codacons news 15 2011

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codacons news 15 2011
IN QUESTO NUMERO:
Pag.2…………… PREZZI: SIENA LA CITTA' PIU'
CONVENIENTE DOVE FARE LA SPESA, AOSTA LA PIU'
CARA
Tessera abbonamento € 50,00- n. 15– 04/10 aprile 2011
Spedizione in abbonamento postale comma 20/c art.2 legge 662/96 Milano - Abbonamento, vaglia postale intestato a Codacons Nazionale Lombardia, Viale Abruzzi, 11 - 20131- Milano
E-mail: mailto:[email protected] - Internet: www.codacons.it
Periodico del Codacons
Ambiente, Consumatori e Utenti
Pag.2…………… TRASPORTI: IMPOSSIBILE LA CLASS
ACTION PER DANNI DA MALTEMPO CONTRO
AUTOSTRADE
Pag.
3……………
IMMIGRAZIONE:
IL
CODACONS
CHIEDE AL PAPA E AL CARDINAL BERTONE DI
APRIRE AGLI IMMIGRATI LE STRUTTURE RELIGIOSE
PRESENTI SUL TERRITORIO
Pag.3…………… SANITA': CODACONS, SU TBC, DIFFIDA
ASL E SINDACO DI MILANO
Pag.4…………… ANTITRUST: APERTA INDAGINE SUL
LOGO "PRODOTTO DELL'ANNO'
Pag. 4…………… BENZINA: SCATTA DA OGGI AUMENTO
ACCISA, +0,73 CENTESIMI
Pag. 5…………… FUMO: ABNORME LIBERALIZZAZIONE
DEL PREZZO DELLE SIGARETTE
Pag. 5…………… BCE: ALZA I TASSI ALL'1,25% UNA
STANGATA MEDIA DA 204 EURO A FAMIGLIA
Pag.6…………… COMMERCIO:
REGIONI DICONO SI'
SALDI
DATA
UNICA,
Pag.6…………… ISTAT: IN 2010 POTERE D'ACQUISTO
CALA ANCORA (-0,6%)
Pag.6……………
VINITALY:
DOMANI
CONFERENZA
STAMPA CODACONS CON MASTRI BIRRAI UMBRI
Pag.7……………
SALUTE:
IL
CODACONS
CHIEDE
ETICHETTE
SUI
PRODOTTI
ALCOLICI
CHE
INFORMINO CIRCA GLI EFFETTI E I RISCHI PER LA
SALUTE
Pag.7…………… PRECARI: PIENO SOSTEGNO DEL
CODACONS ALLA MANIFESTAZIONE "IL NOSTRO
TEMPO E' ADESSO'
ECONOMIA E FINANZA
04/04/2011
COMUNICATO STAMPA
PREZZI: SIENA LA CITTA' PIU'
CONVENIENTE DOVE FARE LA SPESA,
AOSTA LA PIU' CARA
CLAMOROSI RISULTATI DELLA
RICERCA CONDOTTA DA CODACONS E
SPESAFACILE.COM SU TUTTE LE
PROVINCE ITALIANE
ECCO LE CITTA' DOVE CONVIENE FARE
LA SPESA, E QUELLE DA EVITARE. TRA
UNA CITTA' E L'ALTRA DIFFERENZE DI
PREZZO FINO AL 220%
PIEMONTE E LOMBARDIA LE REGIONI
PIU' CARE
Il
Codacons,
assieme
al
sito
www.spesafacile.com
specializzato
nella
raccolta
e
monitoraggio
delle
offerte
promozionali
presso
supermercati
e
ipermercati, ha svolto una indagine in tutte le
110 province italiane, per verificare dove risulti
più conveniente fare la spesa, e dove invece le
famiglie siano costrette a spendere di più.
La ricerca è stata fatta prendendo in esame le
offerte promozionali della grande distribuzione,
analizzando la quasi totalità dei punti vendita
presenti in Italia (il sito spesafacile.com
monitora infatti quotidianamente il 95% dei
supermercati italiani).
Il risultato che emerge, quindi, non è una
proiezione, ma la situazione reale presente ad
oggiAggiungi un appuntamento per oggi nelle
città del nostro paese.
Lo studio ha preso in esame un paniere
composto da 28 beni, che rappresentano la
spesa settimanale tipo di una famiglia media.
