell’XI secolo dai Normanni. Molte le chiese da visitare:
il ilDuomo
fondato
conserva
opere
artistiche
una
cripta romanica.
La
feudo didell’Assunta,
Sant’Agata nel
1300, nel
il “de970,
Goth”:
E’ infattipregevoli
solo durante
il XIV
secolo eche
il toponimo,
così come
chiesa
di Sant’Angelo
in Munculanis
risale volta
all’epoca
La chiesa
dell’Annunziata
del 1300.il La
lo conosciamo
oggi, compare
per la prima
in unolongobarda.
scritto ufficiale.
Un’altra
tesi invece , attribuisce
chiesa
di San
Mennato risale
al XII
Lanel
chiesa
san
“de Goth”
al passaggio
dei Goti
nelsecolo.
territorio
corsodidel
VIFrancesco
secolo. è sede di una mostra archeologica
con una sezione dedicata ai sanniti e una sezione dedicata al periodo longobardo.
Contesto territoriale
Intorno al centro storico si estende l’intero territorio collinare. Sant’Agata si estende alle falde del monte
Taburno delle cui sorgenti si alimenta l’acquedotto carolino, progettato e realizzato da Luigi Vanvitelli, che
prima di raggiungere le fontane della Reggia di Caserta attraversa tutto il territorio comunale. Necropoli
sannite, che risalgono al 300 a.c., sono infatti venute alla luce ella zona nord del territorio santagatese,
nell’area compresa tra il fiume Isclero ed il comune di Frasso Telesino.
Notizie storiche
Gli storici concordano sull’ipotesi che l’attuale centro abitato di sant’agata dei Goti sorga sul territorio dove
un tempo si estendeva l’antica città caudina di Saticula. Il villaggio di Saticula venne citato da Tito Livio
prima e da Virgilio poi nel testo dell’Eneide. Durante le vicende inerenti alla seconda guerra sannitica (315
a.c.) Saticula venne occupata dal dittatore Lucio Emilio ma il villaggio resistette in assedio per due anni
prima di capitolare. Dedotta nel 313 a.c. a colonia romana, restò fedele a Roma durante la seconda guerra
punica. E’ a questo punto che gli insediamenti abitativi si all9ntanarono dalla valle dell’Isclero per spostarsi
più a sud, ipotesi testimoniata dal rinvenimento di ville romane. Non si può invece dire quando sia stata
per la prima volta abitata la rocca tufacea che oggi ospita il centro storico di Sant’Agata, sicuramente
abitata ai tempi della venuta dei longobardi.
Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della
Nazione
Dati geo-morfologici e geografici (orografia, clima, estensione, densità abitativa) La cittadella
storica si erge su una propaggine tufacea tra il Martorano e il Riello, due affluenti del fiume Iscelro,
che formano uno spettacolare incrocio di profondissimi valloni, in era geologica epicentro di un
violentissimo sisma; l’intera città si sviluppa ai piedi del monte Taburno (1394 mslm) oltre il torrente
Martorano.
Il clima è mediterraneo, quasi sempre mite, fresco nelle notti estive, e solo nei periodi di inverno
subisce infiltrazioni di venti rigidi provenienti dal nord-est; nei periodi in cui le escursioni tra il giorno
e la notte sono forti, si stratifica una coltre di nebbia densa e umida, favorita per lo più dall’Isclero,
spesso è molto ventoso.
Sistema viario, piazze
Il sistema viario, si adatta alla natura dei terreno, mediante una architettura spontanea, sorta come
soddisfacimento dei bisogni dell’epoca, in cui le piazze erano, e sono amcora un punto di
aggregazione che hanno nel palazzo comunale e , in quelli signorili e nelle chiese i punti di
richiamo, tipi dei piccoli comuni appenninici.
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Sistema edilizio
Prevalentemente a
cortina……………………………………………………………………………………………………………
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Sistema difensivo e recinti
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Le funzioni insediate: quelle storiche e le attuali (le permanenze e le modificazioni)
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L'andamento socio-demografico (spopolamento, cambiamento di tipologie di insediati, ...)
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
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Fonti e documentazione di riferimento
Siti Internet
I valori espressi (architettonico, ambientale urbano e ambientale paesistico).
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I rischi di alterazione
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Le motivazioni della scelta
Far conoscere un centro storico tra i più belli e anche ben conservato d’Italia.
AZIONI SVOLTE A TUTELA
Condizione vincolistica; Strumenti urbanistici
- P.R.G.
- Decreto di tutela paesistica per tutto il territorio comunale del 28 marzo 1985
- L.394/91 e L.R. 33/93 Area protetta Parco regionale del Taburno
- L.85/431 Piano paesistico del Taburno
- L. 183/89 e L.R.8/94 Ambito di bacino nazionale fiumi Liri, Garigliano, Volturno.
AZIONI PROPOSTE PER CONTRASTARE I RISCHI per la tutela e conservazione
Applicare concretamente e in maniera diffusa la normativa di salvaguardia e tutela già esistente.
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RISULTATI RAGGIUNTI:
1. NUMERO DI PERSONE COINVOLTE
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2. RASSEGNA STAMPA (n. articoli pubblicati)
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3. AZIONI FATTE PER CONTINUARE A SENSIBILIZZARE LA COMUNITÀ
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4. ALTRO
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SI ALLEGANO:
N° 2 IMMAGINI, N° ....…. GRAFICI IN FORMATO DIGITALE (300 dpi e oltre 1 Mb)
Particolare del portale della chiesa di San Menna.
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