CIRCULAR RESOURCES FOR TORINO Guida alla

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CIRCULAR RESOURCES FOR TORINO Guida alla
CIRCULAR RESOURCES FOR
TORINO
Guida alla partecipazione
CLIMATE KIC E IL CLIMATHON 2016
Climate-KIC è una delle 3 Comunità della conoscenza ed innovazione (Knowledge
and Innovation Communities - KICs) creata nel 2010 dall’Istituto Europeo di
Innovazione e Tecnologia (eit.europa.eu). Ha lo scopo di supportare l’EIT nelle
azioni per la crescita sostenibile su scala europea con un focus sule sfide
ambientali. Climate-KIC produce innovazione attraverso la costruzione di
partnership creative grandi e piccole, locali e globali, tra il settore privato, quello
pubblico e quello accademico.
In questo ambito, si inserisce l’iniziativa del Climathon che promuove e unisce le
sfide delle città del mondo tramite lo stimolo all’organizzazione di “hackathon”
diffusi, su temi connessi all’impatto ambientale. Le città impostano la propria sfida al
cambiamento climatico coinvolgendo esperti, stakeholder e i cittadini interessati a
proporre soluzioni concrete e il network di Climate Kic ne permette la connessione
e sinergie con quelle di altre città.
Il “Climathon” si svolge attraverso un format di 24 ore durante le quali i partecipanti,
suddivisi in gruppi di lavoro, con il supporto di esperti, amministratori e ricercatori,
sviluppano idee e soluzioni concrete che saranno valutate da una giuria che
premierà la soluzione migliore per la città.
Le migliori soluzioni e il network di partecipanti diventa così patrimonio comune
della “Climate-KIC” su scala internazionale. Per maggiori informazioni: climatekic.org
LA CHALLENGE DI TORINO
Concepito come un “policy hackathon”, il CLIMATHON TORINO rappresenta
l’occasione per stimolare dal basso soluzioni integrate finalizzate ad abilitare
processi di economia circolare su scala urbana. L’obbiettivo è contribuire a definire
una strategia verso lo zero waste, in grado di accrescere al contempo la
consapevolezza dei cittadini rispetto ai modelli di consumo “circolari” e promuovere
modelli imprenditoriali innovativi per favorire tale transizione .
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La prospettiva del Climathon Torino è pertanto duplice ovvero mira a catalizzare:
a)
SOLUZIONI DI POLICY REDESIGN, ovvero l’ideazione di proposte
innovative legate allo sviluppo di nuove strategie, piani di azione, regolamentazioni,
procedure di acquisto circolari e gestione di asset e servizi locali (o singoli aspetti
degli stessi).
b)
SOLUZIONI DI BUSINESS REDESIGN, ovvero l’elaborazione di nuovi
modelli di prodotti/servizi/ modelli di business.
In entrambi i casi, le soluzioni proposte potranno includere aspetti innovativi di
natura tecnologica, organizzativa, sociale, di business model o un mix di essi.
La riflessione attorno alla challenge deve - per natura - stimolare la contaminazione
di saperi diversi in un’ottica di open innovation: nell’ambito del Climathon e della
formazione dei “team” si favorirà quindi il confronto in gruppi misti di
studenti/ricercatori da differenti ambiti disciplinari, professionisti, imprese, ma anche
altri stakeholder dal mondo del no profit e a vario titolo cittadini interessati.
Il Climathon sarà inoltre una prima occasione per avviare un percorso condiviso di
riflessione e costruzione di connessioni, progettualità e politiche secondo un
approccio “bottom-up”. Il tutto al fine di raccogliere proposte concrete per
combattere il cambiamento climatico e per contribuire allo sviluppo sostenibile e
partecipato del nostro territorio secondo il paradigma dell’economia circolare.
IL CONTESTO E I POSSIBILI FOCUS PROGETTUALI
Il cambiamento climatico e gli effetti dell’antropocentrismo sulla salute, sulla natura
e sulle risorse energetiche : sono questi i principali elementi di sfondo che portano
oggi alla ribalta la necessità di agire in maniera sistemica per promuovere modelli di
economia e di società alternativi al modello lineare.
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In questo quadro di risorse “finite” - le materie prime stanno per raggiungere dei
picchi” - e quindi anche di aumento dei costi delle stesse a fini produttivi, si impone
un allungamento del ciclo di vita dei prodotti (rallentamento del ricambio
metabolico) e di conseguenza dei modelli di produzione e di consumo.
Ecco dunque che il paradigma dell’economia circolare sembra rappresentare
un’opportunità per affrontare incisivamente le sfide ambientali con un focus sul
livello locale/urbano.