Nel paniere troviamo generi alimentari come
latte, uova, pane, pasta, carne bovina, e beni
legati alla persona come sapone, detersivo e
dentifricio.
Il risultato della ricerca è clamoroso: Siena si
piazza infatti al vertice della classifica del
risparmio, risultando la città dove, per
acquistare il paniere di beni individuato, si
spende meno, ossia 49,83 euro.
La provincia più cara sul fronte della spesa è
invece Aosta dove, per i medesimi beni, si
spendono 63,83 euro, ossia 14 euro netti in più
di Siena (+28%).
Nello specifico, le 10 città più economiche sono
risultate le seguenti:
1) Siena € 49,83
2
2) Vibo Valentia € 50,29
3) Potenza € 50,98
4) Arezzo € 51,41
5) Modena € 51,46
6) Matera € 51,81
7) La Spezia € 51,93
8) Barletta-Andria-Trani € 52,07
9) Caltanissetta € 52,16
10) Palermo € 52,24
Al contrario, le ultime 10 città in classifica sono
le seguenti:
101)
102)
103)
104)
105)
106)
107)
108)
109)
110)
Lecco € 59,79
Varese € 59,84
L'Aquila € 59,95
Sondrio € 60,34
Novara € 60,57
Vercelli € 60,96
Olbia-Tempio € 61,19
Nuoro € 61,49
Verbano-Cusio-Ossola € 62,10
Aosta € 63,83
Da notare - spiega il Codacons - come tra le
città meno convenienti vi siano ben tre province
della Lombardia (Lecco, Varese e Sondrio) e tre
del Piemonte (Novara, Vercelli e Verbano Cusio
Ossola).
Alcuni beni registrano prezzi promozionali
estremamente diversificati a seconda della
città: ad esempio il RISO (1 kg) lo si può
trovare a 1,50 euro a Potenza e a 4,84 euro a
Nuoro, con una differenza del 220%; il TONNO
in scatola (confezione 3 x 80 gr) passa da 1,80
euro di Siena a 4,49 euro di Aosta (+149%);
12 rotoli di CARTA IGIENICA costano 6,98 euro
nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola e 3,35
euro a Isernia (differenza del 108%) .
"Le differenze esistenti tra le varie città d'Italia
sotto il profilo dei prezzi al consumo, incidono
pesantemente sui bilanci delle famiglie e sul
loro potere d'acquisto - afferma il Presidente
Codacons, Carlo Rienzi - Basti pensare che,
facendo la spesa nella città più conveniente, a
fine anno si avrà un risparmio pari a circa 800
euro a famiglia rispetto alla città più costosa'.
I consumatori possono scoprire se la propria
città è conveniente oppure no, leggendo la
ricerca
completa
pubblicata
sul
blog
www.carlorienzi.it
CLASSACTION
04/04/2011
COMUNICATO STAMPA
TRASPORTI: IMPOSSIBILE LA CLASS
ACTION PER DANNI DA MALTEMPO
CONTRO AUTOSTRADE
CODACONS NEWS n .15 – 04/10 aprile 2011
TROPPO DIVERSIFICATI I DANNI
SUBITI DAGLI UTENTI. GIA' AVVIATA
CONCILIAZIONE CON AUTOSTRADE
PER L'ITALIA
La class action contro Autostrade per l'Italia,
relativa ai danni da maltempo, purtroppo non
potrà essere avviata.
Lo sostiene il Codacons, commentando la
decisione di alcune associazioni di ricorrere
all'azione collettiva per i disagi del 17 e 18
dicembre 2010.
Il motivo è molto semplice: l'eccessiva
diversificazione dei danni subiti dai singoli
utenti, i quali hanno subito disagi differenti a
seconda dell'orario in cui si trovavano in
autostrada, del tempo trascorso in auto, della
propria personale situazione, ecc., rende di
fatto impossibile avviare una class action ai
sensi del Codice dei Consumo.
Gli automobilisti in questione, invece, possono
ottenere
un
indennizzo
aderendo
alla
conciliazione promossa da Autostrade per
l'Italia, procedura attraverso la quale il
Codacons ha raccolto finora 2mila adesioni,
molte delle quali stanno già arrivando a positiva
conclusione.
