2 - D-Star Gruppo Radio Firenze

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2 - D-Star Gruppo Radio Firenze
DIM: D-Star Interactive Map
Da un po’ di tempo stavamo pensando ad una procedura, semplice
e funzionale, che permettesse di avere “quasi in tempo reale”
la situazione dei ponti ripetitori e hotspot/dongle D-Star in
Italia. Senza voler fare paragoni ma solo prendendo come
spunto, l’idea del BrandMeister DMR ci è piaciuta. Un server
centralizzato che “accogliesse” i dati in arrivo dai client (i
ripetitori). Così facendo è possibile acquisire quanto
necessario (nome gateway, moduli attivi, frequenza operativa,
etc.) ad intervalli regolari e pubblicarli sia su una
“dashboard” di facile e veloce lettura e su di una mappa, più
efficace nell’immediatezza nel capire la situazione delle
stazioni connesse (e relativa localizzazione). Pensata per
sistemi Linux e realizzata in PHP, la procedura può essere
anche “portata” su sistemi Windows e OSX, installando gli
opportuni ambienti quali LAMP / MAMP ove sia presente il PHP e
la libreria cURL, ed intervenendo manualmente nelle opportune
sezioni. La comodità di poter installare lo script client su
di un Raspberry Pi che controlla il ripetitore/hotspot è
facilmente intuibile, Oltre che facile nell’installazione la
procedura è facilmente controllabile nella sua periodicità di
invio dei dati al server centrale utilizzando il servizio
“cron”. Quindi ogni sistema (client) invia una serie di dati e
questi vengono registrati in un database MySQL (viene anche
registrato orario del collegamento e IP della stazione
trasmittente per ovvi motivi). Successivamente ulteriore
software interroga l’archivio all’apertura della pagina e,
oltre che visualizzare le informazioni, si occupa di alcuni
controlli che risultano utili agli utilizzatori del sistema
digitale radioamatoriale D-Star. Infatti si evince se un
client invia con regolarità i dati e quindi è “attendibile”
nel suo utilizzo e su quale reflector risulti connesso
(informazione che neanche la mappa aprs.fi ci può dare). Nei
nostri spostamenti possiamo quindi visionare quale area di
copertura di un ponte digitale sia operativa, e se questo
sistema è regolarmente collegato con la rete italiana. E se
non ricordiamo la frequenza e relativo shift da inserire nel
nostro RTX, la dashboard ci supporta anche in questa
informazione. Tutte le notti l’archivio viene “azzerato”, non
vi sono finalità nel tenere a lungo questi dati salvati,
ricordiamo che tutto questo è un divertimento e quanto fatto
si colloca nell’idea possa essere di utilità. Chiaramente la
procedura è migliorabile e periodicamente penseremo a delle
nuove implementazioni. In questo chiamiamo all’appello
chiunque voglia darci una mano, sia con prove (debug) che
programmando parti del sistema. Ringraziamo gli amici che sono
attivi sul gruppo D-Star Telegram, i Sysop della rete XLX /
XRF / REF italiana e tutti i colleghi radioamatori che, con
spirito costruttivo, sempre si prodigano nel far funzionare al
meglio la “nostra” bella rete digitale sperimentale. E un
grazie a chi utilizza questi sistemi stando alla radio e
facendo QSO !!
La dashboard (e lo script per installazione sul client ed il
manuale a cura di IW1ELO) è raggiungibile all’indirizzo:
http://dim.webandcloud.net/dim/dashboard.
php
David IK5XMK – Gruppo Radio Firenze
Connessioni multi-protocollo
DExtra, DPlus, DCS
Il nostro reflector D-Star XRF077 (Server per la condivisione
del flusso dati verso tutti i sistemi connessi) è diventato
già da tempo XLX077. Questo significa, come anche per tutti i
reflector XLX a lui connesso, che può operare in
“multiprotocollo” ovvero accetta in ingresso connessioni dai
ripetitori e hotspot in modalità DExtra, DPlus e DCS. Il
protocollo DPlus è il “linguaggio originale primario”
sviluppato per supportare i sistemi ICOM. Successivamente si è
diffuso il protocollo DExtra, open source, sviluppato da Scott
KI4KLF, e infine il protocollo DCS (Digital Communication
Service) sviluppato in Germania. Per una idea dei sistemi
reflector attualmente collegati fra loro (“peers”, usano un
protocollo proprietario denominato XLX per la connessione tra
i
server)
seguire
questo
link: http://xrf077.duckdns.org/db/dashboard/index.php?show=p
eers
E’ bene ricordare che per collegare dal proprio ripetitore (o
hotspot D-Star casalingo) un XLX va opportunamente aggiunto
nel relativo file di identificazione del protocollo un record.