Fra i trend positivi che testimoniano la maturità della tematica si citano a titolo
esemplificativo:
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Dal lato “consumer”, l’aumentata domanda di beni usati (in Europa il settore
dell'usato fattura più di 8 miliardi di Euro mentre in Italia abbiamo assistito
ad un aumento annuo costante delle rivendite di usato e una crescente
disponibilità a comprare beni di seconda mano che si assesta attorno al
40%);
Dal lato “production”, si individua fra i principali driver di sviluppo la riduzione
degli sprechi (energia e materiali).
In generale, si riconosce un potenziale di intervento forte su scala locale e
sublocale al fine di attivare processi virtuosi in grado di rimettere in circolo non solo
materie ma anche relazioni1.
In questo senso, le città e in generale le autorità locali, possono svolgere un ruolo
chiave di “abilitatori” e supportare la diffusione di “operatori di circolarità”. Come?
Rendendo “circolari” o almeno “circular-friendly” gli strumenti di policy e di
governance in proprio possesso, ovvero tramite:
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Le policy strategiche (es. obiettivi e relativi strumenti di monitoraggio su
diverse scala e temporali);
1
Per una panoramica sintetica ed esemplificativa su sfide e policy attivate su scala
internazionale si rimanda al seguente video: https://www.youtube.com/watch?v=_eve_YB6UK4 .
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La regolazione locale, ad esempio volta a valorizzare l’economia del riuso
pur in coerenza con i numerosi vincoli esistenti (ad esempio in materia di
classificazione di rifiuti) a livello nazionale;
L’uso strategico degli appalti pubblici, al fine di incorporare concetti nuovi di
circolarità in ambito di acquisti tradizionali (ad esempio: la modularità, nuovi
modelli di business basati sull’acquisto di servizi e non sulla proprietà dei
prodotti; gestione del fine vita; calcolo dell’impatto ambientale) oltreché
favorire l’acquisizione di soluzioni e tecnologie innovative abilitanti legate
alla gestione di propri asset e ser vizi (IoT; Big Data Analysis; gamification
,etc.);
Iniziative di supporto all’offerta di soluzioni innovative ad esempio tramite
programmi di sostegno economico e di testing di forme di imprenditorialità
circolare;
Messa a disposizione di infrastrutture e servizi, in grado ad esempio di
consentire forme innovative di stoccaggio e riuso di beni e prodotti;
Supporto alla creazione di comunità sostenibili e circolari e attività di
sensibilizzazione
Nel contesto del Climathon Torino e delle possibili policy attivabili su scala urbana,
si propone, in particolare, un focus sul grande tema dei RIFIUTI e più in generale
della riduzione degli impatti di materie e risorse energetiche legati ai principali
fenomeni del “VIVERE URBANO” verso un modello di società a rifiuti zero in
linea con le strategie già emerse a livello europeo e nazionale.
Fra le principali dimensioni del vivere urbano di interesse e che possono essere
utilizzate come sfondo per la proposta di idee da parte dei gruppi di partecipanti di
seguito si dà una prima elencazione non esaustiva e vincolante, corredata da
alcune progettualità esemplificative e relativi link per approfondimenti.
In particolare:
a) GESTIONE DEI RIFIUTI
Temi: Piano per la gestione integrata dei rifiuti; strategia rifiuti zero; tecnologie
abilitanti in grado favorire l’individuazione e l’incentivazione di comportamenti
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virtuosi di riuso di beni e risorse; Urban Mining; Filiera del recupero. Possibili focus:
piombo batterie, acciaio, materiali da costruzione.
Link utili: Critical Raw Material Closed Loop Recovery - CRM Recover ; Rete
Nazionale degli Operatori dell’Usato- ONU; Progetto Scow; Progetto Poliwine;
Progetto Hytechcycling; Impresa Edilana
b) MODELLI DI CONSUMO, STILI DI VITA E SOCIETÀ DELLA
CONDIVISIONE
Temi: Riduco, riparo, riciclo e riuso - pratiche sostenibili per valorizzare
materiali/beni usati prima che divengano rifiuto: nuovi prodotti/servizi/attività
commerciali; dono e baratto tecnologie ad esse applicate (es. monete alternative e
blockchain); autocostruzione/auto-trasformazione; formazione e contaminazione fra
saperi; educazione e sensibilizzazione, modelli di sviluppo per la sharing economy,
open source e creative commons; strategie di appalto circolari. Possibili focus
anche sui beni di consumo (vestiti, elettronica, etc.) .
Link utili: Strategia del governo svedese sul consumo sostenibile; Progetto REBUS
c) CIBO
Temi: Urban food e riduzione dell’impatto ambientale della ristorazione collettiva
(es. ristorazione scolastica), riduzione degli sprechi alimentari nei mercati; utilizzo di
scarti alimentari a fini produttivi; raccolta e riuso di scarti alimentari dal commercio
anche di prossimità; educazione e sensibilizzazione .