Gli utenti interessati, possono ancora aderire
seguendo le istruzioni riportate sul sito
www.codacons.it
Al contrario, una class action per i danni da
maltempo sarà presentata dal Codacons contro
Ferrovie dello Stato, in quanto in questo caso
esistono i requisiti per l'azione collettiva, dal
momento che i passeggeri bloccati a bordo dei
treni si sono trovati tutti nelle medesime
condizioni, e i danni sono stati i medesimi per
tutti.
Oltretutto - conclude l'associazione - le FS
hanno finora rifiutato qualsiasi tipo di
risarcimento in favore dei passeggeri.
IMMIGRAZIONE E...
04/04/2011
COMUNICATO STAMPA
IMMIGRAZIONE: IL CODACONS
CHIEDE AL PAPA E AL CARDINAL
BERTONE DI APRIRE AGLI IMMIGRATI
LE STRUTTURE RELIGIOSE PRESENTI
SUL TERRITORIO
DECINE DI MIGLIAIA I CONVENTI, LE
ABBAZIE, I MONASTERI CHE
POTREBBERO DARE OSPITALITA' AGLI
IMMIGRATI
Anche il Vaticano deve fare la sua parte sul
fronte dell'emergenza immigrazione.
Lo afferma il Codacons, che ha inviato oggi una
lettera al Papa Benedetto XVI e al segretario di
Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone.
"Di fronte all'emergenza che ha colpito il nostro
paese, tutti devono fare la propria parte afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi Così come si richiede un sacrificio ai cittadini e
agli enti locali, anche la Chiesa deve attivarsi
per dare sostegno ed accoglienza agli immigrati
approdati in Italia'.
"Chiediamo al Papa e al Cardinal Bertone di
mettere a disposizione degli immigrati le decine
di migliaia di strutture religiose presenti sul
territorio italiano.
Si tratta di abbazie, monasteri, conventi,
convitti, centri spirituali, eremi e ostelli, per
gran parte vuoti, dotati di un numero di posti
letto così elevato da dare accoglienza a buona
parte degli immigrati.
Del resto - prosegue Rienzi - l'assistenza ai più
deboli, la carità per chi versa in stato di
sofferenza e il sostegno al prossimo sono i punti
cardine della Chiesa Cattolica, e le strutture
religiose beneficiano di agevolazioni di varia
natura (in primis quella sull'ici) proprio in
funzione della loro natura assistenziale e non
commerciale'.
SANITÀ / ARTICOLO 32
05/04/2011
COMUNICATO STAMPA
SANITA': CODACONS, SU TBC,
DIFFIDA ASL E SINDACO DI MILANO
CHIESTA OBBLIGATORIETA' TEST TBC
PER TUTTE LE SCUOLE
ESPOSTO ALLA PROCURA DI MILANO
Il Codacons ha diffidato oggi la Asl ed il Sindaco
di Milano intimando loro di provvedere ad
effettuare il test Mantoux "a tappeto' presso
tutti i complessi scolastici della città, al fine di
limitare non solo il propagarsi dei casi di
malattia ma anche la positività.
L'associazione di consumatori ha chiesto altresì
di reintrodurre, all'interno degli istituti scolastici
milanesi,
l'obbligatorietà
del
test
della
tubercolosi.
Tutto parte dall'ormai famoso caso della scuola
"L. Da Vinci' dove sono stati riscontrati 175 casi
positivi al contatto e 15 casi di infezione
conclamata.
Ebbene, a tutt'oggi, nonostante i primi due cosi
siano del mese di novembre, segnalati
ufficialmente alla Asl il 23/11 ed il 3/12, non
solo non sono stati effettuati controlli negli
istituti limitrofi, ossia "Stoppani', "Bacone',
"Matteucci' e "Caterina da Siena' dove, oltre ad
una commistione di fratellini, vi è anche una
condivisione di spazi comuni, come la piscina
del
Comprensorio
Bacone
o
gli
spazi
dell'oratorio "SS. Redentore' e di Via Redi, ma
non sono stati effettuati nemmeno a tutti i
ragazzi della stessa "L. Da Vinci', dato che
CODACONS NEWS n .15 – 04/10 aprile 2011
3
alcuni genitori, quattro, si sono rifiutati di
sottoporre i figli al test.