Nel dettaglio, prendendo come esempio il nostro reflector 077
(ogni server reflector ha il proprio IP/DNS) per aggiornare il
proprio sistema:
CONNESSIONE DEXTRA: editare il file DExtra_hosts.txt ==>
inserire XRF077 xrf077.duckdns.org
CONNESSIONE DPLUS: editare il file
inserire REF077 xrf077.duckdns.org
DPlus_hosts.txt ==>
CONNESSIONE DCS: editare il file DCS_hosts.txt ==> inserire
DCS077 xrf077.duckdns.org (questa tipologia di connessione è
indicata in presenza di una connettività non performante e
stabile, es. rete mobile o wi-fi)
IMPORTANTE: non è necessario eseguire NAT e aperture di porte
per le connessioni a reflector XLX
La lista aggiornata dei reflector XLX, e quindi identificare
il record che ci interessa inserendolo nei file come sopra
indicato,
può
essere
scaricata
da
questo
indirizzo: http://xlxapi.rlx.lu/api.php?do=GetReflectorHostnam
e
Quanto sopra indicato non deve interessare il semplice
utilizzatore del sistema perchè la gestione della
configurazione è demandata al sysop del ripetitore.E’ altresì
buona norma per l’utilizzatore attendere sempre qualche
secondo prima di premere il PTT; si capisce bene che ci sono
molti e vari sistemi connessi tra loro, ed è importante, oltre
che per fare entrare altri colleghi nel QSO, lasciare i tempi
di sincronizzazione necessari.
Proseguiamo nel “dettagliare” in maniera semplice come le
informazioni vengono mostrate sulla dashboard del reflector
(una lavagna, un cruscotto che riepiloga le varie informazioni
sui transiti e posizionamento dei ponti ripetitori sul
server).
Una
panoramica
può
essere
visionata all’indirizzo: http://xrf077.duckdns.org/db/dashboar
d/index.php
La dashboard è uno strumento fondamentale; chi opera “in
digitale” sa benissimo che dietro alla sua emissione in radio
ci sono complicati sistemi di rete, protocolli, server. Questo
il motivo per il quale al ricetrasmettitore, quando possibile,
va affiancato l’uso e la conoscenza della dashboard: su di
essa vengono mostrate le informazioni necessarie ad un
corretto utilizzo dei sistemi. Usare i protocolli
radioamatoriali digitali senza un minimo di studio e
approfondimento è quantomai riduttivo e cagionevole di
problemi. Troppe volte è stata data colpa al “sistema
digitale” di malfunzionamenti quando l’utilizzatore non è
neanche in grado di programmarsi correttamente il proprio
ricetrasmettitore (saltiamo qui i dettagli di questa fase
poichè già l’argomento è stato affrontato e approfondito a
sufficienza).
Il primo passo è quello di conoscere i pulsanti presenti:
Il bottone “users/modules” mostra una lista degli ultimi
nominativi
“transitati”
sul
sistema,
a
seguire
“repeaters/nodes” visualizza i ripetitori radio e hotspot
connessi al reflector. Il bottone “peers” come in precedenza
accennato permette di ottenere un elenco dei server tra loro
connessi e i relativi moduli condivisi. “Reflectorlist” mostra
l’elenco di tutti i server (non forzatamente tra loro
connessi) esistenti nel mondo e regolarmente registrati al
database centrale; “d-star live” è una finestra “live” ovvero
in tempo reale sul traffico radio attualmente operato. Vediamo
in dettaglio le singole opzioni partendo da “users/modules”:
Il passaggio di ogni trasmissione/nominativo è evidenziato con
una riga nella tabella. A seguire il nominativo (N0CALL può
significare un passaggio non identificato da un’altra rete,
come il suffisso /DMR evidenzia il flusso proveniente dal
sistema DMR connesso al reflector), il suffisso (dati
preimpostati nel proprio ricetrasmettitore), la posizione su
APRS (http://aprs.fi) se correttamente trasmessa dal
ricetrasmettitore/sistema gps. Infatti facendo click sul
nominativo si apre la pagina di QRZ.com
comunicandoci i
dettagli del collega e sul simbolo gps la mappa con la
posizione. La colonna “via/peer” mostra la “provenienza” della
trasmissione, nella fattispecie se sta usando un
ripetitore/hotspot direttamente connesso a questo reflector
oppure se sta transitando da un altro sistema (un altro server
reflector) coneesso come “peer” (come detto prima, un XLX
collegato al nostro). Prendendo in esame la tabella sopra
mostrata si vede che il collega IZ5ILH con suffisso /ID51 ha
effettuato un passaggio attraverso il suo nodo (hotspot)
IZ5ILH C (in VHF, B = UHF) alle ore 11 e 24 minuti sul modulo
