La teoria delle intelligenze multiple - Russell-Moro
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La teoria delle intelligenze multiple - Russell-Moro
La teoria delle intelligenze multiple Seminario sulle metodologie didattiche innovative Doretta Ardu – ITES Russell Moro Concetto tradizionale di intelligenza • Il risultato numerico ottenuto attraverso una batteria di test che indica il quoziente intellettivo di ciascun individuo. • Questi test servivano per determinare il successo scolastico. • Tuttavia erano più legati a conoscenze metalinguistiche piuttosto che ad abilità comunicative. Il concetto di intelligenza per H. Gardner Due aspetti dell’intelligenza • Nella teoria di Gardner la parola intelligenza è usata in due sensi. • 1) L’intelligenza può denotare una caratteristica specie-specifica; l’uomo sapiens fa parte delle specie che possono utilizzare diverse intelligenze. • 2) L’intelligenza può denotare anche una differenza individuale. Mentre tutti gli esseri umani posseggono tutte le intelligenze, ogni persona ha però la propria particolare miscela o amalgama delle intelligenze. La critica di Gardner ai test sul quoziente intellettivo • Sono in grado di testare soltanto alcuni tipi di intelligenza usati tradizionalmente nell’insegnamento formale: l’intelligenza linguistico- verbale l’intelligenza logico-matematica La teoria delle intelligenze multiple Nel 1983, Gardner pubblica il suo libro Frames of the Mind ( tradotto con Formae Mentis in italiano) nel quale spiega la sua Teoria delle Intelligenze Multiple. Intelligenze multiple (1983) Tutti gli individui possiedono un profilo personale che corrisponde alla combinazione di diversi tipi di intelligenza. Una o due intelligenze possono risultare dominanti. Tuttavia il profilo non è fisso o predeterminato, ma variabile nel tempo in quanto alcune intelligenze possono essere maggiormente sviluppate o, al contrario, decadere. Le intelligenze multiple (1983) Gardner individua 7 tipi di intelligenza: 1. linguistica 2. logico-matematica 3. spaziale 4. corporea- cinestetica 5. musicale 6. interpersonale 7. intrapersonale Le intelligenze multiple (1999) • Nel 1999, con il suo libro Intelligences Reframed: Multiple Intelligences for the 21st Century, Gardner aggiunge alla lista altre due intelligenze che definisce di tipo personale: l’intelligenza naturalistica l’intelligenza esistenziale Le nove intelligenze di Gardner Intelligenza linguistica • 1. Intelligenza Linguistica: è l’intelligenza legata alla capacità di utilizzare un vocabolario chiaro ed efficace. Chi la possiede solitamente sa variare il suo registro linguistico in base alle necessità ed ha la tendenza a riflettere sul linguaggio. Possono averla poeti, scrittori, linguisti, filologi, oratori. Intelligenza logico-matematica 2. Intelligenza Logico-Matematica: coinvolge sia l’emisfero cerebrale sinistro, che ricorda i simboli matematici, che quello di destra, nel quale sono elaborati i concetti. È l’intelligenza che riguarda il ragionamento deduttivo, la schematizzazione e le catene logiche. La possiedono solitamente scienziati, ingegneri, tecnologi. Intelligenza spaziale 3. Intelligenza Spaziale: concerne la capacità di percepire forme e oggetti nello spazio. Chi la possiede, normalmente, ha una sviluppata memoria per i dettagli ambientali e le caratteristiche esteriori delle figure, sa orientarsi in luoghi intricati e riconosce oggetti tridimensionali secondo schemi mentali piuttosto complessi. La possiedono scultori, pittori, architetti, ingegneri, chirurghi ed esploratori. Intelligenza corporeo-cinestetica 4. Intelligenza Corporeo-Cinestetica: coinvolge il cervelletto, i gangli fondamentali, il talamo e vari altri punti del nostro cervello. Chi la possiede ha una padronanza del corpo