"Considerato che Milano ha il record italiano di
diagnosi di tubercolosi, visto il ritorno di questa
malattia dopo anni in cui sembrava orami
debellata e l'aumento dei casi resistenti ai
farmaci, data la non invasività del test di
Mantoux, abbiamo chiesto nella diffida la
reintroduzione dell'obbligatorietà del test per la
città di Milano" ha dichiarato il presidente del
Codacons, avv. Marco Maria Donzelli. "Il test
risulta indispensabile, infatti, per garantire
efficacemente quanto previsto dalla normativa
in tema di prevenzione collettiva e sanità
pubblica, di profilassi delle malattie infettive e
di tutela della collettività. Da qui la diffida ad
asl e sindaco" ha concluso Donzelli.
Ricordiamo che per il Centro Villa Marelli di
Milano il 26% dei casi nazionali sono lombardi e
il 46% dei casi regionali si concentra su Milano
e provincia.
Da qui l'esigenza di rendere obbligatorio il test
di Mantoux a Milano, anche se non si esclude in
futuro di richiedere al Ministero della Salute la
sua reintroduzione in tutta Italia.
Sul numero spropositato di bambini positivi al
test nella scuola "L. Da Vinci', invece, e sui
ritardi accumulati in questa vicenda, il
Codacons ha presentato un esposto alla Procura
della Repubblica, per accertare se vi siano
profili penalmente rilevanti, quali ad esempio
l'omissione d'atti d'ufficio.
Nonostante i primi casi siano stati segnalati in
novembre, infatti, soltanto a metà febbraio è
stato avviato uno screening su centinaia di
persone.
Ricordiamo che chi è contagiato dal batterio
tubercolare sviluppa uno stato di infezione
nell'arco di 6-8 settimane e che è sufficiente un
colpo di tosse o uno starnuto per contagiare
una persona, specie se ha condiviso per molte
ore lo stesso ambiente chiuso, come nel caso
degli ambienti scolastici.
L'ipotesi del Codacons è che la positività dei
175
casi
risulti
determinata
dalla
sottovalutazione di alcuni casi già presenti
nell'anno 2010.
Il riconoscimento di "Prodotto dell'anno' viene
attribuito - a seguito di un processo suddiviso in
più fasi - dalla Marketing e Innovazione Italia
srl alle aziende che si iscrivono a tale premio.
Tuttavia per l'associazione vi sarebbero degli
aspetti poco trasparenti e potenzialmente lesivi
dei diritti dei consumatori.
Innanzitutto, la stessa definizione di "Eletto
prodotto dell'anno', come "premio per i prodotti
nuovi ed innovativi' risulterebbe ambigua
laddove
non
viene
poi
comunicato
ai
consumatori perchè il prodotto che ha ottenuto
il riconoscimento in questione sia stato
considerato nuovo ed innovativo rispetto agli
altri dello stesso genere merceologico.
Nel relativo regolamento si afferma poi che
"l'iscrizione dei prodotti è gratuita…'.
Il Codacons ha scoperto che tale circostanza
non appare veritiera, se si considera che nella
terza fase del regolamento si legge: "i prodotti
selezionati pagano un contributo di 4.000 euro
per far parte della ricerca di mercato e
riceverne i risultati'.
Ma vi è di più. Le aziende i cui prodotti vengono
eletti "pagano un contributo di 16.000 euro per
i diritti di utilizzo del Logo Eletto Prodotto
dell'Anno sulle proprie comunicazioni per un
anno'.
In tal modo, restano esclusi i prodotti di tutte
quelle aziende che hanno scelto di non
effettuare
l'investimento
richiesto
per
partecipare alla procedura prevista.
Di contro, tale logo esprime, agli occhi del
consumatore, un concetto assoluto tanto da far
percepire che il prodotto così riconosciuto sia il
migliore di tutta la categoria merceologica cui
appartiene.
Di fronte a tali circostanze, il Codacons ha
chiesto all'Antitrust se la dicitura "Eletto
prodotto dell'anno', possa considerarsi a tutti gli
effetti un premio, prevedendo costi onerosissimi
per le aziende sia per partecipare alla ricerca di
mercato che per l'utilizzo del logo, e se possa
trarre in inganno, oltre che le stesse aziende,
anche i consumatori, influenzandone le scelte
economiche.
A seguito di tale esposto l'Autorità ha aperto un
procedimento, di cui si conosceranno a breve gli
esiti.