B del reflector (ultima colonna). Ma cosa significa “sul
modulo B” ? Ogni reflector XLX ha più moduli (stanze) a
disposizione. Per convenzione il modulo B è la “stanza
nazionale italiana” e su tale modulo si fa QSO a carattere
generale e nazionale, quindi di comune interesse fra colleghi
nelle varie regioni. Il modulo A è riservato a collegamenti
“fuori Italia” mentre il C è a carattere regionale; viene
quindi utilizzato, dopo aver preso un primo contatto sul
nazionale, per spostarci sopra il ripetitore in uso. Così
facendo non si “monopolizza” il modulo nazionale e si riserva
il regionale per QSO locali. Generalmente il ripetitore può
essere spostato attraverso toni DTMF dati dal proprio
ricetrasmettitore (es. B77C sposta un ripetitore connesso al
reflector XLX077 sul modulo C) o inserendo nel campo UR del
trasmettitore (solitamente presente”CQCQCQ”) il comando
“XRF077CL”. Anche in questo caso non mi dilungherò sulla
configurazione e comandi da dare sugli apparati radio, c’è
ampia documentazione su internet e sul nostro sito. Le colonne
seguenti, con intestazione “[B] Italia”, etc. (ogni reflector
può avere le proprie “scritte”) mostrano appunto queste
“stanze” dove sono connessi i vari ponti ripetitori e hotspot
D-Star. Sempre prendendo in esame la figura sopra si nota che,
ad esempio, il ripetitore IQ5QE-B (in UHF come da lettera B) è
connesso al modulo C e sarà impiegato “localmente” per i QSO
in Toscana. Può essere “spostato”.
Cosa sono i “nodi” collegati al reflector?
Un reflector “vive” se ad esso ci sono ponti ripetitori e
hotspot collegati. Questi, in gergo, si chiamano “nodi”. Il
flusso dati passa tra di loro e viene esposto in ingresso ed
in uscita in ogni punto della nostra “ramificazione”: La
tabella, molto completa ed esaustiva, rappresenta quanto è in
gestione al server. La “dvstation” è la stazione ripetitrice
digitale (anche hotspot) con nominativo radioamatoriale e
suffisso, ovvero lettera che indica la frequenza operativa
(meglio descritto nella colonna “band”). Le colonne “last
heard” e “linked for” ci comunicano l’esatto tempo dell’ultimo
ascolto (quando i dati sono da questa stazione transitati
l’ultima volta) e da quanto il “link” è operativo (tempo di
connessione al reflector). A seguire il protocollo impiegato
per il collegamento (DPlus, DExtra, DCS, sempre riferito al
ripetitore) ed il modulo ove è parcheggiato (A =
internazionale, B = nazionale, C = regionale, etc.). In ultimo
viene riportata l’informazione dell’IP del sistema “client”,
ovvero chi ha connesso il reflector. Si capisce bene che
queste informazioni, se ben lette e capite, ci permettono di
sfruttare a pieno questo sistema. Infatti posso decidere di
spostare il mio ripetitore su di un altro modulo e cambiare il
tipo di protocollo usato per connettere il reflector (es.
XRF077BL per DExtra oppure REF077BL per usare il protocollo
DPlus). Conoscere il sistema significa “padroneggiarlo” e non
“subirlo”.
La figura sopra mostra i “peers”. Immaginiamo una specie di
“maglia” che unisce i vari server reflector. Nella fattispecie
i sistemi/reflector sopra elencati sono tra loro collegati (e
al nostro 077 chiaramente) attraverso una serie di moduli
condivisi. Quindi XLX911 (dal quale sono transitati i dati
l’ultima volta in data …. colonna “last heard” ed è connesso
con noi da … colonna “linked for”) che utilizza il protocollo
proprietario XLX per l’unione agli altri sistemi ha, come da
colonna “module”, le varie stanze “condivise”. Operativamente
questo significa che se ho un ripetitore lo posso collegare a
XLX077 modulo B oppure XLX911 modulo B (o qualsiasi altro
reflector della tabella con il modulo B condiviso) ed il
risultato è lo stesso, ovvero transito nella stanza nazionale
indipendentemente quale XLX stia utilizzando. Questo principio
vale per tutti i moduli che sono condivisi; non importa su
quale reflector sono attivamente collegato, fondamentale è che
il modulo dove sto transitando sia “visto e condiviso” da
tutti i server, e l’uscita della mia trasmissione (e ricezione
degli altri colleghi) sarà la medesima. L’ultima colonna della
tabella mostra (anzi nasconde, è “ad libitum” del sysop) l’IP
del server, ma all’utilizzatore del sistema non serve tale
informazione.
