[n-luccacronac - 8] nazione/giornale/luc/08 01/12
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[n-luccacronac - 8] nazione/giornale/luc/08 01/12
•• 8 CAMPIONATO GIORNALISMO MERCOLEDÌ 1 FEBBRAIO 2012 Scuola media Camigliano In & out: la pagella della moda Viaggio nelle tendenze «under»: dai Gabber ai Cosplay agli Emo LA RICERCA Il lungo respiro della via storica dei pellegrini LA VIA FRANCIGENA è una strada che partiva dai lontani paesi franchi giungeva a Roma o a Santiago de Compostela sulla quale transitavano i pellegrini. Serviva anche alle truppe per spostarsi da un campo di battaglia all’altro. Purtroppo adesso ne rimangono pochi tratti visibili, alcuni di questi nella nostra zona, da Lucca a Porcari attraverso Capannori. Questo tratto era chiamato «Via et strata de Porcari» ed attraversava le località di Antraccoli, Capannori, Porcari. Nell’ambito del comune di Capannori si riscontra una notevole densità di chiese romaniche. Nella zona nord si trovano testimonianze architettoniche anche precedenti al secolo XI come ad esempio la chiesa al bordo del padule di Porcari, che veniva chiamata la «Chiesa dei dispersi» perché i pellegrini quando passavano per recarsi ad Altopascio, se si perdevano nel padule, grazie al campanile di questa chiesa potevano ritrovare la via smarrita. ALTRE PIEVI che si trovavano sul tragitto sono quelle della Chiesa di San Giusto, San Martino di Marlia delle quali sono purtroppo visibili alcuni piccoli resti. Una volta c’erano molti punti di ristoro ed ospedali dove i viaggiatori si potevano riposare e saziare. La strada era fatta di ghiaia e di terra; ai lati c’ erano dei solchi dove venivano immesse le ruote in modo che i carri fossero più stabili. Abbiamo percorso alcuni metri di quella antica strada con la macchina fotografica a tracolla e quando guardavamo nell’obbiettivo prima di fermare per sempre le immagini di quelle antiche Pievi, ci è sembrato di vedere camminare pellegrini con il bordone e carri trainati da buoi sbuffanti. Ma è bastato il suono ripetuto di un clacson per far scomparire definitivamente quelle immagini dall’obbiettivo. NELLA SOCIETÀ di oggi, gli adolescenti in particolare hanno creato delle mode che non solo riguardano il modo di vestirsi ma anche veri e propri atteggiamenti e stili di vita. Tra i gruppi più diffusi troviamo gli «emo»: questa parola deriva da emotional che è un tipo di musica. L’abbigliamento degli emo è nato in seguito al genere musicale che si divide in tre grandi ondate: -1˚ondata «emotion hardcore» (1985-1994) -2˚ondata «post hardcore» (1994-2000) -3˚ondata «l’emo pop» (2000-oggi). L’abbigliamento emo, che trae le sue radici dalla scena «Hardcore punk\post hardcore» e «Straight edge» americana anni ’80 (in questi anni gli emo avevano capelli corti o rasati e non vi era traccia della frangia), è caratterizzato da: jeans spesso stretti e aderenti sia per le ragazze che per i ragazzi, frangia asimmetrica, occhi truccati di nero, T-shirt aderenti raffiguranti il musicista o la band preferita, cinture con borchie. I ragazzi di oggi adottano questo stile per- LOOK A fianco, giovani «Gabber», sotto, da sinistra gli «Emo» e i «Cosplay» ché è diventato tendenza fra i giovani, il cui elemento oltre il look è anche diventato una subcultura. PARLIAMO ora degli «Otaku»: termine giapponese usato a partire dagli anni ‘80 per definire un appassionato di Anime (i cartoni animati giapponesi) e di Manga (i fumetti giapponesi). Gli «Otaku» si suddividono in vari gruppi a seconda degli interessi:Akiba Kei, appassionati di manga, anime e idol (cantanti