PUBBLICITA' INGANNEVOLE
05/04/2011
COMUNICATO STAMPA
ANTITRUST: APERTA INDAGINE SUL
LOGO "PRODOTTO DELL'ANNO'
DOPO L'ESPOSTO PRESENTATO DAL
CODACONS
L'Antitrust, recependo un esposto presentato
dal Codacons, ha aperto una pratica sul logo
"Prodotto dell'anno', dicitura che sempre più
spesso viene apposta su beni di diversa natura
merceologica.
4
ECONOMIA E FINANZA
06/04/2011
COMUNICATO STAMPA
BENZINA: SCATTA DA OGGI AUMENTO
ACCISA, +0,73 CENTESIMI
IL CODACONS: RICORREREMO AL TAR.
DA CARO-BENZINA +310 EURO ANNUI
A FAMIGLIA
Scatta da oggi l'aumento dell'accisa sulla
benzina, voluto dal Governo allo scopo di
CODACONS NEWS n .15 – 04/10 aprile 2011
finanziare il FUS. Una scelta sciagurata - spiega
il Codacons - che danneggerà tutti.
"Mentre i listini di benzina e gasolio registrano
ulteriori impennate, il Governo ci mette il
carico, aumentando le accise - afferma il
Presidente Carlo Rienzi - Decisione che avrà
forti ripercussioni in tutti i settori, determinando
un aggravio di spesa per i rifornimenti ed effetti
nefasti sui prezzi dei prodotti trasportati e
sull'inflazione'.
"Allo stato attuale dei listini, e grazie al rincaro
delle accise, il caro-benzina avrà ripercussioni
pari a +310 euro a famiglia su base annua.
Per tale motivo - prosegue Rienzi impugneremo al Tar del Lazio il provvedimento
del Governo, chiedendone l'annullamento per i
danni gravi e irreparabili che esso produce alla
collettività'.
SANITÀ / ARTICOLO 32
07/04/2011
COMUNICATO STAMPA
FUMO: ABNORME LIBERALIZZAZIONE
DEL PREZZO DELLE SIGARETTE
DA OGGI SI POTRANNO VENDERE LE
SIGARETTE ANCHE A 1 EURO A
PACCHETTO
IL TAR DEL LAZIO, ADEGUANDOSI A
UNA PRONUNCIA DELLA CORTE DI
GIUSTIZIA EUROPEA, HA ACCOLTO IL
RICORSO DI UNA SOCIETA' CHE
CHIEDEVA DI VENDERE LE SIGARETTE
A POCO PREZZO
Sparisce in Italia il prezzo minimo per le
sigarette, introdotto nel 2008 da un decreto del
Ministero dell'economia. Il Tar del Lazio, infatti,
ha accolto il ricorso presentato dalla società
Mizar Srl, importatrice di tabacchi lavorati, che
lamentava un danno economico derivante dalla
normativa italiana, annullando di fatto il decreto
del Ministero.
I giudici della II sezione del Tar (Pres. Luigi
Tosti, Rel. Salvatore Mezzacapo), nell'accogliere
il ricorso - contro il quale era intervenuto in
giudizio anche il Codacons - si sono rifatti alla
sentenza della III Sezione della Corte di
Giustizia CE del 24 giugno 2010 con cui la Corte
ha statuito che "La Repubblica italiana,
prevedendo un prezzo minimo di vendita per le
sigarette, è venuta meno agli obblighi che le
incombono in forza dell'art. 9, n. 1, della
direttiva del Consiglio 27 novembre 1995,
95/59/CE,
relativa
alle
imposte
diverse
dall'imposta sul volume d'affari che gravano sul
consumo dei tabacchi lavorati, come modificata
dalla direttiva del Consiglio 12 febbraio 2002,
2002/10/CE'.
Dalla pronuncia della Corte - spiega il Tar deriva l'illegittimità comunitaria del contestato
decreto, recante appunto la fissazione del
prezzo minimo dei tabacchi lavorati, il quale va
dunque annullato, previa disapplicazione della
legislazione nazionale poichè contrastante con il
diritto comunitario.
Ciò significa - afferma il Presidente Carlo Rienzi
- che da oggi le sigarette in Italia potranno
essere vendute anche ad 1 euro a pacchetto,
con conseguenze inimmaginabili sulla salute
umana, considerando che già oggi il fumo
provoca 80mila morti all'anno nel nostro paese.