Analizziamo la tabella che visualizza la lista dei reflector
registrati al database mondiale.
Grazie al bottone “reflectorlist” viene mostrata una lista dei
vari server raggiungibili. Quindi se inseriamo nei file di
configurazione del nostro ripetitore o hotspot tali
informazioni non abbiamo limiti nelle connessioni D-Star “in
giro per il mondo”. Come mostrato, se faccio click su XLX068
verrà caricata la dashboard del reflector selezionato e a
seguire i passaggi/transiti dei colleghi radioamatori, i nodi
connessi, etc. L’icona verde ci suggerisce che il reflector è
attualmente operativo, la colonna “country” ci fa capire la
nazione nella quale il reflector opera ed infine la colonna
“comment” può aiutarci ad acquisire ulteriori informazioni; ad
esempio il sito web del club che ospita/gestisce tale
reflector. In definitiva, se comando al mio ripetitore locale
(sperando sia aggiornato e costantemente seguito dal sysop) di
collegarsi al reflector XLX035 (http://xrf035.wa7dre.org/)
verrò quindi connesso negli USA, e precisamente sul server di
“Washington Digital Radio Enthusiasts”. Come tutti i sistemi
digitali occorre che tutti gli hotspot e ponti ripetitori,
nonchè server/reflector, siano ben manutenuti e aggiornati
altrimenti, come si dice, “il giochino si rompe e non
funziona”….
Adesso facciamo un salto veloce sul un altro XLX, il 177,
sempre connesso a tutta la rete, per capire l’uso delle
starnet.
XLX177 è un “server bridge” ovvero NON deve essere utilizzato
per le connessioni standard ma ospita i collegamenti con altri
flussi dati (DMR e YAESU FUSION). Ogni modulo è condiviso,
ragion per cui ciò che passa sul modulo I del 177, per
esempio, lo ascolterò anche sul modulo I di tutti gli altri
reflector in “peer”. Quello che ci interessa notare è che sono
connessi dei nominativi quali IR5UCQ. Questo cosa è ? E’ un
“server starnet”, ovvero permette, tramite l’uso delle starnet
appunto (nominativi registrati sulla rete US-TRUST / IRCDDB,
la rete ufficiale D-Star), la connessione facilitata ai
reflector. In questo caso, sostituendo nel campo UR del nostro
ricetrasmettitore, al posto di CQCQCQ la relativa starnet (es.
STN395 C per passare sul regionale Toscana) e mantenendola per
l’intera durata del QSO per poi dare il comando di chiusura
abbinato (STN395 X), saremo subito collegati al modulo
connesso del reflector senza bisogno di dare comandi al nostro
ponte ripetitore. Si evince la comodità di questo sistema
poichè basterà registrare le varie starnet/memorie sul nostro
ricetrasmettitore e quindi passare da un modulo all’altro del
sistema. A seguire la tabella delle nostre starnet operative.
Presto se ne aggiungeranno altre e, per la natura dinamica
dell’intero sistema, invitiamo a seguire con periodicità gli
sviluppi visitando i nostri siti web e quelli dei colleghi
gestori degli altri XLX. IMPORTANTE: NON UTILIZZARE la Starnet
395 B sui ponti che già sono collegati su tale modulo
altrimenti si generano disturbi.
STARnet Groups
Callsign LogOff
STN395 A
Info
STN395
XLX177 A
Z
Internazionale
UTOT GTOT
15
15
15
15
STN395
XLX177 B
Y
Nazionale
STN395 C
STN395
X
XLX177 C
Toscana
15
15
STN395 D
STN395
W
XLX177 D DMR
TG2225
15
15
STN395 F
STN395
V
XLX177 F C4FM
TG2229192
15
15
STN395 B
XLX177 ha anche collegato il flusso proveniente dal Server
BrandMeister. Lato DMR è possibile impostare il TG (talkgroup)
abbinato al modulo del reflector e, “on demand” (a richiesta,
non automaticamente), uscire lato D-Star. Contemporaneamente
le stazioni connesse a tale modulo (e degli altri XLX con
condivisione operativa) ascolteranno il traffico DMR e
potranno con esso interagire. Per tale motivo si parla di
“bridge” ovvero ponte tra i due sistemi digitali. Esempi
concreti: TG 8515 attiva il flusso verso il modulo B D-Star,
dopo 10 minuti di inattività il passaggio viene
automaticamente richiuso; TG 2229192 attiva il flusso C4FM
verso il modulo F.