Link utili: INNOCAT; FA BENE; Piattaforma regionale Una buona occasione
d) MOBILITA’
Temi: progetti di mobilità sostenibile e condivisa; piani di mobilità integrata ed
efficiente; logistica del trasporto urbano per merci e nella distribuzione al dettaglio;
mobilità elettrica e mobilità dolce.
Link utili: Biomethair; bla bla car
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e) NUOVE FORME DI ENERGIA
Temi: tecnologie/servizi per la produzione di energia da biogas; Riduzione consumi
energetici; Edifici e quartieri energeticamente sostenibili .
Link utili: Lapis; Progetto RECREATE – Esempio Vendita “servizi solari”
f)
DESIGN SISTEMICO E RIQUALIFICAZIONE URBANA SOSTENIBILE
Temi: Uso di soluzioni “nature-based” e di innovazioni sociali per la riqualificazione
deli spazi urbani; nuovi modelli di progettazione edilizia e di spazi pubblici urbani
improntati alla circolarità.
Link utili: Soluzioni “nature-based”; Esperienza aeroporto di Schipol (NL)
LE SOLUZIONI CHE CI ASPETTIAMO
In generale, le proposte dovranno avere la capacità di rispondere/interpretare in
maniera concreta 1 o più delle c.d. “5 R” – ovvero RIDUCI, RIPARA, RICICLA,
RIUSA e costruisci RELAZIONI) elaborando proposte il più possibile trasversali e
con un approccio sistemico.
L’uso della TECNOLOGIA è visto come fattore abilitante, ma non come elemento
imprescindibile e sono benvenute anche proposte innovative dal punto di vista
sociale.
Si evidenzia inoltre uno specifico interesse della Città e dei partner volto a
costruire soluzioni lato consumatore, cioè soluzioni che vadano ad impattare anche
sui comportamenti urbani, contribuendo a favorire comportamenti virtuosi da parte
di cittadini consapevoli dell’impatto dei propri stili di vita.
La sfida è, in questo senso, elaborare soluzioni che:
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siano in grado di creare connessioni positive, collaborative e solidali
(inclusive) quali energie vitali per il cambiamento verso una società ed
economia circolare e di condivisione;
si inseriscano quali soluzioni integrate e coerenti rispetto ai principi e alle
indicazioni delle teorie e pratiche di economia circolare;
tengano conto della carbon foot print, ossia delle emissioni di CO2 generate
o incluse nella soluzione proposta.
Il contesto geografico e gli orizzonti temporali
Le soluzioni proposte dovranno avere come riferimento il territorio locale
costruendo però soluzioni che abbiano consapevolezza di quanto a livello globale si
sta realizzando sul tema specifico. La scala geografica può essere il condominio, il
quartiere (o più quartieri), la Città o la Città Metropolitana (315 comuni).
L’importante è che attraverso un’adeguata dimensione geografica la soluzione
possa avere impatti verificabili ed effetti reali sul target.
Le proposte potranno avere orizzonti temporali diversi. E’ preferibile avere soluzioni
concretamente realizzabili nel breve periodo (entro l’anno dall’inizio delle attività)
ma che propongano una pianificazione di medio periodo (1 – 5 anni) e
possibilmente abbiano anche una visione o configurino scenari per il lungo periodo
(5- 10 anni).
I CRITERI DI VALUTAZIONE
In coerenza con le regole di valutazione stabilite dall’organizzazione internazionale
del Climathon, si evidenziano anzitutto i criteri generali attraverso cui le soluzioni
saranno valutate:
1.
Coerenza: la proposta affronta in maniera chiara la challenge con
potenziali di impatto positivo – in particolare, coerenza con i principi
dell’economia circolare e del contrasto al cambiamento climatico;
2.
Motivazione: la proposta dimostra un forte interesse e motivazione
all’implementazione da parte dei partecipanti;
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3.
4.
Fattibilità: la proposta ha solide basi per poter essere implementata
(possiede elementi economico-finanziari, gestionali/organizzativi, etc.
che ne rendono possibile l’attuazione;
Aderenza al contesto locale: la proposta è focalizzata sulla sfida e sul
contesto locale di riferimento.
I criteri premianti individuati dall’organizzazione locale valuteranno altri aspetti
essenziali:
1.
Innovatività: carattere innovativo della soluzione (innovazione
tecnologica, organizzativa, sociale, di business model o un mix di essi;
2.
Impatto ambientale: analisi e valutazione delle esternalità ambientali
della soluzione proposta attraverso indicatori quali quello dell’impronta
ecologici;
3.
Impatto sociale: capacità di creazione di connessioni collaborazioni;
4.
Impatto economico: costo della proposta (saranno valorizzate le
proposte a costo 0 o comunque in grado di dimostrare capacità e tempo
di ritorno degli investimenti in un periodo di tempo ragionevole).