giapponesi famose); Anime Otaku, appassionati degli Anime; Cosplay Otaku, appassionati dei Cosplay (vestirsi come un personaggio appartenente a manga, anime, videogame ecc….); Figure Moe Zoku: appassio- nati e collezionisti di action figures e modellini (statuine di personaggi snodabili e non appartenenti a Manga,Anime o videogames ); Gemu Otaku, appassionati di videogame; Itascia, un gruppo che ha la passione di decorare veicoli come macchine o moto con i propri personaggi preferiti degli anime,manga o videogames. Poi ancora i Manga Otaku, appassionati dei manga, i Pasokon Otaku, appassionati del pc, e gli Wota appassionati delle Idol. Proseguiamo ora con la moda dei “Gabber” caratterizzata da capelli rasati dai lati, con una cresta al centro per i ragazzi, mentre per le ragazze la coda con la parte sottostante della nuca rasata ed una frangetta variopinta. Parte fondamentale dell’abbigliamento sono le scarpe, quest’ultime spesso di marca Nike, modello Air Max in particolare. Questa moda è caratterizata da sfumature che variano a seconda dello stato in cui si trova; ad esempio in Italia è stato aggiunta la tipica tuta acetata Adidas. Una ricca e variopinta carrellata che è solo un piccolo esempio delle culture e modi di essere nate dagli adolescenti di oggi. CENTRO ASCOLTO PARACADUTE PER LA CRISI CHE HA COLPITO LE FAMIGLIE DEL NOSTRO TERRITORIO La solidarietà è l’unica vera risposta LA CRISI Nella vignetta la nostra visione di questo 2012 LA CRISI economica che si è abbattuta e che si sta ancora abbattendo sul continente europeo sta mettendo in ginocchio centinaia di famiglie che vivono nel nostro territorio e sempre più si stanno registrando casi di povertà estrema. Gli operatori del Centro d’Ascolto di Segromigno in Piano da noi intervistati, struttura sorta nel 2007 dall’unione con il gruppo Caritas, sono stati categorici: sempre più famiglie residenti nel comune di Capannori non sono più in grado di soddisfare i bisogni primari più elementari. Gli operatori del Centro quotidianamente ricevono persone che si rivolgono a loro, ascoltano i loro bisogni e cercano di capire la situazione che stanno vivendo. Ad ognuno viene data una parola di conforto ed una speranza. Successivamente si attivano per far avere a questi bisognosi generi alimentari come il riso, la pasta, il latte, lo zucchero ed altri prodotti non deperibili. Il Centro d’Ascolto risente molto della crisi economica in atto e sempre più persone si rivolgono a questa associazione, perché è sempre più difficile per le famiglie arrivare alla fine del mese, far quadrare il magro bilancio dovuto al basso salario, alle misere pensioni, o all’assegno di disoccupazione. LE PERSONE vengono accolte principalmente il sabato mattina dalle 9,30 alle 12. In più di quattro anni sono stati aiutati 325 nuclei familiari e in diversi casi sono state trovate soluzioni che hanno stabilizzato la condizione economica delle famiglie aiutate. L’invito che vogliamo lanciare dalle pagine di questo giornale è quello di donare vestiti, non laceri e sporchi, e alimenti in scatola di vario genere. LA CLASSE ECCO i ragazzi della scuola media di Camigliano che hanno preparato questa pagina di giornale: Maria Sara Bartolini, Ginevra Bertolini, Alessia Bianchi, Gianni Campioni, Erika Castiglioni, Giulia Cotrossi, Elena Della Maggiora, Alessandro Di Riccio, Sara Fulceri, Ilaria Gradi Ilaria, Veronica Guerrieri, Leonardo Licalsi, Matteo Mangiafave, Filip- po Paiano, Giada Petretti, Francesco Quilici, Lorenzo Simoni, Tommaso Toschi. Dirigente: Giorgio Dal Sasso. Insegnante tutor: Luciano Giovanetti.