Buone prove, per integrazioni e consigli scriveteci. 73 de
Roberto IZ5ILH
Siena centro operativa in
DStar grazie al ripetitore
IR5UCT
Il collega Gianni IZ5OQO del Gruppo Radio Firenze ci comunica
che ha attivato il ponte ripetitore IR5UCT in zona centrale a
Siena, collegato al nostro Reflector XLX 077 modulo A. Di
seguito alcune informazioni:
Nominativo : IR5UCT
Frequenza : 430.425 + 5 Mhz
Posizione: Centro Città Siena
Mappa APRS:
http://aprs.fi/#!mt=roadmap&z=14&call=a%2FIR5UCT%20B&timerange
=3600&tail=3600
Modalità: D-STAR
Nelle foto si vede anche il pannello WIFI 5,7 Ghz necessario
ad avere connettività ADSL sul posto
D-Star su ponte Yaesu Fusion?
… sembra di si con UDRC !!
Con il firmware di ultima generazione il sistema DR – 1X è in
grado di fornire D – STAR , modalità analogica e digitale
Fusion tutti sullo stesso canale. La modalità di controllo
viene eseguita utilizzando il sistema pin GPIO sul Raspberry
Pi. NW Digital Radio ha guardato il sistema di Raspberry Pi e
ben presto ha deciso che una scheda di controllo con integrato
CODEC potrebbe essere costruita come un connettore per 40 PIN
GPIO sul Raspberry Pi e, quindi, nasce il Digital Radio
Controller Universale o UDRC . Con l’aggiunta del UDRC , il DR
– 1X opererà in queste configurazioni:
Con 1.00 del firmware sul DR- 1X ==> D – STAR / analogico
Con 1.10 del firmware ( dopo il dicembre 2015) sul DR – 1X ==>
D – STAR / analogico, D – STAR / Digital Fusion, D – STAR /
Digital Fusion / analogico
Importante: UDRC non converte tra D -STAR e Fusion , consente
al DR- 1X di ripetere le trasmissioni D – STAR e utilizzare
ircDDBGateway per comunicare con le stazioni, ripetitori e
reflector.
Il UDRC è concepito come un sistema semplice da installare;
oltre al DR – 1X , tuttavia , NW Radio
ha mantenuto lo
sperimentatore bene in mente , fornendo varie possibilità per
consentire modifiche hardware semplici per l’integrazione con
altri componenti hardware e le applicazioni . Il built-in
CODEC sarà anche disponibile tramite una porta
mini din standard per packet radio (DIN -6) permettendo agli
sviluppatori di software di adattare altre modalità , ad
esempio Packet Radio , VOIP ( Asterisk / IRLP / Echolink ) ,
Codec – 2 , … Inoltre, tutte le connessioni GPIO e jack audio
sono disponibili con semplici saldature . La scheda
è disponibile presso http://nwdigitalradio.com/product/udrc/
con la consegna per posta dopo Dayton Hamvention.
NW7DR ha testato l’integrazione UDRC sul DR – 1X per il D –
STAR per quasi un anno . E ‘stato eseguito con Digital FILI –
X ( tramite RF ) all’America – Link e con un UDRC su
reflector D – STAR per settimane senza un blocco ( Firmware
v1.10D ) . Durante l’esecuzione multi-mode su un ripetitore si
raccomanda che gli utenti accendano BCLO ( Busy Lockout
Channel) e CTCSS / DCS squelch per evitare di trasmettere su
una comunicazione esistente in esecuzione in una modalità
diversa. Se collegato ad un DR – 1X , il UDRC e Raspberry Pi
sono alimentati dal DR – 1X tramite il jack accessorio .