Per tale motivo presenteremo appello al
Consiglio di Stato, affinchè venga rivista la
decisione del Tar, nell'interesse dei cittadini.
BANCA
07/04/2011
COMUNICATO STAMPA
BCE: ALZA I TASSI ALL'1,25%
UNA STANGATA MEDIA DA 204 EURO
A FAMIGLIA
MUTUI PIU' CARI: A RISCHIO 30.000
FAMIGLIE
La Banca centrale europea ha deciso di alzare di
un quarto di punto il tasso di riferimento
principale in Eurolandia, portandolo all'1,25%.
Decisione che - spiega IL Codacons - produrrà
una stangata per le famiglie italiane che stanno
pagando
un
mutuo
a
tasso
variabile,
mediamente pari a 204 euro all'anno, 17 euro
al mese.
L'aumento del tasso di riferimento ed il
conseguente aumento del costo dei mutui
metterà in difficoltà con il pagamento delle rate
almeno 30.000 famiglie che attualmente
riescono ad onorare ancora i loro debiti.
Insomma, è la fine di un periodo positivo per le
famiglie che avevano contratto mutui a tasso
variabile.
Per il Codacons si tratta di una misura che la
Bce è stata costretta a prendere per colpa dei
governi europei che non hanno preso misure
antinflazionistiche
di
politica
fiscale,
demandando alla sola politica monetaria il
controllo dei prezzi.
In tal senso è esemplare il tempismo del
Governo italiano che ha appena fatto scattare
l'aumento delle accise sulle benzina, ossia ha
aumentato, tra tutte le tasse possibili, quella
che più di ogni altra ha effetti moltiplicativi sui
prezzi e sul costo della merce trasportata. Un
atto irresponsabile.
Per questo il Codacons chiede al ministro
Tremonti due cose: ritirare il provvedimento di
aumento
delle
accise
e
rivedere
immediatamente il Decreto 21 giugno 2010, n.
132, ampliando le condizioni necessarie per
poter sospendere il pagamento delle rate, a
cominciare da quella di aver avuto un aumento
di rata mensile di almeno il 20%.
CODACONS NEWS n .15 – 04/10 aprile 2011
5
ECONOMIA E FINANZA
07/04/2011
COMUNICATO STAMPA
COMMERCIO: SALDI DATA UNICA,
REGIONI DICONO SI'
IL CODACONS: DECISIONE INUTILE,
NON SERVIRA' A RILANCIARE I
CONSUMI
SERVE LIBERALIZZAZIONE TOTALE
DEI SALDI
La decisione delle Regioni di unificare in tutta
Italia la data di partenza dei saldi, non servirà a
rilanciare i consumi e a salvare il commercio.
Lo afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi.
"Cambiare le date di avvio degli sconti di fine
stagione, e renderle omogenee su tutto il
territorio, non porterà alcun beneficio nè ai
consumatori, nè ai commercianti.
Questa misura infatti non incrementa la
concorrenza, non porta ad una riduzione dei
prezzi, e - prosegue Rienzi - non consente agli
esercenti di scegliere quando scontare la
merce, a seconda della situazione del proprio
esercizio o della propria zona'.
"Riteniamo che l'unica scelta possibile per
salvare il commercio e far riprendere i consumi,
sia la liberalizzazione dei saldi, lasciando piena
libertà ai commercianti.
In caso contrario, anche con l'unificazione delle
date, i saldi estivi faranno registrare un flop
come i precedenti - conclude Rienzi
ECONOMIA E FINANZA
08/04/2011
COMUNICATO STAMPA
ISTAT: IN 2010 POTERE D'ACQUISTO
CALA ANCORA (-0,6%)
PER IL CODACONS DATI FALSATI PER
PENSIONATI E POVERI: CALO ALMENO
DOPPIO
Secondo i dati resi noti oggi dall'Istat, nel 2010
il potere d'acquisto delle famiglie, cioè il reddito
disponibile delle famiglie in termini reali, è
calato dello 0,6% su base annua.
Si tratta di un calo preoccupante, specie se si
considera che viene dopo il crollo del 3,1%
registrato nel 2009.