che gli permette di coordinare bene i movimenti. Ce l’hanno in misura peculiare ballerini, coreografi, sportivi, artigiani. Intelligenza musicale 5. Intelligenza Musicale: normalmente è localizzata nell’emisfero destro del cervello, ma le persone con cultura musicale elaborano la melodia in quello sinistro. È la capacità di riconoscere l’altezza dei suoni, le costruzioni armoniche e contrappuntistiche. Chi ne è dotato solitamente ha uno spiccato talento per l’uso di uno o più strumenti musicali, o per la modulazione canora della propria voce. La possiedono prevalentemente i compositori, i musicisti e i cantanti. Intelligenza interpersonale 6. Intelligenza Interpersonale: coinvolge tutto il cervello, ma principalmente i lobi prefrontali. Riguarda la capacità di comprendere gli altri, le loro esigenze, le paure, i desideri nascosti, di creare situazioni sociali favorevoli e di promuovere modelli sociali e personali vantaggiosi. È presente in maggior misura in politici, leader, imprenditori di successo, psicologi. Intelligenza intrapersonale 7. Intelligenza Intrapersonale: riguarda la capacità di comprendere la propria individualità, di saperla inserire nel contesto sociale per ottenere risultati migliori nella vita personale, e anche di sapersi immedesimare in ruoli e sentimenti diversi dai propri. Non è prerogativa di nessuno, benché la possiedano, in particolare, gli attori. Intelligenza naturalistica • 8. Intelligenza Naturalistica: consiste nel saper individuare determinati oggetti naturali, classificarli in un ordine preciso e cogliere le relazioni tra di essi. È l’intelligenza tipica di biologi, astronomi, antropologi, medici e altri. Intelligenza esistenziale • 9. Intelligenza Esistenziale: rappresenta la capacità di riflettere consapevolmente sui grandi temi dell’esistenza, come la natura dell’uomo, e di ricavare da sofisticati processi di astrazione delle categorie concettuali che possano essere valide universalmente. È tipica dei filosofi e degli psicologi, e in parte anche dei fisici. Implicazioni pedagogiche • Tutte le intelligenze sono importanti a livello sociale. Pertanto gli insegnanti devono considerarle ugualmente importanti. • Questa affermazione contrasta con una visione tradizionale dell’insegnamento di tipo linguistico e logico-matematico. • Gli insegnanti devono individuare e sviluppare una gamma più alta di competenze. Le intelligenze multiple in classe Nelle presentazioni in classe, l’insegnante deve scegliere un modello che si rivolga a più tipi di intelligenze. Questo consentirà anche il rinforzo del messaggio. L’insegnante può mostrare agli allievi come meglio utilizzare la propria intelligenza dominante nello studio individuale. Metodo delle intelligenze multiple???? • Non esiste un metodo specifico di insegnamento per le intelligenze multiple, tuttavia nel 1991/92 David Lazear ha proposto struttura di base (Seven ways of teaching: the artistry with multiple intelligences 1991; Teaching for multiple intelligences 1992) per il potenziamento delle intelligenze. Il modello di Lazear Fase 1: il risveglio dell’intelligenza Attraverso esperienze multisensoriali (tattili, olfattive, gustative, visive, ecc) gli apprendenti sono in grado di capire le diverse proprietà degli oggetti ed eventi nel mondo che li circonda. Il modello di Lazear • Fase 2: amplificare l’intelligenza Gli apprendenti rafforzano e migliorano l’intelligenza definendo le proprietà di oggetti ed esperienze a scelta con gli altri apprendenti. Il modello di Lazear • Fase 3: insegnare con/per l’intelligenza • A questo punto l’intelligenza viene collegata all’attività da fare in classe. Questo viene fatto attraverso l’uso di materiale cartaceo, lavoro di gruppo e discussioni. Il modello di Lazear • Fase 4: il transfer