Ancora
un
“hotspot”
per
avvicinarci al mondo della
radio digitale
Veramente non ci sono più scuse; grazie alle tantissime
soluzioni disponibili, oggi, iniziare ad operare nel mondo
digitale radioamatoriale è sempre più semplice, anche in
quelle logistiche ove non sono presenti ponti ripetitori o gli
stessi mal gestiti (… e ce ne sono, purtroppo!). Chiaramente
serve sempre un ricetrasmettitore digitale, ma la connessione
al “network” è assicurata e chiunque, anche senza nozioni di
elettronica o di informatica avanzata, può avere nella propria
stazione radio un “hotspot” o sistema per collegarsi ai vari
reflector e ponti radio digitali, nelle varie modalità D-Star,
DMR o Fusion. Di imminente uscita il prodotto “openSPOT” (
questo il link al sito del produttore per prenotarlo, al
momento
della
scrittura
del
presente
articolo: https://www.sharkrf.com/ ) compatibile con i più
diffusi protocolli digitali radioamatoriali. Di semplice
utilizzo, dopo averlo programmato a mezzo di una interfaccia
web funziona anche senza PC, si alimenta da una porta USB (o
alim. con presa usb) ed ha una potenza di uscita di 20 mW. In
funzionalità DMR ha possibilità di gestire entrambi i TIMESLOT
e, in utilizzo mobile, è controllabile via messaggistica/DMR
su ID (nominativi) autorizzati. Anche il prezzo si preannuncia
interessante, intorno ai 200 euro per una soluzione completa,
e, a quanto sembra, molto configurabile.
IR5AN di nuovo in quota con
linea ADSL stabilizzata
Ieri il nostro collega Daniele IZ5TIY del Gruppo Radio Firenze
ha riposizionato nella locazione originaria il nodo/hotspot
IR5AN operante sulla frequenza di 144.925 Mhz in D-Star sul
Monte Giovi (Mugello). Il sistema è collegato ad internet
attraverso una linea ADSL WIFI con 4 Mega di banda in down e 1
Mega in up. Questa operazione si è resa necessaria a causa
della non stabilità del flusso dati che veniva fornito da una
connessione in 3G. IR5AN è connesso al nostro Reflector XLX077
modulo A, ma accetta ogni possibile comando e si può collegare
ad altri sistemi/reti. Un grazie a Daniele per il suo impegno
costante e all’ottimo lavoro fatto. Per contatti: Daniele
[email protected]
XRF077
diventa
XLX077
Reflector multiprotocollo
Il nostro reflector D-Star XRF077 è diventato XLX077 con la
sostituzione del vecchio software di Scott con il nuovo
software multiprotocollo. Questo vuol dire che ora il
reflector accetta in ingresso connessioni con protocollo
DExtra, DPlus e DCS. Le giunzioni tra reflector possono essere
stabilite, dopo opportune configurazioni da entrambe le parti,
con il nuovo protocollo XLX. Il cambiamento è stato apportato
poichè il vecchio software non era più manutenuto e soggetto a
miglioramenti, mentre il nuovo XLX ha un gruppo attivo di
sviluppatori,
potete
fare
il
“join”
al
gruppo
all’indirizzo https://groups.yahoo.com/neo/groups/xlxd-star/in
fo
Per le configurazioni relative alle connessioni dei ponti
ripetitori e hotspot a XLX077 occorre inserire negli opportuni
file i seguenti record:
CONNESSIONE DEXTRA: DExtra_hosts.txt ==> inserire XRF077
xrf077.duckdns.org
CONNESSIONE DPLUS:
xrf077.duckdns.org
DPlus_hosts.txt
CONNESSIONE DCS: DCS_hosts.txt
xrf077.duckdns.org
==>
==>
inserire
inserire
REF077
DCS077
Come potete vedere il record finale DNS rimane sempre
xrf077.duckdns.org, cambia solo l’approccio al protocollo. Per
le connessioni dei vecchi XRF al nuovo XLX077 occorre dire che
quest’ultimo accetta solo connessioni in ingresso nella
modalità DEXTRA quindi l’ XRF che vuole lanciare la
connessione deve eseguire il comando da console “lrf AXRF077A”
per connetterlo sul modulo A e inserisca nel file di
configurazione xrfs.txt il record XRF077 xrf077.duckdns.org
La
Dashboard
è
visionabile
all’indirizzo: http://xrf077.duckdns.org/db/dashboard/index.ph
p
Micro Node, il più piccolo
Plug & Play IRLP, AllStar,
EchoLink, D-Star, C4FM, DMR,
dPMR & P25 Hotspot
Il Nano-DV Hotspot è una soluzione completa Plug-N-Play per i
collegamenti alle reti D-STAR DCS, XRF e REF oltre che DMR,
P25 e C4FM(Fusion) reflector. Il sistema include un
ricetrasmettitore in UHF per comunicare con i vari
ricetrasmettitori digitali ICOM, Yaesu, Motorola, Connect
System e Tytera. E’ possibile creare un hotspot con risorse
minime attraverso questo piccolissimo sistema facilmente
trasportabile. Non sono richieste conoscenze del sistema Linux
ed è facilmente gestibile attraverso il touch screen LCD
oppure con una tastiera wireless. Per maggiori informazioni
questo il sito web di riferimento: http://micro-node.com/
Un hotspot
Android
DMR/DSTAR
per
BlueSpot è un hotspot software DMR/DSTAR per Android 4.x e
successivi.