Per il Codacons questi dati, per quanto gravi e
preoccupanti, sono in realtà falsati. Si tratta,
infatti, della media del solito pollo.
I pensionati, specie quelli al minimo, così come
le famiglie a rischio di povertà relativa, hanno
un'inflazione maggiore rispetto alla media delle
famiglie italiane.
6
Per loro il calo del potere d'acquisto è, quindi,
almeno doppio rispetto alla media nazionale.
Da tempo il Codacons, inascoltato, chiede
all'Istat ed al Governo indici ed indicatori
differenziati per fasce di reddito e per fasce
sociali, per verificare, ad esempio, come
l'inflazione si spalma diversamente sulle varie
categorie sociali.
In particolare sarebbe necessario un indice dei
prezzi ad hoc per i pensionati, sul quale
calcolare l'adeguamento delle pensioni, per
difenderle realmente dall'aumento del costo
della vita.
Fino a che non si fa questo, è inevitabile che
tutti i dati derivati, anche indirettamente,
dall'inflazione, come la perdita del potere
d'acquisto, siano poi sballati da questo deficit di
analisi.
ALIMENTAZIONE
08/04/2011
COMUNICATO STAMPA
VINITALY: DOMANI CONFERENZA
STAMPA CODACONS CON MASTRI
BIRRAI UMBRI
PRESENTATA LA PRIMA ETICHETTA
CHE INVITA AL CONSUMO
RESPONSABILE DI ALCOLICI
Domani, sabato 9 aprile, alle ore 12 (presso
Vinitaly - padiglione 7 stand B4 - Verona) si
terrà una conferenza stampa organizzata dal
Codacons e Mastri Birrai Umbri, per illustrare ai
giornalisti una clamorosa novità in tema di
alcolici e tutela della salute.
Presenteremo alla stampa una novità assoluta spiega il Presidente Codacons Carlo Rienzi, che
presiederà l'incontro - ossia la prima etichetta
italiana che invita i consumatori a bere alcolici
in modo responsabile.
Si tratta di un'etichetta che, grazie ad un
accordo tra la nostra associazione e Mastri
Birrai Umbri, verrà posta sul retro delle bottiglie
di birra, per informare i consumatori circa i
rischi legati ad un consumo eccessivo di
prodotti alcolici.
Proprio pochi giorni fa sono stati pubblicati i
dati Istat secondo cui 9 milioni di italiani (il
16,1% del totale) hanno comportamenti a
rischio nel consumo di alcol, mentre Il 13,6%
dei ragazzi tra gli 11 e i 15 anni (392 mila
persone) già beve alcolici.
E' evidente come, di fronte a questi numeri
allarmanti, sia necessario un intervento da
parte degli stessi operatori del settore.
Da tale consapevolezza - conclude Rienzi nasce l'etichetta per un consumo responsabile,
che verrà presentata in anteprima mondiale
domani nel corso di Vinitaly.
CODACONS NEWS n .15 – 04/10 aprile 2011
ALIMENTAZIONE
08/04/2011
COMUNICATO STAMPA
SALUTE: IL CODACONS CHIEDE
ETICHETTE SUI PRODOTTI ALCOLICI
CHE INFORMINO CIRCA GLI EFFETTI E
I RISCHI PER LA SALUTE
AL PARI DELLE AVVERTENZE SUI
PACCHETTI DI SIGARETTE. INVIATA
DIFFIDA AL MINISTERO DELLA
SALUTE E A QUELLO PER LO SVILUPPO
ECONOMICO
Etichette su bottiglie di birra, vino e alcolici,
contenenti
avvertenze
che
informino
i
consumatori circa la pericolosità dell'alcol e gli
effetti negativi per la salute.
Le vuole il Codacons, che ha inviato oggi una
diffida ai Ministero della salute e a quello dello
Sviluppo Economico, chiedendo etichette sugli
alcolici simili a quelle in vigore sui pacchetti di
sigarette, allo scopo di favorire un consumo
sano e responsabile.
Una
corretta
etichettatura
dei
prodotti
alimentari è essenziale per garantire non solo la
qualità degli stessi, ma anche una scelta
consapevole da parte dei consumatori - scrive il
Codacons nella diffida - L'etichettatura delle
bevande alcoliche è però certamente tra gli
aspetti più problematici della legislazione
alimentare.