dell’intelligenza. • Gli studenti riflettono sull’esperienza di apprendimento delle fasi precedenti e la collegano agli aspetti e alle sfide del mondo fuori dalla classe. Nella pratica di didattica • A parte il modello di Lazear per sviluppare determinate intelligenze, nella pratica comune è bene sia nella fase della presentazione da parte dell’insegnante che nella fase pratica pensare ad attività che possano coinvolgere più tipi di intelligenze, senza volere a tutti i costi includerle tutte. Intelligenze e compiti correlati L’intelligenza emotiva (1995) • Lo psicologo statunitense Daniel Goleman ha formulato il costrutto di Intelligenza Emotiva (Emotional Intelligence), con cui identifica un particolare tipo di intelligenza legato all’uso corretto delle emozioni. Secondo Goleman, sviluppare questo tipo di intelligenza può costituire un fattore determinante nel raggiungimento dei propri successi personali e professionali! Gestire le emozioni • Le emozioni sono dotate di una forza dirompente che può ostacolarci nel raggiungimento dei nostri obiettivi, per esempio paralizzando la nostra capacità di agire o di decidere lucidamente. Se adeguatamente gestite, possono però regalarci una marcia in più aiutandoci a comunicare efficacemente, a saperci automotivare, a reagire meglio agli stimoli provenienti dall’ambiente. • Ecco perché allenare questa abilità può costituire la chiave per il nostro successo personale e professionale. Le abilità dell’intelligenza emotiva • L’Intelligenza Emotiva si basa su tre abilità fondamentali: autoconsapevolezza autocontrollo empatia. Sviluppo dell’intelligenza emotiva • Per sviluppare tali abilità e quindi la capacità di usare le emozioni in maniera intelligente dobbiamo: • Porre attenzione ai nostri stati interiori e interrogarci sulla loro natura e origine • Accettare le emozioni come parte fondamentale di noi • Imparare a riconoscere e bloccare i pensieri illogici e automatici che spesso accompagnano le emozioni • Connotare gli eventi come temporanei e dipendenti da cause specifiche • Ascoltare gli altri sospendendo il giudizio e l’interpretazione dei messaggi cercando di capire cosa l’altro vuole realmente comunicare • Imparare a prestare attenzione al linguaggio non verbale Intelligenza emotiva e insegnamento “ Insegnare l’alfabeto delle emozioni è un processo simile a quello in cui si impara a leggere, poiché comporta la promozione della capacità di leggere e comprendere le proprie ed altrui emozioni e l’utilizzo di tali abilità per comprendere meglio se stessi e gli altri ”. (Kindlon e Thompson, 2000 – Intelligenza emotiva per un bambino che diventerà uomo) Lo sviluppo dell’intelligenza emotiva in classe L’approccio scolastico tradizionale oppone lo sviluppo intellettuale a quello emozionale, ma l’educazione alla competenza emotiva è fondamentale per l’apprendimento e può essere insegnata e implementata. Promuovere la competenza emotiva favorisce: • La motivazione e lo svolgimento di processi cognitivi importanti per il rendimento scolastico (attenzione e memoria) • L’apprendimento di abilità interpersonali per essere competenti socialmente, prendere decisioni corrette, avere successo con coetanei ed insegnanti e stare bene a scuola. Il modello di Goleman E adesso a voi … • Attività 1: pensate ad un argomento e/o a delle attività che si rivolgano a diversi tipi di intelligenza. • Attività 2: pensate ad un’azione o serie di azioni per fare emergere l’intelligenza emotiva in classe. Scoprite il vostro profilo personale • Scoprite il vostro profilo personale con questo test: • http://www.bgfl.org/bgfl/custom/resources_f tp/client_ftp/ks3/ict/multiple_int/index.htm oppure fate un test cartaceo contenuto nei materiali online del libro Life Reflections della Edisco (mod 2, p. 6-8).