E’ richiesto:
una scheda DVMEGA per Raspberry PI (single or dualband
radio hotspot) con il nuovo firmware
http://www.dvmega.auria.nl/Downloads.html
una scheda BlueStack micro basic o plus
http://www.combitronics.nl/index.php?route=product/produ
ct&product_id=61
un ricetrasmettitore DSTAR e/o DMR
uno smartphone o tablet Android con bluetooth
il software gratuito BlueSpot
https://play.google.com/store/apps/details?id=com.pa7lim
.BlueSpot
Per maggiori informazioni (e il video dimostrativo) si rimanda
all’articolo
originale
visionabile
a
questo
indirizzo: http://www.pa7lim.nl/bluespot/
Installazione di Ponti Radio
Digitali
Nell’ era del digitale ha ancora senso parlare di filtri
antenne e dB?
Il famoso Ezio direbbe CERRRR…TO che si!!!
Avendo spesso a che fare tramite il nostro sito con molti
colleghi che si avvicinano per la prima volta nell’ impresa di
attivare un ripetitore, in genere digitale, magari dopo aver
sperimentato con successo un HOT-SPOT e non essendo oramai più
abituati ai classici fruscii, rientri e disturbi vari classici
di un ripetitore analogico, ho avuto l’impressione che non
venga più data sufficiente importanza, come si faceva un
tempo, a tutto quello che riguarda antenne, filtri cavità dB
ecc.
Invece anche se si tratta di trasmissioni digitali la parte a
radiofrequenza di tutto quello che è RADIO è rimasto
esattamente come prima e i dB sono sempre rimasti i soliti
dB!!
Anzi!!
gli effetti di quello che può essere un disturbo,
magari temporaneo, oppure ancor peggio il rientro del
trasmettitore
sul
ricevitore
che
ne
causa
la
desensibilizzazione, a volte sono molto subdoli e di non
facile individuazione ad orecchio, fino a diventare dei veri
rompicapo per i meno esperti proprio perché nei sistemi
digitali “non si sentono i disturbi”.
Il mio personale e spassionato consiglio è quello di, quando
possibile, provare sempre il sistema prima in analogico senza
toni sub-audio, magari per qualche giorno, testando il
ripetitore in condizioni al limite della sua portata
operativa.
In queste condizioni, un sistema ben funzionante e bilanciato
deve sempre permettere di farsi ascoltare da quelle località
dove si riceve anche se debole e frusciato il beacon del ponte
e non deve MAI, ripeto MAI fare il classico “rimpallo” o
“ciuf-ciuf-ciuf” tipico del ricevitore desensibilizzato dal
segnale del trasmettitore.
Se un ripetitore funziona dal punto di vista RF “a regola
d’arte” in analogico, funzionerà a “regola d’arte” oppure
anche meglio in digitale, se non funziona o funziona male in
analogico, funzionerà male o ancora peggio in digitale.
Una volta trovata la condizione limite in analogico, esempio
un segnale molto frusciato ma pulito, dalla stessa posizione
in digitale si otterrà un QSO probabilmente perfetto!
Allo scopo vi segnalo un articolo datato ma molto MOLTO
interessante da imparare come “L’Ave Maria” che tratta il
problema della taratura dei filtri di un ripetitore del
collega Mauro IK1IMG trovato in rete.
Link-articolo
Buon Divertimento
Graziano IZ5IGB
Gruppo Radio Firenze
Nuovo software di gestione
per la DV4mini USB
Perché un altro software di controllo della chiavina usb
DV4Mini? La questione è emersa perchè in origine non vi era
alcun supporto nativo al server BrandMeister per la
DV4Mini. Ero alla ricerca di una soluzione affinchè potesse
essere confortevole viaggiare in due reti DMR. Mi sono messo
così a sviluppare il mio software di controllo DV4MF2 che
permette agevolmente di gestire le due reti DMR, BrandMeister
e DMRPlus.
Questo software ha inoltre una modalità operativa “compatta”,
quindi agevole sui dispositivi mobili.