I consumatori necessitano di informazioni
chiare circa il contenuto di alcool, i rischi per la
salute che derivano dal consumo di bevande
alcoliche, e gli effetti collaterali, al fine di bere
in modo responsabile.
Proprio pochi giorni fa sono stati pubblicati i
dati Istat secondo cui 9 milioni di italiani (il
16,1% del totale) hanno comportamenti a
rischio nel consumo di alcol, mentre Il 13,6%
dei ragazzi tra gli 11 e i 15 anni (392 mila
persone) già beve alcolici.
La questione è cosi delicata ed importante che
al Parlamento europeo vi è stato un incontro tra
politici,
esperti
di
salute
pubblica
e
rappresentanti dell'industria delle bevande
alcoliche per discutere il tema delle etichette da
apporre sulle bottiglie.
In base ad una recente indagine, inoltre, una
schiacciante maggioranza di cittadini europei
vuole essere informata circa le conseguenze del
bere alcolici: il 79% sostiene la necessità di
avere avvertimenti sulla salute in etichetta, e
l'82% vuole gli stessi avvertimenti anche
all'interno della pubblicità.
Il Codacons ha quindi chiesto ai due dicasteri
provvedimenti urgenti volti a far indicare
obbligatoriamente nelle etichette delle bevande
alcoliche le avvertenze relative alla pericolosità
per la salute, le prescrizioni relative agli
ingredienti di tali prodotti e le informazioni sui
loro
effetti dannosi, per
consentire
al
consumatore di bere in modo responsabile.
Della nuova etichetta il Presidente Codacons
Carlo Rienzi parlerà domani a Verona nel corso
della manifestazione VINITALY.
SCUOLA
09/04/2011
COMUNICATO STAMPA
PRECARI: PIENO SOSTEGNO DEL
CODACONS ALLA MANIFESTAZIONE
"IL NOSTRO TEMPO E' ADESSO'
L'ASSOCIAZIONE OFFRE ASSISTENZA
LEGALE PER OTTENERE LA
STABILIZZAZIONE DEI CONTRATTI
GIA' AVVIATA CLASS ACTION CONTRO
LA GELMINI PER I PRECARI DELLA
SCUOLA
Anche il Codacons scenderà in piazza oggi in
molte città italiane per sostenere la giusta
protesta dei precari.
"Da tempo abbiamo avviato iniziative legali
contro il precariato, al fine di far ottenere ai
lavoratori
quanto
le
leggi
nazionali
e
comunitarie riconoscono loro - spiega il
Presidente Carlo Rienzi - E già è partito il primo
atto della gigantesca class action a favore dei
precari della scuola, con una diffida al Ministro
della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini'.
Finora - spiega l'associazione - 40mila docenti e
12mila professori a contratto hanno aderito
all'azione collettiva del Codacons, chiedendo al
Ministero di stabilizzare la propria posizione
lavorativa come prevedono le norme europee,
oltre ad un risarcimento pari a 30mila euro a
docente.
Già diversi Tribunali in tutta Italia hanno dato
ragione agli insegnanti, riconoscendo i diritti dei
precari.
"Oggi scenderemo in piazza chiedendo allo
Stato di regolarizzare la situazione dei precari,
e invitando i lavoratori a far valere i propri
diritti ricorrendo alle vie legali ed aderendo alle
azioni intraprese dal Codacons' - conclude
Rienzi.
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CODACONS NEWS n .15 – 04/10 aprile 2011
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E’ un’associazione nata nel 1986 e volta al perseguimento
di un mirato rapporto tra l’uso individuale e collettivo
delle risorse umane ed un razionale sviluppo della
società, improntato al rispetto della dignità della persona
umana e della salvaguardia dell’interesse fondamentale
della salute e della sicurezza, attuale e futura delle
singole persone.
L’associazione ha inoltre la finalità di tutelare, con ogni
mezzo legittimo, gli interessi dei consumatori e degli
utenti nei confronti dei soggetti pubblici o privati,
produttori e/o erogatori di beni e servizi (art.7 Statuto
Codacons).
Il Codacons è un’associazione di volontariato ai sensi
della legge 266/91, per la difesa dell’ambiente e dei
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Istitutiva del Ministero dell’Ambiente, è un’organizzazione
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ed è membro del Consiglio Nazionale dei Consumatori e
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