GIURIA E PREMIO
La giuria è composta da rappresentanti dei soggetti che hanno collaborato alla
realizzazione dell’iniziativa.
Il premio per il team vincitore consiste in un PERCORSO DI
ACCOMPAGNAMENTO ALLA PROGETTAZIONE ESECUTIVA ed eventualmente
– se persistono le condizioni di fattibilità - alla implementazione, nascita o sviluppo
della proposta elaborata durante la challenge. A tal scopo, i partner dell’iniziativa si
mettono a disposizione, nella fase di follow-up, a costruire un percorso di tutoring
da definire nelle modalità anche in funzione della tipologia di soluzione vincente.
Supporto tecnico e metodologico, networking e visibilità su scala locale e nazionale
saranno garantiti al team vincente per un periodo massimo di sei mesi.
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LO SVOLGIMENTO DELLA CHALLENGE
Il programma della challenge sintetizza le differenti fasi di confronto e lavoro che
permetteranno ai team di elaborare le loro proposte. I partecipanti possono arrivare
già con una proposta di idea e gruppo che saranno confermate dall’organizzazione
oppure iniziare a costruirla durante il Climathon. Le tipologie di attività previste sono
brevemente descritte di seguito.
Il lavoro in gruppi
La soluzione dovrà essere elaborata grazie al lavoro e contributo di tutti i membri di
ciascuna squadra. E’ quindi soprattutto in questi momenti che sarà possibile
confrontarsi e produrre soluzioni. La gestione del gruppo di lavoro è lasciata al
gruppo stesso che potrà decidere come utilizzare il tempo a disposizione. Durante
questi momenti i gruppi avranno a disposizione alcune persone (coach e facilitatori,
vedi dopo) che assisteranno, a richiesta, i lavori.
I pitch esperti e metodologici
Durante le 24 sono previsti alcuni momenti (4) in cui in forma plenaria i partecipanti
riceveranno stimoli, spunti e aiuti per costruire la soluzione da parte di esperti sui
temi della challenge e metodologie di lavoro.
I momenti conviviali
Occasioni di ristoro e ricreazione per rigenerarsi e per fare due chiacchiere con gli
altri team o con gli esperti presenti. Sarà data anche la possibilità di confronto
tramite videochat con team internazionali impegnati in Climathon che si svolgono in
concomitanza in altri contesti europei.
Le attività notturne
Dalle ore 01.00 alle 06.30 i partecipanti potranno decidere se continuare a lavorare,
riposarsi o partecipare ad attività di intrattenimento (spontanee e/o autoorganizzate). Per questi momenti l’organizzazione metterà a disposizione alcuni
locali della struttura ospitante (Environment Park). Chi lo desidera o ne ha la
necessità potrà lasciare la struttura per poi ripresentarsi alle 6.30 e comunque
tassativamente non oltre le 8.00.
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Yoga
Le attività di gruppo riprenderanno alle ore 6.30 con esercizi guidati da Paola
Panella, insegnante di Vinyasa Yoga flow presso la Dharma Space Yoga
(www.madreindia.it). Chi lo desidera potrà iscriversi alla lezione durante il
Climathon. L’insegnate fornirà i materassini a chi partecipa, si consiglia di indossare
abiti comodi.
I coach e i facilitatori
In ogni momento della challenge una o più persone saranno a disposizione dei
partecipanti per necessità logistiche e lavoro in gruppo.
Durante alcuni specifici momenti (vedi programma) i partecipanti avranno a
disposizione esperti settoriali e metodologici che potranno essere consultati quale
supporto tecnico e di facilitazione per il lavoro in gruppo, la costruzione della
soluzione e per la sua presentazione ed esposizione.
COSA TROVERETE E COSA PORTARVI
Environment Park mette a disposizione numerose e diverse aree in cui lavorare,
socializzare e riposarsi. Nel programma di lavoro vengono troverete le indicazioni
specifiche delle diverse sale.
Sarà garantita connessione wifi per tutta la durata dell’evento e saranno disponibili
posti auto per chi ne ha necessità. Dispositivi elettronici (pc, tablet, ecc.) e carica
batterie da utilizzarsi per il Climathon dovranno essere invece portati
autonomamente. L’organizzazione fornirà i materiali di cancelleria.
Chi ha intenzione di fermarsi durante la notte può portarsi sacco a pelo e
materassino.
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Oltre ad una coffee station con bevande e snack sempre a disposizione dei
partecipanti il programma prevede, un welcome coffee, una cena, una colazione e
un pranzo finale che saranno offerti dall’organizzazione.
TIMELINE
ATTENZIONE! La Challenge durerà 24 ore: inizierà alle ore 14 di GIOVEDI 27
OTTOBRE per concludersi alle 14 di VENERDI 28 OTTOBRE.
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