Le caratteristiche del pannello di controllo DV4MF2 nella
panoramica:
interfaccia utente ordinata e chiara supporta la
configurazione rapida e senza problemi di funzionamento
piena integrazione con tutte le modalità operative
scelta di 2 interfacce (versione standard e compatta)
con la commutazione al volo
elementi di visualizzazione configurabili per
alleggerire la CPU, migliora le prestazioni e la durata
della batteria, come ad esempio gli hotspot mobili
opzione di selezione per disattivare la query QRZ.com,
riduce il volume dei dati e migliora la qualità della
voce quando si utilizzano gli hotspot con connettività
GSM / UMTS
inoltre, molti altri cambiamenti minori sono stati
attuati per rendere il funzionamento di un hotspot con
la DV4mini più confortevole possibile.
Il software DV4MF2 e quanto necessario è stato testato su
Windows (XP / Vista / 7/8 / 8.x / 10) e Linux (Ubuntu 12.04 /
14.04 Xbuntu / Raspbian). Per avviare il programma è
fondamentale sia installato il software originale della
DV4mini
e
deve
essere
copiato
nella
stessa
directory. L’utilizzo è semplice, è possibile l’alternanza con
il software originale dv4mini.exe perché entrambi i programmi
memorizzano le impostazioni separatamente in cartelle dei
profili utente. Il dv_serial (.exe) viene utilizzato da
entrambi i programmi per accedere alla configurazione della
DV4mini. Dopo aver fatto le prime configurazioni necessarie,
chiuderlo e riavviarlo.
nota bene (7 gennaio 2015) : per leggere la lista degli XRF in
modalità D-Star occorre copiare il file xrf.ip nella stessa
directory e rinominarlo DV4MF2_xref.ip
Per operare sotto Linux il pacchetto ha bisogno di “monocomplete”, il software è stato testato su Ubuntu 12.04 su un
PC, Xubuntu 14.04 su un thin client FUTRO S400 e il Raspberry
Pi.
Per l’installazione seguire questi passaggi:
aprire una finestra di terminale (Alt-T)
eseguire sudo apt-get install mono-complete
inserire la dv4 e verificare con ls /dev/tty* se questa
viene rilevata
eseguire sudo gpasswd –add username dialout
creare una cartella dv4mini o DV4MF2 in /home/nomeutente
copiare dentro dv4mini.exe e dvserial.bin scaricati per
Linux x86 (prestare attenzione a Linux a 32 bit, un
dvserial a 32 bit per la versione ARM Raspberry !!!)
eseguire chmod 755 *
eseguire chmod + x dv_serial.bin
ora copiare solo il file DV4MF2.exe dentro la stessa
directory
per eseguire i programmi: mono dv4mini.exe o
mono
DV4MF2.exe dalla finestra del terminale o con un doppio
clic dal file manager.
Meinhard F. Günther, DL2MF
Link al sito ove poter scaricare il software
Link al wiki ufficiale della DV4mini
Lo
STARKITY
commercializzato
è
Per sostenere la passione per il sistema digitale
radioamatoriale DSTAR il nuovo hardware è ora commercializzato
dalla ICOM FRANCIA. Compatto, efficiente e affidabile, lo
“STARKITY” consente di avere un ripetitore D-STAR in grado
di fornire 25 watt. Questo kit con Gateway integrato (Gateway)
viene venduto in una scatola di metallo elegante che incorpora
un modulo VHF “UR-FR5100” o UHF “UR-FR6100” con un radiatore e
un ventilatore. Il sistema può quindi lavorare in modo
intensivo senza alcun problema dato dal surriscaldamento. Il
kit è comprensivo di più moduli presenti all’interno del box.
Un modulo radio completo duplex (VHF o UHF), un mini PC
Raspberry Pl + B, un modem DVRPTR-V1 e un Modulo regolatore 5
volt. In aggiunta una Scheda SD da 8GB vuota, un cavo USBModem
e quanto necessario con coperchio e un cavo con spina di
alimentazione. Questo kit permette quindi ad un radioamatore
di assemblare velocemente un sistema completo per il D-Star.
Diversi accessori sono disponibili. Tra questi vi è un cavo di
programmazione, il modulo radio “OPC-1122U”, due cinghie di
collegamento e un’unità duplex a sei (VHF o UHF) cavità “THE
PN-455” (per UHF). Quest’ultimo è essenziale, perché
l’originale “STARKITY” richiede due antenne (vedere che sia
preso “N”) con connettore presente sul telaio posteriore. Per
contatti FARE CLICK QUI ed inviare la richiesta compilando il
modulo.

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